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Podcast Italiano subtitled, L'italiano sta peggiorando? Il NEOSTANDARD

L'italiano sta peggiorando? Il NEOSTANDARD

Nello scorso secolo è successo qualcosa di sorprendente.

Noi italiani abbiamo iniziato a parlare italiano.

Oggi, infatti, più del 90% delle persone

che vivono in Italia, conosce la lingua di Dante.

È vero, non tutti lo sappiamo bene.

Però tutti conosciamo, bene o male, l'italiano.

E perché questo è sorprendente? Lo scopriremo in questo video.

Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano,

il canale YouTube e podcast per imparare l'italiano se siete stranieri

e ogni tanto, a volte, sempre più spesso,

un canale che può interessare anche agli italiani.

Dicevo, perché è sorprendente? Beh, vediamo qualche dato.

Nel 1955 solo il 36% della popolazione italiana parlava italiano.

Torniamo ancora più indietro: 1861. L'Italia finalmente diventa

uno Stato unitario dopo secoli di divisioni politiche.

Linguisticamente però il paese è molto frammentato.

Gli italiani parlano dialetto e l'italiano

è conosciuto dal 2,5% secondo una stima,

al 10% secondo un'altra stima, di persone.

Entrambe le stime dimostrano che l'italiano era poco conosciuto.

Oggi, come abbiamo detto, questo dato è del 90% circa

ed è un risultato notevole, non è da sottovalutare,

perché noi abbiamo preso una lingua scritta,

da secoli impiegata dagli intellettuali, dagli scrittori,

e l'abbiamo fatta diventare una lingua parlata,

l'abbiamo fatta nostra, per così dire.

I dialetti sono rimasti, ma si usano

sempre di meno in via esclusiva, quindi da soli.

E come potete capire è molto importante che uno Stato

abbia una lingua nazionale, che viene compresa e utilizzata dal suo popolo.

Quindi, questo grande cambiamento è avvenuto di recente.

Ora, consideriamo questo fatto: una lingua, per cambiare, deve essere parlata.

Prendete l'italiano: dal 1300 agli anni '60 del 1900 è cambiato un pochino,

ma molto, molto poco, molto meno rispetto, per esempio,

a quanto è cambiato l'inglese dal 1300 al 1900 o ai giorni nostri.

E questo perché il modello di italiano, per secoli,

è stato l'italiano scritto da Dante, Petrarca e Boccaccio nel 1300.

Se parliamo poi di grammatica beh, il modello principale di grammatica

è stata la codificazione, da parte del grammatico e scrittore Pietro Bembo

fatta nel 1525, nel suo libro "Le prose della volgar lingua"

in cui lui ha fissato la grammatica italiana

ispirandosi al modello di Petrarca e Boccaccio,

trascurando un pochino Dante che comunque, innegabilmente,

ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della lingua.

Una cosa interessante è che Bembo fa un'operazione molto vintage,

cioè lui prende l'italiano, o fiorentino, scritto di 200 anni prima rispetto a lui,

non il fiorentino del suo tempo.

E la sua grammatica, creata con questa operazione vintage,

ha rappresentato per secoli il nucleo fondante,

fondamentale della grammatica italiana.

Torniamo al secolo scorso. Tra gli anni '60 e gli anni '80

hanno luogo una serie di cambiamenti socio-culturali

molto importanti, quindi la diffusione della televisione,

l'importanza della scuola, emigrazioni interne,

la diffusione dei giornali... E tutti questi fattori

contribuiscono alla diffusione della lingua italiana.

Cresce il numero di persone che parlano

solamente italiano, come me o come i miei genitori

e cresce il numero di persone che parlano l'italiano come madrelingua,

molto importante questo fatto.

Abbiamo detto che solo una lingua che viene parlata è una lingua che cambia.

Se prima l'italiano non veniva parlato e quindi non cambiava,

adesso l'italiano finalmente viene parlato

e questo scatena tutta una serie di cambiamenti molto repentini, molto veloci.

Numerosi usi linguistici che già esistevano nella letteratura

ma erano considerati, diciamo, substandard,

iniziano a diventare sempre più comuni e diffusi,

tanto che negli anni '80 le cose sono già cambiate così tanto

che i linguisti fanno il punto della situazione

e si rendono conto che l'italiano sta cambiando

e per questo coniano alcune espressioni come:

"italiano neostandard", "italiano dell'uso medio",

"italiano tendenziale", "italiano comune".

Si rendono conto che l'italiano del popolo

differisce dall'italiano della norma letteraria, codificato dalle grammatiche

che hanno ancora come base, diciamo, quella di Bembo del 1500.

A questa norma letteraria, imposta dall'alto, dalla tradizione,

si sta affiancando una nuova norma,

una norma dell'uso, una norma statistica.

I nuovi modelli non sono più gli scrittori o gli intellettuali,

ma sono i giornali, sono i mass media,

sono i politici e alla fine sono le persone stesse, la popolazione.

È un nuovo modo di parlare, più rilassato, più personale,

meno formale e sì, bisogna dirlo: più semplice.

E questo processo non si è fermato negli anni '80,

ma sta ancora continuando, ovviamente.

L'aspetto interessante è che a scuola ci viene insegnata la norma tradizionale,

l'italiano standard, se vogliamo.

Ma poi, per la strada, in giro, noi utilizziamo l'italiano neostandard

e quindi c'è una distanza che dà fastidio a tante persone

che magari hanno imparato la norma e che ritengono assolutamente intoccabile,

che poi si rendono conto che però non è l'italiano che vediamo in giro,

non vediamo su internet, non vediamo spesso neanche sui giornali.

La norma letteraria esiste, ha ancora il suo prestigio,

ha ancora la sua importanza (ci viene insegnata a scuola),

ma è un modello che è sempre più distante dalla lingua utilizzata oggi.

E vediamo ora alcuni dei tratti più importanti dell'italiano neostandard.

A scuola, e io ho fatto le elementari nei primi anni 2000, non gli anni '50,

ho imparato il verbo "essere" così:

io sono, tu sei, egli/ella è, noi siamo, voi siete, essi/esse sono.

Nel mondo reale, oggi, nessuno dice: "egli", "ella", "essi", "esse",

perché normalmente diciamo, e forse voi stranieri

avete solamente imparato questi pronomi giustamente,

perché sono gli unici che si usano,

"lui", "lei", "loro", che però vengono praticamente dai pronomi tonici,

cioè in passato erano solo pronomi tonici,

quindi: "Ho visto lui", "ho visto lei" e "ho visto loro".

Questo pronome-oggetto praticamente è diventato anche un pronome-soggetto,

quindi: "Lui è andato", "lei è tornata", "loro sono venuti",

anche se in realtà è molto più comune omettere completamente il pronome,

quindi: "Ha detto", "ha comprato", "è andata", "sono tornati", eccetera.

Ah, e già Alessandro Manzoni - se non lo conosceste

è l'autore del primo romanzo in lingua italiana,

fondamentale per lo sviluppo dell'italiano -

nei "Promessi Sposi", nell'edizione finale dei "Promessi Sposi",

ha rimosso tutti i pronomi: "egli", "ella", "essi", "esse",

a volte sostituendoli con "lui", "lei", "loro",

ma ancora più spesso non mettendo proprio niente,

quindi un po' come facciamo oggi noi.

Rimaniamo nell'ambito dei pronomi.

Secondo la norma si dovrebbe utilizzare "loro"

in una frase come: "Ho detto loro",

"Ho comunicato loro il risultato dell'esame", "Ho dato loro un regalo".

Quindi abbiamo: "Ho detto loro" atono e "ho detto a loro" tonico,

un po' come: "Mi hanno detto" atono e "hanno detto a me" tonico.

Allora, questo uso tipo: "Ho dato loro il regalo", non è sparito

ma è stato relegato a un uso piuttosto formale.

Io personalmente, in un contesto normale,

rilassato, nella lingua di tutti i giorni,

non direi mai: "Ho dato loro il regalo".

Mi sembra un po' troppo formale, troppo elegante.

Direi infatti: "Gli ho dato un regalo",

"gli ho comunicato il risultato dell'esame", "gli ho detto la verità".

Parliamo ora del passato remoto che è un tempo

piuttosto ostico per gli stranieri ma anche per noi italiani, a dire la verità.

Infatti, oggigiorno, si usa sempre di meno nella lingua parlata.

Ora, è vero che al Sud si usa di più in alcune regioni, soprattutto la Campania,

però al Nord non si usa e il Nord è, alla fine, il luogo dove

si parla l'italiano che è più influente,

che influisce anche sull'italiano parlato da altre parti d'Italia.

E quindi anche al Sud il passato remoto sta un po' regredendo,

si sta usando sempre di meno.

Nell'italiano di oggi è molto più comune

dire: "Sono nato a Torino" che non: "Nacqui a Torino".

Oppure: "Cinque anni fa sono andato in Grecia",

rispetto a: "Cinque anni fa andai in Grecia",

anche se è vero che ci sono delle variazioni regionali.

E in queso senso l'italiano si sta avvicinando al francese.

Poi, in italiano standard sono presenti due tempi futuri,

ma nell'italiano neostandard, sempre più spesso,

utilizziamo il presente al posto del futuro. Si chiama "presente pro futuro".

E questo avviene soprattutto per azioni che sicuramente avverranno

oppure che sono pianificate, quindi: "Domani vado dal dottore"

al posto di: "Domani andrò dal dottore", perché è una cosa sicura.

Oppure: "Tra due mesi mi scade il passaporto"

al posto di: "Tra due mesi mi scadrà il passaporto",

anche qui è una cosa sicura.

Il futuro non è morto, anzi. Però in un parlato informale

si tende ad usare sempre più spesso il presente.

A proposito, ho fatto un video su questo argomento molto tempo fa, lo trovate qui.

Il futuro, invece, ha acquisito un'altro significato,

quello di ipotesi, di probabilità, di supposizione.

- Quanti anni ha Giovanni? - Mah, non lo so. Avrà una trentina d'anni.

Oppure: "Fuori fa freddissimo, ci saranno -5°C."

Il futuro, in questo caso, non è un vero futuro, è un'ipotesi,

quindi ipotizzo che Giovanni abbia una trentina d'anni,

oppure suppongo che fuori facciano -5°C.

Anche qui, non è un uso nuovo, è un uso vecchio, attestato nella letteratura

ma che si è diffuso molto nell'italiano neostandard.

Oh, adesso finalmente facciamo arrabbiare alcuni italiani che mi stanno guardando...

"Se lo sapevo, non venivo". "Se me lo dicevi, te lo portavo".

"Se lo volevo, lo facevo".

Vi vedo, cari italiani, state già scrivendo dei commenti infuriati

del tipo: "Oddio, come si possono accettare queste frasi?!"

"Fanno schifo! Sono cacofoniche, sono terribili!"

La norma, infatti, vorrebbe: "Se lo avessi saputo, non sarei venuto"

oppure: "Se me l'avessi detto, te l'avrei portato",

o ancora: "Se avessi voluto, l'avrei fatto".

Ma io sono sicuro che, in alcuni contesti informali,

a tutti ci scappa questo uso dell'imperfetto nei periodi ipotetici.

E la parola chiave è contesto. Il contesto è fondamentale,

cioè dobbiamo superare la dicotomia che c'è un modo di parlare corretto

e un modo di parlare scorretto ed è sempre così.

No! Ci sono dei contesti e dobbiamo accettare

la nozione di appropriato e inappropriato.

In alcuni contesti è appropriato parlare in un modo

e inappropriato in un altro e in altri, invece, il contrario.

"Se lo sapevo, non venivo" va benissimo su Whatsapp oppure in birreria.

Anzi, forse è addirittura preferibile perché è più veloce.

Al contrario non andrebbe mai usato in un colloquio di lavoro.

La lingua è come l'abbigliamento: la sua formalità varia in base alla situazione.

Nessuno andrebbe a un colloquio di lavoro in costume da bagno,

così come nessuno andrebbe in spiaggia in giacca e cravatta.

Poi c'è il "che polivalente" ovvero il "che" usato in contesti

in cui non sarebbe previsto dalla norma.

Per esempio il "che temporale" in una frase come:

"Il giorno che mi sono laureato"

al posto di: "Il giorno in cui mi sono laureato".

Interessante anche il "che" in frasi come: "Mangia, che ti fa bene"

oppure: "Vai a dormire, che è tardi",

oppure: "Chiamami, che ti devo dire una cosa".

Ma anche "che" al posto di "di cui":

"Il ragazzo che ti ho parlato" al posto di: "Il ragazzo di cui ti ho parlato".

Questo forse è un po' meno accettato però si può sentire in contesti molto rilassati.

Poi ci sono gli "accordi a senso" quindi, per esempio:

"La maggior parte delle persone sono venute"

al posto di: "È venuta", come prevederebbe la norma grammaticale.

"La metà degli studenti sono assenti" al posto di: "È assente".

"Al matrimonio c'erano un centinaio di invitati"

al posto di: "C'era un centinaio di invitati".

Ad alcuni non piacciono però, bisogna ammetterlo,

sono molto, molto diffusi e non solo nel parlato.

Infine parliamo delle "frasi marcate", ovvero le frasi che non seguono

l'ordine canonico delle parole in italiano,

quindi: soggetto - verbo - oggetto. Facciamo qualche esempio!

Al posto di dire: "Ho compraro le mele" potremmo dire: "Le mele le ho comprate",

che aggiunge una sfumatura di significato molto, molto interessante, ovvero:

per quanto riguarda le mele, le ho comprate

ma magari non ho comprato le arance.

Oppure: "Gianni ha mangiato la torta", frase standard non marcata

e per esempio: "È Gianni che ha mangiato la torta",

che è un'altra frase marcata.

Anche questo uso è molto comune nel parlato, un po' meno nello scritto.

Se vi interessa c'è questo video che ho fatto molto tempo fa, in cui approfondisco.

Siamo arrivati alla fine.

Queste erano alcune delle caratteristiche dell'italiano neostandard,

ma ci sono tantissimi altri tratti di cui non ho parlato per mancanza di tempo.

Detto questo, se vi interessa trovate alcuni link interessanti,

ad alcune fonti che ho usato qui sotto,

e se state imparando l'italiano, farò un episodio bonus

del mio podcast esclusivo "Tre parole"

in cui approfondirò questo argomento

facendo altri esempi di caratteristiche del neostandard,

sul mio Club su Patreon che costa 9 dollari al mese

e vi dà accesso a un sacco di altri contenuti esclusivi.

In conclusione, l'italiano è una lingua in movimento, come tutte le lingue parlate.

È una lingua che sta cambiando tanto e questo non piace a tante persone

che ritengono che questo sia un problema

e che la lingua stia peggiorando, in qualche modo.

Io però sono più ottimista e penso che dobbiamo comunque essere felici

del fatto che adesso abbiamo una lingua che tutti in Italia parliamo,

ed è qualcosa di straordinario.

Alcune domande per voi! Per gli stranieri: avete mai fatto caso

a questi usi dell'italiano? E magari sapevate che c'è un italiano standard

che è un pochino diverso dall'italiano parlato oggi?

Invece ai nostri ospiti italiani chiederei: quali di questi usi utilizzate effettivamente?

Quali vi piacciono e quali invece non usereste mai,

nemmeno se minacciati di torture, ecco?

Un ringraziamento infine va a tutte queste fantastiche persone

che sostengono il progetto e sono iscritte al Podcast Italiano Club.

Tra l'altro siamo quasi 400!

Aiutatemi ad arrivare a 400 membri, sarei molto contento.

E detto questo, ci vediamo nel prossimo video.

Alla prossima! Ciao ciao!


L'italiano sta peggiorando? Il NEOSTANDARD Wird Italienisch schlechter? Der NEOSTANDARD Is Italian getting worse? The NEOSTANDARD ¿Está empeorando el italiano? El NEOSTANDAR O italiano está a piorar? O NEOSTANDARD Blir italienska sämre? NEOSTANDARD

Nello scorso secolo è successo qualcosa di sorprendente. Something surprising happened in the last century.

Noi italiani abbiamo iniziato a parlare italiano.

Oggi, infatti, più del 90% delle persone

che vivono in Italia, conosce la lingua di Dante.

È vero, non tutti lo sappiamo bene.

Però tutti conosciamo, bene o male, l'italiano.

E perché questo è sorprendente? Lo scopriremo in questo video.

Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano,

il canale YouTube e podcast per imparare l'italiano se siete stranieri

e ogni tanto, a volte, sempre più spesso, And every now and then, sometimes, more and more often,

un canale che può interessare anche agli italiani. a channel that may also be of interest to Italians.

Dicevo, perché è sorprendente? Beh, vediamo qualche dato. I said, why is it surprising? Well, let's look at some data.

Nel 1955 solo il 36% della popolazione italiana parlava italiano.

Torniamo ancora più indietro: 1861. L'Italia finalmente diventa

uno Stato unitario dopo secoli di divisioni politiche.

Linguisticamente però il paese è molto frammentato.

Gli italiani parlano dialetto e l'italiano

è conosciuto dal 2,5% secondo una stima, is known by 2.5 percent according to one estimate,

al 10% secondo un'altra stima, di persone.

Entrambe le stime dimostrano che l'italiano era poco conosciuto.

Oggi, come abbiamo detto, questo dato è del 90% circa

ed è un risultato notevole, non è da sottovalutare,

perché noi abbiamo preso una lingua scritta, Because we took a written language,

da secoli impiegata dagli intellettuali, dagli scrittori, for centuries employed by intellectuals, by writers,

e l'abbiamo fatta diventare una lingua parlata,

l'abbiamo fatta nostra, per così dire. We made it our own, so to speak.

I dialetti sono rimasti, ma si usano Dialects have remained, but they are used

sempre di meno in via esclusiva, quindi da soli. less and less exclusively, so on their own.

E come potete capire è molto importante che uno Stato

abbia una lingua nazionale, che viene compresa e utilizzata dal suo popolo. has a national language, which is understood and used by its people.

Quindi, questo grande cambiamento è avvenuto di recente. So, this big change happened recently.

Ora, consideriamo questo fatto: una lingua, per cambiare, deve essere parlata. Now, let's consider this fact: a language, in order to change, must be spoken.

Prendete l'italiano: dal 1300 agli anni '60 del 1900 è cambiato un pochino, Take Italian: from the 1300s to the 1960s it changed a little bit,

ma molto, molto poco, molto meno rispetto, per esempio, but much, very little, much less than, for example,

a quanto è cambiato l'inglese dal 1300 al 1900 o ai giorni nostri. to how much English has changed from 1300 to 1900 or to the present day.

E questo perché il modello di italiano, per secoli, And this is because the model of Italian, for centuries,

è stato l'italiano scritto da Dante, Petrarca e Boccaccio nel 1300.

Se parliamo poi di grammatica beh, il modello principale di grammatica If we talk about grammar then, well, the main model of grammar

è stata la codificazione, da parte del grammatico e scrittore Pietro Bembo it was the codification, by the grammarian and writer Pietro Bembo

fatta nel 1525, nel suo libro "Le prose della volgar lingua" made in 1525, in his book "Le prose della vulgar lingua"

in cui lui ha fissato la grammatica italiana

ispirandosi al modello di Petrarca e Boccaccio, inspired by the model of Petrarch and Boccaccio,

trascurando un pochino Dante che comunque, innegabilmente, Neglecting a little bit Dante who, however, undeniably,

ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della lingua.

Una cosa interessante è che Bembo fa un'operazione molto vintage, An interesting thing is that Bembo does a very vintage operation,

cioè lui prende l'italiano, o fiorentino, scritto di 200 anni prima rispetto a lui, that is, he takes the Italian, or Florentine, written 200 years earlier than him,

non il fiorentino del suo tempo.

E la sua grammatica, creata con questa operazione vintage, And its grammar, created with this vintage operation,

ha rappresentato per secoli il nucleo fondante, has represented for centuries the founding core,

fondamentale della grammatica italiana. fundamental of Italian grammar.

Torniamo al secolo scorso. Tra gli anni '60 e gli anni '80

hanno luogo una serie di cambiamenti socio-culturali a series of socio-cultural changes take place

molto importanti, quindi la diffusione della televisione,

l'importanza della scuola, emigrazioni interne,

la diffusione dei giornali... E tutti questi fattori

contribuiscono alla diffusione della lingua italiana.

Cresce il numero di persone che parlano

solamente italiano, come me o come i miei genitori

e cresce il numero di persone che parlano l'italiano come madrelingua,

molto importante questo fatto.

Abbiamo detto che solo una lingua che viene parlata è una lingua che cambia.

Se prima l'italiano non veniva parlato e quindi non cambiava, If Italian was not spoken before and therefore did not change,

adesso l'italiano finalmente viene parlato

e questo scatena tutta una serie di cambiamenti molto repentini, molto veloci. and this triggers a whole series of very sudden, very fast changes. et cela déclenche toute une série de changements très soudains, très rapides.

Numerosi usi linguistici che già esistevano nella letteratura Numerous linguistic uses that already existed in literature

ma erano considerati, diciamo, substandard, But they were considered, shall we say, substandard,

iniziano a diventare sempre più comuni e diffusi, they start to become more and more common and widespread,

tanto che negli anni '80 le cose sono già cambiate così tanto so much so that in the 80s things have already changed so much

che i linguisti fanno il punto della situazione that linguists take stock of the situation

e si rendono conto che l'italiano sta cambiando and they realize that Italian is changing

e per questo coniano alcune espressioni come:

"italiano neostandard", "italiano dell'uso medio", "Italian neostandard", "Italian of average use",

"italiano tendenziale", "italiano comune". "tendential Italian", "common Italian".

Si rendono conto che l'italiano del popolo

differisce dall'italiano della norma letteraria, codificato dalle grammatiche

che hanno ancora come base, diciamo, quella di Bembo del 1500. which still have as their basis, say, Bembo's 1500.

A questa norma letteraria, imposta dall'alto, dalla tradizione, To this literary norm, imposed from above, by tradition,

si sta affiancando una nuova norma, is being joined by a new standard,

una norma dell'uso, una norma statistica. A norm of usage, a statistical norm.

I nuovi modelli non sono più gli scrittori o gli intellettuali, The new models are no longer writers or intellectuals,

ma sono i giornali, sono i mass media,

sono i politici e alla fine sono le persone stesse, la popolazione.

È un nuovo modo di parlare, più rilassato, più personale, It's a new way of speaking, more relaxed, more personal,

meno formale e sì, bisogna dirlo: più semplice. less formal and yes, it must be said: simpler.

E questo processo non si è fermato negli anni '80,

ma sta ancora continuando, ovviamente. but it's still continuing, of course.

L'aspetto interessante è che a scuola ci viene insegnata la norma tradizionale, The interesting aspect is that in school we are taught the traditional norm,

l'italiano standard, se vogliamo.

Ma poi, per la strada, in giro, noi utilizziamo l'italiano neostandard But then, on the street, around, we use neo-standard Italian

e quindi c'è una distanza che dà fastidio a tante persone and therefore there is a distance that bothers many people

che magari hanno imparato la norma e che ritengono assolutamente intoccabile, who may have learned the norm and which they consider absolutely untouchable,

che poi si rendono conto che però non è l'italiano che vediamo in giro, who then realize that, however, it is not the Italian we see around,

non vediamo su internet, non vediamo spesso neanche sui giornali.

La norma letteraria esiste, ha ancora il suo prestigio, The literary norm exists, it still has its prestige,

ha ancora la sua importanza (ci viene insegnata a scuola), still has its importance (it is taught to us in school),

ma è un modello che è sempre più distante dalla lingua utilizzata oggi. but it is a model that is increasingly distant from the language used today.

E vediamo ora alcuni dei tratti più importanti dell'italiano neostandard. And now let's see some of the most important traits of neo-standard Italian.

A scuola, e io ho fatto le elementari nei primi anni 2000, non gli anni '50, At school, and I went to primary school in the early 2000s, not the 50s,

ho imparato il verbo "essere" così:

io sono, tu sei, egli/ella è, noi siamo, voi siete, essi/esse sono. I am, you are, he / she is, we are, you are, they / they are.

Nel mondo reale, oggi, nessuno dice: "egli", "ella", "essi", "esse",

perché normalmente diciamo, e forse voi stranieri

avete solamente imparato questi pronomi giustamente,

perché sono gli unici che si usano, because they are the only ones that are used,

"lui", "lei", "loro", che però vengono praticamente dai pronomi tonici, "he," "she," "they," which, however, come practically from the tonic pronouns,

cioè in passato erano solo pronomi tonici,

quindi: "Ho visto lui", "ho visto lei" e "ho visto loro".

Questo pronome-oggetto praticamente è diventato anche un pronome-soggetto, This pronoun-object practically also became a pronoun-subject,

quindi: "Lui è andato", "lei è tornata", "loro sono venuti", then: "He is gone", "she is back", "they have come",

anche se in realtà è molto più comune omettere completamente il pronome, although it is actually much more common to completely omit the pronoun,

quindi: "Ha detto", "ha comprato", "è andata", "sono tornati", eccetera. then: "He said", "he bought", "it went", "they came back", and so on.

Ah, e già Alessandro Manzoni - se non lo conosceste Ah, and already Alessandro Manzoni - if you didn't know him. Ah, et déjà Alessandro Manzoni - si vous ne le connaissiez pas

è l'autore del primo romanzo in lingua italiana, Is the author of the first novel in the Italian language,

fondamentale per lo sviluppo dell'italiano -

nei "Promessi Sposi", nell'edizione finale dei "Promessi Sposi",

ha rimosso tutti i pronomi: "egli", "ella", "essi", "esse", removed all pronouns: "he," "she," "they," "them." supprimé tous les pronoms : "il", "elle", "ils", "esse",

a volte sostituendoli con "lui", "lei", "loro",

ma ancora più spesso non mettendo proprio niente, but even more often not putting anything at all,

quindi un po' come facciamo oggi noi. so a bit like we do today.

Rimaniamo nell'ambito dei pronomi. Let's stay in the domain of pronouns.

Secondo la norma si dovrebbe utilizzare "loro" According to the standard, "them" should be used

in una frase come: "Ho detto loro", in a sentence like: "I told them",

"Ho comunicato loro il risultato dell'esame", "Ho dato loro un regalo". "I communicated the test result to them", "I gave them a gift".

Quindi abbiamo: "Ho detto loro" atono e "ho detto a loro" tonico,

un po' come: "Mi hanno detto" atono e "hanno detto a me" tonico. kind of like, "I was told" atonal and "they told me" tonic.

Allora, questo uso tipo: "Ho dato loro il regalo", non è sparito So, this use like, "I gave them the gift," has not gone away.

ma è stato relegato a un uso piuttosto formale. but it has been relegated to a rather formal use.

Io personalmente, in un contesto normale, I personally, in a normal context,

rilassato, nella lingua di tutti i giorni, relaxed, in everyday language,

non direi mai: "Ho dato loro il regalo". I would never say, "I gave them the gift."

Mi sembra un po' troppo formale, troppo elegante. It seems a little too formal, too elegant.

Direi infatti: "Gli ho dato un regalo", In fact, I would say: "I gave him a gift",

"gli ho comunicato il risultato dell'esame", "gli ho detto la verità".

Parliamo ora del passato remoto che è un tempo

piuttosto ostico per gli stranieri ma anche per noi italiani, a dire la verità. rather difficult for foreigners but also for us Italians, to tell the truth.

Infatti, oggigiorno, si usa sempre di meno nella lingua parlata. In fact, nowadays, it is used less and less in the spoken language.

Ora, è vero che al Sud si usa di più in alcune regioni, soprattutto la Campania,

però al Nord non si usa e il Nord è, alla fine, il luogo dove

si parla l'italiano che è più influente, Italian is spoken, which is more influential,

che influisce anche sull'italiano parlato da altre parti d'Italia. which also affects the Italian spoken in other parts of Italy.

E quindi anche al Sud il passato remoto sta un po' regredendo,

si sta usando sempre di meno. it is being used less and less.

Nell'italiano di oggi è molto più comune In today's Italian it is much more common

dire: "Sono nato a Torino" che non: "Nacqui a Torino". say: "I was born in Turin" rather than "I was born in Turin".

Oppure: "Cinque anni fa sono andato in Grecia",

rispetto a: "Cinque anni fa andai in Grecia",

anche se è vero che ci sono delle variazioni regionali.

E in queso senso l'italiano si sta avvicinando al francese. And in this sense, Italian is getting closer to French. Et en ce sens, l'italien se rapproche du français.

Poi, in italiano standard sono presenti due tempi futuri,

ma nell'italiano neostandard, sempre più spesso, but in neo-standard Italian, more and more often,

utilizziamo il presente al posto del futuro. Si chiama "presente pro futuro". we use the present instead of the future. It is called "present for future".

E questo avviene soprattutto per azioni che sicuramente avverranno And this happens above all for actions that will surely take place

oppure che sono pianificate, quindi: "Domani vado dal dottore" or that they are planned, so: "Tomorrow I'll go to the doctor"

al posto di: "Domani andrò dal dottore", perché è una cosa sicura. instead of: "Tomorrow I'll go to the doctor", because that's a sure thing.

Oppure: "Tra due mesi mi scade il passaporto"

al posto di: "Tra due mesi mi scadrà il passaporto",

anche qui è una cosa sicura.

Il futuro non è morto, anzi. Però in un parlato informale

si tende ad usare sempre più spesso il presente.

A proposito, ho fatto un video su questo argomento molto tempo fa, lo trovate qui.

Il futuro, invece, ha acquisito un'altro significato,

quello di ipotesi, di probabilità, di supposizione. that of hypothesis, probability, supposition.

- Quanti anni ha Giovanni? - Mah, non lo so. Avrà una trentina d'anni. - How old is Giovanni? - Mah, I don't know. He must be about 30 years old.

Oppure: "Fuori fa freddissimo, ci saranno -5°C." Or: "It's very cold outside, it will be -5 ° C."

Il futuro, in questo caso, non è un vero futuro, è un'ipotesi, The future, in this case, is not a real future, it is a hypothesis,

quindi ipotizzo che Giovanni abbia una trentina d'anni,

oppure suppongo che fuori facciano -5°C.

Anche qui, non è un uso nuovo, è un uso vecchio, attestato nella letteratura

ma che si è diffuso molto nell'italiano neostandard.

Oh, adesso finalmente facciamo arrabbiare alcuni italiani che mi stanno guardando... Oh, now we finally anger some Italians who are watching me ...

"Se lo sapevo, non venivo". "Se me lo dicevi, te lo portavo". "If I knew, I wasn't coming." "If you told me, I would bring it to you."

"Se lo volevo, lo facevo". "If I wanted it, I did it."

Vi vedo, cari italiani, state già scrivendo dei commenti infuriati I see you, dear Italians, you are already writing some angry comments

del tipo: "Oddio, come si possono accettare queste frasi?!" like: "Oh my God, how can you accept these sentences ?!"

"Fanno schifo! Sono cacofoniche, sono terribili!" "They suck! They are cacophonous, they are terrible!"

La norma, infatti, vorrebbe: "Se lo avessi saputo, non sarei venuto" The norm, in fact, would like: "If I had known, I would not have come"

oppure: "Se me l'avessi detto, te l'avrei portato", or: "If you had told me, I would have brought it to you",

o ancora: "Se avessi voluto, l'avrei fatto". or again: "If I had wanted to, I would have done it".

Ma io sono sicuro che, in alcuni contesti informali,

a tutti ci scappa questo uso dell'imperfetto nei periodi ipotetici. we all miss this use of the imperfect in hypothetical periods.

E la parola chiave è contesto. Il contesto è fondamentale, And the key word is context. Context is key,

cioè dobbiamo superare la dicotomia che c'è un modo di parlare corretto

e un modo di parlare scorretto ed è sempre così.

No! Ci sono dei contesti e dobbiamo accettare No! There are contexts and we have to accept

la nozione di appropriato e inappropriato. The notion of appropriate and inappropriate.

In alcuni contesti è appropriato parlare in un modo In some contexts it is appropriate to speak one way

e inappropriato in un altro e in altri, invece, il contrario.

"Se lo sapevo, non venivo" va benissimo su Whatsapp oppure in birreria. "If I knew, I wasn't coming" is fine on Whatsapp or in the brewery.

Anzi, forse è addirittura preferibile perché è più veloce. Indeed, perhaps it is even preferable because it is faster.

Al contrario non andrebbe mai usato in un colloquio di lavoro. On the contrary, it should never be used in a job interview.

La lingua è come l'abbigliamento: la sua formalità varia in base alla situazione.

Nessuno andrebbe a un colloquio di lavoro in costume da bagno, No one would go to a job interview in a swimsuit,

così come nessuno andrebbe in spiaggia in giacca e cravatta. Just as no one would go to the beach in a suit and tie.

Poi c'è il "che polivalente" ovvero il "che" usato in contesti

in cui non sarebbe previsto dalla norma. in which it would not be foreseen by the norm.

Per esempio il "che temporale" in una frase come: For example, the "that time" in a sentence such as:

"Il giorno che mi sono laureato"

al posto di: "Il giorno in cui mi sono laureato".

Interessante anche il "che" in frasi come: "Mangia, che ti fa bene" Also interesting is the "that" in phrases such as: "Eat, which is good for you"

oppure: "Vai a dormire, che è tardi", or: "Go to sleep, it's late",

oppure: "Chiamami, che ti devo dire una cosa". or: "Call me, I have to tell you something".

Ma anche "che" al posto di "di cui": But also "that" instead of "of which":

"Il ragazzo che ti ho parlato" al posto di: "Il ragazzo di cui ti ho parlato". "The boy I told you about" instead of: "The boy I told you about."

Questo forse è un po' meno accettato però si può sentire in contesti molto rilassati. This is perhaps a little less accepted but it can be felt in very relaxed contexts.

Poi ci sono gli "accordi a senso" quindi, per esempio: Then there are the "meaningful chords" so, for example:

"La maggior parte delle persone sono venute" "Most of the people came"

al posto di: "È venuta", come prevederebbe la norma grammaticale. Instead of: "She came," as the grammatical norm would predict.

"La metà degli studenti sono assenti" al posto di: "È assente". "Half of the students are absent" instead of: "Is absent."

"Al matrimonio c'erano un centinaio di invitati" "There were a hundred guests at the wedding."

al posto di: "C'era un centinaio di invitati".

Ad alcuni non piacciono però, bisogna ammetterlo, Some people do not like them, however, it must be admitted,

sono molto, molto diffusi e non solo nel parlato.

Infine parliamo delle "frasi marcate", ovvero le frasi che non seguono Finally, let's talk about the "marked sentences", that is, the sentences that do not follow

l'ordine canonico delle parole in italiano, canonical order of words in Italian,

quindi: soggetto - verbo - oggetto. Facciamo qualche esempio! therefore: subject - verb - object. Let's take some examples!

Al posto di dire: "Ho compraro le mele" potremmo dire: "Le mele le ho comprate", Instead of saying: "I bought apples" we could say: "I bought apples",

che aggiunge una sfumatura di significato molto, molto interessante, ovvero: which adds a very, very interesting nuance of meaning, namely:

per quanto riguarda le mele, le ho comprate as for apples, I bought them

ma magari non ho comprato le arance. but maybe I didn't buy oranges.

Oppure: "Gianni ha mangiato la torta", frase standard non marcata Or: "Gianni ate the cake," standard unmarked phrase

e per esempio: "È Gianni che ha mangiato la torta",

che è un'altra frase marcata. which is another strong sentence.

Anche questo uso è molto comune nel parlato, un po' meno nello scritto. This use is also very common in speech, a little less in writing.

Se vi interessa c'è questo video che ho fatto molto tempo fa, in cui approfondisco. If you are interested there is this video that I made a long time ago, in which I deepen.

Siamo arrivati alla fine. We have come to the end.

Queste erano alcune delle caratteristiche dell'italiano neostandard, These were some of the characteristics of neo-standard Italian,

ma ci sono tantissimi altri tratti di cui non ho parlato per mancanza di tempo.

Detto questo, se vi interessa trovate alcuni link interessanti,

ad alcune fonti che ho usato qui sotto,

e se state imparando l'italiano, farò un episodio bonus

del mio podcast esclusivo "Tre parole"

in cui approfondirò questo argomento

facendo altri esempi di caratteristiche del neostandard,

sul mio Club su Patreon che costa 9 dollari al mese

e vi dà accesso a un sacco di altri contenuti esclusivi. and gives you access to lots of other exclusive content.

In conclusione, l'italiano è una lingua in movimento, come tutte le lingue parlate.

È una lingua che sta cambiando tanto e questo non piace a tante persone It is a language that is changing a lot and many people don't like it

che ritengono che questo sia un problema who believe this to be a problem

e che la lingua stia peggiorando, in qualche modo. and that the language is getting worse somehow.

Io però sono più ottimista e penso che dobbiamo comunque essere felici

del fatto che adesso abbiamo una lingua che tutti in Italia parliamo,

ed è qualcosa di straordinario.

Alcune domande per voi! Per gli stranieri: avete mai fatto caso Some questions for you! For foreigners: have you ever noticed

a questi usi dell'italiano? E magari sapevate che c'è un italiano standard to these uses of Italian? And maybe you knew that there is a standard Italian

che è un pochino diverso dall'italiano parlato oggi?

Invece ai nostri ospiti italiani chiederei: quali di questi usi utilizzate effettivamente? Instead, I would ask our Italian guests: which of these uses do you actually use?

Quali vi piacciono e quali invece non usereste mai, Which ones do you like and which ones you would never use,

nemmeno se minacciati di torture, ecco? even if threatened with torture, that's it?

Un ringraziamento infine va a tutte queste fantastiche persone

che sostengono il progetto e sono iscritte al Podcast Italiano Club. who support the project and are registered with the Italian Podcast Club.

Tra l'altro siamo quasi 400! Among other things, we are almost 400!

Aiutatemi ad arrivare a 400 membri, sarei molto contento.

E detto questo, ci vediamo nel prossimo video. And that said, see you in the next video.

Alla prossima! Ciao ciao!