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Italian LingQ Podcast 2.0, #7: Insegnare l'italiano online [1]

#7: Insegnare l'italiano online [1]

MICHELE: Buongiorno, buon pomeriggio e buona sera.

Io sono Michele e questo è il podcast in italiano di LingQ.

Nell'intervista di oggi avrai modo di conoscere Giorgia,

un'insegnante qualificata, certificata che ha moltissima esperienza.

Giorgia infatti a studiato letteratura,

filologia, linguistica italiana

a Roma, Oxford, Londra.

Insomma, ha moltissima esperienza.

Ma prima di iniziare voglio consigliarti uno strumento facile e utile

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E non dimenticarti che puoi ascoltare questo episodio anche su Spotify,

iTunes, SoundCloud e Google Podcast.

Trovi tutti i link sulla descrizione di questo video.

Benvenuti a un nuovo episodio del podcast in italiano di LingQ.

Oggi sono qui insieme a Giorgia.

Giorgia è un'insegnante di italiano qualificata e certificata,

con moltissima esperienza.

Infatti, oggi è qui con noi per raccontarci la sua esperienza

e in particolar modo la sua professione.

Allora Giorgia, benvenuta e grazie di essere qui con noi.

GIORGIA: Grazie a te.

MICHELE: Prima di parlare del tuo percorso,

raccontaci un po'

chi è Giorgia.

Un po' di te, i tuoi hobby, quello che fai, dove vivi...

un po' di te, chi è Giorgia.

Poi parliamo del resto.

GIORGIA: Domanda un po' esistenziale, filosofica.

Allora, io sono Giorgia

ho 30 anni,

vengo da Roma

e sono a Roma tutt'ora,

però ho vissuto per tanto tempo in Inghilterra

dove ho studiato e mi sono formata come insegnante.

E niente, a parte questo,

Giorgia non insegnante è appassionata di...

è una grande lettrice,

faccio yoga e mi piace tantissimo, è la mia passione.

Mi piace fare passeggiate, Giorgia cammina.

MICHELE: Giorgia cammina.

GIORGIA: Ho imparato a guidare a Roma e...

GIORGIA: No, grazie. MICHELE: Direi che è un'ottima scuola.

GIORGIA: Mi ha segnata a vita, quindi Giorgia cammina.

MICHELE: Giorgia cammina, o con la metro.

GIORGIA: Esatto. MICHELE: È proprio impossibile.

MICHELE: Bene, parli altre lingue?

Perché ovviamente hai vissuto un po' di tempo in Inghilterra.

Quindi ovviamente l'inglese.

GIORGIA: L'inglese e sto studiando lo spagnolo.

MICHELE: Ok, come va con lo spagnolo?

GIORGIA: Bene diciamo, dai.

Il problema con le lingue è che se non ci metti costanza e impegno

ci metti di più.

Non avendo tantissimo tempo da dedicare allo spagnolo,

sto andando un po' a rilento, ma ci sto dai.

MICHELE: Ma anche io, è da due anni che vado a rilento con lo spagnolo.

Anche se mi sono deciso,

ho prenotato 20 ore di lezioni.

GIORGIA: Bravo. MICHELE: Sì, su italki.

MICHELE: Perché devo dare un boost, una spinta...

perché ne ho bisogno.

GIORGIA: Io quest'estate sono stata un mese a Valencia.

MICHELE: Molto bene, ti ha aiutata questa esperienza?

GIORGIA: Sì, tanto. È anche vero che si parla tanto inglese.

Ero in una scuola, sempre con altri studenti,

e quando non hai un livello alto, si tende a... MICHELE: Ah, certo.

GIORGIA: Si tende a parlare inglese un po', fuori dalla scuola.

Però sicuramente mi ha aiutato tanto.

Sappiamo che quando sei nel posto...

GIORGIA: È tutta un'altra cosa. MICHELE: È vero, assolutamente.

Quindi spagnolo, inglese immagino molto bene perché hai studiato

in Inghilterra. GIORGIA: Sì, ormai...

Ormai fa parte di te.

GIORGIA: È una seconda lingua.

Anzi, soffro dell'influenza opposta

cioè l'inglese che influenza il mio italiano. MICHELE: Subentra, esatto.

GIORGIA: Che disastro. MICHELE: Immagino.

Quindi hai già iniziato a sognare anche in inglese.

GIORGIA: Sogno in inglese, dico cose senza senso.

L'altro giorno ho detto "ce lo deserviamo", invece di "ce lo meritiamo".

MICHELE: Va beh, dai. GIORGIA: Per farti capire la situazione.

MICHELE: Potresti mandare questo termine all'Accademia della Crusca.

GIORGIA: Vediamo che dicono, ce lo deserviamo.

MICHELE: Mi piace deserviamo. GIORGIA: Non mi veniva "meritiamo".

MICHELE: Anche io ho iniziato a sognare in inglese, non tantissimo però...

Non ho il tuo livello, però a volte anche a me capita qualche confusione.

A volte penso "Cavolo ci sono un sacco di parole inglesi più interessanti e utili

che potremmo implementare nel nostro vocabolario.

GIORGIA: Ci sono concetti che è più facile...

che sono più facili da esprimere in inglese,

ci sono concetti che è più facile esprimere in italiano.

GIORGIA: Se potessi fare una fusione... MICHELE: Fondere, esatto.

MICHELE: Ci sta. è normale.

Allora, tu hai studiato Lettere, immagino.

Perché ovviamente sei un'insegnante di italiano.

Quando hai pensato di iniziare a studiare Lettere, di intraprendere questo percorso?

GIORGIA: Allora, io ho fatto il liceo classico.

MICHELE: E quindi di conseguenza...

GIORGIA: E sai no, da lì inizia un po' a capire

quali sono le cose che ti piacciono di più, in cosa potresti essere più portato.

Per me è sempre stato l'italiano, Lettere,

il latino, mi piaceva tanto il latino e il greco.

Non che fossi bravissima, però mi piacevano.

E da lì avevo questa idea.

Però devo dire che, dopo la fine del liceo, non avevo

alcuna intenzione di fare Lettere.

Avevo deciso che avrei fatto Scienze Politiche.

E poi Psicologia, ho cambiato idea 30 volte.

Mi sono iscritta al DAMS.

Sono andata il primo giorno e ho detto no.

MICHELE: No, basta. GIORGIA: Devo fare Lettere.

GIORGIA: Questa è stata la mia esperienza con l'università finita la scuola.

In realtà è mio padre che mi ha messo la pulce nell'orecchio.

Sei brava con le lingue, potresti insegnare inglese, mi disse.

Oppure addirittura italiano agli stranieri.

Questo quando io ero al liceo.

MICHELE: Quindi parliamo di 15 anni fa.

13 anni fa.

GIORGIA: Quindi lui mi ha messo un po' la pulce nell'orecchio

Alla fine non so perché mi ero decisa che non avrei fatto Lettere.

Il primo giorno della facoltà sbagliata capisco che devo andare a fare Lettere.

MICHELE: Beh, a volte bisogna sbatterci con la testa.

È importante, serve anche quello.

GIORGIA: Mi sembrava una via troppo

lineare, no?

Un po' scontato per me, dicevo che non era quella e invece...

MICHELE: Era quello. GIORGIA: Era quello.

MICHELE: Quindi tu hai fatto cinque anni o tre?

Raccontami un po' il tuo percorso.

GIORGIA: Ho fatto la triennale. MICHELE: La triennale, ok.

GIORGIA: Però durante la triennale ho vinto la borsa Erasmus in Inghilterra.

Quindi sono andata a fare un anno vicino Londra.

In un'università di Londra, ma in un paesino sperduto nel Surrey.

E da lì ho detto "io non torno più in Italia".

MICHELE: Questo quando, in che anno?

GIORGIA: 2014. MICHELE: Ah, okay.

GIORGIA: Che è l'anno in cui ho iniziato anche a insegnare italiano

lì all'università Royal Holloway.

Sono tornata quando è finito l'anno.

Sono tornata in Italia, ho dato gli ultimi esami,

ho scritto la tesi in tempo record, mi sono laureata e sono tornata in Inghilterra.

MICHELE: Ah, ok.

E poi lì hai studiato ancora, giusto?

GIORGIA: Sì, ho fatto un master.

Quello che loro chiamano master è come una specialistica, una magistrale italiana.

In linguistica applicata, a Londra.

E dato che non mi bastava

ho fatto un altro Master.

Un'altra laurea specialistica di due anni

in Linguistica e Filologia italiana a Oxford.

MICHELE: Questo lo hai fatto in italiano o in inglese?

MICHELE: Entrambi? GIORGIA: In inglese.

MICHELE: Bello, cavolo.

Scusami sono curioso, mi piace. GIORGIA: Dimmi.

MICHELE: Mi piace anche parlare di queste cose.

Nel frattempo, mentre vivevi a Londra

hai anche lavorato, quindi studiavi e lavoravi

insieme, no?

GIORGIA: Sì.

MICHELE: Bene.

GIORGIA: Non subito come insegnante. MICHELE: Certo.

MICHELE: Facevi altri lavori nel frattempo.

GIORGIA: Sì, ho fatto i classici lavori dello studente.

MICHELE: Ci sta, è normale.

GIORGIA: Ho lavorato in un ristorante italiano.

MICHELE: Ma sì, anche per praticare la lingua. GIORGIA: In un supermercato.

MICHELE: Certo. GIORGIA: Quel lavoro era il mio sogno da bambina.

Sai quando chiedono ai bambini cosa vogliono fare da grande,

io dicevo che volevo fare la cassiera.

MICHELE: È sempre un'ambizione umile. GIORGIA: Ho coronato il mio sogno.

GIORGIA: Ho lavorato da Tesco.

MICHELE: Ah okay, figo.

GIORGIA: Sì, quindi questo.

Quando ho detto che ho iniziato a insegnare nel 2014 durante l'Erasmus,

non era un lavoro retribuito

tramite l'Italian Society dell'università, quindi era una cosa volontaria.

Questo.

E poi nel 2018 ho iniziato a insegnare...

ho preso la certificazione, ho iniziato a insegnare in alcune scuole in Inghilterra

e poi ho iniziato a insegnare online.

MICHELE: Online, perfetto.

GIORGIA: Quindi durante la laurea a Oxford

lavoravo online anche.

MICHELE: Perfetto, ok.

E hai iniziato creando un tuo sito web, giusto?

Perché hai un progetto.

Tutto è nato come un progetto, giusto?

GIORGIA: Sì. MICHELE: Ok.

MICHELE: Raccontaci un po' del tuo progetto.

GIORGIA: L'idea di "I'm italish",

che è un nome totalmente inventato

che tornando indietro non so se rifarei. MICHELE: Beh dai, è originale.

GIORGIA: È originale, no? MICHELE: Assolutamente.

GIORGIA: L'idea è nata nel 2018.

MICHELE: Ok.

GIORGIA: Quindi tra una laurea e l'altra.

È nato come...

L'idea era: "Sto insegnando online, posso avere il mio sito web, il mio spazio".

MICHELE: Certo. Il tuo blog, no.

Andava di moda nel 2018.

GIORGIA: Esattamente.

Si è poi tramutato in pagina Instagram.

GIORGIA: Così. MICHELE: Così.

GIORGIA: Ho iniziato senza sapere bene come funzionasse, cosa sarebbe successo e...

Ho aperto la pagina nel 2019, inizio 2019 e...

MICHELE e GIORGIA: Ed eccoci qua.

MICHELE: Ormai la tua pagina Instagram conta quasi 90 mila follower, giusto?

GIORGIA: Quasi, dai. MICHELE: Quasi, beh molto bene.

GIORGIA: Sono contenta. MICHELE: Poi ho visto che hai avuto una crescita

in quest'ultimo periodo molto forte, no?

GIORGIA: Sì, non so cosa sia successo.

MICHELE: Penso che i reel abbiano aiutato molto.

GIORGIA: Quello forse sì.

Perché mi sembra che un po' tutte le pagine stiano...

MICHELE: Stiano aumentando.

Io adesso mi sono un po' fermato.

Sono un po' indaffarato con tante cose,

ma tornerò.

GIORGIA: Dipende anche dal tempo che uno ha da dedicare

a queste cose qui. MICHELE: Certo, è un impegno molto grande.

Tutti pensano che i social siano semplici da gestire, ma in realtà non è così.

Anzi, c'è molto lavoro dietro.

Poi dipende anche dal tipo di progetto che uno ha.

Ok, sorvoliamo questa parentesi.

Qual è l'aspetto più motivante del tuo lavoro?

GIORGIA: Allora, tante cose.

La cosa bella è che anche se sembra un lavoro ripetitivo,

il fatto di essere a contatto con tante persone diverse ogni giorno,

ti porta cose nuove ogni giorno.

Nuovi scambi ogni giorno.

Una parte molto bella di quello che faccio

è il contatto con persone da tutto il mondo.

Ho imparato tantissimo, da tante persone. MICHELE: Immagino.

GIORGIA: Questo è impagabile.

È una cosa di cui sono molto contenta e che mi motiva.

Mi motiva anche sapere...

Il fatto generale è che le persone che imparano l'italiano,

la maggior parte di loro non lo DEVE imparare.

Lo VUOLE imparare per piacere personale,

perché hanno origini italiane e non parlano italiano.

Quindi la motivazione che loro hanno

motiva anche me

perché è un piacere.

È un piacere per tutti.

Ovviamente non per il 100% delle persone,

però la maggior parte...

MICHELE: Certo, sono d'accordo con questo

perché quando pensiamo all'italiano come lingua da imparare

spesso molti studenti, come dici tu, imparano questa lingua per interesse personale,

culturale, magari anche origini.

Anche a me motiva molto questa cosa.

Questa cosa succede meno con l'inglese, no?

Di solito lo impariamo per il lavoro,

pochi per interesse personale.

Perché sappiamo che l'inglese è una lingua importante a livello lavorativo in tutto il mondo,

Invece l'italiano di per sé è una lingua romantica

emotiva...

Quindi ci sta e anche a me fa molto piacere.

Perché comprendo anche la difficoltà

di imparare questa lingua, no?

GIORGIA: Sì.

MICHELE: Quindi l'aspetto più bello per te è imparare tante cose da tante culture e persone.

GIORGIA: Sì, decisamente. Lo scambio culturale che ho ogni giorno

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