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"Il giornalino di Gian Burrasca" di Vamba, 8 febbraio

8 febbraio

Ieri sera avrei voluto scrivere in queste pagine l'ultima parte della cronaca della giornata, ma mi premeva di vigilare il campo nemico dal mio osservatorio... E poi bisogna da ora in avanti adoperare una grande prudenza perché siamo spiati da tutte le parti e tremo al solo pensiero che mi possano trovare questo mio giornalino... Fortuna che la chiave della valigia nella quale lo tengo rinchiuso è assai complicata... E poi i sospetti sono contro i convittori grandi e... E poi in fin dei conti, se fossi messo alle strette potrei dir delle cose che farebbero smascellar dalle risa tutti quanti, come rido io in questo momento soffocando a stento l'ilarità per non svegliare i miei compagni... Ah, giornalino mio, quante cose ho da scrivere!... E che cose!...

Ma andiamo per ordine, e cominciamo dal fatto meraviglioso, strabiliante della minestra di magro di ieri.

Dunque a mezzogiorno in punto, tutti i ventisei convittori del collegio Pierpaoli erano, come al solito, seduti intorno alla tavola del refettorio in attesa del pranzo... E qui mi ci vorrebbe la penna del Salgari oppure di Alessandro Manzoni per descrivere l'ansietà di tutti i compagni della nostra Società segreta, mentre si aspettava che portassero la minestra. A un tratto eccola!... I nostri colli si allungano, i nostri occhi seguono con grande curiosità le zuppiere... e appena la minestra incomincia a riempire le scodelle tutte le bocche si arrotondano in un lungo ooooh! ... di meraviglia e un mormorio generale si leva nel quale son ripetute queste parole: - L'è rossa!... La signora Geltrude, che gira qua e là dietro le nostre sedie, si ferma ed esclama sorridendo:

- Si capisce! ci sono le barbabietole rosse, non vedete? E la minestra di magro, infatti, questa volta, è piena di piccole fette di barbe rosse, testimoni muti e terribili, per la nostra Società segreta, della ingegnosa nequizia del cuoco...

- E ora che si fa? - dico piano al Barozzo.

- Ora si fa così! - mormora egli con gli occhi sfavillanti di sdegno.

E alzatosi in piedi, girando lo sguardo intorno ai compagni, esclama con la sua voce energica:

- Ragazzi! nessuno mangi questa minestra rossa... Essa è avvelenata! A queste parole i collegiali lasciano cadere il cucchiaio sulla tavola e rissano gli occhi in faccia a Barozzo esprimendo il massimo stupore.

La direttrice, il cui volto è diventato anche più rosso della minestra, accorre e afferrato il Barozzo per un braccio gli grida con la sua voce stridula:

- Che dici?

- Dico - ripiglia il Barozzo - che non sono le barbe che tingono di rosso la minestra ma è l'anilina che ci ho messo io! L'affermazione fatta con tanta precisione e tanta fermezza dal coraggioso presidente della Società Uno per tutti e tutti per uno sconvolge addirittura la signora Geltrude che resta li per qualche minuto confusa, senza poter nulla rispondere; ma infine l'ira sua terribile esplode in questa frase piena di recondite minacce: - Tu!... tu!... tu!... Ma sei pazzo?...

- No, non sono pazzo - ribatte il Barozzo. - E ripeto che questa minestra è rossa in causa dell'anilina che vi ho messo io, mentre avrebbe avuto tutte le ragioni di diventar rossa di vergogna per il modo col quale è fatta!- Questa bella frase, detta con quell'accento meridionale così sonoro, ha finito di sconvolgere la povera direttrice che non sapeva far altro che ripetere: - Tu! Tu! Proprio tu!... E infine, scostando la sua sedia, ha concluso in un sibilo: - Va' giù in Direzione! Bisogna che tutto sia spiegato!-

E ha fatto un cenno al bidello che lo accompagnasse.

Questa scena si è svolta così fulmineamente che i convittori, anche dopo l'uscita del Barozzo dal Refettorio, rimanevano lì, ringrulliti, sempre con gli occhi fissi sulla sedia rimasta vuota. Frattanto la direttrice aveva dato ordine di portar via la minestra rossa e di portare in tavola l'altra pietanza - che era baccalà lesso - sul quale i convittori si scagliarono così affamati che esso oppose invano ai loro denti la più dura e stopposa resistenza. Io invece, per quanto avessi non meno appetito degli altri, spelluzzicai la mia porzione di baccalà con fare impacciato. Mi sentivo nell'anima lo sguardo fisso, acuto della signora Geltrude che, fin dal primo momento in cui s'era alzato da sedere il Barozzo gettando l'allarme contro la minestra di magro, non mi aveva mai levato gli occhi da dosso. Durante l'ora della ricreazione continuò la vigile sorveglianza della direttrice e non potei parlare che di sfuggita col Michelozzi. - Che si fa?

- Prudenza! Bisogna prima sentire il Barozzo. Ma il Barozzo non fu visto da nessuno in tutto il giorno.

La sera ricomparve a cena, e pareva un altro. Aveva gli occhi rossi e infossati e sfuggiva gli sguardi curiosi dei suoi compagni, special cute di noi della Società segreta.

- Che è stato? - gli domandai piano.

- Zitto...

- Ma che hai?

- Se mi sei amico non parlarmi. Il suo fare era imbarazzato, la sua voce mal sicura.

Che era dunque accaduto?

Ecco la domanda che mi rivolgevo ieri senza trovarvi una risposta.

Ieri sera appena i miei piccoli compagni di dormitorio si furono addormentati, mi ficcai dentro il mio armadietto, senza neppur pensare a scrivere in queste pagine i fatti della giornata, per quanto fossero di grande importanza. Era per il momento assai più importante il vedere quel che accadeva nella sala del defunto professor Pierpaolo Pierpaoli cercando di scoprire le batterie nemiche.

E per la verità, la mia aspettazione non fu punto delusa.

Appena dentro nel mio osservatorio sentii la voce della signora Geltrude che diceva:

- Sei un perfetto imbecille! Capii subito che parlava con suo marito; e difatti, accostato l'occhio al forellino fatto nel ritratto del compianto fondatore di questo collegio, ho visto giù nella sala i due coniugi direttori, l'uno di fronte all'altra, la direttrice con le mani sul fianchi, col naso addirittura paonazzo e gli occhi sfavillanti, e il direttore dritto, rigido in tutta la sua lunghezza, nell'attitudine di un generale che si prepari a sostenere un assalto. - Sei un perfetto imbecille! - ripeteva la signora Geltrude. - E si deve a te, naturalmente, se abbiamo tra i piedi quel pezzente napoletano che finirà col rovinare l'istituto propalando l'affare della minestra... - Calmati, Geltrude, - rispondeva il signor Stanislao - e cerca di considerare seriamente la cosa. Prima di tutto il Barozzo fu accettato di comune accordo a condizioni eccezionali per riguardo al suo tutore che ci procurò altri tre convittori a retta intera...

- D'accordo? E sfido! Non la finivi più con le tue ragionacce stupide...

- Via, Geltrude, cerca di moderarti e di ascoltarmi. Il Barozzo, vedrai, non abuserà della scoperta fatta con la sua anilina. Tu sai che egli ignorava di esser tenuto qui a patti speciali; e io profittando di questo e toccando la corda sensibile della sua dignità gli ho fatto considerare con un discorso molto efficace, che egli era tenuto qui quasi per compassione e che perciò aveva, lui più degli altri, il dovere di mostrarsi grato e affezionato a noi e al nostro istituto. A questa rivelazione il Barozzo è rimasto talmente turbato che non ha avuto più parola ed è diventato un pulcino. Dopo la mia reprimenda ha balbettato: "Signor Stanislao, mi perdoni... Capisco ora di non avere qui dentro nessun diritto... e può esser sicuro che non avrò mai né una parola né un atto contro il suo collegio... Glielo giuro". - E tu, imbecille, ti fidi dei suoi giuramenti?

- Certamente. Il Barozzo ha un fondo di carattere serio ed è rimasto molto impressionato dal quadro che gli ho fatto delle sue condizioni di famiglia. Sono assolutamente sicuro che da parte sua non avremo nulla da temere...

- Non capisci nulla. E lo Stoppani? Lo Stoppani che è la causa prima dello scandalo? Lo Stoppani che è proprio quello che ha messo il campo a rumore per la minestra di magro?

- Lo Stoppani è meglio lasciarlo stare. Per lui è un altro paio di maniche; egli è addirittura un bambino e le sue chiacchiere non possono nuocere alla buona fama dell'istituto... - Come! Non lo vuoi neppur punire?

- Ma no, cara. Il punirlo lo irriterebbe maggiormente. E poi chi ha messo l'anilina nei piatti è il Barozzo: mi ha confessato egli stesso di essere stato lui, lui solo... - A questo punto la signora Geltrude ebbe un tale accesso di bile che credetti le pigliasse li per lì un accidente.

Alzò le braccia al cielo e si mise a declamare:

- Ah numi! Ah eterni dèi!... E tu fai il direttore di un collegio? Tu così cretino da credere a quel che ti dice un ragazzaccio come il Barozzo, pretendi di stare alla testa di questo istituto? Ma tu sei da rinchiudere in un manicomio!... Tu sei un idiota come non ve ne sono mai stati nel mondo! Il Direttore sotto questa valanga di ingiurie reagì, e abbassata la testa al livello della sua violenta consorte la guardò negli occhi esclamando:

- Ora poi basta. E a questo punto io vidi, giornalino mio, la cosa più straordinaria, più lontana da ogni previsione e insieme più comica che si possa immaginare.

La signora Geltrude, allungando la destra sul capo del signor Stanislao, come un artiglio, gli afferrò i capelli esclamando:

- Ah! che vorresti fare? E mentre ella ringhiava queste parole io vidi con profondo stupore che la chioma corvina del direttore era rimasta nelle grinfie della direttrice la quale agitava la parrucca in aria ripetendo furiosa:

- Ah! Vorresti anche minacciarmi? Tu? Me?... E gittata via a un tratto la parrucca afferrò un battipanni di giunco ch'era su un tavolino e si mise a inseguire il signor Stanislao che, avvilito, con la testa completamente nuda cercava goffamente di sfuggire alle minacce coniugali girando attorno alla tavola... La scena era così supremamente ridicola che per quanti sforzi facessi, non potei trattenere completamente le risa e mi usci dalla bocca un mugolìo acuto.

Questo mugolìo fu la salvezza del signor Stanislao. I due coniugi si voltarono in su stupiti verso il ritratto; e la signora Geltrude passando dalla irritazione a una vaga paura mormorò:

- Ah! La buonanima dello zio Pierpaolo!... Ed io prudentemente mi ritirai lasciando i due coniugi pacificati ad un tratto da un comune sentimento di timore, a fantasticare intorno al mugolìo del compianto fondatore di questo malaugurato collegio.


8 febbraio

Ieri sera avrei voluto scrivere in queste pagine l'ultima parte della cronaca della giornata, ma mi premeva di vigilare il campo nemico dal mio osservatorio... E poi bisogna da ora in avanti adoperare una grande prudenza perché siamo spiati da tutte le parti e tremo al solo pensiero che mi possano trovare questo mio giornalino... Fortuna che la chiave della valigia nella quale lo tengo rinchiuso è assai complicata... E poi i sospetti sono contro i convittori grandi e... E poi in fin dei conti, se fossi messo alle strette potrei dir delle cose che farebbero smascellar dalle risa tutti quanti, come rido io in questo momento soffocando a stento l'ilarità per non svegliare i miei compagni... Heureusement, la clé de la valise dans laquelle je le garde enfermé est très compliquée... Et puis les soupçons sont contre les gros pensionnaires et... Et puis au final, si j'étais acculée je pourrais dire des choses qui me faire craquer. tout le monde rit, comme je ris en ce moment, étouffant à peine mon rire pour ne pas réveiller mes compagnons... Ah, giornalino mio, quante cose ho da scrivere!... E che cose!...

Ma andiamo per ordine, e cominciamo dal fatto meraviglioso, strabiliante della minestra di magro di ieri. Mais allons-y dans l'ordre, et commençons par le fait merveilleux et époustouflant de la soupe maigre d'hier.

Dunque a mezzogiorno in punto, tutti i ventisei convittori del collegio Pierpaoli erano, come al solito, seduti intorno alla tavola del refettorio in attesa del pranzo... E qui mi ci vorrebbe la penna del Salgari oppure di Alessandro Manzoni per descrivere l'ansietà di tutti i compagni della nostra Società segreta, mentre si aspettava che portassero la minestra. A un tratto eccola!... I nostri colli si allungano, i nostri occhi seguono con grande curiosità le zuppiere... e appena la minestra incomincia a riempire le scodelle tutte le bocche si arrotondano in un lungo ooooh! Nos cous s'allongent, nos yeux suivent les soupières avec une grande curiosité... et dès que la soupe commence à remplir les bols toutes les bouches s'arrondissent dans un long ooooh ! ... di meraviglia e un mormorio generale si leva nel quale son ripetute queste parole: - L'è rossa!... ... d'étonnement et un murmure général s'élève dans lequel ces mots se répètent : - C'est rouge !... La signora Geltrude, che gira qua e là dietro le nostre sedie, si ferma ed esclama sorridendo:

- Si capisce! ci sono le barbabietole rosse, non vedete? E la minestra di magro, infatti, questa volta, è piena di piccole fette di barbe rosse, testimoni muti e terribili, per la nostra Società segreta, della ingegnosa nequizia del cuoco... And the lean soup, in fact, this time, is full of small slices of red beards, silent and terrible witnesses, for our secret society, of the ingenious inequity of the cook ... Et la soupe maigre, en effet, cette fois, est pleine de petites tranches de barbes rousses, témoins silencieux et terribles, pour notre Société Secrète, de l'ingénieuse iniquité du cuisinier...

- E ora che si fa? - dico piano al Barozzo.

- Ora si fa così! - mormora egli con gli occhi sfavillanti di sdegno. murmure-t-il les yeux pétillants de dédain.

E alzatosi in piedi, girando lo sguardo intorno ai compagni, esclama con la sua voce energica:

- Ragazzi! nessuno mangi questa minestra rossa... Essa è avvelenata! A queste parole i collegiali lasciano cadere il cucchiaio sulla tavola e rissano gli occhi in faccia a Barozzo esprimendo il massimo stupore. A ces mots, les collégiens laissent tomber la cuillère sur la table et combattent leurs yeux dans le visage de Barozzo, exprimant la plus grande stupéfaction.

La direttrice, il cui volto è diventato anche più rosso della minestra, accorre e afferrato il Barozzo per un braccio gli grida con la sua voce stridula:

- Che dici?

- Dico - ripiglia il Barozzo - che non sono le barbe che tingono di rosso la minestra ma è l'anilina che ci ho messo io! - Je dis - reprend Barozzo - que ce ne sont pas les barbes qui teignent la soupe en rouge mais c'est l'aniline que j'y mets ! L'affermazione fatta con tanta precisione e tanta fermezza dal coraggioso presidente della Società Uno per tutti e tutti per uno sconvolge addirittura la signora Geltrude che resta li per qualche minuto confusa, senza poter nulla rispondere; ma infine l'ira sua terribile esplode in questa frase piena di recondite minacce: L'affirmation faite avec tant de précision et de fermeté par le courageux président de la Société Un pour tous et tous pour un bouleverse même Mme Geltrude qui reste là quelques minutes confuse, incapable de répondre à quoi que ce soit ; mais finalement sa terrible colère explose dans cette phrase pleine de menaces cachées : - Tu!... tu!... tu!... Ma sei pazzo?... Are you crazy?...

- No, non sono pazzo - ribatte il Barozzo. - E ripeto che questa minestra è rossa in causa dell'anilina che vi ho messo io, mentre avrebbe avuto tutte le ragioni di diventar rossa di vergogna per il modo col quale è fatta!- Questa bella frase, detta con quell'accento meridionale così sonoro, ha finito di sconvolgere la povera direttrice che non sapeva far altro che ripetere: - Tu! Tu! Proprio tu!... E infine, scostando la sua sedia, ha concluso in un sibilo: - Va' giù in Direzione! Et enfin, écartant sa chaise, il conclut dans un sifflement : - Descendez à la Direction ! Bisogna che tutto sia spiegato!-

E ha fatto un cenno al bidello che lo accompagnasse. And he nodded to the janitor to accompany him.

Questa scena si è svolta così fulmineamente che i convittori, anche dopo l'uscita del Barozzo dal Refettorio, rimanevano lì, ringrulliti, sempre con gli occhi fissi sulla sedia rimasta vuota. Cette scène se passa si légèrement que les pensionnaires, même après que le Barozzo eut quitté le réfectoire, restèrent là, reconnaissants, toujours les yeux fixés sur la chaise vide. Frattanto la direttrice aveva dato ordine di portar via la minestra rossa e di portare in tavola l'altra pietanza - che era baccalà lesso - sul quale i convittori si scagliarono così affamati che esso oppose invano ai loro denti la più dura e stopposa resistenza. Meanwhile the manager had given orders to take away the red soup and to bring to the table the other dish - which was boiled cod - on which the boarders hurled themselves so hungry that it opposed their toughest and most stubborn resistance in vain to their teeth. Cependant le directeur avait donné l'ordre d'emporter la soupe rouge et d'apporter à table l'autre plat - qui était la morue bouillie - sur lequel les pensionnaires se jetaient si affamés qu'il opposait en vain à leurs dents la résistance la plus dure et la plus filandreuse. Io invece, per quanto avessi non meno appetito degli altri, spelluzzicai la mia porzione di baccalà con fare impacciato. Par contre, bien que je n'aie pas moins d'appétit que les autres, j'ai épluché ma portion de morue avec une attitude maladroite. Mi sentivo nell'anima lo sguardo fisso, acuto della signora Geltrude che, fin dal primo momento in cui s'era alzato da sedere il Barozzo gettando l'allarme contro la minestra di magro, non mi aveva mai levato gli occhi da dosso. Durante l'ora della ricreazione continuò la vigile sorveglianza della direttrice e non potei parlare che di sfuggita col Michelozzi. Pendant l'heure de récréation, la surveillance vigilante du directeur continua et je ne pus parler que brièvement avec Michelozzi. - Che si fa?

- Prudenza! Bisogna prima sentire il Barozzo. Ma il Barozzo non fu visto da nessuno in tutto il giorno.

La sera ricomparve a cena, e pareva un altro. Le soir, il reparut pour le souper et ressemblait à quelqu'un d'autre. Aveva gli occhi rossi e infossati e sfuggiva gli sguardi curiosi dei suoi compagni, special cute di noi della Società segreta. Ses yeux étaient rouges et enfoncés, et il échappait aux regards curieux de ses camarades, en particulier ceux d'entre nous de la Société secrète.

- Che è stato? - gli domandai piano.

- Zitto...

- Ma che hai?

- Se mi sei amico non parlarmi. Il suo fare era imbarazzato, la sua voce mal sicura. Son comportement était embarrassé, sa voix incertaine.

Che era dunque accaduto?

Ecco la domanda che mi rivolgevo ieri senza trovarvi una risposta. Voici la question que je me suis posée hier sans trouver de réponse.

Ieri sera appena i miei piccoli compagni di dormitorio si furono addormentati, mi ficcai dentro il mio armadietto, senza neppur pensare a scrivere in queste pagine i fatti della giornata, per quanto fossero di grande importanza. Era per il momento assai più importante il vedere quel che accadeva nella sala del defunto professor Pierpaolo Pierpaoli cercando di scoprire le batterie nemiche. Pour le moment, il était beaucoup plus important de voir ce qui se passait dans la chambre de feu le professeur Pierpaolo Pierpaoli essayant de découvrir les batteries ennemies.

E per la verità, la mia aspettazione non fu punto delusa. And in truth, my expectation was not disappointed. Et en vérité, mon attente n'a pas du tout été déçue.

Appena dentro nel mio osservatorio sentii la voce della signora Geltrude che diceva:

- Sei un perfetto imbecille! Capii subito che parlava con suo marito; e difatti, accostato l'occhio al forellino fatto nel ritratto del compianto fondatore di questo collegio, ho visto giù nella sala i due coniugi direttori, l'uno di fronte all'altra, la direttrice con le mani sul fianchi, col naso addirittura paonazzo e gli occhi sfavillanti, e il direttore dritto, rigido in tutta la sua lunghezza, nell'attitudine di un generale che si prepari a sostenere un assalto. J'ai tout de suite su qu'elle parlait à son mari ; et en effet, approchant mon œil du petit trou fait dans le portrait de la défunte fondatrice de ce collège, je vis en bas dans la salle les deux directeurs mariés, face à face, le directeur les mains sur les hanches, avec ses le nez même rouge et les yeux pétillants, et le directeur droit, raide sur toute sa longueur, dans l'attitude d'un général prêt à résister à un assaut. - Sei un perfetto imbecille! - ripeteva la signora Geltrude. - E si deve a te, naturalmente, se abbiamo tra i piedi quel pezzente napoletano che finirà col rovinare l'istituto propalando l'affare della minestra... - Et c'est à vous, bien sûr, si nous avons ce mendiant napolitain à nos pieds qui finira par ruiner l'institution en proposant le deal de la soupe... - Calmati, Geltrude, - rispondeva il signor Stanislao - e cerca di considerare seriamente la cosa. - Calme-toi, Geltrude, - répondit M. Stanislao - et essaie d'y réfléchir sérieusement. Prima di tutto il Barozzo fu accettato di comune accordo a condizioni eccezionali per riguardo al suo tutore che ci procurò altri tre convittori a retta intera... First of all, Barozzo was accepted by mutual agreement on exceptional terms in respect of his guardian who provided us with three other straight-line boarders ... Tout d'abord, Barozzo a été accepté d'un commun accord à des conditions exceptionnelles par respect pour son tuteur qui nous a fait payer trois autres pensionnaires à plein tarif... Antes de tudo, Barozzo foi aceito de comum acordo em termos excepcionais em relação ao seu tutor que nos forneceu outras três pensionistas lineares ...

- D'accordo? E sfido! Non la finivi più con le tue ragionacce stupide... Tu n'as jamais fini avec tes stupides raisons...

- Via, Geltrude, cerca di moderarti e di ascoltarmi. - Come on, Geltrude, try to moderate yourself and listen to me. Il Barozzo, vedrai, non abuserà della scoperta fatta con la sua anilina. O Barozzo, como você verá, não abusará da descoberta feita com sua anilina. Tu sai che egli ignorava di esser tenuto qui a patti speciali; e io profittando di questo e toccando la corda sensibile della sua dignità gli ho fatto considerare con un discorso molto efficace, che egli era tenuto qui quasi per compassione e che perciò aveva, lui più degli altri, il dovere di mostrarsi grato e affezionato a noi e al nostro istituto. Vous savez qu'il ignorait qu'il était détenu ici à des conditions spéciales ; et moi, profitant de cela et touchant la corde sensible de sa dignité, je lui fis considérer par un discours très efficace, qu'il était retenu ici presque par compassion et que donc il avait, plus que les autres, le devoir de se montrer reconnaissant et affectueux envers nous et envers notre institut. Você sabe que ele ignorava ser mantido aqui sob acordos especiais; e eu, aproveitando isso e tocando o cordão sensível de sua dignidade, o fiz considerar com um discurso muito eficaz que ele era mantido aqui quase sem compaixão e que, portanto, ele, mais do que os outros, tinha o dever de se mostrar agradecido e apaixonado por nós. e ao nosso instituto. A questa rivelazione il Barozzo è rimasto talmente turbato che non ha avuto più parola ed è diventato un pulcino. Dopo la mia reprimenda ha balbettato: "Signor Stanislao, mi perdoni... Capisco ora di non avere qui dentro nessun diritto... e può esser sicuro che non avrò mai né una parola né un atto contro il suo collegio... Glielo giuro". Après ma réprimande il balbutia : " Monsieur Stanislas, pardonnez-moi... Je comprends maintenant que je n'ai aucun droit ici... et vous pouvez être sûr que je n'aurai jamais un mot ou un acte contre votre collège... Je jure". - E tu, imbecille, ti fidi dei suoi giuramenti? - Et toi, imbécile, fais-tu confiance à ses serments ?

- Certamente. Il Barozzo ha un fondo di carattere serio ed è rimasto molto impressionato dal quadro che gli ho fatto delle sue condizioni di famiglia. Sono assolutamente sicuro che da parte sua non avremo nulla da temere...

- Non capisci nulla. E lo Stoppani? Lo Stoppani che è la causa prima dello scandalo? Lo Stoppani che è proprio quello che ha messo il campo a rumore per la minestra di magro?

- Lo Stoppani è meglio lasciarlo stare. Per lui è un altro paio di maniche; egli è addirittura un bambino e le sue chiacchiere non possono nuocere alla buona fama dell'istituto... - Come! Non lo vuoi neppur punire?

- Ma no, cara. Il punirlo lo irriterebbe maggiormente. E poi chi ha messo l'anilina nei piatti è il Barozzo: mi ha confessato egli stesso di essere stato lui, lui solo... - A questo punto la signora Geltrude ebbe un tale accesso di bile che credetti le pigliasse li per lì un accidente. À ce stade, Madame Geltrude a eu une telle crise de bile que j'ai pensé qu'elle en avait un foutu là.

Alzò le braccia al cielo e si mise a declamare:

- Ah numi! - Ah dieux ! Ah eterni dèi!... E tu fai il direttore di un collegio? Tu così cretino da credere a quel che ti dice un ragazzaccio come il Barozzo, pretendi di stare alla testa di questo istituto? Ma tu sei da rinchiudere in un manicomio!... But you are to be locked up in an asylum! ... Mais tu vas être enfermé dans un asile !... Tu sei un idiota come non ve ne sono mai stati nel mondo! Il Direttore sotto questa valanga di ingiurie reagì, e abbassata la testa al livello della sua violenta consorte la guardò negli occhi esclamando: Le directeur sous cette avalanche d'insultes réagit, et baissa la tête au niveau de sa violente épouse la regarda dans les yeux en s'exclamant :

- Ora poi basta. E a questo punto io vidi, giornalino mio, la cosa più straordinaria, più lontana da ogni previsione e insieme più comica che si possa immaginare.

La signora Geltrude, allungando la destra sul capo del signor Stanislao, come un artiglio, gli afferrò i capelli esclamando: Madame Geltrude, étendant sa main droite sur la tête de Monsieur Stanislao, comme une griffe, lui saisit les cheveux en s'écriant :

- Ah! che vorresti fare? E mentre ella ringhiava queste parole io vidi con profondo stupore che la chioma corvina del direttore era rimasta nelle grinfie della direttrice la quale agitava la parrucca in aria ripetendo furiosa: And while she growled these words I saw with deep amazement that the director's raven hair had remained in the clutches of the director who waved her wig in the air, repeating furiously: Et tandis qu'elle grondait ces mots, je vis avec une profonde stupéfaction que les cheveux corbeau de la réalisatrice étaient restés dans les griffes de la réalisatrice qui agitait sa perruque en l'air en répétant furieusement :

- Ah! Vorresti anche minacciarmi? Would you also like to threaten me? Tu? Me?... E gittata via a un tratto la parrucca afferrò un battipanni di giunco ch'era su un tavolino e si mise a inseguire il signor Stanislao che, avvilito, con la testa completamente nuda cercava goffamente di sfuggire alle minacce coniugali girando attorno alla tavola... And throwing away suddenly the wig grabbed a rattan beater that was on a table and began to chase Mr. Stanislao who, disheartened, with his head completely naked, clumsily tried to escape conjugal threats by going around the table ... Et jetant soudain la perruque, il attrapa un batteur de tapis de roseaux qui se trouvait sur une table et se mit à courir après M. Stanislas qui, découragé, la tête entièrement nue, tentait maladroitement d'échapper aux menaces conjugales en tournant autour de la table.. . La scena era così supremamente ridicola che per quanti sforzi facessi, non potei trattenere completamente le risa e mi usci dalla bocca un mugolìo acuto.

Questo mugolìo fu la salvezza del signor Stanislao. I due coniugi si voltarono in su stupiti verso il ritratto; e la signora Geltrude passando dalla irritazione a una vaga paura mormorò:

- Ah! La buonanima dello zio Pierpaolo!... Ed io prudentemente mi ritirai lasciando i due coniugi pacificati ad un tratto da un comune sentimento di timore, a fantasticare intorno al mugolìo del compianto fondatore di questo malaugurato collegio. Et je me retirai prudemment, laissant les deux époux apaisés tout d'un coup par un sentiment commun de peur, fantasmer sur les gémissements du regretté fondateur de ce malheureux collège.