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"Il Primo Giorno a Parigi" di Edmondo de Amicis, "Il Primo Giorno a Parigi" - Sezione 3

"Il Primo Giorno a Parigi" - Sezione 3

(Sezione 3)

E anche il desinare è uno spettacolo per chi si ritrova impensatamente, come accadde a noi, in una trattoria vasta e rischiarata come un teatro, formata d'una sala unica, cinta d'una larghissima galleria, dove si sfamano insieme cinquecento persone, rumoreggiando come una grande assemblea di buon umore. E dopo vien l'ultima scena della meravigliosa rappresentazione cominciata alle otto della mattina in piazza della Bastiglia: la notte di Parigi. Ritorniamo nel cuore della città. Qui par che faccia giorno daccapo. Non è un'illuminazione; è un incendio. I boulevards ardono. Tutto il pian terreno degli edifizi sembra in fuoco. Socchiudendo gli occhi, par di vedere a destra e a sinistra due file di fornaci fiammanti. Le botteghe gettano dei fasci di luce vivissima fino a metà della strada e avvolgono la folla come in una polvere d'oro. Da tutte le parti piovono raggi e chiarori diffusi che fanno brillare I caratteri dorati e i rivestimenti lucidi delle facciate, come se tutto fosse fosforescente. I chioschi, che si allungano in due file senza fine, rischiarati di dentro, coi loro vetri di mille colori, simili a enormi lanterne chinesi piantate in terra, o a teatrini trasparenti di marionette, danno alla strada l'aspetto fantastico e puerile d'una festa orientale I riflessi infiniti dei cristalli, i mille punti luminosi che traspaiono fra i rami degli alberi, le iscrizioni di fuoco che splendono sui frontoni dei teatri, il movimento rapidissimo delle innumerevoli fiammelle delle carrozze, che sembrano miriadi di lucciole mulinate dal vento, le lanterne porporine degli omnibus, le grandi sale ardenti aperte sulla strada, le botteghe che somigliano a cave d'oro e d'argento incandescente, le centomila finestre illuminate, gli alberi che paiono accesi; tutti questi splendori teatrali, frastagliati dalla verzura, che lascia vedere ora sì ora no le illuminazioni lontane, e presenta lo spettacolo ad apparizioni successive; tutta questa luce rotta, rispecchiata, variopinta, mobilissima, piovuta e saettata, raccolta a torrenti e sparpagliata a stelle e a diamanti, produce la prima volta un'impressione di cui non si può dare l'idea. Par di vedere un solo immenso fuoco d'artifizio, che debba spegnersi improvvisamente, e lasciar tutta la città sepolta nel fumo. Sui marciapiedi non c'è una riga d'ombra; ci si ritroverebbe una spilla. Tutti i visi sono rischiarati. Si vede la propria immagine riflessa da tutte le parti. Si vede tutto, in fondo ai caffè, sino agli ultimi specchi delle sale riposte, incisi dai diamanti delle belle peccatrici. Nella folla abbonda il bel sesso che di giorno pareva sopraffatto e disperso. Gli sguardi languidi e interrogativi s'incrociano e gareggiano. Davanti a ogni caffè c'è la platea d'un teatro, di cui il boulevard è il palcoscenico. Tutti i visi sono rivolti verso la strada. Ed è curioso: fuor che le carrozze, non si sente nessun forte rumore. Si guarda molto e si parla poco, o a bassa voce, come per rispetto al luogo, o perchè la gran luce impone un certo riserbo. V'è una specie di silenzio signorile. Andate innanzi, innanzi, sempre in mezzo a un incendio, tra una folla immobile e una folla seduta, e vi sembra di passare di salone in salone, in un immenso palazzo scoperto, o per un seguito di vastissimi patios spagnuoli, fra le pompe d'una veglia, in mezzo a un milione di invitati, senza sapere quando arriverete all'uscita, se pur c'è un'uscita. E intanto, passo passo, arrivate sulla piazza dell'Opéra. E qui Parigi notturna vi fa uno dei suoi più bei colpi di scena. Avete dinanzi la facciata del Teatro, enorme e spudorata, risplendente di lampade colossali negli intercolonni elegantissimi; dinanzi alla quale sboccano le vie Auber e Halévy; a destra la gran fornace del boulevard degli Italiani; a sinistra il boulevard infocato delle Cappuccine che si prolunga fra i due muri ardenti del boulevard della Maddalena; e voltandovi, vedete tre grandi vie divergenti che v'abbagliano come tre abissi luminosi: la via della Pace, tutta smagliante d'ori e di gioielli, in fondo alla quale si drizza sul cielo stellato la mole nera della colonna Vendôme; l' Avenue dell'Opéra inondata di luce elettrica; la via Quattro settembre lucente di mille fiammelle; e sette file continue di carrozze che vengono dai due boulevards e dalle cinque strade, incrociandosi furiosamente sulla piazza, e una folla che accorre e una folla che fugge, sotto una pioggia di luce rossa e di luce bianchissima, diffusa da grandi globi di cristallo spulito, che fan l'effetto di ghirlande e di corone di lune piene, e colorano gli alberi, gli alti edifizi, la moltitudine, dei riflessi bizzarri e misteriosi della scena finale d'un ballo fantastico. Qui proprio si prova per qualche momento una sensazione che somiglia a quella dell' hasciss . Quella rosa di strade sfolgoranti, che conducono al Théâtre français , alle Tuileries , alla Concordia, ai Campi Elisi, che vi portano ciascuna una voce della gran festa di Parigi, che vi chiamano e che v'attirano da sette parti come le entrate maestose di sette palazzi fatati, vi accendono nel cervello o nelle ossa il furore dei piaceri. Vorreste veder tutto ed esser da per tutto ad un tempo; a sentire dalla bocca del grande Got l' efface sublime dei Fourchambault a folleggiare a Mabille, a nuotare nella Senna, a cenare alla Maison dorée ; vorreste volare di palco scenico in palco scenico, di ballo in ballo, di giardino in giardino, di splendore in splendore, e profondere l'oro, lo champagne e i bons mots , e vivere dieci anni in una notte. Eppure non è questo il più bello spettacolo della notte. Si va innanzi fino alla Maddalena, si svolta in Rue royale , si sbocca in piazza della Concordia, e là si lascia sfuggire la più alta e più allegra esclamazione di meraviglia che strappi Parigi dalle labbra d'uno straniero. Non c'è sicuramente un'altra piazza di città europea dove la grazia, la luce, l'arte, la natura, s'aiutino così mirabilmente fra loro per formare uno spettacolo che rapisca l'immaginazione. A primo aspetto non si raccapezza nulla, nè i confini della piazza, nè le distanze, nè dove si sia, nè che cosa si veda. È uno sterminato teatro aperto, in mezzo a uno sterminato giardino ardente, che fa pensare all'accampamento illuminato di un esercito di trecento mila uomini. Ma quando si è arrivati nel centro della piazza, ai piedi dell'obelisco di Sesostri, fra le due fontane monumentali, e si vede a destra, in mezzo ai due grandi edifizii a colonne del Gabriel, la splendida Via reale, chiusa in fondo dalla facciata superba della Maddalena; a sinistra il ponte della Concordia che sbocca in faccia al palazzo del Corpo legislativo, imbiancato da un torrente di luce elettrica; dall'altra parte la vasta macchia bruna dei giardini imperiali, inghirlandati di lumi, in fondo a cui nereggiano le rovine delle Tuilerie; e dalla parte opposta il viale maestoso dei Campi Elisi, chiuso dall'arco altissimo della Stella, picchiettato di foco dalle lanterne di diecimila carrozze e fiancheggiato da due boschi sparsi di caffè e di teatri sfolgoranti; quando s'abbraccia con un sguardo le rive illuminate della Senna, i giardini, i monumenti, la folla immensa e sparsa che viene dal ponte, dai boulevards , dai boschetti, dai quais , dai teatri, e brulica confusamente da tutti i lati della piazza, in quella luce strana, fra I zampilli e le cascate d'acqua argentata, in mezzo alle statue, ai candelabra giganteschi, alle colonne rostrali, alla verzura, nell'aria limpida e odorosa di una bella notte d'estate; allora si sente tutta la bellezza di quel luogo unico al mondo, e non si può a meno di gridare:--Ah Parigi! Maledetta e cara Parigi! Sirena sfrontata! È dunque proprio una verità che bisogna fuggirti come una furia o adorarti come una dea?

Di là ci spingemmo ancora nei giardini dei Campi Elisi, a girare fra i teatri a cielo aperto, i chioschi, gli alcazar, i circhi, i concerti, le giostre, per interminabili viali affollati, da cui si sentivano i suoni fragorosi delle orchestre, gli applausi e le risate delle vaste platee trincanti, e le voci in falsetto delle cantatrice di canzonette, delle quali si vedevano a traverso i cespugli le nudità opulente e gli abiti zingareschi, in mezzo allo splendore dei palchi scenici inquadrati fra le piante. E volevamo andare sino in fondo. Ma più s'andava innanzi, più quel baccanale notturno s'allargava e s'allungava; dietro a ogni gruppo d'alberi saltava fuori un nuovo teatro e una nuova luminaria, ad ogni svolto di viale ci trovavamo in faccia a una nuova baldoria; e d'altra parte il mio buon Giacosa mi domandava grazia da un pezzo, con voce lamentevole, dicendomi che gli occhi gli si chiudevano e che la testa non gli si reggeva più sulle spalle. Allora si ritornò in piazza della Concordia, si restò un momento in contemplazione davanti a quella meraviglia di via di Rivoli, rischiarata per la lunghezza di due miglia come una sala da ballo, e si rientrò a mezzanotte sonata nei boulevards , ancora risplendenti, affollati, rumorosi, allegri come sul far della sera, come se la giornata ardente di Parigi cominciasse allora, come se la grande città avesse ucciso il sonno per sempre e fosse condannata da Dio al supplizio d'una festa eterna. E di là trasportammo le nostre salme all'albergo. Ecco come passò il nostro primo giorno a Parigi.

"Il Primo Giorno a Parigi" - Sezione 3 "The First Day in Paris" - Section 3. "O primeiro dia em Paris" - Secção 3

(Sezione 3) (Section 3)

E anche il desinare è uno spettacolo per chi si ritrova impensatamente, come accadde a noi, in una trattoria vasta e rischiarata come un teatro, formata d’una sala unica, cinta d’una larghissima galleria, dove si sfamano insieme cinquecento persone, rumoreggiando come una grande assemblea di buon umore. And even dining is a spectacle for those who find themselves unexpectedly, as happened to us, in a vast restaurant lit up like a theater, made up of a single room, surrounded by a very large gallery, where five hundred people are fed together, roaring like a great assembly in a good mood. E dopo vien l’ultima scena della meravigliosa rappresentazione cominciata alle otto della mattina in piazza della Bastiglia: la notte di Parigi. And then comes the last scene of the wonderful performance that began at eight in the morning in Piazza della Bastiglia: the night of Paris. Ritorniamo nel cuore della città. We return to the heart of the city. Qui par che faccia giorno daccapo. This seems like a whole new day. Non è un’illuminazione; è un incendio. It is not an illumination; it's a fire. I boulevards ardono. The boulevards burn. Tutto il pian terreno degli edifizi sembra in fuoco. Socchiudendo gli occhi, par di vedere a destra e a sinistra due file di fornaci fiammanti. Squinting his eyes, he seems to see two rows of flaming furnaces on the right and left. Le botteghe gettano dei fasci di luce vivissima fino a metà della strada e avvolgono la folla come in una polvere d’oro. The shops throw beams of vivid light up to the middle of the road and wrap the crowd like a gold dust. Da tutte le parti piovono raggi e chiarori diffusi che fanno brillare I caratteri dorati e i rivestimenti lucidi delle facciate, come se tutto fosse fosforescente. From all sides, rays and diffused light are raining, making the golden characters and the glossy facades shine, as if everything were phosphorescent. I chioschi, che si allungano in due file senza fine, rischiarati di dentro, coi loro vetri di mille colori, simili a enormi lanterne chinesi piantate in terra, o a teatrini trasparenti di marionette, danno alla strada l’aspetto fantastico e puerile d’una festa orientale I riflessi infiniti dei cristalli, i mille punti luminosi che traspaiono fra i rami degli alberi, le iscrizioni di fuoco che splendono sui frontoni dei teatri, il movimento rapidissimo delle innumerevoli fiammelle delle carrozze, che sembrano miriadi di lucciole mulinate dal vento, le lanterne porporine degli omnibus, le grandi sale ardenti aperte sulla strada, le botteghe che somigliano a cave d’oro e d’argento incandescente, le centomila finestre illuminate, gli alberi che paiono accesi; tutti questi splendori teatrali, frastagliati dalla verzura, che lascia vedere ora sì ora no le illuminazioni lontane, e presenta lo spettacolo ad apparizioni successive; tutta questa luce rotta, rispecchiata, variopinta, mobilissima, piovuta e saettata, raccolta a torrenti e sparpagliata a stelle e a diamanti, produce la prima volta un’impressione di cui non si può dare l’idea. The kiosks, which stretch out in two endless rows, lit up inside, with their multi-colored glasses, like enormous Chinese lanterns planted in the ground, or transparent puppet theaters, give the street the fantastic and childish aspect of a oriental feast The infinite reflections of the crystals, the thousand luminous points that transpire among the branches of the trees, the inscriptions of fire that shine on the pediments of the theaters, the rapid movement of the innumerable flames of the carriages, which seem myriads of fireflies milled by the wind, the purple lanterns of the omnibuses, the great burning halls open to the street, the shops that resemble incandescent gold and silver quarries, the hundred thousand illuminated windows, the trees that seem to be lit; all these theatrical splendours, jagged by the greenery, which lets now see the distant illuminations now, and presents the spectacle to successive apparitions; all this broken light, mirrored, colorful, very mobile, rained and streaked, collected in streams and scattered with stars and diamonds, produces the first time an impression that cannot be given an idea. Par di vedere un solo immenso fuoco d’artifizio, che debba spegnersi improvvisamente, e lasciar tutta la città sepolta nel fumo. It seems to see only one huge fireworks, which should go out suddenly, and leave the whole city buried in smoke. Sui marciapiedi non c’è una riga d’ombra; ci si ritroverebbe una spilla. On the sidewalks there is no shadow line; we would find ourselves a brooch. Tutti i visi sono rischiarati. All faces are brightened. Si vede la propria immagine riflessa da tutte le parti. One sees one's own image reflected from all sides. Si vede tutto, in fondo ai caffè, sino agli ultimi specchi delle sale riposte, incisi dai diamanti delle belle peccatrici. You can see everything, at the bottom of the cafes, up to the last mirrors of the hidden rooms, engraved by the diamonds of beautiful sinners. Nella folla abbonda il bel sesso che di giorno pareva sopraffatto e disperso. In the crowd the beautiful sex abounds that during the day seemed overwhelmed and dispersed. Gli sguardi languidi e interrogativi s’incrociano e gareggiano. The languid and questioning looks cross and compete. Davanti a ogni caffè c’è la platea d’un teatro, di cui il boulevard è il palcoscenico. In front of every cafe there is the audience of a theater, of which the boulevard is the stage. Tutti i visi sono rivolti verso la strada. All faces are facing the road. Ed è curioso: fuor che le carrozze, non si sente nessun forte rumore. And it is curious: apart from the carriages, no loud noise is heard. Si guarda molto e si parla poco, o a bassa voce, come per rispetto al luogo, o perchè la gran luce impone un certo riserbo. One looks very much and one speaks little, or in a low voice, as if out of respect for the place, or because the great light imposes a certain reserve. V’è una specie di silenzio signorile. There is a kind of stately silence. Andate innanzi, innanzi, sempre in mezzo a un incendio, tra una folla immobile e una folla seduta, e vi sembra di passare di salone in salone, in un immenso palazzo scoperto, o per un seguito di vastissimi patios spagnuoli, fra le pompe d’una veglia, in mezzo a un milione di invitati, senza sapere quando arriverete all’uscita, se pur c’è un’uscita. Go forward, ahead, still in the midst of a fire, between a motionless crowd and a seated crowd, and you seem to move from living room to living room, in an immense open palace, or for a continuation of vast Spanish patios, among the pumps of 'a vigil, among a million guests, without knowing when you will arrive at the exit, even if there is an exit. E intanto, passo passo, arrivate sulla piazza dell’Opéra. And meanwhile, step by step, you arrive in the square of the Opéra. E qui Parigi notturna vi fa uno dei suoi più bei colpi di scena. And here night Paris makes you one of its most beautiful twists. Avete dinanzi la facciata del Teatro, enorme e spudorata, risplendente di lampade colossali negli intercolonni elegantissimi; dinanzi alla quale sboccano le vie Auber e Halévy; a destra la gran fornace del boulevard degli Italiani; a sinistra il boulevard infocato delle Cappuccine che si prolunga fra i due muri ardenti del boulevard della Maddalena; e voltandovi, vedete tre grandi vie divergenti che v’abbagliano come tre abissi luminosi: la via della Pace, tutta smagliante d’ori e di gioielli, in fondo alla quale si drizza sul cielo stellato la mole nera della colonna Vendôme; l' Avenue dell’Opéra inondata di luce elettrica; la via Quattro settembre lucente di mille fiammelle; e sette file continue di carrozze che vengono dai due boulevards e dalle cinque strade, incrociandosi furiosamente sulla piazza, e una folla che accorre e una folla che fugge, sotto una pioggia di luce rossa e di luce bianchissima, diffusa da grandi globi di cristallo spulito, che fan l’effetto di ghirlande e di corone di lune piene, e colorano gli alberi, gli alti edifizi, la moltitudine, dei riflessi bizzarri e misteriosi della scena finale d’un ballo fantastico. You have before the facade of the Theater, enormous and shameless, resplendent with colossal lamps in the very elegant intercolumns; in front of which the Auber and Halévy streets lead; to the right the large furnace of the Italians' boulevard; to the left, the fiery boulevard of the Capuchins that extends between the two burning walls of the boulevard of La Maddalena; and turning, you see three great divergent ways that dazzle you like three luminous abysses: the Via della Pace, all dazzling with gold and jewels, at the bottom of which the black bulk of the Vendôme column stands on the starry sky; the Avenue of the Opéra flooded with electric light; the Via Quattro Settembre shining with a thousand flames; and seven continuous rows of carriages coming from the two boulevards and the five streets, crossing furiously on the square, and a crowd rushing in and a crowd fleeing, under a rain of red light and white light, diffused by large globes of fine crystal , which are the effect of garlands and crowns of full moons, and color the trees, the tall buildings, the multitude, the bizarre and mysterious reflections of the final scene of a fantastic dance. Qui proprio si prova per qualche momento una sensazione che somiglia a quella dell' hasciss . Here one feels for a moment a sensation that resembles that of the hashish. Quella rosa di strade sfolgoranti, che conducono al Théâtre français , alle Tuileries , alla Concordia, ai Campi Elisi, che vi portano ciascuna una voce della gran festa di Parigi, che vi chiamano e che v’attirano da sette parti come le entrate maestose di sette palazzi fatati, vi accendono nel cervello o nelle ossa il furore dei piaceri. That rose of dazzling streets, which lead to the Théâtre français, to the Tuileries, to the Concordia, to the Champs Elysées, which each bring you a voice from the great party of Paris, who call you and attract you from seven parts like the majestic entrances of seven fairy palaces, the fury of pleasures light up in your brain or bones. Vorreste veder tutto ed esser da per tutto ad un tempo; a sentire dalla bocca del grande Got l' efface sublime dei Fourchambault a folleggiare a Mabille, a nuotare nella Senna, a cenare alla Maison dorée ; vorreste volare di palco scenico in palco scenico, di ballo in ballo, di giardino in giardino, di splendore in splendore, e profondere l’oro, lo champagne e i bons mots , e vivere dieci anni in una notte. You would like to see everything and be at once at the same time; to hear from the mouth of the great Got the sublime efface of the Fourchambaults to frolic in Mabille, to swim in the Seine, to dine at the Maison dorée; you would like to fly from stage to stage in stage, from dancing to dancing, from garden to garden, from splendor to splendor, and to lavish gold, champagne and bons mots, and live ten years in one night. Eppure non è questo il più bello spettacolo della notte. Yet this is not the best show of the night. Si va innanzi fino alla Maddalena, si svolta in Rue royale , si sbocca in piazza della Concordia, e là si lascia sfuggire la più alta e più allegra esclamazione di meraviglia che strappi Parigi dalle labbra d’uno straniero. We go forward to the Magdalene, we turn into Rue Royale, we reach Piazza della Concordia, and there we miss the highest and most cheerful exclamation of wonder that tears Paris from the lips of a stranger. Non c’è sicuramente un’altra piazza di città europea dove la grazia, la luce, l’arte, la natura, s’aiutino così mirabilmente fra loro per formare uno spettacolo che rapisca l’immaginazione. A primo aspetto non si raccapezza nulla, nè i confini della piazza, nè le distanze, nè dove si sia, nè che cosa si veda. At first glance nothing can be found, neither the boundaries of the square, nor the distances, nor where it is, nor what is seen. È uno sterminato teatro aperto, in mezzo a uno sterminato giardino ardente, che fa pensare all’accampamento illuminato di un esercito di trecento mila uomini. It is an immense open theater, in the midst of an endless burning garden, which suggests the enlightened encampment of an army of three hundred thousand men. Ma quando si è arrivati nel centro della piazza, ai piedi dell’obelisco di Sesostri, fra le due fontane monumentali, e si vede a destra, in mezzo ai due grandi edifizii a colonne del Gabriel, la splendida Via reale, chiusa in fondo dalla facciata superba della Maddalena; a sinistra il ponte della Concordia che sbocca in faccia al palazzo del Corpo legislativo, imbiancato da un torrente di luce elettrica; dall’altra parte la vasta macchia bruna dei giardini imperiali, inghirlandati di lumi, in fondo a cui nereggiano le rovine delle Tuilerie; e dalla parte opposta il viale maestoso dei Campi Elisi, chiuso dall’arco altissimo della Stella, picchiettato di foco dalle lanterne di diecimila carrozze e fiancheggiato da due boschi sparsi di caffè e di teatri sfolgoranti; quando s’abbraccia con un sguardo le rive illuminate della Senna, i giardini, i monumenti, la folla immensa e sparsa che viene dal ponte, dai boulevards , dai boschetti, dai quais , dai teatri, e brulica confusamente da tutti i lati della piazza, in quella luce strana, fra I zampilli e le cascate d’acqua argentata, in mezzo alle statue, ai candelabra giganteschi, alle colonne rostrali, alla verzura, nell’aria limpida e odorosa di una bella notte d’estate; allora si sente tutta la bellezza di quel luogo unico al mondo, e non si può a meno di gridare:--Ah Parigi! Maledetta e cara Parigi! Sirena sfrontata! Bold siren! È dunque proprio una verità che bisogna fuggirti come una furia o adorarti come una dea? Is it really a truth that you have to run away like a fury or worship yourself like a goddess?

Di là ci spingemmo ancora nei giardini dei Campi Elisi, a girare fra i teatri a cielo aperto, i chioschi, gli alcazar, i circhi, i concerti, le giostre, per interminabili viali affollati, da cui si sentivano i suoni fragorosi delle orchestre, gli applausi e le risate delle vaste platee trincanti, e le voci in falsetto delle cantatrice di canzonette, delle quali si vedevano a traverso i cespugli le nudità opulente e gli abiti zingareschi, in mezzo allo splendore dei palchi scenici inquadrati fra le piante. From there we went further into the gardens of the Elysian Fields, to wander through the open-air theaters, the kiosks, the alcazar, the circuses, the concerts, the rides, for endless crowded avenues, from which we could hear the thunderous sounds of the orchestras, the applause and laughter of the vast trenches, and the falsetto voices of the singer of canzonettes, of which the opulent nudity and the gypsy dresses could be seen through the bushes, in the midst of the splendor of the stage boxes framed among the plants. E volevamo andare sino in fondo. And we wanted to go all the way. Ma più s’andava innanzi, più quel baccanale notturno s’allargava e s’allungava; dietro a ogni gruppo d’alberi saltava fuori un nuovo teatro e una nuova luminaria, ad ogni svolto di viale ci trovavamo in faccia a una nuova baldoria; e d’altra parte il mio buon Giacosa mi domandava grazia da un pezzo, con voce lamentevole, dicendomi che gli occhi gli si chiudevano e che la testa non gli si reggeva più sulle spalle. But the more we advanced, the more that nocturnal bacchanal widened and extended; behind each group of trees a new theater and a new light burst out, and at each turn of avenue we found ourselves in the face of a new revelry; and, on the other hand, my good Giacosa asked me for a long time, in a lamentable voice, telling me that his eyes were closed and that his head was no longer held on his shoulders. Allora si ritornò in piazza della Concordia, si restò un momento in contemplazione davanti a quella meraviglia di via di Rivoli, rischiarata per la lunghezza di due miglia come una sala da ballo, e si rientrò a mezzanotte sonata nei boulevards , ancora risplendenti, affollati, rumorosi, allegri come sul far della sera, come se la giornata ardente di Parigi cominciasse allora, come se la grande città avesse ucciso il sonno per sempre e fosse condannata da Dio al supplizio d’una festa eterna. Then he returned to Piazza della Concordia, stayed a moment in contemplation in front of that marvel of Via di Rivoli, illuminated for the length of two miles as a ballroom, and returned at midnight sonata in the boulevards, still resplendent, crowded, noisy, merry as in the evening, as if the burning day of Paris began then, as if the great city had killed sleep forever and was condemned by God to the torture of an eternal feast. E di là trasportammo le nostre salme all’albergo. And from there we carried our bodies to the hotel. Ecco come passò il nostro primo giorno a Parigi.