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La coscienza di Zeno (Graded Reader), Capitolo 9. Psicanalisi

Capitolo 9. Psicanalisi

3 maggio 1915

Ho finalmente finito la mia cura con la psicanalisi. Sono passati sei mesi e mi sento peggio di prima. Devo ancora dire addio al mio dottore. A Trieste, dopo lo scoppio della guerra, mi annoio e allora scrivo. Penso che scrivere mi servirà a guarire, questa volta. È tutta colpa del dottore… E pensare che io che mi fidavo di lui!

Le cure del dottor S. servono solo a ingannare donne stupide. Sono tutte illusioni! Sapete qual era, secondo lui, la mia malattia? Quella di cui parlava Sofocle, la malattia di Edipo: io amavo mia madre e volevo uccidere mio padre. Che bugia, che falsità! I miei ricordi e le mie emozioni per lui erano un segno della mia guarigione. Io invece inventavo per lui immagini e sogni da raccontare. Raccontavo della gelosia verso mio fratello, che poteva giocare a casa invece che andare a scuola. Raccontavo i pensieri su mia madre, che nei sogni era sempre uguale alla fotografia che ho vicino al letto. Secondo il dottore io amavo sempre donne simili a mia madre. E si chiedeva perché ora, che avevo capito tutto, non mi sentivo guarito. Non volevo proprio capirlo, diceva lui! Così, per prenderlo in giro, inventavo altri sogni. Facevo finta di sognare mia madre e raccontavo bugie. Mi divertivo.

Secondo lui avevo sempre bisogno di odiare qualcuno. Prima mio padre, che forse sul letto di morte mi aveva dato veramente uno schiaffo. Poi Malfenti, mio suocero, poi mia moglie, che avevo tradito. E poi avevo odiato anche Guido, secondo il caro dottore. Insomma, il rapporto con il mio dottore era una lotta continua. E lo pagavo anche!

Un giorno ho incontrato per strada il dottor S. Mi ha chiesto se avevo deciso di lasciare la cura. È stato gentile, perché voleva che tornassi da lui. Gli ho detto che avevo affari importanti e problemi di famiglia e che sarei tornato presto.

– Studi il suo animo, signor Cosini. Vedrà che è cambiato. La aspetto.

In verità con il suo aiuto, studiando il mio animo, ho solo guadagnato nuove malattie! Ora devo guarire dalla sua cura. Non penso ai sogni e non penso ai ricordi. Per colpa di sogni e ricordi la mia mente è diventata inquieta. Non voglio diventare pazzo, quindi basta con queste stupide cure.

15 maggio 2015

Abbiamo passato due giorni di festa a Lucinico nella nostra casa per le vacanze. Mio figlio Alfio doveva prendere aria buona. Sono stato un intero pomeriggio da solo a guardare il fiume Isonzo sulla riva. Le nuvole si muovevano veloci al vento ma il sole era caldo. Mi sentivo bene e riflettevo. Per un attimo non mi sentivo debole né incapace. Sorridevo alla vita e alla mia malattia. Nella mia vita le donne avevano una parte molto importante. Sono vecchio e le donne non mi guardano più. Ma io le guardo, eccome se le guardo!

Teresina, la figlia del contadino, abitava vicino alla nostra casa per le vacanze. Il padre aveva perso la moglie da due anni e Teresina, la più grande dei figli, era diventata come una mamma. Era grossa e lavorava molto. Guidava l'asino e trasportava l'erba. L'anno prima era ancora una bambina, ma quest'anno era cresciuta. La faccia rotonda, la pelle scura, i piedi nudi… era il simbolo della salute! Le guardavo le gambe scure e giovani.

– Non hai ancora uno sposo? Devi averne uno!

– Se ne prendo uno sarà più giovane di lei!

– E quando penserai ai vecchi, Teresina?

– Quando sarò vecchia anch'io!

– Ma allora i vecchi non ti vorranno! Ascoltami, io li conosco.

Ma lei era già andata via, lontana, con l'asino, illuminata dal sole. Io ero in ombra, come tutti i vecchi.

26 giugno 1915

La guerra è arrivata proprio qui! Finora ascoltavo le storie di guerra come fossero racconti di storia. Non ero preoccupato, fino a quel momento. La guerra è arrivata e la mia vita è diventata un disastro. Di colpo mi ha portato via tutta la famiglia e anche gli Olivi. Da un giorno all'altro grandi novità. Da ieri sono più tranquillo perché dopo un mese ho avuto notizie sulla mia famiglia. Sono sani e salvi a Torino. Non speravo più di rivederli. Passo tutta la giornata in ufficio. Non ho niente da fare ma gli Olivi, padre e figlio, sono partiti, perché cittadini italiani. E i miei lavoratori sono andati in guerra a combattere. In questo stato mi sento lontano dalla malattia e dalla salute. Cammino per le strade tristi della mia città. Sono fortunato perché non vado in guerra e perché ogni giorno posso mangiare. Rispetto a tutti gli altri mi sento felice.

La guerra e io ci siamo incontrati in modo violento. Eravamo tutti a Lucinico. Appena svegli, Augusta mi ha detto che mia figlia, sempre più bella e simile ad Ada, voleva delle rose. Sono uscito senza giacca né cappello, per andare a piedi in campagna. Respiravo aria buona. Arrivato al campo di patate dove Teresina, i fratelli e suo padre lavoravano, ho chiesto al padre se potevo tagliare qualche rosa dal suo giardino.

– Ma lei non ha sentito niente?

– Cosa?

– Dicono che è scoppiata la guerra!

– Lo sappiamo tutti! Da un anno circa, – ho risposto.

– Non parlo di quella guerra. Parlo di quella con il confine italiano. Non sa nulla?

– Ma no, cosa dice? Se io non so nulla vuol dire che non è vero! Vengo da Trieste e lì si dice che la guerra non arriverà da noi. Lo dicono anche a Roma.

– Bene, allora. Sono più tranquillo. Potremo mangiare queste belle patate. Bene, bene. Ci sono tanti bugiardi al mondo!

– Se anche arriva la guerra di certo non sarà combattuta qui!

Se la notizia era vera, Lucinico si trovava troppo vicina al confine. Forse era meglio tornare a Trieste. Dovevo parlarne con Augusta.

Tornando indietro ho incontrato un plotone di soldati che marciava verso Lucinico. Ho camminato un po' dietro di loro. Ero molto inquieto e volevo essere a casa e bere il mio caffè. Ho girato per una strada e di colpo un soldato, con il fucile puntato, mi ha fermato.

Zurüch! Indietro!

Ho cambiato strada. Volevo tornare a casa e bere il mio caffè! Arrivato sopra alla collina c'era il plotone di soldati di prima. Alcuni riposavano sotto gli alberi, altri facevano la guardia, altri ancora leggevano una mappa con un ufficiale. Non avevo nemmeno il cappello per salutarli. Così ho fatto un bel sorriso e sono andato vicino all'ufficiale, che si è messo a urlare.

Was will der dumme Kerl hier? Cosa vuole quello stupido?

Ho cambiato ancora strada ma l'ufficiale mi ha fermato con il fucile puntato. Che maleducato! Per farlo ridere gli ho detto che mi aspettava il mio caffè, a casa. Lui non rideva. Gli ho detto anche che c'era anche mia moglie, che mi aspettava.

Auch Ihre Frau wird von anderen gegessen werden. Anche vostra moglie sarà mangiata da altri.

Mi ha ordinato di andarmene per sempre da Lucinico.

Haben Sie verstanden? Avete capito?

– Devo prendere la mia giacca e il cappello a casa. Dove devo passare?

L'ufficiale ha urlato: se gli chiedevo ancora qualcosa mi sparava.

Wo der Teufel Sie tragen will! Vada dove il diavolo la porterà!

Ha ordinato a un soldato di portarmi giù dalla collina. Dovevo sparire per sempre e andare verso Gorizia.

Marsch! Avanti, in marcia!

Il soldato era più gentile e voleva da me notizie sulla guerra. Nemmeno i soldati avevano capito bene cosa stava succedendo. Mi ha consigliato di non tornare più a Lucinico e di andare invece a Trieste. Qui potevo chiedere un permesso speciale per la mia famiglia.

– A Trieste? Senza giacca senza cappello e… senza caffè?

– Subito. La strada più veloce va per Trieste.

Così sono partito verso Gorizia, per prendere il treno di mezzogiorno per Trieste. Non mangiavo e non fumavo da ore. Mi sentivo leggero. Camminando, stanco, sono arrivato a Gorizia. Ho provato a telefonare ad Augusta ma nessuno mi rispondeva. Mi hanno spiegato che Lucinico non rispondeva a nessuna telefonata dalla mattina. Lucinico era sulla linea del fuoco, era chiaro! Dovevo correre in stazione e andare dai miei.

Durante il viaggio è scoppiata la guerra. Il treno viaggiava bene, senza problemi. Mi dispiaceva di aver lasciato i miei in quel modo strano, senza spiegare nulla. Chissà cosa pensavano di me... Allora lì la guerra non era ancora arrivata, per fortuna. Sicuramente Augusta e i bimbi erano in viaggio. Mi sentivo tranquillo, così tranquillo che mi sono addormentato. Arrivato a Trieste era ormai notte. Mi sono svegliato per la fame. In altri momenti mi sarei arrabbiato molto di non poter mangiare qualcosa ma quel giorno sentivo tutto il peso di un fatto storico così importante.

Il treno era fermo a Sassonia di Trieste. Non vedevo il mare, era buio e c'era un po' di nebbia, ma sentivo che era molto vicino. Qua e là si vedevano molti incendi. La gente correva per strada. A casa mi sono sdraiato sul letto, stanchissimo. Nella testa avevo speranze e dubbi che lottavano tra loro. Prima di cadere nel sonno e nel mondo dei sogni, ho pensato a cose positive.

Ora so che la mia famiglia è sana e salva e sono più tranquillo. Non ho molto da fare. L'attività commerciale è ferma, non si vende e non si compra. Il commercio tornerà con la pace. L'Olivi si è trasferito in Svizzera. Io sto fermo e non faccio nulla.

24 marzo 1916

Da maggio dell'anno scorso non ho più toccato questo diario. Dalla Svizzera il dottor S. mi scrive pregandomi di mandargli le cose nuove che ho scritto. Che cosa strana… Non mi fa problemi mandargli queste parole, così capirà cosa penso di lui e delle sue cure. Ho poco tempo, in questo periodo, la mia attività commerciale occupa quasi tutte le giornate ma al dottor S. voglio dire la verità, ho le idee chiare. Lui crede che gli spedirò i miei pensieri sulle malattie, i miei sogni, le mie paure. Invece leggerà la descrizione di una salute ottima, perfetta: io sono guarito! Non voglio fare psicanalisi e non ne ho bisogno. Sono fortunato rispetto a tutti gli altri, certo. Non sono sano al confronto con gli altri che stanno male: sono proprio io che sono sano, assolutamente sano e guarito da ogni male.

Non sono mai stato malato. Non ho mai avuto bisogno di cure. Dolore e amore: la vita, insomma. La vita non è una malattia solo perché fa male. Dico la verità: per capire la mia salute ho dovuto sopportare tanti cambiamenti. Ho dovuto lottare e vincere. Il mio commercio mi ha guarito e voglio che il dottor S. lo sappia. Prima, fino al mese di agosto dell'anno scorso, sono rimasto immobile e fermo a guardare il mondo che si disperava. Poi ho cominciato a comprare. A comprare qualsiasi cosa, perché in guerra tutto cambia. Comprare significava essere forti, vincere su tutto, anche sulla guerra: questa è stata la mia fortuna! Olivi, che non era a Trieste in quel periodo, non mi avrebbe permesso di fare così. Era troppo pericoloso. Invece ho avuto ragione. Facevo affari con l'oro, con l'incenso, con tanto altro. Mentre compravo e avevo il denaro tra le mani mi sentivo invincibile, forte, in piena salute. Il mio animo era pieno di speranza. Che vittoria!

Il dottore vede la mia vita come un segno della malattia. Invece è la vita stessa che è come la malattia. Ha dei giorni di crisi e dei giorni di salute, ha dei momenti migliori e dei momenti peggiori. Però è diversa dalle altre malattie perché la vita è sempre mortale: la vita non può avere una cura alla fine. Non possiamo volere così tanto. La vita è inquinata fin dalle radici e non sopporta le cure. L'uomo vuole sostituire alberi e animali, ha inquinato l'aria. Ogni piccolo spazio sarà occupato dall'uomo e noi non avremo più aria. Ogni tentativo di guarire e di cercare la salute piena è inutile. Tutti siamo malati.

L'animale può migliorare se stesso e il suo corpo. La rondine per esempio ha reso più forte il muscolo per volare, per poter emigrare. Il cavallo è diventato più grande per essere più forte e ha trasformato il suo piede per correre meglio. Tutti gli animali si sono trasformati e migliorati, senza perdere la loro salute. L'uomo no. L'uomo non si è migliorato nel corpo. L'uomo inventa ordigni per fare del male agli altri uomini. Diventa sempre più furbo e sempre più debole. Chi ha inventato questi ordigni era sano e nobile, ma l'uomo che li usa non lo è quasi mai. Più è furbo e più diventa debole. Da qui nasce la malattia.

Questi ordigni creano nuovi malati. Non serve la psicanalisi per capire tutto questo! Forse, per tornare alla salute, è necessario un disastro. Un grandissimo disastro, prodotto dagli ordigni, che servirà per farci tornare alla salute. Un uomo un giorno, nella sua stanza segreta, inventerà un esplosivo senza paragoni per far scoppiare la Terra. Gli altri esplosivi a confronto di questo saranno come dei giocattoli che non fanno male a nessuno. E allora ci sarà di sicuro un altro uomo, simile a tutti gli altri ma un po' più malato rispetto a loro, che prenderà questo esplosivo e andrà fino al centro della Terra. Lo metterà nel punto dove l'effetto dello scoppio sarà massimo. Ci sarà una grande esplosione. E la Terra tornerà a essere una nebulosa che si muove nello spazio. Una nebulosa senza malattie.


Capitolo 9. Psicanalisi Kapitel 9. Psychoanalyse Chapter 9. Psychoanalysis Capítulo 9. Psicoanálisis Chapitre 9. La psychanalyse Capítulo 9. A psicanálise

3 maggio 1915

Ho finalmente finito la mia cura con la psicanalisi. J'ai enfin terminé mon traitement par la psychanalyse. Sono passati sei mesi e mi sento peggio di prima. Six mois ont passé et je me sens encore plus mal qu'avant. Devo ancora dire addio al mio dottore. Je dois encore dire au revoir à mon médecin. A Trieste, dopo lo scoppio della guerra, mi annoio e allora scrivo. À Trieste, après la guerre, je me suis ennuyé et j'ai écrit. Penso che scrivere mi servirà a guarire, questa volta. Je pense que l'écriture m'aidera à guérir cette fois-ci. È tutta colpa del dottore… E pensare che io che mi fidavo di lui! C'est la faute du médecin... Et dire que je lui faisais confiance !

Le cure del dottor S. servono solo a ingannare donne stupide. Les traitements du Dr S. ne servent qu'à tromper les femmes stupides. Sono tutte illusioni! Ce sont toutes des illusions ! Sapete qual era, secondo lui, la mia malattia? Savez-vous ce qu'il pensait de ma maladie ? Quella di cui parlava Sofocle, la malattia di Edipo: io amavo mia madre e volevo uccidere mio padre. Celle dont parlait Sophocle, la maladie d'Œdipe : j'aimais ma mère et je voulais tuer mon père. Che bugia, che falsità! Quel mensonge, quelle fausseté ! I miei ricordi e le mie emozioni per lui erano un segno della mia guarigione. Les souvenirs et les émotions que j'avais pour lui étaient un signe de ma guérison. Io invece inventavo per lui immagini e sogni da raccontare. Au lieu de cela, j'ai inventé des images et des rêves pour qu'il les raconte. Raccontavo della gelosia verso mio fratello, che poteva giocare a casa invece che andare a scuola. J'ai raconté la jalousie à l'égard de mon frère, qui pouvait jouer à la maison au lieu d'aller à l'école. Raccontavo i pensieri su mia madre, che nei sogni era sempre uguale alla fotografia che ho vicino al letto. J'ai raconté des pensées sur ma mère, qui ressemblait toujours à la photo que j'ai près de mon lit dans mes rêves. Secondo il dottore io amavo sempre donne simili a mia madre. Selon le médecin, j'ai toujours aimé les femmes semblables à ma mère. E si chiedeva perché ora, che avevo capito tutto, non mi sentivo guarito. Et il s'est demandé pourquoi, alors que j'avais tout compris, je ne me sentais pas guérie. Non volevo proprio capirlo, diceva lui! Je ne voulais vraiment pas le comprendre, a-t-il dit ! Così, per prenderlo in giro, inventavo altri sogni. Alors, pour le taquiner, j'ai inventé d'autres rêves. Facevo finta di sognare mia madre e raccontavo bugie. Je faisais semblant de rêver de ma mère et je racontais des mensonges. Mi divertivo. Je m'amusais.

Secondo lui avevo sempre bisogno di odiare qualcuno. Selon lui, j'ai toujours eu besoin de haïr quelqu'un. Prima mio padre, che forse sul letto di morte mi aveva dato veramente uno schiaffo. D'abord mon père, qui, peut-être sur son lit de mort, m'avait giflé. Poi Malfenti, mio suocero, poi mia moglie, che avevo tradito. Puis Malfenti, mon beau-père, puis ma femme, que j'ai trahie. E poi avevo odiato anche Guido, secondo il caro dottore. J'avais aussi détesté Guido, selon le cher docteur. Insomma, il rapporto con il mio dottore era una lotta continua. En bref, la relation avec mon médecin était une lutte constante. E lo pagavo anche! Et je l'ai payé aussi !

Un giorno ho incontrato per strada il dottor S. Mi ha chiesto se avevo deciso di lasciare la cura. Un jour, j'ai rencontré le Dr S dans la rue. Il m'a demandé si j'avais décidé d'abandonner le traitement. È stato gentile, perché voleva che tornassi da lui. Il était gentil, parce qu'il voulait que je revienne vers lui. Gli ho detto che avevo affari importanti e problemi di famiglia e che sarei tornato presto. Je lui ai dit que j'avais d'importants problèmes professionnels et familiaux et que je reviendrais bientôt.

– Studi il suo animo, signor Cosini. - Etudiez votre âme, Monsieur Cosini. Vedrà che è cambiato. Il verra qu'il a changé. La aspetto. Je vous attends.

In verità con il suo aiuto, studiando il mio animo, ho solo guadagnato nuove malattie! En vérité, avec son aide, en étudiant mon âme, je n'ai fait que gagner de nouvelles maladies ! Ora devo guarire dalla sua cura. Je dois maintenant me remettre de son traitement. Non penso ai sogni e non penso ai ricordi. Je ne pense pas aux rêves et je ne pense pas aux souvenirs. Per colpa di sogni e ricordi la mia mente è diventata inquieta. À cause des rêves et des souvenirs, mon esprit est devenu agité. Non voglio diventare pazzo, quindi basta con queste stupide cure. Je ne veux pas devenir folle, donc plus de traitements stupides.

15 maggio 2015

Abbiamo passato due giorni di festa a Lucinico nella nostra casa per le vacanze. Nous avons passé deux jours de fête à Lucinico dans notre maison de vacances. Mio figlio Alfio doveva prendere aria buona. Mon fils Alfio a dû prendre l'air. Sono stato un intero pomeriggio da solo a guardare il fiume Isonzo sulla riva. J'ai passé tout un après-midi seul à observer la rivière Soča sur la berge. Le nuvole si muovevano veloci al vento ma il sole era caldo. Les nuages se déplacent rapidement sous l'effet du vent, mais le soleil est chaud. Mi sentivo bene e riflettevo. Je me suis sentie bien et j'ai réfléchi. Per un attimo non mi sentivo debole né incapace. Pendant un instant, je ne me suis pas sentie faible ou incapable. Sorridevo alla vita e alla mia malattia. Je souriais à la vie et à ma maladie. Nella mia vita le donne avevano una parte molto importante. Les femmes ont joué un rôle très important dans ma vie. Sono vecchio e le donne non mi guardano più. Je suis vieux et les femmes ne me regardent plus. Ma io le guardo, eccome se le guardo! Mais je les regarde, je les regarde !

Teresina, la figlia del contadino, abitava vicino alla nostra casa per le vacanze. Teresina, la fille du fermier, vivait près de notre maison de vacances. Il padre aveva perso la moglie da due anni e Teresina, la più grande dei figli, era diventata come una mamma. Le père avait perdu sa femme deux ans auparavant et Teresina, l'aînée des enfants, était devenue comme une mère. Era grossa e lavorava molto. Elle était grande et travaillait dur. Guidava l'asino e trasportava l'erba. Il conduisait l'âne et portait l'herbe. L'anno prima era ancora una bambina, ma quest'anno era cresciuta. L'année précédente, elle était encore une enfant, mais cette année, elle a grandi. La faccia rotonda, la pelle scura, i piedi nudi… era il simbolo della salute! Le visage rond, la peau foncée, les pieds nus... il était le symbole de la santé ! Le guardavo le gambe scure e giovani. J'ai regardé ses jeunes jambes foncées.

– Non hai ancora uno sposo? - Vous n'avez pas encore de marié ? Devi averne uno! Vous devez en avoir un !

– Se ne prendo uno sarà più giovane di lei! - Si j'en ai un, il sera plus jeune qu'elle !

– E quando penserai ai vecchi, Teresina? - Et quand penserez-vous aux personnes âgées, Teresina ?

– Quando sarò vecchia anch'io! - Quand je serai vieux moi aussi !

– Ma allora i vecchi non ti vorranno! - Mais les personnes âgées ne voudront plus de vous ! Ascoltami, io li conosco. Ecoutez-moi, je les connais.

Ma lei era già andata via, lontana, con l'asino, illuminata dal sole. Mais elle était déjà partie, loin, avec l'âne, éclairée par le soleil. Io ero in ombra, come tutti i vecchi. J'étais à l'ombre, comme tous les vieillards.

26 giugno 1915

La guerra è arrivata proprio qui! La guerre est arrivée ici même ! Finora ascoltavo le storie di guerra come fossero racconti di storia. Jusqu'à présent, j'écoutais les récits de guerre comme s'il s'agissait de récits historiques. Non ero preoccupato, fino a quel momento. Je n'étais pas inquiet jusqu'à ce moment-là. La guerra è arrivata e la mia vita è diventata un disastro. La guerre est arrivée et ma vie est devenue un désastre. Di colpo mi ha portato via tutta la famiglia e anche gli Olivi. Soudain, il a emmené toute ma famille, ainsi que les Oliviers. Da un giorno all'altro grandi novità. D'un jour à l'autre, une grande nouvelle. Da ieri sono più tranquillo perché dopo un mese ho avuto notizie sulla mia famiglia. Depuis hier, je suis plus calme car, après un mois, j'ai eu des nouvelles de ma famille. Sono sani e salvi a Torino. Ils sont sains et saufs à Turin. Non speravo più di rivederli. Je n'espérais plus les revoir. Passo tutta la giornata in ufficio. Je passe toute la journée au bureau. Non ho niente da fare ma gli Olivi, padre e figlio, sono partiti, perché cittadini italiani. Je n'ai rien à faire, mais les Olivi, père et fils, sont partis parce qu'ils sont citoyens italiens. E i miei lavoratori sono andati in guerra a combattere. Et mes ouvriers sont partis à la guerre pour se battre. In questo stato mi sento lontano dalla malattia e dalla salute. Dans cet état, je me sens loin de la maladie et de la santé. Cammino per le strade tristi della mia città. Je marche dans les rues tristes de ma ville. Sono fortunato perché non vado in guerra e perché ogni giorno posso mangiare. J'ai la chance de ne pas aller à la guerre et de pouvoir manger tous les jours. Rispetto a tutti gli altri mi sento felice. Par rapport aux autres, je me sens heureux.

La guerra e io ci siamo incontrati in modo violento. La guerre et moi nous sommes rencontrés de manière violente. Eravamo tutti a Lucinico. Nous étions tous à Lucinico. Appena svegli, Augusta mi ha detto che mia figlia, sempre più bella e simile ad Ada, voleva delle rose. Dès mon réveil, Augusta m'a dit que ma fille, qui était de plus en plus belle et ressemblait de plus en plus à Ada, voulait des roses. Sono uscito senza giacca né cappello, per andare a piedi in campagna. Je suis sortie sans veste ni chapeau, pour me promener dans la campagne. Respiravo aria buona. J'ai respiré un bon air. Arrivato al campo di patate dove Teresina, i fratelli e suo padre lavoravano, ho chiesto al padre se potevo tagliare qualche rosa dal suo giardino. En arrivant au champ de pommes de terre où travaillaient Teresina, ses frères et son père, j'ai demandé à ce dernier si je pouvais couper quelques roses dans son jardin.

– Ma lei non ha sentito niente? - Mais vous n'avez rien entendu ?

– Cosa?

– Dicono che è scoppiata la guerra! - On dit que la guerre a éclaté !

– Lo sappiamo tutti! - Nous le savons tous ! Da un anno circa, – ho risposto. Depuis un an environ", ai-je répondu.

– Non parlo di quella guerra. - Je ne parle pas de cette guerre. Parlo di quella con il confine italiano. Je parle de celle avec la frontière italienne. Non sa nulla? Vous ne savez rien ?

– Ma no, cosa dice? - Mais non, que dit-elle ? Se io non so nulla vuol dire che non è vero! Si je ne sais rien, c'est que ce n'est pas vrai ! Vengo da Trieste e lì si dice che la guerra non arriverà da noi. Je viens de Trieste et on dit là-bas que la guerre ne nous atteindra pas. Lo dicono anche a Roma. C'est aussi ce que l'on dit à Rome.

– Bene, allora. - Eh bien, dans ce cas. Sono più tranquillo. Je suis plus calme. Potremo mangiare queste belle patate. Nous pouvons manger ces belles pommes de terre. Bene, bene. Ci sono tanti bugiardi al mondo! Il y a tant de menteurs dans le monde !

– Se anche arriva la guerra di certo non sarà combattuta qui! - Si la guerre éclate, ce n'est certainement pas ici qu'elle se déroulera !

Se la notizia era vera, Lucinico si trovava troppo vicina al confine. Si la nouvelle est vraie, Lucinico est trop proche de la frontière. Forse era meglio tornare a Trieste. Peut-être vaut-il mieux retourner à Trieste. Dovevo parlarne con Augusta. J'ai dû en parler à Augusta.

Tornando indietro ho incontrato un plotone di soldati che marciava verso Lucinico. Sur le chemin du retour, j'ai rencontré un peloton de soldats marchant vers Lucinico. Ho camminato un po' dietro di loro. J'ai marché un peu derrière eux. Ero molto inquieto e volevo essere a casa e bere il mio caffè. J'étais très agité et je voulais rester à la maison et boire mon café. Ho girato per una strada e di colpo un soldato, con il fucile puntato, mi ha fermato. J'ai tourné dans une rue et soudain un soldat, fusil pointé, m'a arrêté.

– __Zurüch!__ Indietro! - Retour ! Retour !

Ho cambiato strada. J'ai changé d'itinéraire. Volevo tornare a casa e bere il mio caffè! Je voulais rentrer chez moi et boire mon café ! Arrivato sopra alla collina c'era il plotone di soldati di prima. Le peloton de soldats de la veille arrive par la colline. Alcuni riposavano sotto gli alberi, altri facevano la guardia, altri ancora leggevano una mappa con un ufficiale. Certains se reposent sous les arbres, d'autres montent la garde, d'autres encore lisent une carte avec un officier. Non avevo nemmeno il cappello per salutarli. Je n'avais même pas mis mon chapeau pour les accueillir. Così ho fatto un bel sorriso e sono andato vicino all'ufficiale, che si è messo a urlare. J'ai donc fait un grand sourire et je me suis approché de l'officier, qui a commencé à crier.

– __Was will der dumme Kerl hier?__ Cosa vuole quello stupido? - Qu'est-ce que veut der dumme Kerl hier ? Que veut ce type stupide ?

Ho cambiato ancora strada ma l'ufficiale mi ha fermato con il fucile puntato. J'ai à nouveau changé d'itinéraire, mais l'agent m'a arrêté sous la menace d'une arme. Che maleducato! Quelle impolitesse ! Per farlo ridere gli ho detto che mi aspettava il mio caffè, a casa. Pour le faire rire, je lui ai dit que mon café m'attendait à la maison. Lui non rideva. Il ne rit pas. Gli ho detto anche che c'era anche mia moglie, che mi aspettava. Je lui ai également dit que ma femme était là, qu'elle m'attendait.

– __Auch Ihre Frau wird von anderen gegessen werden.__ Anche vostra moglie sarà mangiata da altri. - Auch Ihre Frau wird von anderen gegessen werden. Votre femme sera également mangée par d'autres.

Mi ha ordinato di andarmene per sempre da Lucinico. Il m'a ordonné de quitter Lucinico pour toujours.

– __Haben Sie verstanden?__ Avete capito? - Haben Sie verstanden ? Avez-vous compris ?

– Devo prendere la mia giacca e il cappello a casa. - Je dois ramener ma veste et mon chapeau à la maison. Dove devo passare? Où dois-je aller ?

L'ufficiale ha urlato: se gli chiedevo ancora qualcosa mi sparava. L'officier a crié : si je lui demandais quelque chose de plus, il me tirerait dessus.

– __Wo der Teufel Sie tragen will!__ Vada dove il diavolo la porterà! - Wo der Teufel Sie tragen will ! Allez là où le diable vous emmènera !

Ha ordinato a un soldato di portarmi giù dalla collina. Il a ordonné à un soldat de me porter en bas de la colline. Dovevo sparire per sempre e andare verso Gorizia. Je devais disparaître à jamais et aller à Gorizia.

– __Marsch!__ Avanti, in marcia! - Marche ! Marche avant !

Il soldato era più gentile e voleva da me notizie sulla guerra. Le soldat était plus gentil et voulait que je lui donne des nouvelles de la guerre. Nemmeno i soldati avevano capito bene cosa stava succedendo. Même les soldats ne comprenaient pas vraiment ce qui se passait. Mi ha consigliato di non tornare più a Lucinico e di andare invece a Trieste. Il m'a conseillé de ne pas retourner à Lucinico et d'aller plutôt à Trieste. Qui potevo chiedere un permesso speciale per la mia famiglia. Ici, je pourrais demander une autorisation spéciale pour ma famille.

– A Trieste? Senza giacca senza cappello e… senza caffè? Pas de veste, pas de chapeau et... pas de café ?

– Subito. - Aujourd'hui. La strada più veloce va per Trieste. L'itinéraire le plus rapide passe par Trieste.

Così sono partito verso Gorizia, per prendere il treno di mezzogiorno per Trieste. Je suis donc partie pour Gorizia, afin de prendre le train de midi pour Trieste. Non mangiavo e non fumavo da ore. Je n'avais pas mangé ni fumé depuis des heures. Mi sentivo leggero. Je me suis sentie légère. Camminando, stanco, sono arrivato a Gorizia. En marchant, fatigué, je suis arrivé à Gorizia. Ho provato a telefonare ad Augusta ma nessuno mi rispondeva. J'ai essayé de téléphoner à Augsbourg, mais personne n'a répondu. Mi hanno spiegato che Lucinico non rispondeva a nessuna telefonata dalla mattina. Ils m'ont expliqué que Lucinico n'avait répondu à aucun appel téléphonique depuis le matin. Lucinico era sulla linea del fuoco, era chiaro! Lucinico était dans la ligne de mire, c'était clair ! Dovevo correre in stazione e andare dai miei. J'ai dû courir jusqu'à la gare pour aller voir mes parents.

Durante il viaggio è scoppiata la guerra. Au cours du voyage, la guerre éclate. Il treno viaggiava bene, senza problemi. Le train a bien circulé, sans aucun problème. Mi dispiaceva di aver lasciato i miei in quel modo strano, senza spiegare nulla. Je regrettais d'avoir quitté mes parents de cette façon étrange, sans rien expliquer. Chissà cosa pensavano di me... Allora lì la guerra non era ancora arrivata, per fortuna. Qui sait ce qu'ils pensaient de moi ? La guerre n'était pas encore arrivée là-bas, heureusement. Sicuramente Augusta e i bimbi erano in viaggio. Augusta et les enfants étaient certainement en voyage. Mi sentivo tranquillo, così tranquillo che mi sono addormentato. Je me suis sentie calme, si calme que je me suis endormie. Arrivato a Trieste era ormai notte. En arrivant à Trieste, il fait nuit. Mi sono svegliato per la fame. Je me suis réveillée avec la faim. In altri momenti mi sarei arrabbiato molto di non poter mangiare qualcosa ma quel giorno sentivo tutto il peso di un fatto storico così importante. En d'autres temps, j'aurais été très en colère de ne pas pouvoir manger quelque chose, mais ce jour-là, j'ai ressenti tout le poids d'un fait historique aussi important.

Il treno era fermo a Sassonia di Trieste. Le train est immobilisé à Sassonia di Trieste. Non vedevo il mare, era buio e c'era un po' di nebbia, ma sentivo che era molto vicino. Je ne voyais pas la mer, il faisait sombre et il y avait un peu de brouillard, mais je sentais qu'elle était très proche. Qua e là si vedevano molti incendi. De nombreux incendies étaient visibles ici et là. La gente correva per strada. Les gens couraient dans les rues. A casa mi sono sdraiato sul letto, stanchissimo. A la maison, je me suis allongée sur mon lit, très fatiguée. Nella testa avevo speranze e dubbi che lottavano tra loro. Dans ma tête, j'avais des espoirs et des doutes qui s'affrontaient. Prima di cadere nel sonno e nel mondo dei sogni, ho pensato a cose positive. Avant de sombrer dans le sommeil et le pays des rêves, j'ai pensé à des choses positives.

Ora so che la mia famiglia è sana e salva e sono più tranquillo. Maintenant, je sais que ma famille est saine et sauve et je suis plus calme. Non ho molto da fare. Je n'ai pas grand-chose à faire. L'attività commerciale è ferma, non si vende e non si compra. L'activité commerciale est au point mort, il n'y a ni vente ni achat. Il commercio tornerà con la pace. Le commerce reviendra avec la paix. L'Olivi si è trasferito in Svizzera. Olivi a déménagé en Suisse. Io sto fermo e non faccio nulla. Je reste immobile et ne fais rien.

24 marzo 1916

Da maggio dell'anno scorso non ho più toccato questo diario. Je n'ai pas touché à ce journal depuis le mois de mai de l'année dernière. Dalla Svizzera il dottor S. mi scrive pregandomi di mandargli le cose nuove che ho scritto. De Suisse, le Dr S. m'écrit pour me demander de lui envoyer les nouvelles choses que j'ai écrites. Che cosa strana… Non mi fa problemi mandargli queste parole, così capirà cosa penso di lui e delle sue cure. Comme c'est étrange... Cela ne me dérange pas de lui envoyer ces mots, pour qu'il comprenne ce que je pense de lui et de ses soins. Ho poco tempo, in questo periodo, la mia attività commerciale occupa quasi tutte le giornate ma al dottor S. voglio dire la verità, ho le idee chiare. J'ai peu de temps ces jours-ci, mon entreprise occupe la majeure partie de mes journées, mais au Dr S. je veux dire la vérité, j'ai des idées claires. Lui crede che gli spedirò i miei pensieri sulle malattie, i miei sogni, le mie paure. Il pense que je lui enverrai mes réflexions sur les maladies, mes rêves, mes craintes. Invece leggerà la descrizione di una salute ottima, perfetta: io sono guarito! Au lieu de cela, il lira une description d'une santé excellente, parfaite : "Je suis guéri ! Non voglio fare psicanalisi e non ne ho bisogno. Je ne veux pas faire de psychanalyse et je n'en ai pas besoin. Sono fortunato rispetto a tutti gli altri, certo. J'ai de la chance par rapport aux autres, bien sûr. Non sono sano al confronto con gli altri che stanno male: sono proprio io che sono sano, assolutamente sano e guarito da ogni male. Je ne suis pas en bonne santé par rapport aux autres malades : c'est moi qui suis en bonne santé, absolument en bonne santé et guéri de tout mal.

Non sono mai stato malato. Je n'ai jamais été malade. Non ho mai avuto bisogno di cure. Je n'ai jamais eu besoin de soins. Dolore e amore: la vita, insomma. La douleur et l'amour : la vie, en somme. La vita non è una malattia solo perché fa male. La vie n'est pas une maladie parce qu'elle fait mal. Dico la verità: per capire la mia salute ho dovuto sopportare tanti cambiamenti. Je dis la vérité : pour comprendre ma santé, j'ai dû subir de nombreux changements. Ho dovuto lottare e vincere. Je devais me battre et gagner. Il mio commercio mi ha guarito e voglio che il dottor S. lo sappia. Mon commerce m'a guéri et je veux que le Dr S. le sache. Prima, fino al mese di agosto dell'anno scorso, sono rimasto immobile e fermo a guardare il mondo che si disperava. Avant cela, jusqu'au mois d'août de l'année dernière, je suis resté immobile et immobile, regardant le monde se désespérer. Poi ho cominciato a comprare. Puis j'ai commencé à acheter. A comprare qualsiasi cosa, perché in guerra tutto cambia. Pour acheter quoi que ce soit, car en temps de guerre, tout change. Comprare significava essere forti, vincere su tutto, anche sulla guerra: questa è stata la mia fortuna! Acheter, c'est être fort, c'est gagner sur tout, même sur la guerre : c'est ma chance ! Olivi, che non era a Trieste in quel periodo, non mi avrebbe permesso di fare così. Olivi, qui n'était pas à Trieste à l'époque, ne m'aurait pas permis de le faire. Era troppo pericoloso. C'était trop dangereux. Invece ho avuto ragione. Au lieu de cela, j'avais raison. Facevo affari con l'oro, con l'incenso, con tanto altro. J'ai fait des affaires avec de l'or, de l'encens, et bien d'autres choses encore. Mentre compravo e avevo il denaro tra le mani mi sentivo invincibile, forte, in piena salute. Lorsque j'ai acheté et que j'ai eu l'argent entre les mains, je me suis sentie invincible, forte, en bonne santé. Il mio animo era pieno di speranza. Mon âme était pleine d'espoir. Che vittoria! Quelle victoire !

Il dottore vede la mia vita come un segno della malattia. Le médecin considère ma vie comme un signe de la maladie. Invece è la vita stessa che è come la malattia. Au contraire, c'est la vie elle-même qui est comme une maladie. Ha dei giorni di crisi e dei giorni di salute, ha dei momenti migliori e dei momenti peggiori. Il y a des bons et des mauvais jours, il y a des bons et des mauvais moments. Però è diversa dalle altre malattie perché la vita è sempre mortale: la vita non può avere una cura alla fine. Cependant, elle est différente des autres maladies parce que la vie est toujours mortelle : il n'y a pas de remède à la fin de la vie. Non possiamo volere così tanto. Nous ne pouvons pas vouloir autant. La vita è inquinata fin dalle radici e non sopporta le cure. La vie est polluée dès la racine et ne résiste pas aux soins. L'uomo vuole sostituire alberi e animali, ha inquinato l'aria. L'homme veut remplacer les arbres et les animaux, il a pollué l'air. Ogni piccolo spazio sarà occupato dall'uomo e noi non avremo più aria. Le moindre espace sera occupé par l'homme et nous n'aurons plus d'air. Ogni tentativo di guarire e di cercare la salute piena è inutile. Toute tentative de guérison et de recherche de la pleine santé est vaine. Tutti siamo malati. Nous sommes tous malades.

L'animale può migliorare se stesso e il suo corpo. L'animal peut s'améliorer et améliorer son corps. La rondine per esempio ha reso più forte il muscolo per volare, per poter emigrare. L'hirondelle, par exemple, s'est musclée pour voler, pour pouvoir migrer. Il cavallo è diventato più grande per essere più forte e ha trasformato il suo piede per correre meglio. Le cheval est devenu plus grand pour être plus fort et a transformé son pied pour mieux courir. Tutti gli animali si sono trasformati e migliorati, senza perdere la loro salute. Tous les animaux se sont transformés et améliorés, sans perdre leur santé. L'uomo no. L'homme ne le fait pas. L'uomo non si è migliorato nel corpo. L'homme n'a pas amélioré son corps. L'uomo inventa ordigni per fare del male agli altri uomini. L'homme invente des dispositifs pour nuire à d'autres hommes. Diventa sempre più furbo e sempre più debole. Il devient de plus en plus intelligent et de plus en plus faible. Chi ha inventato questi ordigni era sano e nobile, ma l'uomo che li usa non lo è quasi mai. L'inventeur de ces appareils était sain d'esprit et noble, mais l'homme qui les utilise ne l'est guère. Più è furbo e più diventa debole. Plus il est intelligent, plus il s'affaiblit. Da qui nasce la malattia. D'où la maladie.

Questi ordigni creano nuovi malati. Ces dispositifs créent de nouveaux malades. Non serve la psicanalisi per capire tutto questo! Pas besoin de psychanalyse pour le comprendre ! Forse, per tornare alla salute, è necessario un disastro. Une catastrophe est peut-être nécessaire pour retrouver la santé. Un grandissimo disastro, prodotto dagli ordigni, che servirà per farci tornare alla salute. Un énorme désastre, produit par les munitions, qui servira à nous ramener à la santé. Un uomo un giorno, nella sua stanza segreta, inventerà un esplosivo senza paragoni per far scoppiare la Terra. Un jour, dans sa chambre secrète, un homme va inventer un explosif sans pareil pour faire sauter la Terre. Gli altri esplosivi a confronto di questo saranno come dei giocattoli che non fanno male a nessuno. Les autres explosifs seront des jouets comparés à celui-ci. E allora ci sarà di sicuro un altro uomo, simile a tutti gli altri ma un po' più malato rispetto a loro, che prenderà questo esplosivo e andrà fino al centro della Terra. Ensuite, il y aura sûrement un autre homme, semblable à tous les autres mais un peu plus malade qu'eux, qui prendra cet explosif et ira au centre de la Terre. Lo metterà nel punto dove l'effetto dello scoppio sarà massimo. Cela le placera au point où l'effet de la rafale sera le plus important. Ci sarà una grande esplosione. Il y aura une grande explosion. E la Terra tornerà a essere una nebulosa che si muove nello spazio. Et la Terre redeviendra une nébuleuse se déplaçant dans l'espace. Una nebulosa senza malattie. Une nébuleuse sans maladie.