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Salvatore racconta, #59 – Mina, la voce dell’Italia

#59 – Mina, la voce dell'Italia

Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 23 aprile 2022.

Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.

Toscana. Per la precisione, Versilia. La fascia di territorio che si affaccia direttamente sul mar Tirreno. Dove, una dopo l'altra, sorgono cittadine famose per il loro spirito vacanziero. Ieri come oggi.

Viareggio, Forte dei Marmi, Marina di Massa. E lì in mezzo, Marina di Pietrasanta.

La nostra storia di oggi comincia da lì.

E da un locale che si chiama La Bussola.

Nel 1958, La Bussola è un locale giovane, è aperto da appena tre anni. Ci passano la sera le famiglie in vacanza. Dopo un giorno passato in spiaggia, per bere qualcosa e ascoltare un po' di musica.

Una di quelle sere, dopo l'esibizione di un'orchestrina jazz dai ritmi cubani, una ragazza sale sul palco e prende il microfono. È uno scherzo, una scommessa persa con i suoi amici.

La ragazza ha 18 anni, è magra e spilungona, con il microfono in mano all'inizio si sente impacciata. Però poi inizia a cantare.

E lo fa con una naturalezza, con una serenità, che hanno dell'incredibile.

Quella ragazza sembra nata per quello. Sembra nata per cantare.

E in effetti è proprio così.

Su quel palco estivo, di fronte a un pubblico distratto di borghesi in vacanza, con i capelli ancora pieni di sale dopo l'ultimo bagno, si è appena esibita la donna che diventerà presto la più famosa e amata cantante italiana di tutti i tempi.

Con quel suo carattere allo stesso tempo timido e sfacciato, con un rapporto con il palco e il microfono fatto di amore e odio, e con una storia personale che si intreccia a doppio filo con la storia italiana, questa ragazza venderà milioni di dischi, canterà di fronte a migliaia di persone, inciderà alcuni dei brani più famosi di sempre della canzone italiana. Per poi, un giorno, dire a tutti: grazie e arrivederci. E chiudersi in un'ombra discreta che dura ancora oggi.

Questa donna, all'ufficio anagrafe, si chiama Anna Maria Mazzini. Ma tutti e tutte in Italia la conoscono con il suo nome d'arte.

Una voce eterna, un volto misterioso, è Mina.

Per chi vive o ha vissuto in Italia, c'è una canzone di Mina praticamente per ogni momento della vita. Ricordi legati all'infanzia, a momenti belli, brutti, medi. Perché Mina ha dominato lo spazio della canzone italiana per almeno vent'anni e ha lasciato tracce che durano ancora oggi.

Lo ha fatto grazie al suo strumento musicale privilegiato: la voce. Una voce potente, flessuosa, abile a raggiungere con facilità le note più alte e anche quelle più basse. Dotata di un timbro caldo, capace di avvolgere le parole e trasformarle in emozioni.

Un dono di natura, insomma, ma che sarebbe rimasto sprecato se Mina non lo avesse esercitato e perfezionato con una lunga e paziente pratica.

Da bambina, Mina probabilmente non ci pensava a una carriera del genere. Da quel poco che sappiamo della sua infanzia, cantare le piaceva, un po' per gioco, e la nonna aveva provato a insegnarle a suonare il pianoforte, ma era stato un buco nell'acqua. Perché Mina, già allora, era capricciosa e un po' ribelle.

Proprio come quando, a 18 anni, sale sul palco della Bussola e inizia a cantare come abbiamo raccontato. Sembra una marachella isolata, che i genitori di Mina non prendono bene, ma in realtà è l'inizio di una storia più grande.

I genitori di Mina, già. Che ne pensano? Sono esponenti della piccola borghesia padana. Gente per bene, che crede nel lavoro e nella discrezione. Una figlia cantante non è proprio nei loro piani, anzi.

Mina però comincia a convincersi di essere brava. E non è la sola a pensarlo. In quel periodo, nella sua zona, in provincia di Cremona, c'è un gruppo di musica popolare che suona quasi ogni sera nelle balere dei vari paesi. Si chiamano Happy Boys. Mina li contatta e ottiene una specie di provino. Canta per loro e dimostra di essere veramente brava. La prendono nel gruppo a occhi chiusi.

Il 23 settembre del '58, Mina fa il suo vero esordio come cantante. Indossa un vestito da cocktail blu che ha preso di nascosto dall'armadio della madre. È alta e magra, forse sul palco appare un po' goffa. Ma canta bene. Anzi, benone! Il pubblico della balera, entusiasta, le chiede anche un bis. Ma finito di cantare, come una specie di Cenerentola moderna, scappa via in gran silenzio per tornare a casa, mettersi a letto e fare finta di non essere mai uscita.

Perché Mina ha 18 anni. Nell'Italia dell'epoca è ancora minorenne. E poi è una ragazza. Ci si aspetta da lei che sia rispettosa ed educata, e che faccia quello che i suoi genitori ritengono meglio per lei.

I genitori continuano a non essere contenti all'idea che la loro figlia faccia la cantante. Il padre però cerca un compromesso. Decide di dare corda alla figlia, sicuro che quella passione sia una cosa passeggera, una ragazzata, un momento per sfogarsi un po' prima di dedicarsi alle cose davvero importanti.

Solo che il talento di Mina è una cosa davvero importante. Il suo gruppo, gli Happy Boys, convince un discografico a partecipare a un loro concerto. Vieni a sentirla cantare, gli dicono, resterai a bocca aperta.

Lui al concerto ci va, un po' scettico forse, ma poi resta davvero a bocca aperta dopo l'esibizione. Quella ragazzina ha una gran bella voce, una voce buona per farci dei dischi. Così la invita a incidere quattro canzoni. Due con il suo vero nome, Mina. Altre due con uno pseudonimo inventato lì per lì: Baby Gate.

Il discografico la sa lunga: Mina può diventare una gallina dalle uova d'oro, quindi vale la pena iniziare da subito con un po' di marketing per capire quale delle due versioni della cantante può andare meglio.

Nel frattempo, Mina e gli Happy Boys ricevono la proposta di partecipare a una tournée in Turchia. Stavolta però il padre di Mina si mette di traverso. Ha detto di sì quando si trattava di cantare nei locali, ma una tournée no. Mina deve restare in Italia, per studiare e finire la scuola.

Poco male. Nel frattempo, i due dischi incisi da Mina, con due canzoni ciascuno, vendono insieme oltre 200.000 copie. È un segno chiaro: questa ragazza è pronta a dominare la scena musicale italiana.

Sembra proprio che Mina sia la donna giusta al momento giusto. Con la sua voce potente, entra negli anni Sessanta, quelli in cui in Italia sta diventando sempre più popolare il rock'n'roll. In quel periodo escono alcune delle canzoni più famose di Mina. Canzoni divertenti e sbarazzine. Per esempio, Tintarella di luna, un brano dall'irresistibile ritmo rockabilly che parla di una ragazza che invece di abbronzarsi al sole preferisce diventare sempre più bianca alla luce della luna.

Oppure la canzone con cui Mina partecipa a Sanremo nel 1961, Le mille bolle blu, un brano divertente e virtuosistico che secondo i giornalisti e gli esperti è pronto per la vittoria finale. Invece Mina arriva soltanto quinta e accetta l'esito con amarezza e orgoglio. Non tornerà più a Sanremo. Mai più.

Non ha certo bisogno di Sanremo, Mina, per esprimersi artisticamente. Vittoria o no, lei ha già spiccato il volo. Incide molti singoli che vengono venduti anche all'estero e, soprattutto, inizia la collaborazione con la Rai. All'interno di uno storico programma della tv pubblica italiana. Studio Uno.

In quel periodo, Mina conosce Corrado Pani. Un attore belloccio e un po' guascone, di cui la giovane cantante si innamora perdutamente. Da quella relazione, nascerà un figlio, Massimiliano.

Non ci sarebbe niente di male se non fosse che Corrado Pani è un uomo sposato. Nell'Italia di quegli anni, la notizia è un vero e proprio scandalo. La RAI straccia il contratto della partecipazione di Mina a Studio Uno, giornali e riviste la criticano e la attaccano. Per l'opinione pubblica, è una sfasciafamiglie, una che ruba i mariti, una svergognata.

Il pubblico però sembra essere di un altro avviso. Mina riceve lettere di solidarietà, regali, racconta che i fan la fermano per strada per dirle di andare avanti.

Non è sola, l'Italia è con lei.

E l'Italia continua a comprare i suoi dischi, che arrivano praticamente sempre in cima alle classifiche. Tanto che, nel 1964, due anni dopo la grande cacciata i dirigenti della RAI tornano da Mina con la coda tra le gambe offrendole di tornare.

Lei è una donna orgogliosa, ma anche pratica. Così mette l'orgoglio da parte e accetta di tornare.

A Studio Uno comincia una serie in cui duetta di volta in volta con vari artisti e persone dello spettacolo, interpretando canzoni scritte apposta per lei e altre che decide di interpretare a modo suo facendole diventare più famose che in originale.

È un periodo in cui Mina prova stili sempre molto diversi. Come rivendica in una delle sue rarissime interviste, le interessa fare dischi che vendano. Il suo genere è la musica popolare, che deve piacere alle persone che comprano i dischi. Questo però non significa fare canzonette. O perlomeno, non solo. Mina alterna canzoni leggere e spensierate ad altre più profonde, dimostrando di essere artisticamente molto eclettica e capace di adattarsi alle varie situazioni e ai vari stili.

Sui palchi dei concerti e negli studi televisivi della RAI, si fa pioniera di uno stile sempre più aperto e coraggioso, degno della rivoluzione degli anni Settanta. Pettinature sempre diverse, grandi occhiali colorati, pose da diva e anche una delle prime minigonne mai viste in televisione in Italia.

Nel 1971, Mina ormai è senza alcun dubbio l'interprete più importante della canzone italiana. Con la sua voce e la sua visibilità, apre le porte a grandissimi autori e interpreti. Come due di cui abbiamo già parlato su Salvatore racconta. Lucio Battisti e Fabrizio De André.

Va anche detto però che Mina è una di bocca buona, non dice di no mai a una buona opportunità. Se da un lato si affianca ai più grandi autori della canzone italiana, non disdegna l'idea di prestare la sua voce alla pubblicità. Come quella, famosissima, della Cedrata Tassoni.

Quanto può pesare il successo? Per alcuni, sembra una cosa leggera, da portare con sé con grande facilità.

E poi c'è chi sul palco comincia a stare male. Mina è una di queste. In scena appare sempre sicura, disinvolta, sembra nata per stare lì. Sotto sotto però, qualcosa la fa stare inquieta. Più e più volte, come racconta lei stessa, è sul punto di cancellare concerti all'ultimo minuto.

Nel 1978 inizia una serie di concerti in Versilia, proprio al locale La Bussola dove tutto è cominciato quando era ancora una ragazzina. Sono concerti bellissimi, con tantissimo pubblico, una cosa che a Mina causa allo stesso tempo euforia e angoscia.

Quei concerti saranno i suoi ultimi concerti. Di sempre. Bruscamente, dopo vent'anni passati quasi interamente sotto i riflettori, Mina dice basta.

Da quel momento, le apparizioni pubbliche di Mina si contano sulle dita di una mano. Continua a cantare, a incidere dischi, ancora oggi, ma il suo volto è sparito dalla scena. Vive lontano dalle luci della ribalta, a Lugano, nella Svizzera italofona, dove si era trasferita già dopo la nascita del suo primo, controverso, figlio.

Le ultime collaborazioni di Mina non sono minimamente al livello dei suoi anni d'oro. Si riconoscono la grinta, la voce e il talento, ma manca quel sapore unico, misto di leggerezza e profondità, che aveva segnato i suoi capolavori degli anni Sessanta e Settanta.

Oggi nominare Mina in Italia è come parlare di Michelangelo o di Caravaggio. Ti sembra un'esagerazione. Forse lo è, in un certo senso, ma davvero non c'è nessuno che non sappia indicare almeno una canzone di Mina. Come non c'è nessuno che non abbia visto un'opera del Rinascimento.

Mina ci appartiene perché ha saputo interpretare l'Italia del suo tempo, portandola avanti quando era indietro e poi accompagnandola dolcemente. Le sue canzoni fanno parte delle vite di tutti noi. Giovani e meno giovani.

Non esiste alcuna storia italiana che non porti dentro qualche nota cantata con la sua voce, e magari accompagnata dal suo volto sfuggente.

#59 – Mina, la voce dell’Italia #Nr. 59 - Mina, die Stimme Italiens #59 - Mina, η φωνή της Ιταλίας #59 - Mina, the voice of Italy. #59 - Mina, la voz de Italia #59 - Mina, la voix de l'Italie #59 - Mina, de stem van Italië #59 - Mina, a voz de Itália

__Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 23 aprile 2022.__

__Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.__

Toscana. Per la precisione, Versilia. La fascia di territorio che si affaccia direttamente sul mar Tirreno. Dove, una dopo l'altra, sorgono cittadine famose per il loro spirito vacanziero. Ieri come oggi.

Viareggio, Forte dei Marmi, Marina di Massa. E lì in mezzo, Marina di Pietrasanta.

La nostra storia di oggi comincia da lì.

E da un locale che si chiama La Bussola.

Nel 1958, La Bussola è un locale giovane, è aperto da appena tre anni. Ci passano la sera le famiglie in vacanza. Dopo un giorno passato in spiaggia, per bere qualcosa e ascoltare un po' di musica.

Una di quelle sere, dopo l'esibizione di un'orchestrina jazz dai ritmi cubani, una ragazza sale sul palco e prende il microfono. È uno scherzo, una scommessa persa con i suoi amici.

La ragazza ha 18 anni, è magra e **spilungona**, con il microfono in mano all'inizio si sente **impacciata**. Però poi inizia a cantare.

E lo fa con una naturalezza, con una serenità, che hanno dell'incredibile. And he does it with a naturalness, with a serenity, that is unbelievable.

Quella ragazza sembra nata per quello. That girl seems born for it. Sembra nata per cantare. She seems to have been born to sing.

E in effetti è proprio così. And indeed it is.

Su quel palco estivo, di fronte a un pubblico distratto di borghesi in vacanza, con i capelli ancora pieni di sale dopo l'ultimo bagno, si è appena esibita la donna che diventerà presto la più famosa e amata cantante italiana di tutti i tempi. On that summer stage, in front of a distracted audience of bourgeois vacationers, their hair still full of salt after their last bath, the woman who would soon become the most famous and beloved Italian singer of all time had just performed.

Con quel suo carattere allo stesso tempo timido e sfacciato, con un rapporto con il palco e il microfono fatto di amore e odio, e con una storia personale che **si intreccia a doppio filo** con la storia italiana, questa ragazza venderà milioni di dischi, canterà di fronte a migliaia di persone, inciderà alcuni dei brani più famosi di sempre della canzone italiana. With her character at once shy and brash, with a relationship with the stage and the microphone made of love and hate, and with a personal history that is intertwined in double-strand with Italian history, this girl will sell millions of records, sing in front of thousands of people, and record some of the most famous songs ever in Italian song. Per poi, un giorno, dire a tutti: grazie e arrivederci. To then, one day, say to everyone: thank you and goodbye. E chiudersi in un'ombra discreta che dura ancora oggi. Und schließt sich in einem diskreten Schatten, der bis heute anhält. And closing in a discreet shadow that lasts to this day.

Questa donna, all'ufficio anagrafe, si chiama Anna Maria Mazzini. This woman, at the registry office, is named Anna Maria Mazzini. Ma tutti e tutte in Italia la conoscono con il suo nome d'arte. But everyone and everyone in Italy knows her by her stage name.

Una voce eterna, un volto misterioso, è Mina. An eternal voice, a mysterious face, is Mina.

Per chi vive o ha vissuto in Italia, c'è una canzone di Mina praticamente per ogni momento della vita. For those who live or have lived in Italy, there is a Mina song for virtually every moment of life. Ricordi legati all'infanzia, a momenti belli, brutti, medi. Memories related to childhood, good times, bad times, average times. Perché Mina ha dominato lo spazio della canzone italiana per almeno vent'anni e ha lasciato tracce che durano ancora oggi. Because Mina dominated the Italian song space for at least two decades and left traces that still last today.

Lo ha fatto grazie al suo strumento musicale privilegiato: la voce. He did this through his favorite musical instrument: the voice. Una voce potente, **flessuosa**, abile a raggiungere con facilità le note più alte e anche quelle più basse. A powerful, supple voice, adept at reaching the highest and even the lowest notes with ease. Dotata di un timbro caldo, capace di avvolgere le parole e trasformarle in emozioni. Gifted with a warm timbre, capable of enveloping words and turning them into emotions.

Un dono di natura, insomma, ma che sarebbe rimasto sprecato se Mina non lo avesse esercitato e perfezionato con una lunga e paziente pratica. A gift of nature, in short, but one that would have remained wasted had Mina not exercised and perfected it through long and patient practice.

Da bambina, Mina probabilmente non ci pensava a una carriera del genere. As a child, Mina probably did not think about such a career. Da quel poco che sappiamo della sua infanzia, cantare le piaceva, un po' per gioco, e la nonna aveva provato a insegnarle a suonare il pianoforte, ma era stato **un buco nell'acqua**. Nach dem, was wir über ihre Kindheit wissen, sang sie gern, sozusagen zum Spaß, und ihre Großmutter hatte versucht, ihr das Klavierspielen beizubringen, aber es war ein Fehlschlag. Perché Mina, già allora, era **capricciosa** e un po' ribelle. Because Mina, even then, was capricious and a bit rebellious.

Proprio come quando, a 18 anni, sale sul palco della Bussola e inizia a cantare come abbiamo raccontato. So wie damals, als er im Alter von 18 Jahren auf die Bühne der Bussola kletterte und zu singen begann, wie wir bereits berichteten. Just like when, at the age of 18, he took the stage at the Compass and began to sing as we recounted. Sembra una **marachella** isolata, che i genitori di Mina non prendono bene, ma in realtà è l'inizio di una storia più grande. Es sieht aus wie ein einzelner Unfug, den Minas Eltern nicht gutheißen, aber in Wirklichkeit ist es der Beginn einer größeren Geschichte. It seems like an isolated mischief, which Mina's parents do not take well, but it is actually the beginning of a bigger story.

I genitori di Mina, già. Mina's parents, yeah. Che ne pensano? What do they think? Sono esponenti della piccola borghesia padana. Sie sind Angehörige des Kleinbürgertums der Poebene. They are members of the Po Valley petty bourgeoisie. Gente **per bene**, che crede nel lavoro e nella discrezione. Gute Leute, die an Arbeit und Diskretion glauben. Good people who believe in hard work and discretion. Una figlia cantante non è proprio nei loro piani, anzi. A singing daughter is not really in their plans, on the contrary.

Mina però comincia a convincersi di essere brava. Doch Mina beginnt sich selbst davon zu überzeugen, dass sie gut ist. Mina, however, is beginning to convince herself that she is good. E non è la sola a pensarlo. And she is not alone in thinking that. In quel periodo, nella sua zona, in provincia di Cremona, c'è un gruppo di musica popolare che suona quasi ogni sera nelle **balere** dei vari paesi. At that time, in his area, in the province of Cremona, there is a folk music group that plays almost every night at dance halls in various villages. Si chiamano Happy Boys. Mina li contatta e ottiene una specie di **provino**. Mina contacts them and gets a kind of audition. Canta per loro e dimostra di essere veramente brava. She sings for them and shows that she is really good. La prendono nel gruppo **a occhi chiusi**. Sie nehmen es in der Gruppe mit geschlossenen Augen auf. They take it in the group with their eyes closed.

Il 23 settembre del '58, Mina fa il suo vero esordio come cantante. On September 23, '58, Mina made her real debut as a singer. Indossa un vestito da cocktail blu che ha preso di nascosto dall'armadio della madre. She is wearing a blue cocktail dress that she snuck out of her mother's closet. È alta e magra, forse sul palco appare un po' **goffa**. She is tall and thin, perhaps appearing a bit awkward on stage. Ma canta bene. But he sings well. Anzi, benone! In fact, well and good! Il pubblico della balera, entusiasta, le chiede anche un bis. The enthusiastic dance hall audience also asked her for an encore. Ma finito di cantare, come una specie di Cenerentola moderna, scappa via in gran silenzio per tornare a casa, mettersi a letto e fare finta di non essere mai uscita. But finished singing, like a kind of modern Cinderella, she runs away in great silence to go home, get into bed and pretend she never left.

Perché Mina ha 18 anni. Because Mina is 18 years old. Nell'Italia dell'epoca è ancora minorenne. In the Italy of the time, he is still a minor. E poi è una ragazza. Also, she is a girl. Ci si aspetta da lei che sia rispettosa ed educata, e che faccia quello che i suoi genitori ritengono meglio per lei. She is expected to be respectful and polite, and to do what her parents think is best for her.

I genitori continuano a non essere contenti all'idea che la loro figlia faccia la cantante. Parents continue to be unhappy with the idea of their daughter being a singer. Il padre però cerca un compromesso. The father, however, seeks a compromise. Decide di **dare corda** alla figlia, sicuro che quella passione sia una cosa passeggera, una ragazzata, un momento per sfogarsi un po' prima di dedicarsi alle cose davvero importanti. He decides to indulge his daughter, sure that that passion is a passing thing, a fling, a time to let off some steam before getting down to the really important things.

Solo che il talento di Mina è una cosa davvero importante. Just that Mina's talent is a really important thing. Il suo gruppo, gli Happy Boys, convince un discografico a partecipare a un loro concerto. His group, the Happy Boys, convinces a record producer to attend one of their concerts. Vieni a sentirla cantare, gli dicono, **resterai a bocca aperta**. Kommt und hört sie singen, sagt man, ihr werdet begeistert sein. Come and hear her sing, they tell him, you will be amazed.

Lui al concerto ci va, un po' scettico forse, ma poi resta davvero a bocca aperta dopo l'esibizione. He goes to the concert, a little skeptical perhaps, but then he is really amazed after the performance. Quella ragazzina ha una gran bella voce, una voce buona per farci dei dischi. That little girl has a great voice, a voice good for making records. Così la invita a incidere quattro canzoni. So he invited her to record four songs. Due con il suo vero nome, Mina. Two under her real name, Mina. Altre due con uno pseudonimo inventato **lì per lì**: Baby Gate. Two others with an invented pseudonym there and then: Baby Gate.

Il discografico la sa lunga: Mina può diventare **una gallina dalle uova d'oro**, quindi vale la pena iniziare da subito con un po' di marketing per capire quale delle due versioni della cantante può andare meglio. The discographer knows best: Mina can become a golden goose, so it's worth starting right away with some marketing to figure out which of the two versions of the singer can do better.

Nel frattempo, Mina e gli Happy Boys ricevono la proposta di partecipare a una tournée in Turchia. Meanwhile, Mina and the Happy Boys are offered a tour in Turkey. Stavolta però il padre di Mina **si mette di traverso**. Ha detto di sì quando si trattava di cantare nei locali, ma una tournée no. He said yes when it came to singing in clubs, but a tour no. Mina deve restare in Italia, per studiare e finire la scuola. Mina has to stay in Italy, to study and finish school.

Poco male. Not too bad. Nel frattempo, i due dischi incisi da Mina, con due canzoni ciascuno, vendono insieme oltre 200.000 copie. Meanwhile, the two records recorded by Mina, with two songs each, together sell over 200,000 copies. È un segno chiaro: questa ragazza è pronta a dominare la scena musicale italiana. It is a clear sign: this girl is ready to dominate the Italian music scene.

Sembra proprio che Mina sia la donna giusta al momento giusto. It certainly seems that Mina is the right woman at the right time. Con la sua voce potente, entra negli anni Sessanta, quelli in cui in Italia sta diventando sempre più popolare il rock'n'roll. With his powerful voice, he enters the 1960s, the years when rock'n'roll is becoming increasingly popular in Italy. In quel periodo escono alcune delle canzoni più famose di Mina. During that period some of Mina's most famous songs came out. Canzoni divertenti e **sbarazzine**. Fun and jaunty songs. Per esempio, Tintarella di luna, un brano dall'**irresistibile** ritmo rockabilly che parla di una ragazza che invece di abbronzarsi al sole preferisce diventare sempre più bianca alla luce della luna. Zum Beispiel Tintarella di luna, ein Lied mit einem unwiderstehlichen Rockabilly-Rhythmus über ein Mädchen, das sich nicht in der Sonne bräunt, sondern lieber im Mondlicht immer weißer wird. For example, Moon Tint, a song with an irresistible rockabilly rhythm about a girl who, instead of tanning in the sun, prefers to get whiter and whiter in the moonlight.

Oppure la canzone con cui Mina partecipa a Sanremo nel 1961, Le mille bolle blu, un brano divertente e **virtuosistico** che secondo i giornalisti e gli esperti è pronto per la vittoria finale. Or the song with which Mina participated in Sanremo in 1961, Le mille bolle blu, a fun and virtuosic song that journalists and experts say is ready for the final victory. Invece Mina arriva soltanto quinta e accetta l'esito con amarezza e orgoglio. Instead, Mina comes only fifth and accepts the outcome with bitterness and pride. Non tornerà più a Sanremo. He will never return to San Remo. Mai più. Never again.

Non ha certo bisogno di Sanremo, Mina, per esprimersi artisticamente. She certainly does not need Sanremo, Mina, to express herself artistically. Vittoria o no, lei **ha già spiccato il volo**. Sieg oder nicht, sie hat bereits die Flucht ergriffen. Victory or not, she has already spread her wings. Incide molti singoli che vengono venduti anche all'estero e, soprattutto, inizia la collaborazione con la Rai. He recorded many singles that were also sold abroad and, most importantly, began his collaboration with Rai. All'interno di uno storico programma della tv pubblica italiana. Inside a historic Italian public TV program. Studio Uno.

In quel periodo, Mina conosce Corrado Pani. At that time, Mina met Corrado Pani. Un attore **belloccio** e un po' **guascone**, di cui la giovane cantante si innamora perdutamente. A handsome and somewhat Gascon actor, with whom the young singer falls madly in love. Da quella relazione, nascerà un figlio, Massimiliano. From that relationship, a son, Maximilian, will be born.

Non ci sarebbe niente di male se non fosse che Corrado Pani è un uomo sposato. There would be nothing wrong with that except that Corrado Pani is a married man. Nell'Italia di quegli anni, la notizia è un vero e proprio scandalo. In the Italy of those years, the news is a real scandal. La RAI **straccia** il contratto della partecipazione di Mina a Studio Uno, giornali e riviste la criticano e la attaccano. RAI tears up the contract of Mina's participation in Studio Uno, newspapers and magazines criticize and attack her. Per l'opinione pubblica, è una **sfasciafamiglie**, una che ruba i mariti, una **svergognata**. In public opinion, she is a home-wrecker, a husband-stealer, a shameless woman.

Il pubblico però sembra **essere di un altro avviso**. The public, however, seems to take a different view. Mina riceve lettere di solidarietà, regali, racconta che i fan la fermano per strada per dirle di andare avanti. Mina receives letters of solidarity, gifts, tells of fans stopping her on the street to tell her to go on.

Non è sola, l'Italia è con lei. She is not alone; Italy is with her.

E l'Italia continua a comprare i suoi dischi, che arrivano praticamente sempre in cima alle classifiche. And Italy continues to buy his records, which practically always reach the top of the charts. Tanto che, nel 1964, due anni dopo la grande cacciata i dirigenti della RAI tornano da Mina **con la coda tra le gambe** offrendole di tornare. So sehr, dass die RAI-Verantwortlichen 1964, zwei Jahre nach der großen Abwahl, mit eingezogenem Schwanz zu Mina zurückkehrten und ihr anboten, zurückzukommen. So much so that, in 1964, two years after the great ouster, RAI executives returned to Mina with their tails between their legs offering her to come back.

Lei è una donna orgogliosa, ma anche pratica. She is a proud woman, but also a practical one. Così mette l'orgoglio da parte e accetta di tornare. So he puts pride aside and agrees to return.

A Studio Uno comincia una serie in cui duetta di volta in volta con vari artisti e persone dello spettacolo, interpretando canzoni scritte apposta per lei e altre che decide di interpretare a modo suo facendole diventare più famose che in originale. At Studio Uno she begins a series in which she duets from time to time with various artists and people in show business, performing songs written especially for her and others that she decides to interpret in her own way, making them more famous than in the original.

È un periodo in cui Mina prova stili sempre molto diversi. It is a period when Mina is always trying very different styles. Come **rivendica** in una delle sue rarissime interviste, le interessa fare dischi che vendano. Wie sie in einem ihrer sehr seltenen Interviews erklärt, ist sie daran interessiert, Platten zu machen, die sich verkaufen. As she claims in one of her very rare interviews, she is interested in making records that sell. Il suo genere è la musica popolare, che deve piacere alle persone che comprano i dischi. Questo però non significa fare **canzonette**. O perlomeno, non solo. Mina alterna canzoni leggere e spensierate ad altre più profonde, dimostrando di essere artisticamente molto eclettica e capace di adattarsi alle varie situazioni e ai vari stili.

Sui palchi dei concerti e negli studi televisivi della RAI, si fa **pioniera** di uno stile sempre più aperto e coraggioso, degno della rivoluzione degli anni Settanta. Pettinature sempre diverse, grandi occhiali colorati, pose da diva e anche una delle prime minigonne mai viste in televisione in Italia.

Nel 1971, Mina ormai è senza alcun dubbio l'interprete più importante della canzone italiana. Con la sua voce e la sua visibilità, **apre le porte** a grandissimi autori e interpreti. Come due di cui abbiamo già parlato su Salvatore racconta. Lucio Battisti e Fabrizio De André.

Va anche detto però che Mina è una di bocca buona, non dice di no mai a una buona opportunità. Man muss aber auch sagen, dass Mina ein gutes Mundwerk hat und nie nein sagt, wenn sich eine gute Gelegenheit bietet. Se da un lato si affianca ai più grandi autori della canzone italiana, non disdegna l'idea di prestare la sua voce alla pubblicità. Come quella, famosissima, della Cedrata Tassoni.

Quanto può pesare il successo? Per alcuni, sembra una cosa leggera, da portare con sé con grande facilità.

E poi c'è chi sul palco comincia a stare male. Mina è una di queste. In scena appare sempre sicura, **disinvolta**, sembra nata per stare lì. **Sotto sotto** però, qualcosa la fa stare inquieta. Più e più volte, come racconta lei stessa, è sul punto di cancellare concerti all'ultimo minuto.

Nel 1978 inizia una serie di concerti in Versilia, proprio al locale La Bussola dove tutto è cominciato quando era ancora una ragazzina. Sono concerti bellissimi, con tantissimo pubblico, una cosa che a Mina causa allo stesso tempo euforia e angoscia. Es sind wunderbare Konzerte mit einem großen Publikum, was Mina gleichzeitig euphorisiert und beunruhigt.

Quei concerti saranno i suoi ultimi concerti. Di sempre. Bruscamente, dopo vent'anni passati quasi interamente sotto i riflettori, Mina dice basta.

Da quel momento, le apparizioni pubbliche di Mina si contano sulle dita di una mano. Continua a cantare, a incidere dischi, ancora oggi, ma il suo volto è sparito dalla scena. Vive lontano dalle **luci della ribalta**, a Lugano, nella Svizzera italofona, dove si era trasferita già dopo la nascita del suo primo, controverso, figlio.

Le ultime collaborazioni di Mina non sono minimamente al livello dei suoi anni d'oro. Si riconoscono la grinta, la voce e il talento, ma manca quel sapore unico, misto di leggerezza e profondità, che aveva segnato i suoi capolavori degli anni Sessanta e Settanta. Man erkennt die Härte, die Stimme und das Talent, aber es fehlt der einzigartige Geschmack, gemischt mit Leichtigkeit und Tiefe, der seine Meisterwerke der 1960er und 1970er Jahre auszeichnete.

Oggi nominare Mina in Italia è come parlare di Michelangelo o di Caravaggio. Ti sembra un'esagerazione. Forse lo è, in un certo senso, ma davvero non c'è nessuno che non sappia indicare almeno una canzone di Mina. Come non c'è nessuno che non abbia visto un'opera del Rinascimento.

Mina ci appartiene perché ha saputo interpretare l'Italia del suo tempo, portandola avanti quando era indietro e poi accompagnandola dolcemente. Mina gehört zu uns, weil sie in der Lage war, das Italien ihrer Zeit zu interpretieren, es vorwärts zu bringen, wenn es rückwärts gerichtet war, und es dann sanft zu begleiten. Mina belongs to us because she was able to interpret the Italy of her time, bringing it forward when it was backward and then gently accompanying it. Le sue canzoni fanno parte delle vite di tutti noi. Giovani e meno giovani. Jung und alt.

Non esiste alcuna storia italiana che non porti dentro qualche nota cantata con la sua voce, e magari accompagnata dal suo volto **sfuggente**. Es gibt keine italienische Geschichte, die nicht ein paar Töne enthält, die mit seiner Stimme gesungen und vielleicht von seinem unfassbaren Gesicht begleitet werden. There is no Italian story that does not carry within it a few notes sung with his voice, and perhaps accompanied by his elusive face.