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"Cuore" di Edmondo De Amicis ("Heart"), Febbraio - Il maestro malato. 25, sabato

Febbraio - Il maestro malato. 25, sabato

Il maestro malato 25, sabato Ieri sera, uscendo dalla scuola, andai a visitare il mio maestro malato.

Dal troppo lavorare s'è ammalato. Cinque ore di lezione al giorno, poi un'ora di ginnastica, poi altre due ore di scuola serale, che vuol dire dormir poco, mangiare di scappata e sfiatarsi dalla mattina alla sera: s'è rovinata la salute. Così dice mia madre. Mia madre m'aspettò sotto il portone, io salii solo, e incontrai per le scale il maestro della barbaccia nera, - Coatti, - quello che spaventa tutti e non punisce nessuno, egli mi guardò con gli occhi larghi e fece la voce del leone, per celia, ma senza ridere. Io ridevo ancora tirando il campanello, al quarto piano; ma rimasi male subito, quando la serva mi fece entrare in una povera camera, mezz'oscura, dove era coricato il mio maestro. Era in un piccolo letto di ferro, aveva la barba lunga. Si mise una mano alla fronte, per vederci meglio, ed esclamò con la sua voce affettuosa: - Oh Enrico! - Io m'avvicinai al letto, egli mi pose una mano sulla spalla, e disse: - Bravo, figliuolo. Hai fatto bene a venir a trovare il tuo povero maestro. Son ridotto a mal partito, come vedi, caro il mio Enrico. E come va la scuola? come vanno i compagni? Tutto bene, eh? anche senza di me. Ne fate di meno benissimo, è vero? del vostro vecchio maestro. - Io volevo dir di no; egli m'interruppe: - Via, via, lo so che non mi volete male. - E mise un sospiro. Io guardavo certe fotografie attaccate alla parete. - Vedi? - egli mi disse. - Son tutti ragazzi che m'han dato i loro ritratti, da più di vent'anni in qua. Dei buoni ragazzi, son le mie memorie quelle. Quando morirò, l'ultima occhiata la darò lì, a tutti quei monelli, fra cui ho passata la vita. Mi darai il ritratto tu pure, non è vero, quando avrai finito le elementari? Poi prese un'arancia sul tavolino da notte e me la mise in mano. - Non ho altro da darti, - disse, - è un regalo da malato. - Io lo guardavo e avevo il cuor triste, non so perché. - Bada eh... - riprese a dire - io spero di cavarmela; ma se non guarissi più... vedi di fortificarti nell'aritmetica, che è il tuo debole; fa' uno sforzo! non si tratta che d'un primo sforzo perché, alle volte, non è mancanza di attitudine, è un preconcetto, è come chi dicesse una fissazione. - Ma intanto respirava forte, si vedeva che soffriva. - Ho una febbraccia, - sospirò, - son mezz'andato. Mi raccomando, dunque. Battere sull'aritmetica, sui problemi. Non riesce alla prima? Si riposa un po' e poi si ritenta. Non riesce ancora? Un altro po' di riposo e poi daccapo. E avanti, ma tranquillamente, senza affannarsi, senza montarsi la testa. Va'. Saluta la mamma. E non rifar più le scale, ci rivedremo alla scuola. E se non ci rivedremo, ricordati qualche volta del tuo maestro di terza, che t'ha voluto bene. - A quelle parole mi venne da piangere. - China la testa, - egli mi disse. Io chinai la testa sul cappezzale; egli mi baciò sui capelli. Poi mi disse: - Va', - e voltò il viso verso il muro. E io volai giù per le scale perché avevo bisogno d'abbracciar mia madre.


Febbraio - Il maestro malato. 25, sabato February - The sick teacher. 25, Saturday Febrero - El profesor enfermo. 25, sábado Fevereiro - O professor doente. 25, Sábado

Il maestro malato 25, sabato Ieri sera, uscendo dalla scuola, andai a visitare il mio maestro malato. Yesterday evening, on leaving school, I went to visit my sick teacher.

Dal troppo lavorare s’è ammalato. He got sick from working too much. Cinque ore di lezione al giorno, poi un’ora di ginnastica, poi altre due ore di scuola serale, che vuol dire dormir poco, mangiare di scappata e sfiatarsi dalla mattina alla sera: s’è rovinata la salute. Five hours of lessons a day, then an hour of gymnastics, then another two hours of evening school, which means sleeping little, eating on the run and blowing off steam from morning to night: her health has been ruined. Così dice mia madre. So says my mother. Mia madre m’aspettò sotto il portone, io salii solo, e incontrai per le scale il maestro della barbaccia nera, - Coatti, - quello che spaventa tutti e non punisce nessuno, egli mi guardò con gli occhi larghi e fece la voce del leone, per celia, ma senza ridere. My mother waited for me under the door, I went up alone, and on the stairs I met the master of the black beard, - Coatti, - the one who scares everyone and punishes no one, he looked at me with wide eyes and gave the voice of the lion , jokingly, but without laughing. Io ridevo ancora tirando il campanello, al quarto piano; ma rimasi male subito, quando la serva mi fece entrare in una povera camera, mezz’oscura, dove era coricato il mio maestro. I was still laughing pulling the bell on the fourth floor; but I immediately felt bad, when the servant made me enter a poor, half-dark room, where my master was lying. Era in un piccolo letto di ferro, aveva la barba lunga. He was in a small iron bed, he had a long beard. Si mise una mano alla fronte, per vederci meglio, ed esclamò con la sua voce affettuosa: - Oh Enrico! He put a hand to his forehead, to see better, and exclaimed in his affectionate voice: - Oh Enrico! - Io m’avvicinai al letto, egli mi pose una mano sulla spalla, e disse: - Bravo, figliuolo. I approached the bed, he put a hand on my shoulder and said: 'Bravo, son. Hai fatto bene a venir a trovare il tuo povero maestro. You were right to come and see your poor master. Son ridotto a mal partito, come vedi, caro il mio Enrico. I'm in a bad way, as you can see, my dear Enrico. E come va la scuola? And how is school going? come vanno i compagni? how are the companions doing? Tutto bene, eh? All good, huh? anche senza di me. even without me. Ne fate di meno benissimo, è vero? You do less very well, don't you? del vostro vecchio maestro. of your old teacher. - Io volevo dir di no; egli m’interruppe: - Via, via, lo so che non mi volete male. - I wanted to say no; he interrupted me: - Come on, come on, I know you don't want me badly. - E mise un sospiro. And he sighed. Io guardavo certe fotografie attaccate alla parete. I was looking at some photographs attached to the wall. - Vedi? - You see? - egli mi disse. - he told me. - Son tutti ragazzi che m’han dato i loro ritratti, da più di vent’anni in qua. - They are all boys who have given me their portraits for more than twenty years. Dei buoni ragazzi, son le mie memorie quelle. Of good boys, those are my memories. Quando morirò, l’ultima occhiata la darò lì, a tutti quei monelli, fra cui ho passata la vita. When I die, the last look I will take there, at all those brats, among whom I spent my life. Mi darai il ritratto tu pure, non è vero, quando avrai finito le elementari? You will give me the portrait yourself, won't you, when you finish elementary school? Poi prese un’arancia sul tavolino da notte e me la mise in mano. Then he picked up an orange on the coffee table and put it in my hand. - Non ho altro da darti, - disse, - è un regalo da malato. - I have nothing else to give you, - he said, - it's a sick gift. - Io lo guardavo e avevo il cuor triste, non so perché. - I looked at him and my heart was sad, I don't know why. - Bada eh... - riprese a dire - io spero di cavarmela; ma se non guarissi più... vedi di fortificarti nell’aritmetica, che è il tuo debole; fa' uno sforzo! - Mind you eh... - he resumed saying - I hope to get by; but if I don't get well again.... see that you fortify yourself in arithmetic, which is your weakness; make an effort! non si tratta che d’un primo sforzo perché, alle volte, non è mancanza di attitudine, è un preconcetto, è come chi dicesse una fissazione. it is but a first effort because, sometimes, it is not lack of aptitude, it is a preconception, it is like someone saying a fixation. - Ma intanto respirava forte, si vedeva che soffriva. - But in the meantime he was breathing hard, you could see that he was in pain. - Ho una febbraccia, - sospirò, - son mezz’andato. - I have a bad fever, - he sighed, - I'm half gone. Mi raccomando, dunque. Take care, then. Battere sull’aritmetica, sui problemi. Beat on arithmetic, on problems. Non riesce alla prima? Does it fail at the first one? Si riposa un po' e poi si ritenta. You get some rest and then try again. Non riesce ancora? Does it still fail? Un altro po' di riposo e poi daccapo. A little more rest and then back to the beginning. E avanti, ma tranquillamente, senza affannarsi, senza montarsi la testa. And onward, but quietly, without fretting, without mounting up. Va'. Saluta la mamma. Say hello to mom. E non rifar più le scale, ci rivedremo alla scuola. And don't do the stairs again, I'll see you back at the school. E se non ci rivedremo, ricordati qualche volta del tuo maestro di terza, che t’ha voluto bene. And if we don't see each other again, remember sometimes your third grade teacher, who loved you. - A quelle parole mi venne da piangere. - At those words I felt like crying. - China la testa, - egli mi disse. - Bow your head, - he said. Io chinai la testa sul cappezzale; egli mi baciò sui capelli. I bowed my head on the cape; he kissed me on my hair. Poi mi disse: - Va', - e voltò il viso verso il muro. Then he said, - Go, - and turned his face toward the wall. E io volai giù per le scale perché avevo bisogno d’abbracciar mia madre. And I flew down the stairs because I needed to hug my mother.