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Novecento, Un Monologo - Alessandro Baricco, Parte (1)

Parte (1)

ALESSANDRO BARICCO NOVECENTO, Un monologo.

(Ho scritto questo testo per un attore, Eugenio Allegri, e un regista, Gabriele Vacis. Loro ne hanno fatto uno spettacolo che ha debuttato al festival di Asti nel luglio di quest'anno. Non so se questo sia sufficiente per dire che ho scritto un testo teatrale: ma ne dubito. Adesso che lo vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce. Non credo che ci sia un nome, per testi del genere. Comunque, poco importa. A me sembra una bella storia, che valeva la pena di raccontare. E mi piace pensare che qualcuno la leggerà.

A.B. Settembre 1994)

Per Barbara

Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni... alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare... e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l'America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l'aveva fatta lui l'America. La sera, dopo il lavoro, e le domeniche, si era fatto aiutare dal cognato, muratore, brava persona... prima aveva in mente qualcosa in compensato, poi... gli ha preso un po' la mano, ha fatto l'America...

Quello che per primo vede l'America. Su ogni nave ce n'è uno. E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no... e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino, quello. Quella è gente che da sempre c'aveva già quell'istante stampato nella vita. E quando erano bambini, tu potevi guardarli negli occhi, e se guardavi bene, già la vedevi, l'America, già lì pronta a scattare, a scivolare giù per nervi e sangue e che ne so io, fino al cervello e da lì alla lingua, fin dentro quel grido (gridando), AMERICA, c'era già, in quegli occhi, di bambino, tutta l'America.

Lì, ad aspettare.

Questo me l'ha insegnato Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista che abbia mai suonato sull'Oceano. Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto. Così, diceva: quello che vedranno.

Io ne ho viste, di Americhe... Sei anni su quella nave, cinque, sei viaggi ogni anno, dall'Europa all'America e ritorno, sempre a mollo nell'Oceano, quando scendevi a terra non riuscivi neanche a pisciare dritto nel cesso. Lui era fermo, lui, ma tu, tu continuavi a dondolare. Perché da una nave si può anche scendere: ma dall'Oceano... Quando c'ero salito, avevo diciassette anni. E di una sola cosa mi fregava, nella vita: suonare la tromba. Così quando venne fuori quella storia che cercavano gente per il piroscafo, il Virginian, giù al porto, io mi misi in coda. Io e la tromba. Gennaio 1927. Li abbiamo già i suonatori, disse il tizio della Compagnia. Lo so, e mi misi a suonare. Lui se ne stette lì a fissarmi senza muovere un muscolo. Aspettò che finissi, senza dire una parola. Poi mi chiese:

"Cos'era?"

"Non lo so."

Gli si illuminarono gli occhi.

"Quando non sai cos'è, allora è jazz."

Poi fece una cosa strana con la bocca, forse era un sorriso, aveva un dente d'oro proprio qui, così in centro che sembrava l'avesse messo in vetrina per venderlo.

"Ci vanno matti, per quella musica, lassù."

Lassù voleva dire sulla nave. E quella specie di sorriso voleva dire che mi avevano preso.

Suonavamo tre, quattro volte al giorno. Prima per i ricchi della classe lusso, e poi per quelli della seconda, e ogni tanto si andava da quei poveracci degli emigranti e si suonava per loro, ma senza la divisa, così come veniva, e ogni tanto suonavano anche loro, con noi. Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede.

Su cui Dio ballava, se solo era negro.

(L'attore esce dalla scena. Parte una musica dixie, molto allegra e sostanzialmente idiota. L'attore rientra in scena vestito elegantemente da jazz man da piroscafo. Da qui in poi si comporta come se la band fosse, fisicamente, in scena)

Ladies and Gentlemen, meine Damen und Herren, Signore e Signori... Mesdames e Messieurs, benvenuti su questa nave, su questa città galleggiante che assomiglia in tutto e per tutto al Titanic, calma, state seduti, il signore laggiù si è toccato, l'ho visto benissimo, benvenuti sull'Oceano, a proposito che ci fate qui? una scommessa, avevate i creditori alle calcagna, siete in ritardo di una trentina d'anni sulla corsa all'oro, volevate vedere la nave e poi non vi siete accorti che era partita, siete usciti un attimo a comprare le sigarette, in questo momento vostra moglie è alla polizia che dice era un uomo buono, normalissimo, in trent'anni mai un litigio... Insomma, che diavolo ci fate qua, a trecento miglia da qualsiasi fottutissimo mondo e a due minuti dal prossimo conato di vomito? Pardon madame, scherzavo, si fidi, se ne va questa nave come una biglia sul biliardo dell'Oceano, tac, ancora sei giorni, due ore e quarantasette minuti e plop, in buca, New Yoooooork!

(Band in primo piano)

Non credo che ci sia bisogno di spiegarvi come questa nave sia, in molti sensi, una nave straordinaria e in definitiva unica. Al comando del capitano Smith, noto claustrofobo e uomo di grande saggezza (avrete certo notato che vive in una scialuppa di salvataggio), lavora per voi uno staff praticamente unico di professionisti assolutamente fuori dall'ordinario: Paul Siezinskj, timoniere, ex sacerdote polacco, sensitivo, pranoterapeuta, purtroppo cieco... Bill Joung, marconista, grande giocatore di scacchi, mancino, balbuziente... il medico di bordo, dott. Klausermanspitzwegensdorfentag, aveste urgenza di chiamarlo siete fregati..., ma soprattutto:

Monsieur Pardin,

lo chef,

direttamente proveniente da Parigi dove peraltro è subito tornato dopo aver verificato di persona la curiosa circostanza che vede questa nave priva di cucine, come ha argutamente notato, tra gli altri, Monsieur Camembert, cabina 12, che oggi si è lamentato per aver trovato il lavabo pieno di maionese, cosa strana, perché di solito nei lavabi teniamo gli affettati, questo per via dell'inesistenza delle cucine, cosa a cui va attribuita tra l'altro l'assenza su questa nave di un vero cuoco, quale certamente era Monsieur Pardin, subito tornato a Parigi da cui proveniva direttamente, nell'illusione di trovare qui sopra delle cucine che invece, a rimanere fedeli ai fatti, non ci sono e questo grazie alla spiritosa dimenticanza del progettista di questa nave,l'insigne ingegner Camilleri, anoressico di fama mondiale, a cui prego di indirizzare il vostro più caloroso applausooooooo...

(Band in primo piano)

Credetemi, non ne troverete altre di navi così:

forse, se cercherete per anni ritroverete un capitano claustrofobico, un timoniere cieco, un marconista balbuziente, un dottore dal nome impronunciabile, tutti sulla stessa nave, senza cucine. Può darsi. Ma quel che non vi succederà più, potete giurarci, è di stare lì seduti col culo su dieci centimetri di poltrona e centinaia di metri d'acqua, nel cuore dell'Oceano, con davanti agli occhi il miracolo, e nelle orecchie la meraviglia, e nei piedi il ritmo e nel cuore il sound dell'unica, inimitabile, infinita, ATLANTIC JAZZ BAAAAND !!!! ! (Band in primo piano. L'attore presenta gli strumentisti a uno a uno. A ogni nome segue un breve assolo)

Al clarinetto, Sam "Sleepy" Washington!

Al banjo, Oscar Delaguerra!

Alla tromba, Tim Tooney!

Trombone, Jim Jim "Breath" Gallup!

Alla chitarra, Samuel Hockins!

E infine, al piano... Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento.

Il più grande.

(La musica si interrompe bruscamente. L'attore abbandona il tono da presentatore, e, parlando, si toglie la divisa da musicista)

Lo era davvero, il più grande. Noi suonavamo musica, lui era qualcosa di diverso. Lui suonava... Non esisteva quella roba, prima che la suonasse lui, okay?, non c'era da nessuna parte. E quando lui si alzava dal piano, non c'era più... e non c'era più per sempre... Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento.

L'ultima volta che l'ho visto era seduto su una bomba. Sul serio. Stava seduto su una carica di dinamite grande così. Una lunga storia... Lui diceva: "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla". Lui l'aveva una... buona storia. Lui era la sua buona storia. Pazzesca, a ben pensarci, ma bella... E quel giorno, seduto su tutta quella dinamite, me l'ha regalata. Perché ero il suo più grande amico, io... E poi ne ho fatte di fesserie, e se mi mettono a testa in giù non esce più niente dalle mie tasche, anche la tromba mi son venduto, tutto, ma... quella storia, no... quella non l'ho persa, sta ancora qui, limpida e inspiegabile come solo era la musica quando, in mezzo all'Oceano, la suonava il pianoforte magico di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento.

(L'attore si avvia dietro le quinte. In audio riparte la band, per il finale. Quando si spegne l'ultimo accordo, l'attore rientra in scena)

A trovarlo era stato un marinaio che si chiamava Danny Boodmann. Lo trovò un mattino che erano già tutti scesi, a Boston, lo trovò in una scatola di cartone. Avrà avuto dieci giorni, non di più. Neanche piangeva, se ne stava silenzioso, con gli occhi aperti, in quello scatolone. L'avevano lasciato nella sala da ballo della prima classe. Sul pianoforte. Non aveva l'aria però di essere un neonato di prima classe. Quelle cose le facevano gli emigranti, di solito. Partorire di nascosto, da qualche parte del ponte, e poi lasciare lì i bambini. Mica per cattiveria. Era miseria, quella, miseria nera. Un po' come la storia dei vestiti... salivano che avevano le pezze al culo, ognuno col suo vestito consumato dappertutto, l'unico che c'avevano. Poi però, dato che l'America era sempre l'America, li vedevi scendere, alla fine, tutti ben vestiti, con la cravatta anche, gli uomini, e i bambini con certe camiciole bianche... insomma, ci sapevano fare, in quei venti giorni di viaggio cucivano e tagliavano, alla fine non trovavi più una tenda, sulla nave, più un lenzuolo, niente: si erano fatti il vestito buono per l'America. A tutta la famiglia. Potevi mica dirgli niente...

Insomma, ogni tanto ci scappava anche il bambino, che per un emigrante è una bocca in più da sfamare e un sacco di grane all'ufficio immigrazione. Li lasciavano sulla nave. In cambio delle tende e delle lenzuola, in certo senso. Con quel bambino doveva essere andata così. Dovevano essersi fatti un ragionamento: se lo lasciamo sul pianoforte a coda, nella sala da ballo di prima classe, magari lo prende qualche riccone, e sarà felice tutta la vita. Era un buon piano. Funzionò a metà. Non diventò ricco, ma pianista sì. Il migliore, giuro, il migliore.

Comunque. Il vecchio Boodmann lo trovò là, cercò qualcosa che dicesse chi era, ma trovò solo una scritta, sul cartone della scatola, stampata con inchiostro blu: T.D. Limoni. C'era anche una specie di disegno, di un limone. Blu anche lui. Danny era un negro di Philadelphia, un gigante d'uomo che era una meraviglia. Pigliò il bambino in braccio e gli disse "Hello Lemon!"

E gli scattò qualcosa dentro qualcosa come la sensazione che era diventato padre. Per tutta la vita continuò a sostenere che quel T.D. significava evidentemente Thanks Danny. Grazie Danny. Era assurdo, ma lui ci credeva davvero. L'avevano lasciato lì per lui, quel bambino. Ne era convinto... T.D., Thanks Danny.

Parte (1) Teil (1) Part (1) Parte (1) Partie (1) Parte (1) Deel (1)

ALESSANDRO BARICCO NOVECENTO, Un monologo. A monologue.

(Ho scritto questo testo per un attore, Eugenio Allegri, e un regista, Gabriele Vacis. (I wrote this text for an actor, Eugenio Allegri, and a director, Gabriele Vacis. Loro ne hanno fatto uno spettacolo che ha debuttato al festival di Asti nel luglio di quest'anno. They made a show of it that debuted at the Asti festival in July this year. Lo convirtieron en un espectáculo que debutó en el festival de Asti en julio de este año. Non so se questo sia sufficiente per dire che ho scritto un testo teatrale: ma ne dubito. I don't know if this is sufficient to say that I have written a play: but I doubt it. No sé si esto es suficiente para decir que he escrito una obra de teatro: pero lo dudo. Adesso che lo vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce. Now that I see it in book form, it seems to me rather a text that hangs in the balance between a real staging and a story to be read aloud. Non credo che ci sia un nome, per testi del genere. I don't think there is a name for lyrics like that. Comunque, poco importa. However, it doesn't matter. A me sembra una bella storia, che valeva la pena di raccontare. It seems to me a good story, which was worth telling. E mi piace pensare che qualcuno la leggerà. And I like to think that someone will read it.

A.B. AB Settembre 1994)

Per Barbara For Barbara

Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. It always happened that at some point one would raise his head ... and see it. È una cosa difficile da capire. It's a difficult thing to understand. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. I mean ... There were more than a thousand of us on that ship, between rich people traveling, and emigrants, and strange people, and us ... Yet there was always one, only one, one who first ... he saw it. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni... alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare... e la vedeva. Maybe that was where he was eating, or simply strolling on the deck... maybe that was where he was adjusting his trousers... he raised his head for a moment, threw an eye towards the sea... and he saw it. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni... alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare... e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l'America. Then he nailed himself, there where he was, his heart broke a thousand, and, always, all the damned times, I swear, always, he turned towards us, towards the ship, towards everyone, and shouted (softly and slowly) America. Allora si inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l'America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l'aveva fatta lui l'America. Dann stand er da, bewegungslos, als müsste er in ein Foto treten, mit dem Gesicht von jemandem, der Amerika gemacht hat. Then he stood there, motionless as if he had to enter a photograph, with the face of one who had made it himself America. La sera, dopo il lavoro, e le domeniche, si era fatto aiutare dal cognato, muratore, brava persona... prima aveva in mente qualcosa in compensato, poi... gli ha preso un po' la mano, ha fatto l'America... In the evening, after work, and on Sundays, he got help from his brother-in-law, a bricklayer, a good person ... first he had something in mind, then ... he took his hand a little, he did the America...

Quello che per primo vede l'America. The one who sees America first. Su ogni nave ce n'è uno. There is one on every ship. E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no... e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino, quello. And we must not think that these are things that happen by chance, no ... and not even for a question of diopters, that is destiny. Quella è gente che da sempre c'aveva già quell'istante stampato nella vita. Those are people who have always already had that instant printed in life. E quando erano bambini, tu potevi guardarli negli occhi, e se guardavi bene, già la vedevi, l'America, già lì pronta a scattare, a scivolare giù per nervi e sangue e che ne so io, fino al cervello e da lì alla lingua, fin dentro quel grido (gridando), AMERICA, c'era già, in quegli occhi, di bambino, tutta l'America. And when they were children, you could look them in the eye, and if you looked closely, you could already see America, already there ready to shoot, to slip down nerves and blood and what do I know, up to the brain and from there to language, even inside that cry (shouting), AMERICA, there was already, in those eyes, as a child, all of America.

Lì, ad aspettare. There, waiting.

Questo me l'ha insegnato Danny Boodmann T.D. This was taught to me by Danny Boodmann TD Lemon Novecento, il più grande pianista che abbia mai suonato sull'Oceano. Lemon Novecento, the greatest pianist who has ever played on the ocean. Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto. In people's eyes you see what they will see, not what they have seen. Così, diceva: quello che vedranno. So, he said: what they will see.

Io ne ho viste, di Americhe... Sei anni su quella nave, cinque, sei viaggi ogni anno, dall'Europa all'America e ritorno, sempre a mollo nell'Oceano, quando scendevi a terra non riuscivi neanche a pisciare dritto nel cesso. I've seen some, from the Americas ... Six years on that ship, five, six voyages every year, from Europe to America and back, always soaking in the ocean, when you went ashore you couldn't even piss straight into the process. Lui era fermo, lui, ma tu, tu continuavi a dondolare. He was still, he, but you, you kept rocking. Perché da una nave si può anche scendere: ma dall'Oceano... Quando c'ero salito, avevo diciassette anni. Because you can also get off a ship: but from the ocean... When I got on it, I was seventeen. E di una sola cosa mi fregava, nella vita: suonare la tromba. Und es gab nur eine Sache, die mich im Leben interessierte: Trompete spielen. And I only cared about one thing in life: playing the trumpet. Così quando venne fuori quella storia che cercavano gente per il piroscafo, il Virginian, giù al porto, io mi misi in coda. So when that story came up that they were looking for people for the steamer, the Virginian, down at the port, I got in line. Io e la tromba. Me and the trumpet. Gennaio 1927. Li abbiamo già i suonatori, disse il tizio della Compagnia. We already have the players, said the fellow from the Company. Lo so, e mi misi a suonare. I know, and I started playing. Lui se ne stette lì a fissarmi senza muovere un muscolo. He just stood there staring at me without moving a muscle. Aspettò che finissi, senza dire una parola. He waited for me to finish, without saying a word. Poi mi chiese: Then he asked me:

"Cos'era?" "What it was?"

"Non lo so." "I do not know."

Gli si illuminarono gli occhi. His eyes lit up.

"Quando non sai cos'è, allora è jazz." "When you don't know what it is, then it's jazz."

Poi fece una cosa strana con la bocca, forse era un sorriso, aveva un dente d'oro proprio qui, così in centro che sembrava l'avesse messo in vetrina per venderlo. Then he made a strange thing with his mouth, maybe it was a smile, he had a gold tooth right here, so downtown that it looked like he put it in the window to sell.

"Ci vanno matti, per quella musica, lassù." "They love that music up there."

Lassù voleva dire sulla nave. Up there meant on the ship. E quella specie di sorriso voleva dire che mi avevano preso. Und diese Art von Lächeln bedeutete, dass sie mich erwischt hatten. And that sort of smile meant they had me.

Suonavamo tre, quattro volte al giorno. We played three, four times a day. Prima per i ricchi della classe lusso, e poi per quelli della seconda, e ogni tanto si andava da quei poveracci degli emigranti e si suonava per loro, ma senza la divisa, così come veniva, e ogni tanto suonavano anche loro, con noi. First for the rich in the luxury class, and then for those in the second class, and every now and then we went to those poor emigrants and played for them, but without the uniform, as it came, and every now and then they played too, with us. Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era e chi era. We played because the ocean is big, and it's scary, we played so that people wouldn't hear the time go by, and forget where it was and who it was. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. We used to play to make them dance, because if you dance you can't die, and you feel like God. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede. And we used to play ragtime, because it's the music that God dances to when no one sees it.

Su cui Dio ballava, se solo era negro. Auf dem Gott tanzte, wenn er nur schwarz wäre. On which God danced, if only he was black.

(L'attore esce dalla scena. (The actor exits the stage. Parte una musica dixie, molto allegra e sostanzialmente idiota. Dixie music plays, very cheerful and essentially idiotic. L'attore rientra in scena vestito elegantemente da jazz man da piroscafo. The actor returns to the scene elegantly dressed as a steamer jazz man. Da qui in poi si comporta come se la band fosse, fisicamente, in scena) From here on it behaves as if the band were, physically, on stage)

Ladies and Gentlemen, meine Damen und Herren, Signore e Signori... Mesdames e Messieurs, benvenuti su questa nave, su questa città galleggiante che assomiglia in tutto e per tutto al Titanic, calma, state seduti, il signore laggiù si è toccato, l'ho visto benissimo, benvenuti sull'Oceano, a proposito che ci fate qui? Ladies and Gentlemen, meine Damen und Herren, Ladies and Gentlemen... Mesdames and Messieurs, welcome to this ship, to this floating city that looks every bit like the Titanic, calm down, sit down, the gentleman over there touched himself, I saw it very well, welcome to the ocean, what are you doing here by the way? una scommessa, avevate i creditori alle calcagna, siete in ritardo di una trentina d'anni sulla corsa all'oro, volevate vedere la nave e poi non vi siete accorti che era partita, siete usciti un attimo a comprare le sigarette, in questo momento vostra moglie è alla polizia che dice era un uomo buono, normalissimo, in trent'anni mai un litigio... Insomma, che diavolo ci fate qua, a trecento miglia da qualsiasi fottutissimo mondo e a due minuti dal prossimo conato di vomito? eine Wette, du hattest Gläubiger auf den Fersen, du bist dreißig Jahre zu spät zum Goldrausch gekommen, du wolltest das Schiff sehen und hast dann nicht bemerkt, dass es abgefahren ist, du bist kurz rausgegangen, um Zigaretten zu kaufen, jetzt ist deine Frau auf der Polizeiwache und sagt, er sei ein guter Mann, ganz normal, in dreißig Jahren nie ein Streit... Ich meine, was zum Teufel machst du hier, dreihundert Meilen von jeder verdammten Welt entfernt und zwei Minuten vom nächsten Kotzanfall entfernt? a bet, you had creditors hot on your tail, you are about thirty years late on the gold rush, you wanted to see the ship and then you didn't realize she had left, you went out for a moment to buy cigarettes, right now your wife is at the police saying he was a good man, perfectly normal, never a fight in thirty years... Well, what the hell are you doing here, three hundred miles from any fucking world and two minutes away from the next gag? Pardon madame, scherzavo, si fidi, se ne va questa nave come una biglia sul biliardo dell'Oceano, tac, ancora sei giorni, due ore e quarantasette minuti e plop, in buca, New Yoooooork! Pardon madame, I was joking, trust me, this ship is leaving like a marble on the ocean billiard, tac, six more days, two hours and forty-seven minutes and plop, in the hole, New Yoooooork!

(Band in primo piano) (Featured bands)

Non credo che ci sia bisogno di spiegarvi come questa nave sia, in molti sensi, una nave straordinaria e in definitiva unica. I don't think I need to explain to you how this vessel is, in many ways, an extraordinary and ultimately unique vessel. Al comando del capitano Smith, noto claustrofobo e uomo di grande saggezza (avrete certo notato che vive in una scialuppa di salvataggio), lavora per voi uno staff praticamente unico di professionisti assolutamente fuori dall'ordinario: Paul Siezinskj, timoniere, ex sacerdote polacco, sensitivo, pranoterapeuta, purtroppo cieco... Bill Joung, marconista, grande giocatore di scacchi, mancino, balbuziente... il medico di bordo, dott. Under the command of Captain Smith, a well-known claustrophobic man and a man of great wisdom (you will certainly have noticed that he lives in a lifeboat), a practically unique staff of absolutely out of the ordinary professionals works for you: Paul Siezinskj, helmsman, former Polish priest, psychic, pranotherapist, unfortunately blind ... Bill Joung, radio operator, great chess player, left-handed, stutterer ... the ship's doctor, dr. Klausermanspitzwegensdorfentag, aveste urgenza di chiamarlo siete fregati..., ma soprattutto: Klausermanspitzwegensdorfentag, if you urgently need to call him you are screwed ..., but above all:

Monsieur Pardin, Monsieur Pardin,

lo chef, the chef,

direttamente proveniente da Parigi dove peraltro è subito tornato dopo aver verificato di persona la curiosa circostanza che vede questa nave priva di cucine, come ha argutamente notato, tra gli altri, Monsieur Camembert, cabina 12, che oggi si è lamentato per aver trovato il lavabo pieno di maionese, cosa strana, perché di solito nei lavabi teniamo gli affettati, questo per via dell'inesistenza delle cucine, cosa a cui va attribuita tra l'altro l'assenza su questa nave di un vero cuoco, quale certamente era Monsieur Pardin, subito tornato a Parigi da cui proveniva direttamente, nell'illusione di trovare qui sopra delle cucine che invece, a rimanere fedeli ai fatti, non ci sono e questo grazie alla spiritosa dimenticanza del progettista di questa nave,l'insigne ingegner Camilleri, anoressico di fama mondiale, a cui prego di indirizzare il vostro più caloroso applausooooooo... direkt aus Paris, wohin er sofort zurückkehrte, nachdem er sich persönlich von dem merkwürdigen Umstand überzeugt hatte, dass es auf diesem Schiff keine Küchen gibt, wie unter anderem Monsieur Camembert, Kabine 12, witzigerweise feststellte, der sich heute darüber beklagte, dass die Spüle voller Mayonnaise sei, was seltsam ist, da wir unsere Wurstwaren normalerweise in den Spülen aufbewahren, weil es keine Küchen gibt, was unter anderem auf das Fehlen eines echten Kochs auf diesem Schiff zurückzuführen ist, was sicherlich Monsieur Pardin war, der sofort nach Paris zurückkehrte, von wo er direkt kam, in der Illusion, hier oben Küchen vorzufinden, die es aber, wenn wir den Tatsachen treu bleiben, nicht gibt, und das ist der geistreichen Vergesslichkeit des Konstrukteurs dieses Schiffes zu verdanken, des hervorragenden Ingenieurs Camilleri, eines weltberühmten Magersüchtigen, dem ich um Ihren herzlichen Beifall bitte... directly from Paris where, moreover, he immediately returned after personally verifying the curious circumstance that this ship has no galleys, as wittily noted, among others, by Monsieur Camembert, cabin 12, who today complained about having found the sink full of mayonnaise, a strange thing, because we usually keep cold cuts in the sinks, this due to the non-existence of galleys, which is due, among other things, to the absence on this ship of a real cook, who certainly was Monsieur Pardin , immediately returned to Paris from which he came directly, in the illusion of finding galleys up here which instead, to remain faithful to the facts, do not exist and this thanks to the witty forgetfulness of the designer of this ship, the distinguished engineer Camilleri, anorexic of world renown, to whom I beg you to address your warmest applauseoooooooo...

(Band in primo piano) (Featured bands)

Credetemi, non ne troverete altre di navi così: Believe me, you won't find another ship like this:

forse, se cercherete per anni ritroverete un capitano claustrofobico, un timoniere cieco, un marconista balbuziente, un dottore dal nome impronunciabile, tutti sulla stessa nave, senza cucine. perhaps, if you search for years, you will find a claustrophobic captain, a blind helmsman, a stuttering radio operator, a doctor with an unpronounceable name, all on the same ship, without galleys. Può darsi. Maybe. Ma quel che non vi succederà più, potete giurarci, è di stare lì seduti col culo su dieci centimetri di poltrona e centinaia di metri d'acqua, nel cuore dell'Oceano, con davanti agli occhi il miracolo, e nelle orecchie la meraviglia, e nei piedi il ritmo e nel cuore il sound dell'unica, inimitabile, infinita, ATLANTIC JAZZ BAAAAND !!!! But what will never happen to you again, you can swear, is sitting there with your ass on ten centimeters of an armchair and hundreds of meters of water, in the heart of the ocean, with the miracle before your eyes and the wonder in your ears, and in the feet the rhythm and in the heart the sound of the unique, inimitable, infinite, ATLANTIC JAZZ BAAAAND !!!! ! (Band in primo piano. ! (Bands featured. L'attore presenta gli strumentisti a uno a uno. The actor introduces the instrumentalists one by one. A ogni nome segue un breve assolo) Each name is followed by a short solo)

Al clarinetto, Sam "Sleepy" Washington! On clarinet, Sam "Sleepy" Washington!

Al banjo, Oscar Delaguerra! On banjo, Oscar Delaguerra!

Alla tromba, Tim Tooney!

Trombone, Jim Jim "Breath" Gallup! Trombone, Jim Jim "Breath" Gallup!

Alla chitarra, Samuel Hockins!

E infine, al piano... Danny Boodmann T.D. And finally, on piano… Danny Boodmann TD Lemon Novecento. Lemon twentieth century.

Il più grande. The biggest.

(La musica si interrompe bruscamente. (The music stops abruptly. L'attore abbandona il tono da presentatore, e, parlando, si toglie la divisa da musicista) The actor abandons the tone of a presenter, and, speaking, takes off his musician uniform)

Lo era davvero, il più grande. It really was, the greatest. Noi suonavamo musica, lui era qualcosa di diverso. We played music, he was something different. Lui suonava... Non esisteva quella roba, prima che la suonasse lui, okay?, non c'era da nessuna parte. He played ... That stuff didn't exist before he played it, okay? It wasn't anywhere. E quando lui si alzava dal piano, non c'era più... e non c'era più per sempre... Danny Boodmann T.D. And when he got up from the piano, he was gone ... and he was gone forever ... Danny Boodmann TD Lemon Novecento. Lemon twentieth century.

L'ultima volta che l'ho visto era seduto su una bomba. Last I saw him he was sitting on a bomb. Sul serio. Seriously. Stava seduto su una carica di dinamite grande così. He was sitting on a load of dynamite this big. Una lunga storia... Lui diceva: "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla". A long story... He said, "You're not really screwed as long as you've got a good story, and someone to tell it to." Lui l'aveva una... buona storia. He had a... good story. Lui era la sua buona storia. He was her good story. Pazzesca, a ben pensarci, ma bella... E quel giorno, seduto su tutta quella dinamite, me l'ha regalata. Crazy, when you think about it, but beautiful... And that day, sitting on all that dynamite, he gave it to me. Perché ero il suo più grande amico, io... E poi ne ho fatte di fesserie, e se mi mettono a testa in giù non esce più niente dalle mie tasche, anche la tromba mi son venduto, tutto, ma... quella storia, no... quella non l'ho persa, sta ancora qui, limpida e inspiegabile come solo era la musica quando, in mezzo all'Oceano, la suonava il pianoforte magico di Danny Boodmann T.D. Weil ich sein bester Freund war, ich... Und dann habe ich eine Menge Unsinn gemacht, und wenn sie mich auf den Kopf stellen, kommt nichts aus meinen Taschen, nicht einmal die Trompete, die ich verkauft habe, alles, aber... diese Geschichte, nein... ich habe sie nicht verloren, sie ist immer noch da, klar und unerklärlich, wie nur die Musik es war, als mitten im Ozean das magische Klavier von Danny Boodmann T.D. sie spielte. Because I was his best friend, I... And then I made some nonsense, and if they turn me upside down nothing more comes out of my pockets, even the trumpet I sold myself, everything, but... that history, no... I haven't lost that one, it's still here, clear and inexplicable as only the music was when, in the middle of the ocean, Danny Boodmann's magic piano played it TD Lemon Novecento. Lemon twentieth century.

(L'attore si avvia dietro le quinte. (The actor goes backstage. In audio riparte la band, per il finale. In audio the band starts again, for the finale. Quando si spegne l'ultimo accordo, l'attore rientra in scena) When the last chord goes off, the actor re-enters the stage)

A trovarlo era stato un marinaio che si chiamava Danny Boodmann. It had been found by a sailor named Danny Boodmann. Lo trovò un mattino che erano già tutti scesi, a Boston, lo trovò in una scatola di cartone. He found it one morning when they had all gone down in Boston, he found it in a cardboard box. Avrà avuto dieci giorni, non di più. He must have had ten days, no more. Neanche piangeva, se ne stava silenzioso, con gli occhi aperti, in quello scatolone. He didn't even cry, he was silent, with his eyes open, in that box. L'avevano lasciato nella sala da ballo della prima classe. They had left it in the first class ballroom. Sul pianoforte. Non aveva l'aria però di essere un neonato di prima classe. But he didn't look like a first-class infant. Quelle cose le facevano gli emigranti, di solito. Those things were done by emigrants, usually. Partorire di nascosto, da qualche parte del ponte, e poi lasciare lì i bambini. Giving birth secretly, somewhere on the bridge, and then leaving the babies there. Mica per cattiveria. Not out of malice. Era miseria, quella, miseria nera. It was misery, that, black misery. Un po' come la storia dei vestiti... salivano che avevano le pezze al culo, ognuno col suo vestito consumato dappertutto, l'unico che c'avevano. Es ist ein bisschen wie in der Geschichte mit den Kleidern... sie gingen nach oben, jeder mit seinen Kleidern, die er überall trug, dem einzigen, das er besaß, und hatten den Arsch voll. A bit like the story of the clothes... they used to come up with their asses in pieces, each with his suit worn out everywhere, the only one they had. Poi però, dato che l'America era sempre l'America, li vedevi scendere, alla fine, tutti ben vestiti, con la cravatta anche, gli uomini, e i bambini con certe camiciole bianche... insomma, ci sapevano fare, in quei venti giorni di viaggio cucivano e tagliavano, alla fine non trovavi più una tenda, sulla nave, più un lenzuolo, niente: si erano fatti il vestito buono per l'America. Aber dann, da Amerika immer Amerika war, sah man sie schließlich aussteigen, alle gut gekleidet, mit Krawatten, sogar die Männer, und die Kinder mit bestimmten weißen Hemden ... kurz gesagt, sie wussten, wie man es macht, in diesen zwanzig Tagen der Reise nähten und schnitten sie, am Ende konnte man kein Zelt auf dem Schiff finden, kein Laken, nichts: sie hatten sich einen guten Anzug für Amerika gemacht. But then, since America was always America, you'd see them get off at the end, all well dressed, even with ties, the men, and the children in certain white shirts... in short, they knew how to do it, in those twenty days of travel they sewed and cut, in the end you no longer found a tent on the ship, plus a sheet, nothing: they had made themselves the right suit for America. A tutta la famiglia. To all the family. Potevi mica dirgli niente... Couldn't you tell him anything...

Insomma, ogni tanto ci scappava anche il bambino, che per un emigrante è una bocca in più da sfamare e un sacco di grane all'ufficio immigrazione. In short, every now and then the child also escaped us, which for an emigrant is one more mouth to feed and a lot of trouble at the immigration office. Li lasciavano sulla nave. They left them on the ship. In cambio delle tende e delle lenzuola, in certo senso. In exchange for the curtains and sheets, sort of. Con quel bambino doveva essere andata così. It must have been like this with that child. Dovevano essersi fatti un ragionamento: se lo lasciamo sul pianoforte a coda, nella sala da ballo di prima classe, magari lo prende qualche riccone, e sarà felice tutta la vita. They must have reasoned: if we leave it on the grand piano in the first-class ballroom, maybe some rich guy will take it, and he'll be happy for life. Era un buon piano. It was a good plan. Funzionò a metà. It half worked. Non diventò ricco, ma pianista sì. He didn't get rich, but he was a pianist. Il migliore, giuro, il migliore. The best, I swear, the best.

Comunque. Anyway. Il vecchio Boodmann lo trovò là, cercò qualcosa che dicesse chi era, ma trovò solo una scritta, sul cartone della scatola, stampata con inchiostro blu: T.D. Old Boodmann found it there, looked for something to say who it was, but found only writing, on the cardboard of the box, printed in blue ink: TD Limoni. Lemons. C'era anche una specie di disegno, di un limone. There was also some kind of drawing, of a lemon. Blu anche lui. Blue too. Danny era un negro di Philadelphia, un gigante d'uomo che era una meraviglia. Danny was a Negro from Philadelphia, a giant of a man who was a marvel. Pigliò il bambino in braccio e gli disse "Hello Lemon!" He took the baby in his arms and said "Hello Lemon!"

E gli scattò qualcosa dentro qualcosa come la sensazione che era diventato padre. And something inside him snapped something like the feeling that he had become a father. Per tutta la vita continuò a sostenere che quel T.D. Throughout his life he maintained that TD significava evidentemente Thanks Danny. it obviously meant Thanks Danny. Grazie Danny. Thanks Danny. Era assurdo, ma lui ci credeva davvero. It was absurd, but he really believed it. L'avevano lasciato lì per lui, quel bambino. They had left that child there for him. Ne era convinto... He was convinced... T.D., Thanks Danny.