La STORIA dei GAS nelle guerre: il cloro
Le tecnologie della Prima Guerra Mondiale Il cloro gassoso
Nel 1914, un chimico dal nome di Fritz Haber, offrì le sue competenze all'esercito tedesco.
Presto iniziò a fare esperimenti col gas asfissiante a base di cloro da impiegare nella
guerra in trincea.
Nell'aprile del 1915, 150 tonnellate di cloro gassoso letale vennero utilizzate dalle forze
tedesche contro i francesi.
L'esercito a Ypres.
I soldati francesi videro delle nubi di colore giallastro con un indistinguibile profumo
di ananas e pepe che lentamente si avvicinavano alle loro trincee.
In un primo momento, la fanteria francese ipotizzò che i tedeschi avessero semplicemente
utilizzato una cortina fumogena, finché non cominciarono a lamentare dolori al petto e
una sensazione bruciante in gola.
Non appena fu evidente che si trattasse di un attacco a gas, i francesi fuggirono dalla
zona, lasciando un buco nella linea Alleata.
L'esercito tedesco era indeciso se avanzare o meno perché preoccupato dai danni provocati
dal gas.
Questo permise alle truppe canadesi e britanniche di recuperare la posizione prima che le forze
tedesche potessero avanzare.
Il gas di cloro danneggia gli organi respiratori della sfortunata vittima e porta a una morte
lenta da asfissia, il quale fu un fattore determinante negli attacchi a gas.
Quando l'esercito britannico lanciò un attacco gas il 25 settembre 1915, il vento gli soffiò
contro, rimandando indietro la nube verso le truppe britanniche.
Problema risolto nel 1916 quando le bombe a gas furono impiegate utilizzando l'artiglieria
pesante, permettendo attacchi a distanze maggiori.
Quindi, come si contrastava un attacco a gas?
Inizialmente le truppe alleate usavano delle maschere di cotone oppure un fazzoletto imbevuto
di urina, dato che si scoprì che l'ammoniaca nel tampone neutralizzava il cloro.
Successivamente, i soldati ebbero in dotazione maschere antigas e respiratori anti-asfissia,
dei mezzi di protezione più efficienti contro i gas.