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Giornale per i bambini : Antologia {Autori Vari}, 2. La principessa di Nenuphar.

2. La principessa di Nenuphar.

Augusto Vittorio Vecchi: La principessa di Nenuphar.

Nr. 2 (14 luglio 1881), p. 19-21

Vicino alla sponda destra del Ticino poco più in su del ponte di Pavia c'è un padule. L'ombreggiano i pioppi italici dal fogliame d'argento: presso alla riva i gladioli rizzano le loro lunghe spade verde chiaro e là dove la terra comincia ad essere un tantin più asciutta germogliano folti e rigogliosi i non ti scordar di me. Se vedeste a primavera com'è bello il padule della Principessa Nenuphar! Miriadi di moscerini svolazzano fra i fiori giallo d'oro del gladiolo, fra le corolle bianche delle ninfee galleggianti sull'acqua dove gli alberi specchiano la loro immagine, intorno ai calicini cilestri delle veroniche che tappezzano il prato, ai piedi dei tronchi grigiazzurri. E poi sopra tutto codesto bel paesetto tranquillo brilla il sole tiepido di Maggio e penetra tra foglia e foglia ed accende l'argento dei pioppi, il bianco cereo delle ninfee, lo zaffiro dell'acqua, lo smeraldo del prato o la schiena bruna delle rane, le quali chete, chi sopra la foglia liscia d'una ninfea, chi abbrancata alle acute lame dei gladioli, chi seminascosta fra i giunchi, chi invece lestamente nuotando nell'acqua morta del padule bellissimo, salutano gracidando mollemente la bella giornata di sole e di ombra. Su quel padule impera una bella ranona dal ventre giallo, dalle anche potenti che io ho chiamato la Principessa Nenuphar.

Di tanto in tanto la vedo spiccare un salto, balzar fuori dall'acqua, saltar sulle più larghe foglione, accoccolarvisi gravemente come un giudice farebbe sulla sua poltrona, e poi sbarrare gli occhi rotondi a fior di capo, gonfiare il suo pancione color d'oro e mandar fuori un cro-cro cro-cro. Ed allora se vedeste che affaccendarsi nel suo popolo palustre! Le rane guizzano su dal fondo, scendono a balzelloni dalle rive dove sono corse a caccia dei moscerini dall'ali multicolori, lasciano le radiche degli alberi dove si appiattano sovente e corrono tutte intorno alla Principessa e rispondono a quel maestoso c ro-cro con un gracidare piano e rispettoso, come quello che faremmo noi se fossimo rane e se la nostra Regina c'interrogasse. Quanta gente non capisce la lingua che parlano le rane! Tutti coloro che passano accanto ad uno stagno senza prestar attento orecchio ai rumori che vi si sentono, che guardano la farfalla che svolazza e non odono il lieve fremito delle sue ali, che non indovinano il dialogo fra l'ape e il fiore, tutti quelli pei quali la foresta è muta, pei quali il roteare dell'onda che batte contro lo scoglio è suono informe, non comprendono nulla della continua e svariata conversazione del mondo che ci circonda. Ma il vostro amico Vecchi capisce tutti quei suoni ed intende le lingue delle rane, ed in quei cro-cro che ad altri sembrano tutti uguali egli scopre gli accenti dell'ira e dell'amore, i comandi e le preghiere. La Principessa diceva:

— Correte ad avvisare la Istitutrice di mia figlia che fra poco andrò al palazzo d'estate dov'essa studia e che faremo insieme una passeggiata. — Cro-cro, cro-cro, rispose il coro delle rane, e tosto a tutta forza di nuoto le snelle bestiuole approdarono alla sponda che guarda la parte più imboscata della foresta di pioppi.

Sopra una piccola isoletta d'arena tutta circondata da giunchi alti è costruito il palazzetto della Principessina Nenuphar. È tutto di foglioline giovani di gladiolo, alle quali la tenera età dà il colore del porro. Dentro è tutto tappezzato di muschio umido e verde, e la sabbia ed il fango rincalzati intorno alle pareti esteriori impediscono che v'entrino le biscie, i biacchi, i topi d'acqua e tutti i brutti nemici della dinastia regnante. In mezzo un bel Nenuphar color d'avorio, che si rinnova ogni mattina, è posato sul muschio e serve di letto alla Principessina, una bella ranina verde colle zampettine chiare chiare e cogli occhi azzurri. La Principessa madre entrò mentre l'Istitutrice faceva la lezione. — Principessina — domanda l'Istitutrice — ditemi qual è il nostro dovere quando il tempo minaccia di cambiare. — Signora maestra — risponde questa — allora noi dobbiamo abbandonare il fondo dello stagno, salire a galla, guardare il cielo che s'imbruna e gracidare in comune per avvisar gli uomini, acciocché mettano in serbo i fieni che stanno ammonticchiati nei prati; e poi dobbiamo cercare di prendere al varco i moscerini che volano sull'acqua perché quando piove gli è per noi impossibile andare a caccia. — Brava Principessina, brava, andiamo innanzi.

In questo mentre l'entrata della Principessa madre interruppe la lezione. La Principessa s'informò dalla Istitutrice dei progressi fatti, dei lavori eseguiti, della condotta della figlia. Ma qual fu il suo stupore quando udì che la piccola Nenuphar aveva quella mattina rifiutato di buttarsi nello stagno! Come, una ranocchia della famiglia cospicua di Nenuphar, la figlia del Re Mangiaporri morto l'anno prima nel difendere lo stagno paterno contro l'invasione della tribù delle serpi a schiena nera, la futura Regina aver paura dell'acqua! oibò! — Si- gnora Principessina, – disse la mamma con un cro-cro formidabile e per il quale tremarono come foglie di canna mosse dal vento tanto la figliuola colpevole quanto la Istitutrice troppo indulgente, — signora Principessina, venite meco e vi darò io una lezione di nuoto.

— No, mammina, no, ho paura, gridava la Principessina alzando le zampine in segno di terrore e seguendo l'Istitutrice; no, mammina, no. La Regina Nenuphar allora si mise a sedere sulla riva ed incominciò:

— Non c'è nulla che ti possa far paura. Noi ranocchie abbiamo sempre saputo nuotare e gli uomini che sono tanto superbi, alla fin dè conti ci hanno avuto a maestre. Non c'è che a fender l'acqua colle zampe dinanzi ed a respingerla addietro colle zampine posteriori. Anzi, lei signora, Panciarancia tenga per mano mia figlia mentre io le do coll'esempio una lezione. In così dire la Regina non fece né uno né due, ma giù un bel tuffo.

Invano essa chiamava con cro-cro imperiosi la sua cara ranocchietta a seguirla; questa invasa dalla paura stendeva i piedini verso l'estremo lembo dell'acque, ma non si decideva ancora. La mamma rovesciata sullo stagno colle zampine anteriori la chiamava; nulla, nulla.

Resistere ai voleri della mamma è già una cosa cattiva, ma immaginarsi poi quando la mamma è una regina!

L'occhio bruno di questa si rannuvolò; fece un impercettibile segno del capo all'Istitutrice che diede una spinta alla spalla della Principessina che a capitombolo patapunfete! cascò nell'acqua. La rapidità della caduta impedì che lanciasse agli echi del lido un croù-croù di dolore; il limpido lenzuolo d'acqua s'aperse sotto di lei e l'inghiottì. Ma non temete, bambini miei, non si fece punto male: sollevò prontamente il capo dal gorgo e la buona Regina ch'era pronta a venirle in soccorso la chiappò per le zampine davanti ed insegnandole il nuotare a tempo con dei cro - cro ripetuti e cadenzati le mostrò i movimenti del nuoto. Allora tutto il popolo che attendeva la prima lezione di nuoto di colei che un giorno doveva esser sua Sovrana, diede in un gracidio di gioia e di trionfo. Le foglie delle ninfee, i fiori eburnei, le rive, i tronchi d'albero il cui piede si bagna nell'onda, i cespugli di giunchi, di gladioli e di non ti scordar di me popolaronsi di ranocchie che sotto la sferza del sole tiepido di Maggio plaudivano alla Principessina Nenuphar che, domata la paura giovanile, nuotava sull'onda tranquilla, guidata dalla madre maestosa e contenta.


2. La principessa di Nenuphar. 2. Die Prinzessin von Nenuphar. 2. Η πριγκίπισσα του Nenuphar. 2\. The Princess of Nenuphar. 2. De prinses van Nenuphar. 2. A Princesa de Nenuphar. 2. Принцесса Ненуфара.

Augusto Vittorio Vecchi: La principessa di Nenuphar. Augusto Vittorio Vecchi: The princess of Nenuphar.

Nr. 2 (14 luglio 1881), p. 19-21

Vicino alla sponda destra del Ticino poco più in su del ponte di Pavia c’è un padule. In der Nähe des rechten Tessiner Ufers, kurz oberhalb der Brücke von Pavia, befindet sich ein Sumpf. Near the right bank of the Ticino just above the Pavia bridge there is a marsh. L’ombreggiano i pioppi italici dal fogliame d’argento: presso alla riva i gladioli rizzano le loro lunghe spade verde chiaro e là dove la terra comincia ad essere un tantin più asciutta germogliano folti e rigogliosi i non ti scordar di me. Die Italic-Pappeln mit silbernem Laub beschatten ihn: In Ufernähe richten die Gladiolen ihre langen hellgrünen Schwerter auf und wo die Erde beginnt, etwas trockener zu werden, sprießen die Vergissmeinnicht dicht und üppig. The Italic poplars with silver foliage shade it: near the shore the gladioli erect their long pale green swords and where the earth begins to be a bit drier the forget-me-nots sprout thick and luxuriant. Se vedeste a primavera com’è bello il padule della Principessa Nenuphar! If you saw in spring how beautiful the swamp of Princess Nenuphar is! Miriadi di moscerini svolazzano fra i fiori giallo d’oro del gladiolo, fra le corolle bianche delle ninfee galleggianti sull’acqua dove gli alberi specchiano la loro immagine, intorno ai calicini cilestri delle veroniche che tappezzano il prato, ai piedi dei tronchi grigiazzurri. Myriads of midges flutter among the golden yellow flowers of the gladiolus, among the white corollas of the water lilies floating on the water where the trees reflect their image, around the light blue calicini of the veronicas that cover the lawn, at the foot of the gray-blue trunks. E poi sopra tutto codesto bel paesetto tranquillo brilla il sole tiepido di Maggio e penetra tra foglia e foglia ed accende l’argento dei pioppi, il bianco cereo delle ninfee, lo zaffiro dell’acqua, lo smeraldo del prato o la schiena bruna delle rane, le quali chete, chi sopra la foglia liscia d’una ninfea, chi abbrancata alle acute lame dei gladioli, chi seminascosta fra i giunchi, chi invece lestamente nuotando nell’acqua morta del padule bellissimo, salutano gracidando mollemente la bella giornata di sole e di ombra. And then above all this beautiful quiet village shines the warm May sun and penetrates between leaf and leaf and lights up the silver of the poplars, the waxy white of the water lilies, the sapphire of the water, the emerald of the meadow or the brown back of the frogs. , who still, some on the smooth leaf of a water lily, some grabbed by the sharp blades of the gladioli, some half hidden among the reeds, some instead swiftly swimming in the dead water of the beautiful marsh, croaking softly greet the beautiful sunny day and of shadow. Su quel padule impera una bella ranona dal ventre giallo, dalle anche potenti che io ho chiamato la Principessa Nenuphar. A beautiful yellow-bellied frog reigns over that marsh, with powerful hips that I called Princess Nenuphar.

Di tanto in tanto la vedo spiccare un salto, balzar fuori dall’acqua, saltar sulle più larghe foglione, accoccolarvisi gravemente come un giudice farebbe sulla sua poltrona, e poi sbarrare gli occhi rotondi a fior di capo, gonfiare il suo pancione color d’oro e mandar fuori un cro-cro cro-cro. From time to time I see her leap, leap out of the water, jump onto the largest foglione, crouch down gravely as a judge would in his chair, and then roll her round eyes wide over her head, swell up her golden belly. gold and send out a cro-cro cro-cro. Ed allora se vedeste che affaccendarsi nel suo popolo palustre! And then if you saw that busy with his marshy people! Le rane guizzano su dal fondo, scendono a balzelloni dalle rive dove sono corse a caccia dei moscerini dall’ali multicolori, lasciano le radiche degli alberi dove si appiattano sovente e corrono tutte intorno alla Principessa e rispondono a quel maestoso c ro-cro con un gracidare piano e rispettoso, come quello che faremmo noi se fossimo rane e se la nostra Regina c’interrogasse. The frogs dart up from the bottom, jump down from the banks where they ran to chase the multicolored winged midges, leave the roots of the trees where they often flatten and run all around the Princess and respond to that majestic ro-cro with a croaking softly and respectfully, like what we would do if we were frogs and our Queen questioned us. Quanta gente non capisce la lingua che parlano le rane! Tutti coloro che passano accanto ad uno stagno senza prestar attento orecchio ai rumori che vi si sentono, che guardano la farfalla che svolazza e non odono il lieve fremito delle sue ali, che non indovinano il dialogo fra l’ape e il fiore, tutti quelli pei quali la foresta è muta, pei quali il roteare dell’onda che batte contro lo scoglio è suono informe, non comprendono nulla della continua e svariata conversazione del mondo che ci circonda. All those who pass by a pond without paying attention to the noises heard there, who look at the butterfly fluttering and do not hear the slight quiver of its wings, who do not guess the dialogue between the bee and the flower, all those who for whom the forest is silent, for whom the swirling of the wave beating against the rock is a shapeless sound, they understand nothing of the continuous and varied conversation of the world around us. Ma il vostro amico Vecchi capisce tutti quei suoni ed intende le lingue delle rane, ed in quei cro-cro che ad altri sembrano tutti uguali egli scopre gli accenti dell’ira e dell’amore, i comandi e le preghiere. But your friend Vecchi understands all those sounds and understands the tongues of frogs, and in those crosses that all seem the same to others, he discovers the accents of anger and love, commands and prayers. La Principessa diceva:

— Correte ad avvisare la Istitutrice di mia figlia che fra poco andrò al palazzo d’estate dov’essa studia e che faremo insieme una passeggiata. - Run and tell my daughter's governess that I will soon go to the summer palace where she is studying and that we will take a walk together. — Cro-cro, cro-cro, rispose il coro delle rane, e tosto a tutta forza di nuoto le snelle bestiuole approdarono alla sponda che guarda la parte più imboscata della foresta di pioppi. - Cro-cro, cro-cro, answered the chorus of frogs, and soon at full strength the slender animals landed on the bank overlooking the most ambushed part of the forest of poplars.

Sopra una piccola isoletta d’arena tutta circondata da giunchi alti è costruito il palazzetto della Principessina Nenuphar. On a small islet of sand all surrounded by tall rushes is built the little palace of Princess Nenuphar. È tutto di foglioline giovani di gladiolo, alle quali la tenera età dà il colore del porro. It is all about young gladiolus leaves, to which tender age gives the color of the leek. Dentro è tutto tappezzato di muschio umido e verde, e la sabbia ed il fango rincalzati intorno alle pareti esteriori impediscono che v’entrino le biscie, i biacchi, i topi d’acqua e tutti i brutti nemici della dinastia regnante. Inside it is all carpeted with damp and green moss, and the sand and mud huddled around the outer walls prevent the snakes, whites, water rats and all the ugly enemies of the ruling dynasty from entering. In mezzo un bel Nenuphar color d’avorio, che si rinnova ogni mattina, è posato sul muschio e serve di letto alla Principessina, una bella ranina verde colle zampettine chiare chiare e cogli occhi azzurri. In the middle, a beautiful ivory-colored Nenuphar, which is renewed every morning, rests on the moss and serves as a bed for the Princess, a beautiful green little frog with pale pale paws and blue eyes. La Principessa madre entrò mentre l’Istitutrice faceva la lezione. — Principessina — domanda l’Istitutrice — ditemi qual è il nostro dovere quando il tempo minaccia di cambiare. - Little Princess - asks the Governess - tell me what our duty is when time threatens to change. — Signora maestra — risponde questa — allora noi dobbiamo abbandonare il fondo dello stagno, salire a galla, guardare il cielo che s’imbruna e gracidare in comune per avvisar gli uomini, acciocché mettano in serbo i fieni che stanno ammonticchiati nei prati; e poi dobbiamo cercare di prendere al varco i moscerini che volano sull’acqua perché quando piove gli è per noi impossibile andare a caccia. - Madam teacher - she replies - then we must leave the bottom of the pond, rise to the surface, look at the darkening sky and croak in common to warn the men, so that they can put aside the hays that are piled up in the meadows; and then we must try to catch the midges that fly over the water because when it rains it is impossible for us to go hunting. — Brava Principessina, brava, andiamo innanzi. - Good little princess, good, let's go ahead.

In questo mentre l’entrata della Principessa madre interruppe la lezione. In this while the entrance of the Princess Mother interrupted the lesson. La Principessa s’informò dalla Istitutrice dei progressi fatti, dei lavori eseguiti, della condotta della figlia. The Princess inquired from the Governess of the progress made, of the work carried out, of the conduct of her daughter. Ma qual fu il suo stupore quando udì che la piccola Nenuphar aveva quella mattina rifiutato di buttarsi nello stagno! But what was his astonishment when he heard that little Nenuphar had refused to jump into the pond that morning! Come, una ranocchia della famiglia cospicua di Nenuphar, la figlia del Re Mangiaporri morto l’anno prima nel difendere lo stagno paterno contro l’invasione della tribù delle serpi a schiena nera, la futura Regina aver paura dell’acqua! Like, a frog of the conspicuous family of Nenuphar, the daughter of the Porter King who died the year before in defending the paternal pond against the invasion of the black-backed snake tribe, the future Queen being afraid of the water! oibò! oibò! — Si- gnora Principessina, – disse la mamma con un cro-cro formidabile e per il quale tremarono come foglie di canna mosse dal vento tanto la figliuola colpevole quanto la Istitutrice troppo indulgente, — signora Principessina, venite meco e vi darò io una lezione di nuoto. - Miss Princess, - said the mother with a formidable cro-cro and for which trembled like reed leaves moved by the wind both the guilty daughter and the too indulgent Governess, - Signora Principessina, come with me and I will give you a lesson of swimming.

— No, mammina, no, ho paura, gridava la Principessina alzando le zampine in segno di terrore e seguendo l’Istitutrice; no, mammina, no. - No, mommy, no, I'm afraid, the little princess cried, raising her paws as a sign of terror and following the Governess; no, mommy, no. La Regina Nenuphar allora si mise a sedere sulla riva ed incominciò:

— Non c’è nulla che ti possa far paura. Noi ranocchie abbiamo sempre saputo nuotare e gli uomini che sono tanto superbi, alla fin dè conti ci hanno avuto a maestre. Non c’è che a fender l’acqua colle zampe dinanzi ed a respingerla addietro colle zampine posteriori. There is only to split the water with the front legs and to push it back with the hind legs. Anzi, lei signora, Panciarancia tenga per mano mia figlia mentre io le do coll’esempio una lezione. Indeed, Madame, Panciarancia holds my daughter by the hand while I give her a lesson by example. In così dire la Regina non fece né uno né due, ma giù un bel tuffo. In so to speak the Queen did neither one nor two, but down a nice dive.

Invano essa chiamava con cro-cro imperiosi la sua cara ranocchietta a seguirla; questa invasa dalla paura stendeva i piedini verso l’estremo lembo dell’acque, ma non si decideva ancora. In vain did she call her dear little frog with imperious cro-cro to follow her; this invaded by fear stretched its feet towards the extreme edge of the water, but it was not yet decided. La mamma rovesciata sullo stagno colle zampine anteriori la chiamava; nulla, nulla. The mother, overturned on the pond with her forelegs, called to her; nothing, nothing.

Resistere ai voleri della mamma è già una cosa cattiva, ma immaginarsi poi quando la mamma è una regina! Resisting the wishes of the mother is already a bad thing, but then imagine when the mother is a queen!

L’occhio bruno di questa si rannuvolò; fece un impercettibile segno del capo all’Istitutrice che diede una spinta alla spalla della Principessina che a capitombolo patapunfete! Her brown eye clouded over; he made an imperceptible sign of the head to the Governess who gave a push to the shoulder of the little princess who, to tumble, patapunfete! cascò nell’acqua. fell into the water. La rapidità della caduta impedì che lanciasse agli echi del lido un croù-croù di dolore; il limpido lenzuolo d’acqua s’aperse sotto di lei e l’inghiottì. The rapidity of the fall prevented him from throwing a croù-croù of pain at the echoes of the beach; the clear sheet of water opened beneath her and swallowed her. Ma non temete, bambini miei, non si fece punto male: sollevò prontamente il capo dal gorgo e la buona Regina ch’era pronta a venirle in soccorso la chiappò per le zampine davanti ed insegnandole il nuotare a tempo con dei cro - cro ripetuti e cadenzati le mostrò i movimenti del nuoto. But fear not, my children, she did not hurt herself: she promptly raised her head from the whirlpool and the good Queen who was ready to come to her rescue, clapped her by the front paws and taught her to swim in time with repeated cro - cro. cadenced showed her the movements of swimming. Allora tutto il popolo che attendeva la prima lezione di nuoto di colei che un giorno doveva esser sua Sovrana, diede in un gracidio di gioia e di trionfo. Then all the people who were waiting for the first swimming lesson of the one who was to be their Sovereign one day, gave a croak of joy and triumph. Le foglie delle ninfee, i fiori eburnei, le rive, i tronchi d’albero il cui piede si bagna nell’onda, i cespugli di giunchi, di gladioli e di non ti scordar di me popolaronsi di ranocchie che sotto la sferza del sole tiepido di Maggio plaudivano alla Principessina Nenuphar che, domata la paura giovanile, nuotava sull’onda tranquilla, guidata dalla madre maestosa e contenta. The leaves of the water lilies, the ivory flowers, the shores, the tree trunks whose foot gets wet in the wave, the bushes of rushes, gladioli and forget-me-nots are populated with frogs that under the lash of the warm sun in May they applauded Princess Nenuphar who, having tamed her youthful fear, swam on the calm wave, guided by her majestic and happy mother.