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L'italiano Vero Podcast, EPISODIO - 37 - Lorigine dei calendari con Italiastoria.com (1)

EPISODIO - 37 - Lorigine dei calendari con Italiastoria.com (1)

Massimo: Un, due, tre, via! Benvenuti all'italiano vero, il podcast che ti insegna a parlare come un vero italiano. In studio Massimo…

Paolo: Detto Cubo.

Massimo: Da Bergamo.

Paolo: Paolo, da Milano.

Massimo: E con noi in studio sempre ospiti mai visti e che non vedrete mai!

Paolo: Ma come, che non vedremo mai?

Massimo: Eh, Paolo, è un podcast!

Paolo: Ah già!

Massimo: Ciao a tutti benvenuti a un nuovo episodio de L'Italiano Vero. Oggi sono particolarmente contento perché abbiamo una domanda e un suggerimento per un episodio che arriva da un nostro ascoltatore. Paolo, benvenuto, sai dirci chi è questo ascoltatore?

Paolo: Ciao Massimo. Sì, sì sì, so chi è questo bravissimo ragazzo Kevin. Questo americano ci ha posto un suggerimento molto interessante che abbiamo assolutamente accolto.

Massimo: Sì, e allora vado a leggere il suo suggerimento, leggo proprio così come c'e l'ha scritto; "Un suggerimento per un episodio futuro, puoi parlare della storia del Calendario Giuliano e dei Calendari Gregoriani poiché entrambe sono invenzioni italiane? E' possibile includere diversi detti comuni utilizzati che si riferiscono a data e ora?

Paolo: Caro Kevin, cerchiamo subito allora di partire e di dare soddisfazione a tutte queste tue richieste importantissime. Abbiamo cercato di combinare insieme una serie di cose, chiamando qualcuno di molto più esperto rispetto a noi relativamente alla prima parte, il Calendario Giuliano e Calendario Gregoriano, e poi mettendole insieme invece, ed è la parte più facile insomma, da altri detti comuni come dici tu sulle date e sulle ore sui giorni Abbiamo cercato di inventarci qualche cosa. Quello che diciamo subito è che Massimo anzi te lo fai dire... Massimo che mi sta facendo dei gesti dall'altra parte della televisione, prego Max!

Massimo: Volevo dire che un modo di dire che usiamo ricavato da le trasmissioni dei quiz televisivi, diciamo; "chiediamo l'aiuto da casa"

Marco: Chi vuol essere milionario!

Massimo: Bravo! Avete già riconosciuto la voce, abbiamo chiesto al massimo esperto di storia e di podcast di storia che è Marco Cappelli di italiaStoria.com quindi uso la sua introduzione e dico: "Salute e salve Marco!"

Marco: Salute, e salve ad entrambi.

Paolo: Ciao Marco.

Marco: Mi fa molto piacere di ritornare con voi veramente, mi visto divertito la prima volta e quindi come potevo dire di no?

Massimo: Tra l'altro...

Paolo: Grazie

Massimo: Paolo ti ricordo che Marco ogni mille follower su... come si dice? Su Facebook, scusate sono un po emozionato, racconta di una storia di una città che ha gli stessi abitanti. L'ultima volta, ma pochi giorni fa praticamente, l'avevamo lasciato a ventitremila. Adesso siamo arrivati a quanti Marco? Ventiquattromila?

Marco: Ventisettemila.

Paolo: Complimenti a questo tuo successo. Complimenti veramente, perché è veramente incredibile che tante persone così siano fortemente interessati, ma probabilmente perché il protagonista e la passione con cui noi ascoltiamo anche le cose che stai dicendo è veramente grande.

Massimo: Tra l'altro nell'attesa, scusami Marco ti ho parlato sopra, tra l'altro nell'attesa mentre tu mettevi a dormire le tue bimbe, ho fatto ascoltare un'introduzione del tuo episodio a Paolo, e devo dire che veramente, anche per chi studia l'italiano e consigliatissimo non solo, perché penso che in 10 secondi, 15 hai snocciolato dieci aggettivi che veramente ampliano il vocabolario di una persona, non solo straniera ma anche italiana, fantastici.

Marco: Questo mi fa molto piacere, tra l'altro veramente quando mi scrivono l'ho già detto, ma quando mi scrivono e mi dicono, io con il tuo podcast imparo l'italiano e la storia, gli stranieri soprattutto a me riempie di una felicità immensa, sempre.

Massimo: No davvero, veramente! Non ho un vocabolario da italiano veramente così esteso, e quindi veramente consigliato a tutti i nostri ascoltatori. Poi ho visto un sito che io consiglio, per essere aggiornati un po' sulle notizie italiane, comunque un sito di cultura molto bello, è Linkiesta, ho visto che addirittura c'era una tua intervista su Linkiesta quindi veramente mi inchino alla tua bravura davvero.

Marco: Mi ha fatto molto piacere, mi avete avvisato. Era la prima volta anche per me, come un vero giornalista, sono rimasto ... mi ha emozionato un po'.

Massimo: Quindi Paolo, nel ricordarti che tu sei un dilettante del podcast.

Paolo: Assolutamente.

Marco: Siamo tutti italiani allo sbaraglio.

Paolo: Qualche cosa di prima, uno stadio precedente al dilettantismo, che non so, in questo momento non mi viene in mente un termine, veramente una Vergine, ecco una Vergine.

Massimo: Ma andiamo avanti, quindi Marco; sono davvero invenzioni italiane? O come abbiamo visto l'altra volta che poi dici; "Non siamo solo italiani, siamo tutti un po' Goti e Longobardi", questa cosa me la sono portato dentro, mi è piaciuta molto.

Marco: Allora diciamo italiano, quando si parla dei romani, non mi piace mai identificare italiano con romani perchè la storia romana va molto al di là della storia italiana, e non è fatta solo da italiani. Però detto questo, sì, se includiamo effettivamente la storia di Roma, entrambi questi calendari famosissimi di cui adesso parleremo, sono adottati in tutto il mondo, hanno origine in Italia Ci sono stati altri calendari ovviamente precedenti che poi mano a mano sono caduti in disuso, perché Roma, con la sua possanza arrivata a imporre il suo calendario a tutto il mondo occidentale, e poi il papato, un'altra grande istituzione che ha sede in Italia, ha avuto un'importanza sul calendario. La prima cosa da dire è; quanto dura un giorno? Perchè vedrete che sarà un argomento molto importante per il calendario. Quanto dura un anno? Un anno è esattamente 365 giorni virgola 2 4 2 2. Poi è più alto, un po' di altre cifre, però diciamo fermiamoci alla quarta cifra decimale. Cioè 365,25 sarebbe quasi 365 giorni e un quarto. Questo quasi, vedremo, è molto importante se non vogliamo dire in cifre decimali è 365 giorni, 5 ore 48 minuti e 46 secondi. Quindi come vedete molto vicino alle 6 ore. Ok? Quindi questo crea un problema, perché l'anno può essere o di 365 o 366 giorni ma non può essere di 365,25, è difficile! Allora, ci sono stati vari sistemi per ovviare a questo problema nei vari calendari, i Romani sotto la Repubblica fino a Giulio Cesare, avevano forse uno dei sistemi peggiori della storia. Perché avevano un sistema basato su 12 mesi come oggi, di durata leggermente diversa, ma il conto totale dei 12 mesi non faceva 365 giorni ma 355. Ma perché 355? Non lo so. Comunque faceva 355 giorni, quindi il problema che mancavano 10 giorni e un quarto per fare il l'anno corretto. Come ovviare a questo problema? I romani avevano un sistema abbastanza rozzo, circa ogni due anni inserivano un mese aggiuntivo di durata irregolare di 22 o 23 giorni a seconda.

Massimo: Con ogni quanto tempo scusa, hai detto?

Marco: Ogni due anni, quindi se fate i conti, sono 10,25 i giorni di differenza, applicato, scusa sono 11,25 applicato in questo modo, facendoli 22, poi ogni tanto di 23 riuscivano più o meno a compensare e a quadrare e a tenere il calendario ufficiale allineato con le stagioni. Quello che vuoi è che aprile sia primavera. Non vuoi che ad aprile sia inverno o estate. Quindi questo è quello che cercavano di fare inserendo questi mesi, come dire intercalari ogni ogni tanto. Chi faceva questa cosa? Era il Pontefice Massimo. Chi era il Pontefice Massimo? Era il massimo capo della religione romana. Oggi, ancora oggi i Papi spesso sono chiamati pontefici. Da dove deriva questo nome? Deriva dall'antica Roma, il Pontefice Massimo era un prete della religione romana, il Pontefice Massimo aveva una casa speciale dentro il Foro Romano dove risiedeva e uno dei suoi vari compiti erano fra l'altro eletti i Pontefici Massimi, ma eletti a vita, una carica quindi diversa dalle altre cariche romane che erano sempre nella Repubblica a scadenza, questa era una carica a vita. Il Pontefice quindi ogni due anni tendenzialmente inseriva questo mese. Ora questo sistema più o meno ha funzionato fino alla tarda repubblica. Nella tarda Repubblica un po' per la confusione delle guerre civili un po' perché questo potere del Pontefice Massimo lo utilizzava per ingrandire la sua importanza a Roma, perché quando tu puoi decidere il calendario sei una persona importante, spesso saltando, spesso non facendolo, quello che era successo che è arrivato al tempo di Giulio Cesare per decenni non era stato applicato non era stata applicata in modo molto corretto questa questa procedura, per anni non era stata fatta, ma era stato messo inserito un mese intercalare. Questo aveva disallineamento il calendario completamente, il calendario ufficiale con il calendario delle stagioni normali. Un problema grosso. Giulio Cesare nonostante avesse ben altro a cui pensare nella sua vita, oltre a questo, mise sù una commissione, si chiama Calendario Giuliano da Giulio Cesare, ovviamente non l'ha... Questo è il primo, e il primo dei due calendari, non l'ha ovviamente creato lui. Lui ha dato il compito a persone esperte di trovare una soluzione a questo problema. La soluzione trovata è una soluzione che ci sarà abbastanza familiare e questa è la prima volta che viene trovata cioè quella di fare un calendario con un anno bisestile. L'anno bisestile quindi 365 giorni tutti gli anni, tranne ogni quattro anni sarebbe stato inserito un giorno in più a febbraio il giorno più corto il mese più corto anche nel calendario romano, cosa che ci risulterà molto familiare. Il Calendario Giuliano in grandissima parte è il calendario che è ancora in vigore. Quindi stiamo parlando di un'innovazione di Giulio Cesare che usiamo ancora oggi tutti i giorni. Questa è una cosa bellissima, mi è sempre piaciuto tantissimo.

Paolo: Si si veramente.

Marco: E quindi quindi Questo è stato fatto nel 46 avanti Cristo. Ora la cosa interessante è che per riallineare il calendario, Giulio Cesare fece anche inserire due mesi di durata straordinaria nel 46 avanti Cristo. Quindi se volete una piccola curiosità potete chiedere a qualcuno; "Quale è stato l'anno più lungo della storia?" Il 46 avanti Cristo perché è durato quattordici mesi, molto molto lungo. Ma forse erano tre mesi, era un mese intercalare più due mesi straordinari, quindi era un totale di 15 mesi, quindi un anno lunghissimo con il quale si è riallineato il calendario all'anno solare. Ora questo sistema a quanto pare, di nuovo ci fu una serie di guerre civili una confusione, non fu applicato perfettamente negli anni successivi a Giulio Cesare. Quindi a quanto pare i preti inserirono il bisestile ogni tre anni invece di quattro, quindi di nuovo si creò un piccolo problema quindi alla fine fu Augusto a riconfermare il Calendario Giuliano. Siccome si era accumulato qualche giorno in più annullò per due decenni il bisestile in modo da di nuovo riportarlo a quello che era il pensiero originale. Prima di andare oltre, specificherei che due dei mesi oggi utilizzati, una cosa abbastanza nota, ma la dico per quei pochi che non dovessero saperlo, ovviamente luglio deriva da Julius da Giulio Cesare, quindi Giulio Cesare ebbe un nome dopo la sua morte, dedicato a sè, e Agosto deriva da Augustus quindi di nuovo dal successore di Julio Cesar. Questi erano "Quintilis" e "Sextilis" prima, erano due mesi, avevano un nome diverso, "quinto" e "sesto" quindi perché settembre, settembre è settimo no? Prima c'era il quinto e il sesto, quinto e sesto sono diventati Luglio e Agosto. Potresti chiedere il quinto sesto, è complicato.

Massimo: Ti ricordo di non dare nulla per scontato, io sono stato rimandato in storia ricordatelo e quindi.

Marco: Qui non era Perfetto allora non era non fosse scontato, perfetto!

Massimo: No no, non lo era.

Marco: Non lo era, ok, quindi luglio e agosto derivano da Giulio Cesare e Augusto.

Marco: Quindi, anche quest'anno cosa interessante stiamo usando ancora oggi i nomi delle due figure più importanti forse della storia romana. Anche gli altri nomi a tutti gli altri nomi dei mesi del calendario sono romani, quindi settembre è il settimo mese ottobre l'ottavo novembre il nono, dicembre il decimo. Perché questo derivava dall'antico calendario, si chiama di Romolo, ovviamente probabilmente è una leggenda, dove c'erano dieci mesi solamente, l'inverno praticamente non aveva mese e quindi i mesi erano solo 10. Gennaio e febbraio sono stati aggiunti sostanzialmente successivamente. Bene, ora questo sistema di Giulio Cesare è un ottimo sistema perchè è, come vi ho detto 365,25 di media, ma abbiamo detto che il giorno in realtà non è 365,25 è 365,24 22 2422. Questo piccolo errore vuol dire che si accumula una differenza di un giorno ogni 128 anni. Ora rispetto al sistema precedente direi veramente impreciso di aggiungere un mese ogni tanto, è un enorme miglioramento ma c'era ancora un errore. E' un errore che con il tempo si sarebbe accumulato. Questo è un effetto che già nel Medioevo era evidente, le stagioni andarono mano a mano disallineandosì con il Calendario Giuliano. Ora prima di andare oltre e precisare quale fu la soluzione a questo problema, una piccola nota, magari qualcuno può essere interessato, quando è iniziato il nostro calendario, quando è l'anno zero, l'anno uno ecc... Allora, prima nota, non esiste l'anno zero, si va dall'anno meno uno, all'anno 1, quindi non è mai esistito l'anno zero. Questa è la ragione per la quale in teoria il 2000 fa parte del ventesimo secolo non del ventunesimo, perché si inizia a contare da 1. I Romani contavano gli anni in due modi uno comune uno poco comune. Quello più comune era utilizzando i consolati, diciamo nell'anno del consolato di Giulio Cesare e Pompeo non hanno mai fatto qualcosa di insieme, ma per dire, se l'avessero fatto sarebbe stato l'anno del Consolato di Giulio Cesare e di Pompeo, e quello voleva dire è l'anno lì, perché loro tenevano una lista di tutti i consolati, quindi quando dicevi l'anno dei consolati di quei due, era quell'anno li. Era due anni dopo l'anno del consolato di quell'altro. Vero non è un sistema facilissimo però funzionava abbastanza. L'altro sistema è "Ab Urbe condita", non era in realtà molto utilizzato, che vuol dire dalla fondazione di Roma dal dal 753 avanti Cristo, che a noi più familiare perché è il sistema che usiamo noi, cioè di dire di contare da un punto della storia in poi. Il calendario dall'anno cosiddetto avanti Cristo dopo Cristo non fu inventato fino al sesto secolo dopo Cristo. Quindi i primi secoli dell'era cristiana nessuno diceva dopo Cristo, si continuava ad usare il calendario tendenzialmente consolare. Dal terzo secolo dopo Cristo in poi dai tempi di Diocleziano, c'è una cosa che viene usata anche molto nel Medioevo che si chiama "l'indizione" che era una specie di ciclo di tassazione. Cioè le tasse venivano fissate per 15 anni, cioè il tuo il tuo terreno veniva un ispettore del fisco che diceva; "Ok il tuo terreno vale 100 soldi d'oro, quindi ci devi dieci soldi d'oro all'anno, e ce li dovrai sempre per 15 anni, non cambierà mai, fra 15 anni ripasserò o qualcun altro passerà. Quindi questo si chiamava il "ciclo dell'indizione". Quindi quello che succede, che dopo Diocleziano le persone iniziano a utilizzare un sistema dicendo; "nel quinto anno della indizione...", spesso senza dire quale di questi cicli forse dandolo per scontato, è successa questa cosa, o "...nel decimo anno della indizione", poi finiva un ciclo e si ricominciava dal secondo anno dell'indizione del terzo anno dell'indizione... e questo è stato utilizzato per secoli secoli e secoli, spesso molto più del dell'anno della datazione che conosciamo noi dell'Annus Domini cioè del dopo Cristo (d.C.). Quindi, quindi questo è un sistema che anche io non conoscevo prima di iniziare a studiare un pochino la storia e invece andando a cercare sui libri di storia non troverete la data delle fonti antiche, ma ci sarà scritto spesso l'indizione o gli anni del consolato se è una fonte romana. Il calendario attuale viene invece ideato da Dionigi il Piccolo nel VI secolo dopo Cristo, è tutto chiaro fino adesso?


EPISODIO - 37 - Lorigine dei calendari con Italiastoria.com (1) EPISODE - 37 - Der Ursprung des Kalenders mit Italiastoria.com (1) EPISODIUM - 37 - Origin of calendars with Italiastoria.com (1) EPISODIO - 37 - El origen de los calendarios con Italiastoria.com (1) EPISODE - 37 - L'origine des calendriers avec Italiastoria.com (1) EPIZOD - 37 - Pochodzenie kalendarzy z Italiastoria.com (1) 第 37 集 - Italiastoria.com 日历的起源 (1)

Massimo: Un, due, tre, via! Benvenuti all'italiano vero, il podcast che ti insegna a parlare come un vero italiano. In studio Massimo…

Paolo: Detto Cubo.

Massimo: Da Bergamo.

Paolo: Paolo, da Milano.

Massimo: E con noi in studio sempre ospiti mai visti e che non vedrete mai!

Paolo: Ma come, che non vedremo mai?

Massimo: Eh, Paolo, è un podcast!

Paolo: Ah già!

**Massimo:** Ciao a tutti benvenuti a un nuovo episodio de L'Italiano Vero. Oggi sono particolarmente contento perché abbiamo una domanda e un suggerimento per un episodio che arriva da un nostro ascoltatore. Paolo, benvenuto, sai dirci chi è questo ascoltatore?

**Paolo:** Ciao Massimo. Sì, sì sì, so chi è questo bravissimo ragazzo Kevin. Questo americano ci ha posto un suggerimento molto interessante che abbiamo assolutamente accolto.

**Massimo:** Sì, e allora vado a leggere il suo suggerimento, leggo proprio così come c'e l'ha scritto; "Un suggerimento per un episodio futuro, puoi parlare della storia del Calendario Giuliano e dei Calendari Gregoriani poiché entrambe sono invenzioni italiane? E' possibile includere diversi detti comuni utilizzati che si riferiscono a data e ora?

**Paolo:** Caro Kevin, cerchiamo subito allora di partire e di dare soddisfazione a tutte queste tue richieste importantissime. Abbiamo cercato di combinare insieme una serie di cose, chiamando qualcuno di molto più esperto rispetto a noi relativamente alla prima parte, il Calendario Giuliano e Calendario Gregoriano, e poi mettendole insieme invece, ed è la parte più facile insomma, da altri detti comuni come dici tu sulle date e sulle ore sui giorni Abbiamo cercato di inventarci qualche cosa. Quello che diciamo subito è che Massimo anzi te lo fai dire... Massimo che mi sta facendo dei gesti dall'altra parte della televisione, prego Max! What we say right away is that Maximus rather you make you say it.... Massimo gesturing to me on the other side of the television, please Max!

**Massimo:** Volevo dire che un modo di dire che usiamo ricavato da le trasmissioni dei quiz televisivi, diciamo; "chiediamo l'aiuto da casa"

**Marco:** Chi vuol essere milionario!

**Massimo:** Bravo! Avete già riconosciuto la voce, abbiamo chiesto al massimo esperto di storia e di podcast di storia che è Marco Cappelli di italiaStoria.com quindi uso la sua introduzione e dico: "Salute e salve Marco!" You already recognized the voice, we asked the top expert on history and history podcasts who is Marco Cappelli of italiaStoria.com so I use his introduction and say, "Cheers and hello Marco!"

**Marco:** Salute, e salve ad entrambi.

**Paolo:** Ciao Marco.

**Marco:** Mi fa molto piacere di ritornare con voi veramente, mi visto divertito la prima volta e quindi come potevo dire di no?

**Massimo:** Tra l'altro...

**Paolo:** Grazie

**Massimo:** Paolo ti ricordo che Marco ogni mille follower su... come si dice? Su Facebook, scusate sono un po emozionato, racconta di una storia di una città che ha gli stessi abitanti. L'ultima volta, ma pochi giorni fa praticamente, l'avevamo lasciato a ventitremila. Adesso siamo arrivati a quanti Marco? Ventiquattromila?

**Marco:** Ventisettemila.

**Paolo:** Complimenti a questo tuo successo. Complimenti veramente, perché è veramente incredibile che tante persone così siano fortemente interessati, ma probabilmente perché il protagonista e la passione con cui noi ascoltiamo anche le cose che stai dicendo è veramente grande.

**Massimo:** Tra l'altro nell'attesa, scusami Marco ti ho parlato sopra, tra l'altro nell'attesa mentre tu mettevi a dormire le tue bimbe, ho fatto ascoltare un'introduzione del tuo episodio a Paolo, e devo dire che veramente, anche per chi studia l'italiano e consigliatissimo non solo, perché penso che in 10 secondi, 15 hai snocciolato dieci aggettivi che veramente ampliano il vocabolario di una persona, non solo straniera ma anche italiana, fantastici.

**Marco:** Questo mi fa molto piacere, tra l'altro veramente quando mi scrivono l'ho già detto, ma quando mi scrivono e mi dicono, io con il tuo podcast imparo l'italiano e la storia, gli stranieri soprattutto a me riempie di una felicità immensa, sempre. Marco: This gives me great pleasure, by the way really when they write me I have already said it, but when they write me and say, I with your podcast learn Italian and history, foreigners especially to me fills with immense happiness, always.

**Massimo:** No davvero, veramente! Non ho un vocabolario da italiano veramente così esteso, e quindi veramente consigliato a tutti i nostri ascoltatori. Poi ho visto un sito che io consiglio, per essere aggiornati un po' sulle notizie italiane, comunque un sito di cultura molto bello, è Linkiesta, ho visto che addirittura c'era una tua intervista su Linkiesta quindi veramente mi inchino alla tua bravura davvero. Then I saw a site that I recommend, to be updated a little bit on the Italian news, anyway a very nice culture site, it's Linkiesta, I saw that even there was an interview of yours on Linkiesta so really I bow to your skill really.

**Marco:** Mi ha fatto molto piacere, mi avete avvisato. Era la prima volta anche per me, come un vero giornalista, sono rimasto ... mi ha emozionato un po'.

**Massimo:** Quindi Paolo, nel ricordarti che tu sei un dilettante del podcast.

**Paolo:** Assolutamente.

**Marco:** Siamo tutti italiani allo sbaraglio.

**Paolo:** Qualche cosa di prima, uno stadio precedente al dilettantismo, che non so, in questo momento non mi viene in mente un termine, veramente una Vergine, ecco una Vergine.

**Massimo:** Ma andiamo avanti, quindi Marco; sono davvero invenzioni italiane? O come abbiamo visto l'altra volta che poi dici; "Non siamo solo italiani, siamo tutti un po' Goti e Longobardi", questa cosa me la sono portato dentro, mi è piaciuta molto.

**Marco:** Allora diciamo italiano, quando si parla dei romani, non mi piace mai identificare italiano con romani perchè la storia romana va molto al di là della storia italiana, e non è fatta solo da italiani. Però detto questo, sì, se includiamo effettivamente la storia di Roma, entrambi questi calendari famosissimi di cui adesso parleremo, sono adottati in tutto il mondo, hanno origine in Italia Ci sono stati altri calendari ovviamente precedenti che poi mano a mano sono caduti in disuso, perché Roma, con la sua possanza arrivata a imporre il suo calendario a tutto il mondo occidentale, e poi il papato, un'altra grande istituzione che ha sede in Italia, ha avuto un'importanza sul calendario. La prima cosa da dire è; quanto dura un giorno? Perchè vedrete che sarà un argomento molto importante per il calendario. Quanto dura un anno? Un anno è esattamente 365 giorni virgola 2 4 2 2. Poi è più alto, un po' di altre cifre, però diciamo fermiamoci alla quarta cifra decimale. Cioè 365,25 sarebbe quasi 365 giorni e un quarto. Questo quasi, vedremo, è molto importante se non vogliamo dire in cifre decimali è 365 giorni, 5 ore 48 minuti e 46 secondi. Quindi come vedete molto vicino alle 6 ore. Ok? Quindi questo crea un problema, perché l'anno può essere o di 365 o 366 giorni ma non può essere di 365,25, è difficile! Allora, ci sono stati vari sistemi per ovviare a questo problema nei vari calendari, i Romani sotto la Repubblica fino a Giulio Cesare, avevano forse uno dei sistemi peggiori della storia. Perché avevano un sistema basato su 12 mesi come oggi, di durata leggermente diversa, ma il conto totale dei 12 mesi non faceva 365 giorni ma 355. Ma perché 355? Non lo so. Comunque faceva 355 giorni, quindi il problema che mancavano 10 giorni e un quarto per fare il l'anno corretto. Come ovviare a questo problema? I romani avevano un sistema abbastanza rozzo, circa ogni due anni inserivano un mese aggiuntivo di durata irregolare di 22 o 23 giorni a seconda.

**Massimo:** Con ogni quanto tempo scusa, hai detto?

**Marco:** Ogni due anni, quindi se fate i conti, sono 10,25 i giorni di differenza, applicato, scusa sono 11,25 applicato in questo modo, facendoli 22, poi ogni tanto di 23 riuscivano più o meno a compensare e a quadrare e a tenere il calendario ufficiale allineato con le stagioni. Quello che vuoi è che aprile sia primavera. Non vuoi che ad aprile sia inverno o estate. Quindi questo è quello che cercavano di fare inserendo questi mesi, come dire intercalari ogni ogni tanto. Chi faceva questa cosa? Era il Pontefice Massimo. Chi era il Pontefice Massimo? Era il massimo capo della religione romana. Oggi, ancora oggi i Papi spesso sono chiamati pontefici. Da dove deriva questo nome? Deriva dall'antica Roma, il Pontefice Massimo era un prete della religione romana, il Pontefice Massimo aveva una casa speciale dentro il Foro Romano dove risiedeva e uno dei suoi vari compiti erano fra l'altro eletti i Pontefici Massimi, ma eletti a vita, una carica quindi diversa dalle altre cariche romane che erano sempre nella Repubblica a scadenza, questa era una carica a vita. Il Pontefice quindi ogni due anni tendenzialmente inseriva questo mese. Ora questo sistema più o meno ha funzionato fino alla tarda repubblica. Nella tarda Repubblica un po' per la confusione delle guerre civili un po' perché questo potere del Pontefice Massimo lo utilizzava per ingrandire la sua importanza a Roma, perché quando tu puoi decidere il calendario sei una persona importante, spesso saltando, spesso non facendolo, quello che era successo che è arrivato al tempo di Giulio Cesare per decenni non era stato applicato non era stata applicata in modo molto corretto questa questa procedura, per anni non era stata fatta, ma era stato messo inserito un mese intercalare. Questo aveva disallineamento il calendario completamente, il calendario ufficiale con il calendario delle stagioni normali. Un problema grosso. Giulio Cesare nonostante avesse ben altro a cui pensare nella sua vita, oltre a questo, mise sù una commissione, si chiama Calendario Giuliano da Giulio Cesare, ovviamente non l'ha... Questo è il primo, e il primo dei due calendari, non l'ha ovviamente creato lui. Lui ha dato il compito a persone esperte di trovare una soluzione a questo problema. La soluzione trovata è una soluzione che ci sarà abbastanza familiare e questa è la prima volta che viene trovata cioè quella di fare un calendario con un anno bisestile. L'anno bisestile quindi 365 giorni tutti gli anni, tranne ogni quattro anni sarebbe stato inserito un giorno in più a febbraio il giorno più corto il mese più corto anche nel calendario romano, cosa che ci risulterà molto familiare. Il Calendario Giuliano in grandissima parte è il calendario che è ancora in vigore. Quindi stiamo parlando di un'innovazione di Giulio Cesare che usiamo ancora oggi tutti i giorni. Questa è una cosa bellissima, mi è sempre piaciuto tantissimo.

**Paolo:** Si si veramente.

**Marco:** E quindi quindi Questo è stato fatto nel 46 avanti Cristo. Ora la cosa interessante è che per riallineare il calendario, Giulio Cesare fece anche inserire due mesi di durata straordinaria nel 46 avanti Cristo. Quindi se volete una piccola curiosità potete chiedere a qualcuno; "Quale è stato l'anno più lungo della storia?" Il 46 avanti Cristo perché è durato quattordici mesi, molto molto lungo. Ma forse erano tre mesi, era un mese intercalare più due mesi straordinari, quindi era un totale di 15 mesi, quindi un anno lunghissimo con il quale si è riallineato il calendario all'anno solare. Ora questo sistema a quanto pare, di nuovo ci fu una serie di guerre civili una confusione, non fu applicato perfettamente negli anni successivi a Giulio Cesare. Quindi a quanto pare i preti inserirono il bisestile ogni tre anni invece di quattro, quindi di nuovo si creò un piccolo problema quindi alla fine fu Augusto a riconfermare il Calendario Giuliano. Siccome si era accumulato qualche giorno in più annullò per due decenni il bisestile in modo da di nuovo riportarlo a quello che era il pensiero originale. Prima di andare oltre, specificherei che due dei mesi oggi utilizzati, una cosa abbastanza nota, ma la dico per quei pochi che non dovessero saperlo, ovviamente luglio deriva da Julius da Giulio Cesare, quindi Giulio Cesare ebbe un nome dopo la sua morte, dedicato a sè, e Agosto deriva da Augustus quindi di nuovo dal successore di Julio Cesar. Questi erano "Quintilis" e "Sextilis" prima, erano due mesi, avevano un nome diverso, "quinto" e "sesto" quindi perché settembre, settembre è settimo no? Prima c'era il quinto e il sesto, quinto e sesto sono diventati Luglio e Agosto. Potresti chiedere il quinto sesto, è complicato.

**Massimo:** Ti ricordo di non dare nulla per scontato, io sono stato rimandato in storia ricordatelo e quindi.

**Marco:** Qui non era Perfetto allora non era non fosse scontato, perfetto!

**Massimo:** No no, non lo era.

**Marco:** Non lo era, ok, quindi luglio e agosto derivano da Giulio Cesare e Augusto.

**Marco:** Quindi, anche quest'anno cosa interessante stiamo usando ancora oggi i nomi delle due figure più importanti forse della storia romana. Anche gli altri nomi a tutti gli altri nomi dei mesi del calendario sono romani, quindi settembre è il settimo mese ottobre l'ottavo novembre il nono, dicembre il decimo. Perché questo derivava dall'antico calendario, si chiama di Romolo, ovviamente probabilmente è una leggenda, dove c'erano dieci mesi solamente, l'inverno praticamente non aveva mese e quindi i mesi erano solo 10. Gennaio e febbraio sono stati aggiunti sostanzialmente successivamente. Bene, ora questo sistema di Giulio Cesare è un ottimo sistema perchè è, come vi ho detto 365,25 di media, ma abbiamo detto che il giorno in realtà non è 365,25 è 365,24 22 2422. Questo piccolo errore vuol dire che si accumula una differenza di un giorno ogni 128 anni. Ora rispetto al sistema precedente direi veramente impreciso di aggiungere un mese ogni tanto, è un enorme miglioramento ma c'era ancora un errore. E' un errore che con il tempo si sarebbe accumulato. Questo è un effetto che già nel Medioevo era evidente, le stagioni andarono mano a mano disallineandosì con il Calendario Giuliano. Ora prima di andare oltre e precisare quale fu la soluzione a questo problema, una piccola nota, magari qualcuno può essere interessato, quando è iniziato il nostro calendario, quando è l'anno zero, l'anno uno ecc... Allora, prima nota, non esiste l'anno zero, si va dall'anno meno uno, all'anno 1, quindi non è mai esistito l'anno zero. Questa è la ragione per la quale in teoria il 2000 fa parte del ventesimo secolo non del ventunesimo, perché si inizia a contare da 1. I Romani contavano gli anni in due modi uno comune uno poco comune. Quello più comune era utilizzando i consolati, diciamo nell'anno del consolato di Giulio Cesare e Pompeo non hanno mai fatto qualcosa di insieme, ma per dire, se l'avessero fatto sarebbe stato l'anno del Consolato di Giulio Cesare e di Pompeo, e quello voleva dire è l'anno lì, perché loro tenevano una lista di tutti i consolati, quindi quando dicevi l'anno dei consolati di quei due, era quell'anno li. Era due anni dopo l'anno del consolato di quell'altro. Vero non è un sistema facilissimo però funzionava abbastanza. L'altro sistema è "Ab Urbe condita", non era in realtà molto utilizzato, che vuol dire dalla fondazione di Roma dal dal 753 avanti Cristo, che a noi più familiare perché è il sistema che usiamo noi, cioè di dire di contare da un punto della storia in poi. Il calendario dall'anno cosiddetto avanti Cristo dopo Cristo non fu inventato fino al sesto secolo dopo Cristo. Quindi i primi secoli dell'era cristiana nessuno diceva dopo Cristo, si continuava ad usare il calendario tendenzialmente consolare. Dal terzo secolo dopo Cristo in poi dai tempi di Diocleziano, c'è una cosa che viene usata anche molto nel Medioevo che si chiama "l'indizione" che era una specie di ciclo di tassazione. Cioè le tasse venivano fissate per 15 anni, cioè il tuo il tuo terreno veniva un ispettore del fisco che diceva; "Ok il tuo terreno vale 100 soldi d'oro, quindi ci devi dieci soldi d'oro all'anno, e ce li dovrai sempre per 15 anni, non cambierà mai, fra 15 anni ripasserò o qualcun altro passerà. Quindi questo si chiamava il "ciclo dell'indizione". Quindi quello che succede, che dopo Diocleziano le persone iniziano a utilizzare un sistema dicendo; "nel quinto anno della indizione...", spesso senza dire quale di questi cicli forse dandolo per scontato, è successa questa cosa, o "...nel decimo anno della indizione", poi finiva un ciclo e si ricominciava dal secondo anno dell'indizione del terzo anno dell'indizione... e questo è stato utilizzato per secoli secoli e secoli, spesso molto più del dell'anno della datazione che conosciamo noi dell'Annus Domini cioè del dopo Cristo (d.C.). Quindi, quindi questo è un sistema che anche io non conoscevo prima di iniziare a studiare un pochino la storia e invece andando a cercare sui libri di storia non troverete la data delle fonti antiche, ma ci sarà scritto spesso l'indizione o gli anni del consolato se è una fonte romana. Il calendario attuale viene invece ideato da Dionigi il Piccolo nel VI secolo dopo Cristo, è tutto chiaro fino adesso?