×

Utilizziamo i cookies per contribuire a migliorare LingQ. Visitando il sito, acconsenti alla nostra politica dei cookie.


image

Anna Karenina, Parte Secunda: Capitolo XXXII

Parte Secunda: Capitolo XXXII

I particolari che la principessa era venuta a sapere sul passato di Varen'ka e sui suoi rapporti con la signora Stahl erano i seguenti.

La signora Stahl, della quale alcuni dicevano che aveva tormentato il marito, e altri che costui aveva tormentato lei con la sua condotta immorale, era una donna eternamente ammalata ed esaltata.

Il suo primo bambino, nato dopo il divorzio, era morto appena venuto al mondo, e i parenti della signora Stahl, conoscendo la sua sensibilità e temendo che questa notizia potesse ucciderla, sostituirono il bambino con la figlia del cuoco di corte, nata in quella stessa notte e nella stessa casa, a Pietroburgo. Era questa Varen'ka. La signora Stahl, in seguito, aveva saputo che Varen'ka non era sua figlia, ma aveva continuato ad allevarla, tanto più che, non molto dopo, Varen'ka era rimasta orfana di padre e di madre. La signora Stahl viveva da più di dieci anni continuamente all'estero, al sud, senza mai alzarsi dal letto.

Alcuni dicevano che la signora Stahl si era creata in società la fama di donna virtuosa, profondamente religiosa; altri dicevano ch'ella era tale nell'anima quale appariva: un essere altamente morale che viveva solo per il bene del prossimo. Nessuno sapeva di quale religione fosse: cattolica, protestante o ortodossa; ma una cosa era fuor di dubbio: che era in relazioni amichevoli con i personaggi più alti di tutte le chiese e di tutte le confessioni. Varen'ka viveva sempre con lei all'estero e tutti quelli che conoscevano la signora Stahl conoscevano e amavano m.lle Varen'ka, così come era chiamata.

Conosciuti questi particolari, la principessa non trovò nulla di riprovevole nel fare avvicinare la propria figliuola a Varen'ka, tanto più che Varen'ka aveva modi di educazione eccellenti: parlava perfettamente il francese e l'inglese; e poi, e ciò contava più di tutto, ella aveva riferito il rammarico della signora Stahl di essere privata, a causa della sua malattia, del piacere di fare la conoscenza della principessa.

Conosciuta Varen'ka, Kitty ne fu sempre più entusiasta, e ogni giorno scopriva in lei nuove qualità.

La principessa, avendo saputo che Varen'ka aveva una bella voce, la pregò di venire a cantare da loro una sera.

— Kitty suona... non abbiamo un buon pianoforte, è vero, ma voi ci farete un gran piacere — disse la principessa con il suo sorriso di occasione che ora spiaceva in modo particolare a Kitty perché aveva notato come Varen'ka non avesse nessuna voglia di cantare.

Varen'ka, tuttavia, venne una sera e portò con sé gli spartiti. La principessa aveva invitato Mar'ja Evgenevna con la figlia e il colonnello. Varen'ka sembrava completamente indifferente al fatto che ci fossero persone a lei sconosciute, e subito si accostò al piano.

Non sapeva accompagnarsi; ma leggeva benissimo le note con la voce. Kitty, che suonava bene, l'accompagnava. — Avete un talento straordinario — le disse la principessa dopo che Varen'ka ebbe cantato il primo pezzo.

Mar'ja Evgenevna e la figlia la ringraziarono e si complimentarono. — Guardate un po' — disse il colonnello osservando dalla finestra — che pubblico s'è raccolto ad ascoltarvi.

— Infatti sotto le finestre s'era raccolto un gruppo abbastanza folto. — Sono molto contenta che questo vi faccia piacere — rispose semplicemente Varen'ka.

Kitty guardava l'amica con orgoglio.

Era entusiasta dell'arte, della voce e del viso di lei, ma più di tutto era entusiasta del suo modo di fare, del fatto che Varen'ka, evidentemente, non dava alcun peso al proprio canto ed era del tutto indifferente alle lodi; pareva solo domandare se dovesse cantare ancora, o se bastasse. «Se fossi io — pensava Kitty fra sé — come andrei orgogliosa di questo!

Come mi rallegrerei a guardar questa folla sotto le finestre! E a lei tutto è indifferente. La preoccupa solo il desiderio di non rifiutare e di far cosa gradita a maman . Che c'è mai in lei? Cos'è che le dà questa forza di rinunciare a tutto, di essere imperturbabilmente serena? Come vorrei sapere ciò e impararlo da lei!» pensava Kitty guardando fisso quel viso calmo. La principessa pregò Varen'ka di cantare ancora e Varen'ka cantò un altro pezzo con eguale calma, con precisione ed accuratezza, stando in piedi accanto al piano e battendo il tempo su di esso con la sua mano magra e abbronzata. Fra gli spartiti, il pezzo che veniva dopo era una canzone italiana.

Kitty ne accennò le prime battute e si voltò a guardare Varen'ka. — Saltiamola, questa — disse Varen'ka, arrossendo.

Kitty fissò i suoi occhi turbati e interrogativi nel viso di Varen'ka.

— Allora via, un'altra cosa — aggiunse in fretta, svolgendo i fogli e comprendendo subito che a questa canzone era legato un qualche ricordo.

— No — rispose Varen'ka, poggiando la mano sulla musica e sorridendo — no, cantiamo questa — e cantò altrettanto bene, tranquilla e pacata come prima.

Quando ebbe finito, tutti la ringraziarono ancora e uscirono a prendere il tè: Kitty e Varen'ka uscirono nel piccolo giardino che era accanto alla casa.

— È vero che qualche vostro ricordo è legato a quella canzone?

— disse Kitty. — Non me ne parlate — aggiunse in fretta, — ditemi soltanto se è vero. — Perché non dirlo?

Io parlerò — disse semplicemente Varen'ka, e, senza aspettare la risposta, continuò: — Già, è un ricordo, ed è stato penoso un tempo. Ho amato un uomo e ho cantato per lui quella canzone. Kitty coi grandi occhi intenti taceva e guardava Varen'ka con tenerezza.

— Lo amavo, anche lui mi amava, ma sua madre non volle, e lui ha sposato un'altra.

Ora vive non lontano da noi, ed io lo vedo ogni tanto. Non pensavate che anch'io potevo avere una storia d'amore? — disse, e nel bel viso brillò appena appena quella fiammella che, Kitty lo sentiva, aveva dovuto, un tempo, illuminarla tutta. — Perché dovrei non pensarlo?

Se fossi un uomo non avrei potuto amare nessun'altra dopo aver conosciuto voi. Non capisco, però, come egli abbia potuto dimenticare voi per compiacere sua madre e fare di voi un'infelice; non aveva cuore. — Oh, no, è un uomo molto buono, e io non sono infelice; al contrario, sono molto felice.

Su, non canteremo più stasera? — aggiunse, dirigendosi verso casa. — Come siete buona, come siete buona!

— esclamò Kitty e, fermatasi, la baciò. — Potessi assomigliarvi almeno un po'! — Perché mai dovreste assomigliare a qualcuno?

Voi siete buona così come siete — disse Varen'ka, sorridendo col suo sorriso mite e stanco. — No, io non sono buona affatto.

Su, ditemi.... Aspettate, sediamoci un po' — disse Kitty, facendola di nuovo sedere su di una panchina accanto a sé. — Ditemi, è possibile sentire come un'offesa il fatto che un uomo ha disdegnato il vostro amore, che non l'ha voluto? — Ma lui non l'ha disdegnato il mio amore; io credo che mi amasse, ma era un figlio sottomesso....

— Già, ma se lui si fosse comportato così non per volere della madre, ma per proprio volere?

— disse Kitty, sentendo di aver rivelato il proprio segreto e che il suo viso, rosso di fiamma per la vergogna, la tradiva. — In tal caso egli avrebbe agito male, ed io avrei avuto pena di lui — rispose Varen'ka, comprendendo che ormai non si trattava più di lei, ma di Kitty.

— E l'offesa?

— disse Kitty. — L'offesa non si può dimenticare — diceva, ricordando quel suo sguardo all'ultimo ballo, mentre la musica taceva. — E in che cosa consiste quest'offesa?

Che forse avete agito male voi? — Peggio che male, vergognosamente.

Varen'ka scosse il capo e mise la mano su quella di Kitty.

— Ma perché mai vergognosamente?

— ella disse. — Non potevate certo dire a un uomo, cui voi eravate indifferente, che l'amavate? — S'intende che non l'ho detto; non ho detto neppure una parola, ma egli ha capito.

No, no, ci sono degli sguardi, ci sono degli atteggiamenti!... Vivessi cento anni, non potrò dimenticare. — Ebbene, allora?

Non capisco. La questione è tutta in questo: se voi ora l'amate o no — disse Varen'ka, parlando chiaro. — Lo odio, e non riesco a perdonarmelo.

— Ma che cosa dunque?

— La vergogna mia, l'offesa ricevutane.

— Ah, se tutti fossero sensibili come voi!

— disse Varen'ka. — Non vi è una ragazza cui ciò non sia accaduto. Ma tutto questo è così poco importante! — E che cosa mai è importante?

— chiese Kitty, guardando il viso di lei con curiosa attenzione. — Ah, molte cose sono importanti — disse sorridendo Varen'ka.

— E che cosa mai?

— Ah, molte cose sono più importanti — rispose Varen'ka, non sapendo cosa dire.

Ma in quel momento dalla finestra si udì la voce della principessa: — Kitty, fa fresco!

O prendi uno scialle o rientra in casa. — È vero, è ora — disse Varen'ka, alzandosi.

— Devo ancora passare da m.me Berthe, me l'ha chiesto. Kitty le teneva la mano e con appassionata ansietà e preghiera le domandava con lo sguardo: «Cos'è, cos'è mai questa cosa più importante di tutto che dà una simile pace?

Voi la sapete, ditemela!». Ma Varen'ka non capiva quello che le domandava lo sguardo di Kitty. Ricordava solo che quel giorno doveva ancora passare da m.me Berthe e che doveva arrivare in tempo a casa per il tè di maman , verso mezzanotte. Entrò nelle stanze, riunì la musica e, dopo aver salutato tutti, si preparò ad andar via. — Permettete che vi accompagni — disse il colonnello.

— Ma certo; e come andar sola, di notte?

— replicò la principessa. — Altrimenti vi farò accompagnare da Paraša. Kitty vedeva che Varen'ka tratteneva a stento un sorriso per questa convinzione che si dovesse accompagnarla.

— No, io vado sempre da sola, e non mi accade mai nulla — disse, prendendo il cappello.

E dopo aver baciato ancora una volta Kitty, e senza averle detto quale fosse la cosa importante, con passo svelto e con le carte sotto il braccio, scomparve nella penombra della notte estiva, portando con sé il segreto di quello che era importante e che le conferiva quella invidiabile, dignitosa pace.


Parte Secunda: Capitolo XXXII Parte Secunda: Chapter XXXII

I particolari che la principessa era venuta a sapere sul passato di Varen’ka e sui suoi rapporti con la signora Stahl erano i seguenti. The details which the princess had come to know about Varenka's background and her relations with Mrs. Stahl were as follows. Os detalhes que a princesa soubera sobre o passado de Varen'ka e seu relacionamento com a Sra. Stahl foram os seguintes.

La signora Stahl, della quale alcuni dicevano che aveva tormentato il marito, e altri che costui aveva tormentato lei con la sua condotta immorale, era una donna eternamente ammalata ed esaltata. Mrs. Stahl, whom some said had tormented her husband, and others that he had tormented her with his immoral conduct, was an eternally sick and exalted woman. A Sra. Stahl, de quem alguns disseram que ela atormentou o marido, e outros que ele a atormentou com sua conduta imoral, era uma mulher eternamente doente e exaltada.

Il suo primo bambino, nato dopo il divorzio, era morto appena venuto al mondo, e i parenti della signora Stahl, conoscendo la sua sensibilità e temendo che questa notizia potesse ucciderla, sostituirono il bambino con la figlia del cuoco di corte, nata in quella stessa notte e nella stessa casa, a Pietroburgo. Her first child, born after the divorce, had died as soon as he was born, and Mrs. Stahl's relatives, knowing her sensitivity and fearing that this news could kill her, replaced the child with the daughter of the court cook, born in that same night and in the same house, in Petersburg. Seu primeiro filho, nascido após o divórcio, morreu assim que ela veio ao mundo, e os parentes da Sra. Stahl, sabendo de sua sensibilidade e temendo que essa notícia pudesse matá-la, substituíram a criança pela filha da cozinheira, nascida naquele mesmo lugar, noite e na mesma casa, em Petersburgo. Era questa Varen’ka. Foi esse Varen'ka. La signora Stahl, in seguito, aveva saputo che Varen’ka non era sua figlia, ma aveva continuato ad allevarla, tanto più che, non molto dopo, Varen’ka era rimasta orfana di padre e di madre. Mrs. Stahl later learned that Varenka was not her daughter, but she continued to raise her, especially as, not long after, Varenka had lost both father and mother. A Sra. Stahl soube mais tarde que Varen'ka não era sua filha, mas ela continuou a criá-la, especialmente porque, não muito depois, Varen'ka perdera seu pai e sua mãe. La signora Stahl viveva da più di dieci anni continuamente all’estero, al sud, senza mai alzarsi dal letto. Mrs. Stahl had lived continuously for more than ten years abroad, in the south, without ever getting out of bed. A Sra. Stahl morava no exterior por mais de dez anos continuamente, no sul, nunca se levantando da cama.

Alcuni dicevano che la signora Stahl si era creata in società la fama di donna virtuosa, profondamente religiosa; altri dicevano ch’ella era tale nell’anima quale appariva: un essere altamente morale che viveva solo per il bene del prossimo. Some said that Mrs. Stahl had created a reputation in society as a virtuous, deeply religious woman; others said that she was such in soul as she appeared: a highly moral being who lived only for the good of others. Alguns disseram que a Sra. Stahl havia criado uma reputação para si mesma na sociedade como uma mulher virtuosa e profundamente religiosa; outros diziam que ela era na alma como aparentava: um ser altamente moral que vivia apenas para o bem do próximo. Nessuno sapeva di quale religione fosse: cattolica, protestante o ortodossa; ma una cosa era fuor di dubbio: che era in relazioni amichevoli con i personaggi più alti di tutte le chiese e di tutte le confessioni. No one knew what religion he was: Catholic, Protestant, or Orthodox; but one thing was beyond doubt: that he was on friendly terms with the highest personages of all churches and all denominations. Ninguém sabia que religião ele era: católico, protestante ou ortodoxo; mas uma coisa estava fora de dúvida: que ele tinha relações amigáveis com as mais altas personalidades de todas as igrejas e denominações. Varen’ka viveva sempre con lei all’estero e tutti quelli che conoscevano la signora Stahl conoscevano e amavano m.lle Varen’ka, così come era chiamata. Varenka always lived with her abroad, and everyone who knew Mrs. Stahl knew and loved Mlle Varenka, as she was called. Varen'ka sempre morou no exterior com ela, e todos os que conheciam a Sra. Stahl conheciam e amavam a Sra. Varen'ka, como ela era chamada.

Conosciuti questi particolari, la principessa non trovò nulla di riprovevole nel fare avvicinare la propria figliuola a Varen’ka, tanto più che Varen’ka aveva modi di educazione eccellenti: parlava perfettamente il francese e l’inglese; e poi, e ciò contava più di tutto, ella aveva riferito il rammarico della signora Stahl di essere privata, a causa della sua malattia, del piacere di fare la conoscenza della principessa. Knowing these details, the princess found nothing reprehensible in letting her daughter approach Varenka, especially since Varenka had excellent manners of education: she spoke French and English perfectly; and then, and this was the most important, she had reported Mrs. Stahl's regret at being deprived, owing to her illness, of the pleasure of making the princess's acquaintance. Conhecendo esses detalhes, a princesa nada encontrou de repreensível em aproximar sua filha de Varen'ka, principalmente porque Varen'ka tinha excelentes maneiras: falava francês e inglês perfeitamente; e então, e isso importava mais do que tudo, ela relatou o pesar da Sra. Stahl por ter sido privada, por causa de sua doença, do prazer de conhecer a princesa.

Conosciuta Varen’ka, Kitty ne fu sempre più entusiasta, e ogni giorno scopriva in lei nuove qualità. Knowing Varenka, Kitty was more and more enthusiastic about her, and every day she discovered new qualities in her. Ao conhecer Varen'ka, Kitty ficou cada vez mais entusiasmada com ela e a cada dia descobria novas qualidades nela.

La principessa, avendo saputo che Varen’ka aveva una bella voce, la pregò di venire a cantare da loro una sera. A princesa, sabendo que Varen'ka tinha uma bela voz, implorou que ela fosse cantar para eles uma noite.

— Kitty suona... non abbiamo un buon pianoforte, è vero, ma voi ci farete un gran piacere — disse la principessa con il suo sorriso di occasione che ora spiaceva in modo particolare a Kitty perché aveva notato come Varen’ka non avesse nessuna voglia di cantare. "Kitty plays ... we don't have a good piano, it's true, but you'll do us a great favor," said the Princess with her occasional smile which now particularly displeased Kitty because she had noticed how Varenka had no want to sing. - Kitty está tocando ... não temos um bom piano, é verdade, mas você vai nos dar um grande prazer - disse a princesa com seu sorriso ocasional que agora desagradava particularmente Kitty por ter notado como Varen'ka tinha nenhum. quer cantar.

Varen’ka, tuttavia, venne una sera e portò con sé gli spartiti. Varenka, however, came one evening and brought the sheet music with her. Varen'ka, entretanto, veio uma noite e levou a partitura com ele. La principessa aveva invitato Mar’ja Evgenevna con la figlia e il colonnello. The princess had invited Marya Evgenevna with her daughter and the colonel. A princesa convidou Marya Evgenevna com sua filha e o coronel. Varen’ka sembrava completamente indifferente al fatto che ci fossero persone a lei sconosciute, e subito si accostò al piano. Varenka seemed completely indifferent to the fact that there were people unknown to her, and she immediately approached the piano. Varen'ka parecia completamente indiferente ao fato de haver pessoas desconhecidas para ela, e imediatamente se aproximou do piano.

Non sapeva accompagnarsi; ma leggeva benissimo le note con la voce. He did not know how to accompany himself; but he read the notes very well by voice. Ele não podia acompanhar a si mesmo; mas ele leu as notas muito bem com sua voz. Kitty, che suonava bene, l’accompagnava. Kitty, que jogava bem, a acompanhava. — Avete un talento straordinario — le disse la principessa dopo che Varen’ka ebbe cantato il primo pezzo. "Você tem um talento extraordinário", disse a princesa a ela depois que Varen'ka cantou a primeira peça.

Mar’ja Evgenevna e la figlia la ringraziarono e si complimentarono. Marya Evgenevna and her daughter thanked and complimented her. Marya Evgenevna e sua filha agradeceram e parabenizaram. — Guardate un po' — disse il colonnello osservando dalla finestra — che pubblico s’è raccolto ad ascoltarvi. "Look a little," said the colonel, observing from the window, "what a crowd has gathered to listen to you." - Olha um pouco - disse o coronel, olhando pela janela - que público se reuniu para ouvi-lo.

— Infatti sotto le finestre s’era raccolto un gruppo abbastanza folto. - Na verdade, um grupo bastante grande se reuniu sob as janelas. — Sono molto contenta che questo vi faccia piacere — rispose semplicemente Varen’ka. "Estou muito feliz que isso vá agradá-lo", Varen'ka respondeu simplesmente.

Kitty guardava l’amica con orgoglio. Kitty olhou para a amiga com orgulho.

Era entusiasta dell’arte, della voce e del viso di lei, ma più di tutto era entusiasta del suo modo di fare, del fatto che Varen’ka, evidentemente, non dava alcun peso al proprio canto ed era del tutto indifferente alle lodi; pareva solo domandare se dovesse cantare ancora, o se bastasse. He was enthusiastic about her art, her voice and her face, but most of all he was enthusiastic about her manner, about the fact that Varenka evidently did not attach any importance to her singing and was completely indifferent to praise; he only seemed to ask if he should sing again, or if that were enough. Ele estava entusiasmado com sua arte, voz e rosto, mas acima de tudo ele estava entusiasmado com sua maneira de fazer as coisas, que Varen'ka evidentemente não dava importância ao seu canto e era completamente indiferente aos elogios; ele parecia apenas perguntar se deveria cantar novamente ou se isso bastava. «Se fossi io — pensava Kitty fra sé — come andrei orgogliosa di questo! 'If it were me,' thought Kitty to herself, 'how proud I should be of that! "Se fosse eu - Kitty pensou consigo mesma - como eu ficaria orgulhosa disso!"

Come mi rallegrerei a guardar questa folla sotto le finestre! How I would rejoice to look at this crowd under the windows! Como eu me alegraria em olhar para esta multidão debaixo das janelas! E a lei tutto è indifferente. E para ela tudo é indiferente. La preoccupa solo il desiderio di non rifiutare e di far cosa gradita a maman . The only thing that worries her is the desire not to refuse and to please Maman. A única coisa que a preocupa é a vontade de não recusar e de fazer algo que agrade a mamãe. Che c’è mai in lei? What is it about her? O que há nela? Cos’è che le dà questa forza di rinunciare a tutto, di essere imperturbabilmente serena? O que é que lhe dá essa força para desistir de tudo, para ser imperturbável serena? Come vorrei sapere ciò e impararlo da lei!» pensava Kitty guardando fisso quel viso calmo. Como eu gostaria de saber isso e aprender com você! " Kitty pensou, olhando para aquele rosto calmo. La principessa pregò Varen’ka di cantare ancora e Varen’ka cantò un altro pezzo con eguale calma, con precisione ed accuratezza, stando in piedi accanto al piano e battendo il tempo su di esso con la sua mano magra e abbronzata. A princesa implorou a Varen'ka para cantar novamente e Varen'ka cantou outra peça com igual calma, precisão e exatidão, ficando ao lado do piano e batendo o tempo nele com sua mão magra e bronzeada. Fra gli spartiti, il pezzo che veniva dopo era una canzone italiana. Among the scores, the next piece was an Italian song. Entre as partituras, a próxima peça foi uma canção italiana.

Kitty ne accennò le prime battute e si voltò a guardare Varen’ka. Kitty began the first lines and turned to look at Varenka. Kitty mencionou as primeiras linhas e se virou para olhar para Varen'ka. — Saltiamola, questa — disse Varen’ka, arrossendo. "Let's skip this one," said Varenka, blushing. "Vamos pular isso", disse Varen'ka, corando.

Kitty fissò i suoi occhi turbati e interrogativi nel viso di Varen’ka. Kitty fixou seus olhos preocupados e questionadores no rosto de Varen'ka.

— Allora via, un’altra cosa — aggiunse in fretta, svolgendo i fogli e comprendendo subito che a questa canzone era legato un qualche ricordo. "Come on, then, one more thing," he added hastily, unrolling the sheets and immediately realizing that some memory was linked to this song. - Então vá, mais uma coisa - acrescentou ele rapidamente, desenrolando as folhas e imediatamente percebendo que alguma lembrança estava ligada a essa música.

— No — rispose Varen’ka, poggiando la mano sulla musica e sorridendo — no, cantiamo questa — e cantò altrettanto bene, tranquilla e pacata come prima. "No," answered Varenka, placing her hand on the music and smiling, "no, let's sing this one," and she sang just as well, quietly and calmly as before. - Não - Varen'ka respondeu, colocando a mão na música e sorrindo - não, vamos cantar isso - e ela cantou tão bem, com calma e calma quanto antes.

Quando ebbe finito, tutti la ringraziarono ancora e uscirono a prendere il tè: Kitty e Varen’ka uscirono nel piccolo giardino che era accanto alla casa. When she had finished, everyone thanked her again and went out to tea: Kitty and Varenka went out into the little garden next to the house. Quando ela terminou, todos voltaram a agradecer e saíram para tomar chá: Kitty e Varen'ka foram para o pequeno jardim ao lado da casa.

— È vero che qualche vostro ricordo è legato a quella canzone? - É verdade que algumas de suas memórias estão ligadas a essa música?

— disse Kitty. Kitty disse. — Non me ne parlate — aggiunse in fretta, — ditemi soltanto se è vero. "Don't tell me about it," he added hastily, "just tell me if it's true." "Não me fale sobre isso", acrescentou ele rapidamente, "apenas me diga se é verdade." — Perché non dirlo? - Por que não diz isso?

Io parlerò — disse semplicemente Varen’ka, e, senza aspettare la risposta, continuò: — Già, è un ricordo, ed è stato penoso un tempo. I'll talk,' Varenka said simply, and, without waiting for an answer, continued: 'Yes, it's a memory, and it was painful once. Eu vou falar ”, disse Varen'ka simplesmente, e, sem esperar por uma resposta, ele continuou:“ Sim, é uma memória e foi doloroso em algum momento. Ho amato un uomo e ho cantato per lui quella canzone. Eu amei um homem e cantei essa música para ele. Kitty coi grandi occhi intenti taceva e guardava Varen’ka con tenerezza. Kitty com olhos grandes e intensos ficou em silêncio e olhou para Varenka com ternura.

— Lo amavo, anche lui mi amava, ma sua madre non volle, e lui ha sposato un’altra. - Eu amei ele, ele me amou também, mas a mãe dele não quis, e ele se casou com outra.

Ora vive non lontano da noi, ed io lo vedo ogni tanto. Agora ele mora não muito longe de nós, e eu o vejo de vez em quando. Non pensavate che anch’io potevo avere una storia d’amore? Didn't you think I could have a romance too? Você não achou que eu também poderia ter um caso de amor? — disse, e nel bel viso brillò appena appena quella fiammella che, Kitty lo sentiva, aveva dovuto, un tempo, illuminarla tutta. she said, and in her beautiful face there shone just that little flame which, Kitty felt, must once have lit her whole up. Ela disse, e em seu belo rosto a pequena chama que Kitty sentiu que uma vez tinha que acender mal estava brilhando. — Perché dovrei non pensarlo? "Why should I not think so?" - Por que eu não deveria pensar assim?

Se fossi un uomo non avrei potuto amare nessun’altra dopo aver conosciuto voi. If I were a man I could not have loved anyone else after meeting you. Se eu fosse um homem, não poderia ter amado ninguém depois de conhecê-lo. Non capisco, però, come egli abbia potuto dimenticare voi per compiacere sua madre e fare di voi un’infelice; non aveva cuore. I don't understand, however, how he could have forgotten you to please his mother and make you unhappy; he had no heart. Não entendo, porém, como ele pode ter se esquecido de você para agradar a sua mãe e torná-la infeliz; ele não tinha coração. — Oh, no, è un uomo molto buono, e io non sono infelice; al contrario, sono molto felice. - Oh, não, ele é um homem muito bom, e não estou infeliz; pelo contrário, estou muito feliz.

Su, non canteremo più stasera? Vamos, não vamos cantar mais esta noite? — aggiunse, dirigendosi verso casa. Ele acrescentou, indo para casa. — Come siete buona, come siete buona! - How good you are, how good you are! - Como você é bom, como você é bom!

— esclamò Kitty e, fermatasi, la baciò. exclaimed Kitty, and stopping, she kissed her. Kitty exclamou e, fazendo uma pausa, beijou-a. — Potessi assomigliarvi almeno un po'! "If only I could be a little like you!" - Eu poderia me parecer com você pelo menos um pouco! — Perché mai dovreste assomigliare a qualcuno? "Why should you look like anyone?" - Por que diabos você deveria se parecer com alguém?

Voi siete buona così come siete — disse Varen’ka, sorridendo col suo sorriso mite e stanco. You are good as you are,' said Varenka, smiling her meek, weary smile. Você é bom como é - disse Varen'ka, sorrindo com seu sorriso suave e cansado. — No, io non sono buona affatto. - Não, não sou nada bom.

Su, ditemi.... Aspettate, sediamoci un po' — disse Kitty, facendola di nuovo sedere su di una panchina accanto a sé. Come on, tell me.... Wait, let's sit down for a bit,' said Kitty, making her sit down again on a bench beside him. Vamos lá, me diga ... Espere, vamos sentar um pouco, ”Kitty disse, fazendo-a sentar em um banco ao lado dela novamente. — Ditemi, è possibile sentire come un’offesa il fatto che un uomo ha disdegnato il vostro amore, che non l’ha voluto? “Tell me, is it possible to take offense that a man has scorned your love, that he has not wanted it? - Diga-me, é possível sentir como uma ofensa que um homem desprezou o seu amor, que ele não o quis? — Ma lui non l’ha disdegnato il mio amore; io credo che mi amasse, ma era un figlio sottomesso.... — But he did not disdain my love; I believe he loved me, but he was a submissive son.... - Mas ele não desdenhou meu amor; Acho que ele me amava, mas era um filho submisso ....

— Già, ma se lui si fosse comportato così non per volere della madre, ma per proprio volere? "Yes, but what if he had behaved like this not by his mother's will, but by his own will?" - Sim, mas e se ele tivesse agido assim não por ordem de sua mãe, mas por sua própria vontade?

— disse Kitty, sentendo di aver rivelato il proprio segreto e che il suo viso, rosso di fiamma per la vergogna, la tradiva. said Kitty, feeling that she had revealed her secret and that her face, red with shame, gave her away. Disse Kitty, sentindo que havia revelado seu segredo e que seu rosto, vermelho de vergonha, a traiu. — In tal caso egli avrebbe agito male, ed io avrei avuto pena di lui — rispose Varen’ka, comprendendo che ormai non si trattava più di lei, ma di Kitty. "In that case he would have acted badly, and I would have felt sorry for him," replied Varenka, realizing that it was no longer a question of her but of Kitty. "Nesse caso, ele teria agido mal e eu teria sentido pena dele", respondeu Varen'ka, percebendo que não se tratava mais dela, mas sim de Kitty.

— E l’offesa? - E a ofensa?

— disse Kitty. Kitty disse. — L’offesa non si può dimenticare — diceva, ricordando quel suo sguardo all’ultimo ballo, mentre la musica taceva. "A ofensa não pode ser esquecida", disse ele, lembrando seu olhar na última dança, enquanto a música estava silenciosa. — E in che cosa consiste quest’offesa? - And in what does this offense consist? - E em que consiste essa ofensa?

Che forse avete agito male voi? That perhaps you have done wrong? Que talvez você tenha feito errado? — Peggio che male, vergognosamente. “Worse than bad, shamefully. - Pior do que ruim, vergonhosamente.

Varen’ka scosse il capo e mise la mano su quella di Kitty. Varenka shook her head and put her hand on Kitty's. Varen'ka balançou a cabeça e pôs a mão na de Kitty.

— Ma perché mai vergognosamente? "But why shamefully?" - Mas por que diabos vergonhosamente?

— ella disse. Ela disse. — Non potevate certo dire a un uomo, cui voi eravate indifferente, che l’amavate? "Couldn't you tell a man to whom you were indifferent that you loved him?" "Você não poderia ter dito a um homem a quem era indiferente que a amava?" — S’intende che non l’ho detto; non ho detto neppure una parola, ma egli ha capito. “Of course I didn't say so; I didn't say a single word, but he understood. - Claro que não disse; Eu não disse uma palavra, mas ele entendeu.

No, no, ci sono degli sguardi, ci sono degli atteggiamenti!... No, no, there are looks, there are attitudes!... Não, não, existem olhares, existem atitudes! ... Vivessi cento anni, non potrò dimenticare. If I lived a hundred years, I won't be able to forget. Se vivi cem anos, não poderei esquecer. — Ebbene, allora? "Well, then?" - Bem então?

Non capisco. Eu não entendo. La questione è tutta in questo: se voi ora l’amate o no — disse Varen’ka, parlando chiaro. The whole question lies in this: whether you love her now or not,' said Varenka, speaking plainly. A questão é toda esta: se você agora a ama ou não - disse Varen'ka, falando claramente. — Lo odio, e non riesco a perdonarmelo. “I hate him, and I can't forgive myself for it. - Eu o odeio e não consigo me perdoar.

— Ma che cosa dunque? "But what then?" - Mas e então?

— La vergogna mia, l’offesa ricevutane. - My shame, the offense I received. - Minha vergonha, a ofensa recebida.

— Ah, se tutti fossero sensibili come voi! "Ah, if everyone were as sensitive as you!" - Ah, se todos fossem tão sensíveis quanto você!

— disse Varen’ka. Varen'ka disse. — Non vi è una ragazza cui ciò non sia accaduto. “There isn't a girl to whom this hasn't happened. - Não há garota com quem isso não tenha acontecido. Ma tutto questo è così poco importante! Mas tudo isso é tão sem importância! — E che cosa mai è importante? "And what is it that is important?" - E o que é importante?

— chiese Kitty, guardando il viso di lei con curiosa attenzione. Kitty perguntou, olhando para seu rosto com curiosa atenção. — Ah, molte cose sono importanti — disse sorridendo Varen’ka. "Ah, muitas coisas são importantes", disse Varen'ka com um sorriso.

— E che cosa mai? - And what? - E o que diabos?

— Ah, molte cose sono più importanti — rispose Varen’ka, non sapendo cosa dire. "Ah, muitas coisas são mais importantes", respondeu Varen'ka, sem saber o que dizer.

Ma in quel momento dalla finestra si udì la voce della principessa: Mas naquele momento a voz da princesa foi ouvida da janela: — Kitty, fa fresco! “Kitty, it's cool! - Kitty, que legal!

O prendi uno scialle o rientra in casa. Either take a shawl or go inside. Pegue um xale ou vá para casa. — È vero, è ora — disse Varen’ka, alzandosi. "It's true, it's time," said Varenka, getting up. "Isso mesmo, está na hora", disse Varenka, levantando-se.

— Devo ancora passare da m.me Berthe, me l’ha chiesto. 'I still have to go see Mme Berthe, she asked me. - Ainda preciso ir à casa de Mme Berthe, ela me pediu. Kitty le teneva la mano e con appassionata ansietà e preghiera le domandava con lo sguardo: «Cos’è, cos’è mai questa cosa più importante di tutto che dà una simile pace? Kitty held her hand and with passionate anxiety and prayer asked her with a glance: 'What is it, what is it, this most important thing of all that gives such peace? Kitty segurou sua mão e, com ansiedade e oração apaixonadas, perguntou-lhe com os olhos: "O que é, o que é o mais importante de tudo que dá tanta paz?"

Voi la sapete, ditemela!». Você sabe disso, me diga! ». Ma Varen’ka non capiva quello che le domandava lo sguardo di Kitty. Mas Varenka não entendia o que o olhar de Kitty estava pedindo a ela. Ricordava solo che quel giorno doveva ancora passare da m.me Berthe e che doveva arrivare in tempo a casa per il tè di maman , verso mezzanotte. Só se lembrou de que aquele dia ainda tinha que passar por dona Berthe e que tinha que chegar em casa a tempo para o chá de mamãe, por volta da meia-noite. Entrò nelle stanze, riunì la musica e, dopo aver salutato tutti, si preparò ad andar via. Entrou nas salas, juntou a música e, tendo cumprimentado a todos, preparou-se para sair. — Permettete che vi accompagni — disse il colonnello. "Permita-me acompanhá-lo", disse o Coronel.

— Ma certo; e come andar sola, di notte? - Claro; e como ir sozinho a noite?

— replicò la principessa. Respondeu a princesa. — Altrimenti vi farò accompagnare da Paraša. - Caso contrário, terei Paraša acompanhá-lo. Kitty vedeva che Varen’ka tratteneva a stento un sorriso per questa convinzione che si dovesse accompagnarla. Kitty percebeu que Varenka mal conseguia conter um sorriso por acreditar que ela deveria estar acompanhada.

— No, io vado sempre da sola, e non mi accade mai nulla — disse, prendendo il cappello. "Não, eu sempre vou sozinha e nada nunca acontece comigo", disse ela, pegando o chapéu.

E dopo aver baciato ancora una volta Kitty, e senza averle detto quale fosse la cosa importante, con passo svelto e con le carte sotto il braccio, scomparve nella penombra della notte estiva, portando con sé il segreto di quello che era importante e che le conferiva quella invidiabile, dignitosa pace. E depois de beijar Kitty mais uma vez, e sem lhe dizer o que era importante, com passo rápido e com as cartas debaixo do braço, ela desapareceu no crepúsculo da noite de verão, levando consigo o segredo do que era importante e do que era importante para ela, conferia aquela paz digna e invejável.