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Memorie di Adriano - Yourcenar, 6. PATIENTIA (2)

6. PATIENTIA (2)

La mia camera segreta al centro d'uno stagno della Villa non è un rifugio abbastanza segreto: vi trascino questo corpo invecchiato; vi soffro. Il mio passato, certo, mi propone qua e là qualche rifugio dove poter sfuggire almeno a una parte delle miserie presenti: la pianura coperta di neve lungo le sponde del Danubio, i giardini di Nicomedia, Claudiopoli gialla durante il raccolto dello zafferano in fiore, una qualsiasi strada di Atene, un'oasi ove le ninfee fluttuano sul limo, il deserto siriaco alla luce delle stelle, al ritorno dal campo di Osroe. Ma questi luoghi diletti troppo spesso sono associati alle premesse d'un errore, d'un disinganno, d'uno scacco noto a me solo: nei miei momenti peggiori, mi sembra che tutte le mie strade d'uomo felice conducano in Egitto, in una camera di Baia, o in Palestina. C'è di più: la stanchezza del mio corpo si comunica alla memoria; l'immagine delle gradinate dell'Acropoli è quasi insostenibile per un uomo che ansima se ascende gli scalini del giardino; il sole di luglio sul terrapieno di Lambesa mi opprime come se mi ci esponessi oggi, a capo scoperto. Arriano m'offre di meglio. A Tivoli, mentre s'accende un maggio ardente, odo sulle spiagge dell'isola d'Achille il lungo lamento delle onde; respiro quell'aria fredda e pura; erro senza fatica nell'atrio del tempio intriso di salsedine marina; vi scorgo Patroclo... Quel luogo, che non vedrò mai, diventa la mia residenza segreta, il mio supremo asilo. Ivi sarò, al momento della mia morte.

Un giorno, ho accordato al filosofo Eufrate il permesso di suicidarsi. Nulla mi sembrava più semplice: un uomo ha il diritto di stabilire in quale momento la sua vita cessa d'essere utile. Non sapevo, allora, che la morte può divenire oggetto d'un ardore cieco, d'una fame come quella dell'amore. Non avevo previsto le notti in cui avrei arrotolato il balteo intorno alla mia daga, per costringermi a riflettere due volte prima di servirmene. Arriano solo ha intuito il segreto di questo duello senza gloria contro il vuoto, l'aridità, la stanchezza, il disgusto d'esistere, che sbocca nel desiderio di morire. Non si guarisce mai: a più riprese l'antica febbre m'ha schiantato; ne tremavo in anticipo, come un malato che presente l'imminenza d'un attacco. Tutto mi valeva a ritardare l'ora della lotta notturna: il lavoro, le conversazioni dissennatamente protratte fino all'alba, i baci, i libri. E' convenuto che un imperatore si suicidi solo se è messo le spalle al muro da ragioni di Stato; lo stesso Marc'Antonio aveva la scusa d'una battaglia perduta. E il mio severo Arriano ammirerebbe assai meno la disperazione che mi trascino dall'Egitto, se non ne avessi trionfato. Il mio codice vietava ai soldati la dipartita volontaria che accordavo ai saggi: e io non mi sentivo libero di disertare più di un legionario qualsiasi. Ma so bene cosa significhi sfiorare voluttuosamente con la mano la canapa d'una corda o la lama d'un coltello. Avevo finito col farmi del mio desiderio un baluardo contro esso stesso: la possibilità inalienabile del suicidio m'aiutava a sopportare l'esistenza con minore fastidio, così come la presenza a portata di mano d'una pozione sedativa fa star calmo un uomo che soffre d'insonnia. Per una contraddizione intima, quest'ossessione della morte ha cessato di dominare il mio spirito soltanto quando son sopraggiunti a distrarmene i primi sintomi del mio male; ho ricominciato a interessarmi a quella vita che m'abbandonava; nei giardini di Sidone, ho desiderato appassionatamente di godere del mio corpo qualche anno ancora.

Volevo morire: non volevo soffocare; la malattia disgusta della morte; si vuol guarire, che è una maniera di voler vivere. Ma la debolezza, la sofferenza, mille miserie corporali dissuadono ben presto il malato dal provarsi a risalire la china: non si vuol saperne di tregue che sono tranelli, di forze vacillanti, di ardori incompleti, di questa perpetua attesa della prossima crisi. Mi spiavo: quel male sordo, al mio petto, era solo un malessere passeggero, la conseguenza di un pasto consumato troppo in fretta, o bisognava aspettarsi dal nemico un attacco che, questa volta, non sarà respinto? Non entravo in Senato senza dirmi che, forse, quella porta si chiudeva alle mie spalle per sempre, come se novello Cesare, fossi stato atteso da cinquanta congiurati armati di pugnali. Durante le cene di Tivoli, esitavo a usare la scortesia d'un subitaneo congedo dai miei convitati: avevo paura di morire nel bagno, o tra giovani braccia. Funzioni che un giorno m'erano facili, e persino gradevoli, mi diventavano umilianti da quando s'eran fatte malagevoli: ci si stanca d'offrire ogni mattina il vaso d'argento all'esame del medico. Il male principale s'accompagna a una lunga serie di mali secondari; il mio udito ha perduto l'acutezza d'un tempo; ancora ieri sono stato costretto a pregare Flegone di ripetere una frase intera: ne ho provato vergogna più che per un delitto. I mesi che seguirono l'adozione di Antonino furono orrendi: il soggiorno a Baia, il ritorno a Roma e le trattative avevano logorato le poche forze che mi restavano. Mi riprese l'ossessione della morte, ma, questa volta, a provocarla erano cause visibili, confessabili; non avrebbe potuto sorriderne neppure il mio peggiore nemico. Nulla mi tratteneva più: si sarebbe ben compreso che l'imperatore, ritiratosi nella sua casa di campagna dopo aver sistemato gli affari del mondo, prendesse le misure necessarie per facilitare la propria fine. Ma la sollecitudine dei miei amici equivale a una sorveglianza assidua: ogni malato è un prigioniero. Non mi sento più la forza che mi ci vorrebbe per immergere la daga nel punto esatto, segnato un giorno con inchiostro rosso all'altezza del cuore; non farei che aggiungere al male presente un intrico ripugnante di bende, di spugne sanguinolente, di chirurghi che discutono ai piedi del mio letto. Per preparare il suicidio avrei dovuto adottare le precauzioni d'un assassino che predispone il colpo.

Sulle prime pensai al mio capocaccia, Mastore, il magnifico bruto sarmata, che da anni mi segue con una devozione da cane lupo, e che a volte ha l'incarico di vegliare alla mia porta, di notte. Profittai d'un momento di solitudine per chiamarlo e spiegargli quel che volevo da lui: sulle prime, non comprese. Poi, pian piano capì: e il terrore contrasse il suo ceffo. Mi crede immortale; vede i medici entrare mattina e sera nella mia camera; mi ode gemere per le punture senza che la sua fede ne sia scossa; è stato, per lui, come se il padrone degli déi, per tentarlo, scendesse dall'Olimpo per pretendere da lui il colpo di grazia. Mi strappò dalle mani la spada, della quale m'ero impadronito, e fuggì via urlando. Lo ritrovarono in fondo al parco, a smaniare sotto le stelle nel suo dialetto barbaro. Calmarono come poterono quella belva atterrita; nessuno mi disse di quell'incidente. Ma, l'indomani, m'accorsi che Celere aveva sostituito, sul tavolo da lavoro accanto al mio letto un calamo di metallo con uno di vimini.

Cercai un alleato migliore. Avevo la fiducia più completa in Giolla, il giovane medico d'Alessandria che Ermogene s'era scelto come sostituto durante la sua assenza, l'estate scorsa. Conversavamo insieme; mi piaceva abbozzare con lui qualche ipotesi sulla natura e l'origine delle cose; amavo quello spirito ardito e sognante, la fiamma cupa di quegli occhi cerchiati. Sapevo che nel palazzo d'Alessandria aveva ritrovato la formula dei veleni straordinariamente sottili scoperti un giorno dal chimico di Cleopatra. L'esame dei candidati alla cattedra di medicina che ho istituita all'Odeon mi servì di scusa per allontanare Ermogene per poche ore, offrendomi così l'occasione d'un colloquio segreto con Giolla. Gli bastò un cenno per comprendermi; mi compiangeva; non poteva che darmi ragione. Ma il suo giuramento ippocratico gl'interdiceva di somministrare a un malato una droga nociva, sotto qualsiasi pretesto; rifiutò, irrigidendosi nel suo onore di medico. Insistetti; divenni perentorio; impiegai tutti i mezzi per tentare d'impietosirlo o corromperlo; sarà lui l'ultimo uomo che ho supplicato. Vinto, mi promise infine di andare a prendere la dose del veleno. L'attesi invano fino alla sera. Sul tardi, nella notte, seppi con orrore che l'avevano trovato morto nel laboratorio, una fiala di vetro tra le mani. Quel cuore schivo da compromessi aveva trovato questo mezzo per restare fedele al suo giuramento senza rifiutarmi nulla.

L'indomani, Antonino mi si fece annunciare: quell'amico sincero tratteneva a stento le lacrime. L'idea che un uomo che egli s'era abituato ad amare e venerare come un padre soffrisse tanto da cercar la morte gli era insopportabile. Gli pareva d'aver mancato ai suoi obblighi di figlio. Mi prometteva di unire i suoi sforzi a quelli delle persone che mi stavano intorno per curarmi, per portare sollievo ai miei mali, rendermi la vita amabile e dolce sino all'ultimo, fors'anche guarirmi. Contava su di me perché continuassi a guidarlo e istruirlo il più a lungo possibile; si sentiva responsabile verso tutto l'impero del resto dei miei giorni. So quel che valgono queste povere dichiarazioni, queste ingenue promesse; vi trovo tuttavia un sollievo, un conforto. Le semplici parole di Antonino mi hanno convinto; prima di morire, riprendo possesso di me stesso. La morte di Giolla, fedele al suo dovere di medico, mi esorta a conformarmi sino all'ultimo alle convenienze del mio mestiere di imperatore. "Patientia": ieri, ho visto Domizio Rogato, divenuto procuratore delle monete, incaricato di presiedere a un nuovo conio; gli ho dato questo motto, la mia ultima parola d'ordine. La morte mi sembrava la più personale delle mie decisioni, il mio supremo rifugio d'uomo libero; m'ingannavo. La fede di milioni di Mastori non dev'essere scossa; altri Giolla non saranno messi alla prova. Ho compreso che il suicidio apparirebbe una prova d'indifferenza, fors'anche d'ingratitudine, alla piccola cerchia d'amici devoti che mi circondano; non voglio lasciare al loro affetto questa immagine del suppliziato che digrigna i denti, e non sa sopportare ancora una tortura. Altre considerazioni mi si sono presentate, lentamente, la notte che seguì la morte di Giolla; l'esistenza m'ha dato molto, o, perlomeno, io ho saputo ottenere molto da lei; in questo momento, come ai tempi in cui ero felice, e per ragioni completamente opposte, mi sembra che non abbia più niente da offrirmi; ma non sono certo di non aver più nulla da imparare da lei. Ascolterò sino all'ultimo le sue istruzioni segrete. Per tutta la vita, mi sono fidato della saggezza del mio corpo; ho cercato di assaporare con criterio le sensazioni che questo amico mi procurava; devo a me stesso d'apprezzarne anche le ultime. Non respingo più quest'agonia fatta per me, questa fine lentamente elaborata dal fondo delle mie arterie, forse ereditata da un antenato, preparata poco a poco da ciascuno dei miei atti nel corso della mia vita. L'ora dell'impazienza è passata; al punto in cui sono, la disperazione sarebbe di cattivo gusto tanto quanto la speranza. Ho rinunciato a precipitare la mia morte.

Resta ancora tutto da fare. Voglio che i possedimenti africani, ereditati da mia suocera Matidia, diventino un modello d'agricoltura intensiva; i contadini del villaggio di Boristene, fondato, in Tracia, alla memoria d'un buon cavallo, hanno diritto a soccorsi dopo un inverno assai duro; bisogna invece rifiutare sussidi ai ricchi coltivatori della vallata del Nilo, sempre pronti a profittare della sollecitudine dell'imperatore. Giulio Vestino, prefetto agli studi, m'invia il suo rapporto sull'apertura di scuole pubbliche di grammatica; ho appena compiuto il rifacimento del codice commerciale di Palmira, dove tutto è previsto, dalla tariffa delle prostitute al pedaggio delle carovane. In questo momento, si riunisce un congresso di medici e di magistrati, incaricati di stabilire i limiti estremi d'una gravidanza, ponendo termine così a logomachie giudiziarie interminabili. I casi di bigamia si moltiplicano nelle colonie militari; faccio del mio meglio per persuadere i veterani a non fare cattivo uso delle nuove leggi che consentono loro il matrimonio e a non sposare che una donna per volta. Ad Atene, si erige un Pantheon a imitazione di quello di Roma; compongo io stesso l'iscrizione che verrà collocata sulle sue mura; perché servano da esempio e da impegni per l'avvenire, vi enumero i servigi resi da me alle città greche e ai popoli barbari; i servigi resi a Roma s'intuiscono da sé. Continua la lotta contro la brutalità giudiziaria: ho dovuto muovere aspre rampogne al governatore di Cilicia, che aveva l'ardire di far perire tra i supplizi i ladri di bestiame della sua provincia, come se la morte non bastasse da sola a punire un uomo e a sbarazzarsene. Lo Stato e i municipi abusavano delle condanne ai lavori forzati per procacciarsi mano d'opera a buon mercato; ho vietato questa pratica per gli schiavi come per gli uomini liberi; ma bisogna vigilare perché questo sistema esecrabile non riviva sotto altri nomi. I sacrifici di bambini si perpetrano ancora in alcune zone del territorio dell'antica Cartagine: bisogna saper vietare ai sacerdoti di Baal la gioia di attizzare i loro roghi. In Asia Minore, i diritti ereditari dei Seleucidi sono stati ignobilmente lesi dai nostri tribunali civili, sempre mal disposti verso le antiche dinastie; ho sanato questa lunga ingiustizia. In Grecia, il processo di Erode Attico dura ancora. La scatola dei dispacci di Flegone, i suoi raschini di pietra pomice, i suoi bastoni di cera rossa mi saranno accanto fino all'ultimo.

Come ai miei tempi migliori, mi credono dio; continuano a darmi quest'attributo nello stesso momento in cui offrono al cielo i sacrifici affinché l'Augusta Salute si ristabilisca. T'ho già detto per quali motivi questa credenza, così benefica, non mi appare insensata. Una vecchia cieca è arrivata qui, a piedi dalla Pannonia; aveva intrapreso questo viaggio immenso per chiedermi di toccare con le dita le sue pupille spente; ha ricuperato la vista sotto le mie mani, come il suo fervore s'aspettava in anticipo; la sua fede nell'imperatore-dio spiega questo miracolo. Altri prodigi si son verificati; ci son malati che affermano d'avermi visto nei loro sogni, come i pellegrini di Epidauro vedono in sogno Esculapio; pretendono d'essersi destati guariti, o, quanto meno, sollevati. Non sorrido del contrasto tra i miei poteri taumaturgici e il mio male; accetto con gravità questi nuovi privilegi. Quella vecchia cieca che dal fondo d'una provincia barbara s'incammina alla volta dell'imperatore è divenuta per me quel ch'era stato in altri tempi lo schiavo di Tarragona: il simbolo delle popolazioni dell'impero che ho governate e servite. La loro immensa fiducia mi compensa di vent'anni di fatiche che in fondo non mi sono dispiaciute.

Recentemente, Flegone m'ha letto l'opera d'un ebreo d'Alessandria che mi attribuisce anche lui poteri più che umani; ho accolto senza sarcasmi questa descrizione d'un principe dai capelli grigi che è stato visto andare e venire su tutte le strade della terra, scendere fra i tesori delle miniere, ridestare le forze generatrici del suolo, stabilire prosperità e pace in ogni luogo; dell'iniziato che ha ripristinato i luoghi santi di tutte le razze, dell'esperto d'arti magiche, del veggente che ha collocato un fanciullo in cielo. Quell'ebreo nel suo fervore mi avrà compreso meglio che non tanti senatori e proconsoli; questo avversario conciliato completa Arriano; mi stupisce che, agli occhi di alcuni, a lungo andare io sia divenuto quello che sempre ho sperato di essere, e che questo risultato sia fatto di tanto poco. La vecchiaia, la morte imminente ormai aggiungono la loro maestà al mio prestigio; gli uomini fanno largo religiosamente al mio passaggio; non mi paragonano più come un tempo al Giove calmo e radioso, bensì al Marte Gradivo, dio delle lunghe campagne militari e della disciplina austera, al grave Numa ispirato dagli déi; negli ultimi tempi, questo volto pallido e disfatto, questi occhi assorti, questo gran corpo irrigidito da uno sforzo di volontà ricorda loro Plutone, il dio delle ombre. Solo pochi intimi, pochi amici cari e provati sfuggono al contagio terribile del rispetto. Il giovane giurista Frontone, quel magistrato d'avvenire che sarà senza dubbio uno dei buoni servitori del tuo regno, è venuto a discutere con me un indirizzo da presentare al Senato: gli tremava la voce; ho letto nei suoi occhi quella stessa reverenza mista a un sacro timore. Le gioie pacate degli affetti umani non sono più per me: mi adorano tutti; mi venerano troppo per volermi bene.


6. PATIENTIA (2)

La mia camera segreta al centro d'uno stagno della Villa non è un rifugio abbastanza segreto: vi trascino questo corpo invecchiato; vi soffro. My secret chamber in the middle of a pond in the Villa is not a secret enough refuge: I drag this aged body there; I suffer there. Il mio passato, certo, mi propone qua e là qualche rifugio dove poter sfuggire almeno a una parte delle miserie presenti: la pianura coperta di neve lungo le sponde del Danubio, i giardini di Nicomedia, Claudiopoli gialla durante il raccolto dello zafferano in fiore, una qualsiasi strada di Atene, un'oasi ove le ninfee fluttuano sul limo, il deserto siriaco alla luce delle stelle, al ritorno dal campo di Osroe. My past, of course, suggests here and there some refuge where I can escape at least some of the present miseries: the snow-covered plain along the banks of the Danube, the gardens of Nicomedia, yellow Claudiopolis during the saffron blossom harvest, any street in Athens, an oasis where water lilies float on the silt, the Syriac desert in the starlight on the way back from the Osroe camp. Ma questi luoghi diletti troppo spesso sono associati alle premesse d'un errore, d'un disinganno, d'uno scacco noto a me solo: nei miei momenti peggiori, mi sembra che tutte le mie strade d'uomo felice conducano in Egitto, in una camera di Baia, o in Palestina. But these beloved places are too often associated with the premises of an error, of a disillusionment, of a defeat known to me alone: in my worst moments, it seems to me that all my paths as a happy man lead to Egypt, in a room in Baia, or in Palestine. C'è di più: la stanchezza del mio corpo si comunica alla memoria; l'immagine delle gradinate dell'Acropoli è quasi insostenibile per un uomo che ansima se ascende gli scalini del giardino; il sole di luglio sul terrapieno di Lambesa mi opprime come se mi ci esponessi oggi, a capo scoperto. There is more: the weariness of my body communicates itself to my memory; the image of the steps of the Acropolis is almost unbearable for a man who is panting if he ascends the garden steps; the July sun on the Lambesa embankment oppresses me as if I were exposing myself to it today, bareheaded. Arriano m'offre di meglio. Arriano offers me better. A Tivoli, mentre s'accende un maggio ardente, odo sulle spiagge dell'isola d'Achille il lungo lamento delle onde; respiro quell'aria fredda e pura; erro senza fatica nell'atrio del tempio intriso di salsedine marina; vi scorgo Patroclo... Quel luogo, che non vedrò mai, diventa la mia residenza segreta, il mio supremo asilo. In Tivoli, while a blazing May is being lit, I hear the long lament of the waves on the beaches of the Achilles island; I breathe that cold, pure air; I wander effortlessly into the atrium of the temple soaked in sea salt; I see Patroclus there ... That place, which I will never see, becomes my secret residence, my supreme asylum. Ivi sarò, al momento della mia morte. I will be there at the time of my death.

Un giorno, ho accordato al filosofo Eufrate il permesso di suicidarsi. One day, I granted the philosopher Euphrates permission to commit suicide. Nulla mi sembrava più semplice: un uomo ha il diritto di stabilire in quale momento la sua vita cessa d'essere utile. Nothing seemed simpler to me: a man has the right to determine at what point his life ceases to be useful. Non sapevo, allora, che la morte può divenire oggetto d'un ardore cieco, d'una fame come quella dell'amore. I did not know then that death can become the object of a blind ardor, a hunger like that of love. Non avevo previsto le notti in cui avrei arrotolato il balteo intorno alla mia daga, per costringermi a riflettere due volte prima di servirmene. I did not anticipate the nights when I would roll the baldric around my dagger, to force myself to think twice before using it. Arriano solo ha intuito il segreto di questo duello senza gloria contro il vuoto, l'aridità, la stanchezza, il disgusto d'esistere, che sbocca nel desiderio di morire. Arrian alone intuited the secret of this gloryless duel against emptiness, barrenness, weariness, and the disgust of existing, which blossoms into the desire to die. Non si guarisce mai: a più riprese l'antica febbre m'ha schiantato; ne tremavo in anticipo, come un malato che presente l'imminenza d'un attacco. One never heals: on several occasions the ancient fever crashed me; I trembled with it in advance, like a sick person who presents the imminence of an attack. Tutto mi valeva a ritardare l'ora della lotta notturna: il lavoro, le conversazioni dissennatamente protratte fino all'alba, i baci, i libri. Everything was worth it to me to delay the hour of the night struggle: work, conversations senselessly protracted until dawn, kisses, books. Todo sirvió para retrasar la hora de la pelea de la noche: el trabajo, las locas conversaciones que se prolongaron hasta el amanecer, los besos, los libros. E' convenuto che un imperatore si suicidi solo se è messo le spalle al muro da ragioni di Stato; lo stesso Marc'Antonio aveva la scusa d'una battaglia perduta. It is agreed that an emperor commits suicide only if he is cornered by reasons of state; Marc Antony himself had the excuse of a lost battle. ** E il mio severo Arriano ammirerebbe assai meno la disperazione che mi trascino dall'Egitto, se non ne avessi trionfato. And my stern Arrian would admire far less the despair I drag from Egypt, if I had not triumphed over it. ** Il mio codice vietava ai soldati la dipartita volontaria che accordavo ai saggi: e io non mi sentivo libero di disertare più di un legionario qualsiasi. My code forbade soldiers the voluntary departure I accorded to wise men: and I felt no more free to desert than any legionnaire. Ma so bene cosa significhi sfiorare voluttuosamente con la mano la canapa d'una corda o la lama d'un coltello. But I know what it means to voluptuously brush the hemp of a rope or the blade of a knife with my hand. Avevo finito col farmi del mio desiderio un baluardo contro esso stesso: la possibilità inalienabile del suicidio m'aiutava a sopportare l'esistenza con minore fastidio, così come la presenza a portata di mano d'una pozione sedativa fa star calmo un uomo che soffre d'insonnia. I had ended up making of my desire a bulwark against it: the inalienable possibility of suicide helped me endure existence with less discomfort, just as the presence at hand of a sedative potion keeps a man suffering from insomnia calm. Per una contraddizione intima, quest'ossessione della morte ha cessato di dominare il mio spirito soltanto quando son sopraggiunti a distrarmene i primi sintomi del mio male; ho ricominciato a interessarmi a quella vita che m'abbandonava; nei giardini di Sidone, ho desiderato appassionatamente di godere del mio corpo qualche anno ancora. By an intimate contradiction, this obsession with death ceased to dominate my spirit only when the first symptoms of my illness came to distract me from it; I began to take an interest in that life that was abandoning me; in the gardens of Sidon, I have passionately desired to enjoy my body for a few more years. Por una íntima contradicción, esta obsesión por la muerte dejó de dominar mi espíritu sólo cuando los primeros síntomas de mi enfermedad vinieron a distraerme; Empecé a interesarme de nuevo por esa vida que me abandonaba; en los jardines de Sidón, he anhelado disfrutar de mi cuerpo por algunos años más.

Volevo morire: non volevo soffocare; la malattia disgusta della morte; si vuol guarire, che è una maniera di voler vivere. I wanted to die: I didn't want to suffocate; sickness disgusts death; you want to heal, which is a way of wanting to live. Ma la debolezza, la sofferenza, mille miserie corporali dissuadono ben presto il malato dal provarsi a risalire la china: non si vuol saperne di tregue che sono tranelli, di forze vacillanti, di ardori incompleti, di questa perpetua attesa della prossima crisi. But weakness, suffering, a thousand bodily miseries soon dissuade the sick person from trying to climb back up the slope: one does not want to know about truces that are pitfalls, about faltering strength, about incomplete ardors, about this perpetual waiting for the next crisis. Mi spiavo: quel male sordo, al mio petto, era solo un malessere passeggero, la conseguenza di un pasto consumato troppo in fretta, o bisognava aspettarsi dal nemico un attacco che, questa volta, non sarà respinto? I spied myself: was that dull ache, in my chest, only a passing malaise, the consequence of a meal eaten too quickly, or should one expect an attack from the enemy that, this time, will not be repulsed? Non entravo in Senato senza dirmi che, forse, quella porta si chiudeva alle mie spalle per sempre, come se novello Cesare, fossi stato atteso da cinquanta congiurati armati di pugnali. I did not enter the Senate without telling myself that, perhaps, that door was closing behind me forever, as if a new Caesar, I was awaited by fifty conspirators armed with daggers. Durante le cene di Tivoli, esitavo a usare la scortesia d'un subitaneo congedo dai miei convitati: avevo paura di morire nel bagno, o tra giovani braccia. During Tivoli dinners, I hesitated to use the discourtesy of a sudden dismissal from my guests: I was afraid of dying in the bath, or in young arms. Funzioni che un giorno m'erano facili, e persino gradevoli, mi diventavano umilianti da quando s'eran fatte malagevoli: ci si stanca d'offrire ogni mattina il vaso d'argento all'esame del medico. Functions that one day were easy for me, and even pleasant, became humiliating to me since they had become uncomfortable: one tires of offering the silver vase to the doctor's examination every morning. Funciones que un día me resultaron fáciles, e incluso placenteras, se volvieron humillantes para mí una vez que se volvieron incómodas: uno se cansa de ofrecer el jarrón de plata todas las mañanas para que lo examine el médico. Il male principale s'accompagna a una lunga serie di mali secondari; il mio udito ha perduto l'acutezza d'un tempo; ancora ieri sono stato costretto a pregare Flegone di ripetere una frase intera: ne ho provato vergogna più che per un delitto. The main evil is accompanied by a long series of secondary evils; my hearing has lost the sharpness it once had; even yesterday I was forced to beg Phlegon to repeat a whole sentence: I felt more ashamed of it than of a crime. I mesi che seguirono l'adozione di Antonino furono orrendi: il soggiorno a Baia, il ritorno a Roma e le trattative avevano logorato le poche forze che mi restavano. The months that followed the adoption of Antoninus were horrendous: the stay in Baia, the return to Rome and the negotiations had worn down what little strength I had left. Mi riprese l'ossessione della morte, ma, questa volta, a provocarla erano cause visibili, confessabili; non avrebbe potuto sorriderne neppure il mio peggiore nemico. I resumed my obsession with death, but, this time, visible, confessable causes were causing it; even my worst enemy could not have smiled at it. Nulla mi tratteneva più: si sarebbe ben compreso che l'imperatore, ritiratosi nella sua casa di campagna dopo aver sistemato gli affari del mondo, prendesse le misure necessarie per facilitare la propria fine. Nothing held me back any longer: it would be well understood that the emperor, having retired to his country home after settling the affairs of the world, would take the necessary steps to facilitate his own demise. Ma la sollecitudine dei miei amici equivale a una sorveglianza assidua: ogni malato è un prigioniero. But the solicitude of my friends amounts to assiduous surveillance: every sick person is a prisoner. Non mi sento più la forza che mi ci vorrebbe per immergere la daga nel punto esatto, segnato un giorno con inchiostro rosso all'altezza del cuore; non farei che aggiungere al male presente un intrico ripugnante di bende, di spugne sanguinolente, di chirurghi che discutono ai piedi del mio letto. I no longer feel the strength it would take to plunge the dagger into the exact spot, marked one day in red ink at heart level; I would only add to the present evil a foul tangle of bandages, bloody sponges, and surgeons arguing at the foot of my bed. Per preparare il suicidio avrei dovuto adottare le precauzioni d'un assassino che predispone il colpo. To prepare for the suicide I should have taken the precautions of an assassin preparing the blow.

Sulle prime pensai al mio capocaccia, Mastore, il magnifico bruto sarmata, che da anni mi segue con una devozione da cane lupo, e che a volte ha l'incarico di vegliare alla mia porta, di notte. At first I thought of my game warden, Mastore, the magnificent sarmata brute, who has been following me for years with a wolfdog-like devotion, and who is sometimes tasked with keeping watch at my door at night. Profittai d'un momento di solitudine per chiamarlo e spiegargli quel che volevo da lui: sulle prime, non comprese. I took advantage of a moment of solitude to call him and explain what I wanted from him: at first, he did not understand. Poi, pian piano capì: e il terrore contrasse il suo ceffo. Then, slowly he understood: and terror contracted his mug. Mi crede immortale; vede i medici entrare mattina e sera nella mia camera; mi ode gemere per le punture senza che la sua fede ne sia scossa; è stato, per lui, come se il padrone degli déi, per tentarlo, scendesse dall'Olimpo per pretendere da lui il colpo di grazia. He thinks me immortal; he sees the physicians enter my chamber morning and evening; he hears me groaning from the stings without his faith being shaken; it was, for him, as if the master of the gods, to tempt him, came down from Olympus to demand from him the coup de grace. Mi strappò dalle mani la spada, della quale m'ero impadronito, e fuggì via urlando. He snatched the sword, which I had seized from my hands, and ran away screaming. Lo ritrovarono in fondo al parco, a smaniare sotto le stelle nel suo dialetto barbaro. They found him at the end of the park, frolicking under the stars in his barbarian dialect. Calmarono come poterono quella belva atterrita; nessuno mi disse di quell'incidente. They calmed that terrified beast as best they could; no one told me about that incident. Ma, l'indomani, m'accorsi che Celere aveva sostituito, sul tavolo da lavoro accanto al mio letto un calamo di metallo con uno di vimini. But, the next day, I noticed that Celere had replaced, on the work table next to my bed, a metal calamus with a wicker one.

Cercai un alleato migliore. I looked for a better ally. Avevo la fiducia più completa in Giolla, il giovane medico d'Alessandria che Ermogene s'era scelto come sostituto durante la sua assenza, l'estate scorsa. I had complete confidence in Giolla, the young physician from Alexandria whom Ermogene had chosen as his replacement during his absence last summer. Conversavamo insieme; mi piaceva abbozzare con lui qualche ipotesi sulla natura e l'origine delle cose; amavo quello spirito ardito e sognante, la fiamma cupa di quegli occhi cerchiati. We used to converse together; I liked to sketch with him some hypothesis about the nature and origin of things; I loved that bold and dreamy spirit, the somber flame of those circled eyes. Sapevo che nel palazzo d'Alessandria aveva ritrovato la formula dei veleni straordinariamente sottili scoperti un giorno dal chimico di Cleopatra. I knew that in the palace of Alexandria he had found the formula of the extraordinarily fine poisons discovered one day by Cleopatra's chemist. L'esame dei candidati alla cattedra di medicina che ho istituita all'Odeon mi servì di scusa per allontanare Ermogene per poche ore, offrendomi così l'occasione d'un colloquio segreto con Giolla. The examination of the candidates for the medical professorship I established at the Odeon served as an excuse to remove Hermogenes for a few hours, thus offering me the opportunity for a secret interview with Giolla. Gli bastò un cenno per comprendermi; mi compiangeva; non poteva che darmi ragione. A nod was enough for him to understand me; he pitied me; he could only agree with me. Ma il suo giuramento ippocratico gl'interdiceva di somministrare a un malato una droga nociva, sotto qualsiasi pretesto; rifiutò, irrigidendosi nel suo onore di medico. But his Hippocratic oath forbade him from administering a harmful drug to a sick person under any pretext; he refused, stiffening in his honor as a physician. Pero su juramento hipocrático le prohibía administrar una droga nociva a una persona enferma bajo cualquier pretexto; él se negó, poniéndose rígido en su honor como médico. Insistetti; divenni perentorio; impiegai tutti i mezzi per tentare d'impietosirlo o corromperlo; sarà lui l'ultimo uomo che ho supplicato. I insisted; I became peremptory; I employed all means to try to pity or bribe him; he will be the last man I begged. Insistí; Me volví perentorio; Empleé todos los medios para intentar compadecerlo o sobornarlo; él será el último hombre al que supliqué. Vinto, mi promise infine di andare a prendere la dose del veleno. Winning, he finally promised to go and get the dose of poison. L'attesi invano fino alla sera. I waited for her in vain until the evening. Sul tardi, nella notte, seppi con orrore che l'avevano trovato morto nel laboratorio, una fiala di vetro tra le mani. Late in the night, I learned with horror that he had been found dead in the laboratory, a glass vial in his hands. Quel cuore schivo da compromessi aveva trovato questo mezzo per restare fedele al suo giuramento senza rifiutarmi nulla. That heart shy of compromise had found this means of staying true to its oath without refusing me anything.

L'indomani, Antonino mi si fece annunciare: quell'amico sincero tratteneva a stento le lacrime. The next day, Antonino was announced to me: that sincere friend barely held back tears. L'idea che un uomo che egli s'era abituato ad amare e venerare come un padre soffrisse tanto da cercar la morte gli era insopportabile. The idea that a man whom he had grown accustomed to love and revere as a father would suffer so much as to seek death was unbearable to him. Gli pareva d'aver mancato ai suoi obblighi di figlio. It seemed to him that he had failed in his obligations as a son. Mi prometteva di unire i suoi sforzi a quelli delle persone che mi stavano intorno per curarmi, per portare sollievo ai miei mali, rendermi la vita amabile e dolce sino all'ultimo, fors'anche guarirmi. He promised to unite his efforts with those of the people around me to cure me, to bring relief to my ills, make my life amiable and sweet to the last, maybe even heal me. Contava su di me perché continuassi a guidarlo e istruirlo il più a lungo possibile; si sentiva responsabile verso tutto l'impero del resto dei miei giorni. He counted on me to continue to guide and instruct him for as long as possible; he felt responsible to the whole empire for the rest of my days. So quel che valgono queste povere dichiarazioni, queste ingenue promesse; vi trovo tuttavia un sollievo, un conforto. I know what these poor statements, these naive promises, are worth; yet I find in them a relief, a comfort. Le semplici parole di Antonino mi hanno convinto; prima di morire, riprendo possesso di me stesso. Antoninus' simple words convinced me; before I die, I take possession of myself again. La morte di Giolla, fedele al suo dovere di medico, mi esorta a conformarmi sino all'ultimo alle convenienze del mio mestiere di imperatore. Giolla's death, true to his duty as a physician, urges me to conform to the last to the conveniences of my profession as an emperor. "Patientia": ieri, ho visto Domizio Rogato, divenuto procuratore delle monete, incaricato di presiedere a un nuovo conio; gli ho dato questo motto, la mia ultima parola d'ordine. "Patientia: Yesterday, I saw Domizio Rogato, who had become procurator of coins, charged with presiding over a new minting; I gave him this motto, my final word of mouth. La morte mi sembrava la più personale delle mie decisioni, il mio supremo rifugio d'uomo libero; m'ingannavo. Death seemed to me the most personal of my decisions, my supreme refuge as a free man; I was deceiving myself. La fede di milioni di Mastori non dev'essere scossa; altri Giolla non saranno messi alla prova. The faith of millions of Mastores must not be shaken; other Jolla will not be tested. Ho compreso che il suicidio apparirebbe una prova d'indifferenza, fors'anche d'ingratitudine, alla piccola cerchia d'amici devoti che mi circondano; non voglio lasciare al loro affetto questa immagine del suppliziato che digrigna i denti, e non sa sopportare ancora una tortura. I understood that suicide would appear as evidence of indifference, perhaps even ingratitude, to the small circle of devoted friends around me; I do not want to leave to their affection this image of the tortured man gnashing his teeth, and unable to endure torture any longer. Altre considerazioni mi si sono presentate, lentamente, la notte che seguì la morte di Giolla; l'esistenza m'ha dato molto, o, perlomeno, io ho saputo ottenere molto da lei; in questo momento, come ai tempi in cui ero felice, e per ragioni completamente opposte, mi sembra che non abbia più niente da offrirmi; ma non sono certo di non aver più nulla da imparare da lei. Other considerations came to me, slowly, on the night that followed Giolla's death; existence has given me a lot, or, at least, I was able to get a lot from her; at this moment, as in the times when I was happy, and for completely opposite reasons, it seems to me that she no longer has anything to offer me; but I am not sure that I no longer have anything to learn from her. Ascolterò sino all'ultimo le sue istruzioni segrete. I will listen to his secret instructions to the last. Per tutta la vita, mi sono fidato della saggezza del mio corpo; ho cercato di assaporare con criterio le sensazioni che questo amico mi procurava; devo a me stesso d'apprezzarne anche le ultime. All my life, I have trusted the wisdom of my body; I have tried to critically savor the sensations this friend brings me; I owe it to myself to appreciate even the last ones. Non respingo più quest'agonia fatta per me, questa fine lentamente elaborata dal fondo delle mie arterie, forse ereditata da un antenato, preparata poco a poco da ciascuno dei miei atti nel corso della mia vita. I no longer reject this agony made for me, this end slowly worked out from the bottom of my arteries, perhaps inherited from an ancestor, prepared little by little by each of my acts throughout my life. L'ora dell'impazienza è passata; al punto in cui sono, la disperazione sarebbe di cattivo gusto tanto quanto la speranza. The hour of impatience has passed; at the point I am at, despair would be as distasteful as hope. Ho rinunciato a precipitare la mia morte.

Resta ancora tutto da fare. Everything still remains to be done. Voglio che i possedimenti africani, ereditati da mia suocera Matidia, diventino un modello d'agricoltura intensiva; i contadini del villaggio di Boristene, fondato, in Tracia, alla memoria d'un buon cavallo, hanno diritto a soccorsi dopo un inverno assai duro; bisogna invece rifiutare sussidi ai ricchi coltivatori della vallata del Nilo, sempre pronti a profittare della sollecitudine dell'imperatore. I want the African estates, inherited from my mother-in-law Matidia, to become a model of intensive agriculture; the peasants of the village of Boristene, founded, in Thrace, to the memory of a good horse, are entitled to relief after a very hard winter; instead, subsidies must be refused to the rich farmers of the Nile valley, always ready to profit from the emperor's solicitude. Giulio Vestino, prefetto agli studi, m'invia il suo rapporto sull'apertura di scuole pubbliche di grammatica; ho appena compiuto il rifacimento del codice commerciale di Palmira, dove tutto è previsto, dalla tariffa delle prostitute al pedaggio delle carovane. Julius Vestino, prefect of studies, sends me his report on the opening of public grammar schools; I have just completed the redoing of the commercial code of Palmyra, where everything is provided for, from the tariff of prostitutes to the tolling of caravans. In questo momento, si riunisce un congresso di medici e di magistrati, incaricati di stabilire i limiti estremi d'una gravidanza, ponendo termine così a logomachie giudiziarie interminabili. At this time, a congress of doctors and magistrates is convened, charged with establishing the extreme limits of a pregnancy, thus ending interminable judicial logomachy. I casi di bigamia si moltiplicano nelle colonie militari; faccio del mio meglio per persuadere i veterani a non fare cattivo uso delle nuove leggi che consentono loro il matrimonio e a non sposare che una donna per volta. Cases of bigamy are multiplying in the military colonies; I do my best to persuade veterans not to misuse the new laws allowing them to marry and to marry only one woman at a time. Ad Atene, si erige un Pantheon a imitazione di quello di Roma; compongo io stesso l'iscrizione che verrà collocata sulle sue mura; perché servano da esempio e da impegni per l'avvenire, vi enumero i servigi resi da me alle città greche e ai popoli barbari; i servigi resi a Roma s'intuiscono da sé. In Athens, a Pantheon is erected in imitation of that of Rome; I myself compose the inscription that will be placed on its walls; so that it may serve as an example and commitment for the future, I enumerate there the services rendered by me to Greek cities and barbarian peoples; the services rendered to Rome are self-evident. Continua la lotta contro la brutalità giudiziaria: ho dovuto muovere aspre rampogne al governatore di Cilicia, che aveva l'ardire di far perire tra i supplizi i ladri di bestiame della sua provincia, come se la morte non bastasse da sola a punire un uomo e a sbarazzarsene. The fight against judicial brutality continues: I had to make bitter reprimands to the governor of Cilicia, who had the audacity to kill the cattle thieves of his province in torture, as if death alone were not enough to punish a man and get rid of it. Lo Stato e i municipi abusavano delle condanne ai lavori forzati per procacciarsi mano d'opera a buon mercato; ho vietato questa pratica per gli schiavi come per gli uomini liberi; ma bisogna vigilare perché questo sistema esecrabile non riviva sotto altri nomi. The state and municipalities abused convictions of forced labor to procure cheap labor; I banned this practice for slaves as for freemen; but vigilance must be exercised lest this execrable system revive under other names. I sacrifici di bambini si perpetrano ancora in alcune zone del territorio dell'antica Cartagine: bisogna saper vietare ai sacerdoti di Baal la gioia di attizzare i loro roghi. Child sacrifices are still perpetrated in some parts of the territory of ancient Carthage: one must know how to forbid the priests of Baal the joy of kindling their pyres. Todavía se perpetran sacrificios de niños en algunas zonas del territorio de la antigua Cartago: hay que saber prohibir a los sacerdotes de Baal el gozo de avivar sus piras. In Asia Minore, i diritti ereditari dei Seleucidi sono stati ignobilmente lesi dai nostri tribunali civili, sempre mal disposti verso le antiche dinastie; ho sanato questa lunga ingiustizia. In Asia Minor, the hereditary rights of the Seleucids were ignobly infringed upon by our civil courts, always ill-disposed toward ancient dynasties; I have redressed this long injustice. In Grecia, il processo di Erode Attico dura ancora. In Greece, the trial of Herod Atticus still lasts. La scatola dei dispacci di Flegone, i suoi raschini di pietra pomice, i suoi bastoni di cera rossa mi saranno accanto fino all'ultimo. Flegone's box of dispatches, his pumice stone scrapers, his red wax sticks will be beside me until the end.

Come ai miei tempi migliori, mi credono dio; continuano a darmi quest'attributo nello stesso momento in cui offrono al cielo i sacrifici affinché l'Augusta Salute si ristabilisca. As in my best days, they believe me to be god; they continue to give me this attribute at the same time that they offer sacrifices to heaven so that August Health may be restored. T'ho già detto per quali motivi questa credenza, così benefica, non mi appare insensata. I have already told you for what reasons this belief, which is so beneficial, does not seem senseless to me. Una vecchia cieca è arrivata qui, a piedi dalla Pannonia; aveva intrapreso questo viaggio immenso per chiedermi di toccare con le dita le sue pupille spente; ha ricuperato la vista sotto le mie mani, come il suo fervore s'aspettava in anticipo; la sua fede nell'imperatore-dio spiega questo miracolo. An old blind woman came here on foot from Pannonia; she had undertaken this immense journey to ask me to touch her dull pupils with my fingers; she regained her sight under my hands, as her fervor expected in advance; her faith in the emperor-god explains this miracle. Altri prodigi si son verificati; ci son malati che affermano d'avermi visto nei loro sogni, come i pellegrini di Epidauro vedono in sogno Esculapio; pretendono d'essersi destati guariti, o, quanto meno, sollevati. Other prodigies have occurred; there are sick people who claim to have seen me in their dreams, as the pilgrims of Epidaurus see Aesculapius in dreams; they claim to have awakened cured, or, at least, relieved. Non sorrido del contrasto tra i miei poteri taumaturgici e il mio male; accetto con gravità questi nuovi privilegi. I do not smile at the contrast between my thaumaturgic powers and my evil; I accept these new privileges with gravity. Quella vecchia cieca che dal fondo d'una provincia barbara s'incammina alla volta dell'imperatore è divenuta per me quel ch'era stato in altri tempi lo schiavo di Tarragona: il simbolo delle popolazioni dell'impero che ho governate e servite. That old blind woman who from the depths of a barbarian province sets out for the emperor has become for me what the slave of Tarragona had been in other times: the symbol of the peoples of the empire whom I have governed and served. La loro immensa fiducia mi compensa di vent'anni di fatiche che in fondo non mi sono dispiaciute. Their immense trust compensates me for 20 years of labors that I did not regret after all. **

Recentemente, Flegone m'ha letto l'opera d'un ebreo d'Alessandria che mi attribuisce anche lui poteri più che umani; ho accolto senza sarcasmi questa descrizione d'un principe dai capelli grigi che è stato visto andare e venire su tutte le strade della terra, scendere fra i tesori delle miniere, ridestare le forze generatrici del suolo, stabilire prosperità e pace in ogni luogo; dell'iniziato che ha ripristinato i luoghi santi di tutte le razze, dell'esperto d'arti magiche, del veggente che ha collocato un fanciullo in cielo. Recently, Phlegone read me the work of a Jew from Alexandria who also ascribed to me more than human powers; I accepted without sarcasm this description of a gray-haired prince who was seen to come and go on all the roads of the earth, to descend among the treasures of the mines, to reawaken the generating forces of the soil, to establish prosperity and peace everywhere; Of the initiate who restored the holy places of all races, of the expert in magical arts, of the seer who placed a child in heaven. Quell'ebreo nel suo fervore mi avrà compreso meglio che non tanti senatori e proconsoli; questo avversario conciliato completa Arriano; mi stupisce che, agli occhi di alcuni, a lungo andare io sia divenuto quello che sempre ho sperato di essere, e che questo risultato sia fatto di tanto poco. That Jew in his fervor will have understood me better than so many senators and proconsuls; this opponent reconciled complete Arrian; it amazes me that, in the eyes of some, in the long run I have become what I always hoped to be, and that this result is made of so little. La vecchiaia, la morte imminente ormai aggiungono la loro maestà al mio prestigio; gli uomini fanno largo religiosamente al mio passaggio; non mi paragonano più come un tempo al Giove calmo e radioso, bensì al Marte Gradivo, dio delle lunghe campagne militari e della disciplina austera, al grave Numa ispirato dagli déi; negli ultimi tempi, questo volto pallido e disfatto, questi occhi assorti, questo gran corpo irrigidito da uno sforzo di volontà ricorda loro Plutone, il dio delle ombre. Old age, impending death now add their majesty to my prestige; men make way religiously at my passing; they no longer compare me as they once did to the calm and radiant Jupiter, but to Mars Gradivo, god of long military campaigns and austere discipline, to the grave Numa inspired by the gods; in recent times, this pale and undone face, these absorbed eyes, this great body stiffened by an effort of will reminds them of Pluto, the god of shadows. Solo pochi intimi, pochi amici cari e provati sfuggono al contagio terribile del rispetto. Only a few close friends, a few dear and tried friends escape the terrible contagion of respect. Il giovane giurista Frontone, quel magistrato d'avvenire che sarà senza dubbio uno dei buoni servitori del tuo regno, è venuto a discutere con me un indirizzo da presentare al Senato: gli tremava la voce; ho letto nei suoi occhi quella stessa reverenza mista a un sacro timore. The young jurist Frontone, that magistrate of the future who will undoubtedly be one of the good servants of your kingdom, came to discuss with me an address to present to the Senate: his voice was trembling; I read in his eyes that same reverence mixed with holy fear. Le gioie pacate degli affetti umani non sono più per me: mi adorano tutti; mi venerano troppo per volermi bene. The quiet joys of human affections are no longer for me: they all adore me; they worship me too much to love me. **