×

Utilizziamo i cookies per contribuire a migliorare LingQ. Visitando il sito, acconsenti alla nostra politica dei cookie.

image

Learn Italian with Lucrezia 2021, What is Carnevale like in Italy (origins and traditions) (sub)

What is Carnevale like in Italy (origins and traditions) (sub)

Ciao a tutti e bentornati sul mio canale.

Oggi vorrei parlarvi del Carnevale.

Voglio raccontarvi alcune curiosità sul Carnevale, spero quindi che questo video possa interessarvi.

Iniziamo dalla parola "carnevale", che avrebbe origine dall'espressione latina "carnem levare",

che significa letteralmente "togliere la carne",

ad indicare l'eliminazione della carne dai pasti quotidiani,

in riferimento al periodo della Quaresima, che inizia il giorno dopo la fine del Carnevale.

Il Carnevale quest'anno inizia l'11 febbraio - giovedì grasso -

e finisce il 16 febbraio - martedì grasso.

Il mercoledì successivo è il Mercoledì delle Ceneri, che dà inizio al periodo della Quaresima.

Proprio per questo motivo,

il Carnevale ha sempre rappresentato un periodo di festeggiamenti e di fasto,

proprio per controbilanciare il periodo di astinenza e digiuno che chi è praticante osserva dopo il Carnevale.

"A Carnevale ogni scherzo vale" è l'espressione che si usa,

che significa che ogni scherzo è concesso.

A Carnevale ci si maschera per uscire dalla quotidianità.

A Carnevale se mi metto una maschera, non sono più Lucrezia, posso essere chiunque io voglia essere.

Si sovvertono i ruoli sociali, si prendono in giro i personaggi importanti

e il caos sovverte l'ordine costituito.

Il Carnevale ha origini antichissime,

l'origine del carnevale risale infatti agli antichi Saturnali nell'antica Roma,

che erano una popolarissima e diffusissima festa religiosa romana in onore di Saturno.

Si credeva che Saturno fosse il dio dell'età dell'oro e quindi,

per ricordare quel momento di fasto e di ricchezza, si proponeva questo festeggiamento.

Quindi si imbandivano tavole, si organizzavano banchetti,

si facevano cose che normalmente erano proibite, per esempio si giocava a dadi.

Succedevano poi altre cose nell'antica Roma che adesso non vi sto a dire, ma se cercate, trovate.

E una cosa che andava a sovvertire l'ordine costituito era proprio il fatto che

i padroni potevano concedere delle libertà ai loro servi e per loro organizzavano dei banchetti. Questo era impensabile al di fuori di questa festa,

questo proprio per farvi capire quanto fosse un periodo dell'anno in cui tutto - o quasi - era concesso.

Il carnevale poi si festeggia a Roma anche nel Medioevo,

ma si festeggia anche a Firenze con i Medici, che organizzano queste sfilate di carri accompagnati da canti di carnevale.

Tornando un attimo alla Roma medievale,

a Roma si è sempre festeggiato un carnevale abbastanza cruento.

L'evento principale era una corsa di cavalli berberi lungo Via del Corso

e questi poveri cavalli travolgevano chiunque trovassero sul proprio cammino, quindi succedeva che tante persone morivano durante il carnevale.

E allora cosa succede? Questo carnevale di Roma fu festeggiato fino ai primi anni del Regno d'Italia,

poi il re decise di abolire questa celebrazione, perché appunto troppo cruenta, alcuni dicono.

Altri dicono anche perché troppo terrena, in qualche modo.

Spostandoci un po più avanti nell'asse temporale,

arrivando al 1500, a metà del 1500 troviamo la Commedia dell'Arte

che ha dato un grandissimo apporto al Carnevale come lo conosciamo oggi, per quanto riguarda le maschere.

La Commedia dell'Arte nasce in Italia nella metà del 1500,

si trattava di una forma teatrale in cui gli attori non seguivano un copione,

ma improvvisavano e indossavano delle “maschere” per rappresentare dei personaggi

caratterizzati da determinate caratteristiche fisiche, caratteriali e linguistiche.

Le maschere sono tipi stereotipati di personaggi e tra quelle più conosciute ricordiamo

Arlecchino (di Bergamo, un servo sempre pronto a fare dispetti e trarre in inganno i suoi padroni),

Colombina (di Venezia, una serva astuta e vivace),

Pulcinella (di Napoli, un contadino, non riesce mai a mantenere dei segreti ed è sempre alla ricerca di cibo),

Rugantino (di Roma, un giovane di Trastevere arrogante e un po' strafottente, ma in fondo buono).

Ce ne sono tantissime altre. Ogni regione ha la sua maschera.

La Commedia dell'Arte era estremamente distante dal teatro “alto”.

Si porta il teatro dei pochi a tutti, vengono rappresentati dei personaggi che sono popolani,

contadini e artigiani, così com'era composto il pubblico che assisteva agli spettacoli.

Quindi il pubblico, il popolo sostanzialmente vedeva se stesso rappresentato in scena.

Essendo il Carnevale una festa del popolo per il popolo,

queste maschere sono diventate un po' il simbolo dei festeggiamenti carnevaleschi più recenti.

Veniamo ora ai dolci tipici del carnevale.

Le frappe e le castagnole sono le regine del Carnevale!

Le castagnole sono anche chiamate "fave" o "favette",

mentre le frappe io le chiamo "frappe", perché sono di Roma, ma in realtà hanno tantissimi nomi.

In ogni regione vengono chiamate in modo diverso, alcuni nomi tra i più conosciuti sono:

bugie, chiacchiere, sfrappole, cenci, crostoli, eccetera.

Poi ci sono anche altri nomi che però io non conosco.

Un altro dolce di Carnevale che mi piace molto è la cicerchiata,

un dolce marchigiano che assomiglia un po' agli struffoli napoletani, però senza canditi.

Alcune tra le celebrazioni del Carnevale più conosciute in Italia sono:

Il Carnevale di Venezia, in Veneto.

Il Carnevale di Viareggio, in Toscana.

Il Carnevale di Fano, nelle Marche.

Il Carnevale di Cento, in Emilia Romagna.

Il Carnevale di Ivrea, in Piemonte.

Il Carnevale di Sciacca e Acireale, in Sicilia.

Il Carnevale di Oristano e Mamoiada, in Sardegna.

Il Carnevale di Putignano, in Puglia.

Questo è tutto per il video di oggi, sono solamente alcune informazioni,

ma se voi volete approfondire questi argomenti,

io vi lascerò dei link nella descrizione del video qui sotto perché possiate farlo.

Io vi ringrazio aver guardato questo video,

spero che vi sia piaciuto e spero che vi sia stato utile.

Noi ci vediamo nel prossimo.

A presto, ciao!

Learn languages from TV shows, movies, news, articles and more! Try LingQ for FREE