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Salvatore racconta, #81 – Roma 1960. Le Olimpiadi della nuova Italia

#81 – Roma 1960. Le Olimpiadi della nuova Italia

Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 24 settembre 2022.

Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.

Sollievo.

Che cos'è il sollievo.

È la sensazione di chi all'improvviso si sente leggero dopo un momento di difficoltà, di preoccupazione o di grande fatica.

Trovare casa dopo averla cercata per tanto tempo è un sollievo.

Sapere che una persona che stava male adesso sta meglio è un sollievo.

Finire in tempo un progetto difficile è un sollievo.

Nello sport? Ci può essere sollievo?

Forse sì, in casi particolari. Per esempio quando la tua squadra vince all'ultimo minuto una partita che rischiava di perdere.

In generale, però, sono altre le emozioni legate allo sport. L'euforia, la rabbia, la gioia, la tensione.

La storia di oggi però parla proprio di sport e sollievo. In questo caso, però, il sollievo non è quello di singoli atleti o squadre.

È quello di un intero popolo. Naturalmente, il popolo italiano.

Che grazie allo sport, nel suo simbolo più importante, ha trovato il sollievo di sentire che finalmente era finita.

Era finita la paura, era finita l'immagine odiosa dell'Italia fascista.

Perché nel 1960, 15 anni dopo la morte di Mussolini e la fine della guerra, sono cominciati i Giochi della diciassettesima Olimpiade. E si sono tenuti a Roma.

L'Italia ce l'aveva messa tutta. Per ricostruire le strade e le ferrovie, ma anche per ricostruire un'identità nazionale e una reputazione internazionale.

E con le Olimpiadi ce l'ha fatta, ha potuto mostrare al mondo che quella pagina oscura era finita.

Il 25 agosto del 1960, la torcia olimpica entra nello stadio di Roma. L'ultimo tedoforo si chiama Giancarlo Peris. Corre con la torcia in mano, e gli ultimi passi li fa piano. Sono i gradini della tribuna Tevere dello Stadio Olimpico. Lì in cima c'è il braciere.

Si accende.

Iniziano ufficialmente i Giochi olimpici di Roma '60.

Sulle tribune, gioia, emozione, attesa. E soprattutto, sollievo.

Dalla fine della guerra fino al 1960, ci sono state tre edizioni dei Giochi olimpici. A Londra, a Helsinki, a Melbourne.

Il governo italiano ha dovuto sudare sette camicie per ottenere l'organizzazione dei Giochi nel Bel Paese. Perché l'Italia era in cattive condizioni dal punto di vista delle infrastrutture. E soprattutto, perché ancora tanti in Europa e nel mondo ricordavano l'Italia dalla parte dei cattivi. Il Paese fascista che si era alleato con la Germania nazista e aveva causato una guerra terribile.

Anche se il governo del 1955 era composto da orgogliosi antifascisti, la guerra era ancora una ferita aperta difficile da dimenticare. Eppure, anche grazie all'abilità degli uomini politici dell'epoca, l'Italia ce l'ha fatta e Roma ha potuto ospitare le Olimpiadi.

Questo è un episodio della serie Sport di Salvatore racconta e quindi non voglio dilungarmi su dettagli storici. Preferisco lasciare la parola alle storie sportive.

Ne ho scelte cinque. Cinque che in Italia molti e molte conoscono, e che per questo voglio condividere con voi.

Storia numero 1 – Livio Berruti, l'angelo della pista

Le gare di atletica leggera si tengono tutte sulla pista dello Stadio Olimpico. Quella che oggi tanti tifosi di calcio odiano perché tiene lontano il campo dalle tribune e in effetti da molte parti dello stadio a Roma è praticamente impossibile vedere bene la partita.

Nel 1960, però, quella pista di atletica non suscita odio, ma eccitazione. È una pista vecchio stile, fatta in terra battuta, lontana antenata delle piste sintetiche di oggi. E su quella pista, in mezzo a tanti campioni, corre anche un ragazzo torinese cresciuto nel Lazio e studente di chimica all'università. Si chiama Livio Berruti e la sua specialità sono i 200 metri piani.

I giornalisti lo descrivono come un ragazzo timido, ma molto motivato. Corre sempre con gli occhiali da sole e il suo passo in gara è così leggero che sembra volare. Per questo, qualcuno lo soprannomina: l'angelo.

E Berruti in effetti vola sulla pista dei 200 metri. In semifinale arriva al traguardo in 20''5, quello che all'epoca era il record del mondo. In finale, lo stesso giorno, arriva davanti a tutti.

È il primo italiano nella storia a vincere una gara di velocità. Vent'anni dopo di lui ci riuscirà Pietro Mennea. E nel 2021, come ricordiamo bene, Marcell Jacobs.

Quello di Berruti è un exploit magico, figlio anche dell'entusiasmo del pubblico romano. Dopo le Olimpiadi avrà una bellissima carriera, ma quella vinta a Roma sarà l'unica medaglia a cinque cerchi della sua vita.

Storia numero 2 – Cassius Clay, lo chiameranno Mohammed Alì

Lo scenario questa volta è il Palazzetto dello Sport del quartiere EUR, dove oggi gioca le sue partite di casa la squadra di pallacanestro della capitale, la Virtus Roma.

Il 5 settembre del 1960, però, al centro della scena non c'è un pallone a spicchi arancioni, ma un ring di pugilato e quella sera è prevista la finale olimpica per la medaglia d'oro nella categoria dei pesi medio-massimi.

La sfida è tra due atleti diversissimi tra loro. A un angolo c'è il pugile polacco Zbigniew Pietrzykowski, 28 anni, campione europeo, grande esperienza, bassino ma potente. All'altro angolo c'è un pugile americano di 18 anni, alto e possente. A Roma da giorni lo conoscono tutti. Perché è impossibile non notarlo, alto e grosso com'è. E soprattutto, con quell'aria da spaccone, che dice a tutti che diventerà il pugile più forte del mondo.

In effetti, lo diventerà. Quella sera a Roma vince la medaglia d'oro olimpica e poi torna in America per cominciare la sua carriera da professionista. Sui giornali dell'epoca e sui registri ufficiali dei Giochi c'è il suo primo nome, Cassius Clay. Il mondo presto lo conoscerà come Mohammed Alì.

Storia numero 3 -Wilma Rudolph, la corsa verso il sogno

Il mito del sogno americano ormai è quasi uno stereotipo. Soprattutto nello sport. Storie di uomini e donne partiti dal nulla e arrivati al successo grazie alla motivazione, al duro lavoro e alla voglia di vincere. È vero, oggi queste cose hanno un suono un po' retorico alle nostre orecchie. Nel 1960, però, storie così erano davvero molto emozionanti. E una di quelle lo è ancora. La storia di Wilma Rudolph.

Originaria di Clarksville, Tennessee, Wilma era una dei 22 figli di una famiglia afroamericana povera in canna. Era nata nel 1940, e da bambina aveva preso la poliomielite, la stessa malattia che aveva portato il presidente americano Roosevelt sulla sedia a rotelle. A Wilma, per fortuna, è andata meglio. Nonostante le difficoltà per accedere alle cure per una donna afroamericana povera nell'America degli anni '40, è riuscita a salvare le sue gambe. Per camminare, e anche per correre.

Quando arriva a Roma, Wilma ha 20 anni e alle spalle una vita piena di complicazioni, tra cui anche una figlia che ha avuto senza essere sposata. Però ha anche un grande talento per la corsa, e gambe lunghe fatte per andare veloce. Velocissimo, anzi. Sulle piste dell'Olimpico, le stesse di Berruti, Rudolph conquista tre medaglie d'oro. Nei 100 metri, nei 200 metri e nella staffetta 4×100. Il pubblico romano si innamora di lei, e i giornali dell'epoca le danno il soprannome di Gazzella nera, che oggi per la verità suona inopportuno e un po' razzista. Anche lei, come Livio Berruti, ha vissuto a Roma il suo momento magico. Due anni dopo ha deciso che per lei con lo sport professionistico bastava così e si è ritirata, per occuparsi finalmente della figlia e lavorare come insegnante e allenatrice. Il giusto premio di tranquillità dopo anni così travagliati.

Storia numero 4 – Nino Benvenuti, a pugni verso la vittoria

Torniamo all'EUR e al palazzetto dello sport. Negli stessi giorni in cui Cassius Clay diventa una leggenda mondiale, c'è un'altra storia che appassiona tifosi, giornalisti e curiosi. È quella di Nino Benvenuti.

A differenza di Cassius Clay, che in Italia prima delle Olimpiadi è praticamente uno sconosciuto, Benvenuti è un nome molto noto per gli appassionati di pugilato.

Viene dalla stessa regione di Primo Carnera e Tiberio Mitri, due pugili di cui abbiamo parlato qui su Salvatore racconta, ed è praticamente imbattibile.

Tra il 1955 e il 1960 ha combattuto 108 incontri e ne ha perso solo uno.

Abbiamo detto che viene dalla regione di Carnera e Mitri, cioè l'odierno Friuli-Venezia Giulia, ma vale la pena dire qualche parola in più.

Perché Benvenuti è nato a Isola, una cittadina sulla costa adriatica che oggi fa parte della Slovenia. Dopo la seconda guerra mondiale, l'Italia ex fascista e la nuova Jugoslavia comunista di Tito si sono contese queste zone causando tensione e paura, anche a causa degli strascichi di quello che era successo durante la guerra.

La famiglia di Nino, anche per fuggire alle violenze, aveva lasciato Isola trasferendosi a Trieste, prima controllata dagli americani e poi infine annessa all'Italia.

Questa storia di esule resta un punto importante nella vita di Benvenuti che, anche per questo motivo, non ha mai nascosto le sue simpatie politiche di destra. Sul ring però, il pugile istriano non porta la sua storia, ma la sua voglia di vincere.

Si laurea campione olimpico nei pesi welter, dopo avere battuto in finale l'ostico pugile sovietico Jurij Radonjak. Dall'anno dopo, come Cassius Clay, passa al professionismo per diventare una leggenda.

Storia numero 5 – A piedi nudi nella storia

Gli esperti di atletica leggera lo dicono all'unisono: la regina di tutti gli sport è la maratona. La leggendaria corsa di fondo che dura 42 chilometri e 195 metri è la disciplina in cui serve usare tutte le proprie doti. Forza, resistenza, intelligenza, motivazione.

Da qualche tempo ormai, gli atleti più forti nella maratona vengono quasi tutti da alcuni Paesi africani. Corridori eritrei, kenioti, ma soprattutto etiopi.

Tutti figli, simbolicamente, del primo atleta africano capace di vincere un oro olimpico. Era un maratoneta e quell'oro l'ha vinto a Roma. Era l'etiope Abebe Bikila.

La storia di Bikila che arriva a Roma davanti a tutti ha dell'incredibile. Per tanti motivi.

Il primo è meramente sportivo. Nel 1960, Bikila aveva alle spalle un'esperienza da corridore che durava solo da cinque anni. Aveva iniziato per caso, notato da un allenatore quando faceva la guardia del corpo per l'imperatore d'Etiopia. Gambe lunghe, polmoni capienti e tanta tenacia lo avevano portato a entrare nella squadra di atletica del suo Paese per le olimpiadi.

Era uno tra i tanti corridori senza grandi speranze. I giornalisti e gli esperti aspettavano la vittoria del sovietico Sergej Popov. Eppure quel carneade arrivato dall'Etiopia stupì tutti.

Intanto perché aveva deciso di correre scalzo. Le scarpe dello sponsor gli avevano causato delle vesciche ai piedi e aveva preferito farne a meno. E poi perché correva velocemente, con un grande ritmo, capace di stare davanti a tutti. La sera del 10 settembre, all'arrivo, sotto l'Arco di Costantino, il primo a tagliare il traguardo è proprio lui. Abebe Bikila.

E chissà cosa avrà pensato davvero in quel momento. Chissà se si sarà accorto di avere compiuto un gesto rivoluzionario. Quello di avere vinto, davanti a tutti, sotto uno dei simboli di Roma. Quella Roma da cui, quando lui era bambino, Mussolini aveva ordinato la conquista dell'Etiopia, del suo Paese, facendo migliaia di morti in nome della folle idea del colonialismo.

E in mezzo ai simboli dell'antico potere imperiale, Bikila ha ricevuto l'onore più grande che uno sportivo possa sognare. La medaglia d'oro, splendente nella notte romana, la piccola vendetta di un giovane rivoluzionario a casa dei suoi ex-padroni.

Il giorno dopo la maratona, l'11 settembre, arriva la fine dei Giochi olimpici di Roma. L'Italia conquista il terzo posto del medagliere, con 13 ori e 36 medaglie totali, dietro le irraggiungibili potenze di Stati Uniti e Unione Sovietica che combattevano la loro piccola guerra fredda anche nello sport.

All'Italia restano le grandi soddisfazioni di 13 medaglie d'oro tra atletica, pugilato, pallanuoto, scherma, ciclismo ed equitazione. Ma anche, e soprattutto, l'orgoglio di essere riusciti a organizzare un evento così grande e complesso come le Olimpiadi. E di esserci riusciti in un momento complicato, dopo la guerra, avvolti dallo scetticismo di mezzo mondo.

Cos'avranno provato quella sera di arrivederci gli organizzatori, gli atleti, gli uomini e le donne di tutta Roma?

Io una risposta ce l'ho.

Sollievo.

#81 – Roma 1960. Le Olimpiadi della nuova Italia #Nr. 81 - Rom 1960. Die Olympischen Spiele des neuen Italiens #81 - Ρώμη 1960. Οι Ολυμπιακοί Αγώνες της νέας Ιταλίας #81 - Rome 1960. The Olympics of the new Italy #81 - Roma 1960. Los Juegos Olímpicos de la nueva Italia #81 - Roma 1960. Os Jogos Olímpicos da nova Itália #81 - Рим 1960. Олимпийские игры новой Италии #81 - Rom 1960. Olympiska spelen i det nya Italien #81 – 1960 年罗马。新意大利的奥运会

__Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 24 settembre 2022.__

__Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.__

Sollievo.

Che cos'è il sollievo.

È la sensazione di chi all'improvviso si sente leggero dopo un momento di difficoltà, di preoccupazione o di grande fatica. Es ist das Gefühl von jemandem, der sich nach einem Moment der Schwierigkeit, Sorge oder großer Müdigkeit plötzlich leichter fühlt. It is the feeling of someone who suddenly feels light after a time of difficulty, worry or great fatigue.

Trovare casa dopo averla cercata per tanto tempo è un sollievo. Finding a home after looking for so long is a relief.

Sapere che una persona che stava male adesso sta meglio è un sollievo. Knowing that someone who was sick is now better is a relief.

Finire in tempo un progetto difficile è un sollievo. Finishing a difficult project on time is a relief.

Nello sport? In sports? Ci può essere sollievo? Can there be relief?

Forse sì, in casi particolari. Perhaps yes, in special cases. Per esempio quando la tua squadra vince all'ultimo minuto una partita che rischiava di perdere. For example, when your team wins a game in the last minute that it was in danger of losing.

In generale, però, sono altre le emozioni legate allo sport. In general, however, there are other emotions associated with sports. L'euforia, la rabbia, la gioia, la tensione. Euphoria, anger, joy, tension.

La storia di oggi però parla proprio di sport e sollievo. Today's story, however, is really about sports and relief. In questo caso, però, il sollievo non è quello di singoli atleti o squadre. In this case, however, the relief is not that of individual athletes or teams.

È quello di un intero popolo. It is that of an entire people. Naturalmente, il popolo italiano.

Che grazie allo sport, nel suo simbolo più importante, ha trovato il sollievo di sentire che finalmente era finita. That thanks to sports, in its most important symbol, he found the relief of feeling that it was finally over.

Era finita la paura, era finita l'immagine odiosa dell'Italia fascista. Weg war die Angst, weg war das hasserfüllte Bild des faschistischen Italiens. Gone was the fear, gone was the hateful image of Fascist Italy.

Perché nel 1960, 15 anni dopo la morte di Mussolini e la fine della guerra, sono cominciati i Giochi della diciassettesima Olimpiade. Because in 1960, 15 years after Mussolini's death and the end of the war, the Games of the 17th Olympiad began. E si sono tenuti a Roma. And they were held in Rome.

L'Italia **ce l'aveva messa tutta**. Italien hat sein Bestes getan. Italy had tried its best. Per ricostruire le strade e le ferrovie, ma anche per ricostruire un'identità nazionale e una reputazione internazionale. To rebuild roads and railways, but also to rebuild a national identity and international reputation.

E con le Olimpiadi ce l'ha fatta, ha potuto mostrare al mondo che quella pagina oscura era finita. And with the Olympics he made it, he was able to show the world that that dark page was over.

Il 25 agosto del 1960, la torcia olimpica entra nello stadio di Roma. L'ultimo tedoforo si chiama Giancarlo Peris. Der letzte Fackelträger heißt Giancarlo Peris. The last torchbearer is named Giancarlo Peris. Corre con la torcia in mano, e gli ultimi passi li fa piano. He runs with flashlight in hand, and the last few steps he takes slowly. Sono i gradini della tribuna Tevere dello Stadio Olimpico. They are the steps of the Tiber grandstand at the Olympic Stadium. Lì in cima c'è il braciere. Dort oben befindet sich die Kohlenpfanne. There at the top is the brazier.

Si accende.

Iniziano ufficialmente i Giochi olimpici di Roma '60.

Sulle tribune, gioia, emozione, attesa. Auf der Tribüne: Freude, Aufregung, Vorfreude. In the stands, joy, excitement, anticipation. E soprattutto, sollievo.

Dalla fine della guerra fino al 1960, ci sono state tre edizioni dei Giochi olimpici. From the end of the war until 1960, there were three editions of the Olympic Games. A Londra, a Helsinki, a Melbourne.

Il governo italiano ha dovuto **sudare sette camicie** per ottenere l'organizzazione dei Giochi nel Bel Paese. Die italienische Regierung musste hart arbeiten, um die Organisation der Spiele in Bel Paese zu erhalten. The Italian government had to work hard to get the Games organized in the Bel Paese. Perché l'Italia era in cattive condizioni dal punto di vista delle infrastrutture. E soprattutto, perché ancora tanti in Europa e nel mondo ricordavano l'Italia dalla parte dei cattivi. Most importantly, because still so many in Europe and around the world remembered Italy on the side of the bad guys. Il Paese fascista che si era alleato con la Germania nazista e aveva causato una guerra terribile. The fascist country that had allied with Nazi Germany and caused a terrible war.

Anche se il governo del 1955 era composto da orgogliosi antifascisti, la guerra era ancora **una ferita aperta** difficile da dimenticare. Although the 1955 government was composed of proud anti-fascists, the war was still an open wound that was hard to forget. Eppure, anche grazie all'abilità degli uomini politici dell'epoca, l'Italia ce l'ha fatta e Roma ha potuto ospitare le Olimpiadi. Doch auch dank des Geschicks der damaligen Politiker war Italien erfolgreich und Rom konnte die Olympischen Spiele ausrichten. Yet, thanks in part to the skill of politicians of the time, Italy succeeded and Rome was able to host the Olympics.

Questo è un episodio della serie Sport di Salvatore racconta e quindi non voglio dilungarmi su dettagli storici. Dies ist eine Episode aus Salvatores Sportserie, daher möchte ich mich nicht mit historischen Details aufhalten. This is an episode of Salvatore's Sport series tells and so I do not want to dwell on historical details. Preferisco lasciare la parola alle storie sportive. I prefer to leave it to the sports stories.

Ne ho scelte cinque. I chose five. Cinque che in Italia molti e molte conoscono, e che per questo voglio condividere con voi. Five that many and many people in Italy know about, which is why I want to share with you.

**Storia numero 1 – Livio Berruti, l'angelo della pista** Story number 1 - Livio Berruti, the angel of the track.

Le gare di atletica leggera si tengono tutte sulla pista dello Stadio Olimpico. Die Leichtathletikwettbewerbe werden alle auf der Bahn des Olympiastadions ausgetragen. Track and field competitions are all held on the Olympic Stadium track. Quella che oggi tanti tifosi di calcio odiano perché tiene lontano il campo dalle tribune e in effetti da molte parti dello stadio a Roma è praticamente impossibile vedere bene la partita. The one that so many soccer fans hate today because it keeps the field away from the stands, and in fact from many parts of the stadium in Rome it is virtually impossible to get a good view of the game.

Nel 1960, però, quella pista di atletica non suscita odio, ma eccitazione. In 1960, however, that athletic track does not arouse hatred, but excitement. È una pista vecchio stile, fatta in terra battuta, lontana antenata delle piste sintetiche di oggi. Es handelt sich um ein altmodisches Gleis aus geschlagener Erde, ein entfernter Vorfahre der heutigen Kunststoffgleise. It is an old-fashioned track, made of beaten earth, a distant ancestor of today's synthetic tracks. E su quella pista, in mezzo a tanti campioni, corre anche un ragazzo torinese cresciuto nel Lazio e studente di chimica all'università. And on that track, amid many champions, runs a boy from Turin who grew up in Lazio and is a chemistry student at the university. Si chiama Livio Berruti e la sua specialità sono i 200 metri piani. Sein Name ist Livio Berruti und seine Spezialität sind die flachen 200 Meter. His name is Livio Berruti and his specialty is the 200-meter dash.

I giornalisti lo descrivono come un ragazzo timido, ma molto motivato. Reporters describe him as a shy but highly motivated boy. Corre sempre con gli occhiali da sole e il suo passo in gara è così leggero che sembra volare. He always runs with sunglasses on, and his pace in the race is so light that he seems to fly. Per questo, qualcuno lo soprannomina: l'angelo. Manche nennen ihn deshalb auch den Engel. For this, some people nickname him: the angel.

E Berruti in effetti vola sulla pista dei 200 metri. And Berruti actually flies around the 200-meter track. In semifinale arriva al traguardo in 20''5, quello che all'epoca era il record del mondo. Im Halbfinale überquerte er die Ziellinie in 20''5, was zu diesem Zeitpunkt Weltrekord war. In the semifinals he crossed the finish line in 20''5, what was the world record at the time. In finale, lo stesso giorno, arriva davanti a tutti. In the finals on the same day, he came ahead of everyone.

È il primo italiano nella storia a vincere una gara di velocità. He is the first Italian in history to win a speed race. Vent'anni dopo di lui ci riuscirà Pietro Mennea. Zwanzig Jahre nach ihm folgte Pietro Mennea. Twenty years after him, Pietro Mennea will succeed. E nel 2021, come ricordiamo bene, Marcell Jacobs.

Quello di Berruti è un **exploit** magico, figlio anche dell'entusiasmo del pubblico romano. Berruti ist eine magische Leistung, die auch auf die Begeisterung des römischen Publikums zurückzuführen ist. Berruti's is a magical exploit, also the child of the enthusiasm of the Roman public. Dopo le Olimpiadi avrà una bellissima carriera, ma quella vinta a Roma sarà l'unica medaglia a cinque cerchi della sua vita. Nach den Olympischen Spielen wird er eine wunderbare Karriere haben, aber die in Rom gewonnene Medaille wird die einzige Fünfkreismedaille seines Lebens sein. After the Olympics he will have a beautiful career, but the one he won in Rome will be the only five-ring medal of his life.

**Storia numero 2 – Cassius Clay, lo chiameranno Mohammed Alì** Story number 2 - Cassius Clay, they will call him Mohammed Ali.

Lo scenario questa volta è il Palazzetto dello Sport del quartiere EUR, dove oggi gioca le sue partite di casa la squadra di pallacanestro della capitale, la Virtus Roma. The setting this time is the Palazzetto dello Sport in the EUR district, where the capital's basketball team, Virtus Roma, now plays its home games.

Il 5 settembre del 1960, però, al centro della scena non c'è un pallone a spicchi arancioni, ma un ring di pugilato e quella sera è prevista la finale olimpica per la medaglia d'oro nella categoria dei pesi medio-massimi. On September 5, 1960, however, the center stage is not an orange wedge ball but a boxing ring, and that evening the Olympic final for the gold medal in the middleweight category is scheduled.

La sfida è tra due atleti diversissimi tra loro. The challenge is between two very different athletes. A un angolo c'è il pugile polacco Zbigniew Pietrzykowski, 28 anni, campione europeo, grande esperienza, bassino ma potente. In der Ecke steht der polnische Boxer Zbigniew Pietrzykowski, 28 Jahre alt, Europameister, sehr erfahren, klein aber kräftig. In one corner is Polish boxer Zbigniew Pietrzykowski, 28, European champion, highly experienced, short but powerful. All'altro angolo c'è un pugile americano di 18 anni, alto e possente. In the other corner is a tall, powerful 18-year-old American boxer. A Roma da giorni lo conoscono tutti. Everyone in Rome has known him for days. Perché è impossibile non notarlo, alto e grosso com'è. Because it is impossible not to notice him, tall and big as he is. E soprattutto, con quell'aria da **spaccone**, che dice a tutti che diventerà il pugile più forte del mondo. Above all, with that bluster, telling everyone that he is going to be the strongest boxer in the world.

In effetti, lo diventerà. In fact, it will become so. Quella sera a Roma vince la medaglia d'oro olimpica e poi torna in America per cominciare la sua carriera da professionista. Sui giornali dell'epoca e sui registri ufficiali dei Giochi c'è il suo primo nome, Cassius Clay. In den Zeitungen der damaligen Zeit und in den offiziellen Aufzeichnungen der Spiele steht sein Vorname Cassius Clay. In the newspapers of the time and on the official records of the Games is his first name, Cassius Clay. Il mondo presto lo conoscerà come Mohammed Alì. Die Welt wird ihn bald als Mohammed Ali kennen. The world will soon know him as Mohammed Ali.

**Storia numero 3 -Wilma Rudolph, la corsa verso il sogno** Story number 3 -Wilma Rudolph, the race toward the dream

Il mito del sogno americano ormai è quasi uno stereotipo. The myth of the American dream is now almost a stereotype. Soprattutto nello sport. Storie di uomini e donne partiti dal nulla e arrivati al successo grazie alla motivazione, al duro lavoro e alla voglia di vincere. Stories of men and women who started from nothing and rose to success through motivation, hard work and the will to win. È vero, oggi queste cose hanno un suono un po' retorico alle nostre orecchie. Zugegeben, diese Dinge klingen für unsere heutigen Ohren etwas rhetorisch. True, today these things sound a bit rhetorical to our ears. Nel 1960, però, storie così erano davvero molto emozionanti. In 1960, however, stories like that were very exciting indeed. E una di quelle lo è ancora. And one of them still is. La storia di Wilma Rudolph.

Originaria di Clarksville, Tennessee, Wilma era una dei 22 figli di una famiglia afroamericana **povera in canna**. Wilma stammte aus Clarksville, Tennessee, und war eines von 22 Kindern einer armen afro-amerikanischen Familie. Hailing from Clarksville, Tennessee, Wilma was one of 22 children of an African American family who were poor in their own right. Era nata nel 1940, e da bambina aveva preso la poliomielite, la stessa malattia che aveva portato il presidente americano Roosevelt sulla **sedia a rotelle**. Sie wurde 1940 geboren und war als Kind an Polio erkrankt, der gleichen Krankheit, die auch US-Präsident Roosevelt in den Rollstuhl brachte. She was born in 1940, and as a child had caught polio, the same disease that put U.S. President Roosevelt in a wheelchair. A Wilma, per fortuna, è andata meglio. Wilma, fortunately, fared better. Nonostante le difficoltà per accedere alle cure per una donna afroamericana povera nell'America degli anni '40, è riuscita a salvare le sue gambe. Despite the difficulties in accessing care for a poor African American woman in 1940s America, she managed to save her legs. Per camminare, e anche per correre. For walking, and also for running.

Quando arriva a Roma, Wilma ha 20 anni e alle spalle una vita piena di complicazioni, tra cui anche una figlia che ha avuto senza essere sposata. Als sie in Rom ankommt, ist Wilma 20 Jahre alt und hat ein Leben voller Komplikationen hinter sich, darunter eine Tochter, die sie unverheiratet gezeugt hat. When she arrives in Rome, Wilma is 20 years old and has a life full of complications behind her, including a daughter she had without being married. Però ha anche un grande talento per la corsa, e gambe lunghe fatte per andare veloce. However, he also has a great talent for running, and long legs made for going fast. Velocissimo, anzi. Very fast, indeed. Sulle piste dell'Olimpico, le stesse di Berruti, Rudolph conquista tre medaglie d'oro. On the Olympic tracks, the same as Berruti's, Rudolph won three gold medals. Nei 100 metri, nei 200 metri e nella staffetta 4×100. In the 100 meters, the 200 meters and the 4×100 relay. Il pubblico romano si innamora di lei, e i giornali dell'epoca le danno il soprannome di Gazzella nera, che oggi per la verità suona inopportuno e un po' razzista. The Roman public fell in love with her, and the newspapers of the time gave her the nickname Black Gazelle, which today admittedly sounds inappropriate and a bit racist. Anche lei, come Livio Berruti, ha vissuto a Roma il suo momento magico. Wie Livio Berruti erlebte auch sie ihre Sternstunde in Rom. She, like Livio Berruti, also experienced her magic moment in Rome. Due anni dopo ha deciso che per lei con lo sport professionistico bastava così e si è ritirata, per occuparsi finalmente della figlia e lavorare come insegnante e allenatrice. Two years later she decided that enough was enough for her with professional sports and retired, to finally take care of her daughter and work as a teacher and coach. Il giusto premio di tranquillità dopo anni così **travagliati**. Der richtige Preis für Ruhe nach so unruhigen Jahren. The right prize of tranquility after such troubled years.

**Storia numero 4 – Nino Benvenuti, a pugni verso la vittoria** Story #4 - Nino Benvenuti, punching his way to victory

Torniamo all'EUR e al palazzetto dello sport. Negli stessi giorni in cui Cassius Clay diventa una leggenda mondiale, c'è un'altra storia che appassiona tifosi, giornalisti e curiosi. In the same days when Cassius Clay became a world legend, there is another story that thrills fans, journalists and the curious. È quella di Nino Benvenuti.

A differenza di Cassius Clay, che in Italia prima delle Olimpiadi è praticamente uno sconosciuto, Benvenuti è un nome molto noto per gli appassionati di pugilato. Unlike Cassius Clay, who was virtually unknown in Italy before the Olympics, Benvenuti is a well-known name to boxing fans.

Viene dalla stessa regione di Primo Carnera e Tiberio Mitri, due pugili di cui abbiamo parlato qui su Salvatore racconta, ed è praticamente imbattibile. He comes from the same region as Primo Carnera and Tiberio Mitri, two boxers we have talked about here on Salvatore tells, and he is virtually unbeatable.

Tra il 1955 e il 1960 ha combattuto 108 incontri e ne ha perso solo uno. Between 1955 and 1960 he fought 108 fights and lost only one.

Abbiamo detto che viene dalla regione di Carnera e Mitri, cioè l'odierno Friuli-Venezia Giulia, ma vale la pena dire qualche parola in più. We mentioned that he comes from the region of Carnera and Mitri, that is, today's Friuli-Venezia Giulia, but it is worth saying a few more words.

Perché Benvenuti è nato a Isola, una cittadina sulla costa adriatica che oggi fa parte della Slovenia. Because Benvenuti was born in Izola, a town on the Adriatic coast that is now part of Slovenia. Dopo la seconda guerra mondiale, l'Italia ex fascista e la nuova Jugoslavia comunista di Tito si sono contese queste zone causando tensione e paura, anche a causa degli **strascichi** di quello che era successo durante la guerra. After World War II, former fascist Italy and Tito's new communist Yugoslavia fought over these areas causing tension and fear, partly because of the aftermath of what had happened during the war.

La famiglia di Nino, anche per fuggire alle violenze, aveva lasciato Isola trasferendosi a Trieste, prima controllata dagli americani e poi infine annessa all'Italia. Nino's family, partly to escape the violence, had left Isola, moving to Trieste, first controlled by the Americans and then finally annexed by Italy.

Questa storia di **esule** resta un punto importante nella vita di Benvenuti che, anche per questo motivo, non ha mai nascosto le sue simpatie politiche di destra. This history as an exile remains an important point in Benvenuti's life who, partly for this reason, never hid his right-wing political sympathies. Sul ring però, il pugile istriano non porta la sua storia, ma la sua voglia di vincere. In the ring, however, the Istrian boxer brings not his story, but his will to win.

Si laurea campione olimpico nei pesi welter, dopo avere battuto in finale l'ostico pugile sovietico Jurij Radonjak. Er wurde Olympiasieger im Weltergewicht, nachdem er im Finale den starken sowjetischen Boxer Jurij Radonjak besiegt hatte. He became Olympic welterweight champion after beating tough Soviet boxer Jurij Radonjak in the final. Dall'anno dopo, come Cassius Clay, passa al professionismo per diventare una leggenda. Im folgenden Jahr wurde er wie Cassius Clay Profi und wurde zur Legende. From the following year, like Cassius Clay, he turned professional to become a legend.

**Storia numero 5 – A piedi nudi nella storia** Story #5 - Barefoot in history

Gli esperti di atletica leggera lo dicono **all'unisono**: la regina di tutti gli sport è la maratona. Athletics experts say it in unison: the queen of all sports is the marathon. La leggendaria corsa di fondo che dura 42 chilometri e 195 metri è la disciplina in cui serve usare tutte le proprie doti. Der legendäre Cross-Country-Lauf über 42 Kilometer und 195 Meter ist die Disziplin, bei der Sie Ihr ganzes Können unter Beweis stellen müssen. The legendary cross-country race that lasts 42 kilometers and 195 meters is the discipline in which you need to use all your skills. Forza, resistenza, intelligenza, motivazione.

Da qualche tempo ormai, gli atleti più forti nella maratona vengono quasi tutti da alcuni Paesi africani. For some time now, the strongest athletes in the marathon have almost all come from some African countries. Corridori eritrei, kenioti, ma soprattutto etiopi.

Tutti figli, simbolicamente, del primo atleta africano capace di vincere un oro olimpico. All children, symbolically, of the first African athlete capable of winning an Olympic gold medal. Era un maratoneta e quell'oro l'ha vinto a Roma. He was a marathon runner, and that gold he won in Rome. Era l'etiope Abebe Bikila.

La storia di Bikila che arriva a Roma davanti a tutti ha dell'incredibile. The story of Bikila arriving in Rome ahead of everyone has the unbelievable. Per tanti motivi. For many reasons.

Il primo è **meramente** sportivo. The first is purely sporting. Nel 1960, Bikila aveva alle spalle un'esperienza da corridore che durava solo da cinque anni. By 1960, Bikila had only been a runner for five years. Aveva iniziato per caso, notato da un allenatore quando faceva la guardia del corpo per l'imperatore d'Etiopia. He had started by accident, noticed by a coach when he was a bodyguard for the Emperor of Ethiopia. Gambe lunghe, polmoni **capienti** e tanta tenacia lo avevano portato a entrare nella squadra di atletica del suo Paese per le olimpiadi. Long legs, capacious lungs and a lot of tenacity had led him to join his country's track team for the Olympics.

Era uno tra i tanti corridori senza grandi speranze. He was one among many runners without much hope. I giornalisti e gli esperti aspettavano la vittoria del sovietico Sergej Popov. Journalists and pundits were waiting for Soviet Sergei Popov to win. Eppure quel **carneade** arrivato dall'Etiopia stupì tutti. Doch dieser Fleischfresser aus Äthiopien verblüffte alle. Yet that meathead who arrived from Ethiopia amazed everyone.

Intanto perché aveva deciso di correre scalzo. Meanwhile, because he had decided to run barefoot. Le scarpe dello sponsor gli avevano causato delle vesciche ai piedi e aveva preferito farne a meno. The sponsor's shoes had caused blisters on his feet and he had preferred to do without them. E poi perché correva velocemente, con un grande ritmo, capace di stare davanti a tutti. And then because he ran fast, with a great pace, able to stay ahead of everyone. La sera del 10 settembre, all'arrivo, sotto l'Arco di Costantino, il primo a tagliare il traguardo è proprio lui. On the evening of September 10, at the finish line, under the Arch of Constantine, he was the first to cross the finish line. Abebe Bikila.

E chissà cosa avrà pensato davvero in quel momento. And who knows what he must have really thought at that moment. Chissà se si sarà accorto di avere compiuto un gesto rivoluzionario. Ich frage mich, ob ihm bewusst war, dass er eine revolutionäre Geste gemacht hatte. I wonder if he realized that he had made a revolutionary gesture. Quello di avere vinto, davanti a tutti, sotto uno dei simboli di Roma. That of having won, in front of everyone, under one of Rome's symbols. Quella Roma da cui, quando lui era bambino, Mussolini aveva ordinato la conquista dell'Etiopia, del suo Paese, facendo migliaia di morti in nome della folle idea del colonialismo. That Rome from which, when he was a child, Mussolini had ordered the conquest of Ethiopia, of his own country, causing thousands of deaths in the name of the insane idea of colonialism.

E in mezzo ai simboli dell'antico potere imperiale, Bikila ha ricevuto l'onore più grande che uno sportivo possa sognare. And amid symbols of ancient imperial power, Bikila received the greatest honor a sportsman could dream of. La medaglia d'oro, splendente nella notte romana, la piccola vendetta di un giovane rivoluzionario a casa dei suoi ex-padroni. The gold medal, shining in the Roman night, a young revolutionary's little revenge at the home of his former masters.

Il giorno dopo la maratona, l'11 settembre, arriva la fine dei Giochi olimpici di Roma. The day after the marathon, Sept. 11, comes the end of the Rome Olympic Games. L'Italia conquista il terzo posto del medagliere, con 13 ori e 36 medaglie totali, dietro le **irraggiungibili** potenze di Stati Uniti e Unione Sovietica che combattevano la loro piccola guerra fredda anche nello sport. Italy took third place in the medal table, with 13 golds and 36 total medals, behind the unreachable powers of the United States and the Soviet Union, which were also fighting their own little cold war in sports.

All'Italia restano le grandi soddisfazioni di 13 medaglie d'oro tra atletica, pugilato, pallanuoto, scherma, ciclismo ed equitazione. Italien kann sich über 13 Goldmedaillen in der Leichtathletik, im Boxen, im Wasserball, im Fechten, im Radsport und im Reitsport freuen. Italy is left with the great satisfaction of 13 gold medals in athletics, boxing, water polo, fencing, cycling and equestrianism. Ma anche, e soprattutto, l'orgoglio di essere riusciti a organizzare un evento così grande e complesso come le Olimpiadi. But also, and most importantly, pride in having succeeded in organizing such a large and complex event as the Olympics. E di esserci riusciti in un momento complicato, dopo la guerra, avvolti dallo scetticismo di mezzo mondo. And to have succeeded at a complicated time, after the war, shrouded in the skepticism of half the world.

Cos'avranno provato quella sera di arrivederci gli organizzatori, gli atleti, gli uomini e le donne di tutta Roma? Was müssen die Organisatoren, die Athleten, die Männer und Frauen aus ganz Rom an diesem Abschiedsabend empfunden haben? What must the organizers, athletes, men and women from all over Rome have felt that goodbye night?

Io una risposta ce l'ho. I have an answer.

Sollievo. Relief.