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Imparo l'italiano con Pinocchio, 44 - Imparo l'italiano con Pinocchio

44 - Imparo l'italiano con Pinocchio

Capitolo 44

Quando Pinocchio vede quel cappello quasi si consola e pensa dentro di sé:

“Forse il mio amico è malato della mia stessa malattia? Forse anche lui ha la febbre del somaro?”

Allora fa finta di non essersi accorto di nulla e gli domanda sorridendo:

− Come stai, mio caro Lucignolo?

− Benissimo: come un topo nel formaggio.

− Dici proprio sul serio?

− E perché dovrei dirti una bugia?

− Scusami, amico, e allora perché tieni in testa questo cappello di cotone che ti copre le orecchie?

− Me l'ha ordinato il medico, perché mi sono fatto male a questo ginocchio. E tu, caro burattino, perché porti questo cappello di cotone infilato fino al naso?

− Me l'ha ordinato il medico, perché mi sono fatto male a un piede.

− Oh! Povero Pinocchio!

− Oh! Povero Lucignolo!

Dopo queste parole c'è un lunghissimo silenzio, dove i due amici si guardano fra loro negli occhi.

Alla fine il burattino dice al compagno con una vocina dolce:

− Toglimi una curiosità, mio caro Lucignolo: hai mai sofferto di malattia alle orecchie?

− Mai! E tu?

− Mai! Però da questa mattina ho un orecchio che mi fa soffrire.

− Ho lo stesso male anch'io.

− Anche tu? E qual è l'orecchio che ti fa male?

− Tutt'e due. E tu?

− Tutt'e due. Forse è la stessa malattia?

− Ho paura di sì...

− Vuoi farmi un piacere, Lucignolo?

− Volentieri! Con tutto il cuore.

− Mi fai vedere le tue orecchie?

− Perché no? Ma prima voglio vedere le tue, caro

Pinocchio.

− No, il primo devi essere tu.

− No, carino! Prima tu, e dopo io!

− Allora, − dice il burattino, − facciamo un patto da buoni amici.

− Sentiamo il patto.

− Leviamoci tutt'e due il berretto nello stesso momento, accetti?

− Accetto.

− Dunque pronti!

E Pinocchio comincia a contare a voce alta:

− Uno! Due! Tre!

Alla parola tre! i due ragazzi prendono i loro cappelli in mano e li buttano in aria.

E allora succede una cosa incredibile: quando Pinocchio e Lucignolo scoprono di avere la stessa malattia, invece di diventare tristi e sofferenti, fanno una gran bella risata.

E ridono, ridono, ridono finché all'improvviso Lucignolo sta zitto, poi barcolla, il suo viso cambia colore e dice all'amico:

− Aiuto, aiuto, Pinocchio!

− Che cos'hai?

− Povero me! Non riesco a stare dritto sulle gambe.

− Neanch'io! − grida Pinocchio, piangendo e barcollando.

E mentre parlano si mettono per terra e iniziano a camminare con le mani e con i piedi, girando e correndo per la stanza. Le loro braccia diventano zampe, i loro visi si allungano e diventano musi e le loro schiene si coprono di un pelo grigio chiaro con puntini neri.

Ma il momento più brutto e umiliante per i due amici è quando gli cresce dietro la coda. Pieni di vergogna e dolore provano a piangere e a lamentarsi del loro destino.

Ma invece di voci umane ragliano come asini e fanno tutt'e due in coro: j-a, j-a, j-a.

In quel momento bussano alla porta e una voce dice:

− Aprite! Sono l'Omino, sono il conduttore del carro che vi ha portati in questo paese. Aprite subito, o guai a voi!

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Parole difficili del capitolo 44

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Consolarsi: provare sollievo e conforto

Un topo: piccolo roditore di colore grigio, con coda stretta e allungata

Una bugia: affermazione volontariamente falsa

Il ginocchio: parte dell'arto inferiore corrispondente all'articolazione tra la coscia e la gamba

Un patto: accordo tra due persone

Il berretto: cappello

Barcollare: camminare senza equilibrio; camminare ondeggiando

Allungarsi: diventare più lungo

Il viso: la faccia di una persona

Il muso: la “faccia” di un animale

La schiena: nel corpo umano, parte posteriore del torace compresa tra la base del collo e le reni

Umiliante: che umilia; che fa vergognare, che fa provare un senso di inferiorità

La coda: prolungamento posteriore della colonna vertebrale di molti animali, più o meno sviluppato e di varia forma

Ragliare: il verso dell'asino

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Capitolo 44

Quando Pinocchio vede quel cappello quasi si consola e pensa dentro di sé:

“Forse il mio amico è malato della mia stessa malattia? Forse anche lui ha la febbre del somaro?”

Allora fa finta di non essersi accorto di nulla e gli domanda sorridendo: Dann tut er so, als hätte er nichts bemerkt, und fragt ihn lächelnd:

− Come stai, mio caro Lucignolo?

− Benissimo: come un topo nel formaggio. - Großartig: wie eine Maus im Käse.

− Dici proprio sul serio?

− E perché dovrei dirti una bugia? - Und warum sollte ich Sie anlügen?

− Scusami, amico, e allora perché tieni in testa questo cappello di cotone che ti copre le orecchie? - Entschuldige mal, Mann, warum hast du dann diese Baumwollmütze auf dem Kopf, die deine Ohren verdeckt?

− Me l'ha ordinato il medico, perché mi sono fatto male a questo ginocchio. - Der Arzt hat mir das verordnet, weil ich mich am Knie verletzt habe. E tu, caro burattino, perché porti questo cappello di cotone infilato fino al naso? Und du, liebe Puppe, warum trägst du diesen Baumwollhut, der dir bis zur Nase gestopft ist?

− Me l'ha ordinato il medico, perché mi sono fatto male a un piede. - Der Arzt hat mir das verordnet, weil ich mir den Fuß verletzt habe.

− Oh! Povero Pinocchio!

− Oh! Povero Lucignolo!

Dopo queste parole c'è un lunghissimo silenzio, dove i due amici si guardano fra loro negli occhi. Nach diesen Worten herrscht eine sehr lange Stille, in der sich die beiden Freunde in die Augen sehen.

Alla fine il burattino dice al compagno con una vocina dolce: Schließlich sagt die Puppe mit süßer Stimme zu ihrem Begleiter:

− Toglimi una curiosità, mio caro Lucignolo: hai mai sofferto di malattia alle orecchie? - Sagen Sie mir, mein lieber Lucignolo: Haben Sie jemals an einer Ohrenkrankheit gelitten?

− Mai! E tu?

− Mai! Però da questa mattina ho un orecchio che mi fa soffrire. Aber seit heute Morgen habe ich ein Ohr, das mir weh tut.

− Ho lo stesso male anch'io.

− Anche tu? E qual è l'orecchio che ti fa male? Und welches Ohr tut weh?

− Tutt'e due. E tu?

− Tutt'e due. Forse è la stessa malattia? Vielleicht handelt es sich um dieselbe Krankheit?

− Ho paura di sì...

− Vuoi farmi un piacere, Lucignolo?

− Volentieri! Con tutto il cuore. Von ganzem Herzen.

− Mi fai vedere le tue orecchie? - Kannst du mir deine Ohren zeigen?

− Perché no? Ma prima voglio vedere le tue, caro

Pinocchio.

− No, il primo devi essere tu.

− No, carino! Prima tu, e dopo io! Du zuerst, und dann ich!

− Allora, − dice il burattino, − facciamo un patto da buoni amici.

− Sentiamo il patto.

− Leviamoci tutt'e due il berretto nello stesso momento, accetti? - Nehmen wir doch beide gleichzeitig unsere Mützen ab, ja?

− Accetto.

− Dunque pronti!

E Pinocchio comincia a contare a voce alta: Und Pinocchio beginnt laut zu zählen:

− Uno! Due! Tre!

Alla parola tre! i due ragazzi prendono i loro cappelli in mano e li buttano in aria. nehmen die beiden Jungen ihre Hüte in die Hand und werfen sie in die Luft.

E allora succede una cosa incredibile: quando Pinocchio e Lucignolo scoprono di avere la stessa malattia, invece di diventare tristi e sofferenti, fanno una gran bella risata. Und dann geschieht etwas Unglaubliches: Als Pinocchio und Lucignolo entdecken, dass sie die gleiche Krankheit haben, werden sie nicht traurig und leiden, sondern lachen.

E ridono, ridono, ridono finché all'improvviso Lucignolo sta zitto, poi barcolla, il suo viso cambia colore e dice all'amico: Und sie lachen, lachen, lachen, bis Lucignolo plötzlich schweigt, dann taumelt er, sein Gesicht verfärbt sich und er sagt zu seinem Freund:

− Aiuto, aiuto, Pinocchio!

− Che cos'hai?

− Povero me! Non riesco a stare dritto sulle gambe. Ich kann nicht gerade auf meinen Beinen stehen.

− Neanch'io! - Ich auch nicht! − grida Pinocchio, piangendo e barcollando. - schreit Pinocchio weinend und taumelnd.

E mentre parlano si mettono per terra e iniziano a camminare con le mani e con i piedi, girando e correndo per la stanza. Und während sie reden, setzen sie sich auf den Boden und fangen an, mit ihren Händen und Füßen zu laufen, sich zu drehen und durch den Raum zu rennen. Le loro braccia diventano zampe, i loro visi si allungano e diventano musi e le loro schiene si coprono di un pelo grigio chiaro con puntini neri. Ihre Arme werden zu Pfoten, ihre Gesichter verlängern sich und werden zu Schnauzen, und ihr Rücken wird mit hellgrauem Fell mit schwarzen Punkten bedeckt.

Ma il momento più brutto e umiliante per i due amici è quando gli cresce dietro la coda. Aber der hässlichste und demütigendste Moment für die beiden Freunde ist der, als sein Schwanz hinter ihm wächst. Pieni di vergogna e dolore provano a piangere e a lamentarsi del loro destino. Voller Scham und Trauer versuchen sie zu trauern und ihr Schicksal zu beklagen.

Ma invece di voci umane ragliano come asini e fanno tutt'e due in coro: j-a, j-a, j-a. Aber statt menschlicher Stimmen brüllen sie wie Esel und machen beides im Chor: j-a, j-a.

In quel momento bussano alla porta e una voce dice: In diesem Moment klopft es an der Tür, und eine Stimme sagt: "Das ist nicht gut:

− Aprite! Sono l'Omino, sono il conduttore del carro che vi ha portati in questo paese. Ich bin der Kleine Mann, ich bin der Fahrer des Wagens, der dich in dieses Land gebracht hat. Aprite subito, o guai a voi! Öffne jetzt, oder wehe, wenn du es nicht tust!

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Parole difficili del capitolo 44

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Consolarsi: provare sollievo e conforto Trost: Erleichterung und Trost spüren

Un topo: piccolo roditore di colore grigio, con coda stretta e allungata Eine Maus: ein kleines graues Nagetier mit einem schmalen, länglichen Schwanz

Una bugia: affermazione volontariamente falsa Eine Lüge: eine vorsätzlich falsche Aussage

Il ginocchio: parte dell'arto inferiore corrispondente all'articolazione tra la coscia e la gamba Das Knie: Teil der unteren Gliedmaßen, der dem Gelenk zwischen Oberschenkel und Bein entspricht

Un patto: accordo tra due persone Ein Pakt: Vereinbarung zwischen zwei Personen

Il berretto: cappello Die Mütze: Hut

Barcollare: camminare senza equilibrio; camminare ondeggiando Torkeln: Gehen ohne Gleichgewicht; schwankendes Gehen

Allungarsi: diventare più lungo Strecken: länger werden

Il viso: la faccia di una persona

Il muso: la “faccia” di un animale

La schiena: nel corpo umano, parte posteriore del torace compresa tra la base del collo e le reni Rücken: beim menschlichen Körper der hintere Teil des Brustkorbs zwischen dem Halsansatz und den Nieren

Umiliante: che umilia; che fa vergognare, che fa provare un senso di inferiorità Demütigend: erniedrigend; beschämend; ein Gefühl der Minderwertigkeit hervorrufend

La coda: prolungamento posteriore della colonna vertebrale di molti animali, più o meno sviluppato e di varia forma Schwanz: hintere Verlängerung der Wirbelsäule bei vielen Tieren, mehr oder weniger entwickelt und von unterschiedlicher Form

Ragliare: il verso dell'asino Streifzug: Der Schrei des Esels