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PODCAST ITALIAN, 05-Da oggi, si cambia!

05-Da oggi, si cambia!

Pronto? Pronto? Sì! Chi è?

Ti sblocchia un record e vengo!

Allì, allò!

Hi!

Cambia l'aria!

Buongiorno!

Buongiorno Matteo, hai detto proprio bene, cambia davvero l'aria sotto diversi punti di vista!

Troppi punti di vista!

È autunno, diciamolo così, introduciamola così, è autunno, piove tanto e se n'è andata la bella stagione!

Adesso ci tocca aspettare!

Diciamo che finalmente da un certo punto di vista è arrivata la pioggia che insomma mancava da troppo in tutta Italia, però come al solito manca, manca, manca e poi ne arriva troppa!

Eh sì, troppa tutta insieme non è un bene, è uno dei segni del cambiamento climatico, ma l'autunno non è solo la stagione delle piogge, no?

No!

Ma è anche la stagione in Italia delle vendemmie, l'Italia è un paese divino, la vendemmia è uno dei periodi più particolari dell'anno e poi ci sono le sagre, insomma è una bella stagione, a te piace?

Bellissimo, anzi quest'anno vorrei approfittare e visitare il più sagre possibile e chissà portare anche con noi i nostri ascoltatori barra telespettatori, mi ritrovo sempre diciamo senza parole quando parlo di persone che ci guardano!

Sì, forse spettatori è la parola giusta, telespettatori fa riferimento quasi soltanto agli spettatori davanti alla televisione, quindi ci porti in giro per l'Italia in questo autunno per sagre, castagne, funghi, vini e quant'altro, bello!

Non vedo l'ora di seguirti in questo viaggio autunnale, a me l'autunno devo essere onesto, piace per i colori, piace per i sapori, basta!

Tu dici? Ma devo dirti la verità, io apprezzo tantissimo il cambio estate-inverno, cioè estate-autunno, quel mesetto di assestamento in cui puoi ancora camminare senza giacche pesanti, lo apprezzo!

Ma la realtà Matteo è che il detto più popolare nella storia della lingua italiana è non ci sono più le mezze stagioni, e se questo era vero vent'anni fa è ancora più vero adesso e noi effettivamente siamo passati da mezza manica settimana scorsa, quindi manica corta, a manica lunga, giubbino, coperte, plaid,

insomma siamo quasi passati istantaneamente in inverno. Sì, è sempre più vero il detto non ci sono più le mezze stagioni, si passa da lenzolino a piumone. Una volta erano molto popolari i giubbini di jeans, non ne ho più da anni. Eh sì, no, non servono più.

Ho la camicia, vestendomi così a cipolla, a strati, quindi la camicia sopra una maglietta a mezza manica, ma adesso non scenderei soltanto in camicia perché l'aria è bella bella fredda.

Qui ci sono cambiamenti radicali e netti.

Poi hai detto all'inizio è cambiata l'aria, non solo in termini meteorologici.

Dove eravamo rimasti?

Eh dove eravamo rimasti Raffaele? Eravamo rimasti...

In cabina elettorale.

Eh, siamo andati in cabina elettorale, sono andato.

Io pure ho fatto il mio dovere di cittadino e in realtà come avevamo detto settimana scorsa queste elezioni politiche italiane sono state le più scontate degli ultimi 30 anni forse, in quanto a risultati tutte quelle che sono state le previsioni pre-voto si sono avverate.

Quindi oggi siamo svegliati con un nuovo governo a guida a Giorgia Meloni, quindi abbiamo per la prima volta un Premier donna, ottima notizia, e governo di centrodestra, anzi togliere anche il centro visto che comunque è il suo partito Fratelli d'Italia, che prende spunto per il nome dall'inno italiano.

È un partito fortemente nazionalista, fortemente schierato a destra, con radici abbiamo detto addirittura fasciste o post fasciste, quindi si può dire a tutti gli effetti un governo di piena destra.

Dalla caduta del fascismo è la prima volta che un partito di destra e basta sale al governo con queste percentuali, sono belle alte.

Eh sì, lo avevamo accennato settimana scorsa, la coalizione di centrodestra ha preso 42-44%, un percentuale di questo tipo, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, ha preso da solo il 26%.

In parole povere vuol dire che avranno la maggioranza sia al senato che alla camera e potranno governare indipendentemente da quella che è l'opposizione.

Diciamo che per certi versi questa anche è una buona notizia perché dovremmo in linea teorica avere un governo stabile che non si appoggia a partiti esterni.

Sì, poi ovviamente conoscendo l'Italia e cosa è stata l'Italia e la politica italiana negli ultimi vent'anni sembra anche un po' strano pensare di riuscire ad avere un governo stabile per cinque anni. Vedremo.

Infatti io non ci credo, all'interno della coalizione ci sono altri partiti, abbiamo menzionato più volte Salvini con la sua Lega che ha avuto risultati deludenti e quindi potrebbe essere un po' geloso di questa mancata leadership.

C'è anche l'eterno Silvio Berlusconi. Ebbene sì, c'è ancora lui. Io non avrei mai pensato di arrivare a parlare di Silvio Berlusconi in età adulta ad un podcast.

Torna in Parlamento a cavallo direi. Lui, voglio soltanto ricordare che era uscito dal Parlamento in quanto era stato condannato e quindi di fatto era incompatibile con cariche istituzionali.

Poi il tempo ha mitigato la pena, lui è tornato candidabile qualche anno fa e tac, Berlusconi torna in Parlamento. Credo automaticamente sarà il senatore più anziano all'interno del nostro Parlamento.

Sì, immagino di sì.

Così, brevemente le linee guida di questa coalizione di centrodestra schierata in maniera molto forte contro quelle che sono le immigrazioni clandestine, parità di genere, quindi diritti per le coppie omosessuali.

Ha dimostrato più volte la sua vicinanza a regimi politici quali quello di Orban in Ungheria e sia Salvini che Berlusconi in passato si sono dichiarati fan, ammiratori ed amici di Vladimir Putin. Sei preoccupato Matteo?

Un po', però c'è poco da fare, quindi dovremmo osservare e cercare di sperare in qualche alternativa interessante la prossima elezione.

Io mi limito a sperare che non si facciano danni dal punto di vista proprio democratico.

Sì, quella è la cosa, l'importante è che i diritti di tutti rimangano inalterati.

Poi le politiche possono cambiare, siamo in una fase complessa post pandemia o forse ancora in pandemia e soprattutto all'interno di una crisi climatica, energetica, politica e la guerra.

Quindi davvero Giorgia Melone avrà un lavoro difficile, da un lato sono anch'io preoccupato, dall'altro lato ti dico la verità, generalmente pur di salire al governo si fanno tanti slogan, tante promesse, poi quando si va al governo ci si istituzionalizza.

Questa è difficilissima.

Difficilissima, però vuol dire che si tende a moderare i termini e i modi e quindi non credo che sarà questo un governo particolarmente aggressivo, mettiamola così.

Sì, anche io penso la stessa cosa ed è già successo, soggetti abbastanza estremi all'interno del governo poi hanno sempre fatto un passo indietro rispetto a pensieri più estremi per riuscire a governare, perché non si può ovviamente governare in maniera troppo estrema, usato estremo un po' troppo.

Ci sta, oggi ti è consentito.

Ma secondo te perché ha vinto il partito più a destra tra quelli schierati in queste elezioni politiche?

Non lo so, non lo so e mi verrebbe da dire che ovviamente un approccio più populista in quest'epoca tra guerra post-covid ma anche covid, quindi in una situazione molto difficile riesce più facilmente a muovere le persone.

Poi stavo leggendo un tweet di un opinionista politico e mi ha incuriosito molto, dice così, oggi con 12 milioni di voti il centrodestra vince nettamente le elezioni, nel 2008 con 12 milioni di voti il PD di Veltroni perse nettamente le elezioni.

Ci sono molte meno persone che votano.

Il punto è proprio quello, il dato forse più spaventoso è che queste elezioni hanno fatto registrare la più alta percentuale di astensionismo, quindi minor numero di persone che vanno a votare.

62% o 63% adesso per sbagliarmi, di persone che sono andate a votare, vuol dire che praticamente un italiano su tre avente diritto se n'è stato a casa ed è la percentuale più bassa per le politiche dal dopoguerra, quindi da sempre di fatto, ed è davvero preoccupante.

Però ti dà la misura di un paese che si è disaffezionato alla politica della propria nazione oppure se ha scelto di schierarsi lo ha fatto in una forma un po' più estrema in un periodo complicato, è una reazione se vogliamo anche normale e prevedibile a livello politico internazionale.

Si, e chi sa, può essere che come tante cose questa è una fase e arriveremo a una nuova fase, almeno ci sono due cose positive.

Una è che è un cambiamento, c'è stata un'elezione e dopo anni di governi in Italia non eletti, almeno c'è questa novità. E poi c'è la presidentessa.

Eh sì, abbiamo una presidentessa, quindi io direi in bocca al lupo agli italiani, ma in bocca al lupo presidentessa.

L'angolo dell'italiano.

O presidenta.

Eh, iniziamo con queste cose.

Allora, io direi in questo caso presidentessa, perché anche se ovviamente non è mai stato usato per il presidente del consiglio perché lei è la prima, quindi non c'è mai stata questa necessità.

Però ci sono situazioni in cui viene usato presidentessa per il femminile di presidente, ma c'è una notizia interessante questa settimana.

Sì, la Treccani, produttrice di uno dei vocabolari più famosi in Italia, ha aggiunto ufficialmente delle nuove parole declinandole al femminile e quindi sarà meglio dire da oggi in poi avvocata, se si tratta di un avvocato donna, architetta, medica, soldata.

E notaia.

E notaia. E devo dire che al mio orecchio non tutte suonano bene.

Ce n'è una che proprio non mi quadra, perché mentre medica, vabbè, architetta, devo dire a volte l'ho anche usato con mia sorella che è architetta, suona un po' strano per una questione di assonanza con altre parole, però va bene.

Notaia è quella che meno mi dà fastidio. Soldata? Io avrei detto soldatessa.

Anch'io in passato ho utilizzato spesso la parola soldatessa, sembra che invece si debba dire soldata.

Allora, ci tengo a dire che il fatto che suoni male spesso vuol dire soltanto che non siamo abituati a sentire quella parola e quindi io direi ci abitueremo.

Per una questione di parità di genere, oggi ancora più importante che ieri, è importante avere le parole alternative al femminile e quindi io da oggi in poi chiamerò Giorgia Meloni presidentessa del Consiglio.

Come dire, ci abitueremo un po' tutti a questo cambiamento. C'era la critica da parte dei puristi che così stiamo ammazzando la lingua italiana, c'era una volta la lingua più bella del mondo.

In realtà io devo dire che sono contento di questo cambio perché spesso le parole che si potevano declinare al femminile prima erano le parole che indicavano soltanto manzioni che erano dedicate in maniera specifica al ruolo della donna come era visto fino a 50 anni fa.

Siccome non siamo più nel dopoguerra ma siamo nel 2022, è giusto aggiornarsi e quindi rendere al femminile anche le parole legate ai lavori professionali.

Sì e vorrei anche evidenziare l'aspetto dell'abitudine che hai espresso perché è vero, perché non è la nostra impressione di sbagliato, in realtà è semplicemente la non abitudine a pronunciarlo.

Tra 3-4 anni Notaia o Architetta sarà molto più naturale. È giusto, adesso io non sono un linguista, però come opinione personale intendo la lingua come un corpo che continua ad evolversi.

Esatto, la lingua per definizione si evolve e io aggiungerei che rispecchia anche la società che la produce e quindi ben venga questo cambiamento, un cambiamento grandissimo nella vita di tanti di noi e anche il matrimonio.

In giro per l'Italia.

Ti sei sposato Matteo?

No, no, no, iniziamo, mettiamo subito le mani avanti e i puntini su lei. No, non mi sono sposato ma questo fine settimana siamo andati a vicino Roma, quindi siamo stati in giro per l'Italia per un matrimonio. Ragazzi, sto ancora digerendo.

Sei sopravvissuto.

Sono sopravvissuto, sì. La notte è stata una notte difficile, il giorno dopo ero ancora un po' come dire, stanco, però è stato molto bello e ho mangiato tantissimo.

Tra l'altro suppongo, come da norma per i matrimoni italiani, sia stato lunghissimo.

Sì, diciamo che brevemente posso fare una piccola scaletta. Siamo arrivati dove ci sarebbe stato il ricevimento e cerimonia, quindi matrimonio civile, non in chiesa.

Ci siamo sposati in un bellissimo luogo ai piedi delle montagne nel sud del Lazio. Siamo arrivati intorno a mezzogiorno.

La cerimonia è iniziata verso le 12.30, è stato molto bello e commovente. Non eravamo tantissimi invitati, quindi è stato piacevole e non molto confusionario.

Subito dopo la cerimonia parte l'aperitivo con dei tavoli, ma non assegnati perché l'aperitivo funziona. C'è questo grande tavolo, ti avvicini, riempi il tuo piatto di varie cose, prendi una bevanda e poi ti appoggi sul tavolo.

Questo è durato un'oretta con tantissime cose, per lo più fritte ovviamente. Poi dopo un poco hanno detto ci possiamo accomodare a tavolo. Alcuni che erano con noi stupiti perché pensavano che era quello il matrimonio, ma erano persone del Nord Italia, non sanno.

Ignare. Siamo entrati e lì è iniziato il primo antipasto di mare, poi il primo primo, poi il secondo primo e poi i secondi.

Allora, ci siamo seduti secondo me verso l'una e mezza.

Ci siamo alzati che erano almeno le sette e mezza. Un pranzo e una cena.

Facciamo gli auguri agli amici che si sono sposati in bocca al lupo per questa nuova vita insieme. È abbastanza comune per matrimoni del centro e del sud Italia essere così lunghi e opulenti in termini di cibo a disposizione.

Spesso un pranzo termina poco prima di mezzanotte o comunque all'orario della cena e se cena va avanti quasi per tutta notte.

Se cena, infatti, io ho sempre paura di un matrimonio per orario cena nel sud Italia perché finisce malissimo. Finisce proprio tardi, tardi, tardi.

C'è un vincitore alla fine del matrimonio, chi va via per ultimo, chi mangia tutto vince.

E a tal proposto, non distante da dove sei stato tu, ho una piccola notizia da illustrarti.

Una coppia che, a differenza dei nostri amici, ha deciso di sposarsi e di non organizzare un pranzo, quindi fittare la villa, mettersi d'accordo sui costi del menù, cosa include e cosa non include,

ma semplicemente di chiamare il ristorante e dire per caso hai posto per 20 persone oggi mi prenoteresti un tavolo, veniamo verso le due.

Quindi si sono sposati senza dire al ristorante che si trattava di un pranzo nuziale, si sono regati al matrimonio e a quel punto il ristoratore si è trovato un po' sorpreso quando ha visto lo sposo e la sposa

ed è partita una piccola battaglia che poi è proseguita anche sui social.

Da un lato il ristoratore dice me lo dovevate dire prima perché ci sono ovviamente diversi standard di servizio e diversi costi per un pranzo normale o per un matrimonio.

Dall'altro lato la coppia risposi giustamente si difende e dice se vi avessi detto che si trattava di un pranzo per un matrimonio invece di avere menù alla carta, quindi libera scelta per tutti e 20 i partecipanti, avremmo avuto un menù fisso e soprattutto il costo da cavarcela con 20-30 euro a persona avremmo finito per spendere tipo 100 euro a persona almeno.

Sì, diciamo che c'è questa assurda abitudine ma penso che questo sia ovunque non solo in Italia, nel momento in cui è matrimonio tutto diventa diverso nonostante poi insomma non è che mangi cose diverse o seppure mangi cose diverse stiamo parlando di differenze minime e invece ci sono differenze enormi di prezzo.

Io in questa diatriba mi schiero con gli sposi perché hanno deciso di fare una cosa più semplice di un classico pranzo da matrimonio e sono per me liberi di sceglierlo quindi se prenotano un tavolo per 20 per un pranzo indipendentemente se sono vestiti da sposi da carnevale o in jeans devono essere serviti regolarmente come da prenotazione.

Concordo, alla fine l'importante è stare con gli amici e festeggiare questo momento troppe volte diciamo questo momento viene sfruttato semplicemente economicamente e basta l'importante è divertirsi.

E non è l'unica notizia Matteo che ho per te questa settimana, questa settimana piena di notizie alcune belle e alcune meno belle.

Chiudiamo con la migliore vai.

Addirittura, grandi aspettative allora.

La notizia che ti porto oggi e non la porto soltanto a te ma la porto a tutti i nostri ascoltatori è che Easy Languages ha un nuovo podcast.

Una prima volta per il network perché questa volta il nuovo podcast non è un podcast per imparare una specifica lingua ma è un podcast per imparare ad imparare le lingue ed imparare a conoscere le persone che si come dire che lavorano dietro ai microfoni o dietro e davanti le telecamere per il network di Easy Languages.

Fantastico.

Indovina un po' questo podcast chi lo conduce?

Chi lo conduce?

Fammi pensare.

È facile.

Tu?

Bravo.

Oh fantastico.

E permettimi di introdurre la mia partner in questo progetto Rita del team di Easy French.

Quindi una collaborazione tra Easy Italian, Easy French e anche insomma l'aiuto di Easy German ma che abbraccia tutto il network di Easy Languages per questo podcast che si chiama Easy Languages Stories of Language Learning, storie di apprendimento linguistico e che è già disponibile su tutte le maggiori piattaforme di podcast.

Quindi vi invito caldamente ad ascoltare anche questo podcast in lingua inglese.

Lo sottolineo perché è il caso e a farci avere la vostra opinione.

Come siamo soliti fare per Easy Italian ci sono dei bonus per chi decide di supportare attivamente il progetto di Easy Languages Podcast.

Ci saranno dei contenuti extra come delle sessioni mensili in cui sarà possibile parlare direttamente con me o con Rita.

Poi ci sarà un episodio extra al mese soltanto per i membri della comunità dei sostenitori.

Alla fine di ogni episodio si parlerà in altre lingue che non saranno l'inglese oppure si parlerà un mix di lingue, l'inglese e magari una o più lingue stranieri perché Rita come me è un appassionata folle di lingue.

Fantastico non vedo l'ora di ascoltarlo sicuramente diciamo sarà interessantissimo e ci saranno un sacco di cose nuove da scoprire.

Chissà può essere anche che mi spingerete a imparare una nuova lingua.

Vedete, vedi mai.

Assolutamente il mio lavoro a questo punto è anche di convincere Matteo ad imparare un'altra lingua.

Vediamo un po'.

Per adesso direi aiutiamo i nostri ascoltatori ad imparare l'italiano e lo facciamo con questa puntata di podcast ma anche con i nostri bonus.

Vuoi elencarli tu?

Abbiamo tantissimi bonus e materiali per aiutarvi a imparare attraverso questa puntata.

Per esempio la trascrizione integrale con traduzione automatica in tantissime lingue e il super materiale il vocabelper che non è altro che l'evidenziazione per ogni minuto delle dieci parole più importanti.

Ma il mio preferito Matteo ormai è diventato il mio preferito.

Qual è?

La nostra sala VIP.

È vero. Adesso che poi non c'è più il caffè americano ma c'è il caffè quello vero, Raffaele è ancora più contento perché in Inghilterra lo accoglievo con questo tazzone di caffè e lui non gli piaceva.

Mi capirete e mi perdonerete.

Detto questo so che avrai tante domande per me io ho delle domande per te e quindi qui il tempo è scaduto ma per chi volesse ascoltarci continuare ad ascoltarci può continuare a farlo diventando un membro della nostra comunità.

Il link li trovate nelle show notes come sempre.

Ciao a tutti.

A.


05-Da oggi, si cambia! 05 - Ab heute ändern wir uns! 05-From today, it's change! 05-A partir de hoy, ¡cambiamos! 05-A partir de hoje, nós mudamos! 05-Från och med idag förändrar vi!

Pronto? Pronto? Sì! Chi è? Hello? Hello? Yes! Who is this?

Ti sblocchia un record e vengo! I'll unlock a record for you and come!

Allì, allò! There, there!

Hi!

Cambia l'aria! Change the air!

Buongiorno!

Buongiorno Matteo, hai detto proprio bene, cambia davvero l'aria sotto diversi punti di vista! Good morning Matthew, you said it so well, it really changes the air in many ways!

Troppi punti di vista! Too many points of view!

È autunno, diciamolo così, introduciamola così, è autunno, piove tanto e se n'è andata la bella stagione! It's autumn, let's say it like this, let's introduce it like this, it's autumn, it's raining a lot and the beautiful season is gone!

Adesso ci tocca aspettare! Now we have to wait!

Diciamo che finalmente da un certo punto di vista è arrivata la pioggia che insomma mancava da troppo in tutta Italia, però come al solito manca, manca, manca e poi ne arriva troppa! Let's say that finally from a certain point of view rain has arrived, which in short has been missing for too long all over Italy, however as usual it is missing, missing, missing and then too much comes!

Eh sì, troppa tutta insieme non è un bene, è uno dei segni del cambiamento climatico, ma l'autunno non è solo la stagione delle piogge, no? Yes, too much all at once is not good, it is one of the signs of climate change, but autumn is not just the rainy season, is it?

No!

Ma è anche la stagione in Italia delle vendemmie, l'Italia è un paese divino, la vendemmia è uno dei periodi più particolari dell'anno e poi ci sono le sagre, insomma è una bella stagione, a te piace?

Bellissimo, anzi quest'anno vorrei approfittare e visitare il più sagre possibile e chissà portare anche con noi i nostri ascoltatori barra telespettatori, mi ritrovo sempre diciamo senza parole quando parlo di persone che ci guardano!

Sì, forse spettatori è la parola giusta, telespettatori fa riferimento quasi soltanto agli spettatori davanti alla televisione, quindi ci porti in giro per l'Italia in questo autunno per sagre, castagne, funghi, vini e quant'altro, bello!

Non vedo l'ora di seguirti in questo viaggio autunnale, a me l'autunno devo essere onesto, piace per i colori, piace per i sapori, basta!

Tu dici? Ma devo dirti la verità, io apprezzo tantissimo il cambio estate-inverno, cioè estate-autunno, quel mesetto di assestamento in cui puoi ancora camminare senza giacche pesanti, lo apprezzo!

Ma la realtà Matteo è che il detto più popolare nella storia della lingua italiana è non ci sono più le mezze stagioni, e se questo era vero vent'anni fa è ancora più vero adesso e noi effettivamente siamo passati da mezza manica settimana scorsa, quindi manica corta, a manica lunga, giubbino, coperte, plaid,

insomma siamo quasi passati istantaneamente in inverno. Sì, è sempre più vero il detto non ci sono più le mezze stagioni, si passa da lenzolino a piumone. Una volta erano molto popolari i giubbini di jeans, non ne ho più da anni. Eh sì, no, non servono più.

Ho la camicia, vestendomi così a cipolla, a strati, quindi la camicia sopra una maglietta a mezza manica, ma adesso non scenderei soltanto in camicia perché l'aria è bella bella fredda.

Qui ci sono cambiamenti radicali e netti.

Poi hai detto all'inizio è cambiata l'aria, non solo in termini meteorologici.

Dove eravamo rimasti?

Eh dove eravamo rimasti Raffaele? Eravamo rimasti...

In cabina elettorale.

Eh, siamo andati in cabina elettorale, sono andato.

Io pure ho fatto il mio dovere di cittadino e in realtà come avevamo detto settimana scorsa queste elezioni politiche italiane sono state le più scontate degli ultimi 30 anni forse, in quanto a risultati tutte quelle che sono state le previsioni pre-voto si sono avverate.

Quindi oggi siamo svegliati con un nuovo governo a guida a Giorgia Meloni, quindi abbiamo per la prima volta un Premier donna, ottima notizia, e governo di centrodestra, anzi togliere anche il centro visto che comunque è il suo partito Fratelli d'Italia, che prende spunto per il nome dall'inno italiano.

È un partito fortemente nazionalista, fortemente schierato a destra, con radici abbiamo detto addirittura fasciste o post fasciste, quindi si può dire a tutti gli effetti un governo di piena destra.

Dalla caduta del fascismo è la prima volta che un partito di destra e basta sale al governo con queste percentuali, sono belle alte.

Eh sì, lo avevamo accennato settimana scorsa, la coalizione di centrodestra ha preso 42-44%, un percentuale di questo tipo, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, ha preso da solo il 26%.

In parole povere vuol dire che avranno la maggioranza sia al senato che alla camera e potranno governare indipendentemente da quella che è l'opposizione.

Diciamo che per certi versi questa anche è una buona notizia perché dovremmo in linea teorica avere un governo stabile che non si appoggia a partiti esterni.

Sì, poi ovviamente conoscendo l'Italia e cosa è stata l'Italia e la politica italiana negli ultimi vent'anni sembra anche un po' strano pensare di riuscire ad avere un governo stabile per cinque anni. Vedremo.

Infatti io non ci credo, all'interno della coalizione ci sono altri partiti, abbiamo menzionato più volte Salvini con la sua Lega che ha avuto risultati deludenti e quindi potrebbe essere un po' geloso di questa mancata leadership.

C'è anche l'eterno Silvio Berlusconi. Ebbene sì, c'è ancora lui. Io non avrei mai pensato di arrivare a parlare di Silvio Berlusconi in età adulta ad un podcast.

Torna in Parlamento a cavallo direi. Lui, voglio soltanto ricordare che era uscito dal Parlamento in quanto era stato condannato e quindi di fatto era incompatibile con cariche istituzionali.

Poi il tempo ha mitigato la pena, lui è tornato candidabile qualche anno fa e tac, Berlusconi torna in Parlamento. Credo automaticamente sarà il senatore più anziano all'interno del nostro Parlamento.

Sì, immagino di sì.

Così, brevemente le linee guida di questa coalizione di centrodestra schierata in maniera molto forte contro quelle che sono le immigrazioni clandestine, parità di genere, quindi diritti per le coppie omosessuali.

Ha dimostrato più volte la sua vicinanza a regimi politici quali quello di Orban in Ungheria e sia Salvini che Berlusconi in passato si sono dichiarati fan, ammiratori ed amici di Vladimir Putin. Sei preoccupato Matteo?

Un po', però c'è poco da fare, quindi dovremmo osservare e cercare di sperare in qualche alternativa interessante la prossima elezione.

Io mi limito a sperare che non si facciano danni dal punto di vista proprio democratico.

Sì, quella è la cosa, l'importante è che i diritti di tutti rimangano inalterati.

Poi le politiche possono cambiare, siamo in una fase complessa post pandemia o forse ancora in pandemia e soprattutto all'interno di una crisi climatica, energetica, politica e la guerra.

Quindi davvero Giorgia Melone avrà un lavoro difficile, da un lato sono anch'io preoccupato, dall'altro lato ti dico la verità, generalmente pur di salire al governo si fanno tanti slogan, tante promesse, poi quando si va al governo ci si istituzionalizza.

Questa è difficilissima.

Difficilissima, però vuol dire che si tende a moderare i termini e i modi e quindi non credo che sarà questo un governo particolarmente aggressivo, mettiamola così.

Sì, anche io penso la stessa cosa ed è già successo, soggetti abbastanza estremi all'interno del governo poi hanno sempre fatto un passo indietro rispetto a pensieri più estremi per riuscire a governare, perché non si può ovviamente governare in maniera troppo estrema, usato estremo un po' troppo.

Ci sta, oggi ti è consentito.

Ma secondo te perché ha vinto il partito più a destra tra quelli schierati in queste elezioni politiche?

Non lo so, non lo so e mi verrebbe da dire che ovviamente un approccio più populista in quest'epoca tra guerra post-covid ma anche covid, quindi in una situazione molto difficile riesce più facilmente a muovere le persone.

Poi stavo leggendo un tweet di un opinionista politico e mi ha incuriosito molto, dice così, oggi con 12 milioni di voti il centrodestra vince nettamente le elezioni, nel 2008 con 12 milioni di voti il PD di Veltroni perse nettamente le elezioni.

Ci sono molte meno persone che votano.

Il punto è proprio quello, il dato forse più spaventoso è che queste elezioni hanno fatto registrare la più alta percentuale di astensionismo, quindi minor numero di persone che vanno a votare.

62% o 63% adesso per sbagliarmi, di persone che sono andate a votare, vuol dire che praticamente un italiano su tre avente diritto se n'è stato a casa ed è la percentuale più bassa per le politiche dal dopoguerra, quindi da sempre di fatto, ed è davvero preoccupante.

Però ti dà la misura di un paese che si è disaffezionato alla politica della propria nazione oppure se ha scelto di schierarsi lo ha fatto in una forma un po' più estrema in un periodo complicato, è una reazione se vogliamo anche normale e prevedibile a livello politico internazionale.

Si, e chi sa, può essere che come tante cose questa è una fase e arriveremo a una nuova fase, almeno ci sono due cose positive.

Una è che è un cambiamento, c'è stata un'elezione e dopo anni di governi in Italia non eletti, almeno c'è questa novità. E poi c'è la presidentessa.

Eh sì, abbiamo una presidentessa, quindi io direi in bocca al lupo agli italiani, ma in bocca al lupo presidentessa.

L'angolo dell'italiano.

O presidenta.

Eh, iniziamo con queste cose.

Allora, io direi in questo caso presidentessa, perché anche se ovviamente non è mai stato usato per il presidente del consiglio perché lei è la prima, quindi non c'è mai stata questa necessità.

Però ci sono situazioni in cui viene usato presidentessa per il femminile di presidente, ma c'è una notizia interessante questa settimana.

Sì, la Treccani, produttrice di uno dei vocabolari più famosi in Italia, ha aggiunto ufficialmente delle nuove parole declinandole al femminile e quindi sarà meglio dire da oggi in poi avvocata, se si tratta di un avvocato donna, architetta, medica, soldata.

E notaia.

E notaia. E devo dire che al mio orecchio non tutte suonano bene.

Ce n'è una che proprio non mi quadra, perché mentre medica, vabbè, architetta, devo dire a volte l'ho anche usato con mia sorella che è architetta, suona un po' strano per una questione di assonanza con altre parole, però va bene.

Notaia è quella che meno mi dà fastidio. Soldata? Io avrei detto soldatessa.

Anch'io in passato ho utilizzato spesso la parola soldatessa, sembra che invece si debba dire soldata.

Allora, ci tengo a dire che il fatto che suoni male spesso vuol dire soltanto che non siamo abituati a sentire quella parola e quindi io direi ci abitueremo.

Per una questione di parità di genere, oggi ancora più importante che ieri, è importante avere le parole alternative al femminile e quindi io da oggi in poi chiamerò Giorgia Meloni presidentessa del Consiglio.

Come dire, ci abitueremo un po' tutti a questo cambiamento. C'era la critica da parte dei puristi che così stiamo ammazzando la lingua italiana, c'era una volta la lingua più bella del mondo.

In realtà io devo dire che sono contento di questo cambio perché spesso le parole che si potevano declinare al femminile prima erano le parole che indicavano soltanto manzioni che erano dedicate in maniera specifica al ruolo della donna come era visto fino a 50 anni fa.

Siccome non siamo più nel dopoguerra ma siamo nel 2022, è giusto aggiornarsi e quindi rendere al femminile anche le parole legate ai lavori professionali.

Sì e vorrei anche evidenziare l'aspetto dell'abitudine che hai espresso perché è vero, perché non è la nostra impressione di sbagliato, in realtà è semplicemente la non abitudine a pronunciarlo.

Tra 3-4 anni Notaia o Architetta sarà molto più naturale. È giusto, adesso io non sono un linguista, però come opinione personale intendo la lingua come un corpo che continua ad evolversi.

Esatto, la lingua per definizione si evolve e io aggiungerei che rispecchia anche la società che la produce e quindi ben venga questo cambiamento, un cambiamento grandissimo nella vita di tanti di noi e anche il matrimonio.

In giro per l'Italia.

Ti sei sposato Matteo?

No, no, no, iniziamo, mettiamo subito le mani avanti e i puntini su lei. No, non mi sono sposato ma questo fine settimana siamo andati a vicino Roma, quindi siamo stati in giro per l'Italia per un matrimonio. Ragazzi, sto ancora digerendo.

Sei sopravvissuto.

Sono sopravvissuto, sì. La notte è stata una notte difficile, il giorno dopo ero ancora un po' come dire, stanco, però è stato molto bello e ho mangiato tantissimo.

Tra l'altro suppongo, come da norma per i matrimoni italiani, sia stato lunghissimo.

Sì, diciamo che brevemente posso fare una piccola scaletta. Siamo arrivati dove ci sarebbe stato il ricevimento e cerimonia, quindi matrimonio civile, non in chiesa.

Ci siamo sposati in un bellissimo luogo ai piedi delle montagne nel sud del Lazio. Siamo arrivati intorno a mezzogiorno.

La cerimonia è iniziata verso le 12.30, è stato molto bello e commovente. Non eravamo tantissimi invitati, quindi è stato piacevole e non molto confusionario.

Subito dopo la cerimonia parte l'aperitivo con dei tavoli, ma non assegnati perché l'aperitivo funziona. C'è questo grande tavolo, ti avvicini, riempi il tuo piatto di varie cose, prendi una bevanda e poi ti appoggi sul tavolo.

Questo è durato un'oretta con tantissime cose, per lo più fritte ovviamente. Poi dopo un poco hanno detto ci possiamo accomodare a tavolo. Alcuni che erano con noi stupiti perché pensavano che era quello il matrimonio, ma erano persone del Nord Italia, non sanno.

Ignare. Siamo entrati e lì è iniziato il primo antipasto di mare, poi il primo primo, poi il secondo primo e poi i secondi.

Allora, ci siamo seduti secondo me verso l'una e mezza.

Ci siamo alzati che erano almeno le sette e mezza. Un pranzo e una cena.

Facciamo gli auguri agli amici che si sono sposati in bocca al lupo per questa nuova vita insieme. È abbastanza comune per matrimoni del centro e del sud Italia essere così lunghi e opulenti in termini di cibo a disposizione.

Spesso un pranzo termina poco prima di mezzanotte o comunque all'orario della cena e se cena va avanti quasi per tutta notte.

Se cena, infatti, io ho sempre paura di un matrimonio per orario cena nel sud Italia perché finisce malissimo. Finisce proprio tardi, tardi, tardi.

C'è un vincitore alla fine del matrimonio, chi va via per ultimo, chi mangia tutto vince.

E a tal proposto, non distante da dove sei stato tu, ho una piccola notizia da illustrarti.

Una coppia che, a differenza dei nostri amici, ha deciso di sposarsi e di non organizzare un pranzo, quindi fittare la villa, mettersi d'accordo sui costi del menù, cosa include e cosa non include,

ma semplicemente di chiamare il ristorante e dire per caso hai posto per 20 persone oggi mi prenoteresti un tavolo, veniamo verso le due.

Quindi si sono sposati senza dire al ristorante che si trattava di un pranzo nuziale, si sono regati al matrimonio e a quel punto il ristoratore si è trovato un po' sorpreso quando ha visto lo sposo e la sposa

ed è partita una piccola battaglia che poi è proseguita anche sui social.

Da un lato il ristoratore dice me lo dovevate dire prima perché ci sono ovviamente diversi standard di servizio e diversi costi per un pranzo normale o per un matrimonio.

Dall'altro lato la coppia risposi giustamente si difende e dice se vi avessi detto che si trattava di un pranzo per un matrimonio invece di avere menù alla carta, quindi libera scelta per tutti e 20 i partecipanti, avremmo avuto un menù fisso e soprattutto il costo da cavarcela con 20-30 euro a persona avremmo finito per spendere tipo 100 euro a persona almeno.

Sì, diciamo che c'è questa assurda abitudine ma penso che questo sia ovunque non solo in Italia, nel momento in cui è matrimonio tutto diventa diverso nonostante poi insomma non è che mangi cose diverse o seppure mangi cose diverse stiamo parlando di differenze minime e invece ci sono differenze enormi di prezzo.

Io in questa diatriba mi schiero con gli sposi perché hanno deciso di fare una cosa più semplice di un classico pranzo da matrimonio e sono per me liberi di sceglierlo quindi se prenotano un tavolo per 20 per un pranzo indipendentemente se sono vestiti da sposi da carnevale o in jeans devono essere serviti regolarmente come da prenotazione.

Concordo, alla fine l'importante è stare con gli amici e festeggiare questo momento troppe volte diciamo questo momento viene sfruttato semplicemente economicamente e basta l'importante è divertirsi.

E non è l'unica notizia Matteo che ho per te questa settimana, questa settimana piena di notizie alcune belle e alcune meno belle.

Chiudiamo con la migliore vai.

Addirittura, grandi aspettative allora.

La notizia che ti porto oggi e non la porto soltanto a te ma la porto a tutti i nostri ascoltatori è che Easy Languages ha un nuovo podcast.

Una prima volta per il network perché questa volta il nuovo podcast non è un podcast per imparare una specifica lingua ma è un podcast per imparare ad imparare le lingue ed imparare a conoscere le persone che si come dire che lavorano dietro ai microfoni o dietro e davanti le telecamere per il network di Easy Languages.

Fantastico.

Indovina un po' questo podcast chi lo conduce?

Chi lo conduce?

Fammi pensare.

È facile.

Tu?

Bravo.

Oh fantastico.

E permettimi di introdurre la mia partner in questo progetto Rita del team di Easy French.

Quindi una collaborazione tra Easy Italian, Easy French e anche insomma l'aiuto di Easy German ma che abbraccia tutto il network di Easy Languages per questo podcast che si chiama Easy Languages Stories of Language Learning, storie di apprendimento linguistico e che è già disponibile su tutte le maggiori piattaforme di podcast.

Quindi vi invito caldamente ad ascoltare anche questo podcast in lingua inglese.

Lo sottolineo perché è il caso e a farci avere la vostra opinione.

Come siamo soliti fare per Easy Italian ci sono dei bonus per chi decide di supportare attivamente il progetto di Easy Languages Podcast.

Ci saranno dei contenuti extra come delle sessioni mensili in cui sarà possibile parlare direttamente con me o con Rita.

Poi ci sarà un episodio extra al mese soltanto per i membri della comunità dei sostenitori.

Alla fine di ogni episodio si parlerà in altre lingue che non saranno l'inglese oppure si parlerà un mix di lingue, l'inglese e magari una o più lingue stranieri perché Rita come me è un appassionata folle di lingue.

Fantastico non vedo l'ora di ascoltarlo sicuramente diciamo sarà interessantissimo e ci saranno un sacco di cose nuove da scoprire.

Chissà può essere anche che mi spingerete a imparare una nuova lingua.

Vedete, vedi mai.

Assolutamente il mio lavoro a questo punto è anche di convincere Matteo ad imparare un'altra lingua.

Vediamo un po'.

Per adesso direi aiutiamo i nostri ascoltatori ad imparare l'italiano e lo facciamo con questa puntata di podcast ma anche con i nostri bonus.

Vuoi elencarli tu?

Abbiamo tantissimi bonus e materiali per aiutarvi a imparare attraverso questa puntata.

Per esempio la trascrizione integrale con traduzione automatica in tantissime lingue e il super materiale il vocabelper che non è altro che l'evidenziazione per ogni minuto delle dieci parole più importanti.

Ma il mio preferito Matteo ormai è diventato il mio preferito.

Qual è?

La nostra sala VIP.

È vero. Adesso che poi non c'è più il caffè americano ma c'è il caffè quello vero, Raffaele è ancora più contento perché in Inghilterra lo accoglievo con questo tazzone di caffè e lui non gli piaceva.

Mi capirete e mi perdonerete.

Detto questo so che avrai tante domande per me io ho delle domande per te e quindi qui il tempo è scaduto ma per chi volesse ascoltarci continuare ad ascoltarci può continuare a farlo diventando un membro della nostra comunità.

Il link li trovate nelle show notes come sempre.

Ciao a tutti.

A.