La Via Crucis di Papa Francesco
Corrispondente:Come commenterebbe l'allontanamento del vescovo Franz - Peter Tebartz - van Els dalla sua diocesi?
Acquaviva:La vicenda di questo vescovo ha dell'incredibile. Si parla appunto di questa ristrutturazione costosissima cresciuta da 5 milione e mezzo di euro a 31 milioni, addirittura con dei dettagli incredibili come la vasca da bagno doppia da 15 mila euro.
È chiaro che con un Papa come Francesco, così attento a queste cose e all'opinione pubblica, doveva intervenire.
Il Papa ha mandato prima il cardinale Lajolo in Germania e, a seguito di questa visita, la conferenza episcopale di quel Paese ha costituito una commissione per un esame approfondito della questione. Il 21 ottobre, il papa stesso ha ricevuto il vescovo e l'ha convinto ad allontanarsi dalla diocesi, lasciando l'amministrazione al vicario generale.
Pare che i nuovi progetti previsti, per il fabbricato della sede episcopale, ristrutturata, prevedono una destinazione più come una mensa per i poveri, una biblioteca, un ospizio religioso, un asilo o un ritrovo per i giovani.
Questa vicenda mostra che Bergoglio non è soltanto un papa simpatico, dal buon carattere e alla mano, ma è anche una persona che chiede coerenza ed è capace di scelte difficili. Questo l'abbiamo visto anche con il cambiamento alla segreteria di stato da Bertone a Parolin e con le modifiche che lui sta attuando allo statuto ed alla natura dello IOR, la banca vaticana.
Corrispondente:Quali crede che siano le linee seguite da Papa Francesco per trasmettere un'immagine più sobria della Chiesa cattolica?
Acquaviva:Dal primo momento Bergoglio si è imposto dei gesti semplici anche di vita quotidiana: dal “buonasera” del primo saluto, alle vicende riguardanti la sua borsa da viaggio, dalle sue scarpe, al fatto che abbia rinunciato all'appartamento pontificio perché troppo grande ma soprattutto per la volontà di stare in compagnia.
Papa Francesco, ha infatti dichiarato, che l'idea di vivere da solo negli appartamenti pontifici gli dava i giramenti di testa. Il viaggio compiuto a Lampedusa per il disastro degli immigrati, l'ha voluto fare senza apparato e senza la presenza dei ministri, desiderando delle celebrazioni senza eccessi e senza ostentazioni. La sua immagine si basa molto sullo stile di vita: riscoprire il valore del dono e della restituzione. Tutto questo è molto francescano ed allo stesso tempo gesuita, la sobrietà non è soltanto qualcosa da esibire, ma che deve anche far parte della natura del cristiano.
Corrispondente:Crede che l'attenzione del Vaticano nei confronti degli scandali economici, potrà essere riconfermata anche nei riguardi degli scandali legati alla pedofilia?
Acquaviva:Credo proprio di sì. L'intolleranza nei confronti degli abusi sessuali e della pedofilia, è stata delineata da Ratzinger, che su questo era stato decisamente più coraggioso di Wojtyla. Credo che oggi con Bergoglio le cose andranno ancora più speditamente, ha infatti confermato la collaborazione con le autorità civili al fine di non ostacolare le indagini volte a perseguire sacerdoti e vescovi coinvolti negli abusi sessuali. Ovviamente ci sarà da affrontare anche il problema della formazione del clero, ma credo che anche su questo Papa Bergoglio abbia le idee abbastanza chiare.
Corrispondente:Crede che la riflessione di Papa Francesco sulla povertà e sulla sobrietà della Chiesa, possa essere recepita dalla Chiesa ortodossa?
Acquaviva:Non saprei precisamente, dato che non conosco approfonditamente la situazione della Chiesa ortodossa ed in particolare di quella russa. So però che è una Chiesa di popolo ed il tema della sobrietà è sicuramente sentito a livello popolare. Secondo me il richiamo di Francesco ad un rapporto più distaccato dal potere ed una visione più critica nei confronti di quello che lui chiama l'idolo del denaro, potrà essere utile a tutte le Chiese. Una Chiese sobria, non significa certo una Chiesa misera, ma è sicuramente una Chiesa attenta alle necessità spirituali dei meno garantiti.
Corrispondente:Quale crede che sia la direzione nei rapporti fra le due Chiese? È possibile ipotizzare un futuro viaggio del papa in Russia?
Acquaviva:Passato il tempo del Papa polacco e di quello tedesco, forse le cose, in questa direzione, potrebbero andar meglio con un papa argentino. Ricordiamoci che già in Argentina Bergoglio aveva buoni rapporti con la Chiesa ortodossa. Dopo la sua elezione ha ricevuto una lettera cordiale dal Metropolita Ilarion, che ricordava le buona relazioni argentine con la comunità ortodossa locale. Il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, ha partecipato per la prima volta all'inaugurazione del pontificato del vescovo di Roma. L'insistenza di Bergoglio, nel definirsi vescovo di Roma, sicuramente migliora i rapporti.
Credo però che ci siano dei rapporti da definire anche all'interno dello steso mondo ortodosso. Ad ottobre la Serbia ha ospitato un meeting per ricordare i 1700 anni dall'Editto di Milano; mancava la Chiesa rumena, ma le grandi Chiese ortodosse erano tutte presenti. Credo perciò che il dialogo sia avviato.
Per quanto riguarda la visita a Mosca, secondo me può essere messa all'ordine del giorno, così come la visita di Kiril a Roma. Credo che sia arrivato il momento di scongelare questi rapporti, è troppo importante per la cristianità in generale, un buon rapporto tra il vescovo di Roma ed i patriarchi dell'ortodossia, sarebbe veramente un grande gesto.