×

Nous utilisons des cookies pour rendre LingQ meilleur. En visitant le site vous acceptez nos Politique des cookies.


image

Salvatore racconta, #52 – Lecce, la perla barocca del Salento

#52 – Lecce, la perla barocca del Salento

Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 5 marzo 2022.

Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.

Guardando una mappa dell'Italia dall'alto, si vede una forma molto chiara.

Quella di una grossa scarpa.

O di uno stivale, per essere precisi.

È una cosa molto nota, al punto che anche storici, giornalisti e commentatori usano la parola “Stivale” per riferirsi alla nostra cara penisola.

Come ogni stivale che si rispetti, l'Italia ha un tacco.

E quel tacco è la Puglia. In particolare, una zona precisa della Puglia, la parte più bassa.

Una zona che, con il resto della regione, condivide molto. Il clima, la cucina, la storia. Ma ha anche una parte di identità orgogliosamente autonoma. Che si vede, per esempio, nel dialetto.

Un dialetto diverso dal pugliese, e che ha invece molti punti di contatto con il siciliano e il calabrese.

Questa zona, una vera e propria regione nella regione, è il Salento.

E al centro del Salento c'è la sua città più importante. Una città legata al mare, anche se il mare è lontano dieci chilometri. Legata a Napoli, anche se Napoli è lontana quattrocento chilometri. E legata alla Spagna, anche se la Spagna è lontana… beh, veramente parecchi chilometri.

Ma non importa. Perché questa città ha preso da questi luoghi e da questi simboli l'ispirazione per creare i suoi luoghi e i suoi simboli, costruendo un'identità unica e un po' capricciosa.

Capricciosa perché, nel posto in cui si trova, nessuno ci capita di passaggio. Se la vuoi conoscere, devi andarla a trovare. Bussare alla porta e farti aprire. Per bere insieme un caffè o un bicchiere di vino.

Qualcosa da bere, qui te la offrono sempre. E quindi andiamocela a prendere.

A Lecce, la perla barocca del Salento.

Lecce oggi ruba l'occhio per la bellezza incredibile delle sue chiese e dei suoi palazzi barocchi. È una cosa che non si può fare a meno di notare.

E che ovviamente è legata a doppio filo alla sua storia, che ha uno dei suoi punti chiave nel secolo del barocco, il XVII secolo.

Un altro dei punti chiave, ovviamente, è la sua fondazione. Antichissima, più antica di quella di Roma e avvolta da simili leggende.

La storia della fondazione di Roma è così nota che la potremmo ripetere come una preghiera. Nata dal volere di Romolo e Remo, a sua volta figlia di Enea, principe troiano scappato dopo la guerra leggendaria raccontata da Omero.

Il mito di Troia ha nutrito molte altre leggende. E tra queste, anche quella che ci riguarda oggi da vicino. Proprio quella di Lecce. Che, secondo il mito, fu fondata da Malennio, discendente del leggendario Minosse, re di Creta, i cui figli avevano partecipato anche loro alla guerra di Troia.

Mettendo da parte il mito, le prime tracce di insediamenti umani a Lecce sono davvero più antichi di quelli di Roma. Probabilmente i veri fondatori erano viaggiatori arrivati dall'Illirico, ovvero la regione dell'attuale Albania. Un popolo passato alla storia come Messapi. Nel tempo, l'insediamento messapico cresce e diventa una vera e propria città, che prende il nome di Sybar. Nello stesso periodo storico, nascono altre città fondate da popoli arrivati dal nord della Grecia e influenzati dalla cultura greca e macedone.

Fino a che poi, nel III secolo dopo Cristo, non arriva un popolo di origini completamente diverse. Un popolo di guerrieri forti e organizzati, che parlano una lingua diversa e che presto prendono il controllo della regione.

Sono i romani.

Nel periodo romano, l'antica Sybar prende il nome di Lecce. E diventa una città grande, una delle più importanti dell'Italia meridionale.

Per andare al punto chiave successivo della storia leccese dobbiamo fare un salto fino alla fine del medioevo. Quando l'Italia del sud passa nelle mani della dinastia spagnola degli Aragona. Che decidono di fare di Napoli la loro capitale e di Lecce il loro fiore all'occhiello.

La ciliegina sulla torta arriva più tardi però, quando sul trono di Spagna e su molti altri troni d'Europa si siede uno degli uomini più potenti della storia. L'Imperatore Carlo V, quello di cui si dice che “sul suo impero non tramonta mai il sole”.

È proprio sotto Carlo che Lecce conosce la sua massima espansione. La città si riempie di edifici nuovi. Sembra che tutti quelli che contano vogliano lasciare una traccia a Lecce. Costruendo un palazzo, una Chiesa, un convento o qualcos'altro. Quella in Spagna è l'epoca del barocco, e dalla Spagna continentale gli echi di questo nuovo stile arrivano anche nei possedimenti più lontani.

Curiosamente, Lecce si riempie di chiese simboli della cristianità mentre alle sue porte c'è il grande impero ottomano, la casa dell'Islam, uno Stato potentissimo all'epoca che tiene il fiato sul collo dei grandi regni cristiani.

L'ultimo dei punti chiave della nostra storia è abbastanza vicino a noi. Si apre e si chiude nel periodo delle due guerre mondiali, quando Lecce resta un po' ai margini della storia ed evita le distruzioni che colpiscono città e paesi vicini.

Guardando le foto della città durante la seconda guerra mondiale, c'è una cosa che colpisce. La protezione costruita ad hoc per proteggere le chiese e i palazzi cittadini in caso di bombardamento. I leccesi erano pronti a difendere i loro simboli, elemento fondamentale della loro identità.

L'identità di Lecce passa quasi totalmente per il suo barocco. Un elemento che attrae i turisti e inorgoglisce i locali. In particolare le due basiliche di San Giovanni Battista e di Santa Croce sono gli esempi più vistosi e apprezzati, ma ovviamente ce ne sono molti altri. Basta fare un giro dentro e attorno a piazza Sant'Oronzo, la più importante della città, dedicata al santo patrono di Lecce che si racconta abbia protetto la popolazione dalla terribile peste del 1656.

La cultura leccese però non passa solo da un elemento architettonico del passato, ma anche dalla sua collocazione nel presente. Nel mondo sempre più globalizzato, sono tante le esperienze locali che lottano contro l'omologazione. Per questo Lecce si è fatta la capitale orgogliosa del Salento, la parte meridionale della Puglia che ha il suo dialetto peculiare, come dicevamo, ma ne ospita un altro ancora più particolare. Da queste parti, infatti, in alcuni paesi si può ancora sentire parlare il “griko”, un dialetto di evidente origine greca e che arriva dai tempi lontanissimi della presenza di Lecce e del Salento nell'orbita bizantina all'inizio del medioevo.

Di questa identità, allo stesso tempo locale e globale, si sono fatti ambasciatori alcuni musicisti come per esempio i Sud Sound System, un gruppo che mescola sonorità reggae giamaicane e suoni tipici derivati dall'antichissima tradizione musicale salentina.

Sempre per quanto riguarda la musica, ma su toni decisamente più pop e universali, dal Salento arriva un gruppo che è sicuramente tra i più noti e ascoltati in Italia da qualche anno, i Negramaro.

Il nome Negramaro per qualcuno di voi potrebbe essere familiare, perché è quello di un vino. Un famoso vino pugliese di colore rosso scurissimo e dal sapore molto intenso. Fratello e rivale di un altro grande vino locale, il Primitivo di Manduria.

Sono vini forti come è forte il sole da queste parti, del resto, e accompagnano bene pietanze dal sapore intenso. La cucina leccese è semplice e povera, ma proprio per questo molto gustosa. Uno dei suoi piatti più famosi è quello noto come Ciceri e tria. I “ciceri” in salentino sarebbero i ceci, che infatti accompagnano questa pasta molto sostanziosa arricchita con aglio, cipolla, rosmarino e… alcuni pezzi di pasta che vengono fritti e aggiunti sopra.

Altrimenti potete provare la puccia, una focaccia tonda fatta di farina di grano e da farcire con gli ingredienti tipici della zona: pomodori secchi, capperi, tonno o verdure spontanee. E naturalmente olio extravergine d'oliva salentino.

Come alternativa poi ci sono i rustici, dei paninetti fatti con due dischi di pasta sfoglia al cui interno si possono trovare varie cose, ma di solito mozzarella, besciamella e pomodoro. Diciamo che è la risposta salentina ai panzerotti baresi, ecco.

Come vedete, è una cucina ricca di carboidrati. Del resto non è un segreto, la Puglia è una terra da sempre destinata alla coltivazione del grano. Dal grano si fa la farina, dalla farina si fanno pane, pasta e anche i rustici naturalmente.

Se volete mantenervi un po' più leggeri, potete optare per un piatto di pesce come il “polpo alla pignata”, ovvero polpo cotto lentamente con un contorno di patate dentro una pentola di terracotta. In alternativa, il Quataru, una zuppa di pesce povero. Nel senso che la mangiavano i pescatori e le loro famiglie con quei pesci che, per vari motivi, non potevano essere venduti al mercato ma erano comunque buoni da mangiare e anzi anche gustosi.

Se volete provare anche i dolci, le scelte possono andare dal leggendario pasticciotto leccese, che in pratica è un tortino di pasta sfoglia ripieno di crema, ai mustazzoli, dolci di origine araba presenti anche in Sicilia e in Calabria, al gusto di mandorla e cioccolato.

L'orgoglio salentino che si esprime nell'arte barocca, nella musica popolare e nella cucina locale non poteva non avere come ambasciatore anche il calcio. L'Unione Sportiva Lecce, meglio conosciuto semplicemente come il Lecce, è la squadra locale dal 1908 e gioca le sue partite di casa allo stadio Via del mare. Come abbiamo detto, il mare da qui è lontano una decina di chilometri, ma la vocazione dei leccesi è sempre quella della costa. Il Lecce indossa maglie a strisce verticali gialle e rosse e negli anni ha partecipato varie volte al campionato di serie A.

Per conoscere Lecce e il Salento prendetevi qualche giorno. Possibilmente non nel cuore dell'estate. Perché in quel periodo, questa zona di spiagge bellissime si riempie di turisti e bagnanti e potrebbe mancare l'atmosfera giusta per godersi la città.

Soprattutto, arrivate qui con la consapevolezza di presentarvi a una città orgogliosa. Pronta a offrire tutta la sua bellezza a patto che la sappiate riconoscere. Davanti ai leccesi più fieri, magari, non dite di essere stati a Bari o di volerci andare. Il caro vecchio campanilismo italiano, tra queste due città, è particolarmente forte. Si vede soprattutto nel calcio, ma trova anche altri modi per esprimersi.

Scherzi a parte, visitando Lecce ricordatevi che siete in Puglia, naturalmente, ma soprattutto nel Salento.

Riconoscete a questo luogo la sua unicità. Non è un orgoglio chiuso o conservatore, ma la voglia di essere sé stessi nel villaggio globale.

Se arriverete ricchi di questo spirito, Lecce si farà corteggiare e vi farà innamorare. Garantito.

#52 – Lecce, la perla barocca del Salento #Nr. 52 - Lecce, die barocke Perle des Salento #52 - Λέτσε, το μπαρόκ μαργαριτάρι του Σαλέντο #52 - Lecce, the baroque pearl of Salento. #52 - Lecce, la perla barroca del Salento #52 - Lecce, la perle baroque du Salento #52 - Lecce, de barokke parel van Salento #52 - Lecce, barokowa perła Salento #52 - Lecce, a pérola barroca do Salento #52 - Lecce, barockpärlan i Salento #52 – 莱切,萨伦托的巴洛克珍珠

__Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 5 marzo 2022.__ Transcript from the podcast Salvatore tells, episode published March 5, 2022.

__Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.__

Guardando una mappa dell'Italia dall'alto, si vede una forma molto chiara. Looking at a map of Italy from above, we see a very clear shape.

Quella di una grossa scarpa.

O di uno stivale, per essere precisi.

È una cosa molto nota, al punto che anche storici, giornalisti e commentatori usano la parola “Stivale” per riferirsi alla nostra cara penisola. This is well known, to the point that even historians, journalists and commentators use the word "Boot" to refer to our dear peninsula.

Come ogni stivale che si rispetti, l'Italia ha un tacco.

E quel tacco è la Puglia. In particolare, una zona precisa della Puglia, la parte più bassa.

Una zona che, con il resto della regione, condivide molto. Il clima, la cucina, la storia. Ma ha anche una parte di identità orgogliosamente autonoma. Che si vede, per esempio, nel dialetto.

Un dialetto diverso dal pugliese, e che ha invece molti punti di contatto con il siciliano e il calabrese.

Questa zona, una vera e propria regione nella regione, è il Salento. This area, a true region within a region, is Salento.

E al centro del Salento c'è la sua città più importante. Una città legata al mare, anche se il mare è lontano dieci chilometri. Legata a Napoli, anche se Napoli è lontana quattrocento chilometri. Tied to Naples, even though Naples is four hundred kilometers away. E legata alla Spagna, anche se la Spagna è lontana… beh, veramente parecchi chilometri.

Ma non importa. Perché questa città ha preso da questi luoghi e da questi simboli l'ispirazione per creare i suoi luoghi e i suoi simboli, costruendo un'identità unica e un po' **capricciosa**. Because this city has taken inspiration from these places and symbols to create its own places and symbols, building a unique and somewhat whimsical identity.

Capricciosa perché, nel posto in cui si trova, nessuno ci capita di passaggio. Kapriziös, weil an dem Ort, an dem er sich befindet, niemand vorbeikommt. Capricious because, in the place where it is located, no one happens to be passing through. Se la vuoi conoscere, devi andarla a trovare. Wenn Sie sie kennen lernen wollen, müssen Sie sie besuchen. Bussare alla porta e farti aprire. Per bere insieme un caffè o un bicchiere di vino.

Qualcosa da bere, qui te la offrono sempre. Something to drink is always offered here. E quindi andiamocela a prendere. Holen wir es uns also. And so let's go get it.

A Lecce, la perla barocca del Salento. In Lecce, der barocken Perle des Salento. In Lecce, the baroque pearl of Salento.

Lecce oggi ruba l'occhio per la bellezza incredibile delle sue chiese e dei suoi palazzi barocchi. Atualmente, Lecce chama a atenção pela incrível beleza das suas igrejas e palácios barrocos. È una cosa che non si può fare a meno di notare. Das ist etwas, das man nicht übersehen kann. This is something one cannot help but notice.

E che ovviamente **è legata a doppio filo** alla sua storia, che ha uno dei suoi punti chiave nel secolo del barocco, il XVII secolo. And that, of course, is inextricably linked to its history, which has one of its key points in the Baroque century, the 17th century.

Un altro dei punti chiave, ovviamente, è la sua fondazione. Another of the key points, of course, is its foundation. Antichissima, più antica di quella di Roma e avvolta da simili leggende. Ancient, older than that of Rome and shrouded in similar legends.

La storia della fondazione di Roma è così nota che la potremmo ripetere come una preghiera. The story of Rome's founding is so well known that we could repeat it like a prayer. Nata dal volere di Romolo e Remo, a sua volta figlia di Enea, principe troiano scappato dopo la guerra leggendaria raccontata da Omero. Geboren von Romulus und Remus, der Tochter von Aeneas, einem trojanischen Prinzen, der nach dem von Homer erzählten legendären Krieg floh. Born of the will of Romulus and Remus, herself the daughter of Aeneas, a Trojan prince who escaped after the legendary war recounted by Homer.

Il mito di Troia ha nutrito molte altre leggende. The myth of Troy has nurtured many other legends. E tra queste, anche quella che ci riguarda oggi da vicino. Darunter ist auch diejenige, die uns heute am meisten beschäftigt. And among them is the one that concerns us closely today. Proprio quella di Lecce. Che, secondo il mito, fu fondata da Malennio, discendente del leggendario Minosse, re di Creta, i cui figli avevano partecipato anche loro alla guerra di Troia. Which, according to myth, was founded by Malennio, a descendant of the legendary Minos, king of Crete, whose sons had also participated in the Trojan War.

Mettendo da parte il mito, le prime tracce di **insediamenti** umani a Lecce sono davvero più antichi di quelli di Roma. Abgesehen vom Mythos sind die frühesten Spuren menschlicher Besiedlung in Lecce tatsächlich älter als die in Rom. Putting myth aside, the earliest traces of human settlement in Lecce are indeed older than those in Rome. Probabilmente i veri fondatori erano viaggiatori arrivati dall'Illirico, ovvero la regione dell'attuale Albania. Un popolo passato alla storia come Messapi. A people passed into history as Messapi. Nel tempo, l'insediamento messapico cresce e diventa una vera e propria città, che prende il nome di Sybar. Over time, the Messapian settlement grew into a full-fledged city, which took the name Sybar. Nello stesso periodo storico, nascono altre città fondate da popoli arrivati dal nord della Grecia e influenzati dalla cultura greca e macedone.

Fino a che poi, nel III secolo dopo Cristo, non arriva un popolo di origini completamente diverse. Bis im 3. Jahrhundert n. Chr. ein Volk ganz anderer Herkunft kam. Until then, in the 3rd century A.D., a people of completely different origins arrived. Un popolo di guerrieri forti e organizzati, che parlano una lingua diversa e che presto prendono il controllo della regione.

Sono i romani.

Nel periodo romano, l'antica Sybar prende il nome di Lecce. E diventa una città grande, una delle più importanti dell'Italia meridionale.

Per andare al punto chiave successivo della storia leccese dobbiamo fare un salto fino alla fine del medioevo. To get to the next key point in Lecce's history, we have to jump to the end of the Middle Ages. Quando l'Italia del sud passa nelle mani della dinastia spagnola degli Aragona. Che decidono di fare di Napoli la loro capitale e di Lecce il loro **fiore all'occhiello**. That they decide to make Naples their capital and Lecce their flagship.

**La ciliegina sulla torta** arriva più tardi però, quando sul trono di Spagna e su molti altri troni d'Europa si siede uno degli uomini più potenti della storia. The icing on the cake came later, however, when one of the most powerful men in history sat on the throne of Spain and many other thrones in Europe. L'Imperatore Carlo V, quello di cui si dice che “sul suo impero non tramonta mai il sole”. Emperor Charles V, the one of whom it is said that "on his empire the sun never sets."

È proprio sotto Carlo che Lecce conosce la sua massima espansione. It was under Charles that Lecce experienced its greatest expansion. La città si riempie di edifici nuovi. The city fills up with new buildings. Sembra che tutti quelli che contano vogliano lasciare una traccia a Lecce. It seems that everyone who matters wants to leave a trace in Lecce. Costruendo un palazzo, una Chiesa, un convento o qualcos'altro. Quella in Spagna è l'epoca del barocco, e dalla Spagna continentale gli echi di questo nuovo stile arrivano anche nei possedimenti più lontani. Dies war die Epoche des Barocks in Spanien, und vom spanischen Festland aus erreichte der Widerhall dieses neuen Stils auch die entferntesten Besitzungen. That in Spain is the age of the Baroque, and from mainland Spain the echoes of this new style reach even the most distant possessions.

Curiosamente, Lecce si riempie di chiese simboli della cristianità mentre alle sue porte c'è il grande impero ottomano, la casa dell'Islam, uno Stato potentissimo all'epoca che tiene il fiato sul collo dei grandi regni cristiani. Merkwürdigerweise ist Lecce voller Kirchen, die Symbole des Christentums sind, während vor der Haustür das große Osmanische Reich liegt, die Heimat des Islams, eines damals sehr mächtigen Staates, der sich gegen die großen christlichen Reiche behauptete. Curiously, Lecce is filled with churches that are symbols of Christianity while on its doorstep is the great Ottoman Empire, the home of Islam, a very powerful state at the time holding its breath over the great Christian kingdoms.

L'ultimo dei punti chiave della nostra storia è abbastanza vicino a noi. Der letzte wichtige Punkt in unserer Geschichte liegt ganz in unserer Nähe. The last of the key points in our story is quite close to us. Si apre e si chiude nel periodo delle due guerre mondiali, quando Lecce resta un po' ai margini della storia ed evita le distruzioni che colpiscono città e paesi vicini. It opens and closes in the period of the two world wars, when Lecce remains somewhat on the fringes of history and avoids the destruction that affected neighboring cities and towns.

Guardando le foto della città durante la seconda guerra mondiale, c'è una cosa che colpisce. Wenn man sich Fotos der Stadt während des Zweiten Weltkriegs ansieht, fällt eines auf. La protezione costruita ad hoc per proteggere le chiese e i palazzi cittadini in caso di bombardamento. I leccesi erano pronti a difendere i loro simboli, elemento fondamentale della loro identità.

L'identità di Lecce passa quasi totalmente per il suo barocco. Lecce's identity passes almost entirely through its Baroque. Un elemento che attrae i turisti e inorgoglisce i locali. Ein Element, das Touristen anzieht und die Einheimischen stolz macht. An element that attracts tourists and engulfs locals. In particolare le due basiliche di San Giovanni Battista e di Santa Croce sono gli esempi più **vistosi** e apprezzati, ma ovviamente ce ne sono molti altri. Vor allem die beiden Basiliken Johannes der Täufer und Santa Croce sind die auffälligsten und bekanntesten Beispiele, aber es gibt natürlich noch viele andere. Basta fare un giro dentro e attorno a piazza Sant'Oronzo, la più importante della città, dedicata al santo patrono di Lecce che si racconta abbia protetto la popolazione dalla terribile **peste** del 1656.

La cultura leccese però non passa solo da un elemento architettonico del passato, ma anche dalla sua collocazione nel presente. Leccese culture, however, does not pass only through an architectural element of the past, but also through its place in the present. Nel mondo sempre più globalizzato, sono tante le esperienze locali che lottano contro l'omologazione. In der zunehmend globalisierten Welt gibt es viele lokale Erfahrungen, die gegen die Standardisierung kämpfen. In the increasingly globalized world, there are many local experiences struggling against homogenization. Per questo Lecce si è fatta la capitale orgogliosa del Salento, la parte meridionale della Puglia che ha il suo dialetto **peculiare**, come dicevamo, ma ne ospita un altro ancora più particolare. Aus diesem Grund ist Lecce die stolze Hauptstadt des Salento, des südlichen Teils Apuliens, der, wie gesagt, seinen eigenen, noch eigenartigeren Dialekt hat. Da queste parti, infatti, in alcuni paesi si può ancora sentire parlare il “griko”, un dialetto di evidente origine greca e che arriva dai tempi lontanissimi della presenza di Lecce e del Salento nell'orbita bizantina all'inizio del medioevo. In einigen Dörfern in der Umgebung wird noch immer der "Griko" gesprochen, ein Dialekt, der offensichtlich griechischen Ursprungs ist und aus der sehr fernen Zeit stammt, als Lecce und Salento zu Beginn des Mittelalters in der byzantinischen Umlaufbahn lagen.

Di questa identità, allo stesso tempo locale e globale, si sono fatti ambasciatori alcuni musicisti come per esempio i Sud Sound System, un gruppo che mescola sonorità reggae giamaicane e suoni tipici derivati dall'antichissima tradizione musicale salentina. Einige Musiker, wie Sud Sound System, eine Gruppe, die jamaikanische Reggae-Klänge mit typischen Klängen aus der alten Musiktradition des Salento mischt, sind zu Botschaftern dieser Identität geworden, die sowohl lokal als auch global ist. A number of musicians, such as Sud Sound System, a group that mixes Jamaican reggae sounds with typical sounds derived from the very ancient musical tradition of Salento, have become ambassadors of this identity, at once local and global.

Sempre per quanto riguarda la musica, ma su toni decisamente più pop e universali, dal Salento arriva un gruppo che è sicuramente tra i più noti e ascoltati in Italia da qualche anno, i Negramaro. Aus dem Salento kommt eine Gruppe, die schon seit einigen Jahren zu den bekanntesten und meistgehörten Gruppen Italiens gehört: Negramaro, die allerdings deutlich poppigere und universellere Töne anschlägt.

Il nome Negramaro per qualcuno di voi potrebbe essere familiare, perché è quello di un vino. Un famoso vino pugliese di colore rosso scurissimo e dal sapore molto **intenso**. Fratello e rivale di un altro grande vino locale, il Primitivo di Manduria.

Sono vini forti come è forte il sole da queste parti, del resto, e accompagnano bene pietanze dal sapore intenso. Diese Weine sind so stark wie die Sonne in dieser Gegend, und sie passen gut zu geschmacksintensiven Gerichten. La cucina leccese è semplice e povera, ma proprio per questo molto gustosa. Uno dei suoi piatti più famosi è quello noto come Ciceri e tria. Eines der berühmtesten Gerichte ist das so genannte Ciceri e tria. I “ciceri” in salentino sarebbero i ceci, che infatti accompagnano questa pasta molto sostanziosa arricchita con aglio, cipolla, rosmarino e… alcuni pezzi di pasta che vengono fritti e aggiunti sopra. Ciceri" sind im Salento Kichererbsen, die diese sehr gehaltvolle Pasta mit Knoblauch, Zwiebeln, Rosmarin und... ein paar gebratenen Nudelstückchen begleiten, die obenauf gelegt werden. The "ciceri" in Salento would be chickpeas, which in fact accompany this very substantial pasta enriched with garlic, onion, rosemary and ... some pieces of pasta that are fried and added on top.

Altrimenti potete provare la puccia, una focaccia tonda fatta di farina di grano e da farcire con gli ingredienti tipici della zona: pomodori secchi, capperi, tonno o **verdure spontanee**. Ansonsten können Sie die Puccia probieren, eine runde Focaccia aus Weizenmehl, die mit typischen lokalen Zutaten gefüllt ist: getrocknete Tomaten, Kapern, Thunfisch oder Wildgemüse. E naturalmente olio extravergine d'oliva salentino.

Come alternativa poi ci sono i rustici, dei paninetti fatti con due dischi di pasta sfoglia al cui interno si possono trovare varie cose, ma di solito mozzarella, besciamella e pomodoro. Diciamo che è la risposta salentina ai panzerotti baresi, ecco.

Come vedete, è una cucina ricca di carboidrati. Del resto non è un segreto, la Puglia è una terra da sempre destinata alla coltivazione del grano. Dal grano si fa la farina, dalla farina si fanno pane, pasta e anche i rustici naturalmente.

Se volete mantenervi un po' più leggeri, potete optare per un piatto di pesce come il “polpo alla pignata”, ovvero polpo cotto lentamente con un contorno di patate dentro una pentola di terracotta. In alternativa, il Quataru, una zuppa di pesce povero. Nel senso che la mangiavano i pescatori e le loro famiglie con quei pesci che, per vari motivi, non potevano essere venduti al mercato ma erano comunque buoni da mangiare e anzi anche gustosi.

Se volete provare anche i dolci, le scelte possono andare dal leggendario pasticciotto leccese, che in pratica è un tortino di pasta sfoglia ripieno di crema, ai mustazzoli, dolci di origine araba presenti anche in Sicilia e in Calabria, al gusto di mandorla e cioccolato.

L'orgoglio salentino che si esprime nell'arte barocca, nella musica popolare e nella cucina locale non poteva non avere come ambasciatore anche il calcio. L'Unione Sportiva Lecce, meglio conosciuto semplicemente come il Lecce, è la squadra locale dal 1908 e gioca le sue partite di casa allo stadio Via del mare. Come abbiamo detto, il mare da qui è lontano una decina di chilometri, ma la vocazione dei leccesi è sempre quella della costa. Il Lecce indossa maglie a strisce verticali gialle e rosse e negli anni ha partecipato varie volte al campionato di serie A.

Per conoscere Lecce e il Salento prendetevi qualche giorno. Possibilmente non nel cuore dell'estate. Perché in quel periodo, questa zona di spiagge bellissime si riempie di turisti e **bagnanti** e potrebbe mancare l'atmosfera giusta per godersi la città.

Soprattutto, arrivate qui con la consapevolezza di presentarvi a una città **orgogliosa**. Pronta a offrire tutta la sua bellezza a patto che la sappiate riconoscere. Davanti ai leccesi più fieri, magari, non dite di essere stati a Bari o di volerci andare. Sagen Sie vor dem stolzesten Leccesi vielleicht nicht, dass Sie in Bari waren oder dass Sie dorthin wollen. In front of the proudest Leccesi, perhaps, do not say that you have been to Bari or that you want to go there. Il caro vecchio **campanilismo** italiano, tra queste due città, è particolarmente forte. Si vede soprattutto nel calcio, ma trova anche altri modi per esprimersi.

**Scherzi a parte**, visitando Lecce ricordatevi che siete in Puglia, naturalmente, ma soprattutto nel Salento. Scherz beiseite, wenn Sie Lecce besuchen, denken Sie daran, dass Sie sich natürlich in Apulien befinden, aber vor allem im Salento.

Riconoscete a questo luogo la sua unicità. Geben Sie diesem Ort seine Einzigartigkeit. Non è un orgoglio chiuso o conservatore, ma la voglia di essere sé stessi nel villaggio globale. Es handelt sich nicht um einen verschlossenen oder konservativen Stolz, sondern um den Wunsch, im globalen Dorf man selbst zu sein. It is not a closed or conservative pride, but a desire to be oneself in the global village.

Se arriverete ricchi di questo spirito, Lecce si farà corteggiare e vi farà innamorare. Wenn Sie mit diesem Geist ankommen, wird Lecce Sie umgarnen und Sie zum Verlieben bringen. If you arrive full of this spirit, Lecce will woo and make you fall in love. Garantito.