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Memorie di Adriano - Yourcenar, 5. DISCIPLINA AUGUSTA (6)

5. DISCIPLINA AUGUSTA (6)

In primavera, la salute di Lucio cominciò a ispirarmi timori abbastanza seri. Una mattina, a Tivoli, dopo il bagno scendemmo nella palestra dove Celere s'esercitava in compagnia di altri giovani; uno d'essi propose una di quelle gare nelle quali ogni partecipante corre armato d'uno scudo e d'un'asta; Lucio si schermì, com'era solito e, alla fine, cedette ai nostri amichevoli motteggi; nell'armarsi, si lamentò del peso dello scudo bronzeo: a confronto con la schietta bellezza di Celere, quel corpo esile sembrava fragile. Compiuti pochi passi di corsa, si fermò trafelato e cadde di schianto, in uno sbocco di sangue. L'incidente non ebbe seguito; Lucio si riprese facilmente. Ma io m'ero spaventato; e avrei dovuto aspettare a rassicurarmi.

Opposi ai primi sintomi della malattia di Lucio la fiducia ottusa d'un uomo che è stato robusto tanto tempo, la sua fede implicita nelle riserve inesauribili della giovinezza, nel buon funzionamento degli organismi. E' vero che s'ingannava anche lui: una fiamma leggera lo sosteneva; la sua vivacità illudeva lui stesso quanto noi. I miei anni più belli erano trascorsi in viaggio o negli accampamenti o agli avamposti; avevo apprezzato le virtù d'una vita rude, l'effetto salutare delle regioni secche o ghiacciate. Stabilii di nominare Lucio governatore di quella stessa Pannonia dove avevo fatto le mie prime esperienze di capo. Su quella frontiera, la situazione era meno critica d'allora; il compito di Lucio si sarebbe limitato ai tranquilli lavori dell'amministratore civile o a ispezioni militari scevre di pericolo. Quel paese aspro lo avrebbe disabituato dalla mollezza romana: avrebbe imparato a conoscere meglio quel mondo immenso che l'Urbe governa e dal quale dipende. Egli temeva quei climi barbari; non comprendeva che si potesse godere la vita in altri luoghi che a Roma. Tuttavia, accettò con la compiacenza che aveva quando voleva piacermi.

Lessi attentamente tutta l'estate i suoi rapporti ufficiali, e quelli, più segreti, di Domizio Rogato, un mio uomo di fiducia che gli avevo messo al fianco in qualità di segretario, con l'incarico di sorvegliarlo. Quei rapporti mi soddisfecero: in Pannonia, Lucio seppe dare prova di quella serietà che esigevo da lui, e della quale, forse, si sarebbe liberato dopo la mia morte. Anzi, ebbe una serie di scontri di cavalleria agli avamposti e ne uscì con onore. In provincia, come altrove, riusciva a incantare tutti; le sue maniere asciutte e un poco perentorie non lo danneggiavano: almeno, non sarebbe stato uno di quei principi bonari governati da una combriccola. Ma, sin dagli inizi dell'autunno, lo colse il freddo. Lo si credette presto guarito, ma si ripresentò la tosse; la febbre persistette e non lo lasciò più. Un miglioramento passeggero fu seguito da una ricaduta grave, nella primavera successiva. I bollettini dei medici mi costernarono; la posta pubblica che avevo istituito di recente, e comportava cambio di cavalli e di vetture su territori immensi, pareva funzionare soltanto per recarmi ogni mattina più prontamente notizie del malato. Non mi perdonavo d'essere stato inumano con lui per timore d'essere o di sembrare fiacco. Non appena si fu ripreso abbastanza da poter affrontare il viaggio, lo feci ricondurre in Italia.

Andai di persona, accompagnato dal vecchio Rufo di Efeso, specialista in etisia, a incontrare il mio gracile Elio Cesare al porto di Baia. Il clima di Tivoli, benché migliore di quello di Roma, non è tuttavia abbastanza mite per i polmoni lesi; avevo stabilito di fargli trascorrere lo scorcio dell'anno in quel clima più sicuro. La nave gettò l'ancora in pieno golfo; una piccola imbarcazione portò a terra il malato e il suo medico. Il volto sparuto di Lucio appariva ancor più scarno sotto la folta barba di cui s'era fatto coprire le gote, per rassomigliarmi. Ma gli occhi avevano serbato quella fiamma fredda da pietra preziosa. Le sue prime parole furono per ricordarmi che tornava solo per ordine mio; la sua amministrazione era stata impeccabile; m'aveva obbedito in tutto. Si comportava come uno scolaretto che giustifica l'impiego delle ore. Lo feci alloggiare in quella villa di Cicerone dove un tempo aveva trascorso con me una stagione, a diciotto anni. Ebbe l'eleganza di non parlar mai di quell'epoca. I primi giorni parvero una vittoria sul male: quel ritorno in Italia era già di per se stesso un rimedio: in quel tempo, quel paese era di porpora e rosa. Ma cominciarono le piogge; dal mare grigio, soffiava un vento umido; la vecchia casa, costruita ai tempi della Repubblica, mancava delle comodità più moderne della villa di Tivoli; guardavo Lucio riscaldarsi malinconicamente davanti al braciere le lunghe dita cariche di anelli. Ermogene era appena tornato dall'Oriente, dove l'avevo mandato per rinnovare e completare la sua provvista di medicamenti; tentò su Lucio gli effetti d'un fango impregnato di sali minerali potenti; si credeva che quelle applicazioni potessero guarire ogni male. Ma non giovarono né ai suoi polmoni né alle mie arterie.

La malattia metteva a nudo gli aspetti peggiori di quel carattere arido e leggero; la moglie gli fece visita, e, come sempre, l'incontro si concluse con parole amare. Ella non tornò più. Gli portarono il figlio, un bel bambino di sette anni, sdentato e ridente; lo guardò con indifferenza. S'informava con avidità delle notizie di Roma; vi s'interessava da giocatore, non da statista. Ma la sua frivolezza restava una forma di coraggio; si destava dopo lunghi pomeriggi di sofferenze o di torpore per impegnarsi in una di quelle conversazioni scintillanti d'altri tempi; quel viso madido di sudore sapeva ancora sorridere, quel corpo scarnito si levava con grazia per accogliere il medico. Sarebbe restato fino all'ultimo istante il principe d'avorio e d'oro.

La sera, incapace di prender sonno, mi recavo nella camera del malato; Celere, che non era tenero con Lucio, ma troppo fedele per non servire con sollecitudine quelli che mi son cari, accettava di vegliarlo al mio fianco; dalle coperte saliva un rantolo. Mi sentivo invadere da un'amarezza profonda come il mare: non mi aveva amato mai; i nostri rapporti erano diventati ben presto quelli del figlio prodigo e del padre indulgente; la sua vita s'era svolta scevra di progetti ambiziosi, di pensieri gravi, di passioni ardenti; aveva dilapidato gli anni come un prodigo dispensa monete d'oro. Mi ero appoggiato a un muro crollante; pensavo stizzito alle somme enormi dilapidate per la sua adozione, ai trecento milioni di sesterzi distribuiti alle truppe. In un certo senso, ero perseguitato dalla mala sorte: avevo appagato il mio antico desiderio di dare a Lucio tutto quel che si può dare; ma lo Stato non ne avrebbe sofferto; non avrei rischiato d'essere disonorato da quella scelta. Nel fondo dell'animo, finivo col temere che migliorasse; se per caso si fosse trascinato ancora qualche anno, non potevo lasciare l'impero a quella larva. Senza mai farmi domande, pareva che penetrasse il mio pensiero su questo punto; i suoi occhi seguivano ansiosi ogni mio gesto, anche insignificante; l'avevo nominato console per la seconda volta; si preoccupava di non poterne adempiere le funzioni; l'angoscia di dispiacermi lo fece peggiorare. «Tu Marcellus eris...» Mi ripetevo i versi di Virgilio consacrati al nipote di Augusto, destinato all'impero anche lui, e che la morte aveva fermato sul suo cammino. «Manibus date lilia plenis... Purpureos spargam flores...» Quell'innamorato dei fiori non avrebbe ricevuto da me che vane corone funebri.

Credette di star meglio, volle far ritorno a Roma. I medici ormai non discutevano più tra loro se non del tempo che gli restava da vivere; mi consigliarono di contentarlo; a piccole tappe, lo ricondussi alla Villa. La sua presentazione al Senato in qualità di erede dell'impero doveva aver luogo durante la prima seduta dell'anno nuovo; l'uso voleva che in quella occasione egli mi rivolgesse un discorso di ringraziamento: quel brano d'eloquenza lo preoccupava da mesi; ne limavamo insieme i passaggi più ardui. Vi lavorava una mattina delle calende di gennaio, quando fu colto da un'emorragia improvvisa; ebbe una vertigine; si appoggiò allo schienale della sedia e chiuse gli occhi. La morte non fu che uno stordimento, per quell'essere leggero. Era il giorno di Capodanno; per non interrompere le celebrazioni pubbliche e le festività private, proibii che si diffondesse subito la notizia della sua morte; fu annunciata ufficialmente solo il giorno dopo. Fu sotterrato con semplicità nei giardini della sua famiglia. Alla vigilia di quella cerimonia, il Senato m'inviò una delegazione incaricata di porgermi le condoglianze e di offrire a Lucio gli onori divini, ai quali aveva diritto, in quanto figlio adottivo dell'imperatore. Rifiutai: tutta quella faccenda era già costata troppo allo Stato. Mi limitai a fargli costruire qualche cappella funeraria, a fargli erigere qua e là qualche statua, nei diversi luoghi dov'era vissuto: quel povero Lucio non era un dio.

Questa volta, ogni minuto diventava urgente. Ma avevo avuto tutto il tempo di riflettere, al capezzale del malato; avevo fatto i miei piani. Avevo notato in Senato un certo Antonino, un uomo sulla cinquantina, di famiglia provinciale, imparentata alla lontana con quella di Plotina. M'aveva colpito per le cure tenere e deferenti di cui circondava il suocero, un vegliardo ormai inetto che gli sedeva accanto; rilessi il suo stato di servizio; in tutti i posti che aveva occupato, quell'uomo s'era mostrato un funzionario irreprensibile. La mia scelta si fissò su di lui. Più frequento Antonino, più la stima che ho per lui tende a mutarsi in rispetto. Quest'uomo semplice possiede una virtù alla quale avevo pensato ben poco fino a oggi, persino quando m'è accaduto di praticarla: la bontà. Non va immune dai modesti difetti del saggio: la sua intelligenza, applicata all'adempimento meticoloso dei compiti quotidiani, mira al presente più che all'avvenire; la sua esperienza del mondo è limitata dalle sue stesse virtù; i suoi viaggi si limitano a poche missioni ufficiali, del resto adempiute molto bene. S'intende pochissimo d'arte; è restio alle innovazioni. Le province, ad esempio, per lui non rappresenteranno mai quelle possibilità immense di sviluppo che non hanno cessato di essere per me; continuerà l'opera mia, più che ampliarla; ma la continuerà bene; lo Stato avrà in lui un servitore onesto e un buon padrone.

Ma lo spazio d'una generazione mi sembrava poca cosa, quando si tratta d'assicurare la sicurezza al mondo; tenevo, se era possibile, a estendere oltre nel tempo la prudente discendenza adottiva, a preparare all'impero un ulteriore cambio della guardia lungo la strada del tempo. A ogni mio ritorno a Roma, non avevo mancato mai di andare a salutare i miei vecchi amici, i Veri, spagnoli come me, appartenenti a una delle famiglie più liberali dell'alta magistratura. Ti ho conosciuto in culla, piccolo Annio Vero, che oggi, per mio volere, ti chiami Marc'Aurelio. In uno degli anni più belli della mia vita, nell'epoca che segna l'erezione del Pantheon, per affetto verso i tuoi t'avevo fatto eleggere membro del santo collegio dei Fratelli Arvali, al quale presiede l'imperatore medesimo, e che perpetua piamente i più antichi costumi religiosi di Roma; durante il sacrificio, che quell'anno ebbe luogo in riva al Tevere, ti ho tenuto per mano; ho guardato con divertita tenerezza il tuo contegno di bimbetto di cinque anni, spaventato dalle strida del porcellino immolato, ma pure pronto a far del suo meglio per imitare il contegno grave dei grandi. Mi interessai dell'educazione di quel fanciullino troppo serio; aiutai tuo padre a sceglierti i maestri migliori. Vero, il Verissimo: scherzavo con il tuo nome: tu sei forse il solo essere che non mi abbia mentito mai. T'ho visto leggere con passione gli scritti dei filosofi, vestirti di lana ruvida, dormire sulla nuda terra, costringere il tuo corpo gracile a tutte le mortificazioni degli stoici: atteggiamenti che non mancano di eccesso; ma, a diciassette anni, l'eccesso è una virtù. A volte, mi chiedo contro quale scoglio farà naufragio tutto ciò, poiché si fa sempre naufragio: sarà una sposa, un figlio troppo amato, uno di quei tranelli legittimi nei quali restano impigliati i cuori più timorati e puri; o sarà più semplicemente l'età, la malattia, la stanchezza, il disinganno che ci avverte che, se tutto è vano, lo è anche la virtù? Immagino, al posto del tuo volto candido di adolescente, il tuo viso stanco di vecchio. Sento quanta dolcezza, quanta debolezza forse, si celi dietro la fermezza che hai imparata tanto bene, indovino in te la presenza d'un genio che non è necessariamente quello dell'uomo di Stato; il mondo sarà migliorato indubbiamente per sempre per averlo visto associato una volta al potere supremo. Ho fatto il necessario affinché tu fossi adottato da Antonino; con questo nome nuovo, che porterai un giorno nella lista degli imperatori, ormai tu sei mio nipote. Credo d'offrire agli uomini l'unica occasione che avranno mai di realizzare il sogno di Platone, di veder regnare su di loro un filosofo dal cuore puro. Hai accettato gli onori con ripugnanza; il tuo rango ti costringe a vivere a palazzo; Tivoli, questo luogo dove io raduno sino all'ultimo tutte le dolcezze che la vita offre, ti preoccupa per la tua giovane virtù; ti vedo aggirarti serio in volto sotto queste pergole fiorite di rose, ti guardo, con un sorriso, attratto dalle belle creature di carne poste sul tuo passaggio, esitare teneramente tra Veronica e Teodoro, e rinunciare subito a entrambi, in favore dell'austerità, mero fantasma. Non m'hai nascosto il tuo disdegno malinconico per questi effimeri splendori, per questa corte che si disperderà alla mia morte. Tu non mi ami molto; il tuo affetto filiale va piuttosto ad Antonino. Tu fiuti in me una saggezza opposta a quella che t'insegnano i tuoi maestri, e, nel mio abbandono ai sensi, un metodo di vita in antitesi alla severità del tuo, e che pur tuttavia gli è parallelo. Non importa: non è necessario che tu mi comprenda. Vi è più d'una saggezza, e sono tutte necessarie al mondo: non è male che esse si alternino.

Otto giorni dopo la morte di Lucio, mi feci portare in Senato in lettiga; chiesi il permesso di entrare così nella sala delle deliberazioni, e di pronunciare la mia allocuzione stando disteso, sostenuto da un mucchio di guanciali. Parlare mi stanca: pregai i senatori di stringersi in cerchio intorno a me, per non esser costretto ad alzare la voce. Feci l'elogio di Lucio; le mie poche frasi sostituirono nel programma della seduta il discorso che avrebbe dovuto pronunciar lui quello stesso giorno. Poi, annunciai la mia nuova decisione; nominai Antonino; pronunciai il tuo nome. Avevo fatto assegnamento sull'adesione unanime: l'ottenni. Espressi un'ultima volontà, che fu accettata come le altre: chiesi che Antonino adottasse pure il figlio di Lucio, che così avrà Marc'Aurelio per fratello; governerete insieme; conto su di te affinché tu abbia premure da fratello maggiore per lui. Ci tengo che lo Stato conservi qualche cosa di Lucio.

Tornando a casa, per la prima volta dopo lunghi giorni, ebbi la tentazione di sorridere. Avevo giocato con abilità. I seguaci di Serviano, i conservatori ostili all'opera mia non avevano capitolato: tutte le cortesie da me usate a quell'augusto e antico corpo senatoriale, ormai sorpassato, non compensavano per loro i due o tre colpi che gli avevo inferto. Senza dubbio, essi profitteranno della mia morte per tentar d'annullare i miei atti. Ma i miei nemici più feroci non oseranno respingere il più integro tra i loro rappresentanti e il figlio d'uno dei loro membri più rispettati. La mia opera pubblica era compiuta: ormai, potevo far ritorno a Tivoli, rientrare in quel ritiro che la malattia rappresenta, compiere esperimenti con le mie sofferenze, abbandonarmi ai piaceri che mi restavano, riprendere in pace il mio dialogo interrotto con un fantasma. Il mio retaggio imperiale è al sicuro, tra le mani del pio Antonino e dell'austero Marc'Aurelio; e Lucio sopravvivrà anch'egli in suo figlio. Non avevo disposto male le cose.


5. DISCIPLINA AUGUSTA (6) 5. AUGUST DISCIPLINE (6)

In primavera, la salute di Lucio cominciò a ispirarmi timori abbastanza seri. In the spring, Lucius' health began to inspire quite serious fears in me. Una mattina, a Tivoli, dopo il bagno scendemmo nella palestra dove Celere s'esercitava in compagnia di altri giovani; uno d'essi propose una di quelle gare nelle quali ogni partecipante corre armato d'uno scudo e d'un'asta; Lucio si schermì, com'era solito e, alla fine, cedette ai nostri amichevoli motteggi; nell'armarsi, si lamentò del peso dello scudo bronzeo: a confronto con la schietta bellezza di Celere, quel corpo esile sembrava fragile. One morning at Tivoli, after bathing, we went down to the gymnasium where Celerus was practicing in the company of other young men; one of them proposed one of those contests in which each participant runs armed with a shield and a pole; Lucius shielded himself, as was his wont, and, in the end, yielded to our friendly taunts; in arming himself, he complained of the weight of the bronze shield: compared with Celerus's frank beauty, that slender body seemed frail. Compiuti pochi passi di corsa, si fermò trafelato e cadde di schianto, in uno sbocco di sangue. Having taken a few running steps, he came to a transfixed halt and fell hard, in an outpouring of blood. L'incidente non ebbe seguito; Lucio si riprese facilmente. The incident did not follow; Lucius recovered easily. Ma io m'ero spaventato; e avrei dovuto aspettare a rassicurarmi. But I was frightened; and I should have waited to reassure myself.

Opposi ai primi sintomi della malattia di Lucio la fiducia ottusa d'un uomo che è stato robusto tanto tempo, la sua fede implicita nelle riserve inesauribili della giovinezza, nel buon funzionamento degli organismi. I oppose to the early symptoms of Lucius' illness the dull confidence of a man who has been robust for so long, his implicit faith in the inexhaustible reserves of youth, in the proper functioning of organisms. E' vero che s'ingannava anche lui: una fiamma leggera lo sosteneva; la sua vivacità illudeva lui stesso quanto noi. It is true that he deceived himself too: a light flame sustained him; his liveliness deluded himself as much as us. I miei anni più belli erano trascorsi in viaggio o negli accampamenti o agli avamposti; avevo apprezzato le virtù d'una vita rude, l'effetto salutare delle regioni secche o ghiacciate. My best years had been spent traveling or in camps or at outposts; I had appreciated the virtues of a rough life, the salutary effect of dry or frozen regions. Stabilii di nominare Lucio governatore di quella stessa Pannonia dove avevo fatto le mie prime esperienze di capo. I determined to make Lucius governor of that same Pannonia where I had had my first experiences as a leader. Su quella frontiera, la situazione era meno critica d'allora; il compito di Lucio si sarebbe limitato ai tranquilli lavori dell'amministratore civile o a ispezioni militari scevre di pericolo. On that frontier, the situation was less critical than it was then; Lucius' task would be limited to the quiet work of the civil administrator or military inspections devoid of danger. Quel paese aspro lo avrebbe disabituato dalla mollezza romana: avrebbe imparato a conoscere meglio quel mondo immenso che l'Urbe governa e dal quale dipende. That rugged country would disabuse him of Roman softness: he would learn more about that immense world that the Urbe governs and on which it depends. Egli temeva quei climi barbari; non comprendeva che si potesse godere la vita in altri luoghi che a Roma. He feared those barbaric climates; he did not understand that one could enjoy life in other places than in Rome. Tuttavia, accettò con la compiacenza che aveva quando voleva piacermi. However, he agreed with the complacency he had when he wanted to please me.

Lessi attentamente tutta l'estate i suoi rapporti ufficiali, e quelli, più segreti, di Domizio Rogato, un mio uomo di fiducia che gli avevo messo al fianco in qualità di segretario, con l'incarico di sorvegliarlo. I read carefully all summer his official reports, and those, more secret, of Domizio Rogato, a trusted man of mine whom I had placed at his side as secretary, with the task of supervising him. Quei rapporti mi soddisfecero: in Pannonia, Lucio seppe dare prova di quella serietà che esigevo da lui, e della quale, forse, si sarebbe liberato dopo la mia morte. Those reports satisfied me: in Pannonia, Lucius was able to show that seriousness which I demanded of him, and of which, perhaps, he would get rid after my death. Anzi, ebbe una serie di scontri di cavalleria agli avamposti e ne uscì con onore. In fact, he had a series of cavalry clashes at the outposts and came out with honor. In provincia, come altrove, riusciva a incantare tutti; le sue maniere asciutte e un poco perentorie non lo danneggiavano: almeno, non sarebbe stato uno di quei principi bonari governati da una combriccola. In the province, as elsewhere, he could charm everyone; his dry and somewhat peremptory manner did not hurt him: at least, he would not be one of those good-natured princes ruled by a clique. Ma, sin dagli inizi dell'autunno, lo colse il freddo. But from early autumn, the cold caught him. Lo si credette presto guarito, ma si ripresentò la tosse; la febbre persistette e non lo lasciò più. He was soon believed to be cured, but the cough recurred; the fever persisted and never left him. Un miglioramento passeggero fu seguito da una ricaduta grave, nella primavera successiva. A temporary improvement was followed by a serious relapse the following spring. I bollettini dei medici mi costernarono; la posta pubblica che avevo istituito di recente, e comportava cambio di cavalli e di vetture su territori immensi, pareva funzionare soltanto per recarmi ogni mattina più prontamente notizie del malato. The doctors' bulletins dismayed me; the public mail which I had recently established, and involved changing horses and cars over immense territories, seemed to work only to bring me more promptly news of the sick every morning. Non mi perdonavo d'essere stato inumano con lui per timore d'essere o di sembrare fiacco. I did not forgive myself for being inhuman with him for fear of being or seeming sluggish. Non appena si fu ripreso abbastanza da poter affrontare il viaggio, lo feci ricondurre in Italia. As soon as he had recovered enough to make the trip, I had him taken back to Italy. **

Andai di persona, accompagnato dal vecchio Rufo di Efeso, specialista in etisia, a incontrare il mio gracile Elio Cesare al porto di Baia. I went in person, accompanied by old Rufus of Ephesus, a specialist in ethisia, to meet my puny Aelius Caesar at the port of Baia. Il clima di Tivoli, benché migliore di quello di Roma, non è tuttavia abbastanza mite per i polmoni lesi; avevo stabilito di fargli trascorrere lo scorcio dell'anno in quel clima più sicuro. Tivoli's climate, though better than Rome's, is nevertheless not mild enough for the injured lungs; I had determined to have him spend the glimpse of the year in that safer climate. La nave gettò l'ancora in pieno golfo; una piccola imbarcazione portò a terra il malato e il suo medico. The ship dropped anchor in the middle of the gulf; a small boat brought the sick man and his doctor ashore. Il volto sparuto di Lucio appariva ancor più scarno sotto la folta barba di cui s'era fatto coprire le gote, per rassomigliarmi. Lucius' haggard face appeared even more gaunt under the thick beard with which he had had his cheeks covered to resemble me. Ma gli occhi avevano serbato quella fiamma fredda da pietra preziosa. But the eyes had held that cold gemstone flame. Le sue prime parole furono per ricordarmi che tornava solo per ordine mio; la sua amministrazione era stata impeccabile; m'aveva obbedito in tutto. His first words were to remind me that he was returning only on my orders; his administration had been impeccable; he had obeyed me in everything. Si comportava come uno scolaretto che giustifica l'impiego delle ore. He behaved like a schoolboy justifying the use of hours. Lo feci alloggiare in quella villa di Cicerone dove un tempo aveva trascorso con me una stagione, a diciotto anni. I had him stay in that Cicero mansion where he had once spent a season with me when he was eighteen. Ebbe l'eleganza di non parlar mai di quell'epoca. He had the elegance of never talking about that era. ** I primi giorni parvero una vittoria sul male: quel ritorno in Italia era già di per se stesso un rimedio: in quel tempo, quel paese era di porpora e rosa. The first few days seemed a victory over evil: that return to Italy was in itself a remedy: at that time, that country was purple and pink. Ma cominciarono le piogge; dal mare grigio, soffiava un vento umido; la vecchia casa, costruita ai tempi della Repubblica, mancava delle comodità più moderne della villa di Tivoli; guardavo Lucio riscaldarsi malinconicamente davanti al braciere le lunghe dita cariche di anelli. But the rains began; from the gray sea, a damp wind blew; the old house, built in the days of the Republic, lacked the more modern comforts of the Tivoli villa; I watched Lucius wistfully warming himself before the brazier, his long fingers laden with rings. Ermogene era appena tornato dall'Oriente, dove l'avevo mandato per rinnovare e completare la sua provvista di medicamenti; tentò su Lucio gli effetti d'un fango impregnato di sali minerali potenti; si credeva che quelle applicazioni potessero guarire ogni male. Hermogenes had just returned from the East, where I had sent him to renew and complete his supply of medicines; he tried on Lucius the effects of a mud impregnated with powerful mineral salts; it was believed that those applications could heal every ailment. Ma non giovarono né ai suoi polmoni né alle mie arterie. But they benefited neither his lungs nor my arteries.

La malattia metteva a nudo gli aspetti peggiori di quel carattere arido e leggero; la moglie gli fece visita, e, come sempre, l'incontro si concluse con parole amare. The illness exposed the worst aspects of that dry and light character; his wife visited him, and, as always, the meeting ended in bitter words. Ella non tornò più. Ella never returned. Gli portarono il figlio, un bel bambino di sette anni, sdentato e ridente; lo guardò con indifferenza. They brought him their son, a handsome seven-year-old boy, toothless and laughing; he looked at him with indifference. S'informava con avidità delle notizie di Roma; vi s'interessava da giocatore, non da statista. He avidly inquired about the news from Rome; he took an interest in it as a player, not a statesman. Ma la sua frivolezza restava una forma di coraggio; si destava dopo lunghi pomeriggi di sofferenze o di torpore per impegnarsi in una di quelle conversazioni scintillanti d'altri tempi; quel viso madido di sudore sapeva ancora sorridere, quel corpo scarnito si levava con grazia per accogliere il medico. But her frivolity remained a form of courage; she would awaken after long afternoons of suffering or torpor to engage in one of those scintillating conversations of yesteryear; that sweat-soaked face still knew how to smile, that gaunt body rose gracefully to greet the doctor. Sarebbe restato fino all'ultimo istante il principe d'avorio e d'oro. He would remain until the last moment the prince of ivory and gold.

La sera, incapace di prender sonno, mi recavo nella camera del malato; Celere, che non era tenero con Lucio, ma troppo fedele per non servire con sollecitudine quelli che mi son cari, accettava di vegliarlo al mio fianco; dalle coperte saliva un rantolo. In the evening, unable to get to sleep, I went to the sick man's room; Celere, who was not tender with Lucius, but too faithful not to serve with solicitude those dear to me, agreed to watch over him by my side; a gasp went up from the blankets. Mi sentivo invadere da un'amarezza profonda come il mare: non mi aveva amato mai; i nostri rapporti erano diventati ben presto quelli del figlio prodigo e del padre indulgente; la sua vita s'era svolta scevra di progetti ambiziosi, di pensieri gravi, di passioni ardenti; aveva dilapidato gli anni come un prodigo dispensa monete d'oro. I felt myself invaded by a bitterness as deep as the sea: he had never loved me; our relations had soon become those of the prodigal son and the indulgent father; his life had unfolded devoid of ambitious plans, serious thoughts, ardent passions; he had squandered the years as a prodigal dispenses gold coins. Mi ero appoggiato a un muro crollante; pensavo stizzito alle somme enormi dilapidate per la sua adozione, ai trecento milioni di sesterzi distribuiti alle truppe. I had leaned against a collapsing wall; I was thinking stymied at the huge sums squandered on its adoption, the three hundred million sesterces distributed to the troops. In un certo senso, ero perseguitato dalla mala sorte: avevo appagato il mio antico desiderio di dare a Lucio tutto quel che si può dare; ma lo Stato non ne avrebbe sofferto; non avrei rischiato d'essere disonorato da quella scelta. In a sense, I was haunted by ill fortune: I had fulfilled my ancient desire to give Lucius all that could be given; but the state would not suffer; I would not risk being disgraced by that choice. Nel fondo dell'animo, finivo col temere che migliorasse; se per caso si fosse trascinato ancora qualche anno, non potevo lasciare l'impero a quella larva. In the back of my mind, I ended up fearing that it would get better; if by chance it dragged on a few more years, I could not leave the empire to that larva. Senza mai farmi domande, pareva che penetrasse il mio pensiero su questo punto; i suoi occhi seguivano ansiosi ogni mio gesto, anche insignificante; l'avevo nominato console per la seconda volta; si preoccupava di non poterne adempiere le funzioni; l'angoscia di dispiacermi lo fece peggiorare. Without ever asking me any questions, he seemed to penetrate my thoughts on this point; his eyes anxiously followed my every gesture, even insignificant ones; I had appointed him as consul for the second time; he worried that he could not fulfill its functions; the anguish of displeasing me made him worse. «Tu Marcellus eris...» Mi ripetevo i versi di Virgilio consacrati al nipote di Augusto, destinato all'impero anche lui, e che la morte aveva fermato sul suo cammino. "Tu Marcellus eris..." I repeated to myself Virgil's verses consecrated to Augustus' grandson, who was also destined for the empire and whom death had stopped in his tracks. «Manibus date lilia plenis... Purpureos spargam flores...» Quell'innamorato dei fiori non avrebbe ricevuto da me che vane corone funebri. "Manibus date lilia plenis... Purpureos spargam flores..." That flower lover would receive from me only vain funeral wreaths.

Credette di star meglio, volle far ritorno a Roma. He thought he was feeling better and wanted to return to Rome. I medici ormai non discutevano più tra loro se non del tempo che gli restava da vivere; mi consigliarono di contentarlo; a piccole tappe, lo ricondussi alla Villa. The doctors were now no longer arguing among themselves except about how long he had left to live; they advised me to content him; in small stages, I led him back to the Villa. La sua presentazione al Senato in qualità di erede dell'impero doveva aver luogo durante la prima seduta dell'anno nuovo; l'uso voleva che in quella occasione egli mi rivolgesse un discorso di ringraziamento: quel brano d'eloquenza lo preoccupava da mesi; ne limavamo insieme i passaggi più ardui. His presentation to the Senate as heir to the empire was to take place during the first session of the new year; custom dictated that on that occasion he should address me with a speech of thanks: that piece of eloquence had preoccupied him for months; we would file its most arduous passages together. Vi lavorava una mattina delle calende di gennaio, quando fu colto da un'emorragia improvvisa; ebbe una vertigine; si appoggiò allo schienale della sedia e chiuse gli occhi. He was working there one morning on the kalends of January, when he was seized by a sudden hemorrhage; he felt dizzy; he leaned back in his chair and closed his eyes. La morte non fu che uno stordimento, per quell'essere leggero. Death was but a stunner for that light being. Era il giorno di Capodanno; per non interrompere le celebrazioni pubbliche e le festività private, proibii che si diffondesse subito la notizia della sua morte; fu annunciata ufficialmente solo il giorno dopo. It was New Year's Day; so as not to interrupt public celebrations and private festivities, I forbade the news of his death from spreading immediately; it was not officially announced until the next day. Fu sotterrato con semplicità nei giardini della sua famiglia. He was buried with simplicity in his family's gardens. Alla vigilia di quella cerimonia, il Senato m'inviò una delegazione incaricata di porgermi le condoglianze e di offrire a Lucio gli onori divini, ai quali aveva diritto, in quanto figlio adottivo dell'imperatore. On the eve of that ceremony, the Senate sent a delegation to me to offer condolences and to offer Lucius the divine honors to which he was entitled as the emperor's adopted son. Rifiutai: tutta quella faccenda era già costata troppo allo Stato. I refused: that whole business had already cost the state too much money. Mi limitai a fargli costruire qualche cappella funeraria, a fargli erigere qua e là qualche statua, nei diversi luoghi dov'era vissuto: quel povero Lucio non era un dio. I merely built him a few funerary chapels, erected a few statues here and there in the different places where he had lived: that poor Lucius was not a god.

Questa volta, ogni minuto diventava urgente. This time, every minute became urgent. Ma avevo avuto tutto il tempo di riflettere, al capezzale del malato; avevo fatto i miei piani. But I had had plenty of time to think, at the bedside of the sick man; I had made my plans. Avevo notato in Senato un certo Antonino, un uomo sulla cinquantina, di famiglia provinciale, imparentata alla lontana con quella di Plotina. I had noticed in the Senate a certain Antoninus, a man in his fifties, from a provincial family distantly related to Plotina's. M'aveva colpito per le cure tenere e deferenti di cui circondava il suocero, un vegliardo ormai inetto che gli sedeva accanto; rilessi il suo stato di servizio; in tutti i posti che aveva occupato, quell'uomo s'era mostrato un funzionario irreprensibile. He had impressed me with the tender and deferential care with which he surrounded his father-in-law, a now inept old man who sat next to him; I reread his service record; in all the posts he had occupied, the man had shown himself to be an irreproachable official. La mia scelta si fissò su di lui. My choice became fixed on him. Più frequento Antonino, più la stima che ho per lui tende a mutarsi in rispetto. The more I associate with Antonino, the more the esteem I have for him tends to change into respect. Quest'uomo semplice possiede una virtù alla quale avevo pensato ben poco fino a oggi, persino quando m'è accaduto di praticarla: la bontà. This simple man possesses a virtue I had thought little of until now, even when I happened to practice it: goodness. Non va immune dai modesti difetti del saggio: la sua intelligenza, applicata all'adempimento meticoloso dei compiti quotidiani, mira al presente più che all'avvenire; la sua esperienza del mondo è limitata dalle sue stesse virtù; i suoi viaggi si limitano a poche missioni ufficiali, del resto adempiute molto bene. He is not immune to the modest flaws of the wise man: his intelligence, applied to the meticulous fulfillment of daily tasks, aims at the present rather than the future; his experience of the world is limited by his own virtues; his travels are limited to a few official missions, otherwise fulfilled very well. S'intende pochissimo d'arte; è restio alle innovazioni. He understands very little about art; he is reluctant to innovations. Le province, ad esempio, per lui non rappresenteranno mai quelle possibilità immense di sviluppo che non hanno cessato di essere per me; continuerà l'opera mia, più che ampliarla; ma la continuerà bene; lo Stato avrà in lui un servitore onesto e un buon padrone. The provinces, for example, will never represent for him those immense possibilities of development that they have not ceased to be for me; he will continue my work, more than expand it; but he will continue it well; the state will have in him an honest servant and a good master.

Ma lo spazio d'una generazione mi sembrava poca cosa, quando si tratta d'assicurare la sicurezza al mondo; tenevo, se era possibile, a estendere oltre nel tempo la prudente discendenza adottiva, a preparare all'impero un ulteriore cambio della guardia lungo la strada del tempo. But the space of a generation seemed little to me, when it comes to ensuring the safety of the world; I tended, if it was possible, to extend the prudent adoptive lineage further in time, to prepare the empire for a further changing of the guard along the road of time. A ogni mio ritorno a Roma, non avevo mancato mai di andare a salutare i miei vecchi amici, i Veri, spagnoli come me, appartenenti a una delle famiglie più liberali dell'alta magistratura. Each time I returned to Rome, I had never failed to go and say hello to my old friends, the Veri, Spaniards like myself, belonging to one of the most liberal families in the high judiciary. Ti ho conosciuto in culla, piccolo Annio Vero, che oggi, per mio volere, ti chiami Marc'Aurelio. I knew you in the cradle, little Annio Vero, who today, by my will, is called Marc'Aurelius. In uno degli anni più belli della mia vita, nell'epoca che segna l'erezione del Pantheon, per affetto verso i tuoi t'avevo fatto eleggere membro del santo collegio dei Fratelli Arvali, al quale presiede l'imperatore medesimo, e che perpetua piamente i più antichi costumi religiosi di Roma; durante il sacrificio, che quell'anno ebbe luogo in riva al Tevere, ti ho tenuto per mano; ho guardato con divertita tenerezza il tuo contegno di bimbetto di cinque anni, spaventato dalle strida del porcellino immolato, ma pure pronto a far del suo meglio per imitare il contegno grave dei grandi. In one of the loveliest years of my life, at the time marking the erection of the Pantheon, out of affection for your own I had you elected a member of the holy college of the Arvali Brothers, over which the emperor himself presides, and which piously perpetuates the oldest religious customs of Rome; during the sacrifice, which that year took place on the bank of the Tiber, I held your hand; I watched with amused tenderness your demeanor as a five-year-old child, frightened by the cries of the immolated little pig, but yet ready to do his best to imitate the grave demeanor of the great ones. Mi interessai dell'educazione di quel fanciullino troppo serio; aiutai tuo padre a sceglierti i maestri migliori. I took an interest in the education of that overly serious child; I helped your father choose the best teachers for you. Vero, il Verissimo: scherzavo con il tuo nome: tu sei forse il solo essere che non mi abbia mentito mai. True, the Very True: I was joking with your name: you are perhaps the only being who has never lied to me. T'ho visto leggere con passione gli scritti dei filosofi, vestirti di lana ruvida, dormire sulla nuda terra, costringere il tuo corpo gracile a tutte le mortificazioni degli stoici: atteggiamenti che non mancano di eccesso; ma, a diciassette anni, l'eccesso è una virtù. I saw you passionately reading the writings of the philosophers, dressing yourself in rough wool, sleeping on the bare earth, forcing your puny body to all the mortifications of the Stoics: attitudes not lacking in excess; but, at seventeen, excess is a virtue. A volte, mi chiedo contro quale scoglio farà naufragio tutto ciò, poiché si fa sempre naufragio: sarà una sposa, un figlio troppo amato, uno di quei tranelli legittimi nei quali restano impigliati i cuori più timorati e puri; o sarà più semplicemente l'età, la malattia, la stanchezza, il disinganno che ci avverte che, se tutto è vano, lo è anche la virtù? Sometimes, I wonder against what rock all this will make shipwreck, for one always makes shipwreck: will it be a bride, an over-loved child, one of those legitimate snares in which the most fearful and purest hearts get entangled; or will it be more simply age, sickness, weariness, disillusionment that warns us that, if all is in vain, so is virtue? Immagino, al posto del tuo volto candido di adolescente, il tuo viso stanco di vecchio. I imagine, instead of your candid face of a teenager, your tired face of an old man. Sento quanta dolcezza, quanta debolezza forse, si celi dietro la fermezza che hai imparata tanto bene, indovino in te la presenza d'un genio che non è necessariamente quello dell'uomo di Stato; il mondo sarà migliorato indubbiamente per sempre per averlo visto associato una volta al potere supremo. I sense how much gentleness, how much weakness perhaps, lurks behind the steadfastness you have learned so well, I guess in you the presence of a genius that is not necessarily that of the statesman; the world will undoubtedly be improved forever by having seen him once associated with supreme power. Ho fatto il necessario affinché tu fossi adottato da Antonino; con questo nome nuovo, che porterai un giorno nella lista degli imperatori, ormai tu sei mio nipote. I did what was necessary for you to be adopted by Antoninus; with this new name, which you will one day carry in the list of emperors, you are now my grandson. Credo d'offrire agli uomini l'unica occasione che avranno mai di realizzare il sogno di Platone, di veder regnare su di loro un filosofo dal cuore puro. I believe I am offering men the only chance they will ever have to realize Plato's dream, to see a pure-hearted philosopher reign over them. Hai accettato gli onori con ripugnanza; il tuo rango ti costringe a vivere a palazzo; Tivoli, questo luogo dove io raduno sino all'ultimo tutte le dolcezze che la vita offre, ti preoccupa per la tua giovane virtù; ti vedo aggirarti serio in volto sotto queste pergole fiorite di rose, ti guardo, con un sorriso, attratto dalle belle creature di carne poste sul tuo passaggio, esitare teneramente tra Veronica e Teodoro, e rinunciare subito a entrambi, in favore dell'austerità, mero fantasma. You have accepted the honors with abhorrence; your rank compels you to live in the palace; Tivoli, this place where I gather to the last all the sweetnesses that life offers, worries you for your young virtue; I see you wandering serious in face under these rose-flowered arbors, I watch you, with a smile, attracted by the beautiful flesh creatures placed on your passage, hesitating tenderly between Veronica and Theodore, and renouncing both at once, in favor of austerity, mere phantom. Non m'hai nascosto il tuo disdegno malinconico per questi effimeri splendori, per questa corte che si disperderà alla mia morte. You have not concealed from me your melancholy disdain for these ephemeral splendors, for this court that will dissipate at my death. Tu non mi ami molto; il tuo affetto filiale va piuttosto ad Antonino. You do not love me very much; your filial affection goes rather to Antoninus. Tu fiuti in me una saggezza opposta a quella che t'insegnano i tuoi maestri, e, nel mio abbandono ai sensi, un metodo di vita in antitesi alla severità del tuo, e che pur tuttavia gli è parallelo. You sniff out in me a wisdom opposite to that which your masters teach you, and, in my abandonment to the senses, a method of life antithetical to the severity of yours, and yet parallel to it. Non importa: non è necessario che tu mi comprenda. Never mind: you need not understand me. Vi è più d'una saggezza, e sono tutte necessarie al mondo: non è male che esse si alternino. There is more than one wisdom, and they are all necessary in the world: it is not bad for them to alternate.

Otto giorni dopo la morte di Lucio, mi feci portare in Senato in lettiga; chiesi il permesso di entrare così nella sala delle deliberazioni, e di pronunciare la mia allocuzione stando disteso, sostenuto da un mucchio di guanciali. Eight days after Lucius' death, I had myself brought to the Senate in a litter; I asked permission to enter the deliberation room in this way, and to deliver my address while lying down, supported by a pile of pillows. Parlare mi stanca: pregai i senatori di stringersi in cerchio intorno a me, per non esser costretto ad alzare la voce. Talking tires me: I begged the senators to huddle in a circle around me, so that I would not be forced to raise my voice. Feci l'elogio di Lucio; le mie poche frasi sostituirono nel programma della seduta il discorso che avrebbe dovuto pronunciar lui quello stesso giorno. I eulogized Lucius; my few sentences replaced in the session program the speech he was to deliver that same day. Poi, annunciai la mia nuova decisione; nominai Antonino; pronunciai il tuo nome. Then, I announced my new decision; I named Antoninus; I said your name. Avevo fatto assegnamento sull'adesione unanime: l'ottenni. I had relied on unanimous adherence: I got it. Espressi un'ultima volontà, che fu accettata come le altre: chiesi che Antonino adottasse pure il figlio di Lucio, che così avrà Marc'Aurelio per fratello; governerete insieme; conto su di te affinché tu abbia premure da fratello maggiore per lui. I expressed one last wish, which was accepted like the others: I asked that Antoninus also adopt Lucius' son, who will thus have Marc'Aurelius for a brother; you will rule together; I count on you to have big brotherly cares for him. Ci tengo che lo Stato conservi qualche cosa di Lucio. I care about the state preserving a few things about Lucius.

Tornando a casa, per la prima volta dopo lunghi giorni, ebbi la tentazione di sorridere. Returning home, for the first time in long days, I was tempted to smile. Avevo giocato con abilità. I had played with skill. I seguaci di Serviano, i conservatori ostili all'opera mia non avevano capitolato: tutte le cortesie da me usate a quell'augusto e antico corpo senatoriale, ormai sorpassato, non compensavano per loro i due o tre colpi che gli avevo inferto. The followers of Servianus, the conservatives hostile to my work, had not capitulated: all the courtesies I had used to that august and ancient senatorial body, now outdated, did not compensate for them for the two or three blows I had dealt them. Senza dubbio, essi profitteranno della mia morte per tentar d'annullare i miei atti. Undoubtedly, they will profit from my death to try to undo my deeds. Ma i miei nemici più feroci non oseranno respingere il più integro tra i loro rappresentanti e il figlio d'uno dei loro membri più rispettati. But my fiercest enemies will not dare to reject the most upright among their representatives and the son of one of their most respected members. La mia opera pubblica era compiuta: ormai, potevo far ritorno a Tivoli, rientrare in quel ritiro che la malattia rappresenta, compiere esperimenti con le mie sofferenze, abbandonarmi ai piaceri che mi restavano, riprendere in pace il mio dialogo interrotto con un fantasma. My public work was accomplished: by now, I could return to Tivoli, re-enter that retreat that illness represents, carry out experiments with my sufferings, indulge in my remaining pleasures, resume in peace my interrupted dialogue with a ghost. Il mio retaggio imperiale è al sicuro, tra le mani del pio Antonino e dell'austero Marc'Aurelio; e Lucio sopravvivrà anch'egli in suo figlio. My imperial legacy is safe, in the hands of the pious Antoninus and the austere Marc'Aurelius; and Lucius will also survive in his son. Non avevo disposto male le cose. I had not arranged things wrongly.