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Anna Karenina, Parte Secunda: Capitolo XXIV

Parte Secunda: Capitolo XXIV

Nel momento in cui Vronskij aveva guardato l'orologio sulla balconata dei Karenin era così turbato e preoccupato che aveva visto, sì, le lancette del quadrante, ma non aveva potuto capire che ora fosse. Uscì in strada e si diresse, camminando cauto nel fango, verso la vettura. Era dominato dal sentimento suo verso Anna, così che non pensava neppure più che ora fosse e se gli restasse il tempo per andare da Brjanskij. Gli rimaneva ora, come spesso accade, solo una certa memoria istintiva, quella che serve a indicare in quale ordine si è stabilito di fare le cose. Si accostò al cocchiere che s'era messo a dormire stando a cassetta, all'ombra già obliqua di un tiglio folto, e fu attratto per un attimo dai nugoli cangianti dei moscerini che volteggiavano sui cavalli sudati. Svegliato il cocchiere, saltò in vettura e ordinò di andare a Brjanskij. Solo dopo essersi allontanato di sette verste, tornò in sé, guardò l'ora, e questa volta capì che erano le cinque e mezzo e che era in ritardo. C'erano, quel giorno, varie corse: una per gli uomini di scorta, e una, su due verste, per gli ufficiali; un'altra su quattro verste e infine la corsa alla quale avrebbe partecipato lui. Per questa sarebbe giunto in tempo ma, passando prima da Brjanskij, sarebbe giunto dopo l'arrivo della corte. Non era ben fatto; ma aveva dato la sua parola a Brjanskij, e perciò decise di proseguire, dopo aver detto al cocchiere di non risparmiare la trojka.

Arrivò da Brjanskij, rimase da lui cinque minuti e rifece la strada di galoppo. La corsa veloce lo calmò. Tutto quello che c'era di penoso nei suoi rapporti con Anna, tutta l'incertezza che era restata dopo la loro conversazione, tutto gli uscì di mente; ora pensava solo alla corsa con gioia e con orgasmo; pensava che sarebbe pure arrivato in tempo, e solo di tanto in tanto, l'attesa del convegno di quella notte si accendeva nella sua immaginazione di luce viva. La passione della corsa imminente lo prendeva sempre più a misura che si avvicinava all'ippodromo, nell'atmosfera delle corse, sorpassando le vetture di coloro che vi si recavano dai dintorni e da Pietroburgo. Nella sua abitazione non c'era più nessuno: tutti erano alle corse e il servo l'aspettava accanto al portone. Mentre egli si cambiava d'abito, il servo gli comunicò che era già cominciata la seconda gara e che molti signori erano venuti a chiedere di lui e che già due volte era venuto di corsa il garzone della scuderia. Cambiatosi senza fretta (egli non s'affrettava mai e non perdeva mai il dominio di sé), Vronskij ordinò di andare verso le baracche. Dalle baracche poteva vedere già quel mare di carrozze, di pedoni, di soldati che circondavano l'ippodromo, e le tribune piene di gente. Si correva, probabilmente, la seconda gara, perché entrando nella baracca, udì il suono della campana. Nell'avvicinarsi alla scuderia incontrò Gladatior, il sauro di Machotin dalle zampe bianche, condotto all'ippodromo con una groppiera arancione e azzurra, con le orecchie che sembravano enormi, anch'esse orlate di turchino. — Dov'è Kord? — domandò allo stalliere.

— Nella scuderia, sta sellando.

Nel recinto all'aperto, Frou-Frou era già sellata. Stava per essere portata fuori.

— Non sono in ritardo?

— All right! all right! Tutto, tutto bene — disse l'inglese — non vi agitate. Vronskij avvolse ancora una volta con lo sguardo le forme deliziose, a lui così care, della cavalla che vibrava per tutto il corpo e, staccatosene con rincrescimento, uscì dalla baracca. Si avvicinò alle tribune nel momento più opportuno per non attirare su di sé l'attenzione. Stava per terminare la corsa su due verste e tutti gli occhi erano fissi su di un cavalleggero della guardia che era in testa e su di un ussaro, a breve distanza da lui, che incitavano i cavalli all'ultimo sforzo nell'avvicinarsi al traguardo. Dal centro e dall'esterno dell'emiciclo tutti si affollavano verso il traguardo, e un gruppo di cavalleggeri, soldati e ufficiali, esprimeva, con rumorose acclamazioni, la gioia per l'atteso trionfo del loro ufficiale e compagno. Vronskij di soppiatto entrò nel mezzo della folla quasi nello stesso momento in cui sonava la campanella che annunciava la fine della corsa, e il cavalleggero della Guardia che era arrivato primo, alto, spruzzato di fango, abbandonatosi sulla sella, andava allentando le briglie allo stallone grigio, scurito dal sudore, ansante.

Lo stallone, puntando le zampe con sforzo trattenne I'andatura veloce del corpo, e l'ufficiale dei cavalleggeri guardò intorno come un uomo risvegliato da un sonno pesante, e sorrise a stento. Una folla di amici e di estranei lo circondò.

Vronskij evitava di proposito quella folla scelta del gran mondo che si moveva e discorreva con discrezione e disinvoltura dinanzi alle tribune. Sapeva che Ià c'erano la Karenina e Betsy e la moglie di suo fratello e, proprio per non distrarsi, non si avvicinava a loro. Ma gli amici che incontrava lo fermavano continuamente, gli raccontavano i particolari delle gare già corse, gli chiedevano perché fosse arrivato in ritardo.

Mentre coloro che avevano già terminate le gare eran chiamati sulle tribune a ricevere i premi e tutti si volgevano verso quella parte, il fratello maggiore di Vronskij, Aleksandr, in alta uniforme da colonnello, non alto, robusto come Aleksej, ma più bello e colorito, col naso rosso e la faccia da ubriacone, aperta, si accostò a Iui.

— Hai ricevuto il mio biglietto? — disse. — Non ti si trova mai.

Aleksandr Vronskij, malgrado la sua vita dissipata e la sua fama di gran bevitore, era un perfetto gentiluomo di corte.

Adesso, parlando col fratello di una cosa molto spiacevole per lui, sapendo che gli occhi di molti potevano esser fissi su di loro, assumeva un atteggiamento sorridente, come se scherzasse col fratello per cosa del tutto futile.

— L'ho ricevuto e, davvero, non capisco di che mai tu voglia darti pensiero — disse Aleksej. — Mi preoccupo del fatto che proprio ora mi è stato fatto notare che non c'eri e che lunedì ti hanno incontrato a Petergof. — Ci sono delle cose che vanno giudicate solo da quelli che vi sono direttamente interessati, e proprio tale è la cosa di cui ti preoccupi tanto.

— Sì, ma allora non si resta in servizio, non....

— Ti prego soltanto di non immischiarti.

Il volto accigliato di Aleksej Vronskij si fece pallido, e la mascella inferiore sporgente tremò, il che accadeva di rado. Come uomo di cuore, di rado s'arrabbiava, ma quando si arrabbiava e gli tremava il labbro, allora, e Aleksandr Vronskij lo sapeva bene, era pericoloso. Aleksandr Vronskij sorrise allegro.

— Io ti volevo unicamente consegnare la lettera della mamma. Rispondi a lei e non agitarti prima della corsa. Bonne chance — disse sorridendo, e si staccò da lui.

Ma dopo di lui di nuovo un saluto amichevole lo fermò.

— Non vuoi riconoscer gli amici! Buon giorno, mon cher ! — cominciò a dire Stepan Arkad'ic brillando anche qui, fra lo splendore di Pietroburgo, non meno che a Mosca, col viso colorito e le fedine lucenti, ben ravviate. — Sono arrivato ieri, e sono molto contento di assistere al tuo trionfo. Quando ci vediamo?

— Passa domani alla mensa — disse Vronskij e, strettagli, scusandosi, una manica del cappotto, si allontanò verso il centro dell'ippodromo dove facevano già entrare i cavalli per la grande corsa a ostacoli. I cavalli che avevano corso, sudati, sfiniti, accompagnati dagli stallieri, tornavano alla scuderia e, uno dopo l'altro, apparivano i cavalli per la corsa seguente, riposati, freschi, in gran parte inglesi, incappucciati, dal ventre asciutto, simili a strani enormi uccelli. Sulla destra conducevano Frou-Frou, magra e bella, che procedeva sulle giunture elastiche, piuttosto allungate, come su delle molle. Non lontano da lei toglievan la groppiera a Gladiator dalle orecchie lunghe. Le forme grandi, stupende, del tutto regolari dello stallone dal dorso magnifico e le giunture straordinariamente corte proprio al di sopra degli zoccoli, fermarono involontariamente l'attenzione di Vronskij. Voleva accostarsi alla sua cavalla, ma un amico lo trattenne di nuovo.

— Ah, ecco Karenin! — gli disse l'amico col quale discorreva. — Cerca la moglie, e lei è al centro delle tribune. Non l'avete vista? — No, non l'ho vista — rispose Vronskij e, senza neppure voltarsi a guardare la tribuna nella quale gli avevano indicato la Karenina, si avvicinò alla cavalla. Vronskij non fece in tempo a osservare la sella per la quale aveva dato delle disposizioni, che chiamarono verso la tribuna i corridori per l'estrazione dei numeri. Diciassette ufficiali dal viso serio, severo, molti anche pallido, si ammassarono presso la tribuna ed estrassero i numeri. A Vronskij capitò il numero sette. Poi si udì: «in sella!».

Avendo la sensazione di formare, insieme con gli altri che erano in gara, il centro dell'attenzione di tutti, Vronskij, in quel certo stato di tensione nel quale d'abitudine diveniva più calmo e lento nei movimenti, si avvicinò alla cavalla. Kord, in omaggio alle corse, si era messo l'abito di gala: un soprabito nero abbottonato, un solino inamidato che gli sosteneva le guance, un cappello tondo, nero, e gli stivaloni alla scudiera. Era, come sempre, calmo e grave e reggeva egli stesso tutte e due le briglie del cavallo, standogli ritto dinanzi. Frou-Frou continuava a tremare come se avesse la febbre. Il suo occhio pieno di fuoco guardava di traverso Vronskij che s'accostava. Vronskij le passò un dito nel sottopancia. La cavalla guardò ancor più di sbieco, mostrò i denti e drizzò l'orecchio. L'inglese fece una smorfia con le labbra, per esprimere un sorriso sul favorevole controllo alla sua abilità nel sellare. — Montate, sarete meno agitato.

Vronskij si girò a guardare i suoi antagonisti per l'ultima volta. Sapeva che nella corsa non li avrebbe più visti. Due andavano avanti verso il luogo donde dovevano partire. Gal'cin, uno degli antagonisti temibili, amico di Vronskij, si aggirava intorno a uno stallone che non si lasciava montare. Un piccolo ussaro della guardia coi pantaloni stretti andava a galoppo, piegato come un gatto sul cavallo, per la mania di imitare gli inglesi. Il principe Kuzovlev montava, pallido, la sua giumenta purosangue della scuderia di Grabov, e un inglese la conduceva per il morso. Vronskij e tutti i suoi compagni conoscevano Kuzovlev, la sua particolare debolezza di nervi e il suo tremendo amor proprio. Sapevano che egli aveva paura di tutto, paura di montare un cavallo di classe; ma ora, proprio perché c'era da aver paura, proprio perché la gente si rompeva il collo e perché ad ogni ostacolo c'era un medico, l'ambulanza con la croce cucitavi sopra e una suora di carità, s'era deciso a correre. S'incontrarono con lo sguardo e Vronskij gli ammiccò con simpatia e approvazione. Soltanto uno non vide, l'antagonista principale, Machotin su Gladiator. — Non abbiate fretta — disse Kord a Vronskij — e ricordate una cosa sola: non la trattenete e non la spingete negli ostacoli; fatele fare quello che vuole.

— Bene, bene — disse Vronskij, prendendo le redini.

— Se è possibile, conducete voi la corsa, ma non perdete la speranza fino all'ultimo momento, anche foste in coda. La cavalla non fece in tempo a muoversi che Vronskij, con un movimento agile e forte, montò sulla staffa dentata d'acciaio e con disinvoltura e fermezza assestò il corpo ben fatto sulla sella di cuoio cigolante. Afferrando la staffa col piede destro, con gesto abituale, eguagliò fra le dita le redini che Kord lasciò scivolare dalle mani. Come non sapesse con quale zampa cominciare, Frou-Frou, distendendo col lungo collo le redini, si mosse come su delle molle, facendo oscillare il cavaliere sul dorso pieghevole. Kord, accelerando il passo, le teneva dietro. La cavalla, agitata, tirava le redini ora da una parte ora dall'altra, cercando di sfuggire al cavaliere, e Vronskij invano cercava di calmarla con la voce e con la mano. Si avvicinavano già al fiume sbarrato con la diga, in direzione del luogo dove avrebbero dato il via. Molti di quelli che prendevan parte alla gara erano avanti, molti indietro, quando a un tratto Vronskij udì dietro di sé, sul fango della via, il rumore del galoppare di un cavallo, e Machotin, sul suo Gladiator dalle orecchie lunghe e dalle zampe bianche, lo sorpassò. Machotin sorrise mostrando i denti lunghi, ma Vronskij lo guardò irritato. Non gli era simpatico, ora poi lo considerava il suo più temibile avversario, e gli dava fastidio il fatto che gli fosse passato accanto di galoppo, irritando la sua cavalla. Frou-Frou sollevò la zampa sinistra per mettersi al galoppo e fece due piccoli salti, ma, irritata dalla tensione delle redini, passò ad un trotto traballante che faceva sobbalzare il cavaliere. Anche Kord si accigliò e correva quasi per tener dietro a Vronskij.


Parte Secunda: Capitolo XXIV Parte Secunda: Chapter XXIV Parte Segunda: Capítulo XXIV

Nel momento in cui Vronskij aveva guardato l'orologio sulla balconata dei Karenin era così turbato e preoccupato che aveva visto, sì, le lancette del quadrante, ma non aveva potuto capire che ora fosse. The moment Vronsky looked at the clock on the Karenins' balcony, he was so disturbed and worried that he saw, yes, the hands on the dial, but he could not figure out what time it was. Uscì in strada e si diresse, camminando cauto nel fango, verso la vettura. He went out into the street and walked carefully through the mud towards the car. Era dominato dal sentimento suo verso Anna, così che non pensava neppure più che ora fosse e se gli restasse il tempo per andare da Brjanskij. He was dominated by his feeling for Anna, so that he no longer even thought what time it was and whether he would have time left to go to Bryansky's. Gli rimaneva ora, come spesso accade, solo una certa memoria istintiva, quella che serve a indicare in quale ordine si è stabilito di fare le cose. Now he was left with, as often happens, only a certain instinctive memory, the one that serves to indicate in which order it was decided to do things. Si accostò al cocchiere che s'era messo a dormire stando a cassetta, all'ombra già obliqua di un tiglio folto, e fu attratto per un attimo dai nugoli cangianti dei moscerini che volteggiavano sui cavalli sudati. He went up to the coachman who had gone to sleep on the box, in the already slanting shade of a thick linden tree, and was attracted for a moment by the iridescent clouds of midges hovering over the sweating horses. Svegliato il cocchiere, saltò in vettura e ordinò di andare a Brjanskij. Solo dopo essersi allontanato di sette verste, tornò in sé, guardò l'ora, e questa volta capì che erano le cinque e mezzo e che era in ritardo. Only having gone seven versts away, he came to his senses, looked at the time, and this time he understood that it was half past five and that he was late. C'erano, quel giorno, varie corse: una per gli uomini di scorta, e una, su due verste, per gli ufficiali; un'altra su quattro verste e infine la corsa alla quale avrebbe partecipato lui. There were several races that day: one for the escort men, and one, over two miles, for the officers; another over four versts and finally the race in which he would participate. Per questa sarebbe giunto in tempo ma, passando prima da Brjanskij, sarebbe giunto dopo l'arrivo della corte. He would arrive in time for this but, passing first by Bryansky, would arrive after the arrival of the court. Non era ben fatto; ma aveva dato la sua parola a Brjanskij, e perciò decise di proseguire, dopo aver detto al cocchiere di non risparmiare la trojka. It wasn't well done; but he had given his word to Bryansky, and therefore decided to go on, having told the coachman not to spare the troika.

Arrivò da Brjanskij, rimase da lui cinque minuti e rifece la strada di galoppo. La corsa veloce lo calmò. The fast run calmed him. Tutto quello che c'era di penoso nei suoi rapporti con Anna, tutta l'incertezza che era restata dopo la loro conversazione, tutto gli uscì di mente; ora pensava solo alla corsa con gioia e con orgasmo; pensava che sarebbe pure arrivato in tempo, e solo di tanto in tanto, l'attesa del convegno di quella notte si accendeva nella sua immaginazione di luce viva. Everything that was painful in his relations with Anna, all the uncertainty that had remained after their conversation, everything slipped out of his mind; now he thought only of running with joy and orgasm; he thought he would even arrive in time, and only from time to time did the expectation of that night's meeting light up in his imagination with a bright light. La passione della corsa imminente lo prendeva sempre più a misura che si avvicinava all'ippodromo, nell'atmosfera delle corse, sorpassando le vetture di coloro che vi si recavano dai dintorni e da Pietroburgo. The passion for the upcoming race seized him more and more as he approached the hippodrome, in the racing atmosphere, overtaking the carriages of those who went there from the surrounding area and from Petersburg. Nella sua abitazione non c'era più nessuno: tutti erano alle corse e il servo l'aspettava accanto al portone. There was no one left in her house: everyone was at the races and the servant was waiting for her by the door. Mentre egli si cambiava d'abito, il servo gli comunicò che era già cominciata la seconda gara e che molti signori erano venuti a chiedere di lui e che già due volte era venuto di corsa il garzone della scuderia. While he was changing his clothes, the servant informed him that the second competition had already begun and that many gentlemen had come to ask for him and that the stable boy had already come running twice. Cambiatosi senza fretta (egli non s'affrettava mai e non perdeva mai il dominio di sé), Vronskij ordinò di andare verso le baracche. Having changed without haste (he was never in a hurry and never lost his composure), Vronsky ordered them to go towards the barracks. Dalle baracche poteva vedere già quel mare di carrozze, di pedoni, di soldati che circondavano l'ippodromo, e le tribune piene di gente. From the barracks he could already see that sea of carriages, pedestrians, soldiers that surrounded the hippodrome, and the grandstands full of people. Si correva, probabilmente, la seconda gara, perché entrando nella baracca, udì il suono della campana. The second race was probably being run, because as he entered the barrack, he heard the ringing of the bell. Nell'avvicinarsi alla scuderia incontrò Gladatior, il sauro di Machotin dalle zampe bianche, condotto all'ippodromo con una groppiera arancione e azzurra, con le orecchie che sembravano enormi, anch'esse orlate di turchino. As he approached the stables he met Gladatior, the white-legged sorrel of Machotin, led to the racecourse with an orange and blue crupper, with ears that seemed enormous, also edged with blue. — Dov'è Kord? — domandò allo stalliere.

— Nella scuderia, sta sellando.

Nel recinto all'aperto, Frou-Frou era già sellata. In the open paddock, Frou-Frou was already saddled. Stava per essere portata fuori.

— Non sono in ritardo?

— All right! all right! Tutto, tutto bene — disse l'inglese — non vi agitate. All, all well,' said the Englishman, 'don't worry. Vronskij avvolse ancora una volta con lo sguardo le forme deliziose, a lui così care, della cavalla che vibrava per tutto il corpo e, staccatosene con rincrescimento, uscì dalla baracca. Si avvicinò alle tribune nel momento più opportuno per non attirare su di sé l'attenzione. Stava per terminare la corsa su due verste e tutti gli occhi erano fissi su di un cavalleggero della guardia che era in testa e su di un ussaro, a breve distanza da lui, che incitavano i cavalli all'ultimo sforzo nell'avvicinarsi al traguardo. Dal centro e dall'esterno dell'emiciclo tutti si affollavano verso il traguardo, e un gruppo di cavalleggeri, soldati e ufficiali, esprimeva, con rumorose acclamazioni, la gioia per l'atteso trionfo del loro ufficiale e compagno. From the center and outside the hemicycle everyone crowded towards the finish line, and a group of cavalrymen, soldiers and officers, expressed, with loud cheers, their joy at the expected triumph of their officer and comrade. Vronskij di soppiatto entrò nel mezzo della folla quasi nello stesso momento in cui sonava la campanella che annunciava la fine della corsa, e il cavalleggero della Guardia che era arrivato primo, alto, spruzzato di fango, abbandonatosi sulla sella, andava allentando le briglie allo stallone grigio, scurito dal sudore, ansante. Vronsky sneaked into the crowd almost at the same time as the bell announcing the end of the race was ringing, and the cavalryman of the Guard who had arrived first, tall, spattered with mud, leaning back in the saddle, was loosening the stallion's bridle gray, darkened with sweat, panting.

Lo stallone, puntando le zampe con sforzo trattenne I'andatura veloce del corpo, e l'ufficiale dei cavalleggeri guardò intorno come un uomo risvegliato da un sonno pesante, e sorrise a stento. The stallion, straining his paws, held the quick pace of his body, and the officer of the cavalry looked around like a man awakened from a heavy sleep, and hardly smiled. Una folla di   amici e di estranei lo circondò. A crowd of friends and strangers surrounded him.

Vronskij evitava di proposito quella folla scelta del gran mondo che si moveva e discorreva con discrezione e disinvoltura dinanzi alle tribune. Vronsky deliberately avoided that select crowd of the great world who moved and talked with discretion and ease in front of the rostrum. Sapeva che Ià c'erano la Karenina e Betsy e la moglie di     suo fratello e, proprio per non distrarsi, non si avvicinava a loro. He knew Karenina and Betsy and his brother's wife were there and, just to avoid distraction, he didn't go near them. Ma gli amici che incontrava lo fermavano continuamente, gli raccontavano i particolari delle gare già corse, gli chiedevano perché fosse arrivato in ritardo.

Mentre coloro che avevano già terminate le gare eran chiamati sulle tribune a ricevere i premi e tutti si volgevano verso quella parte, il fratello maggiore di Vronskij, Aleksandr, in alta uniforme da colonnello, non alto, robusto come Aleksej, ma più bello e colorito, col naso rosso e la faccia da ubriacone, aperta, si accostò a Iui.

— Hai ricevuto il mio biglietto? — disse. — Non ti si trova mai. “You can never be found.

Aleksandr Vronskij, malgrado la sua vita dissipata e la sua fama di gran bevitore, era un perfetto gentiluomo di corte. Alexander Vronsky, despite his dissipated life and his reputation as a heavy drinker, was a perfect court gentleman.

Adesso, parlando col fratello di una cosa molto spiacevole per lui, sapendo che gli occhi di molti potevano esser fissi su di loro, assumeva un atteggiamento sorridente, come se scherzasse col fratello per cosa del tutto futile.

— L'ho ricevuto e, davvero, non capisco di che mai tu voglia darti pensiero — disse Aleksej. "I received it, and really, I don't understand what you're worrying about," said Aleksei. — Mi preoccupo del fatto che proprio ora mi è stato fatto notare che non c'eri e che lunedì ti hanno incontrato a Petergof. “I am concerned that it was just now pointed out to me that you were not there and that you were met at Petergof on Monday. — Ci sono delle cose che vanno giudicate solo da quelli che vi sono direttamente interessati, e proprio tale è la cosa di cui ti preoccupi tanto. “There are some things to be judged only by those who are directly concerned with them, and that is precisely the thing you are so concerned about.

— Sì, ma allora non si resta in servizio, non.... — Yes, but then you don't stay in service, no....

— Ti prego soltanto di non immischiarti. “Please just don't get involved.

Il volto accigliato di Aleksej Vronskij si fece pallido, e la mascella inferiore sporgente tremò, il che accadeva di rado. Alexey Vronsky's frowning face turned pale, and his protruding lower jaw trembled, which happened seldom. Come uomo di cuore, di rado s'arrabbiava, ma quando si arrabbiava e gli tremava il labbro, allora, e Aleksandr Vronskij lo sapeva bene, era pericoloso. As a man of heart, he was seldom angry, but when he was angry and his lip quivered, then, as Alexander Vronsky well knew, it was dangerous. Aleksandr Vronskij sorrise allegro. Alexander Vronsky smiled cheerfully.

— Io ti volevo unicamente consegnare la lettera della mamma. 'I only wanted to deliver Mother's letter to you. Rispondi a lei e non agitarti prima della corsa. Reply to her and don't fret before the run. Bonne chance — disse sorridendo, e si staccò da lui. Bonne chance,” she said with a smile, and pulled away from him.

Ma dopo di lui di nuovo un saluto amichevole lo fermò. But after him again a friendly greeting stopped him.

— Non vuoi riconoscer gli amici! "You don't want to recognize friends!" Buon giorno, mon cher ! — cominciò a dire Stepan Arkad'ic brillando anche qui, fra lo splendore di Pietroburgo, non meno che a Mosca, col viso colorito e le fedine lucenti, ben ravviate. began Stepan Arkadyevitch, shining here too, amidst the splendor of Petersburg, no less than in Moscow, with a flushed face and a gleaming, well-trimmed ring. — Sono arrivato ieri, e sono molto contento di assistere al tuo trionfo. “I arrived yesterday, and am very glad to see your triumph. Quando ci vediamo? When will we see you?

— Passa domani alla mensa — disse Vronskij e, strettagli,  scusandosi, una manica del cappotto, si allontanò verso il centro dell'ippodromo dove facevano già entrare i cavalli per la grande corsa a ostacoli. "Stop by the canteen tomorrow," said Vronsky, and, apologetically pressing the sleeve of his coat, he went off towards the center of the hippodrome where the horses were already being let in for the great steeplechase. I cavalli che avevano corso, sudati, sfiniti, accompagnati dagli stallieri, tornavano alla scuderia e, uno dopo l'altro, apparivano i cavalli per la corsa seguente, riposati, freschi, in gran parte inglesi, incappucciati, dal ventre asciutto, simili a strani enormi uccelli. The horses that had run, sweaty, exhausted, accompanied by grooms, returned to the stables and, one after another, the horses for the next race appeared, rested, fresh, mostly English, hooded, dry-bellied, similar to strange huge birds. Sulla destra conducevano Frou-Frou, magra e bella, che procedeva sulle giunture elastiche, piuttosto allungate, come su delle molle. On the right they led Frou-Frou, slim and beautiful, who walked on her elastic joints, rather elongated, as if on springs. Non lontano da lei toglievan la groppiera a Gladiator dalle orecchie lunghe. Not far from her they were taking the rump off the long-eared Gladiator. Le forme grandi, stupende, del tutto regolari dello stallone dal dorso magnifico e le giunture straordinariamente corte proprio al di sopra degli zoccoli, fermarono involontariamente l'attenzione di Vronskij. The large, stupendous, completely regular forms of the stallion with the magnificent back and the extraordinarily short joints just above the hooves involuntarily caught Vronsky's attention. Voleva accostarsi alla sua cavalla, ma un amico lo trattenne di nuovo. He wanted to approach his mare, but a friend held him back again.

— Ah, ecco Karenin! — gli disse l'amico col quale discorreva. said the friend with whom he was talking. — Cerca la moglie, e lei è al centro delle tribune. “Look for his wife, and she's at the center of the stands. Non l'avete vista? Haven't you seen her? — No, non l'ho vista — rispose Vronskij e, senza neppure voltarsi a guardare la tribuna nella quale gli avevano indicato la Karenina, si avvicinò alla cavalla. "No, I haven't seen her," answered Vronsky, and without even turning to look at the rostrum where Karenina had been shown to him, he went up to the mare. Vronskij non fece in tempo a osservare la sella per la quale aveva dato delle disposizioni, che chiamarono verso la tribuna i corridori per l'estrazione dei numeri. Vronsky did not have time to observe the saddle for which he had given instructions before the riders were called to the grandstand to draw the numbers. Diciassette ufficiali dal viso serio, severo, molti anche pallido, si ammassarono presso la tribuna ed estrassero i numeri. Seventeen officers with serious, stern faces, many of them pale too, massed at the rostrum and drew numbers. A Vronskij capitò il numero sette. Poi si udì: «in sella!».

Avendo la sensazione di formare, insieme con gli altri che erano in gara, il centro dell'attenzione di tutti, Vronskij, in quel certo stato di tensione nel quale d'abitudine diveniva più calmo e lento nei movimenti, si avvicinò alla cavalla. Feeling that, together with the others who were competing, he was the center of everyone's attention, Vronsky, in that certain state of tension in which he usually became more calm and slow in his movements, approached the mare. Kord, in omaggio alle corse, si era messo l'abito di gala: un soprabito nero abbottonato, un solino inamidato che gli sosteneva le guance, un cappello tondo, nero, e gli stivaloni alla scudiera. Kord, in homage to the races, had put on formal attire: a black buttoned overcoat, a starched collar that supported his cheeks, a round black hat and high boots. Era, come sempre, calmo e grave e reggeva egli stesso tutte e due le briglie del cavallo, standogli ritto dinanzi. He was, as always, calm and grave and held both the horse's bridles himself, standing upright before him. Frou-Frou continuava a tremare come se avesse la febbre. Il suo occhio pieno di fuoco guardava di traverso Vronskij che s'accostava. His fiery eye squinted at Vronsky as he approached. Vronskij le passò un dito nel sottopancia. Vronsky ran a finger around her girth. La cavalla guardò ancor più di sbieco, mostrò i denti e drizzò l'orecchio. The mare squinted even more, bared her teeth and cocked her ear. L'inglese fece una smorfia con le labbra, per esprimere un sorriso sul favorevole controllo alla sua abilità nel sellare. The Englishman pursed his lips, to express a smile on the favorable control to his skill in saddle. — Montate, sarete meno agitato. - Get on, you'll be less agitated.

Vronskij si girò a guardare i suoi antagonisti per l'ultima volta. Sapeva che nella corsa non li avrebbe più visti. He knew that in the race he would never see them again. Due andavano avanti verso il luogo donde dovevano partire. Two went forward towards the place from which they were to leave. Gal'cin, uno degli antagonisti temibili, amico di Vronskij, si aggirava intorno a uno stallone che non si lasciava montare. Galcin, one of the formidable antagonists, a friend of Vronsky, was hovering around a stallion who would not let himself be ridden. Un piccolo ussaro della guardia coi pantaloni stretti andava a galoppo, piegato come un gatto sul cavallo, per la mania di imitare gli inglesi. A Little Hussar of the Guard in tight trousers galloped along, bent over like a cat on his horse, with a mania for imitating the English. Il principe Kuzovlev montava, pallido, la sua giumenta purosangue della scuderia di Grabov, e un inglese la conduceva per il morso. Prince Kuzovlev rode his thoroughbred mare from Grabov's stable, pale, and an Englishman led her by the bit. Vronskij e tutti i suoi compagni conoscevano Kuzovlev, la sua particolare debolezza di nervi e il suo tremendo amor proprio. Vronsky and all his comrades knew Kuzovlev, his particular weakness of nerves and tremendous self-respect. Sapevano che egli aveva paura di tutto, paura di montare un cavallo di classe; ma ora, proprio perché c'era da aver paura, proprio perché la gente si rompeva il collo e perché ad ogni ostacolo c'era un medico, l'ambulanza con la croce cucitavi sopra e una suora di carità, s'era deciso a correre. They knew he was afraid of everything, afraid to ride a classy horse; but now, precisely because there was cause for fear, precisely because people were breaking their necks and because at every obstacle there was a doctor, an ambulance with a cross sewn on it and a sister of charity, he had decided to run. S'incontrarono con lo sguardo e Vronskij gli ammiccò con simpatia e approvazione. Their eyes met, and Vronsky winked at them sympathetically and approvingly. Soltanto uno non vide, l'antagonista principale, Machotin su Gladiator. Only one did not see, the main antagonist, Machotin on Gladiator. — Non abbiate fretta — disse Kord a Vronskij — e ricordate una cosa sola: non la trattenete e non la spingete negli ostacoli; fatele fare quello che vuole. “Do not rush,” Kord told Vronsky, “and remember only one thing: do not hold her or push her into obstacles; let her do what she wants.

— Bene, bene — disse Vronskij, prendendo le redini.

— Se è possibile, conducete voi la corsa, ma non perdete la speranza fino all'ultimo momento, anche foste in coda. “If possible, lead the race yourself, but don't lose hope until the last moment, even if you were in line. La cavalla non fece in tempo a muoversi che Vronskij, con un movimento agile e forte, montò sulla staffa dentata d'acciaio e con disinvoltura e fermezza assestò il corpo ben fatto sulla sella di cuoio cigolante. No sooner had the mare made a move than Vronsky, with a strong and agile movement, mounted the serrated steel stirrup and confidently and firmly settled her well-built body into the creaking leather saddle. Afferrando la staffa col piede destro, con gesto abituale, eguagliò fra le dita le redini che Kord lasciò scivolare dalle mani. Grasping the stirrup with his right foot, with his usual gesture, he matched the reins between his fingers, which Kord let slip from his hands. Come non sapesse con quale zampa cominciare, Frou-Frou, distendendo col lungo collo le redini, si mosse come su delle molle, facendo oscillare il cavaliere sul dorso pieghevole. As if he didn't know which leg to begin with, Frou-Frou, stretching out the reins with his long neck, moved as if on springs, making the rider sway on his bending back. Kord, accelerando il passo, le teneva dietro. Kord, quickening his pace, kept up with her. La cavalla, agitata, tirava le redini ora da una parte ora dall'altra, cercando di sfuggire al cavaliere, e Vronskij invano cercava di calmarla con la voce e con la mano. The mare, agitated, pulled the reins from one side to the other, trying to escape from the rider, and Vronsky tried in vain to calm her with his voice and with his hand. Si avvicinavano già al fiume sbarrato con la diga, in direzione del luogo dove avrebbero dato il via. They were already approaching the dammed river, in the direction of the place where they would start. Molti di quelli che prendevan parte alla gara erano avanti, molti indietro, quando a un tratto Vronskij udì dietro di sé, sul fango della via, il rumore del galoppare di un cavallo, e Machotin, sul suo Gladiator dalle orecchie lunghe e dalle zampe bianche, lo sorpassò. Many of those taking part in the contest were ahead, many behind, when suddenly Vronsky heard behind him, on the mud of the street, the sound of a horse galloping, and Makhotin, on his long-eared, white-legged Gladiator , passed him. Machotin sorrise mostrando i denti lunghi, ma Vronskij lo guardò irritato. Machotin smiled showing his long teeth, but Vronsky looked at him irritably. Non gli era simpatico, ora poi lo considerava il suo più temibile avversario, e gli dava fastidio il fatto che gli fosse passato accanto di galoppo, irritando la sua cavalla. Frou-Frou sollevò la zampa sinistra per mettersi al galoppo e fece due piccoli salti, ma, irritata dalla tensione delle redini, passò ad un trotto traballante che faceva sobbalzare il cavaliere. Frou-Frou raised her left leg to gallop and made two small jumps, but, irritated by the tension on the reins, she broke into a shaky trot that made the rider jump. Anche Kord si accigliò e correva quasi per tener dietro a Vronskij. Kord frowned too and almost ran to keep up with Vronsky.