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Italian LingQ Podcast 2.0, \#10: Arte su tappi di sughero! \[1\]

#10: Arte su tappi di sughero! [1]

MICHELE: Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera.

Io sono Michele e questo è il podcast in italiano di LingQ.

In questa nuova intervista avrai il piacere di conoscere Beatrice,

ovvero un'artista che trasforma in arte dei semplici tappi da sughero.

Ma prima di iniziare voglio consigliarti uno strumento facile e utile

per migliorare in italiano, ma anche in tante altre lingue.

Ovvero LingQ.

LingQ è una piattaforma per imparare un sacco di lingue.

Con l'app di LingQ puoi per perfezionare il tuo livello grazie a tanti contenuti audio,

video e testi.

Inoltre puoi ascoltare un contenuto e leggere simultaneamente la trascrizione

per memorizzare meglio nuove parole da aggiungere al tuo vocabolario attivo.

Oltretutto puoi tradurre le parole che sono più difficili per te.

Con LingQ puoi migliorare una lingua con i contenuti che ti interessano davvero.

Clicca sul link nella descrizione di questo episodio per dare un'occhiata.

E non dimenticarti che puoi ascoltare questo episodio anche su Spotify,

iTunes, SoundCloud e Google podcast.

Trovi tutti i link sulla descrizione di questo video.

Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera.

Benvenuti a un nuovo episodio del podcast in italiano di LingQ.

Oggi sono qui insieme a Beatrice.

Ho scoperto di recente questa ragazza

attraverso Instagram.

E sono rimasto colpito dai suoi lavori.

Dovete sapere che Beatrice è un'artista

che con dei semplici tappi da sughero

crea sculture di animali e non solo.

Trasforma un prodotto di uso comune in arte.

Grazie Beatrice di essere qui con noi, di aver accettato l'invito per quest'intervista.

BEATRICE: Grazie a te per l'opportunità.

Sono un po' emozionata, ma andiamo. MICHELE: Andiamo.

Allora, prima di parlar e un po' di quello che fai,

raccontaci un po' di te.

Chi è Beatrice?

Dove vivi, quanti anni hai...

un po' la tua infanzia, raccontaci.

Poi andiamo più nel dettaglio su quello che fai, ok?

BEATRICE: Ok, io mi chiamo Beatrice, ho 35 anni.

Faccio l'artigiana a tempo pieno.

Devo dire da poco tempo.

Sono pugliese.

A discapito di quanto possa sembrare, molti mi chiedono se sono sarda e invece no.

MICHELE: Non si sente l'accento.

Pensavo fossi del centro Italia.

Anche nord.

BEATRICE: In realtà il mio sangue è misto, forse è per quello.

Non saprei cosa altro dirti di me a parte che sono una ragazza semplice

e alla soglia dei 30 anni ho deciso di dare una svolta alla mia vita, ecco.

Perché non avevo un lavoro stabile,

non avevo nulla da perdere se non il tempo.

Quindi ho deciso di dedicarmi quelli che erano i miei hobby, le mie passioni.

E da lì è cominciato tutto il mio percorso.

In realtà non mi aspettavo che diventasse un lavoro.

MICHELE: Certo.

BEATRICE: Però...

MICHELE: È iniziato come un hobby, no?

Dopo è diventato un lavoro vero e proprio.

BEATRICE: Praticamente sì.

MICHELE: Tu nasci in Puglia, giusto?

BEATRICE: Sì. MICHELE: Da padre e madre pugliesi?

BEATRICE Madre lucana, ma mia nonna era romana.

Ecco forse perché sentivi un barlume di centro Italia.

MICHELE: Un po' ci ho azzeccato.

Va bene, ok. BEATRICE: Hai buon orecchio, bravo.

MICHELE: A forza di sentire tante persone sto affinando un po' l'orecchio.

E tuo padre invece è anche lui pugliese. BEATRICE: Sì, pugliese doc.

MICHELE: E adesso vivete ancora in Puglia?

O vivi in un'altra parte dell'Italia?

BEATRICE: Ho studiato altrove,

ma adesso sono tornata in patria.

MICHELE: Però complimenti perché, nonostante tutto, il tuo accento si sente pochissimo.

Perché quando viviamo in una regione soprattutto del sud,

parlo da siciliano perché io sono siciliano,

vivo qui in Veneto... BEATRICE: Non si direbbe.

MICHELE: È perché vivo in Veneto da 15 anni, a Verona.

Quindi un po' il mio accento è un mix.

È difficile identificare il mio accento.

Però vivere in una regione come la Puglia, come la Sicilia,

di solito è difficile non far sentire il proprio accento.

Quindi complimenti, non l'avrei mai detto.

BEATRICE: Sono regioni in cui l'accento è particolarmente marcato,

ma ti dirò che io switcho.

Perché molte volte anche per farmi capire dalla gente di giù.

Come dire, non so, una dizione...

Anche solo dire un numero di telefono, pronunciare un sei

al posto di un sei, come si direbbe in Puglia.

MICHELE: È vero.

BEATRICE: Spesso qui non mi capiscono.

Se dico sei quasi capiscono sette.

MICHELE: Ok, va bene.

BEATRICE: O mi guardano male.

Quindi bisogna essere un po' dei camaleonti.

MICHELE: Eh sì, è importante.

Quindi sei cresciuta in Puglia e dopo ha iniziato a studiare arte?

BEATRICE: In realtà ho iniziato con il liceo artistico.

Poi di lì ho voluto un po' deviare.

Sempre rimanendo nell'ambito artistico, ma approfondendo la settima arte

che mi è sempre piaciuta: il cinema.

MICHELE: Forse per questo che la tua dizione è così buona?

BEATRICE: Ti dirò, c'è anche un piccolo segreto.

MICHELE: Ah ok, non andiamo nel dettaglio. BEATRICE: Non volevo fare...

BEATRICE: Non volevo fare l'attrice, anche se ho frequentato un breve corso di teatro.

Avrei voluto fare la film-maker.

Anche se non è stato possibile.

Ma devo dire che lo studio mi ha aiutata oggi

a divulgare al meglio quello che so fare.

MICHELE: Ho notato i montaggi video che fai su Instagram,

sono fatti molto bene.

Trasmettono molto bene le emozioni che vuoi trasmettere.

Quindi si vede che c'è dell'esperienza in questo campo.

BEATRICE: Menomale, grazie.

MICHELE: Un po' di complimenti quando bisogna farli li facciamo, no?

È giusto.

Quindi hai studiato arte e poi la settima arte, il cinema.

È stato un percorso universitario?

BEATRICE: Accademico, sì.

MICHELE: E lo hai fatto in Puglia o altrove?

BEATRICE: No, ho studiato all'Aquila in un'accademia che non esiste più

perché ho beccato il terremoto, va beh è un'altra storia. MICHELE: Mannaggia.

BEATRICE: Sì, è stato proprio in quegli anni.

Poi da lì mi sono trasferita a Roma

e ho continuato gli studi in quel settore lì,

ma tornando ero un po' in crisi, come dicevo prima.

Non ho trovato quello che mi aspettavo probabilmente.

Quindi ho voluto tornare alle origini della manualità.

Che erano quelle che mi avevano spinto poi ad approfondire l'ambito artistico.

MICHELE: Quindi l'artigianato in generale.

Ok, comunque come ho anticipato prima

tu crei sculture su dei tappi da sughero.

Il bello della diretta.

Però prima di questo facevi qualcos'altro?

Creavi qualcosa di diverso?

Perché quello che ho visto sui social è qualcosa,

però forse prima di quello... adesso io vedo la punta dell'iceberg, no?

Non vedo tutto quello che c'era prima.

BEATRICE: Sì, tutto il percorso dici.

In realtà sono sempre stata un ritrattista,

mi è sempre piaciuto ritrarre volti umani, ma anche soprattutto animali

perché ho unito le mie passioni che sono l'arte e gli animali.

Anche la miniatura, il bricolage.

Ho delle basi artistiche,

per cui al liceo si faceva anche il modellato,

ma si modellava l'argilla, quindi si tendeva ad aggiungere.

Io invece non conoscevo l'arte dell'intaglio che è un togliere.

E non mi aspettavo che mi avrebbe appassionato così tanto.

MICHELE: Sei un po' come Michelangelo.

Lui lo faceva con il marmo e tu lo fai con un tappo da sughero.

BEATRICE: Quanti complimenti oggi.

MICHELE: Però se dovessimo analizzare quello che fai...

Michelangelo da un pezzo di marmo creava dell'arte.

Tu lo fai da un oggetto semplicissimo.

Consiglio a chi guarda questo video di andare a vedere i lavori

perché sono pazzeschi.

Io sono rimasto quando stavo scrollando su Instagram,

madonna santa!

Ho detto: "Devo contattare questa ragazza, devo conoscere la sua storia".

Quindi eccoci qui.

BEATRICE: Dicevo, la ritrattistica, ma non mi aspettavo che sarebbe poi

sopraggiunta la scultura, nella quale non ero nemmeno ferrata all'epoca.

Ma forse perché sbagliavo in metodo.

Ho capito dopo che...

lo scavare la materia, il tirare fuori la silhouette,

tirare fuori qualsiasi altra cosa era quello che faceva per me.

Che non era il metodo che si usava quando andavo a scuola io.

MICHELE: Certo.

BEATRICE: Che ho scoperto troppo tardi alla soglia dei 30 anni.

BEATRICE: Ma va bene così. MICHELE: Non è mai troppo tardi.

BEATRICE: Alla base di quello che mi hai chiesto c'è sempre stato...

un concept del riciclo creativo.

Io ho cominciato cercando di dare nuova vita

a cose scartate o che avevano un uso comune.

Poi mi sono avvicinata ai tappi di sughero

che erano quelli che mi hanno dato maggiore soddisfazione.

Io ho sempre adorato le sculture in legno.

Nonostante l'intaglio non sia un'arte femminile.

Però ho voluto cimentarmi. MICHELE: Perché no.

BEATRICE: E amando le miniature ho detto: "Questo tappo di sughero può essere potenziale".

Alla fine è come se fosse un piccolo legno

dal quale tirare fuori qualcosa.

Proviamoci.

BEATRICE: Le prime volte... MICHELE: Le prime volte è stato difficile.

BEATRICE: Sì, ho fatto fatica, non ero mai contenta del risultato.

Tutt'oggi non lo sono perché sono una perfezionista patologica.

MICHELE: Beh è una cosa degli artisti questa.

Il fatto di cercare di migliorarsi sempre di più.

Certo.

BEATRICE: Sì, però cerco sempre di migliorarmi, sperimento...

non mi sento arrivata, ecco.

MICHELE: Sì.

È una cosa molto bella il fatto di...

provare nuovi modi per creare arte.

Poi c'è anche da dire una cosa.

Il materiale di per sé è particolare, il tappo da sughero.

È molto leggero.

Non è come il legno.

BEATRICE: No, tende anche a sgretolarsi.

Ci sono tappi e tappi.

MICHELE: Ok, prendi quelli di qualità.

BEATRICE: Eh sì, seleziono anche quelli.

Ormai anche a colpo d'occhio.

MICHELE: Dove li recuperi?

Vai da qualche distributore che non so...

Raccontaci, come fai?

BEATRICE: Mi è capitato di fare questo.

Sì, all'inizio mi è capitato ma poi ormai le persone che mi conoscono lo sanno.

Come mi è anche capitato che una mia follower mi abbia spedito un pacco intero di tappi,

perché lei aveva una parente che lavorava al bar e mi ha fatto questo regalo.

Li ho ancora tutti qui.

Devo selezionare pure quelli, però...

alla fine è bello che chi ti segue e chi ti apprezza...

MICHELE: Ti supporta.

BEATRICE: Sì, ti supporta in questa maniera, esatto.

MICHELE: Più o meno quanti lavori fai al giorno?

Quante creazioni? Perché tu principalmente crei animali.

Però ho visto che hai fatto anche dei volti

di personaggi famosi, come il cantante dei Maneskin, Damiano.

Però quanti ne fai al giorno più o meno?

In base alle richieste che ricevi?

BEATRICE: Generalmente sì.

Perché il mio lavoro lo divido in step.

L'intaglio, la pittura e la rifinitura.

Per cui tendo ad accumulare più di un lavoro al giorno

perché l'intaglio crea molta polvere,

quindi non mi posso permettere di dipingere in un ambiente polveroso.

Dopo di quello poi pulisco, disinfetto,

mi dedico alla pittura e rifinisco.

Per cui tendo sempre ad averne più di uno per le mani,

proprio perché altrimenti sarebbe un caos.

MICHELE: E in totale, parlando di ore lavorative?

Nella creazione di un solo tappo.

Trasformare quel tappo in qualcosa di artistico.

Quanto tempo di metti più o meno?

BEATRICE: Da libera professionista sfrutto il mio tempo un po' random.

BEATRICE: Faccio casa-studio. MICHELE: Se dovessimo sommare...

BEATRICE: In tutto probabilmente un paio di giorni.

Anche perché bisogna considerare anche l'asciugatura.

Poi io sono un po' lenta.

L'artigianato, il pezzo unico ha bisogno di uno studio iniziale

da non sottovalutare.

MICHELE: No.

BEATRICE: Da lì poi... MOCHELE: Ogni tappo ha la sua.

MICHELE: Quindi va studiato.

BEATRICE: Poi lo osservo, è tridimensionale...

Essendo pezzi unici non posso nemmeno permettermi di...

cioè posso rifarlo da capo, ma sarebbe tempo sprecato.

BEATRICE: Quindi, così... MICHELE: Certo.

MICHELE: Ho visto che non hai un negozio online.

Crei su commissioni.

Hai la richiesta e crei il prodotto che ti viene richiesto.

Hai mai pensato di aprire uno shop?

BEATRICE: In realtà sì, ci sto pensando seriamente.

BEATRICE: Perché le richieste sono tante. MICHELE: Tante.

BEATRICE: E la gente mi chiede se ho uno shop.

Però diciamo che il sito è in costruzione.

MICHELE: Ok, quindi diamo un'anticipazione.

BEATRICE: Anche se per il momento va bene così.

MICHELE: Va bene, ok.

Quante richieste hai ricevuto?


\#10: Arte su tappi di sughero! \[1\] \#10: Kunst op kurken! \[1\]

MICHELE: Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera.

Io sono Michele e questo è il podcast in italiano di LingQ.

In questa nuova intervista avrai il piacere di conoscere Beatrice,

ovvero un'artista che trasforma in arte dei semplici tappi da sughero. That is, an artist who turns simple corks into art.

Ma prima di iniziare voglio consigliarti uno strumento facile e utile But before we start, I want to recommend an easy and useful tool.

per migliorare in italiano, ma anche in tante altre lingue.

Ovvero LingQ.

LingQ è una piattaforma per imparare un sacco di lingue.

Con l'app di LingQ puoi per perfezionare il tuo livello grazie a tanti contenuti audio,

video e testi.

Inoltre puoi ascoltare un contenuto e leggere simultaneamente la trascrizione

per memorizzare meglio nuove parole da aggiungere al tuo vocabolario attivo.

Oltretutto puoi tradurre le parole che sono più difficili per te.

Con LingQ puoi migliorare una lingua con i contenuti che ti interessano davvero.

Clicca sul link nella descrizione di questo episodio per dare un'occhiata.

E non dimenticarti che puoi ascoltare questo episodio anche su Spotify,

iTunes, SoundCloud e Google podcast.

Trovi tutti i link sulla descrizione di questo video.

Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera.

Benvenuti a un nuovo episodio del podcast in italiano di LingQ.

Oggi sono qui insieme a Beatrice.

Ho scoperto di recente questa ragazza

attraverso Instagram.

E sono rimasto colpito dai suoi lavori.

Dovete sapere che Beatrice è un'artista

che con dei semplici tappi da sughero

crea sculture di animali e non solo.

Trasforma un prodotto di uso comune in arte.

Grazie Beatrice di essere qui con noi, di aver accettato l'invito per quest'intervista.

BEATRICE: Grazie a te per l'opportunità.

Sono un po' emozionata, ma andiamo. MICHELE: Andiamo.

Allora, prima di parlar e un po' di quello che fai,

raccontaci un po' di te.

Chi è Beatrice?

Dove vivi, quanti anni hai...

un po' la tua infanzia, raccontaci.

Poi andiamo più nel dettaglio su quello che fai, ok?

BEATRICE: Ok, io mi chiamo Beatrice, ho 35 anni.

Faccio l'artigiana a tempo pieno.

Devo dire da poco tempo.

Sono pugliese.

A discapito di quanto possa sembrare, molti mi chiedono se sono sarda e invece no.

MICHELE: Non si sente l'accento.

Pensavo fossi del centro Italia.

Anche nord.

BEATRICE: In realtà il mio sangue è misto, forse è per quello.

Non saprei cosa altro dirti di me a parte che sono una ragazza semplice

e alla soglia dei 30 anni ho deciso di dare una svolta alla mia vita, ecco.

Perché non avevo un lavoro stabile,

non avevo nulla da perdere se non il tempo.

Quindi ho deciso di dedicarmi quelli che erano i miei hobby, le mie passioni.

E da lì è cominciato tutto il mio percorso.

In realtà non mi aspettavo che diventasse un lavoro.

MICHELE: Certo.

BEATRICE: Però...

MICHELE: È iniziato come un hobby, no?

Dopo è diventato un lavoro vero e proprio.

BEATRICE: Praticamente sì.

MICHELE: Tu nasci in Puglia, giusto?

BEATRICE: Sì. MICHELE: Da padre e madre pugliesi?

BEATRICE Madre lucana, ma mia nonna era romana.

Ecco forse perché sentivi un barlume di centro Italia.

MICHELE: Un po' ci ho azzeccato.

Va bene, ok. BEATRICE: Hai buon orecchio, bravo.

MICHELE: A forza di sentire tante persone sto affinando un po' l'orecchio.

E tuo padre invece è anche lui pugliese. BEATRICE: Sì, pugliese doc.

MICHELE: E adesso vivete ancora in Puglia?

O vivi in un'altra parte dell'Italia?

BEATRICE: Ho studiato altrove, BEATRICE : J'ai étudié ailleurs,

ma adesso sono tornata in patria.

MICHELE: Però complimenti perché, nonostante tutto, il tuo accento si sente pochissimo.

Perché quando viviamo in una regione soprattutto del sud,

parlo da siciliano perché io sono siciliano,

vivo qui in Veneto... BEATRICE: Non si direbbe.

MICHELE: È perché vivo in Veneto da 15 anni, a Verona.

Quindi un po' il mio accento è un mix.

È difficile identificare il mio accento.

Però vivere in una regione come la Puglia, come la Sicilia,

di solito è difficile non far sentire il proprio accento.

Quindi complimenti, non l'avrei mai detto. Herzlichen Glückwunsch, das hätte ich nie vermutet.

BEATRICE: Sono regioni in cui l'accento è particolarmente marcato,

ma ti dirò che io switcho.

Perché molte volte anche per farmi capire dalla gente di giù.

Come dire, non so, una dizione...

Anche solo dire un numero di telefono, pronunciare un sei Even just saying a phone number, pronouncing a six

al posto di un sei, come si direbbe in Puglia. instead of a six, as they would say in Puglia.

MICHELE: È vero.

BEATRICE: Spesso qui non mi capiscono.

Se dico sei quasi capiscono sette.

MICHELE: Ok, va bene.

BEATRICE: O mi guardano male.

Quindi bisogna essere un po' dei camaleonti.

MICHELE: Eh sì, è importante.

Quindi sei cresciuta in Puglia e dopo ha iniziato a studiare arte?

BEATRICE: In realtà ho iniziato con il liceo artistico.

Poi di lì ho voluto un po' deviare. Von dort wollte ich dann ein wenig abweichen. Then from there I wanted to deviate a little bit.

Sempre rimanendo nell'ambito artistico, ma approfondendo la settima arte

che mi è sempre piaciuta: il cinema.

MICHELE: Forse per questo che la tua dizione è così buona?

BEATRICE: Ti dirò, c'è anche un piccolo segreto.

MICHELE: Ah ok, non andiamo nel dettaglio. BEATRICE: Non volevo fare...

BEATRICE: Non volevo fare l'attrice, anche se ho frequentato un breve corso di teatro.

Avrei voluto fare la film-maker.

Anche se non è stato possibile.

Ma devo dire che lo studio mi ha aiutata oggi

a divulgare al meglio quello che so fare.

MICHELE: Ho notato i montaggi video che fai su Instagram,

sono fatti molto bene.

Trasmettono molto bene le emozioni che vuoi trasmettere.

Quindi si vede che c'è dell'esperienza in questo campo. Sie sehen also, dass es auf diesem Gebiet Erfahrung gibt.

BEATRICE: Menomale, grazie.

MICHELE: Un po' di complimenti quando bisogna farli li facciamo, no? MICHELE: A few compliments when we have to give them, don't we?

È giusto.

Quindi hai studiato arte e poi la settima arte, il cinema.

È stato un percorso universitario? Was it a university course?

BEATRICE: Accademico, sì.

MICHELE: E lo hai fatto in Puglia o altrove?

BEATRICE: No, ho studiato all'Aquila in un'accademia che non esiste più

perché ho beccato il terremoto, va beh è un'altra storia. MICHELE: Mannaggia. Because I caught the earthquake, okay well that's another story. MICHELE: Damn.

BEATRICE: Sì, è stato proprio in quegli anni.

Poi da lì mi sono trasferita a Roma

e ho continuato gli studi in quel settore lì,

ma tornando ero un po' in crisi, come dicevo prima.

Non ho trovato quello che mi aspettavo probabilmente.

Quindi ho voluto tornare alle origini della manualità.

Che erano quelle che mi avevano spinto poi ad approfondire l'ambito artistico. Which were the ones that had pushed me then to go deeper into the artistic field.

MICHELE: Quindi l'artigianato in generale.

Ok, comunque come ho anticipato prima Okay, anyway as I anticipated earlier

tu crei sculture su dei tappi da sughero. vous créez des sculptures sur des bouchons.

Il bello della diretta. Die Schönheit des Lebens. The beauty of live.

Però prima di questo facevi qualcos'altro?

Creavi qualcosa di diverso?

Perché quello che ho visto sui social è qualcosa,

però forse prima di quello... adesso io vedo la punta dell'iceberg, no?

Non vedo tutto quello che c'era prima.

BEATRICE: Sì, tutto il percorso dici. BEATRICE: Yes, all the way you say.

In realtà sono sempre stata un ritrattista, Actually, I have always been a portrait artist,

mi è sempre piaciuto ritrarre volti umani, ma anche soprattutto animali

perché ho unito le mie passioni che sono l'arte e gli animali.

Anche la miniatura, il bricolage.

Ho delle basi artistiche, Ich habe einen künstlerischen Hintergrund,

per cui al liceo si faceva anche il modellato, for which modeling was also done in high school,

ma si modellava l'argilla, quindi si tendeva ad aggiungere. But clay was being molded, so there was a tendency to add.

Io invece non conoscevo l'arte dell'intaglio che è un togliere. I, on the other hand, did not know the art of carving, which is a taking away.

E non mi aspettavo che mi avrebbe appassionato così tanto. And I didn't expect that I would be so passionate about it.

MICHELE: Sei un po' come Michelangelo.

Lui lo faceva con il marmo e tu lo fai con un tappo da sughero.

BEATRICE: Quanti complimenti oggi.

MICHELE: Però se dovessimo analizzare quello che fai...

Michelangelo da un pezzo di marmo creava dell'arte.

Tu lo fai da un oggetto semplicissimo.

Consiglio a chi guarda questo video di andare a vedere i lavori

perché sono pazzeschi.

Io sono rimasto quando stavo scrollando su Instagram, I stayed when I was scrolling through Instagram,

madonna santa! holy mother of God!

Ho detto: "Devo contattare questa ragazza, devo conoscere la sua storia".

Quindi eccoci qui.

BEATRICE: Dicevo, la ritrattistica, ma non mi aspettavo che sarebbe poi BEATRICE: I was saying, portraiture, but I didn't expect that it would then be.

sopraggiunta la scultura, nella quale non ero nemmeno ferrata all'epoca. over came sculpture, in which I was not even proficient at the time.

Ma forse perché sbagliavo in metodo.

Ho capito dopo che...

lo scavare la materia, il tirare fuori la silhouette,

tirare fuori qualsiasi altra cosa era quello che faceva per me. Pulling out anything else was what did it for me.

Che non era il metodo che si usava quando andavo a scuola io. Which was not the method that was used when I was in school.

MICHELE: Certo.

BEATRICE: Che ho scoperto troppo tardi alla soglia dei 30 anni.

BEATRICE: Ma va bene così. MICHELE: Non è mai troppo tardi.

BEATRICE: Alla base di quello che mi hai chiesto c'è sempre stato...

un concept del riciclo creativo.

Io ho cominciato cercando di dare nuova vita

a cose scartate o che avevano un uso comune. to things that were discarded or had a common use.

Poi mi sono avvicinata ai tappi di sughero Then I got closer to corks.

che erano quelli che mi hanno dato maggiore soddisfazione. That were the ones that gave me the most satisfaction.

Io ho sempre adorato le sculture in legno.

Nonostante l'intaglio non sia un'arte femminile. Although carving is not a woman's art.

Però ho voluto cimentarmi. MICHELE: Perché no.

BEATRICE: E amando le miniature ho detto: "Questo tappo di sughero può essere potenziale".

Alla fine è come se fosse un piccolo legno In the end it is like a small wood

dal quale tirare fuori qualcosa. From which to pull something out.

Proviamoci. Let's try.

BEATRICE: Le prime volte... MICHELE: Le prime volte è stato difficile.

BEATRICE: Sì, ho fatto fatica, non ero mai contenta del risultato.

Tutt'oggi non lo sono perché sono una perfezionista patologica. To this day I am not because I am a pathological perfectionist.

MICHELE: Beh è una cosa degli artisti questa.

Il fatto di cercare di migliorarsi sempre di più.

Certo.

BEATRICE: Sì, però cerco sempre di migliorarmi, sperimento...

non mi sento arrivata, ecco.

MICHELE: Sì.

È una cosa molto bella il fatto di...

provare nuovi modi per creare arte.

Poi c'è anche da dire una cosa.

Il materiale di per sé è particolare, il tappo da sughero. The material itself is peculiar, the cork from cork.

È molto leggero. It is very light.

Non è come il legno.

BEATRICE: No, tende anche a sgretolarsi. BEATRICE: Nein, er neigt auch dazu, zu bröckeln. BEATRICE: No, it also tends to crumble.

Ci sono tappi e tappi. Es gibt Stopper und Stopperinnen. There are stoppers and stoppers.

MICHELE: Ok, prendi quelli di qualità. MICHELE: Okay, get the quality ones.

BEATRICE: Eh sì, seleziono anche quelli. BEATRICE: Oh yes, I select those as well.

Ormai anche a colpo d'occhio. By now even at a glance.

MICHELE: Dove li recuperi? MICHELE: Where do you retrieve them?

Vai da qualche distributore che non so...

Raccontaci, come fai? Tell us, how do you do it?

BEATRICE: Mi è capitato di fare questo. BEATRICE: I happened to do this.

Sì, all'inizio mi è capitato ma poi ormai le persone che mi conoscono lo sanno.

Come mi è anche capitato che una mia follower mi abbia spedito un pacco intero di tappi,

perché lei aveva una parente che lavorava al bar e mi ha fatto questo regalo.

Li ho ancora tutti qui. I still have them all here.

Devo selezionare pure quelli, però... I have to select those as well, though....

alla fine è bello che chi ti segue e chi ti apprezza...

MICHELE: Ti supporta.

BEATRICE: Sì, ti supporta in questa maniera, esatto.

MICHELE: Più o meno quanti lavori fai al giorno?

Quante creazioni? Perché tu principalmente crei animali.

Però ho visto che hai fatto anche dei volti

di personaggi famosi, come il cantante dei Maneskin, Damiano.

Però quanti ne fai al giorno più o meno?

In base alle richieste che ricevi?

BEATRICE: Generalmente sì.

Perché il mio lavoro lo divido in step.

L'intaglio, la pittura e la rifinitura.

Per cui tendo ad accumulare più di un lavoro al giorno So I tend to accumulate more than one job a day.

perché l'intaglio crea molta polvere,

quindi non mi posso permettere di dipingere in un ambiente polveroso.

Dopo di quello poi pulisco, disinfetto,

mi dedico alla pittura e rifinisco.

Per cui tendo sempre ad averne più di uno per le mani, So I always tend to have more than one on my hands,

proprio perché altrimenti sarebbe un caos.

MICHELE: E in totale, parlando di ore lavorative? MICHELE: And in total, talking about working hours?

Nella creazione di un solo tappo.

Trasformare quel tappo in qualcosa di artistico.

Quanto tempo di metti più o meno?

BEATRICE: Da libera professionista sfrutto il mio tempo un po' random. BEATRICE: As a freelancer, I use my time somewhat randomly.

BEATRICE: Faccio casa-studio. MICHELE: Se dovessimo sommare... BEATRICE: I do home-study. MICHELE: If we were to add up...

BEATRICE: In tutto probabilmente un paio di giorni.

Anche perché bisogna considerare anche l'asciugatura.

Poi io sono un po' lenta.

L'artigianato, il pezzo unico ha bisogno di uno studio iniziale Craftsmanship, unique piece needs initial study

da non sottovalutare. not to be underestimated.

MICHELE: No.

BEATRICE: Da lì poi... MOCHELE: Ogni tappo ha la sua.

MICHELE: Quindi va studiato. MICHELE: So it has to be studied.

BEATRICE: Poi lo osservo, è tridimensionale... BEATRICE: Then I observe it, it's three-dimensional....

Essendo pezzi unici non posso nemmeno permettermi di... Being unique pieces, I cannot even afford to...

cioè posso rifarlo da capo, ma sarebbe tempo sprecato. That is, I can do it over again, but it would be wasted time.

BEATRICE: Quindi, così... MICHELE: Certo.

MICHELE: Ho visto che non hai un negozio online.

Crei su commissioni.

Hai la richiesta e crei il prodotto che ti viene richiesto.

Hai mai pensato di aprire uno shop?

BEATRICE: In realtà sì, ci sto pensando seriamente.

BEATRICE: Perché le richieste sono tante. MICHELE: Tante.

BEATRICE: E la gente mi chiede se ho uno shop.

Però diciamo che il sito è in costruzione.

MICHELE: Ok, quindi diamo un'anticipazione. MICHELE: OK, geben wir eine Vorschau.

BEATRICE: Anche se per il momento va bene così.

MICHELE: Va bene, ok.

Quante richieste hai ricevuto?