La STORIA dei CAVALIERI MEDIEVALI
I cavalieri medievali nacquero durante il regno dei Franchi di Carlo Magno, nell'VIII
secolo. Egli voleva dei guerrieri a cavallo che combattessero
in tutto il suo vasto impero. In cambio al loro servizio, ricevevano delle
terre, chiamate prebenda. Ben presto la pratica della fedeltà al servizio
del re in cambio di terre e proprietà, conosciute come feudi, si diffuse in tutta Europa.
Nell'undicesimo secolo, i cavalieri erano riconosciuti come una prestigiosa classe guerriera,
e Il ruolo dei Cavalieri nelle Crociate contro il dominio musulmano della Terra Santa rafforzò
i loro obiettivi e il ruolo che avevano come difensori della fede cristiana e della Chiesa.
- addestramento per diventare un cavaliere -
il percorso per ottenere il titolo di cavaliere iniziava all'età di 7 anni.
Un giovane nobile veniva mandato in un castello, prestandosi come inserviente di corte.
E a 14 anni diventava uno scudiero. si sarebbe allenato a combattere con una spada
e una lancia. Avrebbe imparato come
- andare a cavallo. - a caccia
- prendersi cura dell'armatura e dei cavalli - combattere nei tornei e in guerra.
Come scudiero, poteva andare in battaglia come assistente del cavaliere.
E a 21 anni poteva ricevere la nomina di cavaliere durante una vera e propria cerimonia chiamata
investitura. Diventando così un cavaliere a tutti gli
effetti.
- codice cavalleresco - I cavalieri seguivano un codice di comportamento,
detto cavalleresco, basato sulle virtù cristiane. Questo comprendeva il giuramento di proteggere
i deboli e i poveri, il rispetto per le donne, l'onore, non mentire mai, mostrare coraggio
e difendere la chiesa e il re. Il codice cavalleresco assicurava anche il
rispetto tra cavalieri. Se un cavaliere avversario si fosse arreso
durante la guerra, avrebbe potuto aspettarsi un buon trattamento da prigioniero.
Alcuni Cavalieri avrebbero continuato a unirsi a ordini militari d'élite religiose come
i Templari, gli Ospitalieri e i Cavalieri Teutonici.
mentre altri spinti da motivi econimici diventano mercenari.
- armi e armature - l'invenzione della staffa permise ai guerrieri
a cavallo di attaccare efficacemente il nemico. I cavalieri indossavano costose armature metalliche
su misura. La prima armatura era una maglia di metallo
chiamata Usbergo, alla quale successivamente fu applicata una serie di piastre metalliche,
proteggendo così spalle, braccia e gambe, finché nacque l'armatura corazzata completa
che proteggeva l'intero corpo. I Cavalieri potevano anche portare uno scudo
in legno o metallo per bloccare i colpi del nemico.
Gli elmi dei cavalieri proteggevano la testa e potevano disporre di una visiera sollevabile
che proteggeva il viso, oltre a permettere il passaggio dell'aria.
Sebbene l'armatura a piastre proteggesse i cavalieri dai colpi di spade e martelli nemici,
sarebbe stata allo stesso tempo pesante e avrebbe limitato la mobilità.
I cavalieri usavano una varietà di armi da combattimento ravvicinato, tra cui spade,
lance, mazze, asce e martelli da guerra.
- i combattimenti - Per mantenere allenate le loro abilità di
combattimento, quando non c'erano guerre da combattere / nei momenti di pace, i cavalieri
partecipavano ai tornei. Questi tornei erano più simili a un evento
sportivo, piuttosto che a un allenamento militare, con finti duelli e combattimenti di fronte
a un gran numero di spettatori, dove un cavaliere poteva cercare fama e fortuna.
Per distinguersi gli uni dagli altri, i cavalieri utilizzavano emblemi personali, noti come
stemmi, esposti sulle loro corazze, scudi e stendardi.
Per via della natura competitiva dei tornei, gli infortuni e le morti erano frequenti,
a tal punto che, nel corso del 14° secolo, vennero poi introdotte delle armi poco affilate.
Sul vero campo di battaglia, gli assedi sarebbero diventati sempre più comuni. a causa dello
sviluppo delle città fortificate e dei castelli e anche per via della frustrazione dei cavalieri
e del loro modo di combattere. Spesso mancava la disciplina in battaglia,
e a volte i cavalieri rompevano i ranghi per mettere in mostra il proprio coraggio.
Dopo l'assedio, avrebbero saccheggiato e massacrato la popolazione nemica, arricchendosi dei bottini
depredati. A volte i cavalieri si sarebbero dati alla
carica a cavallo o a piedi, scontrandosi l'un l'altro in brutali e mortali combattimenti
corpo a corpo
- la fine del cavaliere - Verso la fine del XV secolo, nuove armi come
la balestra, la polvere da sparo e la crescita di eserciti permanenti, resero il ruolo del
cavaliere sempre più obsoleto.
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