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"Il giornalino di Gian Burrasca" di Vamba, 16 dicembre

16 dicembre

Oggi ho avuto una gran soddisfazione.

Era stato stabilito che appena tornato da scuola dovessi andare con la mamma e l'Ada dalla signora Olga a confessare quella che chiamano la mia colpa e a chieder perdono. Infatti siamo andati da lei, e io, tutto confuso, ho incominciato subito a raccontarle il fatto del gioco di prestigio, che la signora Olga ha ascoltato con molta curiosità.

Poi ha detto:

- Ma vedete un po' che testa ho io! Ho tenuto per tanto tempo un orologio che non è mio senza neppure accorgermene!

Ed è corsa a pigliarlo per restituirlo alla mamma che diceva:

- Ma le pare! Ma le pare!

Ecco! Questo si chiama ragionare! Infatti se la signora Olga si fosse accorta subito dell'orologio, tutto si sarebbe spiegato a suo tempo. È colpa mia dunque, se la signora Olga è tanto distratta?

Ma il più bello è stato quando la mamma e l'Ada hanno dovuto raccontare la faccenda della cleptomania . Via via che procedeva il racconto, la signora Olga si interessava divertendosi come se si fosse trattato di un'altra persona invece che di lei, e da ultimo dette in una solenne risata, agitandosi sul canapé esclamando: - Ah bella! Ah bellissima! Come! Mi hanno fatto prendere anche delle medicine per guarire della cleptomania? Ah! Ma questo è un episodio graziosissimo, degno di un romanzo!... E tu, birichino, ti ci divertivi, eh? Chi sa quanto hai riso!... Sfido! mi ci sarei divertita anche io!...

E mi ha acchiappato per la testa e mi ha coperto di baci.

Come è buona la signora Olga! Come si capisce subito che è una donna piena di cuore e piena d'ingegno, senza tutte le esagerazioni che hanno le altre donne! La mamma e l'Ada son rimaste molto confuse perché si aspettavano, invece, chi sa che scena! Ma quando siamo venuti via non ho potuto far a meno di dir loro:

- Imparate dalla signora Olga come si devono trattare i ragazzi!...

E mi son grattato dove mi duole tanto a camminare.


16 dicembre

Oggi ho avuto una gran soddisfazione.

Era stato stabilito che appena tornato da scuola dovessi andare con la mamma e l'Ada dalla signora Olga a confessare quella che chiamano la mia colpa e a chieder perdono. Infatti siamo andati da lei, e io, tutto confuso, ho incominciato subito a raccontarle il fatto del gioco di prestigio, che la signora Olga ha ascoltato con molta curiosità.

Poi ha detto:

- Ma vedete un po' che testa ho io! Ho tenuto per tanto tempo un orologio che non è mio senza neppure accorgermene!

Ed è corsa a pigliarlo per restituirlo alla mamma che diceva: And she ran to take him back to give her back to her mother who said:

- Ma le pare! - But you think so! Ma le pare! But you think so!

Ecco! Questo si chiama ragionare! Infatti se la signora Olga si fosse accorta subito dell'orologio, tutto si sarebbe spiegato a suo tempo. È colpa mia dunque, se la signora Olga è tanto distratta?

Ma il più bello è stato quando la mamma e l'Ada hanno dovuto raccontare la faccenda della cleptomania . Via via che procedeva il racconto, la signora Olga si interessava divertendosi come se si fosse trattato di un'altra persona invece che di lei, e da ultimo dette in una solenne risata, agitandosi sul canapé esclamando: - Ah bella! Ah bellissima! Come! Mi hanno fatto prendere anche delle medicine per guarire della cleptomania? Ah! Ma questo è un episodio graziosissimo, degno di un romanzo!... E tu, birichino, ti ci divertivi, eh? And you, naughty, were having fun with it, huh? Chi sa quanto hai riso!... Who knows how much you laughed! ... Sfido! I challenge! mi ci sarei divertita anche io!... I would have enjoyed it too! ...

E mi ha acchiappato per la testa e mi ha coperto di baci.

Come è buona la signora Olga! Come si capisce subito che è una donna piena di cuore e piena d'ingegno, senza tutte le esagerazioni che hanno le altre donne! La mamma e l'Ada son rimaste molto confuse perché si aspettavano, invece, chi sa che scena! Ma quando siamo venuti via non ho potuto far a meno di dir loro:

- Imparate dalla signora Olga come si devono trattare i ragazzi!...

E mi son grattato dove mi duole tanto a camminare. And I scratched myself where it hurts so much to walk. Et j'ai gratté là où ça me fait tellement mal de marcher.