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1812. La storia della bufera napoleonica, VII puntata

VII puntata

Parigi.

Primavera del 1811. Fu quello l'anno di una lunga crisi economica.

Un avvenimento che Napoleone non si aspettava proprio. Di mese in mese la situazione si faceva sempre più grave. Si dipanava uno sconfinato gomitolo di fallimenti. A marzo l'imperatore dispose la concessione di un milione di franchi ai manifatturieri di Amien e contemporanemente ordinò l'acquisto di merci per due milioni a Rouane, San Cantene e Hente. Sussidi enormi furono dati a Lione. Ma si trattava di poche gocce in un mare in tempesta.

Industriali e mercanti facevano le loro rimostranze all'Eliseo per dimostrare che il blocco dell'Inghilterra li colpiva nel portafoglio.

Ormai si trovavano senza materie prime.

La politica di sfruttamento dei popoli sottomessi aveva ristretto il potenziale di acquisto di tutta l'Europa, mentre le confische arbitrarie, l'illegalità e la sfrenata cupidigia di militari e doganieri (ma gli industriali avevano scelto parole molto meno ruvide) portavano alla fine del credito, senza di cui il commercio diventa impossibile. A Rouane la disoccupazione era mostruosa e i manufatturieri erano ormai a terra, tanto che Napoleone fu costretto a stanziare altri 15 milioni.

Gli alti funzionari ebbero il coraggio di lamentarsi. Il 7 maggio il governatore della Banca centrale chiese udienza all'Imperatore per dimostrare che i paesi sottomessi erano stati ridotti sul lastrico e che prima le merci francesi trovavano in essi un mercato di sbocco di gran lunga maggiore...

Tutta una serie di industrie tessili che occupavano fino a 12 mila operai sarebbero state costrette ad espellere gran parte del personale se Napoleone non avesse loro concesso un milione e mezzo di franchi in oro.

Si capiva che soltanto una nuova guerra avrebbe potuto salvare il paese dalla catastrofe.

Ma Alessandro I non ne era convinto fino in fondo.

Il principe Kurakin lo informa che secondo alcune voci Napoleone si apprestava a invitarlo a corte.

Secondo il protocollo inviti del genere non celavano nessun pericolo in quanto a tali incontri venivano ammessi soltanto i favoriti. Non dovrebbero esserci sorprese, eppure Alessandro è nervoso.

Corrono strane voci a corte. E se invece della carota Napoleone avesse in mano il bastone? In effetti egli sospetta di cosa potrebbe trattarsi.

Un mese prima tre mercantili erano entrati nel porto di Arcangelo carichi di coloniali arrivati dall'Inghilterra. Certo battevano bandiera americana, inoltre avevano subito ripreso il largo, ma Napoleone aveva tanti informatori e subito gli era stato riferito che la Russia, in violazione degli accordi, commerciava con gli inglesi. Alessandro sapeva che il suo ambasciatore avrebbe dovuto affrontare non poche difficoltà.

Ma contava sull'eloquenza dell'uomo che con fedeltà aveva già servito suo padre, Paolo I, e finanche la Grande Caterina che per i suoi gusti stravaganti lo aveva definito "il mio pappagallo", ma aggiungeva "il mio pappagallo intelligente". Ma chi era il principe Kurakin?

A sentire coloro che lo avevano conosciuto in età antidiluviana, era un uomo piacevolissimo. Chi lo aveva visto prendere il bagno affermava addirittura che era un Apollo. Si dice che a Parigi, durante la rappresentazione del Don Giovanni di Mozart, la giovane principessa Bagration, consorte del futuro eroe della Grande Guerra Patriottica del 1812, esclamasse convinta: "Ma è il nostro Kurakin!

E lei doveva saperne qualcosa, per l'aureola di donna fatale che la precedeva ovunque andasse. Del principe Kurakin si diceva che in gioventù avesse disseminato il suo cammino di una ventina di figli illegittimi.

In seguito col passar degli anni qualcuno aveva moltiplicato per dieci quel numero. Comunque fosse quando sorse il problema di chi dovesse rappresentare la Russia alla corte del piccolo e grande diavolo corso, fu lo stesso Napoleone a fare il nome di Kurakin.

Lui non volle mai approfondire le ragioni di quella preferenza.

I cortigiani dell'Eliseo dicevano che Napoleone, uomo di guerra, preferiva avere a che fare con i fautori della pace. E Kurakin era un uomo di pace.

Quando, anni prima, si era parlato dell'alleanza con l'Austria conclusasi con la disfatta di Austerlitz, i ministri di Alessandro I l'avevano tutti caldeggiata, ad eccezione del solo Kurakin che vi si era opposto suscitando l'indignazione dei presenti.

Adam Ciartoriiskij, ascoltato uomo politico dell'epoca, aveva gridato: "I Balcani sono minacciati, sui nostri confini meridionali preme la Turchia istigata da Parigi, nemmeno i nostri territori del Mar Nero sono più sicuri. E poi una grande potenza non può rimanere indifferente sui destini dell'Europa. Il ministro della Real Casa, Viktor Kociubej, (di lui si diceva che fosse il ministro più bello della Russia) aveva fiducia nell'alleanza con l'Inghilterra e in quella occasione Kurakin gli chiese: "Ma se abbiamo deciso di fare guerra alla Francia almeno domandiamoci se la Russia è pronta alla guerra? "E quando mai lo è stata?

- esclamò Kociubej. Non è mai successo che la Russia fosse pronta alla guerra, eppure tutto ciò non le ha mai impedito di vincere..." Napoleone sapeva questa storia e quando si dovette decidere sul nome dell'ambasciatore chiese personalmente ad Alessandro di mandare a Parigi Kurakin.

Alessandro acconsentì e non si sbagliò. Quando a Pietroburgo vennero a sapere delle audienze mattutine si sprecarono le lodi per la saggezza dimostrata dal giovane zar e per l'astuzia del vecchio cortigiano.

A proposito dell'astuzia Alessandro aveva qualcosa da dire, specialmente quando gli avevano riferito che Kurakin soleva compiacere il suo augusto interlocutore con tutta una anedottica sull'assassinio dell'imperatore Paolo.

Tanto più che Napoleone avrebbe sempre voluto sapere se veramente Alessandro era stato coinvolto in quel tragico fatto di sangue. Ma ovviamente sarebbe stato sconveniente porre delle domande in modo diretto. E chi più di Kurakin avrebbe potuto essere meglio informato?

Egli era stato amico di gioventù del futuro imperatore.

Come nipote di Nikita Panin, precettore del giovane Paolo, era stato suo compagno di studi, che lui poi avrebbe continuato all'Università di Leiden. Kurakin parlava quattro lingue.

Nell'anno in cui Mozart era un celebre ragazzo prodigio ed aveva ricevuto un riconoscimento musicale che gli conferiva dignità nobiliare Kurakin era entrato a far parte del senato. A 23 anni. Adesso questo ragazzo prodigio della politica aveva in mano i destini dell'imperatore e di tutta la Russia.

Non sarebbe stato forse meglio sostituirlo con un uomo più giovane e più flessibile?

Anche di questo si parlava a Pietroburgo.

Ma Kurakin lo ignorava. Così come ignorava, al pari di tutti gli altri, che alla guerra con la Francia mancavano 800 giorni. Avete ascoltato la VII puntata del ciclo di Dmitrij Mincenok "1812.La bufera napoleonica".

VII puntata VII Folge VII episode VII episodio 第7話 VII episódio VII эпизод 第七集

Parigi.

Primavera del 1811. Fu quello l’anno di una lunga crisi economica. That was the year of a long economic crisis. Fue el año de una larga crisis económica.

Un avvenimento che Napoleone non si aspettava proprio. An event that Napoleon did not really expect. Un evento que Napoleón no se esperaba en absoluto. Di mese in mese la situazione si faceva sempre più grave. From month to month the situation became more and more serious. De mes a mes la situación se volvía cada vez más grave. Si dipanava uno sconfinato gomitolo di fallimenti. An endless bundle of failures was unraveled. Se desenrollaba un vasto ovillo de fracasos. Un enchevêtrement illimité d'échecs s'est déroulé. A marzo l’imperatore dispose la concessione di un milione di franchi ai manifatturieri di Amien e contemporanemente ordinò l’acquisto di merci per due milioni a Rouane, San Cantene e Hente. In March the emperor arranged for the concession of one million francs to the manufacturers of Amien and at the same time ordered the purchase of goods for two million in Rouane, San Cantene and Hente. En marzo, el emperador dispuso la concesión de un millón de francos a los fabricantes de Amiens y al mismo tiempo ordenó la compra de mercancías por dos millones en Rouen, Saint-Quentin y Abbeville. Sussidi enormi furono dati a Lione. Huge subsidies were given to Lyons. Se dieron enormes subsidios a Lyon. Ma si trattava di poche gocce in un mare in tempesta. But it was just a few drops in a stormy sea. Pero eran solo unas pocas gotas en un mar en tormenta.

Industriali e mercanti facevano le loro rimostranze all’Eliseo per dimostrare che il blocco dell’Inghilterra li colpiva nel portafoglio. Industrialists and merchants made their grievances to the Elysée to show that the blockade of England hit them in the wallet. Industriales y comerciantes presentaban sus quejas en el Elíseo para demostrar que el bloqueo de Inglaterra les estaba afectando en sus finanzas.

Ormai si trovavano senza materie prime. By now they found themselves without raw materials. Ahora se encontraban sin materias primas.

La politica di sfruttamento dei popoli sottomessi aveva ristretto il potenziale di acquisto di  tutta l’Europa, mentre le confische arbitrarie, l’illegalità e  la sfrenata cupidigia di militari e doganieri (ma gli industriali avevano scelto parole molto meno ruvide) portavano alla fine del credito, senza di cui il commercio diventa impossibile. The policy of exploiting subjugated peoples had restricted the purchasing potential of all of Europe, while the arbitrary confiscations, illegality and unbridled greed of military and customs officers (but the industrialists had chosen much less harsh words) led to the end of the credit, without which trade becomes impossible. La política de explotación de los pueblos sometidos había limitado el potencial de compra en toda Europa, mientras que las confiscaciones arbitrarias, la ilegalidad y la desenfrenada codicia de militares y aduaneros (aunque los industriales elegían palabras mucho menos duras) llevaban al final del crédito, sin el cual el comercio se vuelve imposible. A Rouane la disoccupazione era mostruosa e i manufatturieri erano ormai a terra, tanto che Napoleone fu costretto a stanziare altri 15 milioni. Unemployment in Rouane was monstrous and manufacturers were by now on the ground, so much so that Napoleon was forced to allocate another 15 million. En Rouane, el desempleo era monstruoso y los fabricantes estaban en el suelo, tanto que Napoleón se vio obligado a asignar otros 15 millones.

Gli alti funzionari ebbero il coraggio di lamentarsi. The senior officials dared to complain. Los altos funcionarios tuvieron el coraje de quejarse. Il 7 maggio il governatore della Banca centrale chiese udienza all’Imperatore per dimostrare che i paesi sottomessi erano stati ridotti sul lastrico e che prima le merci francesi trovavano in essi un mercato di sbocco di gran lunga maggiore... On 7 May, the governor of the central bank asked the Emperor for an audience to show that the subjugated countries had been reduced to the streets and that previously French goods had a far greater outlet market in them ... El 7 de mayo, el gobernador del Banco Central pidió audiencia al Emperador para demostrar que los países sometidos habían sido reducidos a la ruina y que antes los productos franceses encontraban en ellos un mercado de salida mucho mayor...

Tutta una serie di industrie tessili che occupavano fino a 12 mila operai sarebbero state costrette ad espellere gran parte del personale se Napoleone non avesse loro concesso un milione e mezzo di franchi in oro. A whole series of textile industries employing up to 12,000 workers would have been forced to expel most of their staff if Napoleon had not given them 1.5 million francs in gold. Toda una serie de industrias textiles que empleaban hasta 12 mil obreros se habrían visto obligadas a despedir a gran parte del personal si Napoleón no les hubiera concedido un millón y medio de francos en oro.

Si capiva che soltanto una nuova guerra avrebbe potuto salvare il paese dalla catastrofe. It was understood that only a new war could save the country from catastrophe. Se entendía que solo una guerra nueva podría salvar al país de la catástrofe.

Ma Alessandro I non ne era convinto fino in  fondo. But Alexander I was not fully convinced of this. Pero Alejandro I no estaba completamente convencido.

Il principe Kurakin lo informa che secondo alcune voci Napoleone si apprestava a invitarlo a corte. Prince Kurakin informs him that according to some rumors Napoleon was preparing to invite him to court. El príncipe Kurakin le informa que según algunos rumores, Napoleón se estaba preparando para invitarlo a la corte.

Secondo il protocollo inviti del genere non celavano nessun pericolo in quanto a tali incontri venivano ammessi soltanto i favoriti. According to the protocol, such invitations did not hide any danger as only the favorites were admitted to such meetings. Según el protocolo, este tipo de invitaciones no escondían ningún peligro, ya que solo los favoritos eran admitidos en tales encuentros. Non dovrebbero esserci sorprese, eppure Alessandro è nervoso. There should be no surprises, yet Alessandro is nervous. No debería haber sorpresas, sin embargo, Alessandro está nervioso.

Corrono strane voci a corte. There are strange rumors in court. Corren extrañas voces en la corte. E se invece della carota Napoleone avesse in mano il bastone? What if instead of the carrot Napoleon had a stick in his hand? ¿Y si en lugar de tener la zanahoria, Napoleón tuviera el palo en la mano? In effetti egli sospetta di cosa potrebbe trattarsi. In fact, he suspects what it could be. De hecho, sospecha de lo que podría tratarse.

Un mese prima tre mercantili erano entrati nel porto di Arcangelo carichi di coloniali arrivati dall’Inghilterra. A month earlier, three merchant ships had entered the port of Arcangelo loaded with colonials from England. Un mes antes, tres barcos mercantes habían llegado al puerto de Arcángel cargados de coloniales llegados de Inglaterra. Certo battevano bandiera americana, inoltre avevano subito ripreso il largo, ma Napoleone aveva tanti informatori e subito gli era stato riferito che la Russia, in violazione degli accordi, commerciava con gli inglesi. Of course they flew the American flag, and they had immediately set sail again, but Napoleon had many informants and he was immediately told that Russia, in violation of the agreements, was trading with the British. Claro que llevaban la bandera americana, además habían zarpado de inmediato, pero Napoleón tenía muchos informantes y rápidamente le informaron que Rusia, en violación de los acuerdos, estaba comerciando con los ingleses. Alessandro sapeva che il suo ambasciatore avrebbe dovuto affrontare non poche difficoltà. Alexander knew that his ambassador would have to face many difficulties. Alessandro sabía que su embajador tendría que enfrentar muchas dificultades.

Ma contava sull’eloquenza dell’uomo che con fedeltà aveva già servito suo padre, Paolo I, e finanche la Grande Caterina che per i suoi gusti stravaganti lo aveva definito "il mio pappagallo", ma aggiungeva "il mio pappagallo intelligente". But he counted on the eloquence of the man who had already faithfully served his father, Paul I, and even the Great Catherine who for her extravagant tastes had called him "my parrot", but added "my intelligent parrot". Pero confiaba en la elocuencia del hombre que con fidelidad ya había servido a su padre, Pablo I, e incluso a la Gran Catalina, que por sus gustos extravagantes lo había definido como "mi loro", pero añadía "mi loro inteligente". Ma chi era il principe Kurakin? But who was Prince Kurakin? Pero ¿quién era el príncipe Kurakin?

A sentire coloro che lo avevano conosciuto in età antidiluviana, era un uomo piacevolissimo. According to those who had known him in the antediluvian age, he was a very pleasant man. Según aquellos que lo conocieron en la antigüedad, era un hombre muy agradable. Chi lo aveva visto prendere il bagno affermava addirittura che era un Apollo. Those who had seen him take a bath even claimed that he was an Apollo. Quienes lo vieron bañarse afirmaban que parecía un Apolo. Si dice che a Parigi, durante la rappresentazione del Don Giovanni di Mozart, la giovane principessa Bagration, consorte del futuro eroe della Grande Guerra Patriottica del 1812, esclamasse convinta: "Ma è il nostro Kurakin! It is said that in Paris, during the performance of Mozart's Don Giovanni, the young Princess Bagration, consort of the future hero of the Great Patriotic War of 1812, exclaimed with conviction: "But he is our Kurakin! Se dice que en París, durante la representación de Don Giovanni de Mozart, la joven princesa Bagration, esposa del futuro héroe de la Gran Guerra Patriótica de 1812, exclamó convencida: "¡Pero es nuestro Kurakin!"

E lei doveva saperne qualcosa, per l’aureola di donna fatale che la precedeva ovunque andasse. And she must know something, from the halo of a fatal woman that preceded her wherever she went. Y ella debía saber algo al respecto, por el aura de mujer fatal que la precedía a dondequiera que fuese. Del principe Kurakin  si diceva che in gioventù avesse disseminato il suo cammino di una ventina di figli illegittimi. It was said of Prince Kurakin that in his youth he had strewn his path with about twenty illegitimate children. Se decía que el príncipe Kurakin en su juventud había dejado un rastro de una veintena de hijos ilegítimos.

In seguito col passar degli anni qualcuno aveva moltiplicato per dieci quel numero. Later over the years someone had multiplied that number by ten. Con el paso de los años, alguien había multiplicado ese número por diez. Comunque fosse quando sorse il problema di chi dovesse rappresentare la Russia alla corte del piccolo e grande diavolo corso, fu lo stesso Napoleone a fare il nome di Kurakin. However it was when the question arose of who should represent Russia in the court of the little and great Corsican devil, it was Napoleon himself who mentioned Kurakin. De todos modos, cuando surgió la cuestión de quién debía representar a Rusia en la corte del pequeño y gran diablo corso, fue el mismo Napoleón quien mencionó a Kurakin.

Lui non volle mai approfondire le ragioni di quella preferenza. He never wanted to go into the reasons for that preference. Él nunca quiso profundizar en las razones de esa preferencia.

I cortigiani dell’Eliseo dicevano che Napoleone, uomo di guerra, preferiva avere a che fare con i fautori della pace. The courtiers of the Elysée said that Napoleon, a man of war, preferred to deal with the supporters of peace. Los cortesanos del Elíseo decían que Napoleón, hombre de guerra, prefería tratar con los partidarios de la paz. E Kurakin era un uomo di pace. And Kurakin was a man of peace.

Quando, anni prima, si era parlato dell’alleanza con l’Austria conclusasi con la disfatta di Austerlitz, i ministri di Alessandro I l’avevano tutti caldeggiata, ad eccezione del solo Kurakin che vi si era opposto suscitando l’indignazione dei presenti. When, years earlier, there was talk of the alliance with Austria which ended with the defeat of Austerlitz, the ministers of Alexander I had all supported it, with the exception of only Kurakin who had opposed it, arousing the indignation of those present. Cuando, años antes, se había hablado de la alianza con Austria que concluyó con la derrota de Austerlitz, todos los ministros de Alejandro I la habían apoyado, excepto Kurakin que se opuso, provocando la indignación de los presentes.

Adam Ciartoriiskij, ascoltato uomo politico dell’epoca, aveva gridato: "I Balcani sono minacciati, sui nostri confini meridionali preme la Turchia istigata da Parigi, nemmeno i nostri territori del Mar Nero sono più sicuri. Adam Ciartoriiskij, heard politician of the time, shouted: "The Balkans are threatened, on our southern borders Turkey instigated by Paris is pressing, not even our territories of the Black Sea are safer. Adam Ciartoriiskij, un político escuchado de la época, había gritado: "Los Balcanes están amenazados, en nuestras fronteras del sur la presión de Turquía incitada por París, ni siquiera nuestros territorios del Mar Negro son seguros. E poi una grande potenza non può rimanere indifferente sui destini dell’Europa. And then a great power cannot remain indifferent to the destinies of Europe. Y una gran potencia no puede quedarse indiferente ante los destinos de Europa. Il ministro della Real Casa, Viktor Kociubej, (di lui si diceva che fosse il ministro più bello della Russia) aveva fiducia nell’alleanza con l’Inghilterra e in quella occasione Kurakin gli chiese: "Ma se abbiamo deciso di fare guerra alla Francia almeno domandiamoci se la Russia è pronta alla guerra? The Minister of the Royal House, Viktor Kociubej, (he was said to be the most beautiful minister in Russia) had faith in the alliance with England and on that occasion Kurakin asked him: "But if we decided to make war on France at least let's ask ourselves if Russia is ready for war? El ministro de la Real Casa, Viktor Kociubej, (se decía que era el ministro más guapo de Rusia) confiaba en la alianza con Inglaterra y en esa ocasión Kurakin le preguntó: "Pero si hemos decidido hacer guerra a Francia al menos preguntemos si Rusia está lista para la guerra? "E quando mai lo è stata? "And when was it ever? "¿Y cuándo lo ha estado alguna vez?

- esclamò Kociubej. Kociubej exclaimed. - exclamó Kociubej. Non è mai successo che la Russia fosse pronta alla guerra, eppure tutto ciò non le ha mai impedito di vincere..." It has never happened that Russia was ready for war, yet all this has never stopped it from winning ... " Nunca ha sucedido que Rusia estuviera lista para la guerra, sin embargo, esto nunca le ha impedido ganar..." Napoleone sapeva questa storia e quando si dovette decidere sul nome dell’ambasciatore chiese personalmente ad Alessandro di mandare a Parigi Kurakin. Napoleon knew this story and when he had to decide on the name of the ambassador he personally asked Alexander to send Kurakin to Paris. Napoleón conocía esta historia y cuando tuvo que decidir el nombre del embajador, personalmente le pidió a Alejandro que enviara a París a Kurakin.

Alessandro acconsentì e non si sbagliò. Alexander agreed and was not mistaken. Alejandro accedió y no se equivocó. Quando a Pietroburgo vennero a sapere delle audienze mattutine si sprecarono le lodi per la saggezza dimostrata dal giovane zar e per l’astuzia del vecchio cortigiano. When they heard of the morning audiences in Petersburg, praise was wasted for the wisdom shown by the young Tsar and for the cunning of the old courtier. Cuando en San Petersburgo se enteraron de las audiencias matutinas, elogios no faltaron para la sabiduría demostrada por el joven zar y la astucia del viejo cortesano.

A proposito dell’astuzia Alessandro aveva qualcosa da dire, specialmente quando gli avevano riferito che Kurakin soleva compiacere il suo augusto interlocutore con tutta una anedottica sull’assassinio dell’imperatore Paolo. About the cunning Alessandro had something to say, especially when he was told that Kurakin used to congratulate his august interlocutor with an entire anecdotal about the murder of Emperor Paul. En cuanto a la astucia, Alejandro tenía algo que decir, especialmente cuando le informaron que Kurakin solía complacer a su augusta interlocutor con toda una serie de anécdotas sobre el asesinato del emperador Pablo.

Tanto più che Napoleone avrebbe sempre voluto sapere se veramente Alessandro era stato coinvolto in quel tragico fatto di sangue. Especially since Napoleon always wanted to know if Alessandro had really been involved in that tragic act of blood. Más aún, Napoleón siempre habría querido saber si Alejandro estaba realmente involucrado en ese trágico acto de sangre. Ma ovviamente sarebbe stato sconveniente porre delle domande in modo diretto. But obviously it would have been inconvenient to ask questions directly. Pero obviamente hubiera sido inapropiado hacer preguntas directas. E chi più di Kurakin avrebbe potuto essere meglio informato? And who could have been better informed than Kurakin? ¿Y quién, sino Kurakin, habría podido estar mejor informado?

Egli era stato amico di gioventù del futuro imperatore. He had been a friend of the future emperor's youth. Él había sido amigo de juventud del futuro emperador.

Come nipote di Nikita Panin, precettore del giovane Paolo, era stato suo compagno di studi, che lui poi avrebbe continuato all’Università di Leiden. As a nephew of Nikita Panin, tutor to the young Paolo, he had been his fellow student, whom he later continued at Leiden University. Como nieto de Nikita Panin, preceptor del joven Pablo, fue su compañero de estudios, que luego continuaría en la Universidad de Leiden. Kurakin parlava quattro lingue. Kurakin spoke four languages. Kurakin hablaba cuatro idiomas.

Nell’anno in cui Mozart era un celebre ragazzo prodigio ed aveva ricevuto un riconoscimento musicale che gli conferiva dignità nobiliare Kurakin era entrato a far parte del senato. In the year in which Mozart was a celebrated prodigy and received a musical recognition that gave him noble dignity, Kurakin had joined the senate. En el año en que Mozart era un famoso prodigio y había recibido un reconocimiento musical que le confería nobleza, Kurakin había ingresado al senado. A 23 anni. At 23 years old. Adesso questo ragazzo prodigio della politica aveva in mano i destini dell’imperatore e di tutta la Russia. Now this political prodigy boy was holding the destiny of the emperor and of all Russia. Ahora este chico prodigio de la política tenía en sus manos el destino del emperador y de toda Rusia.

Non sarebbe stato forse meglio sostituirlo con un uomo più giovane e più flessibile? Would it not have been better to replace it with a younger and more flexible man? ¿No hubiera sido quizás mejor reemplazarlo con un hombre más joven y flexible?

Anche di questo si parlava a Pietroburgo. This was also spoken of in St. Petersburg. También se hablaba de esto en San Petersburgo.

Ma Kurakin lo ignorava. But Kurakin ignored it. Così come ignorava, al pari di tutti gli altri, che alla guerra con la Francia mancavano 800 giorni. Just as he ignored, like all the others, that the war with France lacked 800 days. Al igual que todos los demás, él ignoraba que faltaban 800 días para la guerra con Francia. Avete ascoltato la VII puntata del ciclo di Dmitrij Mincenok "1812.La bufera napoleonica". You have listened to the seventh episode of Dmitrij Mincenok's cycle "1812.The Napoleonic storm". Han escuchado el episodio VII del ciclo de Dmitrij Mincenok "1812. La tormenta napoleónica".