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Imparo l'italiano con Pinocchio, 49 - Imparo l'italiano con Pinocchio

49 - Imparo l'italiano con Pinocchio

Capitolo 49

Dopo aver detto addio al suo buon amico Tonno, Pinocchio si muove con difficoltà in mezzo a quel buio... Cammina piano dentro il corpo del Pescecane, un passo dietro l'altro verso la piccola luce che vede brillare lontano lontano.

E più va avanti, più la luce diventa chiara, finché, cammina cammina, alla fine arriva. E cosa trova? Trova una piccola tavola apparecchiata, con sopra una candela accesa infilata in una bottiglia di vetro verde. Seduto a tavola c'è un vecchiettino tutto bianco, come se fosse di neve o di panna montata, che sta masticando alcuni pesciolini vivi, così vivi che a volte gli scappano fuori dalla bocca.

Pinocchio prova un'allegria così grande e così inaspettata che vuole ridere, vuole piangere, vuole dire un sacco di cose: invece balbetta delle parole senza senso. Alla fine riesce a fare un grido di gioia, spalanca le braccia e si butta al collo del vecchietto. E urla:

− Oh babbino mio! Finalmente ti ho ritrovato! Adesso non ti lascerò mai più, mai più, mai più!

− È vero quello che vedo? − risponde il vecchietto stropicciandosi gli occhi. − Sei veramente il mio caro Pinocchio?

− Sì, sì, sono io, proprio io! E tu mi hai già perdonato, non è vero? Oh! Babbino mio, come sei buono! E io, invece... Oh! Ma se sapessi quante disgrazie mi sono successe! Il giorno che tu, povero babbino, hai venduto la tua giacca per comprarmi il libro di scuola, io sono scappato per vedere i burattini, e il Burattinaio mi voleva mettere sul fuoco per cuocere l'arrosto, ma poi mi ha dato cinque monete d'oro, per portartele, ma io ho trovato la Volpe e il Gatto che mi hanno portato all'osteria del Gambero Rosso dove hanno mangiato tantissimo, poi io sono partito da solo di notte e ho incontrato gli assassini che mi sono corsi dietro, e io via, finché mi hanno impiccato a un ramo della Quercia grande, dove la bella Bambina dai capelli turchini mi ha salvato e i medici, dopo che mi hanno visitato, hanno detto subito: “Se non è morto, allora è sicuramente vivo”, e poi ho detto una bugia e il naso mi è cresciuto e non potevo uscire dalla porta della camera. Dopo sono andato con la Volpe e il Gatto a sotterrare le quattro monete d'oro, perché una l'avevo spesa all'osteria, e il Pappagallo si è messo a ridere, e invece di duemila monete non ho trovato più nulla. Il giudice quando ha saputo che sono stato derubato mi ha fatto mettere in prigione, per dare soddisfazione ai ladri, e quando sono uscito ho visto un bel grappolo d'uva in un campo, dopo sono rimasto preso dalla tagliola e il contadino mi ha messo il collare da cane per fare la guardia al pollaio. Alla fine ha riconosciuto la mia innocenza e mi ha lasciato andare, e il Serpente con la coda che gli fumava ha cominciato a ridere e poi gli è venuto un infarto. Così sono tornato alla Casa della bella Bambina, che era morta, e il Colombo ha visto che piangevo e mi ha detto: “Ho visto il tuo babbo che si fabbricava una barchetta per venirti a cercare”, e io gli ho detto: “Sarebbe bello avere le ali!”, e lui mi ha detto: “Vuoi andare dal tuo babbo?”, e io gli ho detto: “Magari! Ma chi mi ci porta?”, e lui: “Ti ci porto io”, e io gli ho detto: “Come?”, e lui mi ha detto: “Sopra di me”, e così abbiamo volato tutta la notte, e poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi hanno detto: “C'è un pover'uomo in una barchetta che sta per affogare”, e io da lontano ti ho riconosciuto subito, perché me lo diceva il cuore, e ti ho fatto cenno di tornare alla spiaggia...

− Ti ho riconosciuto anch'io, − dice Geppetto, − e sarei volentieri tornato alla spiaggia: ma come fare? Il mare era in tempesta e una grande onda mi ha rovesciato la barchetta. Allora un orribile Pescecane che era lì vicino, appena mi ha visto nell'acqua è subito corso verso di me, ha tirato fuori la lingua e mi ha inghiottito come un tortellino di Bologna.

− E da quanto tempo sei chiuso qui dentro? − domanda Pinocchio.

− Da quel giorno in avanti, sono ormai due anni: due anni, Pinocchio mio, che mi sono sembrati due secoli!

− E come hai fatto a sopravvivere? E dove hai trovato la candela? E i fiammiferi per accenderla, chi te li ha dati?

− Ora ti racconterò tutto...

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Parole difficili del capitolo 49

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Brillare: splendere di luce intensa e scintillante

Apparecchiare: preparare ordinatamente la tavola per mangiare, con piatti, posate, bicchieri, etc.

Una candela: cilindro di cera con uno stoppino che si accende per fare luce

Inaspettato: imprevisto, inatteso

Stropicciarsi gli occhi: sfregarsi gli occhi con le mani

Sotterrare: mettere sotto terra

Fabbricare: costruire

Tortellino: pasta da minestra consistente in un involtino di sfoglia di pasta all'uovo ripieno di carne tritata con altri ingredienti e aromi, ravvolto su se stesso ad anello

Un fiammifero: piccolo bastoncino di legno che si accende sfregando la punta su una superficie ruvida

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Capitolo 49

Dopo aver detto addio al suo buon amico Tonno, Pinocchio si muove con difficoltà in mezzo a quel buio... Cammina piano dentro il corpo del Pescecane, un passo dietro l'altro verso la piccola luce che vede brillare lontano lontano. Nachdem er sich von seinem guten Freund Thunfisch verabschiedet hat, bewegt sich Pinocchio mühsam inmitten dieser Dunkelheit.... Er geht langsam in den Körper des Hais hinein, einen Schritt nach dem anderen in Richtung des kleinen Lichts, das er in der Ferne leuchten sieht. After saying goodbye to his good friend Tuna, Pinocchio moves with difficulty in the midst of that darkness.... He walks slowly inside the Shark's body, one step after another toward the small light he sees shining far away.

E più va avanti, più la luce diventa chiara, finché, cammina cammina, alla fine arriva. E cosa trova? Trova una piccola tavola apparecchiata, con sopra una candela accesa infilata in una bottiglia di vetro verde. Er findet einen kleinen gedeckten Tisch, auf dem eine brennende Kerze in einer grünen Glasflasche steht. He finds a small table set, with a lit candle stuck in a green glass bottle on top. Seduto a tavola c'è un vecchiettino tutto bianco, come se fosse di neve o di panna montata, che sta masticando alcuni pesciolini vivi, così vivi che a volte gli scappano fuori dalla bocca. Am Tisch sitzt ein kleiner alter Mann, ganz weiß, als wäre er aus Schnee oder Schlagsahne, der auf lebenden Fischen herumkaut, die so lebendig sind, dass sie ihm manchmal aus dem Mund entweichen.

Pinocchio prova un'allegria così grande e così inaspettata che vuole ridere, vuole piangere, vuole dire un sacco di cose: invece balbetta delle parole senza senso. Pinocchio empfindet eine so große und unerwartete Freude, dass er lachen, weinen und vieles sagen möchte: stattdessen stottert er unsinnige Worte. Alla fine riesce a fare un grido di gioia, spalanca le braccia e si butta al collo del vecchietto. Schließlich gelingt es ihm, einen Freudenschrei auszustoßen, seine Arme weit zu öffnen und sich dem alten Mann an den Hals zu werfen. E urla: Und er schreit:

− Oh babbino mio! - Oh, mein Schatz! Finalmente ti ho ritrovato! Endlich habe ich dich wiedergefunden! Adesso non ti lascerò mai più, mai più, mai più!

− È vero quello che vedo? − risponde il vecchietto stropicciandosi gli occhi. - antwortet der alte Mann und runzelt die Augen. − Sei veramente il mio caro Pinocchio? - Bist du wirklich mein lieber Pinocchio?

− Sì, sì, sono io, proprio io! - Ja, ja, das bin ich, das bin ich! E tu mi hai già perdonato, non è vero? Und Sie haben mir bereits vergeben, nicht wahr? Oh! Babbino mio, come sei buono! Mein Baby, wie gut du bist! E io, invece... Oh! Ma se sapessi quante disgrazie mi sono successe! Aber wenn du wüsstest, wie viele Unglücke mir passiert sind! Il giorno che tu, povero babbino, hai venduto la tua giacca per comprarmi il libro di scuola, io sono scappato per vedere i burattini, e il Burattinaio mi voleva mettere sul fuoco per cuocere l'arrosto, ma poi mi ha dato cinque monete d'oro, per portartele, ma io ho trovato la Volpe e il Gatto che mi hanno portato all'osteria del Gambero Rosso dove hanno mangiato tantissimo, poi io sono partito da solo di notte e ho incontrato gli assassini che mi sono corsi dietro, e io via, finché mi hanno impiccato a un ramo della Quercia grande, dove la bella Bambina dai capelli turchini mi ha salvato e i medici, dopo che mi hanno visitato, hanno detto subito: “Se non è morto, allora è sicuramente vivo”, e poi ho detto una bugia e il naso mi è cresciuto e non potevo uscire dalla porta della camera. Dopo sono andato con la Volpe e il Gatto a sotterrare le quattro monete d'oro, perché una l'avevo spesa all'osteria, e il Pappagallo si è messo a ridere, e invece di duemila monete non ho trovato più nulla. Il giudice quando ha saputo che sono stato derubato mi ha fatto mettere in prigione, per dare soddisfazione ai ladri, e quando sono uscito ho visto un bel grappolo d'uva in un campo, dopo sono rimasto preso dalla tagliola e il contadino mi ha messo il collare da cane per fare la guardia al pollaio. Alla fine ha riconosciuto la mia innocenza e mi ha lasciato andare, e il Serpente con la coda che gli fumava ha cominciato a ridere e poi gli è venuto un infarto. Schließlich erkannte er meine Unschuld und ließ mich gehen, und die Schlange mit dem rauchenden Schwanz fing an zu lachen und bekam dann einen Herzanfall. Così sono tornato alla Casa della bella Bambina, che era morta, e il Colombo ha visto che piangevo e mi ha detto: “Ho visto il tuo babbo che si fabbricava una barchetta per venirti a cercare”, e io gli ho detto: “Sarebbe bello avere le ali!”, e lui mi ha detto: “Vuoi andare dal tuo babbo?”, e io gli ho detto: “Magari! Ma chi mi ci porta?”, e lui: “Ti ci porto io”, e io gli ho detto: “Come?”, e lui mi ha detto: “Sopra di me”, e così abbiamo volato tutta la notte, e poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi hanno detto: “C'è un pover'uomo in una barchetta che sta per affogare”, e io da lontano ti ho riconosciuto subito, perché me lo diceva il cuore, e ti ho fatto cenno di tornare alla spiaggia...

− Ti ho riconosciuto anch'io, − dice Geppetto, − e sarei volentieri tornato alla spiaggia: ma come fare? - Ich habe dich auch erkannt", sagt Geppetto, "und ich wäre gerne zum Strand zurückgekehrt: aber wie? Il mare era in tempesta e una grande onda mi ha rovesciato la barchetta. Die See war stürmisch und eine große Welle brachte mein Boot zum Kentern. Allora un orribile Pescecane che era lì vicino, appena mi ha visto nell'acqua è subito corso verso di me, ha tirato fuori la lingua e mi ha inghiottito come un tortellino di Bologna. Dann rannte ein schrecklicher Hai, der in der Nähe war, sobald er mich im Wasser sah, sofort auf mich zu, streckte seine Zunge heraus und verschluckte mich wie eine Bologneser Tortellini.

− E da quanto tempo sei chiuso qui dentro? - Und wie lange sind Sie schon hier eingesperrt? − domanda Pinocchio.

− Da quel giorno in avanti, sono ormai due anni: due anni, Pinocchio mio, che mi sono sembrati due secoli! - Von diesem Tag an sind nun zwei Jahre vergangen: zwei Jahre, mein Pinocchio, die mir wie zwei Jahrhunderte vorkommen!

− E come hai fatto a sopravvivere? E dove hai trovato la candela? E i fiammiferi per accenderla, chi te li ha dati? Und die Streichhölzer zum Anzünden, wer hat sie dir gegeben?

− Ora ti racconterò tutto... - Jetzt werde ich Ihnen alles darüber erzählen....

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Parole difficili del capitolo 49

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Brillare: splendere di luce intensa e scintillante Shine: mit einem intensiven, funkelnden Licht leuchten

Apparecchiare: preparare ordinatamente la tavola per mangiare, con piatti, posate, bicchieri, etc. Den Tisch decken: den Tisch mit Tellern, Besteck, Gläsern usw. ordentlich vorbereiten.

Una candela: cilindro di cera con uno stoppino che si accende per fare luce Eine Kerze: ein Wachszylinder mit einem Docht, der angezündet wird, um Licht zu machen Una vela: un cilindro de cera con una mecha que se enciende para hacer luz.

Inaspettato: imprevisto, inatteso Unerwartet: unvorhergesehen, unerwartet

Stropicciarsi gli occhi: sfregarsi gli occhi con le mani Reiben der Augen: Reiben der Augen mit den Händen

Sotterrare: mettere sotto terra

Fabbricare: costruire

Tortellino: pasta da minestra consistente in un involtino di sfoglia di pasta all'uovo ripieno di carne tritata con altri ingredienti e aromi, ravvolto su se stesso ad anello Tortellino: Suppennudeln, bestehend aus einer Rolle Eierteig, die mit Hackfleisch und anderen Zutaten und Gewürzen gefüllt und zu einem Ring aufgerollt ist Tortellino: pasta para sopa consistente en un rollo de pasta al huevo relleno de carne picada con otros ingredientes y aromatizantes, enrollado en forma de anillo.

Un fiammifero: piccolo bastoncino di legno che si accende sfregando la punta su una superficie ruvida Ein Streichholz: ein kleiner Holzstab, der durch Reiben der Spitze an einer rauen Oberfläche angezündet wird