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Anna Karenina, Parte Secunda: Capitolo VII

Parte Secunda: Capitolo VII

Si udirono dei passi alla porta e la principessa Betsy, sapendo che era la Karenina, guardò Vronskij. Egli guardava l'uscio e il suo viso aveva un'espressione strana, nuova. Guardava fisso, con gioia e insieme con timidezza, colei che entrava, e nello stesso tempo si alzava lentamente. Anna entrava nel salotto. Straordinariamente diritta come sempre, con quel suo passo agile, sicuro e leggero che la distingueva dall'andatura delle altre donne del suo mondo, fece i pochi passi che la separavano dalla padrona di casa e, senza cambiare direzione allo sguardo, le porse la mano, sorrise e con quello stesso sorriso si voltò a guardare Vronskij. Vronskij s'inchinò profondamente e le accostò una sedia.

Ella rispose con un semplice chinar del capo, arrossì e aggrottò le sopracciglia. Ma poi, facendo subito un cenno della testa agli amici e stringendo le mani tese, si rivolse alla padrona di casa:

— Sono stata dalla contessa Lidija ed avrei voluto venir via prima. Ma c'era da lei sir John. È molto interessante.

— Ah, quel missionario?

— Sì, ha raccontato delle cose molto interessanti sulla vita degli indiani.

La conversazione, interrotta dall'arrivo, si animò come la fiamma di una lampada avvivata.

— Sir John, già, sir John. L'ho visto. Parla bene. La Vlas'eva è innamorata pazza di lui.

— È vero che la Vlas'eva più piccola sposa Topov?

— Già, dicono che sia tutto deciso.

— Mi meraviglio dei genitori. Dicono che sia un matrimonio d'amore.

— D'amore? Che idee antidiluviane che avete! Chi mai al giorno d'oggi parla ancora d'amore? — disse l'ambasciatrice.

— Che fare? Questa stupida vecchia moda non è ancora passata — disse Vronskij.

— Tanto peggio per quelli che vi si attengono. Io di matrimoni felici non conosco che quelli d'interesse.

— Già, ma in cambio, quante volte la felicità di questi matrimoni d'interesse si polverizza proprio perché insorge quella tale passione che non si è voluta ammettere! — disse Vronskij.

— Ma noi per matrimoni d'interesse intendiamo quelli in cui tutt'e due le parti si siano già ammansite. L'amore è come la scarlattina, bisogna passarci.

— Allora bisogna imparare a inocularlo artificialmente, l'amore, come il vaiolo.

— Io in gioventù mi sono innamorata di un sacrestano — disse la principessa Mjagkaja; — non so se questo mi abbia aiutato.

— No, io penso, a parte gli scherzi, che per conoscere l'amore sia necessario sbagliare e poi correggersi — disse la principessa Betsy.

— Anche dopo il matrimonio? — disse scherzosa l'ambasciatrice.

— Non è mai troppo tardi per pentirsi — disse il diplomatico con un proverbio inglese.

— Davvero — replicò a volo Betsy: — bisogna sbagliarsi e correggersi. Cosa ne pensate? — chiese rivolta ad Anna che ascoltava in silenzio questo discorso con un sorriso fisso, appena percettibile sulle labbra.

— Io penso — disse Anna, giocando con un guanto che si era tolto — io penso... se è vero che ci sono tante sentenze quante teste, così pure tante specie d'amore quanti cuori.

Vronskij guardava Anna e, col cuore che gli veniva meno, aspettava quello che avrebbe detto. Respirò come dopo un pericolo, quando ella ebbe pronunciato queste parole.

Anna a un tratto si voltò verso di lui.

— Ho ricevuto una lettera da Mosca. Mi dicono che Kitty Šcerbackaja stia molto male.

— Davvero? — disse Vronskij, aggrottando le sopracciglia. Anna lo guardò severa.

— Non vi interessa questo?

— Al contrario, molto. Cosa vi scrivono precisamente, se è lecito sapere? — chiese.

Anna si alzò e si accostò a Betsy.

— Datemi una tazza di tè — disse, fermandosi dietro la sedia di lei.

Mentre Betsy le versava il tè, Vronskij si avvicinò ad Anna.

— Cosa vi scrivono dunque? — ripeté.

— Io penso molto spesso che gli uomini non capiscono quello che è ignobile, anche parlandone continuamente — disse Anna senza rispondergli. — Ve lo volevo dire da tempo — aggiunse, e, fatti alcuni passi, sedette a una tavola in angolo, sulla quale erano degli album.

— Non capisco per nulla il senso delle vostre parole — disse lui, dandole la tazza.

Ella accennò il divano vicino a sé ed egli sedette subito.

— Sì, ve lo volevo dire — disse lei senza guardarlo. — Avete agito male, male, molto male.

— Forse non lo so di aver agito male? Ma chi mi ha fatto agire male?

— Perché mi dite questo? — disse lei, guardandolo severa.

— Voi lo sapete perché — rispose lui franco e felice, incontrando lo sguardo di lei e senza staccarne gli occhi.

Non lui, ma lei si turbò.

— Questo dimostra soltanto che siete senza cuore — disse lei. Ma il suo sguardo diceva che sapeva bene come egli avesse un cuore e che per questo lo temeva.

— Quello di cui parlavate poc'anzi è stato un abbaglio, non un amore.

— Ricordatevi che vi ho proibito di pronunciare questa parola, questa parola disgustosa — disse Anna, rabbrividendo; ma in quello stesso attimo sentì che con la sola parola «proibito» dava prova di attribuirsi dei diritti su di lui, e che con questo lo eccitava a parlare d'amore. — Da tempo volevo dirvi questo — continuò guardandolo decisa negli occhi e tutta accesa dal rossore che le scottava il viso; — ma oggi sono venuta apposta, sapendo di incontrarvi. Sono venuta per dirvi che questo deve finire. Io non ho mai arrossito davanti a nessuno, e voi mi costringete a sentirmi colpevole di qualche cosa.

Egli la guardava ed era colpito dalla nuova bellezza, tutta spirituale, del volto di lei.

— Che volete da me? — disse semplice e serio.

— Voglio che andiate a Mosca e chiediate perdono a Kitty — disse lei.

— Voi questo non lo volete — disse lui.

Egli sentiva che Anna diceva quello che s'era imposta di dire, non quello che avrebbe voluto dire.

— Se mi amate come dite — ella mormorò — fate che io abbia pace.

Il viso di lui s'illuminò.

— Non sapete forse che siete per me tutta la vita? Questa pace io non conosco e non posso darvi. Tutto me stesso, l'amore... sì. Non riesco a pensare a voi e a me separatamente. Per me, voi ed io siamo una cosa sola. E io non vedo davanti a me possibilità di pace, né per me, né per voi. Vedo una possibilità di disperazione, di infelicità... o la possibilità di una gioia, quale gioia!... È forse impossibile? — aggiunse a fior di labbra, ma lei sentì.

Ella tese tutte le forze del suo spirito per dire quello che si sarebbe dovuto dire; ma, in luogo di questo, fermò il suo sguardo pieno d'amore su di lui, e tacque.

« Ecco — pensò lui con esaltazione. — Mentre già mi disperavo e credevo dovesse venir la fine, ecco: mi ama. Lo confessa».

— Allora fate questo per me, non mi parlate mai più di queste cose e rimaniamo buoni amici — disse lei con le labbra, ma il suo sguardo diceva tutt'altra cosa.

— Amici non saremo mai, questo lo sapete. Saremo gli esseri più felici o gli esseri più infelici della terra, questo dipende da voi.

Ella voleva dire qualcosa, ma lui l'interruppe.

— Perché io chiedo una cosa sola, chiedo il diritto di sperare, di tormentarmi come adesso; ma se anche questo non si può, ditemi allora di scomparire, e io scomparirò. Se la mia presenza vi è di peso, non mi vedrete più.

— Io non voglio scacciarvi.

— E allora non cambiate nulla. Lasciate tutto così com'è — disse lui con voce tremante. — Ecco vostro marito. — Infatti, proprio in quel momento, Aleksej Aleksandrovic con la sua andatura molle e sgraziata entrava nel salotto.

Visti la moglie e Vronskij, si avvicinò alla padrona di casa e, sedutosi a bere una tazza di tè, prese a parlare con quella sua voce lenta e penetrante, con quel suo tono abitualmente scherzoso, come se prendesse in giro qualcuno.

— Il vostro Rambouillet è al completo — disse, esaminando tutta la compagnia; — le Grazie e le Muse.

Ma la principessa Betsy non tollerava questo suo tono, sneering come lo chiamava lei, e, da padrona di casa intelligente, lo avviò subito a una conversazione seria sul servizio militare obbligatorio. Aleksej Aleksandrovic fu subito preso dall'argomento e cominciò a difendere la nuova disposizione contro la principessa Betsy che la avversava.

Vronskij e Anna continuavano a star seduti alla tavola piccola.

— La cosa diventa scandalosa — mormorò una signora, indicando con gli occhi la Karenina, Vronskij e il marito di lei.

— Cosa vi ho detto io? — rispondeva l'amica di Anna.

Non solo queste signore, ma quasi tutti quelli che erano nel salotto, perfino la principessa Mjagkaja e la stessa Betsy, guardarono parecchie volte i due che si erano staccati dalla cerchia generale come se ne fossero infastiditi. Solo Aleksej Aleksandrovic non guardò neppure una volta da quella parte e non si distrasse dall'interesse della conversazione iniziata.

Notando la cattiva impressione prodotta su tutti, la principessa Betsy mise al proprio posto un'altra persona ad ascoltare Karenin, e si accostò ad Anna.

— Sono sempre sorpresa dalla chiarezza ed esattezza di esposizione di vostro marito — disse. — I concetti più trascendentali mi diventano accessibili quando parla lui.

— Oh, sì — disse Anna, illuminandosi di un sorriso di felicità e senza capire una parola di quello che le andava dicendo Betsy. Si avvicinò alla tavola grande e prese parte alla conversazione generale.

Aleksej Aleksandrovic, dopo essere rimasto mezz'ora, si avvicinò alla moglie e le propose di andare a casa; ma lei, senza guardarlo, rispose che rimaneva a cena. Aleksej Aleksandrovic salutò ed uscì.

Il cocchiere della Karenina, un vecchio tartaro panciuto, con una giacca lustra di pelle, tratteneva a stento il cavallo grigio di sinistra che, intirizzito, s'impennava all'ingresso. Un servitore, diritto impalato, apriva lo sportello, mentre il portiere, in piedi, teneva la porta esterna. Anna Arkad'evna con la mano piccola e agile andava staccando i pizzi della manica da un gancio della pelliccia e, chinando la testa, ascoltava incantata quello che Vronskij le andava dicendo nell'accompagnarla.

— Voi non avete detto nulla; va bene, neanche io pretendo nulla — diceva — ma voi sapete che non è l'amicizia di cui ho bisogno; per me è possibile una sola felicità nella vita, quella parola che tanto vi spiace... sì, l'amore....

— L'amore... — ripeté lentamente lei con una voce che proveniva dall'intimo del suo essere, e a un tratto, proprio nel momento in cui si staccava il pizzo, aggiunse: — Non mi piace questa parola anche perché significa qualcosa di troppo grande per me, molto più grande di quello che voi possiate immaginare — e lo guardò in viso. — A rivederci.

Gli tese la mano, e col passo svelto ed elastico passò accanto al portiere e scomparve nella carrozza.

Lo sguardo di lei, il contatto della sua mano, lo bruciarono. Baciò la palma nel punto in cui era stata toccata da lei, andò a casa felice, convinto d'essersi accostato al suo scopo, in quella sera, molto più che negli ultimi due mesi.


Parte Secunda: Capitolo VII Parte Secunda: Chapter VII Parte Secunda: Capítulo VII

Si udirono dei passi alla porta e la principessa Betsy, sapendo che era la Karenina, guardò Vronskij. Footsteps were heard at the door and Princess Betsy, knowing it was Karenina, looked at Vronsky. Egli guardava l’uscio e il suo viso aveva un’espressione strana, nuova. He looked at the doorway and his face had a strange, new expression. Guardava fisso, con gioia e insieme con timidezza, colei che entrava, e nello stesso tempo si alzava lentamente. He gazed fixedly, with joy and at the same time with shyness, at the one who entered, and at the same time slowly stood up. Anna entrava nel salotto. Straordinariamente diritta come sempre, con quel suo passo agile, sicuro e leggero che la distingueva dall’andatura delle altre donne del suo mondo, fece i pochi passi che la separavano dalla padrona di casa e, senza cambiare direzione allo sguardo, le porse la mano, sorrise e con quello stesso sorriso si voltò a guardare Vronskij. Extraordinarily straight as always, with that agile, confident, light step of hers that distinguished her from the gait of the other women in her world, she took the few steps that separated her from the hostess and, without changing the direction of her gaze, held out her hand, smiled, and with that same smile turned to look at Vronsky. Vronskij s’inchinò profondamente e le accostò una sedia. Vronsky bowed deeply and pulled a chair over to her.

Ella rispose con un semplice chinar del capo, arrossì e aggrottò le sopracciglia. She replied with a simple bow of her head, blushed and frowned. Ma poi, facendo subito un cenno della testa agli amici e stringendo le mani tese, si rivolse alla padrona di casa: But then, immediately nodding his head to his friends and clasping his outstretched hands, he turned to the hostess:

— Sono stata dalla contessa Lidija ed avrei voluto venir via prima. - I was at Countess Lidija's and wished I had left earlier. Ma c’era da lei sir John. But there was from you Sir John. È molto interessante.

— Ah, quel missionario?

— Sì, ha raccontato delle cose molto interessanti sulla vita degli indiani.

La conversazione, interrotta dall’arrivo, si animò come la fiamma di una lampada avvivata. The conversation, interrupted by the arrival, came alive like the flame of a screwed lamp.

— Sir John, già, sir John. - Sir John, yeah, Sir John. L’ho visto. Parla bene. La Vlas’eva è innamorata pazza di lui. Vlas'eva is madly in love with him.

— È vero che la Vlas’eva più piccola sposa Topov? - Is it true that the younger Vlas'eva marries Topov?

— Già, dicono che sia tutto deciso. - Yeah, they say it's all settled.

— Mi meraviglio dei genitori. - I marvel at the parents. Dicono che sia un matrimonio d’amore. They say it is a love marriage.

— D’amore? Che idee antidiluviane che avete! What antediluvian ideas you have! Chi mai al giorno d’oggi parla ancora d’amore? Who nowadays still talks about love? — disse l’ambasciatrice.

— Che fare? - What to do? Questa stupida vecchia moda non è ancora passata — disse Vronskij. This stupid old fashion has not gone away yet - said Vronsky.

— Tanto peggio per quelli che vi si attengono. - So much the worse for those who abide by it. Io di matrimoni felici non conosco che quelli d’interesse. I of happy marriages know only those of interest.

— Già, ma in cambio, quante volte la felicità di questi matrimoni d’interesse si polverizza proprio perché insorge quella tale passione che non si è voluta ammettere! - Yes, but in return, how many times the happiness of these marriages of interest is pulverized precisely because that kind of passion arises that one did not want to admit! — disse Vronskij.

— Ma noi per matrimoni d’interesse intendiamo quelli in cui tutt’e due le parti si siano già ammansite. - But by marriages of interest we mean those in which both parties have already mellowed. L’amore è come la scarlattina, bisogna passarci. Love is like scarlet fever, you have to go through it.

— Allora bisogna imparare a inocularlo artificialmente, l’amore, come il vaiolo.

— Io in gioventù mi sono innamorata di un sacrestano — disse la principessa Mjagkaja; — non so se questo mi abbia aiutato. - I in my youth fell in love with a sexton, - said Princess Mjagkaya; - I don't know if that helped me.

— No, io penso, a parte gli scherzi, che per conoscere l’amore sia necessario sbagliare e poi correggersi — disse la principessa Betsy. - No, I think, all jokes aside, that to know love it is necessary to make mistakes and then correct oneself - said Princess Betsy.

— Anche dopo il matrimonio? — disse scherzosa l’ambasciatrice. - said the ambassador jokingly.

— Non è mai troppo tardi per pentirsi — disse il diplomatico con un proverbio inglese. - It is never too late to repent - said the diplomat with an English proverb.

— Davvero — replicò a volo Betsy: — bisogna sbagliarsi e correggersi. - Truly, - replied Betsy at once: - one must be wrong and correct. Cosa ne pensate? What do you think? — chiese rivolta ad Anna che ascoltava in silenzio questo discorso con un sorriso fisso, appena percettibile sulle labbra. - asked turned to Anna who was listening in silence to this speech with a fixed, barely perceptible smile on her lips.

— Io penso — disse Anna, giocando con un guanto che si era tolto — io penso... se è vero che ci sono tante sentenze quante teste, così pure tante specie d’amore quanti cuori. - I think," Anna said, playing with a glove he had taken off, "I think ... if it is true that there are as many sentences as there are heads, so too are as many species of love as there are hearts.

Vronskij guardava Anna e, col cuore che gli veniva meno, aspettava quello che avrebbe detto. Vronsky looked at Anna and, with his heart failing, waited for what she would say. Respirò come dopo un pericolo, quando ella ebbe pronunciato queste parole. He breathed as if after danger, when she had uttered these words.

Anna a un tratto si voltò verso di lui. Anna suddenly turned toward him.

— Ho ricevuto una lettera da Mosca. - I received a letter from Moscow. Mi dicono che Kitty Šcerbackaja stia molto male. I am told that Kitty Šcerbackaja is very sick.

— Davvero? — disse Vronskij, aggrottando le sopracciglia. - Vronsky said, frowning. Anna lo guardò severa. Anna looked at him sternly.

— Non vi interessa questo? - Don't you care about this?

— Al contrario, molto. - On the contrary, very much so. Cosa vi scrivono precisamente, se è lecito sapere? What precisely do they write to you, if it is permissible to know? — chiese.

Anna si alzò e si accostò a Betsy. Anna stood up and approached Betsy.

— Datemi una tazza di tè — disse, fermandosi dietro la sedia di lei. - Give me a cup of tea - he said, stopping behind her chair.

Mentre Betsy le versava il tè, Vronskij si avvicinò ad Anna. As Betsy poured her tea, Vronsky approached Anna.

— Cosa vi scrivono dunque? - What then do they write to you? — ripeté. - he repeated.

— Io penso molto spesso che gli uomini non capiscono quello che è ignobile, anche parlandone continuamente — disse Anna senza rispondergli. - I very often think that men do not understand what is ignoble, even talking about it all the time - Anna said without answering him. — Ve lo volevo dire da tempo — aggiunse, e, fatti alcuni passi, sedette a una tavola in angolo, sulla quale erano degli album. - I have been meaning to tell you this for a long time - he added, and, taking a few steps, sat down at a table in the corner, on which were albums.

— Non capisco per nulla il senso delle vostre parole — disse lui, dandole la tazza. - I do not understand the meaning of your words at all - he said, giving her the cup.

Ella accennò il divano vicino a sé ed egli sedette subito. She mentioned the sofa next to him and he immediately sat down.

— Sì, ve lo volevo dire — disse lei senza guardarlo. - Yes, I wanted to tell you - she said without looking at him. — Avete agito male, male, molto male. - You have acted badly, badly, very badly.

— Forse non lo so di aver agito male? - Maybe I don't know that I have acted wrongly? Ma chi mi ha fatto agire male? But who made me act badly?

— Perché mi dite questo? - Why are you telling me this? — disse lei, guardandolo severa. - she said, looking at him sternly.

— Voi lo sapete perché — rispose lui franco e felice, incontrando lo sguardo di lei e senza staccarne gli occhi.

Non lui, ma lei si turbò. Not he, but she became upset.

— Questo dimostra soltanto che siete senza cuore — disse lei. - This only proves that you are heartless - she said. Ma il suo sguardo diceva che sapeva bene come egli avesse un cuore e che per questo lo temeva. But her look said that she knew well how he had a heart and that was why she feared him.

— Quello di cui parlavate poc’anzi è stato un abbaglio, non un amore. - What you were talking about earlier was a blunder, not a love.

— Ricordatevi che vi ho proibito di pronunciare questa parola, questa parola disgustosa — disse Anna, rabbrividendo; ma in quello stesso attimo sentì che con la sola parola «proibito» dava prova di attribuirsi dei diritti su di lui, e che con questo lo eccitava a parlare d’amore. - Remember that I have forbidden you to utter this word, this disgusting word - Anna said, shuddering; but in that same moment he felt that with the word "forbidden" alone she was giving evidence that she was attributing rights to herself over him, and that by this she was exciting him to talk about love. — Da tempo volevo dirvi questo — continuò guardandolo decisa negli occhi e tutta accesa dal rossore che le scottava il viso; — ma oggi sono venuta apposta, sapendo di incontrarvi. - I have been wanting to tell you this for a long time," she continued, looking decisively into his eyes and all alight with the blush that was burning her face; "but today I came on purpose, knowing I would meet you. Sono venuta per dirvi che questo deve finire. I came to tell you that this has to stop. Io non ho mai arrossito davanti a nessuno, e voi mi costringete a sentirmi colpevole di qualche cosa. I have never blushed in front of anyone, and you force me to feel guilty about anything.

Egli la guardava ed era colpito dalla nuova bellezza, tutta spirituale, del volto di lei. He looked at her and was struck by the new beauty, all spiritual, of her face.

— Che volete da me? - What do you want from me? — disse semplice e serio.

— Voglio che andiate a Mosca e chiediate perdono a Kitty — disse lei. - I want you to go to Moscow and ask Kitty for forgiveness - she said.

— Voi questo non lo volete — disse lui. - You do not want this - he said.

Egli sentiva che Anna diceva quello che s’era imposta di dire, non quello che avrebbe voluto dire. He felt that Anna was saying what she forced herself to say, not what she wanted to say.

— Se mi amate come dite — ella mormorò — fate che io abbia pace. - If you love me as you say - she murmured - let me have peace.

Il viso di lui s’illuminò. His face lit up.

— Non sapete forse che siete per me tutta la vita? - Do you not know that you are my whole life to me? Questa pace io non conosco e non posso darvi. This peace I do not know and cannot give you. Tutto me stesso, l’amore... sì. My whole self, love-yes. Non riesco a pensare a voi e a me separatamente. I cannot think of you and me separately. Per me, voi ed io siamo una cosa sola. To me, you and I are one. E io non vedo davanti a me possibilità di pace, né per me, né per voi. And I see no possibility of peace before me, either for me or for you. Vedo una possibilità di disperazione, di infelicità... o la possibilità di una gioia, quale gioia!... I see a possibility of despair, of unhappiness... or the possibility of joy, what joy!... È forse impossibile? — aggiunse a fior di labbra, ma lei sentì. - He added curtly, but she heard.

Ella tese tutte le forze del suo spirito per dire quello che si sarebbe dovuto dire; ma, in luogo di questo, fermò il suo sguardo pieno d’amore su di lui, e tacque. She strained all the forces of her spirit to say what should have been said; but, in lieu of that, she stopped her love-filled gaze on him, and fell silent.

« Ecco — pensò lui con esaltazione. " There - he thought with exaltation. — Mentre già mi disperavo e credevo dovesse venir la fine, ecco: mi ama. - While I already despaired and thought the end must come, lo and behold: he loves me. Lo confessa». He confesses it."

— Allora fate questo per me, non mi parlate mai più di queste cose e rimaniamo buoni amici — disse lei con le labbra, ma il suo sguardo diceva tutt’altra cosa. - Then do this for me, never speak to me about these things again and let's remain good friends - she said with her lips, but her gaze said something else entirely.

— Amici non saremo mai, questo lo sapete. - Friends we will never be, you know that. Saremo gli esseri più felici o gli esseri più infelici della terra, questo dipende da voi. We will be the happiest beings or the unhappiest beings on earth, that is up to you.

Ella voleva dire qualcosa, ma lui l’interruppe.

— Perché io chiedo una cosa sola, chiedo il diritto di sperare, di tormentarmi come adesso; ma se anche questo non si può, ditemi allora di scomparire, e io scomparirò. - For I ask only one thing, I ask for the right to hope, to torment myself as now; but if even that cannot be done, then tell me to disappear, and I will disappear. Se la mia presenza vi è di peso, non mi vedrete più. If my presence is a burden to you, you will not see me again.

— Io non voglio scacciarvi. - I do not want to drive you away.

— E allora non cambiate nulla. - Then don't change anything. Lasciate tutto così com’è — disse lui con voce tremante. Leave everything as it is - he said in a trembling voice. — Ecco vostro marito. - Here is your husband. — Infatti, proprio in quel momento, Aleksej Aleksandrovic con la sua andatura molle e sgraziata entrava nel salotto. - In fact, just then, Aleksej Aleksandrovic with his slouching, ungainly gait entered the living room.

Visti la moglie e Vronskij, si avvicinò alla padrona di casa e, sedutosi a bere una tazza di tè, prese a parlare con quella sua voce lenta e penetrante, con quel suo tono abitualmente scherzoso, come se prendesse in giro qualcuno. Having seen his wife and Vronsky, he approached the hostess and, sitting down to have a cup of tea, began to speak in that slow, piercing voice of his, in that habitually joking tone, as if teasing someone.

— Il vostro Rambouillet è al completo — disse, esaminando tutta la compagnia; — le Grazie e le Muse. - Your Rambouillet is full," he said, examining all the company; - the Graces and the Muses.

Ma la principessa Betsy non tollerava questo suo tono, sneering come lo chiamava lei, e, da padrona di casa intelligente, lo avviò subito a una conversazione seria sul servizio militare obbligatorio. But Princess Betsy did not tolerate this tone of his, sneering as she called it, and, as a smart hostess, immediately initiated him into a serious conversation about compulsory military service. Aleksej Aleksandrovic fu subito preso dall’argomento e cominciò a difendere la nuova disposizione contro la principessa Betsy che la avversava. Aleksej Aleksandrovic was immediately taken by the argument and began to defend the new arrangement against Princess Betsy who opposed it.

Vronskij e Anna continuavano a star seduti alla tavola piccola. Vronsky and Anna continued to sit at the small table.

— La cosa diventa scandalosa — mormorò una signora, indicando con gli occhi la Karenina, Vronskij e il marito di lei. - This becomes scandalous - murmured a lady, pointing with her eyes to Karenina, Vronsky and her husband.

— Cosa vi ho detto io? - What did I tell you? — rispondeva l’amica di Anna. - Anna's friend replied.

Non solo queste signore, ma quasi tutti quelli che erano nel salotto, perfino la principessa Mjagkaja e la stessa Betsy, guardarono parecchie volte i due che si erano staccati dalla cerchia generale come se ne fossero infastiditi. Not only these ladies, but almost everyone in the drawing room, even Princess Mjagkaja and Betsy herself, looked several times at the two who had broken away from the general circle as if they were annoyed by them. Solo Aleksej Aleksandrovic non guardò neppure una volta da quella parte e non si distrasse dall’interesse della conversazione iniziata. Only Aleksej Aleksandrovic did not look that way even once and was not distracted from the interest of the conversation he started.

Notando la cattiva impressione prodotta su tutti, la principessa Betsy mise al proprio posto un’altra persona ad ascoltare Karenin, e si accostò ad Anna. Noting the bad impression produced on everyone, Princess Betsy put another person in her place to listen to Karenin, and approached Anna.

— Sono sempre sorpresa dalla chiarezza ed esattezza di esposizione di vostro marito — disse. - I am always surprised by your husband's clarity and exactness of exposition," she said. — I concetti più trascendentali mi diventano accessibili quando parla lui.

— Oh, sì — disse Anna, illuminandosi di un sorriso di felicità e senza capire una parola di quello che le andava dicendo Betsy. - Oh, yes - said Anna, lighting up with a smile of happiness and without understanding a word of what Betsy was telling her. Si avvicinò alla tavola grande e prese parte alla conversazione generale. He approached the large table and took part in the general conversation.

Aleksej Aleksandrovic, dopo essere rimasto mezz’ora, si avvicinò alla moglie e le propose di andare a casa; ma lei, senza guardarlo, rispose che rimaneva a cena. Aleksej Aleksandrovic, after staying for half an hour, approached his wife and proposed to go home; but she, without looking at him, replied that she was staying for dinner. Aleksej Aleksandrovic salutò ed uscì. Aleksej Aleksandrovic said goodbye and went out.

Il cocchiere della Karenina, un vecchio tartaro panciuto, con una giacca lustra di pelle, tratteneva a stento il cavallo grigio di sinistra che, intirizzito, s’impennava all’ingresso. Karenina's coachman, a pot-bellied old Tartar in a shiny leather jacket, was barely holding back the gray horse on the left as it bolted into the entrance. Un servitore, diritto impalato, apriva lo sportello, mentre il portiere, in piedi, teneva la porta esterna. A servant, straight impaled, opened the door, while the doorman, standing, held the outer door. Anna Arkad’evna con la mano piccola e agile andava staccando i pizzi della manica da un gancio della pelliccia e, chinando la testa, ascoltava incantata quello che Vronskij le andava dicendo nell’accompagnarla. Anna Arkad'evna with her small, nimble hand went detaching the laces of the sleeve from a fur hook and, bowing her head, listened spellbound to what Vronsky was telling her in accompanying her.

— Voi non avete detto nulla; va bene, neanche io pretendo nulla — diceva — ma voi sapete che non è l’amicizia di cui ho bisogno; per me è possibile una sola felicità nella vita, quella parola che tanto vi spiace... sì, l’amore.... - You have said nothing; it's okay, I don't demand anything either," he said, "but you know it's not friendship I need; only one happiness is possible for me in life, that word you so dislike ... yes, love....

— L’amore... — ripeté lentamente lei con una voce che proveniva dall’intimo del suo essere, e a un tratto, proprio nel momento in cui si staccava il pizzo, aggiunse: — Non mi piace questa parola anche perché significa qualcosa di troppo grande per me, molto più grande di quello che voi possiate immaginare — e lo guardò in viso. - Love... - she slowly repeated in a voice that came from the depths of her being, and all of a sudden, just at the moment when the lace came off, she added: - I also don't like this word because it means something too big for me, much bigger than what you can imagine - and she looked at his face. — A rivederci.

Gli tese la mano, e col passo svelto ed elastico passò accanto al portiere e scomparve nella carrozza. She held out her hand to him, and with quick, springy step she passed by the doorman and disappeared into the carriage.

Lo sguardo di lei, il contatto della sua mano, lo bruciarono. Her gaze, the touch of her hand, burned him. Baciò la palma nel punto in cui era stata toccata da lei, andò a casa felice, convinto d’essersi accostato al suo scopo, in quella sera, molto più che negli ultimi due mesi. He kissed the palm at the spot where it had been touched by her, went home happy, convinced that he had approached his purpose that evening much more than in the past two months.