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Italian LingQ Podcast 2.0, #8: Tom l'americano che insegna l'italiano [2]

#8: Tom l'americano che insegna l'italiano [2]

sappiamo che l'inglese è una lingua internazionale.

MICHELE: Ormai è necessaria, lo sappiamo. TOM: Eh, lo so.

MICHELE: Quindi per voi inglese è forse un'abitudine.

Voi sapete, è una cosa ovvia per voi

che un turista deve sapere un po' d'inglese.

Per noi italiani meno.

MICHELE: Perché sappiamo... TOM: Esatto.

MICHELE: Non è così necessario parlare l'italiano.

TOM: È vero.

Gli anglofoni lo fanno per piacere.

MICHELE: Bravissimo.

L'apprendimento non solo dell'italiano,

ma anche di altre lingue.

TOM: Esatto.

MICHELE: Quindi l'inglese forse...

almeno nel mio caso no,

però nella maggior parte dei casi è un apprendimento a livello lavorativo.

TOM: Eh sì, lo so. MICHELE: Perché sappiamo che è necessario.

TOM: Già. MICHELE: Però è una lingua molto bella.

MICHELE: A me piace un sacco. TOM: A me piace pure.

MICHELE: Il suono dell'inglese mi piace un sacco. TOM: Esatto.

MICHELE: Secondo te, visto che abbiamo introdotto la grammatica italiana,

esiste un metodo semplice

per imparare questa fantomatica grammatica italiana

che tutti gli stranieri guardano con paura?

TOM: Eh, lo so.

Sì, secondo me esiste. Ci sono alcuni metodi semplici.

Ad esempio, io posso insegnare i suffissi.

Ad esempio prendiamo un verbo -are

si fa "io" sempre "-o", "tu" sempre "-i".

Quindi "io mangio, tu mangi".

Dipende anche dallo studente,

perché a certi studenti non piace

perché è come: "ok devo sempre pensare -are si toglie, io va con -o.

È un procedimento un po' lungo.

Quindi io dico: "Ok, vai a memorizzare il verbo".

Così vedi se i suoni sembrano un po' uguali con altri verbi.

Quindi mangio, leggo, scrivo.

Ok, abbiamo una cosa che posso seguire qua.

Quindi faccio spesso così con l'italiano.

Io uso entrambi i metodi.

Dipende dallo studente.

MICHELE: Certo, sono d'accordo.

Anche io di solito parto con i verbi regolari.

Almeno hai una struttura, un...

perché con i verbi irregolari sappiamo che...

TOM: Esatto.

MICHELE: Però se già sappiamo almeno i verbi regolari,

abbiamo una vastità di verbi utili per conversare, no?

MICHELE: Parlare. TOM: Perfetto.

MICHELE: Invece per quanto riguarda i tempi verbali?

Perché come sai l'italiano ha molti tempi verbali

rispetto all'inglese o altre lingue.

TOM: Sì.

Qual è il processo più utile, quali tempi verbali possono essere più utili, quali no.

TOM: Allora, io parto sempre con l'idea che il congiuntivo,

anche se è super importante,

può essere messo un po' da parte solo per l'inizio.

Perché è possibile anche se è sbagliato,

tu puoi dire a qualcuno "penso che è bello", "credo che è così".

MICHELE: Molti italiani lo fanno.

TOM: Eh, esatto.

TOM: Esatto.

MICHELE: Tranquilli studenti, è una cosa che molti italiani fanno.

Succede.

TOM: Quindi io dico sempre:

Non dovete per forza attaccare...

per usare una frase inglese usiamo sempre questo verbo,

non dovete per forza affrontare, meglio dire in italiano,

questa parte della lingua prima, perché l'importante è farsi capire.

Quindi iniziamo da qui.

Io faccio così anche con il "lei",

che non è un'idea così popolare, ben diffusa.

Molti dicono: "Devi iniziare subito a insegnare il lei".

Io dico che alcuni studenti, ovviamente dipende,

si confondono e danno del lei anche agli amici.

Quindi io dico di mettere da parte solo per un minuto il lei,

iniziamo con il tu,

così puoi parlare prima.

E poi andiamo avanti un po' così.

Quindi inizio sempre con l'indicativo,

metto un po' da parte il congiuntivo,

e poi lo portiamo qua.

MICHELE: Sì, quando è il momento.

TOM: Esatto.

MICHELE: Sono d'accordo con quello che dici

perché stiamo parlando di due strutture complesse,

l'utilizzo del lei, del congiuntivo.

Quindi quando usiamo queste strutture?

Quando abbiamo la tranquillità, la serenità di poterle utilizzare.

Quindi consiglio anche io queste due cose qua.

Perché anche in Italia ormai l'utilizzo del lei

è strettamente utilizzato a livello formale, lavorativo.

O se proprio non conosciamo qualcuno, con degli anziani.

Ma come vedi in questo momento ti sto dando del tu.

TOM: Certo.

MICHELE: È naturale, non avrei mai iniziato questa intervista dandoti del lei.

Sembrerebbe anche strana come cosa.

TOM: Infatti, io non ci penserei un secondo di usare il lei.

non verrebbe neanche a me in mente ora, utilizzo il lei con Tom non mi sembra il caso.

E non c'è questa forte conoscenza tra noi due.

Però non è così importante.

TOM: Esatto. MICHELE: Può venire dopo.

TOM: Infatti. MICHELE: A un livello medio-avanzato.

TOM: Una cosa che faccio invece con molti studenti

è insegnare a dire la frase "le posso dare del tu".

MICHELE: Perfetto, sì.

TOM: Così nel dubbio almeno hai fatto la domanda

con il formale, con il lei,

ma stai chiedendo di non usarla.

MICHELE: Certo.

Oppure se proprio non vuoi fare la domanda con il lei...

"ti posso dare del tu?"

Così evitiamo proprio di... TOM: Esatto.

MICHELE: Ancora meglio. TOM: Perfetto.

MICHELE: Però sì, sono d'accordo. Anche di per sé il congiuntivo

è molto importante però anch'io dico ai miei studenti, invece che dire "penso che"

prova a dire "secondo me".

così almeno è un'alternativa che non puoi sempre utilizzare però...

puoi cavartela, no? TOM: Esatto.

TOM: Perfetto, ottimo.

MICHELE: Dipende dai casi.

Alcuni studenti magari vogliono subito partire.

TOM: E va bene allora. MICHELE: Eh che dobbiamo fare.

Però pazienza.

TOM: Lo so, esatto. MICHELE: Eh sì.

Tu parli inglese, italiano, parli anche altre lingue?

TOM: Sì, parlo anche francese.

Direi che il francese lo so parlare bene.

Però poi abbiamo portoghese e spagnolo.

MICHELE: Portoghese e spagnolo, ok.

TOM: In portoghese potrei mantenere una piccola conversazione.

In spagnolo posso chiedere una cosa e basta. MICHELE: Va bene, ok.

MICHELE: Io parlo italiano, inglese, portoghese come te.

Posso mantenere una conversazione semplice come dici tu.

Spagnolo mi sto allenando, diciamo che è come il portoghese.

Inglese abbastanza bene, B2, C1 dai.

TOM: Perfetto. MICHELE: Non mi ritengo un madrelingua, però dai...

Parlo spesso anche io. TOM: Esatto.

MICHELE: È importante parlare, molto.

TOM: Esatto, è un po' come spagnolo qua in America

che ci sono momenti in cui è necessario usarlo se c'è una persona che

forse non parla bene l'inglese,

ma parla meglio lo spagnolo.

Quindi è una cosa importante.

È una cosa che mi sta sempre un po' lì,

cioè la vedo nel senso che io devo fare qualcosa con questa lingua prima o poi.

MICHELE: Sì, infatti.

Ma tu vivi a New York, giusto? TOM: Esatto.

Quindi qui abbiamo molte diverse lingue, non solo l'inglese e lo spagnolo.

Però se vai in un ristorante italiano dove lavorano molti italiani

puoi parlare solo l'italiano se vuoi.

È una cosa che io faccio spesso.

Mi piace e anche a molti clienti piace.

Perché rende l'esperienza molto più autentica.

MICHELE: È vero. Poi vai lì...

molti, anche miei studenti quando vanno a mangiare in un ristorante italiano

vogliono provare a parlare italiano.

E come dici tu, crei questa esperienza, questo ambiente più italiano.

TOM: Esatto.

MICHELE: Però mi piacerebbe un sacco,

prova a segnarti questa cosa,

di parlare insieme a te di Little Italy. TOM: Certo.

MICHELE: Perché secondo me è un argomento super interessante da affrontare insieme.

Perché sei a New York, hai origini italiane... TOM: Assolutamente.

MICHELE: Meglio di te non so chi trovare.

TOM: Grande.

MICHELE: La prossima volta ti contatterò per questo argomento.

TOM: Certo.

MICHELE: È super interessante.

Ma tornando a noi,

quali sono i tuoi obiettivi con il progetto "weilà Tom"?

TOM: Sì, allora diciamo...

ci sono molti obiettivi.

Perché una delle cose che io adoro è che c'è un modo per me

di condividere la mia passione con molta gente.

Perché ci sono così tanti appassionati della lingua inglese e italiana nel mondo.

Quindi è bellissimo innanzitutto fare così.

Un altro mio obiettivo principale

è di condividere le lingue in un modo divertente, tranquillo, rilassato.

Perché alla fine una lingua non deve essere una cosa che ti dà paura.

Deve essere una cosa che la vedi e pensi:

"Io posso fare un bel cammino insieme a questa lingua,

posso incontrare tante persone".

"Posso andare a vivere o lavorare, viaggiare in un altro posto".

Ti aprono tante porte.

Quindi voglio che la gente possa venire dal mio canale

e apprezzare che le lingue sono più di solo coniugare un verbo.

MICHELE: Esatto. TOM: È uno stile di vita.

MICHELE: Sì, è vero. Sono d'accordo, c'è più un lato umano in tutto questo.

TOM: Eh, infatti.

MICHELE: Quindi non semplicemente uno studio, sopra i libri tutti i giorni.

Non è così, no? TOM: Esatto.

MICHELE: È come ogni cosa, no?

Dipende in che modo facciamo questa cosa, il risultato cambia.

TOM: Esatto, più la usi meglio sarà.

MICHELE: Assolutamente.

Parlando di questo,

che consiglio daresti ai nostri ascoltatori per essere costanti

con l'apprendimento di una lingua in generale, italiano, inglese o quello che è.

TOM: Allora io dico, se non si sa da dove iniziare

io consiglio sempre di provare a fare una cosa.

Poi di farne un'altra, per capire i tuoi interessi.

Ti piacciono di più i video su YouTube?

Ti piacciono di più i film con i sottotitoli?

Podcast?

Scrivere, leggere?

Quindi prova un po' di tutto

così vedi la cosa che ti fa divertire di più.

A me piace moltissimo parlare con la gente e guardare video.

Sono le due cose che io adoro più di tutte.

Quindi questo è come io studio.

Però ci sono altre persone che vogliono fare altre cose.

Io dico di provare un po' di tutto.

E vedere cosa funziona nel miglior modo possibile,

che ti dà soddisfazione e anche risultati.

MICHELE: Sì, sono d'accordo.

Anche io cerco di avere delle attività che mi piacciono.

A esempio giocare ai videogiochi in inglese.

Questo secondo me è un metodo super funzionale per imparare una lingua.

Parlare come dici tu.

O anche guardare serie tv in un'altra lingua mi sembra ottimo.

TOM: Esatto.

MICHELE: È figo, come dici tu è importante capire i nostri interessi,

quello che ci piace veramente fare, no?

TOM: Esatto. MICHELE: Dobbiamo rendere il tutto il meno difficile possibile.

TOM: Esatto.

Ad esempio io cucino sempre.

Quindi è bello che cucinare fa parte della cultura italiana.

Sono abbastanza fortunato, diciamo.

Quindi io guardo molti video di ricette italiane. MICHELE: Certo.

TOM: Quindi io posso imparare non solo a fare la ricetta,

ma miglioro il mio italiano.

Perché imparo come si chiamano tutti gli oggetti della cucina.

Ecco che ancora una volta possiamo unire l'utile al dilettevole.

MICHELE: Infatti, sono d'accordo.

Perché anch'io ad esempio in passato ho ricominciato a riprendere in mano l'inglese

perché volevo leggere libri di self-improvement,

di crescita personale, in italiano. TOM: Giusto.

MICHELE: Per noi italiani è difficile trovare questi libri,

o almeno era più difficile anni fa, quindi...

volevo leggere questi libri e allora ho detto:

"devo mettermi sotto con l'inglese".

E ho letto tantissimi libri grazie anche a...

perché ero molto interessata a tutto ciò.

Quindi se abbiamo un interesse, aumenta la motivazione e di conseguenza la costanza.

TOM: Perfetto.

Esatto, perché bisogna essere sempre circondato dalla lingua.

Io dico sempre che per me, come ti ho detto, perché mi piace parlare e interagire con la gente

io ho bisogno di amici con cui posso usare la lingua.

Quindi più parlo con i miei amici, che è una cosa che voglio fare insieme agli amici,

più uso le lingue.

Perché io devo comunicare con questi amici che vivono un po' dappertutto.

Quindi è una cosa bella unire queste due cose.

MICHELE: Esatto, è vero.

Poi può diventare anche una passione, no?

TOM: Assolutamente. Io prima di entrare in questo mondo,

non ti avrei mai detto di essere un appassionato delle lingue.

Mai pensato questo.

Invece, appena entrato in questo mondo,

ho pensato che c'è un posto per tutti. MICHELE: Per me.

TOM: Eh, c'è un posto per me. Va bene.

MICHELE: Guarda, stessa cosa anche io. Non lo avrei mai detto.

Il tutto è iniziato con l'inglese, poi mi piace sempre imparare nuove lingue.

Anche l'insegnamento della mia lingua mi ha aiutato anche a conoscere meglio.

TOM: Giusto, assolutamente. MICHELE: L'italiano.

#8: Tom l’americano che insegna l’italiano [2] #Nr. 8: Tom, der amerikanische Italienischlehrer [2]. #8: Tom the American teaching Italian [2]. #8: Tom el americano que enseña italiano [2]. #8 : Tom l'américain qui enseigne l'italien [2] #8: 이탈리아어를 가르치는 미국인 톰 [2] #8: Tom de Amerikaan die Italiaanse les geeft [2]. #8: Tom, Amerykanin uczący włoskiego [2]. #N.º 8: Tom, o americano que ensina italiano [2]. #8: Tom den amerikanske läraren i italienska [2]. #8:教意大利语的美国人汤姆 [2]

sappiamo che l'inglese è una lingua internazionale. мы знаем, что английский язык является международным языком.

MICHELE: Ormai è necessaria, lo sappiamo. TOM: Eh, lo so. MICHELE: Es ist jetzt notwendig, das wissen wir. TOM: Äh, ich weiß.

MICHELE: Quindi per voi inglese è forse un'abitudine.

Voi sapete, è una cosa ovvia per voi

che un turista deve sapere un po' d'inglese.

Per noi italiani meno.

MICHELE: Perché sappiamo... TOM: Esatto.

MICHELE: Non è così necessario parlare l'italiano. MICHELE: Es ist nicht so wichtig, Italienisch zu sprechen.

TOM: È vero.

Gli anglofoni lo fanno per piacere. English speakers do it for pleasure.

MICHELE: Bravissimo. MICHAEL: Very good.

L'apprendimento non solo dell'italiano, Nicht nur Italienisch lernen, Learning not only Italian,

ma anche di altre lingue.

TOM: Esatto.

MICHELE: Quindi l'inglese forse... MICHELE: So the English maybe...

almeno nel mio caso no,

però nella maggior parte dei casi è un apprendimento a livello lavorativo. aber in den meisten Fällen handelt es sich um arbeitsbezogenes Lernen. but in most cases it is a work-based learning.

TOM: Eh sì, lo so. MICHELE: Perché sappiamo che è necessario.

TOM: Già. MICHELE: Però è una lingua molto bella. TOM: Yeah. MICHELE: But it's a very beautiful language.

MICHELE: A me piace un sacco. TOM: A me piace pure. MICHELE: I like it a lot. TOM: I like it too.

MICHELE: Il suono dell'inglese mi piace un sacco. TOM: Esatto. MICHELE: I like the sound of English a lot. TOM: Exactly.

MICHELE: Secondo te, visto che abbiamo introdotto la grammatica italiana, MICHELE: In your opinion, since we introduced Italian grammar,

esiste un metodo semplice

per imparare questa fantomatica grammatica italiana pour apprendre cette grammaire italienne fantôme

che tutti gli stranieri guardano con paura? that all foreigners look on with fear?

TOM: Eh, lo so.

Sì, secondo me esiste. Ci sono alcuni metodi semplici. Ja, meiner Meinung nach schon. Es gibt einige einfache Methoden.

Ad esempio, io posso insegnare i suffissi. For example, I can teach suffixes.

Ad esempio prendiamo un verbo -are

si fa "io" sempre "-o", "tu" sempre "-i".

Quindi "io mangio, tu mangi".

Dipende anche dallo studente,

perché a certi studenti non piace

perché è come: "ok devo sempre pensare -are si toglie, io va con -o.

È un procedimento un po' lungo. It's a bit long process.

Quindi io dico: "Ok, vai a memorizzare il verbo". So I say, "Okay, go memorize the verb."

Così vedi se i suoni sembrano un po' uguali con altri verbi. So see if the sounds look a bit the same with other verbs.

Quindi mangio, leggo, scrivo.

Ok, abbiamo una cosa che posso seguire qua. Okay, we have something I can follow up on here.

Quindi faccio spesso così con l'italiano. So I often do this with Italian.

Io uso entrambi i metodi.

Dipende dallo studente.

MICHELE: Certo, sono d'accordo.

Anche io di solito parto con i verbi regolari. I also usually start with regular verbs.

Almeno hai una struttura, un...

perché con i verbi irregolari sappiamo che...

TOM: Esatto.

MICHELE: Però se già sappiamo almeno i verbi regolari,

abbiamo una vastità di verbi utili per conversare, no? we have a vast array of useful verbs for conversation, don't we?

MICHELE: Parlare. TOM: Perfetto.

MICHELE: Invece per quanto riguarda i tempi verbali? MICHELE: Was ist mit den Verbformen? MICHELE: But what about the tenses?

Perché come sai l'italiano ha molti tempi verbali

rispetto all'inglese o altre lingue.

TOM: Sì.

Qual è il processo più utile, quali tempi verbali possono essere più utili, quali no. What is the most useful process, which tenses can be more useful, which are not.

TOM: Allora, io parto sempre con l'idea che il congiuntivo, TOM: Well, I always start with the idea that the subjunctive,

anche se è super importante, even if it's super important,

può essere messo un po' da parte solo per l'inizio. kann für den Anfang ein wenig beiseite gelegt werden. it can be set aside a bit just for the beginning.

Perché è possibile anche se è sbagliato,

tu puoi dire a qualcuno "penso che è bello", "credo che è così". Sie können zu jemandem sagen: "Ich finde es schön", "Ich finde es gut". you can tell someone "I think it's cool", "I think it is".

MICHELE: Molti italiani lo fanno.

TOM: Eh, esatto.

TOM: Esatto.

MICHELE: Tranquilli studenti, è una cosa che molti italiani fanno. MICHELE: Keine Sorge, Schüler, das machen viele Italiener. MICHELE: Don't worry students, it's something that many Italians do.

Succede.

TOM: Quindi io dico sempre:

Non dovete per forza attaccare... Ihr müsst nicht angreifen... You don't have to attack...

per usare una frase inglese usiamo sempre questo verbo, to use an English sentence we always use this verb,

non dovete per forza affrontare, meglio dire in italiano, you don't necessarily have to face, better to say in Italian,

questa parte della lingua prima, perché l'importante è farsi capire. diesen Teil der Sprache zuerst, denn es ist wichtig, dass Sie sich verständlich machen. this part of the language first, because the important thing is to be understood.

Quindi iniziamo da qui.

Io faccio così anche con il "lei", Ich mache das auch mit dem "Sie", I do the same with "she" too.

che non è un'idea così popolare, ben diffusa. was nicht gerade eine populäre und weit verbreitete Idee ist. which is not such a popular, well-spread idea. co nie jest tak popularnym i powszechnym pomysłem.

Molti dicono: "Devi iniziare subito a insegnare il lei".

Io dico che alcuni studenti, ovviamente dipende, Ich sage, einige Studenten, natürlich kommt es darauf an,

si confondono e danno del lei anche agli amici. werden verwirrt und nennen ihre Freunde "sie". they get confused and even call her friends. są zdezorientowani i nazywają swoich przyjaciół "ona".

Quindi io dico di mettere da parte solo per un minuto il lei,

iniziamo con il tu,

così puoi parlare prima.

E poi andiamo avanti un po' così. And then we go on a bit like this.

Quindi inizio sempre con l'indicativo,

metto un po' da parte il congiuntivo, I put the subjunctive aside a bit,

e poi lo portiamo qua. and then we bring it here.

MICHELE: Sì, quando è il momento. MICHELE: Yes, when it's time.

TOM: Esatto.

MICHELE: Sono d'accordo con quello che dici MICHELE: I agree with what you say

perché stiamo parlando di due strutture complesse, because we are talking about two complex structures,

l'utilizzo del lei, del congiuntivo. the use of the lei, of the subjunctive.

Quindi quando usiamo queste strutture? So when do we use these facilities?

Quando abbiamo la tranquillità, la serenità di poterle utilizzare. Wenn wir den Seelenfrieden und die Gelassenheit haben, sie zu nutzen. When we have peace of mind, the serenity of being able to use them.

Quindi consiglio anche io queste due cose qua. Deshalb empfehle ich auch diese beiden Dinge hier. So I also recommend these two things here.

Perché anche in Italia ormai l'utilizzo del lei Because even in Italy now the use of lei Porque incluso en Italia ahora el uso de lei

è strettamente utilizzato a livello formale, lavorativo. it is strictly used on a formal, working level.

O se proprio non conosciamo qualcuno, con degli anziani.

Ma come vedi in questo momento ti sto dando del tu. Aber wie Sie sehen, nenne ich Sie im Moment bei Ihrem Namen. But as you can see right now I'm speaking to you. Ale jak widzisz, w tej chwili zwracam się do ciebie po imieniu.

TOM: Certo.

MICHELE: È naturale, non avrei mai iniziato questa intervista dandoti del lei. MICHELE: Das ist nur natürlich, ich hätte dieses Interview niemals mit "Sir" begonnen. MICHELE: It's natural, I would never have started this interview by calling you her. MICHELE: To naturalne, nigdy nie zaczęłabym tego wywiadu nazywając cię "panem".

Sembrerebbe anche strana come cosa. Es würde auch seltsam erscheinen. It would also seem strange as a thing. Wydawałoby się to również dziwne.

TOM: Infatti, io non ci penserei un secondo di usare il lei. TOM: Ich würde nicht eine Sekunde darüber nachdenken, den Blumenkranz zu benutzen. TOM: In fact, I wouldn't think for a second about using the lei. TOM : En fait, je ne penserais pas une seconde à utiliser le lei. TOM: Prawdę mówiąc, nie zastanawiałbym się ani chwili nad użyciem lei.

non verrebbe neanche a me in mente ora, utilizzo il lei con Tom non mi sembra il caso. würde mir jetzt gar nicht einfallen, die Lei mit Tom zu verwenden, scheint nicht angemessen. it wouldn't even occur to me now, I use the lei with Tom it doesn't seem the case. ne me viendrait même pas à l'esprit maintenant, utiliser le lei avec Tom ne me semble pas approprié.

E non c'è questa forte conoscenza tra noi due. Und zwischen uns gibt es kein so ausgeprägtes Wissen. And there's not this strong acquaintance between the two of us.

Però non è così importante. But it's not that important.

TOM: Esatto. MICHELE: Può venire dopo. TOM: Ganz genau. MICHELE: Er kann später kommen.

TOM: Infatti. MICHELE: A un livello medio-avanzato.

TOM: Una cosa che faccio invece con molti studenti

è insegnare a dire la frase "le posso dare del tu". ist es, den Satz "Ich kann sie bei ihrem Namen nennen" zu lehren. jest nauczenie wyrażenia "Mogę nazywać ją po imieniu".

MICHELE: Perfetto, sì.

TOM: Così nel dubbio almeno hai fatto la domanda

con il formale, con il lei,

ma stai chiedendo di non usarla. aber Sie bitten darum, es nicht zu benutzen.

MICHELE: Certo.

Oppure se proprio non vuoi fare la domanda con il lei...

"ti posso dare del tu?"

Così evitiamo proprio di... TOM: Esatto.

MICHELE: Ancora meglio. TOM: Perfetto.

MICHELE: Però sì, sono d'accordo. Anche di per sé il congiuntivo MICHELE: Aber ja, ich stimme zu. Auch der Konjunktiv an sich

è molto importante però anch'io dico ai miei studenti, invece che dire "penso che"

prova a dire "secondo me".

così almeno è un'alternativa che non puoi sempre utilizzare però...

puoi cavartela, no? TOM: Esatto. vous pouvez vous en tirer, n'est-ce pas ? TOM : C'est vrai.

TOM: Perfetto, ottimo.

MICHELE: Dipende dai casi. MICHELE: Das hängt vom jeweiligen Fall ab.

Alcuni studenti magari vogliono subito partire. Einige Schüler möchten vielleicht sofort gehen.

TOM: E va bene allora. MICHELE: Eh che dobbiamo fare.

Però pazienza.

TOM: Lo so, esatto. MICHELE: Eh sì.

Tu parli inglese, italiano, parli anche altre lingue?

TOM: Sì, parlo anche francese.

Direi che il francese lo so parlare bene. Ich würde sagen, dass ich gut Französisch sprechen kann.

Però poi abbiamo portoghese e spagnolo.

MICHELE: Portoghese e spagnolo, ok.

TOM: In portoghese potrei mantenere una piccola conversazione.

In spagnolo posso chiedere una cosa e basta. MICHELE: Va bene, ok.

MICHELE: Io parlo italiano, inglese, portoghese come te.

Posso mantenere una conversazione semplice come dici tu.

Spagnolo mi sto allenando, diciamo che è come il portoghese. Spanisch lerne ich, sagen wir, es ist wie Portugiesisch.

Inglese abbastanza bene, B2, C1 dai. Englisch ziemlich gut, B2, C1 komm schon.

TOM: Perfetto. MICHELE: Non mi ritengo un madrelingua, però dai... TOM: Perfekt. MICHELE: Ich betrachte mich nicht als Muttersprachler, aber komm schon ... TOM : Parfait. MICHELE : Je ne me considère pas comme un locuteur natif, mais voyons...

Parlo spesso anche io. TOM: Esatto. Ich rede auch sehr viel. TOM: Ganz genau.

MICHELE: È importante parlare, molto.

TOM: Esatto, è un po' come spagnolo qua in America

che ci sono momenti in cui è necessario usarlo se c'è una persona che

forse non parla bene l'inglese,

ma parla meglio lo spagnolo.

Quindi è una cosa importante.

È una cosa che mi sta sempre un po' lì, Das ist etwas, das für mich immer ein bisschen da ist, Jest to coś, co zawsze mi towarzyszyło,

cioè la vedo nel senso che io devo fare qualcosa con questa lingua prima o poi. Widzę to w ten sposób, że prędzej czy później muszę coś zrobić z tym językiem.

MICHELE: Sì, infatti.

Ma tu vivi a New York, giusto? TOM: Esatto.

Quindi qui abbiamo molte diverse lingue, non solo l'inglese e lo spagnolo.

Però se vai in un ristorante italiano dove lavorano molti italiani

puoi parlare solo l'italiano se vuoi.

È una cosa che io faccio spesso.

Mi piace e anche a molti clienti piace.

Perché rende l'esperienza molto più autentica.

MICHELE: È vero. Poi vai lì...

molti, anche miei studenti quando vanno a mangiare in un ristorante italiano

vogliono provare a parlare italiano.

E come dici tu, crei questa esperienza, questo ambiente più italiano.

TOM: Esatto.

MICHELE: Però mi piacerebbe un sacco, MICHELE: Ale bardzo bym chciała,

prova a segnarti questa cosa, try to mark this thing, essayer de l'écrire, spróbuj to zapisać,

di parlare insieme a te di Little Italy. TOM: Certo. um mit Ihnen über Little Italy zu sprechen. TOM: Sicher.

MICHELE: Perché secondo me è un argomento super interessante da affrontare insieme.

Perché sei a New York, hai origini italiane... TOM: Assolutamente.

MICHELE: Meglio di te non so chi trovare. MICHELE: Ich wüsste nicht, wen ich besser finden könnte als Sie. MICHELE : Je ne sais pas qui mieux que toi peut trouver ce que tu cherches.

TOM: Grande.

MICHELE: La prossima volta ti contatterò per questo argomento.

TOM: Certo.

MICHELE: È super interessante.

Ma tornando a noi, Aber zurück zu uns,

quali sono i tuoi obiettivi con il progetto "weilà Tom"?

TOM: Sì, allora diciamo...

ci sono molti obiettivi.

Perché una delle cose che io adoro è che c'è un modo per me

di condividere la mia passione con molta gente.

Perché ci sono così tanti appassionati della lingua inglese e italiana nel mondo.

Quindi è bellissimo innanzitutto fare così. Es ist also schön, das überhaupt zu tun. Il est donc magnifique de le faire dès le départ. Więc pięknie jest to zrobić w pierwszej kolejności.

Un altro mio obiettivo principale

è di condividere le lingue in un modo divertente, tranquillo, rilassato.

Perché alla fine una lingua non deve essere una cosa che ti dà paura.

Deve essere una cosa che la vedi e pensi:

"Io posso fare un bel cammino insieme a questa lingua, "Ich kann mit dieser Sprache einen guten Weg gehen,

posso incontrare tante persone".

"Posso andare a vivere o lavorare, viaggiare in un altro posto".

Ti aprono tante porte.

Quindi voglio che la gente possa venire dal mio canale

e apprezzare che le lingue sono più di solo coniugare un verbo. i docenić, że języki to coś więcej niż tylko odmienianie czasowników.

MICHELE: Esatto. TOM: È uno stile di vita.

MICHELE: Sì, è vero. Sono d'accordo, c'è più un lato umano in tutto questo. MICHELE: Yes, that's right. I agree, there's more of a human side to all of this. MICHELE: Tak, to prawda. Zgadzam się, jest w tym więcej ludzkiej strony.

TOM: Eh, infatti.

MICHELE: Quindi non semplicemente uno studio, sopra i libri tutti i giorni. MICHELE: Also nicht nur ein Studio, sondern jeden Tag über Bücher.

Non è così, no? TOM: Esatto.

MICHELE: È come ogni cosa, no? MICHELE: Es ist wie mit allem, nicht wahr?

Dipende in che modo facciamo questa cosa, il risultato cambia.

TOM: Esatto, più la usi meglio sarà. TOM: Genau, je mehr man es benutzt, desto besser wird es. TOM: Dokładnie, im więcej go używasz, tym będzie lepszy.

MICHELE: Assolutamente.

Parlando di questo,

che consiglio daresti ai nostri ascoltatori per essere costanti

con l'apprendimento di una lingua in generale, italiano, inglese o quello che è.

TOM: Allora io dico, se non si sa da dove iniziare

io consiglio sempre di provare a fare una cosa.

Poi di farne un'altra, per capire i tuoi interessi.

Ti piacciono di più i video su YouTube?

Ti piacciono di più i film con i sottotitoli?

Podcast?

Scrivere, leggere?

Quindi prova un po' di tutto

così vedi la cosa che ti fa divertire di più.

A me piace moltissimo parlare con la gente e guardare video.

Sono le due cose che io adoro più di tutte.

Quindi questo è come io studio.

Però ci sono altre persone che vogliono fare altre cose.

Io dico di provare un po' di tutto.

E vedere cosa funziona nel miglior modo possibile,

che ti dà soddisfazione e anche risultati. die Ihnen Zufriedenheit und auch Ergebnisse bringt.

MICHELE: Sì, sono d'accordo.

Anche io cerco di avere delle attività che mi piacciono.

A esempio giocare ai videogiochi in inglese.

Questo secondo me è un metodo super funzionale per imparare una lingua.

Parlare come dici tu. Reden Sie, wie Sie wollen.

O anche guardare serie tv in un'altra lingua mi sembra ottimo.

TOM: Esatto.

MICHELE: È figo, come dici tu è importante capire i nostri interessi,

quello che ci piace veramente fare, no?

TOM: Esatto. MICHELE: Dobbiamo rendere il tutto il meno difficile possibile. TOM: Ganz genau. MICHELE: Wir müssen es so einfach wie möglich machen.

TOM: Esatto.

Ad esempio io cucino sempre.

Quindi è bello che cucinare fa parte della cultura italiana.

Sono abbastanza fortunato, diciamo.

Quindi io guardo molti video di ricette italiane. MICHELE: Certo.

TOM: Quindi io posso imparare non solo a fare la ricetta,

ma miglioro il mio italiano.

Perché imparo come si chiamano tutti gli oggetti della cucina.

Ecco che ancora una volta possiamo unire l'utile al dilettevole. Hier können wir wieder einmal Geschäft und Vergnügen verbinden.

MICHELE: Infatti, sono d'accordo.

Perché anch'io ad esempio in passato ho ricominciato a riprendere in mano l'inglese

perché volevo leggere libri di self-improvement,

di crescita personale, in italiano. TOM: Giusto.

MICHELE: Per noi italiani è difficile trovare questi libri,

o almeno era più difficile anni fa, quindi...

volevo leggere questi libri e allora ho detto:

"devo mettermi sotto con l'inglese". Ich muss mich auf Englisch verständigen".

E ho letto tantissimi libri grazie anche a...

perché ero molto interessata a tutto ciò.

Quindi se abbiamo un interesse, aumenta la motivazione e di conseguenza la costanza.

TOM: Perfetto.

Esatto, perché bisogna essere sempre circondato dalla lingua.

Io dico sempre che per me, come ti ho detto, perché mi piace parlare e interagire con la gente

io ho bisogno di amici con cui posso usare la lingua.

Quindi più parlo con i miei amici, che è una cosa che voglio fare insieme agli amici, Je mehr ich also mit meinen Freunden spreche, desto mehr möchte ich mit meinen Freunden zusammenarbeiten,

più uso le lingue.

Perché io devo comunicare con questi amici che vivono un po' dappertutto. Denn ich muss mit diesen Freunden kommunizieren, die an verschiedenen Orten leben.

Quindi è una cosa bella unire queste due cose.

MICHELE: Esatto, è vero.

Poi può diventare anche una passione, no?

TOM: Assolutamente. Io prima di entrare in questo mondo, TOM: Auf jeden Fall. Ich, bevor ich auf diese Welt kam,

non ti avrei mai detto di essere un appassionato delle lingue. Ich hätte Ihnen nie gesagt, dass ich ein Sprachenthusiast bin.

Mai pensato questo. Das hätte ich nie gedacht.

Invece, appena entrato in questo mondo, Instead, as soon as he entered this world,

ho pensato che c'è un posto per tutti. MICHELE: Per me. Ich dachte, es gibt für jeden einen Platz. MICHELE: Für mich.

TOM: Eh, c'è un posto per me. Va bene.

MICHELE: Guarda, stessa cosa anche io. Non lo avrei mai detto. MICHELE: Sehen Sie, ich habe das Gleiche gesagt. Ich hätte das nie gesagt.

Il tutto è iniziato con l'inglese, poi mi piace sempre imparare nuove lingue.

Anche l'insegnamento della mia lingua mi ha aiutato anche a conoscere meglio.

TOM: Giusto, assolutamente. MICHELE: L'italiano.