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"Cuore" di Edmondo De Amicis ("Heart"), Marzo - La distribuzione dei premi. 14, martedì

Marzo - La distribuzione dei premi. 14, martedì

La distribuzione dei premi 14, martedì

Verso le due il teatro grandissimo era affollato; platea, galleria, palchetti, palcoscenico, tutto pieno gremito, migliaia di visi, ragazzi, signore, maestri, operai, donne del popolo, bambini era un agitarsi di teste e di mani, un tremolio di penne, di nastri e di riccioli, un mormorio fitto e festoso, che metteva allegrezza. Il teatro era tutto addobbato a festoni di panno rosso, bianco e verde. Nella platea avevan fatto due scalette: una a destra, per la quale i premiati dovevan salire sul palcoscenico; l'altra a sinistra, per cui dovevan discendere, dopo aver ricevuto il premio. Sul davanti del palco c'era una fila di seggioloni rossi, e dalla spalliera di quel di mezzo pendevano due coroncine d'alloro; in fondo al palco, un trofeo di bandiere; da una parte un tavolino verde, con su tutti gli attestati di premio legati coi nastrini tricolori. La banda musicale stava in platea, sotto il palco; i maestri e le maestre riempivano tutta una metà della prima galleria, che era stata riservata a loro; i banchi e le corsie della platea erano stipati di centinaia di ragazzi, che dovevan cantare, e avevan la musica scritta tra le mani. In fondo e tutto intorno si vedevano andare e venire maestri e maestre che mettevano in fila i premiati, e c'era pieno di parenti che davan loro l'ultima ravviata ai capelli e l'ultimo tocco alle cravattine. Appena entrato coi miei nel palchetto, vidi in un palchetto di fronte la maestrina della penna rossa, che rideva, con le sue belle pozzette nelle guancie, e con lei la maestra di mio fratello, e la «monachina» tutta vestita di nero, e la mia buona maestra di prima superiore; ma così pallida, poveretta e tossiva così forte, che si sentiva da una parte all'altra del teatro. In platea trovai subito quel caro faccione di Garrone e il piccolo capo biondo di Nelli, che stava stretto contro la sua spalla. Un po' più in là vidi Garoffi, col suo naso a becco di civetta, che si dava un gran moto per raccogliere gli elenchi stampati dei premiandi, e n'aveva già un grosso fascio, per farne qualche suo traffico... che sapremo domani. Vicino alla porta c'era il venditor di legna con sua moglie, vestiti a festa, insieme al loro ragazzo, che ha un terzo premio di seconda: rimasi stupito a non vedergli più il berretto di pel di gatto e la maglia color cioccolata: questa volta era vestito come un signorino. In una galleria vidi per un momento Votini, con un gran colletto di trina; poi disparve. C'era in un palchetto del proscenio, pieno di gente, il capitano d'artiglieria, il padre di Robetti, quello delle stampelle, che salvò un bambino dall'omnibus. Allo scoccar delle due la banda sonò, e salirono nello stesso tempo per la scaletta di destra il sindaco, il prefetto, l'assessore, il provveditore, e molti altri signori, tutti vestiti di nero, che s'andarono a sedere sui seggioloni rossi, sul davanti del palcoscenico. La banda cessò di suonare. S'avanzò il Direttore delle scuole di canto con una bacchetta in mano. A un suo cenno, tutti i ragazzi della platea s'alzarono in piedi; a un altro cenno, cominciarono a cantare. Erano settecento che cantavano una canzone bellissima, settecento voci di ragazzi che cantano insieme, com'è bello! Tutti ascoltavano, immobili: era un canto dolce, limpido, lento, che pareva un canto di chiesa. Quando tacquero, tutti applaudirono: poi tutti zitti. La distribuzione dei premi stava per cominciare. Già s'era fatto innanzi sul palco il mio piccolo maestro di seconda, col suo capo rosso e i suoi occhi vispi, che doveva leggere i nomi dei premiati. S'aspettava che entrassero i dodici ragazzi per porgere gli attestati. I giornali l'avevan già detto che sarebbero stati ragazzi di tutte le provincie d'Italia. Tutti lo sapevano e li aspettavano, guardando curiosamente dalla parte donde dovevano entrare, anche il sindaco, e gli altri signori, e il teatro intero taceva... Tutt'a un tratto arrivarono di corsa fin sul proscenio, e rimasero schierati lì, tutti e dodici, sorridenti. Tutto il teatro, tremila persone, saltaron su, d'un colpo, prorompendo in un applauso che parve uno scoppio di tuono. I ragazzi restarono un momento come sconcertati. - Ecco l'Italia! - disse una voce sul palco. Riconobbi subito Coraci, il calabrese, vestito di nero, come sempre. Un signore del municipio, ch'era con noi, e li conosceva tutti, li indicava a mia madre: - Quel piccolo biondo è il rappresentante di Venezia. Il romano è quello alto e ricciuto. - Ce n'eran due o tre vestiti da signori; gli altri eran figliuoli d'operai, ma tutti messi bene e puliti. Il fiorentino, ch'era il più piccolo, aveva una sciarpa azzurra intorno alla vita. Passarono tutti davanti al sindaco, che li baciò in fronte uno per uno, mentre un signore accanto a lui gli diceva piano e sorridendo i nomi delle città: - Firenze, Napoli, Bologna, Palermo... - e a ognuno che passava, tutto il teatro batteva le mani. Poi corsero tutti al tavolino verde a pigliar gli attestati, il maestro cominciò a leggere l'elenco, dicendo le sezioni, le classi e i nomi, e i premiandi principiarono a salire e a sfilare. Erano appena saliti i primi, quando si sentì di dietro alle scene una musica leggiera leggiera di violini, che non cessò più per tutta la durata dello sfilamento, un'aria gentile e sempre eguale, che pareva un mormorìo di molte voci sommesse, le voci di tutte le madri e di tutti i maestri e le maestre, che tutti insieme dessero dei consigli e pregassero e facessero dei rimproveri amorevoli. E intanto i premiati passavano l'un dopo l'altro davanti a quei signori seduti, che porgevano gli attestati, e a ciascuno dicevano una parola o facevano una carezza. Dalla platea e dalle gallerie i ragazzi applaudivano ogni volta che passava uno molto piccolo, o uno che dai vestiti paresse povero, e anche quelli che avevano delle gran capigliature ricciolute o eran vestiti di rosso o di bianco. Ne passavano di quelli di prima superiore che arrivati là, si confondevano e non sapevano più dove voltarsi, e tutto il teatro rideva. Ne passò uno alto tre palmi, con un gran nodo di nastro rosa sulla schiena, che a mala pena camminava, e incespicò nel tappeto, cadde, il Prefetto lo rimise in piedi, e tutti risero e batteron le mani. Un altro ruzzolò giù per la scaletta, ridiscendendo in platea; si sentiron delle grida; ma non s'era fatto male. Ne passaron d'ogni sorta, dei visi di birichini, dei visi di spaventati, di quelli rossi in viso come ciliegie, dei piccini buffi, che ridevano in faccia a tutti quanti, e appena ridiscesi in platea erano acchiappati dai babbi e dalle mamme che se li portavano via. Quando venne la volta della nostra sezione, allora sì che mi divertii! Passarono molti che conoscevo. Passò Coretti, vestito di nuovo da capo a piedi, col suo bel sorriso allegro, che mostrava tutti i denti bianchi: eppure chi sa quanti miriagrammi di legna aveva già portati la mattina! Il sindaco, nel dargli l'attestato, gli domandò che cos'era un segno rosso che aveva sulla fronte, e intanto gli teneva una mano sopra una spalla: io cercai in platea suo padre e sua madre, e vidi che ridevano, coprendosi la bocca con una mano. Poi passò Derossi, tutto vestito di turchino, coi bottoni luccicanti, con tutti quei riccioli d'oro, svelto, disinvolto, con la fronte alta, così bello, così simpatico, che gli avrei mandato un bacio, e tutti quei signori gli vollero parlare e stringer le mani. Poi il maestro gridò: - Giulio Robetti! - e si vide venire innanzi il figliuolo del capitano d'artiglieria, con le stampelle. Centinaia di ragazzi sapevano il fatto, la voce si sparse in un attimo scoppiò una salva d'applausi e di grida che fece tremare il teatro, gli uomini s'alzarono in piedi, le signore si misero a sventolare i fazzoletti, e il povero ragazzo si fermò in mezzo al palcoscenico, sbalordito e tremante... Il Sindaco lo tirò a sé, gli diede il premio e un bacio, e staccata dalla spalliera del seggiolone la coroncina d'alloro che v'era appesa, glie la infilò nella traversina d'una stampella... Poi lo accompagnò fino al palchetto del proscenio, dov'era il capitano suo padre, e questi lo sollevò di peso e lo mise dentro, in mezzo a un gridìo di bravo e d' evviva . E intanto continuava quella musica leggiera e gentile di violini, e i ragazzi seguitavano a passare: quelli della Sezione della Consolata, quasi tutti figli di mercatini; quelli della Sezione di Vanchiglia, figliuoli d'operai; quelli della Sezione Boncompagni, di cui molti son figliuoli di contadini; quelli della scuola Raineri, che fu l'ultima. Appena finito, i settecento ragazzi della platea cantarono un'altra canzone bellissima, poi parlò il Sindaco, e dopo di lui l'assessore, che terminò il suo discorso dicendo ai ragazzi: - ...Ma non uscite di qui senza mandare un saluto a quelli che faticano tanto per voi, che hanno consacrato a voi tutte le forze della loro intelligenza e del loro cuore, che vivono e muoiono per voi. Eccoli là! - E segnò la galleria dei maestri. E allora dalle gallerie, dai palchi, dalla platea tutti i ragazzi s'alzarono e tesero le braccia gridando verso le maestre e i maestri, i quali risposero agitando le mani, i cappelli, i fazzoletti, tutti ritti in piedi e commossi. Dopo di che la banda sonò ancora una volta e il pubblico mandò un ultimo saluto fragoroso ai dodici ragazzi di tutte le provincie d'Italia, che si presentarono al proscenio schierati, con le mani intrecciate, sotto una pioggia di mazzetti di fiori.


Marzo - La distribuzione dei premi. 14, martedì März - Die Verteilung der Preise. 14, Dienstag March - The distribution of awards. 14, Tuesday Marzo - Reparto de premios. 14, martes Mars - La distribution des prix. 14, mardi Março - Distribuição dos prémios. 14, terça-feira

La distribuzione dei premi 14, martedì

Verso le due il teatro grandissimo era affollato; platea, galleria, palchetti, palcoscenico, tutto pieno gremito, migliaia di visi, ragazzi, signore, maestri, operai, donne del popolo, bambini era un agitarsi di teste e di mani, un tremolio di penne, di nastri e di riccioli, un mormorio fitto e festoso, che metteva allegrezza. Around two o'clock the huge theater was crowded; stalls, gallery, boxes, stage, all crowded, thousands of faces, boys, ladies, masters, workers, women of the people, children was a stirring of heads and hands, a trembling of feathers, ribbons and curls, a dense and festive murmur, which gave joy. Vers deux heures, l'immense théâtre est bondé ; stalles, galerie, loges, scène, tout est plein, des milliers de visages, garçons, dames, maîtres, ouvriers, femmes du peuple, enfants, c'est un remuement de têtes et de mains, un scintillement de plumes, de rubans et de boucles, un murmure dense et festif qui apporte de la joie. Il teatro era tutto addobbato a festoni di panno rosso, bianco e verde. Nella platea avevan fatto due scalette: una a destra, per la quale i premiati dovevan salire sul palcoscenico; l'altra a sinistra, per cui dovevan discendere, dopo aver ricevuto il premio. Sul davanti del palco c'era una fila di seggioloni rossi, e dalla spalliera di quel di mezzo pendevano due coroncine d'alloro; in fondo al palco, un trofeo di bandiere; da una parte un tavolino verde, con su tutti gli attestati di premio legati coi nastrini tricolori. La banda musicale stava in platea, sotto il palco; i maestri e le maestre riempivano tutta una metà della prima galleria, che era stata riservata a loro; i banchi e le corsie della platea erano stipati di centinaia di ragazzi, che dovevan cantare, e avevan la musica scritta tra le mani. L'orchestre était dans les stalles, sous la scène ; les maîtres et les professeurs remplissaient toute une moitié de la première galerie qui leur avait été réservée ; les stalles et les allées des stalles étaient remplies de centaines d'enfants qui devaient chanter et qui avaient de la musique écrite dans les mains. In fondo e tutto intorno si vedevano andare e venire maestri e maestre che mettevano in fila i premiati, e c'era pieno di parenti che davan loro l'ultima ravviata ai capelli e l'ultimo tocco alle cravattine. Appena entrato coi miei nel palchetto, vidi in un palchetto di fronte la maestrina della penna rossa, che rideva, con le sue belle pozzette nelle guancie, e con lei la maestra di mio fratello, e la «monachina» tutta vestita di nero, e la mia buona maestra di prima superiore; ma così pallida, poveretta e tossiva così forte, che si sentiva da una parte all'altra del teatro. Dès que je suis entré dans la loge avec mes parents, j'ai vu la petite institutrice au stylo rouge dans la loge de devant, qui riait, avec ses belles petites fossettes aux joues, et avec elle l'institutrice de mon frère, et la "monachina" toute vêtue de noir, et ma bonne institutrice de troisième ; mais elle était si pâle, la pauvre, et elle toussait si fort, qu'on l'entendait d'un bout à l'autre du théâtre. In platea trovai subito quel caro faccione di Garrone e il piccolo capo biondo di Nelli, che stava stretto contro la sua spalla. Dans les stalles, j'ai tout de suite retrouvé ce cher grand visage de Garrone et la petite patronne blonde de Nelli, qui était serrée contre son épaule. Un po' più in là vidi Garoffi, col suo naso a becco di civetta, che si dava un gran moto per raccogliere gli elenchi stampati dei premiandi, e n'aveva già un grosso fascio, per farne qualche suo traffico... che sapremo domani. Un peu plus loin, j'ai vu Garoffi, avec son nez en forme de bec, faire un grand tapage pour récupérer les listes imprimées des lauréats, et il en avait déjà une grosse liasse, pour faire son propre trafic... que nous connaîtrons demain. Vicino alla porta c'era il venditor di legna con sua moglie, vestiti a festa, insieme al loro ragazzo, che ha un terzo premio di seconda: rimasi stupito a non vedergli più il berretto di pel di gatto e la maglia color cioccolata: questa volta era vestito come un signorino. Près de la porte, il y avait le vendeur de bois et sa femme, vêtus de leurs plus beaux habits, ainsi que leur petit ami, qui a un second rang de troisième catégorie : j'ai été étonné de le voir ne plus porter un bonnet en poils de chat et une chemise couleur chocolat : cette fois-ci, il était habillé comme un jeune gentleman. In una galleria vidi per un momento Votini, con un gran colletto di trina; poi disparve. Dans une galerie, j'ai vu un instant Votini, portant un grand col en dentelle, puis il a disparu. C'era in un palchetto del proscenio, pieno di gente, il capitano d'artiglieria, il padre di Robetti, quello delle stampelle, che salvò un bambino dall'omnibus. Il y avait dans une loge du proscenium, pleine de monde, le capitaine d'artillerie, le père de Robetti, celui qui, avec ses béquilles, a sauvé un enfant de l'omnibus. Allo scoccar delle due la banda sonò, e salirono nello stesso tempo per la scaletta di destra il sindaco, il prefetto, l'assessore, il provveditore, e molti altri signori, tutti vestiti di nero, che s'andarono a sedere sui seggioloni rossi, sul davanti del palcoscenico. Sur le coup de deux heures, la fanfare joua, et en même temps le maire, le préfet, l'échevin, le commissaire, et beaucoup d'autres messieurs, tous vêtus de noir, montèrent l'escalier de droite et s'assirent sur les chaises rouges qui se trouvaient sur le devant de la scène. La banda cessò di suonare. Le groupe s'est arrêté de jouer. S'avanzò il Direttore delle scuole di canto con una bacchetta in mano. A un suo cenno, tutti i ragazzi della platea s'alzarono in piedi; a un altro cenno, cominciarono a cantare. D'un signe de tête, tous les garçons de l'assistance se sont levés ; d'un autre signe de tête, ils ont commencé à chanter. Erano settecento che cantavano una canzone bellissima, settecento voci di ragazzi che cantano insieme, com'è bello! Ils étaient sept cents à chanter une belle chanson, sept cents voix de jeunes à chanter ensemble, quelle beauté ! Tutti ascoltavano, immobili: era un canto dolce, limpido, lento, che pareva un canto di chiesa. Tout le monde écoutait, immobile : c'était un chant doux, clair et lent qui ressemblait à un chant d'église. Quando tacquero, tutti applaudirono: poi tutti zitti. Lorsqu'ils se sont tus, tout le monde a applaudi : puis tout le monde s'est tu. La distribuzione dei premi stava per cominciare. Prize distribution was about to begin. La distribution des prix est sur le point de commencer. Già s'era fatto innanzi sul palco il mio piccolo maestro di seconda, col suo capo rosso e i suoi occhi vispi, che doveva leggere i nomi dei premiati. Already my little second-grade teacher, with his red head and his bright eyes, had come forward on the stage and was to read the names of the awardees. Déjà, mon petit professeur de CE1, avec sa tête rousse et ses yeux brillants, était monté sur l'estrade pour lire les noms des lauréats. S'aspettava che entrassero i dodici ragazzi per porgere gli attestati. The 12 boys were expected to enter to hand out certificates. Il attendait que les douze garçons entrent et distribuent les certificats. I giornali l'avevan già detto che sarebbero stati ragazzi di tutte le provincie d'Italia. The newspapers had already said it would be boys from all the provinces of Italy. Les journaux avaient déjà annoncé qu'il y aurait des garçons de toutes les provinces d'Italie. Tutti lo sapevano e li aspettavano, guardando curiosamente dalla parte donde dovevano entrare, anche il sindaco, e gli altri signori, e il teatro intero taceva... Tutt'a un tratto arrivarono di corsa fin sul proscenio, e rimasero schierati lì, tutti e dodici, sorridenti. Everyone knew and waited for them, looking curiously on the side from whence they were to enter, even the mayor, and the other gentlemen, and the whole theater fell silent.... All of a sudden they came running up to the proscenium, and stood lined up there, all twelve of them, smiling. Tout le monde le savait et les attendait, regardant curieusement d'où ils allaient entrer, même le maire, et les autres messieurs, et tout le théâtre se taisait... Tout à coup, ils arrivèrent en courant jusqu'à l'avant-scène et se tinrent là, tous les douze, en souriant. Tutto il teatro, tremila persone, saltaron su, d'un colpo, prorompendo in un applauso che parve uno scoppio di tuono. The whole theater, three thousand people, jumped up at once, bursting into applause that sounded like a clap of thunder. Tout le théâtre, trois mille personnes, s'est levé d'un bond, éclatant soudain en applaudissements qui ont fait l'effet d'un coup de tonnerre. I ragazzi restarono un momento come sconcertati. The boys stood for a moment as if bewildered. Les garçons sont restés un moment comme déconcertés. - Ecco l'Italia! - Here is Italy! - Voici l'Italie ! - disse una voce sul palco. - Said a voice on the stage. - dit une voix sur scène. Riconobbi subito Coraci, il calabrese, vestito di nero, come sempre. I immediately recognized Coraci, the Calabrese, dressed in black, as always. J'ai immédiatement reconnu Coraci, le Calabrais, vêtu de noir, comme toujours. Un signore del municipio, ch'era con noi, e li conosceva tutti, li indicava a mia madre: - Quel piccolo biondo è il rappresentante di Venezia. A gentleman from the city hall, who was with us and knew them all, pointed them out to my mother: - That little blond man is the representative of Venice. Un monsieur de la mairie, qui était avec nous et les connaissait tous, les désigna à ma mère : - Cette petite blonde est la représentante de Venise. Il romano è quello alto e ricciuto. The Roman is the tall, curly-haired one. Le Romain est le plus grand et le plus frisé. - Ce n'eran due o tre vestiti da signori; gli altri eran figliuoli d'operai, ma tutti messi bene e puliti. - There were two or three of them dressed as gentlemen; the others were sons of laborers, but all put on well and clean. - Deux ou trois d'entre eux étaient habillés en gentlemen, les autres étaient des fils d'ouvriers, mais tous étaient bien habillés et propres. Il fiorentino, ch'era il più piccolo, aveva una sciarpa azzurra intorno alla vita. The Florentine, who was the smallest, had a blue scarf around his waist. Le Florentin, le plus petit, a une écharpe bleue autour de la taille. Passarono tutti davanti al sindaco, che li baciò in fronte uno per uno, mentre un signore accanto a lui gli diceva piano e sorridendo i nomi delle città: - Firenze, Napoli, Bologna, Palermo... - e a ognuno che passava, tutto il teatro batteva le mani. They all passed in front of the mayor, who kissed them on the forehead one by one, while a gentleman next to him said softly and smilingly the names of the cities: - Florence, Naples, Bologna, Palermo... - and to each one who passed, the whole theater clapped its hands. Ils sont tous passés devant le maire, qui les a embrassés sur le front l'un après l'autre, tandis qu'un monsieur à côté de lui prononçait doucement et en souriant les noms des villes : - Florence, Naples, Bologne, Palerme... - et à chacun de ces noms, tout le théâtre a applaudi. Poi corsero tutti al tavolino verde a pigliar gli attestati, il maestro cominciò a leggere l'elenco, dicendo le sezioni, le classi e i nomi, e i premiandi principiarono a salire e a sfilare. Then they all ran to the little green table to pick up their certificates, the teacher began to read the list, saying the sections, classes and names, and the awardees began to go up and parade. Ensuite, ils ont tous couru vers la table verte pour prendre leur certificat, le professeur a commencé à lire la liste, en disant les sections, les classes et les noms, et les lauréats ont commencé à marcher et à défiler. Erano appena saliti i primi, quando si sentì di dietro alle scene una musica leggiera leggiera di violini, che non cessò più per tutta la durata dello sfilamento, un'aria gentile e sempre eguale, che pareva un mormorìo di molte voci sommesse, le voci di tutte le madri e di tutti i maestri e le maestre, che tutti insieme dessero dei consigli e pregassero e facessero dei rimproveri amorevoli. They had just ascended the first few, when there was heard from behind the scenes a leggier music of violins, which did not cease for the duration of the parade, a gentle and ever-equal air, which seemed to be a murmur of many subdued voices, the voices of all the mothers and teachers and teachers, all together giving advice and praying and making loving reproaches. Les premiers venaient à peine de se lever, que l'on entendit en coulisse une légère musique de violon qui ne cessa pas pendant toute la durée du défilé, un air doux et toujours égal, qui ressemblait à un murmure de nombreuses voix assourdies, les voix de toutes les mères et de tous les maîtres, qui tous ensemble donnaient des conseils, priaient et se faisaient des reproches affectueux. E intanto i premiati passavano l'un dopo l'altro davanti a quei signori seduti, che porgevano gli attestati, e a ciascuno dicevano una parola o facevano una carezza. And meanwhile, the awardees passed one after another in front of those seated gentlemen, who handed out the certificates, and to each said a word or gave a caress. Et pendant ce temps, les lauréats passaient l'un après l'autre devant ces messieurs assis, qui leur remettaient les certificats, et à chacun disaient un mot ou donnaient une caresse. Dalla platea e dalle gallerie i ragazzi applaudivano ogni volta che passava uno molto piccolo, o uno che dai vestiti paresse povero, e anche quelli che avevano delle gran capigliature ricciolute o eran vestiti di rosso o di bianco. From the stalls and galleries the boys cheered whenever someone very small passed by, or someone who looked poor from his clothes, and even those who had big curly hair or were dressed in red or white. Depuis les stalles et les galeries, les garçons applaudissent à chaque passage d'un tout petit, d'un pauvre par ses vêtements, et même de ceux qui ont de grands cheveux bouclés ou qui sont vêtus de rouge ou de blanc. Ne passavano di quelli di prima superiore che arrivati là, si confondevano e non sapevano più dove voltarsi, e tutto il teatro rideva. They were passing by ninth graders who got there, got confused and didn't know where to turn anymore, and the whole theater was laughing. Il y a eu des élèves de troisième qui sont arrivés, se sont embrouillés et ne savaient pas où aller, et tout le théâtre s'est mis à rire. Ne passò uno alto tre palmi, con un gran nodo di nastro rosa sulla schiena, che a mala pena camminava, e incespicò nel tappeto, cadde, il Prefetto lo rimise in piedi, e tutti risero e batteron le mani. One passed by, three palms high, with a large pink ribbon knot on his back, barely walking, and he stumbled on the carpet, fell down, the Prefect put him back on his feet, and everyone laughed and clapped their hands. L'un d'eux est passé, trois paumes de main en l'air, avec un gros nœud de ruban rose dans le dos, marchant à peine, et il a trébuché sur le tapis, est tombé, le préfet l'a remis sur ses pieds, et tout le monde a ri et tapé dans les mains. Un altro ruzzolò giù per la scaletta, ridiscendendo in platea; si sentiron delle grida; ma non s'era fatto male. Another tumbled down the ladder, descending back into the stalls; shouts were heard; but he was not hurt. Un autre dégringole les marches et retombe dans les stalles ; on entend des cris, mais il n'est pas blessé. Ne passaron d'ogni sorta, dei visi di birichini, dei visi di spaventati, di quelli rossi in viso come ciliegie, dei piccini buffi, che ridevano in faccia a tutti quanti, e appena ridiscesi in platea erano acchiappati dai babbi e dalle mamme che se li portavano via. All sorts of them passed by, some mischievous faces, some frightened ones, some red in the face like cherries, some funny little ones, who laughed in everyone's face, and as soon as they got back into the stalls they were grabbed by the dads and moms who took them away. Toutes sortes de visages passent, des visages espiègles, des visages effrayés, des visages rouges comme des cerises, des petits rigolos qui rient au nez de tout le monde et qui, dès qu'ils rentrent dans les étals, sont attrapés par leurs mères et leurs pères qui les emmènent. Quando venne la volta della nostra sezione, allora sì che mi divertii! When the time came for our section, then I had fun! En ce qui concerne notre section, je me suis amusé ! Passarono molti che conoscevo. Many people I knew passed by. De nombreuses personnes que je connaissais sont passées. Passò Coretti, vestito di nuovo da capo a piedi, col suo bel sorriso allegro, che mostrava tutti i denti bianchi: eppure chi sa quanti miriagrammi di legna aveva già portati la mattina! Coretti passed by, dressed again from head to toe, with his beautiful cheerful smile, showing all white teeth: yet who knows how many myriagrams of wood he had already brought in the morning! Coretti passa, rhabillé de pied en cap, avec son beau sourire joyeux, montrant des dents toutes blanches : mais qui sait combien de myriagrammes de bois il avait déjà apportés dans la matinée ! Il sindaco, nel dargli l'attestato, gli domandò che cos'era un segno rosso che aveva sulla fronte, e intanto gli teneva una mano sopra una spalla: io cercai in platea suo padre e sua madre, e vidi che ridevano, coprendosi la bocca con una mano. The mayor, in giving him the certificate, asked him what was a red mark he had on his forehead, and meanwhile held a hand over one shoulder: I looked around the audience for his father and mother, and saw that they were laughing, covering their mouths with one hand. Le maire, en lui remettant le certificat, lui a demandé ce qu'était la marque rouge qu'il avait sur le front, tout en lui mettant la main sur l'épaule : j'ai cherché dans l'assistance son père et sa mère, et je les ai vus rire en se couvrant la bouche d'une main. Poi passò Derossi, tutto vestito di turchino, coi bottoni luccicanti, con tutti quei riccioli d'oro, svelto, disinvolto, con la fronte alta, così bello, così simpatico, che gli avrei mandato un bacio, e tutti quei signori gli vollero parlare e stringer le mani. Then Derossi came by, all dressed in turquoise, with shiny buttons, with all those golden curls, quick, casual, high brow, so handsome, so nice, I would have sent him a kiss, and all those gentlemen wanted to talk to him and shake hands. Puis Derossi est passé, tout de turquoise vêtu, avec des boutons scintillants, avec toutes ces boucles dorées, rapide, nonchalant, le front haut, si beau, si gentil, j'aurais voulu lui envoyer un baiser, et tous ces messieurs voulaient lui parler et lui serrer la main. Poi il maestro gridò: - Giulio Robetti! Then the teacher shouted: - Giulio Robetti! Le professeur s'est alors écrié - Giulio Robetti ! - e si vide venire innanzi il figliuolo del capitano d'artiglieria, con le stampelle. - And he saw the artillery captain's son coming in front of him on crutches. - et voit le fils du capitaine d'artillerie s'avancer avec des béquilles. Centinaia di ragazzi sapevano il fatto, la voce si sparse in un attimo scoppiò una salva d'applausi e di grida che fece tremare il teatro, gli uomini s'alzarono in piedi, le signore si misero a sventolare i fazzoletti, e il povero ragazzo si fermò in mezzo al palcoscenico, sbalordito e tremante... Il Sindaco lo tirò a sé, gli diede il premio e un bacio, e staccata dalla spalliera del seggiolone la coroncina d'alloro che v'era appesa, glie la infilò nella traversina d'una stampella... Poi lo accompagnò fino al palchetto del proscenio, dov'era il capitano suo padre, e questi lo sollevò di peso e lo mise dentro, in mezzo a un gridìo di bravo e d' evviva . Hundreds of boys knew the fact, word spread in an instant a salvo of applause and shouts broke out that shook the theater, men rose to their feet, ladies waved handkerchiefs, and the poor boy stood in the middle of the stage, stunned and trembling... The mayor pulled him to him, gave him the prize and a kiss, and detached from the back of the high chair the laurel wreath that hung there, slipped it into the sleeper of a crutch... Then she accompanied him to the proscenium box, where his father the captain was, and the latter lifted him up by weight and put him inside, amidst a shout of bravo and 'cheers . Des centaines de jeunes gens connaissaient le fait, la rumeur se répandit, et en un instant une salve d'applaudissements et de cris secoua le théâtre, les hommes se levèrent, les dames agitèrent leurs mouchoirs, et le pauvre garçon se trouva au milieu de la scène, stupéfait et tremblant.... Le maire l'attira à lui, lui donna le prix et un baiser, détacha du dossier de la chaise haute la couronne de laurier qui y était suspendue et la glissa dans le dormeur d'une béquille... Puis il l'accompagna jusqu'à la loge du proscenium, où se tenait son père, le capitaine, qui le souleva et l'introduisit à l'intérieur, au milieu d'un cri de bravo et d'acclamations. E intanto continuava quella musica leggiera e gentile di violini, e i ragazzi seguitavano a passare: quelli della Sezione della Consolata, quasi tutti figli di mercatini; quelli della Sezione di Vanchiglia, figliuoli d'operai; quelli della Sezione Boncompagni, di cui molti son figliuoli di contadini; quelli della scuola Raineri, che fu l'ultima. And in the meantime that light and gentle music of violins continued, and the boys continued to pass by: those of the Consolata Section, almost all of them sons of marketers; those of the Vanchiglia Section, sons of laborers; those of the Boncompagni Section, of whom many are sons of peasants; those of the Raineri School, which was the last. Appena finito, i settecento ragazzi della platea cantarono un'altra canzone bellissima, poi parlò il Sindaco, e dopo di lui l'assessore, che terminò il suo discorso dicendo ai ragazzi: - ...Ma non uscite di qui senza mandare un saluto a quelli che faticano tanto per voi, che hanno consacrato a voi tutte le forze della loro intelligenza e del loro cuore, che vivono e muoiono per voi. As soon as he finished, the seven hundred boys in the audience sang another beautiful song, then the mayor spoke, and after him the alderman, who ended his speech by telling the boys: - ...But don't leave here without sending a greeting to those who toil so hard for you, who have consecrated all the forces of their intelligence and heart to you, who live and die for you. Eccoli là! There they are! Les voilà ! - E segnò la galleria dei maestri. - And he marked the gallery of masters. E allora dalle gallerie, dai palchi, dalla platea tutti i ragazzi s'alzarono e tesero le braccia gridando verso le maestre e i maestri, i quali risposero agitando le mani, i cappelli, i fazzoletti, tutti ritti in piedi e commossi. And then from the galleries, from the boxes, from the stalls, all the boys stood up and stretched their arms shouting toward the teachers and teachers, who responded by waving their hands, their hats, their handkerchiefs, all standing upright and moved. Dopo di che la banda sonò ancora una volta e il pubblico mandò un ultimo saluto fragoroso ai dodici ragazzi di tutte le provincie d'Italia, che si presentarono al proscenio schierati, con le mani intrecciate, sotto una pioggia di mazzetti di fiori. After that, the band played once more and the audience sent a final thunderous salute to the twelve boys from all the provinces of Italy, who came to the proscenium lined up, hands intertwined, under a shower of bouquets of flowers.