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I promessi sposi, di Alessandro Manzoni (The Betrothed), I promessi sposi, di Alessandro Manzoni - 07 - Capitolo VII

I promessi sposi, di Alessandro Manzoni - 07 - Capitolo VII

Capitolo VII

Il padre Cristoforo arrivava nell'attitudine d'un buon capitano che, perduta, senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non scoraggito, sopra pensiero ma non sbalordito, di corsa e non in fuga, si porta dove il bisogno lo chiede, a premunire i luoghi minacciati, a raccoglier le truppe, a dar nuovi ordini.

- La pace sia con voi, - disse, nell'entrare. - Non c'è nulla da sperare dall'uomo: tanto più bisogna confidare in Dio: e già ho qualche pegno della sua protezione.

Sebbene nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del padre Cristoforo, giacché il vedere un potente ritirarsi da una soverchieria, senza esserci costretto, e per mera condiscendenza a preghiere disarmate, era cosa piùttosto inaudita che rara; nulladimeno la trista certezza fu un colpo per tutti. Le donne abbassarono il capo; ma nell'animo di Renzo, l'ira prevalse all'abbattimento. Quell'annunzio lo trovava già amareggiato da tante sorprese dolorose, da tanti tentativi andati a vòto, da tante speranze deluse, e, per di più, esacerbato, in quel momento, dalle ripulse di Lucia.

- Vorrei sapere, - gridò, digrignando i denti, e alzando la voce, quanto non aveva mai fatto prima d'allora, alla presenza del padre Cristoforo; - vorrei sapere che ragioni ha dette quel cane, per sostenere... per sostenere che la mia sposa non dev'essere la mia sposa.

- Povero Renzo! - rispose il frate, con una voce grave e pietosa, e con uno sguardo che comandava amorevolmente la pacatezza : - se il potente che vuol commettere l'ingiustizia fosse sempre obbligato a dir le sue ragioni, le cose non anderebbero come vanno.

- Ha detto dunque quel cane, che non vuole, perché non vuole?

Non ha detto nemmen questo, povero Renzo! Sarebbe ancora un vantaggio se, per commetter l'iniquità, dovessero confessarla apertamente.

- Ma qualcosa ha dovuto dire: cos'ha detto quel tizzone d'inferno?

- Le sue parole, io l'ho sentite, e non te le saprei ripetere. Le parole dell'iniquo che è forte, penetrano e sfuggono. Può adirarsi che tu mostri sospetto di lui, e, nello stesso tempo, farti sentire che quello di che tu sospetti è certo: può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile. Non chieder più in là. Colui non ha proferito il nome di questa innocente, né il tuo; non ha figurato nemmen di conoscervi, non ha detto di pretender nulla; ma... ma pur troppo ho dovuto intendere ch'è irremovibile. Nondimeno, confidenza in Dio! Voi, poverette, non vi perdete d'animo; e tu, Renzo... oh! credi pure, ch'io so mettermi nè tuoi panni, ch'io sento quello che passa nel tuo cuore. Ma, pazienza! È una magra parola, una parola amara, per chi non crede; ma tu...! non vorrai tu concedere a Dio un giorno, due giorni, il tempo che vorrà prendere, per far trionfare la giustizia? Il tempo è suo; e ce n'ha promesso tanto! Lascia fare a Lui, Renzo; e sappi... sappiate tutti ch'io ho già in mano un filo, per aiutarvi. Per ora, non posso dirvi di più. Domani io non verrò quassù; devo stare al convento tutto il giorno, per voi. Tu, Renzo, procura di venirci: o se, per caso impensato, tu non potessi, mandate un uomo fidato, un garzoncello di giudizio, per mezzo del quale io possa farvi sapere quello che occorrerà. Si fa buio; bisogna ch'io corra al convento. Fede, coraggio; e addio.

Detto questo, uscì in fretta, e se n'andò, correndo, e quasi saltelloni, giù per quella viottola storta e sassosa, per non arrivar tardi al convento, a rischio di buscarsi una buona sgridata, o quel che gli sarebbe pesato ancor più, una penitenza, che gl'impedisse, il giorno dopo, di trovarsi pronto e spedito a ciò che potesse richiedere il bisogno dè suoi protetti.

- Avete sentito cos'ha detto d'un non so che... d'un filo che ha, per aiutarci? - disse Lucia. - Convien fidarsi a lui; è un uomo che, quando promette dieci...

- Se non c'è altro...! - interruppe Agnese. - Avrebbe dovuto parlar più chiaro, o chiamar me da una parte, e dirmi cosa sia questo...

- Chiacchiere! la finirò io: io la finirò! - interruppe Renzo, questa volta, andando in su e in giù per la stanza, e con una voce, con un viso, da non lasciar dubbio sul senso di quelle parole.

- Oh Renzo! - esclamò Lucia.

- Cosa volete dire? - esclamò Agnese.

- Che bisogno c'è di dire? La finirò io. Abbia pur cento, mille diavoli nell'anima, finalmente è di carne e ossa anche lui...

- No, no, per amor del cielo...! - cominciò Lucia; ma il pianto le troncò la voce.

- Non son discorsi da farsi, neppur per burla, - disse Agnese.

- Per burla? - gridò Renzo, fermandosi ritto in faccia ad Agnese seduta, e piantandole in faccia due occhi stralunati. - Per burla! vedrete se sarà burla.

- Oh Renzo! - disse Lucia, a stento, tra i singhiozzi: - non v'ho mai visto così.

- Non dite queste cose, per amor del cielo, - riprese ancora in fretta Agnese, abbassando la voce. - Non vi ricordate quante braccia ha al suo comando colui? E quand'anche... Dio liberi!... contro i poveri c'è sempre giustizia.

- La farò io, la giustizia, io! È ormai tempo. La cosa non è facile: lo so anch'io. Si guarda bene, il cane assassino: sa come sta; ma non importa. Risoluzione e pazienza... e il momento arriva. Sì, la farò io, la giustizia: lo libererò io, il paese: quanta gente mi benedirà...! e poi in tre salti...!

L'orrore che Lucia sentì di queste più chiare parole, le sospese il pianto, e le diede forza di parlare. Levando dalle palme il viso lagrimoso, disse a Renzo, con voce accorata, ma risoluta: - non v'importa più dunque d'avermi per moglie. Io m'era promessa a un giovine che aveva il timor di Dio; ma un uomo che avesse... Fosse al sicuro d'ogni giustizia e d'ogni vendetta, foss'anche il figlio del re...

E bene! - gridò Renzo, con un viso più che mai stravolto: - io non v'avrò; ma non v'avrà né anche lui. Io qui senza di voi, e lui a casa del...

- Ah no! per carità, non dite così, non fate quegli occhi: no, non posso vedervi così, - esclamò Lucia, piangendo, supplicando, con le mani giunte; mentre Agnese chiamava e richiamava il giovine per nome, e gli palpava le spalle, le braccia, le mani, per acquietarlo. Stette egli immobile e pensieroso, qualche tempo, a contemplar quella faccia supplichevole di Lucia; poi, tutt'a un tratto, la guardò torvo, diede addietro, tese il braccio e l'indice verso di essa, e gridò: - questa! sì questa egli vuole. Ha da morire!

- E io che male v'ho fatto, perché mi facciate morire? - disse Lucia, buttandosegli inginocchioni davanti.

- Voi! - rispose, con una voce ch'esprimeva un'ira ben diversa, ma un'ira tuttavia: - voi! Che bene mi volete voi? Che prova m'avete data? Non v'ho io pregata, e pregata, e pregata? E voi: no! no!

- Sì sì, - rispose precipitosamente Lucia: - verrò dal curato, domani, ora, se volete; verrò. Tornate quello di prima; verrò.

- Me lo promettete? - disse Renzo, con una voce e con un viso divenuto, tutt'a un tratto, più umano.

- Ve lo prometto.

- Me l'avete promesso.

- Signore, vi ringrazio! - esclamò Agnese, doppiamente contenta.

In mezzo a quella sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto poteva esser per lui lo spavento di Lucia? E non aveva adoperato un po' d'artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro autore protesta di non ne saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo sapesse bene. Il fatto sta ch'era realmente infuriato contro don Rodrigo, e che bramava ardentemente il consenso di Lucia; e quando due forti passioni schiamazzano insieme nel cuor d'un uomo, nessuno, neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce dall'altra, e dir con sicurezza qual sia quella che predomini.

- Ve l'ho promesso, - rispose Lucia, con un tono di rimprovero timido e affettuoso: - ma anche voi avevate promesso di non fare scandoli, di rimettervene al padre...

- Oh via! per amor di chi vado in furia? Volete tornare indietro, ora? e farmi fare uno sproposito?

- No no, - disse Lucia, cominciando a rispaventarsi. - Ho promesso, e non mi ritiro. Ma vedete voi come mi avete fatto promettere. Dio non voglia...

- Perché volete far dè cattivi augùri, Lucia? Dio sa che non facciam male a nessuno.

- Promettetemi almeno che questa sarà l'ultima.

- Ve lo prometto, da povero figliuolo.

- Ma, questa volta, mantenete poi, - disse Agnese.

Qui l'autore confessa di non sapere un'altra cosa: se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta d'essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa in dubbio.

Renzo avrebbe voluto prolungare il discorso, e fissare, a parte a parte, quello che si doveva fare il giorno dopo; ma era già notte, e le donne gliel'augurarono buona; non parendo loro cosa conveniente che, a quell'ora, si trattenesse più a lungo.

La notte però fu a tutt'e tre così buona come può essere quella che succede a un giorno pieno d'agitazione e di guai, e che ne precede uno destinato a un'impresa importante, e d'esito incerto. Renzo si lasciò veder di buon'ora, e concertò con le donne, o piuttosto con Agnese, la grand'operazione della sera, proponendo e sciogliendo a vicenda difficoltà, antivedendo contrattempi, e ricominciando, ora l'uno ora l'altra, a descriver la faccenda, come si racconterebbe una cosa fatta. Lucia ascoltava; e, senza approvar con parole ciò che non poteva approvare in cuor suo, prometteva di far meglio che saprebbe.

- Anderete voi giù al convento, per parlare al padre Cristoforo, come v'ha detto ier sera? - domandò Agnese a Renzo.

- Le zucche! - rispose questo: - sapete che diavoli d'occhi ha il padre: mi leggerebbe in viso, come sur un libro, che c'è qualcosa per aria; e se cominciasse a farmi dell'interrogazioni, non potrei uscirne a bene. E poi, io devo star qui, per accudire all'affare. Sarà meglio che mandiate voi qualcheduno.

- Manderò Menico.

- Va bene, - rispose Renzo; e partì, per accudire all'affare, come aveva detto.

Agnese andò a una casa vicina, a cercar Menico, ch'era un ragazzetto di circa dodici anni, sveglio la sua parte, e che, per via di cugini e di cognati, veniva a essere un po' suo nipote. Lo chiese ai parenti, come in prestito, per tutto quel giorno, - per un certo servizio, - diceva. Avutolo, lo condusse nella sua cucina, gli diede da colazione, e gli disse che andasse a Pescarenico, e si facesse vedere al padre Cristoforo, il quale lo rimanderebbe poi, con una risposta, quando sarebbe tempo. - Il padre Cristoforo, quel bel vecchio, tu sai, con la barba bianca, quello che chiamano il santo...

- Ho capito, - disse Menico: - quello che ci accarezza sempre, noi altri ragazzi, e ci dà, ogni tanto, qualche santino.

- Appunto, Menico. E se ti dirà che tu aspetti qualche poco, lì vicino al convento, non ti sviare: bada di non andar, con dè compagni, al lago, a veder pescare, né a divertirti con le reti attaccate al muro ad asciugare, né a far quell'altro tuo giochetto solito...

Bisogna saper che Menico era bravissimo per fare a rimbalzello; e si sa che tutti, grandi e piccoli, facciam volentieri le cose alle quali abbiamo abilità: non dico quelle sole.

- Poh! zia; non son poi un ragazzo.

- Bene, abbi giudizio; e, quando tornerai con la risposta... guarda; queste due belle parpagliole nuove son per te.

- Datemele ora, ch'è lo stesso.

- No, no, tu le giocheresti. Va, e portati bene; che n'avrai anche di più.

Nel rimanente di quella lunga mattinata, si videro certe novità che misero non poco in sospetto l'animo già conturbato delle donne. Un mendico, né rifinito né cencioso come i suoi pari, e con un non so che d'oscuro e di sinistro nel sembiante, entrò a chieder la carità, dando in qua e in là cert'occhiate da spione. Gli fu dato un pezzo di pane, che ricevette e ripose, con un'indifferenza mal dissimulata. Si trattenne poi, con una certa sfacciataggine, e, nello stesso tempo, con esitazione, facendo molte domande, alle quali Agnese s'affrettò di risponder sempre il contrario di quello che era. Movendosi, come per andar via, finse di sbagliar l'uscio, entrò in quello che metteva alla scala, e lì diede un'altra occhiata in fretta, come poté. Gridatogli dietro: - ehi ehi! dove andate galantuomo? di qua! di qua! - tornò indietro, e uscì dalla parte che gli veniva indicata, scusandosi, con una sommissione, con un'umiltà affettata, che stentava a collocarsi nei lineamenti duri di quella faccia. Dopo costui, continuarono a farsi vedere, di tempo in tempo, altre strane figure. Che razza d'uomini fossero, non si sarebbe potuto dir facilmente; ma non si poteva creder neppure che fossero quegli onesti viandanti che volevan parere. Uno entrava col pretesto di farsi insegnar la strada; altri, passando davanti all'uscio, rallentavano il passo, e guardavan sott'occhio nella stanza, a traverso il cortile, come chi vuol vedere senza dar sospetto. Finalmente, verso il mezzogiorno, quella fastidiosa processione finì. Agnese s'alzava ogni tanto, attraversava il cortile, s'affacciava all'uscio di strada, guardava a destra e a sinistra, e tornava dicendo: - nessuno - : parola che proferiva con piacere, e che Lucia con piacere sentiva, senza che né l'una né l'altra ne sapessero ben chiaramente il perché. Ma ne rimase a tutt'e due una non so quale inquietudine, che levò loro, e alla figliuola principalmente, una gran parte del coraggio che avevan messo in serbo per la sera.

Convien però che il lettore sappia qualcosa di più preciso, intorno a què ronzatori misteriosi: e, per informarlo di tutto, dobbiam tornare un passo indietro, e ritrovar don Rodrigo, che abbiam lasciato ieri, solo in una sala del suo palazzotto, al partir del padre Cristoforo.

Don Rodrigo, come abbiam detto, misurava innanzi e indietro, a passi lunghi, quella sala, dalle pareti della quale pendevano ritratti di famiglia, di varie generazioni. Quando si trovava col viso a una parete, e voltava, si vedeva in faccia un suo antenato guerriero, terrore dè nemici e dè suoi soldati, torvo nella guardatura, co' capelli corti e ritti, co' baffi tirati e a punta, che sporgevan dalle guance, col mento obliquo: ritto in piedi l'eroe, con le gambiere, co' cosciali, con la corazza, co' bracciali, co' guanti, tutto di ferro; con la destra sul fianco, e la sinistra sul pomo della spada. Don Rodrigo lo guardava; e quando gli era arrivato sotto, e voltava, ecco in faccia un altro antenato, magistrato, terrore dè litiganti e degli avvocati, a sedere sur una gran seggiola coperta di velluto rosso, ravvolto in un'ampia toga nera; tutto nero, fuorché un collare bianco, con due larghe facciole, e una fodera di zibellino arrovesciata (era il distintivo dè senatori, e non lo portavan che l'inverno, ragion per cui non si troverà mai un ritratto di senatore vestito d'estate); macilento, con le ciglia aggrottate: teneva in mano una supplica, e pareva che dicesse: vedremo. Di qua una matrona, terrore delle sue cameriere; di là un abate, terrore dè suoi monaci: tutta gente in somma che aveva fatto terrore, e lo spirava ancora dalle tele. Alla presenza di tali memorie, don Rodrigo tanto più s'arrovellava, si vergognava, non poteva darsi pace, che un frate avesse osato venirgli addosso, con la prosopopea di Nathan. Formava un disegno di vendetta, l'abbandonava, pensava come soddisfare insieme alla passione, e a ciò che chiamava onore; e talvolta (vedete un poco!) sentendosi fischiare ancora agli orecchi quell'esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni, e stava quasi per deporre il pensiero delle due soddisfazioni. Finalmente, per far qualche cosa, chiamò un servitore, e gli ordinò che lo scusasse con la compagnia, dicendo ch'era trattenuto da un affare urgente. Quando quello tornò a riferire che què signori eran partiti, lasciando i loro rispetti: - e il conte Attilio? - domandò, sempre camminando, don Rodrigo.

- È uscito con què signori, illustrissimo.

- Bene: sei persone di seguito, per la passeggiata: subito. La spada, la cappa, il cappello: subito.

Il servitore partì, rispondendo con un inchino; e, poco dopo, tornò, portando la ricca spada, che il padrone si cinse; la cappa, che si buttò sulle spalle; il cappello a gran penne, che mise e inchiodò, con una manata, fieramente sul capo: segno di marina torbida. Si mosse, e, alla porta, trovò i sei ribaldi tutti armati, i quali, fatto ala, e inchinatolo, gli andaron dietro. Più burbero, più superbioso, più accigliato del solito, uscì, e andò passeggiando verso Lecco. I contadini, gli artigiani, al vederlo venire, si ritiravan rasente al muro, e di lì facevano scappellate e inchini profondi, ai quali non rispondeva. Come inferiori, l'inchinavano anche quelli che da questi eran detti signori; ché, in què contorni, non ce n'era uno che potesse, a mille miglia, competer con lui, di nome, di ricchezze, d'aderenze e della voglia di servirsi di tutto ciò, per istare al di sopra degli altri. E a questi corrispondeva con una degnazione contegnosa. Quel giorno non avvenne, ma quando avveniva che s'incontrasse col signor castellano spagnolo, l'inchino allora era ugualmente profondo dalle due parti; la cosa era come tra due potentati, i quali non abbiano nulla da spartire tra loro; ma, per convenienza, fanno onore al grado l'uno dell'altro. Per passare un poco la mattana, e per contrapporre all'immagine del frate che gli assediava la fantasia, immagini in tutto diverse, don Rodrigo entrò, quel giorno, in una casa, dove andava, per il solito, molta gente, e dove fu ricevuto con quella cordialità affaccendata e rispettosa, ch'è riserbata agli uomini che si fanno molto amare o molto temere; e, a notte già fatta, tornò al suo palazzotto. Il conte Attilio era anche lui tornato in quel momento; e fu messa in tavola la cena, durante la quale, don Rodrigo fu sempre sopra pensiero, e parlò poco.

- Cugino, quando pagate questa scommessa? - disse, con un fare di malizia e di scherno, il conte Attilio, appena sparecchiato, e andati via i servitori.

- San Martino non è ancor passato.

- Tant'è che la paghiate subito; perché passeranno tutti i santi del lunario, prima che...

- Questo è quel che si vedrà.

- Cugino, voi volete fare il politico; ma io ho capito tutto, e son tanto certo d'aver vinta la scommessa, che son pronto a farne un'altra.

- Sentiamo.

- Che il padre... il padre... che so io? quel frate in somma v'ha convertito.

- Eccone un'altra delle vostre.

- Convertito, cugino; convertito, vi dico. Io per me, ne godo. Sapete che sarà un bello spettacolo vedervi tutto compunto, e con gli occhi bassi! E che gloria per quel padre! Come sarà tornato a casa gonfio e pettoruto! Non son pesci che si piglino tutti i giorni, né con tutte le reti. Siate certo che vi porterà per esempio; e, quando anderà a far qualche missione un po' lontano, parlerà dè fatti vostri. Mi par di sentirlo -. E qui, parlando col naso, accompagnando le parole con gesti caricati, continuò, in tono di predica: - in una parte di questo mondo, che, per degni rispetti, non nomino, viveva, uditori carissimi, e vive tuttavia, un cavaliere scapestrato, più amico delle femmine, che degli uomini dabbene, il quale, avvezzo a far d'ogni erba un fascio, aveva messo gli occhi...

- Basta, basta, - interruppe don Rodrigo, mezzo sogghignando, e mezzo annoiato. - Se volete raddoppiar la scommessa, son pronto anch'io.

- Diavolo! che aveste voi convertito il padre!

- Non mi parlate di colui: e in quanto alla scommessa, san Martino deciderà -. La curiosità del conte era stuzzicata; non gli risparmiò interrogazioni, ma don Rodrigo le seppe eluder tutte, rimettendosi sempre al giorno della decisione, e non volendo comunicare alla parte avversa disegni che non erano né incamminati, né assolutamente fissati.

La mattina seguente, don Rodrigo si destò don Rodrigo. L'apprensione che quel verrà un giorno gli aveva messa in corpo, era svanita del tutto, co' sogni della notte; e gli rimaneva la rabbia sola, esacerbata anche dalla vergogna di quella debolezza passeggiera. L'immagini più recenti della passeggiata trionfale, degl'inchini, dell'accoglienze, e il canzonare del cugino, avevano contribuito non poco a rendergli l'animo antico. Appena alzato, fece chiamare il Griso. "Cose grosse", disse tra sé il servitore a cui fu dato l'ordine; perché l'uomo che aveva quel soprannome, non era niente meno che il capo dè bravi, quello a cui s'imponevano le imprese più rischiose e più inique, il fidatissimo del padrone, l'uomo tutto suo, per gratitudine e per interesse. Dopo aver ammazzato uno, di giorno, in piazza, era andato ad implorar la protezione di don Rodrigo; e questo, vestendolo della sua livrea, l'aveva messo al coperto da ogni ricerca della giustizia. Cosi, impegnandosi a ogni delitto che gli venisse comandato, colui si era assicurata l'impunità del primo. Per don Rodrigo, l'acquisto non era stato di poca importanza; perché il Griso, oltre all'essere, senza paragone, il più valente della famiglia, era anche una prova di ciò che il suo padrone aveva potuto attentar felicemente contro le leggi; di modo che la sua potenza ne veniva ingrandita, nel fatto e nell'opinione.

- Griso! - disse don Rodrigo: - in questa congiuntura, si vedrà quel che tu vali. Prima di domani, quella Lucia deve trovarsi in questo palazzo.

- Non si dirà mai che il Griso si sia ritirato da un comando dell'illustrissimo signor padrone.

- Piglia quanti uomini ti possono bisognare, ordina e disponi, come ti par meglio; purché la cosa riesca a buon fine. Ma bada sopra tutto, che non le sia fatto male.

- Signore, un po' di spavento, perché la non faccia troppo strepito... non si potrà far di meno. - Spavento... capisco... è inevitabile. Ma non le si torca un capello; e sopra tutto, le si porti rispetto in ogni maniera. Hai inteso?

- Signore, non si può levare un fiore dalla pianta, e portarlo a vossignoria, senza toccarlo. Ma non si farà che il puro necessario.

- Sotto la tua sicurtà. E... come farai?

- Ci stavo pensando, signore. Siam fortunati che la casa è in fondo al paese. Abbiam bisogno d'un luogo per andarci a postare. e appunto c'è, poco distante di là, quel casolare disabitato e solo, in mezzo ai campi, quella casa... vossignoria non saprà niente di queste cose... una casa che bruciò, pochi anni sono, e non hanno avuto danari da riattarla, e l'hanno abbandonata, e ora ci vanno le streghe: ma non è sabato, e me ne rido. Questi villani, che son pieni d'ubbie, non ci bazzicherebbero, in nessuna notte della settimana, per tutto l'oro del mondo: sicché possiamo andare a fermarci là, con sicurezza che nessuno verrà a guastare i fatti nostri.

- Va bene; e poi?

Qui, il Griso a proporre, don Rodrigo a discutere, finché d'accordo ebbero concertata la maniera di condurre a fine l'impresa, senza che rimanesse traccia degli autori, la maniera anche di rivolgere, con falsi indizi, i sospetti altrove, d'impor silenzio alla povera Agnese, d'incutere a Renzo tale spavento, da fargli passare il dolore, e il pensiero di ricorrere alla giustizia, e anche la volontà di lagnarsi; e tutte l'altre bricconerie necessarie alla riuscita della bricconeria principale. Noi tralasciamo di riferir què concerti, perché, come il lettore vedrà, non son necessari all'intelligenza della storia; e siam contenti anche noi di non doverlo trattener più lungamente a sentir parlamentare què due fastidiosi ribaldi. Basta che, mentre il Griso se n'andava, per metter mano all'esecuzione, don Rodrigo lo richiamò, e gli disse: - senti: se per caso, quel tanghero temerario vi desse nell'unghie questa sera, non sarà male che gli sia dato anticipatamente un buon ricordo sulle spalle. Così, l'ordine che gli verrà intimato domani di stare zitto, farà più sicuramente l'effetto. Ma non l'andate a cercare, per non guastare quello che più importa: tu m'hai inteso.

- Lasci fare a me, - rispose il Griso, inchinandosi, con un atto d'ossequio e di millanteria; e se n'andò. La mattina fu spesa in giri, per riconoscere il paese. Quel falso pezzente che s'era inoltrato a quel modo nella povera casetta, non era altro che il Griso, il quale veniva per levarne a occhio la pianta: i falsi viandanti eran suoi ribaldi, ai quali, per operare sotto i suoi ordini, bastava una cognizione più superficiale del luogo. E, fatta la scoperta, non s'eran più lasciati vedere, per non dar troppo sospetto.

Tornati che furon tutti al palazzotto, il Griso rese conto, e fissò definitivamente il disegno dell'impresa; assegnò le parti, diede istruzioni. Tutto ciò non si poté fare, senza che quel vecchio servitore, il quale stava a occhi aperti, e a orecchi tesi, s'accorgesse che qualche gran cosa si macchinava. A forza di stare attento e di domandare; accattando una mezza notizia di qua, una mezza di là, commentando tra sé una parola oscura, interpretando un andare misterioso, tanto fece, che venne in chiaro di ciò che si doveva eseguir quella notte. Ma quando ci fu riuscito, essa era già poco lontana, e già una piccola vanguardia di bravi era andata a imboscarsi in quel casolare diroccato. Il povero vecchio, quantunque sentisse bene a che rischioso giuoco giocava, e avesse anche paura di portare il soccorso di Pisa, pure non volle mancare: uscì, con la scusa di prendere un po' d'aria, e s'incamminò in fretta in fretta al convento, per dare al padre Cristoforo l'avviso promesso. Poco dopo, si mossero gli altri bravi, e discesero spicciolati, per non parere una compagnia: il Griso venne dopo; e non rimase indietro che una bussola, la quale doveva esser portata al casolare, a sera inoltrata; come fu fatto. Radunati che furono in quel luogo, il Griso spedì tre di coloro all'osteria del paesetto; uno che si mettesse sull'uscio, a osservar ciò che accadesse nella strada, e a veder quando tutti gli abitanti fossero ritirati: gli altri due che stessero dentro a giocare e a bere, come dilettanti; e attendessero intanto a spiare, se qualche cosa da spiare ci fosse. Egli, col grosso della truppa, rimase nell'agguato ad aspettare.

Il povero vecchio trottava ancora; i tre esploratori arrivavano al loro posto; il sole cadeva; quando Renzo entrò dalle donne, e disse: - Tonio e Gervaso m'aspettan fuori: vo con loro all'osteria, a mangiare un boccone; e, quando sonerà l'ave maria, verremo a prendervi. Su, coraggio, Lucia! tutto dipende da un momento -. Lucia sospirò, e ripeté: - coraggio, - con una voce che smentiva la parola.

Quando Renzo e i due compagni giunsero all'osteria, vi trovaron quel tale già piantato in sentinella, che ingombrava mezzo il vano della porta, appoggiata con la schiena a uno stipite, con le braccia incrociate sul petto; e guardava e riguardava, a destra e a sinistra, facendo lampeggiare ora il bianco, ora il nero di due occhi grifagni. Un berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo, che, dividendosi sur una fronte fosca, girava, da una parte e dall'altra, sotto gli orecchi, e terminava in trecce, fermate con un pettine sulla nuca. Teneva sospeso in una mano un grosso randello; arme propriamente, non ne portava in vista; ma, solo a guardargli in viso, anche un fanciullo avrebbe pensato che doveva averne sotto quante ce ne poteva stare. Quando Renzo, ch'era innanzi agli altri, fu lì per entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso; ma il giovine, intento a schivare ogni questione, come suole ognuno che abbia un'impresa scabrosa alle mani, non fece vista d'accorgersene, non disse neppure: fatevi in là; e, rasentando l'altro stipite, passò per isbieco, col fianco innanzi, per l'apertura lasciata da quella cariatide. I due compagni dovettero far la stessa evoluzione, se vollero entrare. Entrati, videro gli altri, dè quali avevan già sentita la voce, cioè què due bravacci, che seduti a un canto della tavola, giocavano alla mora, gridando tutt'e due insieme (lì, è il giuoco che lo richiede), e mescendosi or l'uno or l'altro da bere, con un gran fiasco ch'era tra loro. Questi pure guardaron fisso la nuova compagnia; e un dè due specialmente, tenendo una mano in aria, con tre ditacci tesi e allargati, e avendo la bocca ancora aperta, per un gran "sei" che n'era scoppiato fuori in quel momento, squadrò Renzo da capo a piedi; poi diede d'occhio al compagno, poi a quel dell'uscio, che rispose con un cenno del capo. Renzo insospettito e incerto guardava ai suoi due convitati, come se volesse cercare nè loro aspetti un'interpretazione di tutti què segni: ma i loro aspetti non indicavano altro che un buon appetito. L'oste guardava in viso a lui, come per aspettar gli ordini: egli lo fece venir con sé in una stanza vicina, e ordinò la cena.

- Chi sono què forestieri? - gli domandò poi a voce bassa, quando quello tornò, con una tovaglia grossolana sotto il braccio, e un fiasco in mano.

- Non li conosco, - rispose l'oste, spiegando la tovaglia.

- Come? né anche uno?

- Sapete bene, - rispose ancora colui, stirando, con tutt'e due le mani, la tovaglia sulla tavola, - che la prima regola del nostro mestiere, è di non domandare i fatti degli altri: tanto che, fin le nostre donne non son curiose. Si starebbe freschi, con tanta gente che va e viene: è sempre un porto di mare: quando le annate son ragionevoli, voglio dire; ma stiamo allegri, che tornerà il buon tempo. A noi basta che gli avventori siano galantuomini: chi siano poi, o chi non siano, non fa niente. E ora vi porterò un piatto di polpette, che le simili non le avete mai mangiate.

- Come potete sapere...? - ripigliava Renzo; ma l'oste, già avviato alla cucina, seguitò la sua strada. E lì, mentre prendeva il tegame delle polpette summentovate, gli s'accostò pian piano quel bravaccio che aveva squadrato il nostro giovine, e gli disse sottovoce: - Chi sono què galantuomini?

- Buona gente qui del paese, - rispose l'oste, scodellando le polpette nel piatto.

- Va bene; ma come si chiamano? chi sono? - insistette colui, con voce alquanto sgarbata.

- Uno si chiama Renzo, - rispose l'oste, pur sottovoce: - un buon giovine, assestato; filatore di seta, che sa bene il suo mestiere. L'altro è un contadino che ha nome Tonio: buon camerata, allegro: peccato che n'abbia pochi; che gli spenderebbe tutti qui. L'altro è un sempliciotto, che mangia però volentieri, quando gliene danno. Con permesso.

E, con uno sgambetto, uscì tra il fornello e l'interrogante; e ando a portare il piatto a chi si doveva. - Come potete sapere, - riattaccò Renzo, quando lo vide ricomparire, - che siano galantuomini, se non li conoscete?

- Le azioni, caro mio: l'uomo si conosce all'azioni. Quelli che bevono il vino senza criticarlo, che pagano il conto senza tirare, che non metton su lite con gli altri avventori, e se hanno una coltellata da consegnare a uno, lo vanno ad aspettar fuori, e lontano dall'osteria, tanto che il povero oste non ne vada di mezzo, quelli sono i galantuomini. Però, se si può conoscer la gente bene, come ci conosciamo tra noi quattro, è meglio. E che diavolo vi vien voglia di saper tante cose, quando siete sposo, e dovete aver tutt'altro in testa? e con davanti quelle polpette, che farebbero resuscitare un morto? - Così dicendo, se ne tornò in cucina.

Il nostro autore, osservando al diverso modo che teneva costui nel soddisfare alle domande, dice ch'era un uomo così fatto, che, in tutti i suoi discorsi, faceva professione d'esser molto amico dè galantuomini in generale; ma, in atto pratico, usava molto maggior compiacenza con quelli che avessero riputazione o sembianza di birboni. Che carattere singolare! eh?

La cena non fu molto allegra. I due convitati avrebbero voluto godersela con tutto loro comodo; ma l'invitante, preoccupato di ciò che il lettore sa, e infastidito, e anche un po' inquieto del contegno strano di quegli sconosciuti, non vedeva l'ora d'andarsene. Si parlava sottovoce, per causa loro; ed eran parole tronche e svogliate.

- Che bella cosa, - scappò fuori di punto in bianco Gervaso, - che Renzo voglia prender moglie, e abbia bisogno...! - Renzo gli fece un viso brusco. - Vuoi stare zitto, bestia? - gli disse Tonio, accompagnando il titolo con una gomitata. La conversazione fu sempre più fredda, fino alla fine. Renzo, stando indietro nel mangiare, come nel bere, attese a mescere ai due testimoni, con discrezione, in maniera di dar loro un po' di brio, senza farli uscir di cervello. Sparecchiato, pagato il conto da colui che aveva fatto men guasto, dovettero tutti e tre passar novamente davanti a quelle facce, le quali tutte si voltarono a Renzo, come quand'era entrato. Questo, fatti ch'ebbe pochi passi fuori dell'osteria, si voltò indietro, e vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguitavano: si fermò allora, co' suoi compagni, come se dicesse: vediamo cosa voglion da me costoro. Ma i due, quando s'accorsero d'essere osservati, si fermarono anch'essi, si parlaron sottovoce, e tornarono indietro. Se Renzo fosse stato tanto vicino da sentir le loro parole, gli sarebbero parse molto strane. - Sarebbe però un bell'onore, senza contar la mancia, - diceva uno dè malandrini, - se, tornando al palazzo, potessimo raccontare d'avergli spianate le costole in fretta in fretta, e così da noi, senza che il signor Griso fosse qui a regolare.

- E guastare il negozio principale! - rispondeva l'altro. - Ecco: s'è avvisto di qualche cosa; si ferma a guardarci. Ih! se fosse più tardi! Torniamo indietro, per non dar sospetto. Vedi che vien gente da tutte le parti: lasciamoli andar tutti a pollaio.

C'era in fatti quel brulichìo, quel ronzìo che si sente in un villaggio, sulla sera, e che, dopo pochi momenti, dà luogo alla quiete solenne della notte. Le donne venivan dal campo, portandosi in collo i bambini, e tenendo per la mano i ragazzi più grandini, ai quali facevan dire le divozioni della sera; venivan gli uomini, con le vanghe, e con le zappe sulle spalle. All'aprirsi degli usci, si vedevan luccicare qua e là i fuochi accesi per le povere cene: si sentiva nella strada barattare i saluti, e qualche parola, sulla scarsità della raccolta, e sulla miseria dell'annata; e più delle parole, si sentivano i tocchi misurati e sonori della campana, che annunziava il finir del giorno. Quando Renzo vide che i due indiscreti s'eran ritirati, continuò la sua strada nelle tenebre crescenti, dando sottovoce ora un ricordo, ora un altro, ora all'uno, ora all'altro fratello. Arrivarono alla casetta di Lucia, ch'era già notte.

Tra il primo pensiero d'una impresa terribile, e l'esecuzione di essa (ha detto un barbaro che non era privo d'ingegno), l'intervallo è un sogno, pieno di fantasmi e di paure. Lucia era, da molte ore, nell'angosce d'un tal sogno: e Agnese, Agnese medesima, l'autrice del consiglio, stava sopra pensiero, e trovava a stento parole per rincorare la figlia. Ma, al momento di destarsi, al momento cioè di dar principio all'opera, l'animo si trova tutto trasformato. Al terrore e al coraggio che vi contrastavano, succede un altro terrore e un altro coraggio: l'impresa s'affaccia alla mente, come una nuova apparizione: ciò che prima spaventava di più, sembra talvolta divenuto agevole tutt'a un tratto: talvolta comparisce grande l'ostacolo a cui s'era appena badato; l'immaginazione dà indietro sgomentata; le membra par che ricusino d'ubbidire; e il cuore manca alle promesse che aveva fatte con più sicurezza. Al picchiare sommesso di Renzo, Lucia fu assalita da tanto terrore, che risolvette, in quel momento, di soffrire ogni cosa, di star sempre divisa da lui, piùttosto ch'eseguire quella risoluzione; ma quando si fu fatto vedere, ed ebbe detto: - son qui, andiamo -; quando tutti si mostraron pronti ad avviarsi, senza esitazione, come a cosa stabilita, irrevocabile; Lucia non ebbe tempo né forza di far difficoltà, e, come strascinata, prese tremando un braccio della madre, un braccio del promesso sposo, e si mosse con la brigata avventuriera.

Zitti zitti, nelle tenebre, a passo misurato, usciron dalla casetta, e preser la strada fuori del paese. La più corta sarebbe stata d'attraversarlo: che s'andava diritto alla casa di don Abbondio; ma scelsero quella, per non esser visti. Per viottole, tra gli orti e i campi, arrivaron vicino a quella casa, e lì si divisero. I due promessi rimaser nascosti dietro l'angolo di essa; Agnese con loro, ma un po' più innanzi, per accorrere in tempo a fermar Perpetua, e a impadronirsene; Tonio, con lo scempiato di Gervaso, che non sapeva far nulla da sé, e senza il quale non si poteva far nulla, s'affacciaron bravamente alla porta, e picchiarono. - Chi è, a quest'ora? - gridò una voce dalla finestra, che s'aprì in quel momento: era la voce di Perpetua. - Ammalati non ce n'è, ch'io sappia. È forse accaduta qualche disgrazia?

- Son io, - rispose Tonio, - con mio fratello, che abbiam bisogno di parlare al signor curato.

- È ora da cristiani questa? - disse bruscamente Perpetua. - Che discrezione? Tornate domani.

- Sentite: tornerò o non tornerò: ho riscosso non so che danari, e venivo a saldar quel debituccio che sapete: aveva qui venticinque belle berlinghe nuove; ma se non si può, pazienza: questi, so come spenderli, e tornerò quando n'abbia messi insieme degli altri.

- Aspettate, aspettate: vo e torno. Ma perché venire a quest'ora?

- Gli ho ricevuti, anch'io, poco fa; e ho pensato, come vi dico, che, se li tengo a dormir con me, non so di che parere sarò domattina. Però, se l'ora non vi piace, non so che dire: per me, son qui; e se non mi volete, me ne vo.

- No, no, aspettate un momento: torno con la risposta. Così dicendo, richiuse la finestra. A questo punto, Agnese si staccò dai promessi, e, detto sottovoce a Lucia: - coraggio; è un momento; è come farsi cavar un dente, - si riunì ai due fratelli, davanti all'uscio; e si mise a ciarlare con Tonio, in maniera che Perpetua, venendo ad aprire, dovesse credere che si fosse abbattuta lì a caso, e che Tonio l'avesse trattenuta un momento.

I promessi sposi, di Alessandro Manzoni - 07 - Capitolo VII I promessi sposi, by Alessandro Manzoni - 07 - Chapter VII I promessi sposi, de Alessandro Manzoni - 07 - Capítulo VII I promessi sposi, autor: Alessandro Manzoni - 07 - Rozdział VII I promessi sposi, de Alessandro Manzoni - 07 - Capítulo VII

Capitolo VII

Il padre Cristoforo arrivava nell’attitudine d’un buon capitano che, perduta, senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non scoraggito, sopra pensiero ma non sbalordito, di corsa e non in fuga, si porta dove il bisogno lo chiede, a premunire i luoghi minacciati, a raccoglier le truppe, a dar nuovi ordini.

- La pace sia con voi, - disse, nell’entrare. - Non c’è nulla da sperare dall’uomo: tanto più bisogna confidare in Dio: e già ho qualche pegno della sua protezione.

Sebbene nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del padre Cristoforo, giacché il vedere un potente ritirarsi da una soverchieria, senza esserci costretto, e per mera condiscendenza a preghiere disarmate, era cosa piùttosto inaudita che rara; nulladimeno la trista certezza fu un colpo per tutti. Le donne abbassarono il capo; ma nell’animo di Renzo, l’ira prevalse all’abbattimento. Quell’annunzio lo trovava già amareggiato da tante sorprese dolorose, da tanti tentativi andati a vòto, da tante speranze deluse, e, per di più, esacerbato, in quel momento, dalle ripulse di Lucia.

- Vorrei sapere, - gridò, digrignando i denti, e alzando la voce, quanto non aveva mai fatto prima d’allora, alla presenza del padre Cristoforo; - vorrei sapere che ragioni ha dette quel cane, per sostenere... per sostenere che la mia sposa non dev’essere la mia sposa.

- Povero Renzo! - rispose il frate, con una voce grave e pietosa, e con uno sguardo che comandava amorevolmente la pacatezza : - se il potente che vuol commettere l’ingiustizia fosse sempre obbligato a dir le sue ragioni, le cose non anderebbero come vanno.

- Ha detto dunque quel cane, che non vuole, perché non vuole?

Non ha detto nemmen questo, povero Renzo! Sarebbe ancora un vantaggio se, per commetter l’iniquità, dovessero confessarla apertamente.

- Ma qualcosa ha dovuto dire: cos’ha detto quel tizzone d’inferno?

- Le sue parole, io l’ho sentite, e non te le saprei ripetere. Le parole dell’iniquo che è forte, penetrano e sfuggono. Può adirarsi che tu mostri sospetto di lui, e, nello stesso tempo, farti sentire che quello di che tu sospetti è certo: può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile. He can be angry that you show suspicion of him, and, at the same time, make you feel that what you suspect is certain: he can insult and call himself offended, mock and ask for an explanation, terrify and complain, be brazen and beyond reproach. Non chieder più in là. Colui non ha proferito il nome di questa innocente, né il tuo; non ha figurato nemmen di conoscervi, non ha detto di pretender nulla; ma... ma pur troppo ho dovuto intendere ch’è irremovibile. Nondimeno, confidenza in Dio! Voi, poverette, non vi perdete d’animo; e tu, Renzo... oh! credi pure, ch’io so mettermi nè tuoi panni, ch’io sento quello che passa nel tuo cuore. Ma, pazienza! È una magra parola, una parola amara, per chi non crede; ma tu...! non vorrai tu concedere a Dio un giorno, due giorni, il tempo che vorrà prendere, per far trionfare la giustizia? Il tempo è suo; e ce n’ha promesso tanto! Lascia fare a Lui, Renzo; e sappi... sappiate tutti ch’io ho già in mano un filo, per aiutarvi. Per ora, non posso dirvi di più. Domani io non verrò quassù; devo stare al convento tutto il giorno, per voi. Tu, Renzo, procura di venirci: o se, per caso impensato, tu non potessi, mandate un uomo fidato, un garzoncello di giudizio, per mezzo del quale io possa farvi sapere quello che occorrerà. Si fa buio; bisogna ch’io corra al convento. Fede, coraggio; e addio.

Detto questo, uscì in fretta, e se n’andò, correndo, e quasi saltelloni, giù per quella viottola storta e sassosa, per non arrivar tardi al convento, a rischio di buscarsi una buona sgridata, o quel che gli sarebbe pesato ancor più, una penitenza, che gl’impedisse, il giorno dopo, di trovarsi pronto e spedito a ciò che potesse richiedere il bisogno dè suoi protetti.

- Avete sentito cos’ha detto d’un non so che... d’un filo che ha, per aiutarci? - disse Lucia. - Convien fidarsi a lui; è un uomo che, quando promette dieci...

- Se non c’è altro...! - interruppe Agnese. - Avrebbe dovuto parlar più chiaro, o chiamar me da una parte, e dirmi cosa sia questo...

- Chiacchiere! la finirò io: io la finirò! - interruppe Renzo, questa volta, andando in su e in giù per la stanza, e con una voce, con un viso, da non lasciar dubbio sul senso di quelle parole.

- Oh Renzo! - esclamò Lucia.

- Cosa volete dire? - esclamò Agnese.

- Che bisogno c’è di dire? La finirò io. Abbia pur cento, mille diavoli nell’anima, finalmente è di carne e ossa anche lui...

- No, no, per amor del cielo...! - cominciò Lucia; ma il pianto le troncò la voce.

- Non son discorsi da farsi, neppur per burla, - disse Agnese.

- Per burla? - gridò Renzo, fermandosi ritto in faccia ad Agnese seduta, e piantandole in faccia due occhi stralunati. - Per burla! vedrete se sarà burla.

- Oh Renzo! - disse Lucia, a stento, tra i singhiozzi: - non v’ho mai visto così.

- Non dite queste cose, per amor del cielo, - riprese ancora in fretta Agnese, abbassando la voce. - Non vi ricordate quante braccia ha al suo comando colui? E quand’anche... Dio liberi!... contro i poveri c’è sempre giustizia.

- La farò io, la giustizia, io! È ormai tempo. La cosa non è facile: lo so anch’io. Si guarda bene, il cane assassino: sa come sta; ma non importa. Risoluzione e pazienza... e il momento arriva. Sì, la farò io, la giustizia: lo libererò io, il paese: quanta gente mi benedirà...! e poi in tre salti...!

L’orrore che Lucia sentì di queste più chiare parole, le sospese il pianto, e le diede forza di parlare. Levando dalle palme il viso lagrimoso, disse a Renzo, con voce accorata, ma risoluta: - non v’importa più dunque d’avermi per moglie. Io m’era promessa a un giovine che aveva il timor di Dio; ma un uomo che avesse... Fosse al sicuro d’ogni giustizia e d’ogni vendetta, foss’anche il figlio del re...

E bene! - gridò Renzo, con un viso più che mai stravolto: - io non v’avrò; ma non v’avrà né anche lui. Io qui senza di voi, e lui a casa del...

- Ah no! per carità, non dite così, non fate quegli occhi: no, non posso vedervi così, - esclamò Lucia, piangendo, supplicando, con le mani giunte; mentre Agnese chiamava e richiamava il giovine per nome, e gli palpava le spalle, le braccia, le mani, per acquietarlo. Stette egli immobile e pensieroso, qualche tempo, a contemplar quella faccia supplichevole di Lucia; poi, tutt’a un tratto, la guardò torvo, diede addietro, tese il braccio e l’indice verso di essa, e gridò: - questa! sì questa egli vuole. Ha da morire!

- E io che male v’ho fatto, perché mi facciate morire? - disse Lucia, buttandosegli inginocchioni davanti.

- Voi! - rispose, con una voce ch’esprimeva un’ira ben diversa, ma un’ira tuttavia: - voi! Che bene mi volete voi? Che prova m’avete data? Non v’ho io pregata, e pregata, e pregata? E voi: no! no!

- Sì sì, - rispose precipitosamente Lucia: - verrò dal curato, domani, ora, se volete; verrò. Tornate quello di prima; verrò.

- Me lo promettete? - disse Renzo, con una voce e con un viso divenuto, tutt’a un tratto, più umano.

- Ve lo prometto.

- Me l’avete promesso.

- Signore, vi ringrazio! - esclamò Agnese, doppiamente contenta.

In mezzo a quella sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto poteva esser per lui lo spavento di Lucia? In the midst of his great anger, had Renzo thought of what profit Lucia's fright could be for him? E non aveva adoperato un po' d’artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro autore protesta di non ne saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo sapesse bene. Il fatto sta ch’era realmente infuriato contro don Rodrigo, e che bramava ardentemente il consenso di Lucia; e quando due forti passioni schiamazzano insieme nel cuor d’un uomo, nessuno, neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce dall’altra, e dir con sicurezza qual sia quella che predomini.

- Ve l’ho promesso, - rispose Lucia, con un tono di rimprovero timido e affettuoso: - ma anche voi avevate promesso di non fare scandoli, di rimettervene al padre... 'I promised you,' replied Lucia, in a timid and affectionate tone of reproach: 'but you too promised not to make scandals, to defer to your father...

- Oh via! - Oh go! per amor di chi vado in furia? for whose sake do I rage? Volete tornare indietro, ora? Do you want to go back now? e farmi fare uno sproposito? and make me make a mistake?

- No no, - disse Lucia, cominciando a rispaventarsi. 'No, no,' said Lucia, beginning to get frightened again. - Ho promesso, e non mi ritiro. - I promised, and I'm not going back. Ma vedete voi come mi avete fatto promettere. But you see how you made me promise. Dio non voglia... God forbid...

- Perché volete far dè cattivi augùri, Lucia? - Why do you want to make bad wishes, Lucia? Dio sa che non facciam male a nessuno. God knows we don't hurt anyone.

- Promettetemi almeno che questa sarà l’ultima. - At least promise me that this will be the last.

- Ve lo prometto, da povero figliuolo. - I promise you, as a poor son.

- Ma, questa volta, mantenete poi, - disse Agnese. "But, this time, hold on," said Agnese.

Qui l’autore confessa di non sapere un’altra cosa: se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta d’essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa in dubbio.

Renzo avrebbe voluto prolungare il discorso, e fissare, a parte a parte, quello che si doveva fare il giorno dopo; ma era già notte, e le donne gliel’augurarono buona; non parendo loro cosa conveniente che, a quell’ora, si trattenesse più a lungo. Renzo would have liked to prolong the discussion, and fix, separately, what was to be done the next day; but it was already night, and the women wished him well; it did not seem to them convenient that, at that hour, he should stay longer.

La notte però fu a tutt’e tre così buona come può essere quella che succede a un giorno pieno d’agitazione e di guai, e che ne precede uno destinato a un’impresa importante, e d’esito incerto. However, the night was as good for all three of them as can be the one that happens to a day full of agitation and troubles, and which precedes one destined for an important enterprise, and of uncertain outcome. Renzo si lasciò veder di buon’ora, e concertò con le donne, o piuttosto con Agnese, la grand’operazione della sera, proponendo e sciogliendo a vicenda difficoltà, antivedendo contrattempi, e ricominciando, ora l’uno ora l’altra, a descriver la faccenda, come si racconterebbe una cosa fatta. Renzo let himself be seen early on, and arranged the grand operation of the evening with the women, or rather with Agnese, proposing and resolving mutual difficulties, anticipating setbacks, and starting over, now one now the other, to describe the matter, as one would describe a thing done. Lucia ascoltava; e, senza approvar con parole ciò che non poteva approvare in cuor suo, prometteva di far meglio che saprebbe. Lucia listened; and, without approving in words what he could not approve in his heart, he promised to do the best he could.

- Anderete voi giù al convento, per parlare al padre Cristoforo, come v’ha detto ier sera? - domandò Agnese a Renzo.

- Le zucche! - rispose questo: - sapete che diavoli d’occhi ha il padre: mi leggerebbe in viso, come sur un libro, che c’è qualcosa per aria; e se cominciasse a farmi dell’interrogazioni, non potrei uscirne a bene. E poi, io devo star qui, per accudire all’affare. Sarà meglio che mandiate voi qualcheduno.

- Manderò Menico.

- Va bene, - rispose Renzo; e partì, per accudire all’affare, come aveva detto.

Agnese andò a una casa vicina, a cercar Menico, ch’era un ragazzetto di circa dodici anni, sveglio la sua parte, e che, per via di cugini e di cognati, veniva a essere un po' suo nipote. Lo chiese ai parenti, come in prestito, per tutto quel giorno, - per un certo servizio, - diceva. Avutolo, lo condusse nella sua cucina, gli diede da colazione, e gli disse che andasse a Pescarenico, e si facesse vedere al padre Cristoforo, il quale lo rimanderebbe poi, con una risposta, quando sarebbe tempo. - Il padre Cristoforo, quel bel vecchio, tu sai, con la barba bianca, quello che chiamano il santo...

- Ho capito, - disse Menico: - quello che ci accarezza sempre, noi altri ragazzi, e ci dà, ogni tanto, qualche santino.

- Appunto, Menico. E se ti dirà che tu aspetti qualche poco, lì vicino al convento, non ti sviare: bada di non andar, con dè compagni, al lago, a veder pescare, né a divertirti con le reti attaccate al muro ad asciugare, né a far quell’altro tuo giochetto solito...

Bisogna saper che Menico era bravissimo per fare a rimbalzello; e si sa che tutti, grandi e piccoli, facciam volentieri le cose alle quali abbiamo abilità: non dico quelle sole.

- Poh! zia; non son poi un ragazzo.

- Bene, abbi giudizio; e, quando tornerai con la risposta... guarda; queste due belle parpagliole nuove son per te.

- Datemele ora, ch’è lo stesso.

- No, no, tu le giocheresti. Va, e portati bene; che n’avrai anche di più.

Nel rimanente di quella lunga mattinata, si videro certe novità che misero non poco in sospetto l’animo già conturbato delle donne. Un mendico, né rifinito né cencioso come i suoi pari, e con un non so che d’oscuro e di sinistro nel sembiante, entrò a chieder la carità, dando in qua e in là cert’occhiate da spione. Gli fu dato un pezzo di pane, che ricevette e ripose, con un’indifferenza mal dissimulata. Si trattenne poi, con una certa sfacciataggine, e, nello stesso tempo, con esitazione, facendo molte domande, alle quali Agnese s’affrettò di risponder sempre il contrario di quello che era. Movendosi, come per andar via, finse di sbagliar l’uscio, entrò in quello che metteva alla scala, e lì diede un’altra occhiata in fretta, come poté. Gridatogli dietro: - ehi ehi! dove andate galantuomo? di qua! di qua! - tornò indietro, e uscì dalla parte che gli veniva indicata, scusandosi, con una sommissione, con un’umiltà affettata, che stentava a collocarsi nei lineamenti duri di quella faccia. Dopo costui, continuarono a farsi vedere, di tempo in tempo, altre strane figure. Che razza d’uomini fossero, non si sarebbe potuto dir facilmente; ma non si poteva creder neppure che fossero quegli onesti viandanti che volevan parere. Uno entrava col pretesto di farsi insegnar la strada; altri, passando davanti all’uscio, rallentavano il passo, e guardavan sott’occhio nella stanza, a traverso il cortile, come chi vuol vedere senza dar sospetto. Finalmente, verso il mezzogiorno, quella fastidiosa processione finì. Agnese s’alzava ogni tanto, attraversava il cortile, s’affacciava all’uscio di strada, guardava a destra e a sinistra, e tornava dicendo: - nessuno - : parola che proferiva con piacere, e che Lucia con piacere sentiva, senza che né l’una né l’altra ne sapessero ben chiaramente il perché. Ma ne rimase a tutt’e due una non so quale inquietudine, che levò loro, e alla figliuola principalmente, una gran parte del coraggio che avevan messo in serbo per la sera.

Convien però che il lettore sappia qualcosa di più preciso, intorno a què ronzatori misteriosi: e, per informarlo di tutto, dobbiam tornare un passo indietro, e ritrovar don Rodrigo, che abbiam lasciato ieri, solo in una sala del suo palazzotto, al partir del padre Cristoforo.

Don Rodrigo, come abbiam detto, misurava innanzi e indietro, a passi lunghi, quella sala, dalle pareti della quale pendevano ritratti di famiglia, di varie generazioni. Quando si trovava col viso a una parete, e voltava, si vedeva in faccia un suo antenato guerriero, terrore dè nemici e dè suoi soldati, torvo nella guardatura, co' capelli corti e ritti, co' baffi tirati e a punta, che sporgevan dalle guance, col mento obliquo: ritto in piedi l’eroe, con le gambiere, co' cosciali, con la corazza, co' bracciali, co' guanti, tutto di ferro; con la destra sul fianco, e la sinistra sul pomo della spada. Don Rodrigo lo guardava; e quando gli era arrivato sotto, e voltava, ecco in faccia un altro antenato, magistrato, terrore dè litiganti e degli avvocati, a sedere sur una gran seggiola coperta di velluto rosso, ravvolto in un’ampia toga nera; tutto nero, fuorché un collare bianco, con due larghe facciole, e una fodera di zibellino arrovesciata (era il distintivo dè senatori, e non lo portavan che l’inverno, ragion per cui non si troverà mai un ritratto di senatore vestito d’estate); macilento, con le ciglia aggrottate: teneva in mano una supplica, e pareva che dicesse: vedremo. Di qua una matrona, terrore delle sue cameriere; di là un abate, terrore dè suoi monaci: tutta gente in somma che aveva fatto terrore, e lo spirava ancora dalle tele. Alla presenza di tali memorie, don Rodrigo tanto più s’arrovellava, si vergognava, non poteva darsi pace, che un frate avesse osato venirgli addosso, con la prosopopea di Nathan. Formava un disegno di vendetta, l’abbandonava, pensava come soddisfare insieme alla passione, e a ciò che chiamava onore; e talvolta (vedete un poco!) sentendosi fischiare ancora agli orecchi quell’esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni, e stava quasi per deporre il pensiero delle due soddisfazioni. Finalmente, per far qualche cosa, chiamò un servitore, e gli ordinò che lo scusasse con la compagnia, dicendo ch’era trattenuto da un affare urgente. Quando quello tornò a riferire che què signori eran partiti, lasciando i loro rispetti: - e il conte Attilio? - domandò, sempre camminando, don Rodrigo.

- È uscito con què signori, illustrissimo.

- Bene: sei persone di seguito, per la passeggiata: subito. La spada, la cappa, il cappello: subito.

Il servitore partì, rispondendo con un inchino; e, poco dopo, tornò, portando la ricca spada, che il padrone si cinse; la cappa, che si buttò sulle spalle; il cappello a gran penne, che mise e inchiodò, con una manata, fieramente sul capo: segno di marina torbida. Si mosse, e, alla porta, trovò i sei ribaldi tutti armati, i quali, fatto ala, e inchinatolo, gli andaron dietro. Più burbero, più superbioso, più accigliato del solito, uscì, e andò passeggiando verso Lecco. I contadini, gli artigiani, al vederlo venire, si ritiravan rasente al muro, e di lì facevano scappellate e inchini profondi, ai quali non rispondeva. Come inferiori, l’inchinavano anche quelli che da questi eran detti signori; ché, in què contorni, non ce n’era uno che potesse, a mille miglia, competer con lui, di nome, di ricchezze, d’aderenze e della voglia di servirsi di tutto ciò, per istare al di sopra degli altri. The so-called signori also bowed, as his inferiors, since in this area, no one in a thousand miles could compete with him in name, wealth, connections, and the wish to exploit all of these to flaunt his superiority. E a questi corrispondeva con una degnazione contegnosa. Quel giorno non avvenne, ma quando avveniva che s’incontrasse col signor castellano spagnolo, l’inchino allora era ugualmente profondo dalle due parti; la cosa era come tra due potentati, i quali non abbiano nulla da spartire tra loro; ma, per convenienza, fanno onore al grado l’uno dell’altro. Per passare un poco la mattana, e per contrapporre all’immagine del frate che gli assediava la fantasia, immagini in tutto diverse, don Rodrigo entrò, quel giorno, in una casa, dove andava, per il solito, molta gente, e dove fu ricevuto con quella cordialità affaccendata e rispettosa, ch’è riserbata agli uomini che si fanno molto amare o molto temere; e, a notte già fatta, tornò al suo palazzotto. Il conte Attilio era anche lui tornato in quel momento; e fu messa in tavola la cena, durante la quale, don Rodrigo fu sempre sopra pensiero, e parlò poco.

- Cugino, quando pagate questa scommessa? - disse, con un fare di malizia e di scherno, il conte Attilio, appena sparecchiato, e andati via i servitori.

- San Martino non è ancor passato.

- Tant’è che la paghiate subito; perché passeranno tutti i santi del lunario, prima che...

- Questo è quel che si vedrà.

- Cugino, voi volete fare il politico; ma io ho capito tutto, e son tanto certo d’aver vinta la scommessa, che son pronto a farne un’altra.

- Sentiamo.

- Che il padre... il padre... che so io? quel frate in somma v’ha convertito. that friar has truly converted you.

- Eccone un’altra delle vostre. - Here is another of yours.

- Convertito, cugino; convertito, vi dico. - Converted, cousin; converted, I tell you. Io per me, ne godo. Sapete che sarà un bello spettacolo vedervi tutto compunto, e con gli occhi bassi! E che gloria per quel padre! Come sarà tornato a casa gonfio e pettoruto! Non son pesci che si piglino tutti i giorni, né con tutte le reti. Siate certo che vi porterà per esempio; e, quando anderà a far qualche missione un po' lontano, parlerà dè fatti vostri. Mi par di sentirlo -. E qui, parlando col naso, accompagnando le parole con gesti caricati, continuò, in tono di predica: - in una parte di questo mondo, che, per degni rispetti, non nomino, viveva, uditori carissimi, e vive tuttavia, un cavaliere scapestrato, più amico delle femmine, che degli uomini dabbene, il quale, avvezzo a far d’ogni erba un fascio, aveva messo gli occhi...

- Basta, basta, - interruppe don Rodrigo, mezzo sogghignando, e mezzo annoiato. - Se volete raddoppiar la scommessa, son pronto anch’io.

- Diavolo! che aveste voi convertito il padre!

- Non mi parlate di colui: e in quanto alla scommessa, san Martino deciderà -. La curiosità del conte era stuzzicata; non gli risparmiò interrogazioni, ma don Rodrigo le seppe eluder tutte, rimettendosi sempre al giorno della decisione, e non volendo comunicare alla parte avversa disegni che non erano né incamminati, né assolutamente fissati.

La mattina seguente, don Rodrigo si destò don Rodrigo. L’apprensione che quel verrà un giorno gli aveva messa in corpo, era svanita del tutto, co' sogni della notte; e gli rimaneva la rabbia sola, esacerbata anche dalla vergogna di quella debolezza passeggiera. The apprehension that that one day will come had taken hold of him, had vanished completely, with the dreams of the night; and only anger remained, exacerbated also by the shame of that fleeting weakness. L’immagini più recenti della passeggiata trionfale, degl’inchini, dell’accoglienze, e il canzonare del cugino, avevano contribuito non poco a rendergli l’animo antico. Appena alzato, fece chiamare il Griso. "Cose grosse", disse tra sé il servitore a cui fu dato l’ordine; perché l’uomo che aveva quel soprannome, non era niente meno che il capo dè bravi, quello a cui s’imponevano le imprese più rischiose e più inique, il fidatissimo del padrone, l’uomo tutto suo, per gratitudine e per interesse. Dopo aver ammazzato uno, di giorno, in piazza, era andato ad implorar la protezione di don Rodrigo; e questo, vestendolo della sua livrea, l’aveva messo al coperto da ogni ricerca della giustizia. Cosi, impegnandosi a ogni delitto che gli venisse comandato, colui si era assicurata l’impunità del primo. Per don Rodrigo, l’acquisto non era stato di poca importanza; perché il Griso, oltre all’essere, senza paragone, il più valente della famiglia, era anche una prova di ciò che il suo padrone aveva potuto attentar felicemente contro le leggi; di modo che la sua potenza ne veniva ingrandita, nel fatto e nell’opinione. For Don Rodrigo, the acquisition had not been of little importance; because Griso, besides being, unmatched, the most valiant of the family, was also proof of what his owner had successfully dared against the laws; so that his power was enlarged, in fact and in opinion.

- Griso! - Griso! - disse don Rodrigo: - in questa congiuntura, si vedrà quel che tu vali. - said Don Rodrigo: - in this juncture, we will see what you are worth. Prima di domani, quella Lucia deve trovarsi in questo palazzo.

- Non si dirà mai che il Griso si sia ritirato da un comando dell’illustrissimo signor padrone.

- Piglia quanti uomini ti possono bisognare, ordina e disponi, come ti par meglio; purché la cosa riesca a buon fine. Ma bada sopra tutto, che non le sia fatto male.

- Signore, un po' di spavento, perché la non faccia troppo strepito... non si potrà far di meno. - Spavento... capisco... è inevitabile. Ma non le si torca un capello; e sopra tutto, le si porti rispetto in ogni maniera. Hai inteso?

- Signore, non si può levare un fiore dalla pianta, e portarlo a vossignoria, senza toccarlo. Ma non si farà che il puro necessario.

- Sotto la tua sicurtà. E... come farai?

- Ci stavo pensando, signore. Siam fortunati che la casa è in fondo al paese. Abbiam bisogno d’un luogo per andarci a postare. We need a place to go and hide. e appunto c’è, poco distante di là, quel casolare disabitato e solo, in mezzo ai campi, quella casa... vossignoria non saprà niente di queste cose... una casa che bruciò, pochi anni sono, e non hanno avuto danari da riattarla, e l’hanno abbandonata, e ora ci vanno le streghe: ma non è sabato, e me ne rido. And indeed, not far from there, there is that uninhabited and lonely farmhouse, in the middle of the fields, that house... your lordship will not know anything about these things... a house that burned down a few years ago, and they didn't have money to rebuild it, so they abandoned it, and now the witches go there: but it's not Saturday, and I laugh at it. Questi villani, che son pieni d’ubbie, non ci bazzicherebbero, in nessuna notte della settimana, per tutto l’oro del mondo: sicché possiamo andare a fermarci là, con sicurezza che nessuno verrà a guastare i fatti nostri. These villagers, who are full of doubts, would not go near there, on any night of the week, for all the gold in the world: so we can go and stay there, knowing that no one will come to spoil our plans.

- Va bene; e poi?

Qui, il Griso a proporre, don Rodrigo a discutere, finché d’accordo ebbero concertata la maniera di condurre a fine l’impresa, senza che rimanesse traccia degli autori, la maniera anche di rivolgere, con falsi indizi, i sospetti altrove, d’impor silenzio alla povera Agnese, d’incutere a Renzo tale spavento, da fargli passare il dolore, e il pensiero di ricorrere alla giustizia, e anche la volontà di lagnarsi; e tutte l’altre bricconerie necessarie alla riuscita della bricconeria principale. Noi tralasciamo di riferir què concerti, perché, come il lettore vedrà, non son necessari all’intelligenza della storia; e siam contenti anche noi di non doverlo trattener più lungamente a sentir parlamentare què due fastidiosi ribaldi. We omit to report those concerts, because, as the reader will see, they are not necessary for the understanding of the story; and we are also happy not to have to keep him any longer to hear those two annoying scoundrels talking. Basta che, mentre il Griso se n’andava, per metter mano all’esecuzione, don Rodrigo lo richiamò, e gli disse: - senti: se per caso, quel tanghero temerario vi desse nell’unghie questa sera, non sarà male che gli sia dato anticipatamente un buon ricordo sulle spalle. It is enough that, while Griso was leaving to take action, Don Rodrigo called him back and said to him: - listen: if by chance, that audacious thug should bother you tonight, it would not be a bad idea to give him a good reminder on his back in advance. Così, l’ordine che gli verrà intimato domani di stare zitto, farà più sicuramente l’effetto. Thus, the order that will be given to him tomorrow to keep quiet will surely have more effect. Ma non l’andate a cercare, per non guastare quello che più importa: tu m’hai inteso.

- Lasci fare a me, - rispose il Griso, inchinandosi, con un atto d’ossequio e di millanteria; e se n’andò. La mattina fu spesa in giri, per riconoscere il paese. Quel falso pezzente che s’era inoltrato a quel modo nella povera casetta, non era altro che il Griso, il quale veniva per levarne a occhio la pianta: i falsi viandanti eran suoi ribaldi, ai quali, per operare sotto i suoi ordini, bastava una cognizione più superficiale del luogo. That false scoundrel who had intruded in that poor little house was none other than Griso, who came to survey the place: the false travelers were his rogues, to whom, to operate under his orders, only a superficial knowledge of the place was enough. E, fatta la scoperta, non s’eran più lasciati vedere, per non dar troppo sospetto. And once the discovery was made, they disappeared to avoid raising too much suspicion.

Tornati che furon tutti al palazzotto, il Griso rese conto, e fissò definitivamente il disegno dell’impresa; assegnò le parti, diede istruzioni. Once they all returned to the small palace, Griso reported back and definitively fixed the plan of the enterprise; he assigned roles and gave instructions. Tutto ciò non si poté fare, senza che quel vecchio servitore, il quale stava a occhi aperti, e a orecchi tesi, s’accorgesse che qualche gran cosa si macchinava. A forza di stare attento e di domandare; accattando una mezza notizia di qua, una mezza di là, commentando tra sé una parola oscura, interpretando un andare misterioso, tanto fece, che venne in chiaro di ciò che si doveva eseguir quella notte. By being attentive and asking questions; gathering half news from here, half from there, commenting on obscure words to oneself, interpreting a mysterious movement, he did enough to understand what was to be carried out that night. Ma quando ci fu riuscito, essa era già poco lontana, e già una piccola vanguardia di bravi era andata a imboscarsi in quel casolare diroccato. But when he managed to do so, she was already not far away, and a small vanguard of tough guys had already gone to hide in that ruined farmhouse. Il povero vecchio, quantunque sentisse bene a che rischioso giuoco giocava, e avesse anche paura di portare il soccorso di Pisa, pure non volle mancare: uscì, con la scusa di prendere un po' d’aria, e s’incamminò in fretta in fretta al convento, per dare al padre Cristoforo l’avviso promesso. The poor old man, although he knew well the risky game he was playing, and even feared bringing help from Pisa, still did not want to fail: he went out, under the pretext of getting some fresh air, and hurried to the convent to give Father Cristoforo the promised warning. Poco dopo, si mossero gli altri bravi, e discesero spicciolati, per non parere una compagnia: il Griso venne dopo; e non rimase indietro che una bussola, la quale doveva esser portata al casolare, a sera inoltrata; come fu fatto. Radunati che furono in quel luogo, il Griso spedì tre di coloro all’osteria del paesetto; uno che si mettesse sull’uscio, a osservar ciò che accadesse nella strada, e a veder quando tutti gli abitanti fossero ritirati: gli altri due che stessero dentro a giocare e a bere, come dilettanti; e attendessero intanto a spiare, se qualche cosa da spiare ci fosse. Egli, col grosso della truppa, rimase nell’agguato ad aspettare.

Il povero vecchio trottava ancora; i tre esploratori arrivavano al loro posto; il sole cadeva; quando Renzo entrò dalle donne, e disse: - Tonio e Gervaso m’aspettan fuori: vo con loro all’osteria, a mangiare un boccone; e, quando sonerà l’ave maria, verremo a prendervi. Su, coraggio, Lucia! tutto dipende da un momento -. Lucia sospirò, e ripeté: - coraggio, - con una voce che smentiva la parola.

Quando Renzo e i due compagni giunsero all’osteria, vi trovaron quel tale già piantato in sentinella, che ingombrava mezzo il vano della porta, appoggiata con la schiena a uno stipite, con le braccia incrociate sul petto; e guardava e riguardava, a destra e a sinistra, facendo lampeggiare ora il bianco, ora il nero di due occhi grifagni. When Renzo and his two companions arrived at the inn, they found that individual already standing sentinel there, taking up half the space of the doorway, leaning with his back against a doorpost, with arms crossed over his chest; he looked right and left, making the white and black of his fierce eyes flash alternately. Un berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo, che, dividendosi sur una fronte fosca, girava, da una parte e dall’altra, sotto gli orecchi, e terminava in trecce, fermate con un pettine sulla nuca. A flat crimson velvet cap, worn askew, covered half of his tuft of hair, which, parting on a dark forehead, turned, on either side, under his ears, and ended in braids, secured with a comb at the nape of his neck. Teneva sospeso in una mano un grosso randello; arme propriamente, non ne portava in vista; ma, solo a guardargli in viso, anche un fanciullo avrebbe pensato che doveva averne sotto quante ce ne poteva stare. He held a large cudgel in one hand; he didn't display any weapons, but by just looking at his face, even a child would have thought he must have as many hidden as could fit. Quando Renzo, ch’era innanzi agli altri, fu lì per entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso; ma il giovine, intento a schivare ogni questione, come suole ognuno che abbia un’impresa scabrosa alle mani, non fece vista d’accorgersene, non disse neppure: fatevi in là; e, rasentando l’altro stipite, passò per isbieco, col fianco innanzi, per l’apertura lasciata da quella cariatide. When Renzo, who was in front of the others, was about to enter, the man, without bothering, stared at him fixedly; but the young man, intent on avoiding any confrontation, as anyone who has a difficult task at hand usually does, pretended not to notice, did not even say: make way; and, skirting the other jamb, passed obliquely, with his side ahead, through the opening left by that caryatid. I due compagni dovettero far la stessa evoluzione, se vollero entrare. The two companions had to perform the same maneuver if they wanted to enter. Entrati, videro gli altri, dè quali avevan già sentita la voce, cioè què due bravacci, che seduti a un canto della tavola, giocavano alla mora, gridando tutt’e due insieme (lì, è il giuoco che lo richiede), e mescendosi or l’uno or l’altro da bere, con un gran fiasco ch’era tra loro. Once inside, they saw the others, of whom they had already heard the voice, that is, the two tough guys, who were sitting at one end of the table, playing morra, shouting both together (there, the game requires it), and alternating between drinking, with a large flask between them. Questi pure guardaron fisso la nuova compagnia; e un dè due specialmente, tenendo una mano in aria, con tre ditacci tesi e allargati, e avendo la bocca ancora aperta, per un gran "sei" che n’era scoppiato fuori in quel momento, squadrò Renzo da capo a piedi; poi diede d’occhio al compagno, poi a quel dell’uscio, che rispose con un cenno del capo. These two also stared fixedly at the new company; and one of the two in particular, holding a hand up with three fingers spread and extended, and with his mouth still open from a loud "six" that had just burst out, looked Renzo up and down; then glanced at his companion, then at the one by the door, who responded with a nod of the head. Renzo insospettito e incerto guardava ai suoi due convitati, come se volesse cercare nè loro aspetti un’interpretazione di tutti què segni: ma i loro aspetti non indicavano altro che un buon appetito. Renzo, suspicious and uncertain, looked at his two guests as if seeking an explanation of all those signs in their faces: but their expressions only showed a good appetite. L’oste guardava in viso a lui, come per aspettar gli ordini: egli lo fece venir con sé in una stanza vicina, e ordinò la cena. The innkeeper looked at him, as if waiting for his orders: he had him come with him to a nearby room, and ordered dinner.

- Chi sono què forestieri? - gli domandò poi a voce bassa, quando quello tornò, con una tovaglia grossolana sotto il braccio, e un fiasco in mano.

- Non li conosco, - rispose l’oste, spiegando la tovaglia. - I don't know them, - replied the innkeeper, unfolding the tablecloth.

- Come? - What? né anche uno? not even one?

- Sapete bene, - rispose ancora colui, stirando, con tutt’e due le mani, la tovaglia sulla tavola, - che la prima regola del nostro mestiere, è di non domandare i fatti degli altri: tanto che, fin le nostre donne non son curiose. Si starebbe freschi, con tanta gente che va e viene: è sempre un porto di mare: quando le annate son ragionevoli, voglio dire; ma stiamo allegri, che tornerà il buon tempo. We would be fine, with so many people coming and going: it is always a bustling place: when the years are reasonable, I mean; but let's stay cheerful, because good times will come again. A noi basta che gli avventori siano galantuomini: chi siano poi, o chi non siano, non fa niente. It's enough for us that the customers are honest: who they are, or who they are not, doesn't matter. E ora vi porterò un piatto di polpette, che le simili non le avete mai mangiate. And now I will bring you a plate of meatballs, you have never eaten anything like it.

- Come potete sapere...? - ripigliava Renzo; ma l’oste, già avviato alla cucina, seguitò la sua strada. - replied Renzo; but the innkeeper, already on his way to the kitchen, continued on his path. E lì, mentre prendeva il tegame delle polpette summentovate, gli s’accostò pian piano quel bravaccio che aveva squadrato il nostro giovine, e gli disse sottovoce: - Chi sono què galantuomini? And there, as he picked up the pot of meatballs in tomato sauce, that braggart who had eyed our young man approached him slowly and whispered: - Who are these gentlemen here?

- Buona gente qui del paese, - rispose l’oste, scodellando le polpette nel piatto. - Good people from the village, - replied the innkeeper, ladling the meatballs onto the plate.

- Va bene; ma come si chiamano? chi sono? - insistette colui, con voce alquanto sgarbata.

- Uno si chiama Renzo, - rispose l’oste, pur sottovoce: - un buon giovine, assestato; filatore di seta, che sa bene il suo mestiere. L’altro è un contadino che ha nome Tonio: buon camerata, allegro: peccato che n’abbia pochi; che gli spenderebbe tutti qui. The other is a farmer named Tonio: a good comrade, cheerful: too bad there are few like him; he would spend all his money here. L’altro è un sempliciotto, che mangia però volentieri, quando gliene danno. The other is a simpleton, who eats willingly when given food. Con permesso. With permission.

E, con uno sgambetto, uscì tra il fornello e l’interrogante; e ando a portare il piatto a chi si doveva. With a quick move, he slipped out between the stove and the person questioning him; and went to bring the dish to the intended recipient. - Come potete sapere, - riattaccò Renzo, quando lo vide ricomparire, - che siano galantuomini, se non li conoscete? - How can you know, - Renzo countered when he saw him reappear, - if they are gentlemen, if you do not know them?

- Le azioni, caro mio: l’uomo si conosce all’azioni. - By their actions, my dear: a man is known by his actions. Quelli che bevono il vino senza criticarlo, che pagano il conto senza tirare, che non metton su lite con gli altri avventori, e se hanno una coltellata da consegnare a uno, lo vanno ad aspettar fuori, e lontano dall’osteria, tanto che il povero oste non ne vada di mezzo, quelli sono i galantuomini. Those who drink wine without criticizing it, who pay the bill without fuss, who do not pick fights with other customers, and if they have a score to settle with someone, they go wait for them outside, far away from the tavern, so the poor innkeeper doesn't get involved, those are the true gentlemen. Però, se si può conoscer la gente bene, come ci conosciamo tra noi quattro, è meglio. However, if one can know people well, as we know each other four, it is better. E che diavolo vi vien voglia di saper tante cose, quando siete sposo, e dovete aver tutt’altro in testa? And what the hell makes you want to know so many things, when you are married, and you should have all other things on your mind? e con davanti quelle polpette, che farebbero resuscitare un morto? - Così dicendo, se ne tornò in cucina.

Il nostro autore, osservando al diverso modo che teneva costui nel soddisfare alle domande, dice ch’era un uomo così fatto, che, in tutti i suoi discorsi, faceva professione d’esser molto amico dè galantuomini in generale; ma, in atto pratico, usava molto maggior compiacenza con quelli che avessero riputazione o sembianza di birboni. Our author, observing the different way in which this person behaved in answering questions, says that he was a man of such a kind that, in all his speeches, he professed to be very friendly with gentlemen in general; but, in practice, he showed much more compliance with those who had a reputation or appearance of scoundrels. Che carattere singolare! What a peculiar character! eh? eh?

La cena non fu molto allegra. I due convitati avrebbero voluto godersela con tutto loro comodo; ma l’invitante, preoccupato di ciò che il lettore sa, e infastidito, e anche un po' inquieto del contegno strano di quegli sconosciuti, non vedeva l’ora d’andarsene. Si parlava sottovoce, per causa loro; ed eran parole tronche e svogliate. They were speaking in hushed tones because of them; and the words were brief and indifferent.

- Che bella cosa, - scappò fuori di punto in bianco Gervaso, - che Renzo voglia prender moglie, e abbia bisogno...! "What a lovely thing," Gervaso blurted out unexpectedly, "that Renzo wants to get married, and needs to...!" - Renzo gli fece un viso brusco. Renzo gave him a sharp look. - Vuoi stare zitto, bestia? - gli disse Tonio, accompagnando il titolo con una gomitata. La conversazione fu sempre più fredda, fino alla fine. Renzo, stando indietro nel mangiare, come nel bere, attese a mescere ai due testimoni, con discrezione, in maniera di dar loro un po' di brio, senza farli uscir di cervello. Renzo, falling behind in eating, as in drinking, took care to mix drinks for the two witnesses, discreetly, so as to give them a little pep without making them lose their minds. Sparecchiato, pagato il conto da colui che aveva fatto men guasto, dovettero tutti e tre passar novamente davanti a quelle facce, le quali tutte si voltarono a Renzo, come quand’era entrato. After they had finished eating and the bill had been paid by the one who had caused the least damage, all three had to pass in front of those faces again, which all turned to Renzo, just as when he had entered. Questo, fatti ch’ebbe pochi passi fuori dell’osteria, si voltò indietro, e vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguitavano: si fermò allora, co' suoi compagni, come se dicesse: vediamo cosa voglion da me costoro. After taking a few steps outside the inn, Renzo turned around and saw that the two he had left sitting in the kitchen were following him. He then stopped with his companions, as if to say: let's see what these guys want from me. Ma i due, quando s’accorsero d’essere osservati, si fermarono anch’essi, si parlaron sottovoce, e tornarono indietro. Se Renzo fosse stato tanto vicino da sentir le loro parole, gli sarebbero parse molto strane. - Sarebbe però un bell’onore, senza contar la mancia, - diceva uno dè malandrini, - se, tornando al palazzo, potessimo raccontare d’avergli spianate le costole in fretta in fretta, e così da noi, senza che il signor Griso fosse qui a regolare. - It would be a great honor, not to mention the tip, - said one of the rogues, - if, returning to the palace, we could say that we quickly flattened his ribs, and thus from us, without Mr. Griso here to regulate.

- E guastare il negozio principale! - And ruin the main business! - rispondeva l’altro. - replied the other. - Ecco: s’è avvisto di qualche cosa; si ferma a guardarci. - Here: he noticed something; he stops to look at us. Ih! Oh! se fosse più tardi! if it were later! Torniamo indietro, per non dar sospetto. Vedi che vien gente da tutte le parti: lasciamoli andar tutti a pollaio.

C’era in fatti quel brulichìo, quel ronzìo che si sente in un villaggio, sulla sera, e che, dopo pochi momenti, dà luogo alla quiete solenne della notte. There was indeed that bustle, that buzzing that you can hear in a village in the evening, and that, after a few moments, gives way to the solemn quiet of the night. Le donne venivan dal campo, portandosi in collo i bambini, e tenendo per la mano i ragazzi più grandini, ai quali facevan dire le divozioni della sera; venivan gli uomini, con le vanghe, e con le zappe sulle spalle. The women came from the fields, carrying their children on their necks, and holding the hands of the older boys, to whom they made recite the evening prayers; the men came, with their hoes and shovels on their shoulders. All’aprirsi degli usci, si vedevan luccicare qua e là i fuochi accesi per le povere cene: si sentiva nella strada barattare i saluti, e qualche parola, sulla scarsità della raccolta, e sulla miseria dell’annata; e più delle parole, si sentivano i tocchi misurati e sonori della campana, che annunziava il finir del giorno. As the doors opened, you could see the fires flickering here and there for the poor dinners: in the street you could hear greetings being exchanged, and some words about the meagerness of the harvest, and the hardship of the year; and more than the words, you could hear the measured and resonant tolls of the bell, announcing the end of the day. Quando Renzo vide che i due indiscreti s’eran ritirati, continuò la sua strada nelle tenebre crescenti, dando sottovoce ora un ricordo, ora un altro, ora all’uno, ora all’altro fratello. Arrivarono alla casetta di Lucia, ch’era già notte.

Tra il primo pensiero d’una impresa terribile, e l’esecuzione di essa (ha detto un barbaro che non era privo d’ingegno), l’intervallo è un sogno, pieno di fantasmi e di paure. Between the first thought of a terrible enterprise, and its execution (as a barbarian who was not devoid of intelligence said), the interval is a dream, full of ghosts and fears. Lucia era, da molte ore, nell’angosce d’un tal sogno: e Agnese, Agnese medesima, l’autrice del consiglio, stava sopra pensiero, e trovava a stento parole per rincorare la figlia. For many hours, Lucia had been in the anguish of such a dream: and Agnese, Agnese herself, the author of the advice, was preoccupied, and with difficulty found words to reassure her daughter. Ma, al momento di destarsi, al momento cioè di dar principio all’opera, l’animo si trova tutto trasformato. But, at the moment of waking up, at the moment, that is, of beginning the work, the soul finds itself completely transformed. Al terrore e al coraggio che vi contrastavano, succede un altro terrore e un altro coraggio: l’impresa s’affaccia alla mente, come una nuova apparizione: ciò che prima spaventava di più, sembra talvolta divenuto agevole tutt’a un tratto: talvolta comparisce grande l’ostacolo a cui s’era appena badato; l’immaginazione dà indietro sgomentata; le membra par che ricusino d’ubbidire; e il cuore manca alle promesse che aveva fatte con più sicurezza. Al picchiare sommesso di Renzo, Lucia fu assalita da tanto terrore, che risolvette, in quel momento, di soffrire ogni cosa, di star sempre divisa da lui, piùttosto ch’eseguire quella risoluzione; ma quando si fu fatto vedere, ed ebbe detto: - son qui, andiamo -; quando tutti si mostraron pronti ad avviarsi, senza esitazione, come a cosa stabilita, irrevocabile; Lucia non ebbe tempo né forza di far difficoltà, e, come strascinata, prese tremando un braccio della madre, un braccio del promesso sposo, e si mosse con la brigata avventuriera. At the quiet knock of Renzo, Lucia was seized by such terror that she resolved, at that moment, to endure everything, to always be separated from him, rather than carry out that resolution; but when he showed up and said: - I'm here, let's go -; when everyone seemed ready to set off without hesitation, as if to something established, irrevocable; Lucia had no time or strength to object, and, as if dragged, she tremblingly took hold of her mother's arm, the arm of her promised spouse, and moved with the adventurous group.

Zitti zitti, nelle tenebre, a passo misurato, usciron dalla casetta, e preser la strada fuori del paese. Silently, in the darkness, at a measured pace, they left the little house and took the road out of the village. La più corta sarebbe stata d’attraversarlo: che s’andava diritto alla casa di don Abbondio; ma scelsero quella, per non esser visti. The shortest route would have been to cross through it: they were heading straight to the house of Don Abbondio; but they chose that one, so as not to be seen. Per viottole, tra gli orti e i campi, arrivaron vicino a quella casa, e lì si divisero. I due promessi rimaser nascosti dietro l’angolo di essa; Agnese con loro, ma un po' più innanzi, per accorrere in tempo a fermar Perpetua, e a impadronirsene; Tonio, con lo scempiato di Gervaso, che non sapeva far nulla da sé, e senza il quale non si poteva far nulla, s’affacciaron bravamente alla porta, e picchiarono. The two betrothed remained hidden behind the corner of it; Agnese with them, but a little further ahead, to rush in time to stop Perpetua, and take possession of her; Tonio, with the useless Gervaso, who couldn't do anything by himself, and without whom nothing could be done, bravely stepped up to the door and knocked. - Chi è, a quest’ora? - Who is it, at this hour? - gridò una voce dalla finestra, che s’aprì in quel momento: era la voce di Perpetua. - shouted a voice from the window, which opened at that moment: it was Perpetua's voice. - Ammalati non ce n’è, ch’io sappia. - There are no sick people, as far as I know. È forse accaduta qualche disgrazia? Has something tragic happened?

- Son io, - rispose Tonio, - con mio fratello, che abbiam bisogno di parlare al signor curato. - It's me, - Tonio replied, - with my brother, we need to speak to the parish priest.

- È ora da cristiani questa? - disse bruscamente Perpetua. - Che discrezione? Tornate domani.

- Sentite: tornerò o non tornerò: ho riscosso non so che danari, e venivo a saldar quel debituccio che sapete: aveva qui venticinque belle berlinghe nuove; ma se non si può, pazienza: questi, so come spenderli, e tornerò quando n’abbia messi insieme degli altri. - Listen: I will come back or not: I have collected I don't know what money, and I was coming to settle that little debt you know about: he had twenty-five beautiful new carriages here; but if I can't, that's fine: I know how to spend these, and I'll be back when I've put together some more.

- Aspettate, aspettate: vo e torno. - Wait, wait: I'm going and coming back. Ma perché venire a quest’ora? But why come at this hour?

- Gli ho ricevuti, anch’io, poco fa; e ho pensato, come vi dico, che, se li tengo a dormir con me, non so di che parere sarò domattina. Però, se l’ora non vi piace, non so che dire: per me, son qui; e se non mi volete, me ne vo.

- No, no, aspettate un momento: torno con la risposta. Così dicendo, richiuse la finestra. A questo punto, Agnese si staccò dai promessi, e, detto sottovoce a Lucia: - coraggio; è un momento; è come farsi cavar un dente, - si riunì ai due fratelli, davanti all’uscio; e si mise a ciarlare con Tonio, in maniera che Perpetua, venendo ad aprire, dovesse credere che si fosse abbattuta lì a caso, e che Tonio l’avesse trattenuta un momento. At this point, Agnese detached herself from the engaged couple, and, saying quietly to Lucia: - courage; it's a moment; it's like pulling a tooth, - she joined the two brothers, in front of the door; and started chatting with Tonio, so that Perpetua, coming to open the door, would believe that she had just dropped by and that Tonio had kept her for a moment.