2. Agostino
Nei primi giorni d'estate, Agostino e sua madre uscivano tutte le mattine sul mare in pattino.
Le prime volte, la madre aveva fatto venire anche un marinaio, ma Agostino, aveva mostrato chiaramente che la presenza dell'uomo gli dava fastidio e, perciò, da quel momento ha incominciato a remare da solo.
La madre di Agostino era una grande e bella donna ancora giovane; e Agostino provava un sentimento di orgoglio quando saliva sul pattino con lei per una di quelle gite del mattino.
Tutti i bagnanti della spiaggia, come gli pareva, li osservavano e ammiravano sua madre invidiando lui; convinto di avere su di sé tutti gli sguardi, parlava con una voce più forte del solito, e si comportava come un attore di teatro sotto gli occhi attenti di centinaia di spettatori.
Qualche volta la madre si presentava con un costume nuovo; e lui sempre lo notava ad alta voce, con il desiderio segreto di farsi sentire dagli altri; oppure la madre lo mandava a prendere qualche oggetto nella cabina, restando in piedi sulla riva del mare, vicino al pattino.
Lui faceva tutto quello che sua madre ordinava con una gioia segreta, contento di fare durare un po' di più lo spettacolo della loro partenza.
Finalmente salivano sul pattino, Agostino prendeva i remi e andavano in alto mare.
Ma ancora per molto tempo portava nell'animo il sentimento del suo orgoglio di figlio.
Appena si trovavano a gran distanza dalla riva, la madre diceva al figlio di fermarsi, si metteva in capo la cuffia di gomma, si toglieva i sandali ed entrava in acqua. Agostino la seguiva.
Tutti e due nuotavano intorno al pattino; parlavano lietamente con voci che suonavano alte nel silenzio del mare tranquillo e pieno di luce [...].
Finito il bagno, risalivano sul pattino e la madre, guardando intorno a sé il mare calmo e luminoso diceva: – Com'è bello, non ti sembra?
Agostino non rispondeva perché sentiva che poteva godersi quella bellezza del mare e del cielo, soprattutto grazie alla profonda intimità dei suoi rapporti con la madre.
Senza questa intimità – gli accadeva di pensare – che sarebbe rimasto di quella bellezza?
Restavano ancora per molto tempo ad asciugarsi, e quando il sole, verso mezzogiorno, diventava più forte, la madre si stendeva con i capelli nell'acqua, il viso verso il cielo, e con gli occhi chiusi, pareva addormentarsi; mentre Agostino, seduto sul banco del pattino, si guardava intorno, guardava la madre e restava in assoluto silenzio per timore di disturbare quel sonno.
Ad un tratto la madre apriva gli occhi [...] e chiedeva ad Agostino il portasigarette; o meglio gli diceva di accendere lui stesso la sigaretta e di dargliela; tutte cose che Agostino faceva con attenzione.
[...]
Una mattina la madre si trovava sotto l'ombrellone e Agostino stava seduto vicino a lei.
Aspettava la solita ora della gita in mare.
All'improvviso l'ombra di una persona in piedi gli ha nascosto il sole davanti a lui: alzando gli occhi, ha visto un giovane bruno e robusto che tendeva la mano alla madre.
Non ha dato importanza alla cosa, pensando ad una delle solite visite che le facevano per caso; e, facendosi un po' da parte, stava aspettando la fine della conversazione.
Ma il giovane non si è seduto, e indicando sulla riva il pattino bianco con il quale era venuto, ha invitato la madre per una passeggiata in mare.
Agostino era sicuro che la madre avrebbe rifiutato questo come tanti altri simili inviti precedenti; grande perciò è stata grande la sua sorpresa vedendola subito accettare, cominciare senz'altro a raccogliere la roba, i sandali, la cuffia, la borsa, e poi alzarsi in piedi.
La madre aveva accettato la proposta del giovane con una semplicità simile a quella che metteva nei rapporti con il figlio; con la stessa semplicità, rivolgendosi ad Agostino che era rimasto seduto e, a testa bassa, faceva scorrere la sabbia nel pugno chiuso, gli ha detto di fare pure il bagno da solo; lei andava per un breve giro e sarebbe tornata poco dopo.
Il giovane, intanto, sicuro di sé, già si stava avviando verso il pattino; e la donna, buona buona, è andata dietro di lui con la solita serenità e lentezza da donna elegante.