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Novelle per un anno (Graded Reader), Capitolo 3. La patente

Capitolo 3. La patente

Il giudice D'Andrea vive in modo strano. Qualche persona ogni tanto lo dice anche a lui e così risponde: “Ah, figlio caro!”. Porta sulle spalle, sembra, un peso molto, molto grande. Cammina anche in modo strano ma… nessuno è così bravo, come persona, come il giudice D'Andrea.

Il giudice ha quaranta anni e ha un problema: la notte non può dormire. Allora pensa, pensa a tante cose, a tante persone. Pensa sempre mentre guarda le stelle, dalla finestra. E i suoi pensieri della notte sono importanti, troppo importanti per lui. Poi, la mattina dopo, si sveglia e sa che deve ritornare, come giudice, ai piccoli uomini, buoni e cattivi, di ogni giorno.

È anche un gran lavoratore il giudice D'Andrea. Non dimentica nessun dossier sul suo tavolo. Se non ha finito, cena due ore più tardi, o non fa la sua passeggiata con i colleghi.

Ma, incredibile, per la prima volta, da una settimana un dossier dorme sul tavolo del giudice D'Andrea. Lui lo sa e per questo è ancora più nervoso. Ma non vuole iniziarlo, quel processo. Da una settimana è lì, in attesa. Anche il giudice sta lì, sulla sedia, sembra dormire. Poi, per un piccolo rumore, apre gli occhi, guarda i fogli sul tavolo e respira forte.

Non sa che fare, perché quel processo non è giusto. Lo ha chiesto un signore disgraziato che certamente non può vincere: per il giudice la giustizia, in questo caso, è falsa. Quel disgraziato non può arrabbiarsi con nessuno, non si può fare nulla per lui.

Qualche volta il giudice, con i suoi colleghi, prova a parlare di questo caso. Ma quando dice il nome del signore, Chiarchiaro, loro cambiano faccia e, subito, uno si mette le mani in tasca, uno tocca un oggetto di ferro, uno fa le corna, qualcuno, semplicemente, gli dice:

‒ In nome del Cielo, vuoi stare zitto? !

Ma non può stare zitto, il magro giudice D'Andrea. E poco dopo torna di nuovo a parlare del povero Chiarchiaro. Non pensa ad altro, solo a questo: uno jettatore che chiede un processo contro due persone che hanno fatto le corna davanti a lui.

Come può vincere? Da molti anni è famoso come jettatore, nel paese. E i due signori? Possono perdere il processo solo perché fanno le corna quando lui passa?

D'Andrea è ancora più nervoso quando incontra gli avvocati dei due signori: il magrissimo Grigli e il grasso Manin Baracca che, mentre ride, mostra un grande corno appena comprato e dice che questo processo è una grande festa per tutte le persone del paese.

Ma il giudice D'Andrea non vuole la festa. Per questo chiama Chiarchiaro nel suo ufficio: Chiarchiaro deve rinunciare al processo, perché non può vincerlo e, dopo, i problemi possono solo crescere.

Ma non è facile fare il bene e il giudice D'Andrea capisce questo molto presto, quando Chiarchiaro entra nel suo ufficio. Il giudice lo guarda e si arrabbia subito, si alza in piedi e grida:

‒ Ma per piacere! Che cosa volete fare? !

Chiarchiaro si è vestito esattamente come uno jettatore. Barba lunga, occhiali nerissimi rotondi, per sembrare un gufo. E un abito largo e, naturalmente, nero.

Quando il giudice grida, lui resta calmo: respira forte, fa vedere i denti gialli e dice sottovoce:

‒ Lei non crede alla sfortuna?

‒ Ma per niente! Non giochiamo caro Chiarchiaro! È matto? Si sieda.

Vuole mettergli anche una mano sulla spalla, ma Chiarchiaro non vuole:

‒ No, signor giudice, non mi tocchi! Meglio di no! O lei, come è vero Dio, diventa cieco!

Il giudice lo guarda per un po', freddo e poi dice:

‒ Io sono qui per il suo bene. Là c'è una sedia, si sieda.

Charchiaro si siede, poi risponde al giudice:

‒ Per il mio bene? Lei pensa di fare il mio bene? Solo perché dice che io non sono uno jettatore?

‒ Va bene, allora dico che anche io credo a questa storia. Va bene così?

‒ No! ‒ risponde Chiarchiaro, più serio che mai. ‒ Lei deve crederci veramente e deve fare il processo!

‒ Questo è un po' difficile, ‒ sorride in modo amaro D'Andrea, ‒ il processo non è la cosa migliore per lei. Soprattutto se poi lei si veste così.

‒ Non è vero signor giudice.

‒ Come, no? Prima chiede un processo contro due giovani perché dicono che lei è uno jettatore. E poi lei viene qui vestito come uno jettatore e dice che anche io devo crederci?

‒ Sì!

‒ E non è strano questo?

‒ Signor giudice, lei non capisce niente.

Il giudice non sa più che cosa pensare.

‒ Forse ha ragione, ma mi dica perché io non capisco niente.

‒ Lei sa che i due giovani hanno un avvocato: Manin Baracca.

‒ Sì, questo lo so.

‒ Ma non sa che io ho dato a Baracca le prove: non solo le prove di cosa fanno i due giovani quando mi vedono, ma anche le prove, i documenti, di cosa io ho il potere di fare, come jettatore.

‒ Voi? Da Baracca? E perché? Capisco meno di prima… Avete dato le prove contro di voi? E allora perché volete il processo?

Chiarchiaro si alza, allarga le braccia e grida:

‒ Ma perché io voglio perdere il processo! Voglio, signor giudice, un documento. Un documento dove è scritto che ho questo potere. Questo potere ora, signor giudice, è l'unica ricchezza che ho!

‒ Povero caro Chiarchiaro mio! Una bella ricchezza… e cosa fai, poi, con questo documento?

‒ Cosa faccio? Lei, per fare il giudice, anche se non è molto bravo, ha preso una laurea, vero?

‒ La laurea, sì.

‒ E io voglio la laurea da jettatore! La mia patente, con la firma del Tribunale del Re!

‒ E poi?

‒ Signor giudice, mi hanno ucciso. Non lavoro più, mi hanno mandato via dal mio ufficio perché alcuni dicono che sono uno jettatore. Ho una moglie molto malata e due figlie, che non possono trovare marito, perché sono figlie di uno jettatore. E allora posso fare solo questo come lavoro ormai: il lavoro di jettatore. E ho bisogno della patente!

‒ E poi?

‒ E poi… ci sono tante case da gioco, in questo paese. Mi metto vicino alla porta, loro mi pagano, e io vado via. Poi mi metto vicino ad un'altra casa. Poi mi metto vicino ai bar, ai negozi… Questo, questo solo può essere il mio lavoro. Tutti mi pagheranno! La loro ignoranza che è stata la mia rovina, deve essere il mio futuro!

Mentre Chiarchiaro parla, il signor giudice ha la testa tra le mani. Chiarchiaro finisce di parlare, ma il giudice non ha parole. Cosa può dire? È triste. Allora abbraccia Chiarchiaro, lo stringe forte, per tanto tempo.

‒ Signor giudice, mi vuole veramente bene? Allora deve fare il processo e io devo perdere.

‒ La patente…?

Chiarchiaro si alza, batte il bastone e con una faccia molto seria risponde:

‒ La patente!


Capitolo 3. La patente Kapitel 3. Die Lizenz Κεφάλαιο 3. Η άδεια Chapter 3. The license Capítulo 3. La licencia La licencia Chapitre 3. La licence 第3章.ライセンス Rozdział 3. Licencja Capítulo 3. A licença Глава 3. Лицензия Kapitel 3. Licensen 第 3 章 许可许可证

Il giudice D'Andrea vive in modo strano. Judge D'Andrea lives in a strange way. Qualche persona ogni tanto lo dice anche a lui e così risponde: “Ah, figlio caro!”. A few people occasionally say this to him as well, and so he replies, "Ah, dear son!" Porta sulle spalle, sembra, un peso molto, molto grande. He carries on his shoulders, it seems, a very, very great weight. Cammina anche in modo strano ma… nessuno è così bravo, come persona, come il giudice D'Andrea. He also walks funny but ... no one is as good a person as Judge D'Andrea.

Il giudice ha quaranta anni e ha un problema: la notte non può dormire. The judge is forty years old and has a problem: he cannot sleep at night. Allora pensa, pensa a tante cose, a tante persone. So think, think about many things, many people. Pensa sempre mentre guarda le stelle, dalla finestra. He always thinks while looking at the stars, from the window. E i suoi pensieri della notte sono importanti, troppo importanti per lui. And his thoughts of the night are important, too important for him. Poi, la mattina dopo, si sveglia e sa che deve ritornare, come giudice, ai piccoli uomini, buoni e cattivi, di ogni giorno. Then, the next morning, he wakes up and knows that he must return, as a judge, to the little men, good and bad, of each day.

È anche un gran lavoratore il giudice D'Andrea. He is also a hard worker Judge D'Andrea. Non dimentica nessun dossier sul suo tavolo. He does not forget any file on his table. Se non ha finito, cena due ore più tardi, o non fa la sua passeggiata con i colleghi. If he is not finished, he eats dinner two hours later, or does not take his walk with colleagues.

Ma, incredibile, per la prima volta, da una settimana un dossier dorme sul tavolo del giudice D'Andrea. But, unbelievably, for the first time in a week, a file has been sleeping on Judge D'Andrea's table. Lui lo sa e per questo è ancora più nervoso. He knows this and that is why he is even more nervous. Ma non vuole iniziarlo, quel processo. But he doesn't want to start that process. Da una settimana è lì, in attesa. It has been there for a week, waiting. Anche il giudice sta lì, sulla sedia, sembra dormire. Even the judge stands there in the chair, seeming to sleep. Poi, per un piccolo rumore, apre gli occhi, guarda i fogli sul tavolo e respira forte. Then, over a small noise, he opens his eyes, looks at the papers on the table and breathes heavily.

Non sa che fare, perché quel processo non è giusto. He does not know what to do, because that process is not fair. Lo ha chiesto un signore disgraziato che certamente non può vincere: per il giudice la giustizia, in questo caso, è falsa. A wretched gentleman who certainly cannot win asked for it: for the judge, justice in this case is false. Quel disgraziato non può arrabbiarsi con nessuno, non si può fare nulla per lui. That wretch cannot be angry with anyone, nothing can be done for him.

Qualche volta il giudice, con i suoi colleghi, prova a parlare di questo caso. Sometimes the judge, with his colleagues, tries to talk about this case. Ma quando dice il nome del signore, Chiarchiaro, loro cambiano faccia e, subito, uno si mette le mani in tasca, uno tocca un oggetto di ferro, uno fa le corna, qualcuno, semplicemente, gli dice: But when he says the name of the gentleman, Chiarchiaro, they change their faces and, immediately, one puts his hands in his pockets, one touches an iron object, one makes horns, someone, simply, says to him:

‒ In nome del Cielo, vuoi stare zitto? - In Heaven's name, will you shut up? !

Ma non può stare zitto, il magro giudice D'Andrea. But he cannot keep quiet, the thin Judge D'Andrea. E poco dopo torna di nuovo a parlare del povero Chiarchiaro. And shortly afterwards he comes back again to talk about poor Chiarchiaro. Non pensa ad altro, solo a questo: uno jettatore che chiede un processo contro due persone che hanno fatto le corna davanti a lui. That's all he thinks about, just this: a jester who demands a trial against two people who have horned in front of him.

Come può vincere? How can he win? Da molti anni è famoso come jettatore, nel paese. He has been famous as a jester in the country for many years. E i due signori? What about the two gentlemen? Possono perdere il processo solo perché fanno le corna quando lui passa? Can they lose the trial just because they make horns when he passes by?

D'Andrea è ancora più nervoso quando incontra gli avvocati dei due signori: il magrissimo Grigli e il grasso Manin Baracca che, mentre ride, mostra un grande corno appena comprato e dice che questo processo è una grande festa per tutte le persone del paese. D'Andrea is even more nervous when he meets the attorneys for the two gentlemen: the skinny Grigli and the fat Manin Baracca, who, while laughing, shows a big horn he just bought and says this trial is a big celebration for all the people in the village.

Ma il giudice D'Andrea non vuole la festa. But Judge D'Andrea does not want the party. Per questo chiama Chiarchiaro nel suo ufficio: Chiarchiaro deve rinunciare al processo, perché non può vincerlo e, dopo, i problemi possono solo crescere. That is why he calls Chiarchiaro to his office: Chiarchiaro has to give up the trial, because he cannot win it and, after that, the problems can only grow.

Ma non è facile fare il bene e il giudice D'Andrea capisce questo molto presto, quando Chiarchiaro entra nel suo ufficio. But it is not easy to do good, and Judge D'Andrea realizes this very early on when Chiarchiaro enters his office. Il giudice lo guarda e si arrabbia subito, si alza in piedi e grida: The judge looks at him and immediately gets angry, stands up and shouts:

‒ Ma per piacere! - Please! Che cosa volete fare? What do you want to do? !

Chiarchiaro si è vestito esattamente come uno jettatore. Chiarchiaro dressed exactly like a jester. Barba lunga, occhiali nerissimi rotondi, per sembrare un gufo. Long beard, round black glasses to look like an owl. E un abito largo e, naturalmente, nero. And a loose-fitting dress and, of course, black.

Quando il giudice grida, lui resta calmo: respira forte, fa vedere i denti gialli e dice sottovoce: When the judge shouts, he remains calm: breathing hard, showing his yellow teeth and saying under his breath:

‒ Lei non crede alla sfortuna? - Do you not believe in bad luck?

‒ Ma per niente! - But not at all! Non giochiamo caro Chiarchiaro! Let us not play dear Chiarchiaro! È matto? Is he crazy? Si sieda. Sit down.

Vuole mettergli anche una mano sulla spalla, ma Chiarchiaro non vuole: He also wants to put a hand on his shoulder, but Chiarchiaro won't:

‒ No, signor giudice, non mi tocchi! - No, Mr. Judge, don't touch me! Meglio di no! Better not! O lei, come è vero Dio, diventa cieco! O you, how true God is, go blind!

Il giudice lo guarda per un po', freddo e poi dice: The judge looks at him for a while, cold and then says:

‒ Io sono qui per il suo bene. - I am here for his sake. Là c'è una sedia, si sieda. There is a chair over there, sit down.

Charchiaro si siede, poi risponde al giudice: Charchiaro sits down, then answers the judge:

‒ Per il mio bene? - For my sake? Lei pensa di fare il mio bene? Do you think you are doing my good? Solo perché dice che io non sono uno jettatore? Just because he says I'm not a joker?

‒ Va bene, allora dico che anche io credo a questa storia. - All right, so I say that I also believe this story. Va bene così? Is this okay?

‒ No! ‒ risponde Chiarchiaro, più serio che mai. - Chiarchiaro replies, more serious than ever. ‒ Lei deve crederci veramente e deve fare il processo! - She must truly believe it and go through the process!

‒ Questo è un po' difficile, ‒ sorride in modo amaro D'Andrea, ‒ il processo non è la cosa migliore per lei. - This is a bit difficult, - D'Andrea smiles bitterly, - the process is not the best thing for her. Soprattutto se poi lei si veste così. Especially if she then dresses like this.

‒ Non è vero signor giudice. - Not true, Mr. Judge.

‒ Come, no? - How, no? Prima chiede un processo contro due giovani perché dicono che lei è uno jettatore. First he calls for a trial against two young men because they say you are a jester. E poi lei viene qui vestito come uno jettatore e dice che anche io devo crederci? And then you come here dressed like a jester and say I have to believe it too?

‒ Sì!

‒ E non è strano questo? - And isn't that strange?

‒ Signor giudice, lei non capisce niente. - Mr. Judge, you don't understand anything.

Il giudice non sa più che cosa pensare. The judge no longer knows what to think.

‒ Forse ha ragione, ma mi dica perché io non capisco niente. - You may be right, but tell me why I don't understand anything.

‒ Lei sa che i due giovani hanno un avvocato: Manin Baracca. - She knows that the two young people have a lawyer: Manin Baracca.

‒ Sì, questo lo so. - Yes, I know that.

‒ Ma non sa che io ho dato a Baracca le prove: non solo le prove di cosa fanno i due giovani quando mi vedono, ma anche le prove, i documenti, di cosa io ho il potere di fare, come jettatore. - But he doesn't know that I gave Baracca the evidence: not only the evidence of what the two young men do when they see me, but also the evidence, the documents, of what I have the power to do, as a jester.

‒ Voi? - Do you? Da Baracca? Baracca's? E perché? Why? Capisco meno di prima… Avete dato le prove contro di voi? I understand less than before... Have you given evidence against you? E allora perché volete il processo? Then why do you want the trial?

Chiarchiaro si alza, allarga le braccia e grida: Chiarchiaro stands up, spreads his arms and shouts:

‒ Ma perché io voglio perdere il processo! - But why do I want to lose the trial! Voglio, signor giudice, un documento. I want, Mr. Judge, a document. Un documento dove è scritto che ho questo potere. A document where it is written that I have this power. Questo potere ora, signor giudice, è l'unica ricchezza che ho! This power now, Mr. Judge, is the only wealth I have!

‒ Povero caro Chiarchiaro mio! - My poor dear Chiarchiaro! Una bella ricchezza… e cosa fai, poi, con questo documento? Quite a wealth-and what do you do, then, with this document?

‒ Cosa faccio? - What do I do? Lei, per fare il giudice, anche se non è molto bravo, ha preso una laurea, vero? You, in order to be a judge, even though you are not very good at it, you took a degree, didn't you?

‒ La laurea, sì.

‒ E io voglio la laurea da jettatore! - And I want the degree of jettor! La mia patente, con la firma del Tribunale del Re! My license, with the signature of the King's Court!

‒ E poi? - Then what?

‒ Signor giudice, mi hanno ucciso. - Mr. Judge, they killed me. Non lavoro più, mi hanno mandato via dal mio ufficio perché alcuni dicono che sono uno jettatore. I don't work anymore, they sent me away from my office because some people say I'm a jester. Ho una moglie molto malata e due figlie, che non possono trovare marito, perché sono figlie di uno jettatore. I have a very sick wife and two daughters, who cannot find husbands because they are the daughters of a jester. E allora posso fare solo questo come lavoro ormai: il lavoro di jettatore. And then I can only do this as a job now: the job of a jester. E ho bisogno della patente! And I need a driver's license!

‒ E poi?

‒ E poi… ci sono tante case da gioco, in questo paese. - Also-there are so many gambling houses in this country. Mi metto vicino alla porta, loro mi pagano, e io vado via. I stand by the door, they pay me, and I leave. Poi mi metto vicino ad un'altra casa. Then I stand next to another house. Poi mi metto vicino ai bar, ai negozi… Questo, questo solo può essere il mio lavoro. Then I put myself near the bars, near the stores... This, this alone can be my job. Tutti mi pagheranno! Everyone will pay me! La loro ignoranza che è stata la mia rovina, deve essere il mio futuro! Their ignorance that has been my downfall must be my future!

Mentre Chiarchiaro parla, il signor giudice ha la testa tra le mani. As Chiarchiaro speaks, Mr. Judge has his head in his hands. Chiarchiaro finisce di parlare, ma il giudice non ha parole. Chiarchiaro finishes speaking, but the judge is at a loss for words. Cosa può dire? What can you say? È triste. Allora abbraccia Chiarchiaro, lo stringe forte, per tanto tempo. So he hugs Chiarchiaro, holding him tightly, for a long time.

‒ Signor giudice, mi vuole veramente bene? - Mr. Judge, do you really love me? Allora deve fare il processo e io devo perdere. Then he has to do the trial and I have to lose.

‒ La patente…? - License...?

Chiarchiaro si alza, batte il bastone e con una faccia molto seria risponde: Chiarchiaro stands up, taps his cane and with a very serious face replies:

‒ La patente! - License.