How to use NE and LO in Italian - Italian phrases 'NON LO SO' and 'NON NE SO NIENTE' explained (Sub)
Ciao a tutti e bentornati sul mio canale!
Oggi vediamo come usare 'LO' e 'NE' nelle frasi, perché dai vostri messaggi, dai vostri commenti,
ho capito che è un argomento un po' difficoltoso e quindi oggi andremo a vedere insieme alcune coppie di esempi. Le frasi che sono scritte sulla lavagna sono:
"Non lo so", "non ne so niente".
"L'ho detto a Sara", "ne ho parlato con/a Sara".
"Lo penso anche io", "che ne pensi?".
Prima di analizzare queste frasi dobbiamo sapere che cos'è 'LO' e che cos'è 'NE'.
'LO' è un pronome oggetto diretto, maschile, singolare.
'NE' è una particella pronominale, invariabile.
La caratteristica di 'LO' è che può sostituire intere parti di frasi, quelle parti corrispondenti alle subordinate oggettive.
'NE' invece va a sostituire quelle parti di frasi che corrispondono ai complementi di specificazione nelle frasi.
Questa è un'informazione molto importante da tenere a mente, il complemento di specificazione è sempre introdotto dalla preposizione 'DI'.
Prima di iniziare voglio che sia chiaro che queste frasi sono tutte frasi che generalmente troveremmo all'interno di una conversazione.
Quindi adesso noi andiamo ad esplicitare i significati, che però hanno senso
se guardati nell'ottica di una conversazione più ampia. Quindi vediamo la prima coppia:
Non lo so. Non ne so niente.
"Non lo so" può essere una risposta a qualsiasi domanda che chiede un'informazione.
"A che ora apre il negozio?" "Non lo so".
Ovvero, non so a che ora apre il negozio.
"Quando parte Sara?" "Non lo so".
Ovvero, non so quando parte Sara. Che cosa non so? Quando parte Sara.
Quindi 'LO' va a sostituire l'intera parte di frase che corrisponde alla subordinata oggettiva.
Passiamo a questa frase: "Non ne so niente".
"Non ne so niente" è un po' diversa come frase, perché innanzitutto c'è 'NE' e poi c'è anche "niente".
In questo caso "niente" lo possiamo considerare come un "quantificatore".
Allora, io qui non so niente di questo.
Qui è molto importante andare a vedere quali sono i verbi e soprattutto vedere
se dopo il verbo c'è una preposizione oppure no.
Quindi in questo caso il verbo è "sapere qualcosa", transitivo, nessuna preposizione.
Mentre qui il verbo è "sapere di" qualcosa.
Di astrofisica non so niente.
Quindi, non ne so niente (di astrofisica).
Per questo prima vi ho detto
"ricordatevi la presenza della preposizione 'di' dopo il verbo", perché è fondamentale
quando dobbiamo sostituire un complemento che è introdotto dalla preposizione "di",
quindi un complemento di specificazione.
Nella frase può funzionare solamente 'NE',
'LO' non può funzionare perché è un pronome oggetto diretto,
quindi lo troviamo dopo i verbi senza alcuna preposizioni introduttiva.
Passiamo alla seconda coppia di esempi: "L'ho detto a Sara", "Ne ho parlato con Sara".
Qui abbiamo proprio due verbi diversi, qui abbiamo "dire" e qui "parlare".
"Ho detto questo a Sara".
Quindi 'LO' sostituisce un'informazione, "ho detto questo", "l'ho detto".
Questo pronome oggetto diretto ha la particolarità di poter sostituire intere parti di frasi
e quindi andare a sostituire dei discorsi, dei concetti, delle idee, non solamente degli oggetti materiali.
In questo secondo esempio invece abbiamo un altro verbo che è "parlare di" qualcosa.
"Ho parlato di questo con/a Sara", "ne ho parlato con/a Sara".
"Ho parlato con/a Sara del corso di teatro che voglio fare".
"Ne ho parlato con Sara".
Vediamo l'ultima coppia:
"Lo penso anche io", "che ne pensi?"
Qui è lo stesso verbo, "pensare", ma nel primo esempio è "pensare" qualcosa,
mentre nel secondo esempio è "pensare di" qualcosa o qualcuno,
che ha il significato di "avere un'opinione riguardo a qualcosa".
Quindi "lo penso anche io", "anche io penso questo".
"Sara è molto simpatica!" "Sì, lo penso anche io!".
Cioè, anche io penso che Sara sia simpatica.
Mentre "che ne pensi?", questa è una tipica domanda per chiedere opinione di qualcuno.
Quindi, "che ne pensi?", "che pensi di questa cosa?".
Qual è la tua opinione riguardo a questa cosa?
Per decidere se mettere 'LO' oppure 'NE' in una frase,
l'unica cosa che dobbiamo fare è guardare il verbo.
Una volta capito di che verbo si tratta, sarà molto facile scegliere tra 'LO' e 'NE'.
Una cosa che non dovete fare mai è tradurre l'uso di 'NE' e 'LO' nella vostra lingua,
specialmente l'uso di 'NE',
perché, se per alcune lingue può funzionare - per esempio in francese, in francese l'uso di 'NE' è pressoché identico all'italiano -
in altre lingue non è così, in altre lingue non esiste un corrispettivo diretto.
Ad esempio, in inglese non esiste un corrispettivo diretto di 'NE'.
Stavo leggendo un commento, qualche giorno fa, in cui una persona scriveva che in italiano l'uso di 'NE' non ha senso,
perché non c'è un corrispettivo in inglese, e che le persone lo usano come vogliono.
Ovviamente non è vera questa cosa, non è assolutamente vera, perché l'uso di 'NE' in italiano è assolutamente grammaticale.
Come vi ho appena mostrato qui sulla lavagna. L'uso di 'NE' è assolutamente grammaticale e quindi logico,
è chiaro che questa persona ha scritto così perché non capisce l'uso di 'NE' è perciò se la prende con 'NE', se la prende con la lingua italiana,
dicendo che siccome non esiste un corrispettivo diretto in inglese, allora in italiano non ha senso.
E qui c'è un altro problema di fondo, secondo me. Ogni lingua ha il suo funzionamento,
ogni lingua riflette la struttura del pensiero di chi la parla, quindi dire che
certe strutture in italiano non hanno senso, perché in inglese non trovano un corrispettivo
è un po' anche offensivo, perché mi stai dicendo che il mio modo di ragionare, il mio modo di strutturare la frase
non ha senso perché in inglese è diverso.
E quando leggo questi commenti mi chiedo "ma perché questa persona sta imparando l'italiano, se non ha alcuna intenzione di capire come funziona la lingua italiana?".
Questa è una domanda su cui riflettere.
Per completezza vi spiego anche l'esempio del commento di cui vi parlavo prima.
Allora questa persona non si riesce a spiegare perché in questa frase noi diciamo 'NE',
per il semplice fatto che in inglese semplicemente si direbbe "I would like some" e non "some of it".
In inglese funziona "I would like some".
In italiano semplicemente dire "sì, voglio un po'" non funziona, non ha senso,
perché chi ascolta risponderà "vuoi un po' di che cosa?".
Quindi manca una parte di frase che dà significato,
perché la struttura della frase è: volere una quantità di qualcosa.
E quindi se io chiedo a qualcuno
"vuoi un po' di pasta?"
sto rispettando tutta la struttura, non ho tolto nessuna parte della frase.
"Vuoi" (volere), "un po'" (quantità), "di pasta" (di qualcosa).
Quindi tutti questi elementi poi nella risposta devono essere ripresi.
Quindi io posso dire "sì, voglio un po' di pasta".
Però ovviamente c'è una ripetizione, cioè la ripetizione del complemento di specificazione.
Quindi cosa facciamo per togliere la ripetizione?
Dobbiamo trovare un pronome o una particella pronominale che funzioni bene in questa struttura.
Che preposizione c'è qui? 'DI', quindi è un complemento di specificazione,
perciò "Sì, NE voglio un po'".
Ovvero "voglio un po' di pasta".
Questo 'NE' va a sostituire "di pasta",
e quindi anche in questa risposta abbiamo mantenuto tutta la struttura,
che è: ne (di qualcosa) voglio (volere) un po' (quantità).
Tutto ha un senso.
L'uso di 'NE' è assolutamente grammaticale, ha senso,
ed è infatti spiegabile, c'è un perché noi usiamo 'NE'.
Usiamo 'NE' perché altrimenti la frase non avrebbe senso, mancherebbe una parte di frase.
Se voi dite "voglio un po'", di che cosa vuoi un po'?".
Perché "Voglio un po'" da solo non porta alcun significato.
Va bene? Quindi questa è la spiegazione.
Allora, spero che la spiegazione sia stata chiara. Se avete delle domande, lasciatele nei commenti qui sotto.
Io vi ringrazio per aver seguito questa lezione e noi ci vediamo nella prossima. A presto, ciao!