×

Utilizziamo i cookies per contribuire a migliorare LingQ. Visitando il sito, acconsenti alla nostra politica dei cookie.


image

"Il giornalino di Gian Burrasca" di Vamba, 26 ottobre

26 ottobre

Sono ancora nella mia camera... ma, purtroppo, sono in letto malato, e ho appena la forza di scrivere poche righe su quel che mi è accaduto iermattina.

Ricordo perfettamente che tagliai con un temperino i lenzuoli del letto in tante strisce, che le annodai insieme, che le fermai da un lato a una gamba del tavolino, e che afferrandomi ad esse, mi calai arditamente fuor della finestra.

Ma a questo punto i ricordi mi si confondono... Battei la testa, questo è certo, ma dove? Mi pare nel canale della doccia... Poi battei un fianco in terra... Forse le strisce del lenzuolo si strapparono... Forse non eran fermate bene al tavolino... Non so... Il fatto è che a un tratto vidi tutte le stelle... e poi buio pesto!

Ah! rammento che quando riaprii gli occhi mi trovai qui in letto, e vidi il babbo che girava in su e in giù e si dava i pugni in testa dicendo:

- È impossibile! È impossibile! Questo ragazzo è la mia disperazione! Sarà la mia rovina!...

Io avrei voluto chiedergli perdono di essermi rotto la testa, ma non potevo parlare...

Poi è venuto il dottore, mi ha fasciato ben bene, e alla mamma che piangeva ha detto:

- Non si spaventi... suo figlio ha la pelle dura!...

Intanto, però, i miei genitori e le mie sorelle non mi hanno lasciato un minuto in tutta la giornata, e ogni pochino erano a domandarmi:

- Come va la testa?

Nessuno s'è azzardato di farmi un rimprovero. Sfido! Devono aver capito che in fondo un po' di ragione l'ho anche io. Se il babbo che si vanta, come tutte le persone grandi, d'essere stato sempre buono quand'era piccino, fosse stato rinchiuso per un'intera giornata in una camera a pane e acqua, scommetto avrebbe fatto anche lui quel che ho fatto io per riavere la libertà...

26 ottobre

Sono ancora nella mia camera... ma, purtroppo, sono in letto malato, e ho appena la forza di scrivere poche righe su quel che mi è accaduto iermattina.

Ricordo perfettamente che tagliai con un temperino i lenzuoli del letto in tante strisce, che le annodai insieme, che le fermai da un lato a una gamba del tavolino, e che afferrandomi ad esse, mi calai arditamente fuor della finestra. I remember perfectly well that I cut the sheets of the bed into strips with a sharpener, that I knotted them together, that I stopped them on one side of a leg of the table, and that, grasping them, I boldly lowered myself out of the window. Je me souviens parfaitement que j'ai coupé les draps du lit en lanières avec un taille-crayon, que je les ai noués ensemble, que je les ai arrêtés d'un côté d'un pied de la table, et que, les saisissant, je me suis hardiment descendu de la fenêtre.

Ma a questo punto i ricordi mi si confondono... Battei la testa, questo è certo, ma dove? But at this point the memories are confused ... I hit my head, that's for sure, but where? Mi pare nel canale della doccia... Poi battei un fianco in terra... Forse le strisce del lenzuolo si strapparono... Forse non eran fermate bene al tavolino... Non so... Il fatto è che a un tratto vidi tutte le stelle... e poi buio pesto! It seems to me in the shower channel ... Then I tapped my side on the ground ... Maybe the strips of the sheet were torn ... Maybe they didn't stop well at the table ... I don't know ... The fact is that suddenly I saw all the stars ... and then pitch dark! Il me semble dans la rigole de la douche... Puis je me suis cogné le côté par terre... Peut-être que les bandes du drap se sont arrachées... Peut-être qu'elles n'étaient pas bien fixées à table... Je ne sais pas sais... Le fait est que tout d'un coup j'ai vu toutes les étoiles... et puis le noir absolu !

Ah! rammento che quando riaprii gli occhi mi trovai qui in letto, e vidi il babbo che girava in su e in giù e si dava i pugni in testa dicendo: I remember when I opened my eyes again I was here in bed, and I saw my father turning up and down and punching himself in the head saying:

- È impossibile! È impossibile! Questo ragazzo è la mia disperazione! This boy is my despair! Sarà la mia rovina!... It will be my downfall! ...

Io avrei voluto chiedergli perdono di essermi rotto la testa, ma non potevo parlare... I wanted to ask him to forgive me for breaking my head, but I couldn't speak ...

Poi è venuto il dottore, mi ha fasciato ben bene, e alla mamma che piangeva ha detto: Alors le docteur vint et m'enveloppa étroitement, et à la mère qui pleurait il dit :

- Non si spaventi... suo figlio ha la pelle dura!... - Don't be afraid ... your son has hard skin! ...

Intanto, però, i miei genitori e le mie sorelle non mi hanno lasciato un minuto in tutta la giornata, e ogni pochino erano a domandarmi: In the meantime, however, my parents and my sisters didn't leave me a minute in the whole day, and every little bit they were asking me:

- Come va la testa?

Nessuno s'è azzardato di farmi un rimprovero. Nobody dared to scold me. Sfido! Je défie! Devono aver capito che in fondo un po' di ragione l'ho anche io. They must have understood that after all I have a little reason too. Se il babbo che si vanta, come tutte le persone grandi, d'essere stato sempre buono quand'era piccino, fosse stato rinchiuso per un'intera giornata in una camera a pane e acqua, scommetto avrebbe fatto anche lui quel che ho fatto io per riavere la libertà... If the father who boasts, like all grown-ups, that he was always good when he was a child, had been locked up for a whole day in a bread and water room, I bet he would have done what I did too. to regain freedom ... Si le père qui se vante, comme tous les grands, d'avoir toujours été bon quand il était enfant, avait été enfermé toute une journée dans une chambre avec du pain et de l'eau, je parie qu'il aurait fait ce que j'ai fait aussi. retrouver la liberté...