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Storia D'Italia, La via dell'Africa (425-433) - Ep. 28 (3)

La via dell'Africa (425-433) - Ep. 28 (3)

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Così all'inizio del 433 Ezio tornò di nuovo in Italia, alla testa di un'armata di Unni: l'esercito d'Italia, che si era già stufato di Sebastiano, non vide alcuna ragione per dar battaglia. I magnati fecero capire a Sebastiano che era arrivato il tempo di togliersi di torno. Galla Placidia, rassegnatasi all'inevitabile, decise di incontrare il generale. Ovviamente non sappiamo cosa si dissero i due. Ma ho pensato di ricostruire un immaginario discorso:

“Augusta Galla Placidia, che piacere incontrarsi di nuovo. Siete sempre bellissima, come otto anni fa, quando tornaste da Costantinopoli”

“Anche quella volta, mi sembra di ricordare, avevi avuto l'ardire di portare in Italia un'armata di selvaggi Unni”

“Un popolo incompreso: sono selvaggi ma anche fedeli alla parola data. Sono dei formidabili alleati, sarebbero dei nemici terribili”

“Non è interesse dell'Augusto Valentiniano averli come nemici, né avere come nemico te, Flavio Ezio. Costantinopoli è dello stesso parere”

“Augusta, non mi sfugge la vostra menzione di Costantinopoli. So bene cosa mi accadrebbe se torcessi un solo capello della vostra augusta chioma, per non parlare di quella di vostro figlio. State tranquilla, il mio interesse è solo quello di servire l'Imperatore”

“Certo, e in cambio dei vostri servigi immagino chiediate umilmente la carica di Magister Militum e Patrizio”

“Umilmente è la parola giusta”

“Non c'è nulla di umile in voi, Ezio. Ma la corte si trova malauguratamente a corto di generali capaci, anche perché vi siete assicurato che così fosse”

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“Mi sopravvalutate altezza, credo che abbiate fatto tutto da sola”

“E sia, siete nominato Patrizio dell'impero d'occidente. Voglia nostro signore Gesù che sia la decisione giusta”

“Augusta, francamente quello che importa non è se sia giusta o meno, quando oramai è l'unica decisione che vi resta”

E così, nel 433, Ezio prese in mano il potere supremo di Ravenna e quasi a formalizzare il suo potere prese in moglie Pelagia, la bella vedova gotica di Bonifacio. Negli ultimi anni di caos i Bagaudi erano riemersi in Gallia settentrionale, la Spagna aveva smesso di inviare le tasse a Ravenna, il Nordafrica era disceso nell'inferno della guerra contro i Vandali. Burgundi, Goti e Franchi si agitavano per rosicchiare ancora del territorio romano.

Nel prossimo episodio vedremo come Ezio affronterà uno ad uno i suoi nemici: il nuovo generalissimo dimostrerà di avere un'intelligenza fuori dal comune, una spregiudicatezza senza pietà, una furbizia degna di una vecchia volpe della politica. Ma potrà anche contare sull'aiuto della più potente forza militare dell'epoca, gli Unni di Rua. Dagli Unni i nemici dell'impero potevano aspettarsi fuoco e sangue, ma fino a quando gli Unni si accontenteranno di fare le comparse sulla grande scena politico-militare dell'Impero?

Grazie mille per l'ascolto, e grazie infinite a mia moglie che ha prestato la sua voce per rappresentare l'Augusta Galla Placidia. Se il podcast vi interessa vi pregherei di donare un minuto del vostro tempo a lasciare una recensione, aiuta moltissimo il podcast! Come sempre mi trovate anche sul sito italiastoria.com, su Facebook alla pagina “storia d'Italia”, su Twitter e su Instagram. Alla prossima puntata!

La via dell'Africa (425-433) - Ep. 28 (3) Der Weg nach Afrika (425-433) - Ep. 28 (3) The way of Africa (425-433) - Ep. 28 (3) O caminho para África (425-433) - Ep. 28 (3)

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Così all'inizio del 433 Ezio tornò di nuovo in Italia, alla testa di un'armata di Unni: l'esercito d'Italia, che si era già stufato di Sebastiano, non vide alcuna ragione per dar battaglia. I magnati fecero capire a Sebastiano che era arrivato il tempo di togliersi di torno. Galla Placidia, rassegnatasi all'inevitabile, decise di incontrare il generale. Ovviamente non sappiamo cosa si dissero i due. Ma ho pensato di ricostruire un immaginario discorso:

“Augusta Galla Placidia, che piacere incontrarsi di nuovo. Siete sempre bellissima, come otto anni fa, quando tornaste da Costantinopoli”

“Anche quella volta, mi sembra di ricordare, avevi avuto l'ardire di portare in Italia un'armata di selvaggi Unni”

“Un popolo incompreso: sono selvaggi ma anche fedeli alla parola data. Sono dei formidabili alleati, sarebbero dei nemici terribili”

“Non è interesse dell'Augusto Valentiniano averli come nemici, né avere come nemico te, Flavio Ezio. Costantinopoli è dello stesso parere”

“Augusta, non mi sfugge la vostra menzione di Costantinopoli. So bene cosa mi accadrebbe se torcessi un solo capello della vostra augusta chioma, per non parlare di quella di vostro figlio. State tranquilla, il mio interesse è solo quello di servire l'Imperatore”

“Certo, e in cambio dei vostri servigi immagino chiediate umilmente la carica di Magister Militum e Patrizio”

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“Non c'è nulla di umile in voi, Ezio. Ma la corte si trova malauguratamente a corto di generali capaci, anche perché vi siete assicurato che così fosse”

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“E sia, siete nominato Patrizio dell'impero d'occidente. Voglia nostro signore Gesù che sia la decisione giusta”

“Augusta, francamente quello che importa non è se sia giusta o meno, quando oramai è l'unica decisione che vi resta”

E così, nel 433, Ezio prese in mano il potere supremo di Ravenna e quasi a formalizzare il suo potere prese in moglie Pelagia, la bella vedova gotica di Bonifacio. Negli ultimi anni di caos i Bagaudi erano riemersi in Gallia settentrionale, la Spagna aveva smesso di inviare le tasse a Ravenna, il Nordafrica era disceso nell'inferno della guerra contro i Vandali. Burgundi, Goti e Franchi si agitavano per rosicchiare ancora del territorio romano.

Nel prossimo episodio vedremo come Ezio affronterà uno ad uno i suoi nemici: il nuovo generalissimo dimostrerà di avere un'intelligenza fuori dal comune, una spregiudicatezza senza pietà, una furbizia degna di una vecchia volpe della politica. Ma potrà anche contare sull'aiuto della più potente forza militare dell'epoca, gli Unni di Rua. Dagli Unni i nemici dell'impero potevano aspettarsi fuoco e sangue, ma fino a quando gli Unni si accontenteranno di fare le comparse sulla grande scena politico-militare dell'Impero?

Grazie mille per l'ascolto, e grazie infinite a mia moglie che ha prestato la sua voce per rappresentare l'Augusta Galla Placidia. Se il podcast vi interessa vi pregherei di donare un minuto del vostro tempo a lasciare una recensione, aiuta moltissimo il podcast! Come sempre mi trovate anche sul sito italiastoria.com, su Facebook alla pagina “storia d'Italia”, su Twitter e su Instagram. Alla prossima puntata!