Possiamo cancellare i brutti ricordi?
Che sia dovuto a una terribile rottura in amore o un fatto traumatico, alcuni ricordi
possono perseguitarci per tutta la vita.
E se invece ci fosse un metodo che ci permetta di dimenticarli tutti insieme?
Può la scienza cancellare i nostri brutti ricordi?
La memoria è un processo incredibilmente complesso; nonostante alcuni scienziati abbiano
pensato che fosse tipo una cassettiera, con determinati ricordi immagazzinati in diverse
sezioni del cervello, oggi, sappiamo che non è così.
Infatti, ogni ricordo è un processo del cervello.
Se alla fine ti ricordi di questo video, è grazie alle cellule del cervello che si sono
attivate, creando nuove connessioni e collegamenti, e, letteralmente, hanno ricablato i circuiti
nella tua mente.
E questo cambiamento è in parte agevolato dalle proteine del cervello.
Quindi che cosa succede quando non ci sono proteine a disposizione?
In poche parole non si possono creare ricordi.
Davvero - gli scienziati lo hanno testato dando agli animali droghe che prevengono la
formazione di queste protetine.
L'esito è stato che gli animali non ricordavano quanto accaduto poco prima dell'assunzione
della sostanza.
Dopo questa ricerca, gli scienziati hanno scoperto un metodo per destinare alla cancellazione
la memoria a lungo termine.
Vedi, ogni volta che ricordi qualcosa, il tuo cervello si attiva e ricrea i collegamenti.
Infatti, ogni volta che ripensi a un avvenimento passato, lo stai effettivamente cambiando
all'interno della mente.
E ogni volta il ricordo viene in parte alterato, rispecchiando i tuoi pensieri attuali.
Ricordarsi di qualcosa è un atto di creazione e immaginazione, che vuol dire che più rifletti
su un vecchio ricordo e meno accurato diventa.
E gli scenziati hanno effettivamente quantificato questo cambiamento.
Dopo l'11 settembre, a centinaia di persone vennero fatte domande su cosa ricordassero
del terribile giorno.
Un anno dopo, il 37% dei dettagli variarono.
Nel 2004, circa il 50% dei particolari fu differente o mancante.
E dato che i ricordi vengono formati e ricreati ogni volta, somministrando la sostanza che
inibisce la proteina in questione, mentre ripensi a un ricordo, quest'ultimo può essere
rimosso.
Per provarlo, gli scienziati presero alcuni topi da laboratorio, gli fecero ascoltare
un suono seguito poco dopo da una scarica elettrica.
Dopo averlo ripetuto per diverse volte, i roditori appresero che udendo quel suono,
avrebbe presto sentito una scossa.
Il risultato è che si fermarono diventando tesi ogni volta che venne riprodotto il suono.
Passati alcuni mesi, i topi avrebbero risposto ancora al rumore; tuttavia, se somministrata
della droga prima, avrebbero perso il ricordo del suono, non facendoci più caso.
Ebbero così perso il ricordo di questo specifico suono.
Per esssere certi che la droga non stesse effettivamente causando grossi danni cerebrali,
gli scienziati ripeterono questi esperimenti con più suoni.
Entrambi i suoni li avrebbero avvisati della scossa, dopodiché, il topo si sarebbe dovuto
spaventare.
Ma una volta somministrato il farmaco ed eseguito solo uno degli audio, il topo avrebbe dimenticato
solo ciò che ascoltò poco prima, avendo ancora paura dell'altro suono.
Col passare del tempo gli scienziati hanno scoperto farmaci specifici che prendono di
mira determinate proteine in diverse parti del cervello.
Per cui se hai un brutto ricordo, prendendo di mira una proteina nella zona emotiva del
cervello, può aiutare a cancellare questa singola connessione, che potrebbe essere un
eccezionale strumento, sopratutto per i pazienti che soffrono di patologie come i disturbi
post traumatici da stress.
Ma dato che questi farmaci sono ancora in fase di sperimentazione, la domanda rimane;
se ci verrà mai data una "pillola dell'oblio", saresti disposto a prenderla?
Faccelo sapere nei commenti e non perderti i prossimi episodi.