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Imparo l'italiano con Pinocchio, 43 - Imparo l'italiano con Pinocchio

43 - Imparo l'italiano con Pinocchio

Capitolo 43

Appena sveglio Pinocchio si gratta la testa e si accorge con grandissima meraviglia che le sue orecchie sono cresciute di alcuni centimetri.

Va subito in cerca di uno specchio, per potersi vedere.

Ma non trova nessuno specchio, allora riempie d'acqua un secchio e ci si specchia dentro. Vede quello che non avrebbe mai voluto vedere: vede, cioè, la sua immagine abbellita da un magnifico paio di orecchie da asino.

Il povero burattino prova dolore, vergogna e disperazione. Comincia a piangere, a urlare e a battere la testa sul muro: ma quanto più si dispera più le sue orecchie crescono, crescono e diventano pelose in cima.

Al rumore di quelle grida acutissime entra nella stanza una bella Marmottina, che abita al piano di sopra.

L'animaletto vede Pinocchio così agitato e gli domanda premuroso:

− Che cos'hai, mio caro vicino?

− Sono malato, Marmottina mia, molto malato... e malato di una malattia che mi fa paura! Mi puoi controllare se ho la febbre?

− Certo!

La Marmottina alza la zampa destra e tocca il polso di Pinocchio, poi dice sospirando:

− Amico mio, mi dispiace doverti dare una cattiva notizia!

− Cioè?

− Tu hai una gran brutta febbre!

− E che tipo di febbre?

− È la febbre del somaro.

− Non la conosco questa febbre! − risponde il burattino.

− Allora te la spiego io, − aggiunge la Marmottina. − Fra due o tre ore tu non sarai più burattino, né un ragazzo...

− E che cosa sarò?

− Fra due o tre ore tu diventerai un ciuchino vero e proprio, come quelli che tirano il carretto e che portano i cavoli e l'insalata al mercato.

− Oh! Povero me! Povero me! − grida Pinocchio stringendosi con le mani tutt'e due le orecchie, e tirandole rabbiosamente, come se fossero le orecchie di un altro.

− Caro mio, − dice la Marmottina per consolarlo, − che cosa ci vuoi fare? Ormai è destino: tutti quei ragazzi svogliati che odiano i libri, le scuole e i maestri, e passano le loro giornate a divertirsi e a giocare, prima o poi si trasformano in tanti piccoli somari.

− Ma davvero è proprio così? − domanda singhiozzando il burattino.

− Purtroppo è cosi! E ora piangere è inutile. Bisognava pensarci prima!

− Ma la colpa non è mia: la colpa, credimi, Marmottina mia, e tutta di Lucignolo!

− E chi è questo Lucignolo?

− Un mio compagno di scuola. Io volevo tornare a casa, io volevo essere ubbidiente, io volevo continuare a studiare... Ma Lucignolo mi ha detto: “Perché vuoi annoiarti a studiare? Perché vuoi andare a scuola? Vieni invece con me, nel Paese dei Balocchi: lì non studieremo più, lì ci divertiremo dalla mattina alla sera e staremo sempre allegri.”

− E perché hai seguito il consiglio di quel falso amico?

Di quel cattivo compagno?

− Perché? Perché, Marmottina mia, io sono un burattino senza giudizio... e senza cuore. Oh! Se avessi avuto un poco di cuore non avrei mai abbandonato quella buona Fata, che mi voleva bene come una mamma e che ha fatto tanto per me! E adesso non sarei più un burattino, ma sarei invece un ragazzino perbene, come ce ne sono tanti!

Oh! Ma se incontro Lucignolo, guai a lui!

E va verso la porta per uscire. Ma quando è sulla porta si ricorda di avere le orecchie d'asino e si vergogna a mostrarle in pubblico. Allora prende un grande cappello di cotone e se lo mette in testa fino al naso.

Poi esce e si mette a cercare Lucignolo dappertutto. Lo cerca nelle strade, nelle piazze, nei teatrini, in ogni luogo: ma non lo trova. Chiede informazioni a chi incontra per la strada, ma nessuno l'ha visto.

Allora va a cercarlo a casa sua, e arrivato alla porta, bussa.

− Chi è? − domanda Lucignolo da dentro.

− Sono io! − risponde il burattino.

− Aspetta un momento, e ti apro.

Dopo mezzora la porta si apre, e quando Pinocchio entra nella stanza vede il suo amico Lucignolo con un grande cappello di cotone in testa, che gli arriva fino al naso.

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Parole difficili del capitolo 43

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Abbellire : rendere più bello, migliorare l'aspetto di qualcosa o qualcuno

Un pelo: piccoli e corti capelli sul corpo degli uomini e degli animali

Peloso: che ha molti peli

Una marmotta: mammifero roditore con corpo robusto e coda corta

Premuroso: pieno di attenzioni affettuose

Il vicino: persona che vive in una casa o in un appartamento vicino

La febbre: aumento della temperatura del corpo per malattia

Il polso: parte del corpo umano che unisce la mano al braccio

Un somaro: asino, ciuco; persona ignorante e senza intelligenza

Che cosa ci vuoi fare? : non c'è niente da fare; non è possibile modificare questa situazione

Senza giudizio: senza capacità di giudicare, di distinguere il bene dal male

43 - Imparo l'italiano con Pinocchio 43 - Italienisch lernen mit Pinocchio 43 - I learn Italian with Pinocchio 43 - Aprender italiano con Pinocho 43 - Apprendre l'italien avec Pinocchio 43 - ピノキオと学ぶイタリア語 43 - Nauka włoskiego z Pinokiem 43 - Aprender italiano com o Pinóquio

Capitolo 43

Appena sveglio Pinocchio si gratta la testa e si accorge con grandissima meraviglia che le sue orecchie sono cresciute di alcuni centimetri. Sobald er aufwachte, kratzte sich Pinocchio am Kopf und stellte zu seinem Erstaunen fest, dass seine Ohren mehrere Zentimeter gewachsen waren.

Va subito in cerca di uno specchio, per potersi vedere. Sofort macht er sich auf die Suche nach einem Spiegel, damit er sich selbst sehen kann.

Ma non trova nessuno specchio, allora riempie d'acqua un secchio e ci si specchia dentro. Aber er findet keinen Spiegel, also füllt er einen Eimer mit Wasser und spiegelt sich darin. But he finds no mirror, so he fills a bucket with water and mirrors himself in it. Vede quello che non avrebbe mai voluto vedere: vede, cioè, la sua immagine abbellita da un magnifico paio di orecchie da asino. Er sieht, was er nie sehen wollte: Er sieht sein Ebenbild, das mit einem prächtigen Paar Eselsohren geschmückt ist. He sees what he never wanted to see: that is, he sees his image adorned with a magnificent pair of donkey ears.

Il povero burattino prova dolore, vergogna e disperazione. Die arme Puppe fühlt Schmerz, Scham und Verzweiflung. Comincia a piangere, a urlare e a battere la testa sul muro: ma quanto più si dispera più le sue orecchie crescono, crescono e diventano pelose in cima. Er fängt an zu weinen, zu schreien und mit dem Kopf gegen die Wand zu schlagen: aber je mehr er verzweifelt, desto mehr wachsen seine Ohren und werden an der Spitze haarig. He begins to cry, scream and bang his head on the wall: but the more he despairs the more his ears grow, grow and become hairy at the top.

Al rumore di quelle grida acutissime entra nella stanza una bella Marmottina, che abita al piano di sopra. Beim Klang dieser hohen Schreie betritt ein wunderschönes Murmeltier, das im oberen Stockwerk wohnt, das Zimmer.

L'animaletto vede Pinocchio così agitato e gli domanda premuroso: Das kleine Tier sieht Pinocchio so aufgeregt und fragt ihn nachdenklich: The pet sees Pinocchio so agitated and asks him thoughtfully:

− Che cos'hai, mio caro vicino? - Was haben Sie, mein lieber Nachbar?

− Sono malato, Marmottina mia, molto malato... e malato di una malattia che mi fa paura! - Ich bin krank, mein kleines Murmeltier, sehr krank... und krank mit einer Krankheit, die mir Angst macht! Mi puoi controllare se ho la febbre? Können Sie prüfen, ob ich Fieber habe? Can you check me for a fever?

− Certo!

La Marmottina alza la zampa destra e tocca il polso di Pinocchio, poi dice sospirando: Das Murmeltier hebt seine rechte Pfote und berührt Pinocchios Handgelenk, dann sagt es mit einem Seufzer:

− Amico mio, mi dispiace doverti dare una cattiva notizia! - Mein Freund, es tut mir leid, Ihnen schlechte Nachrichten zu überbringen!

− Cioè?

− Tu hai una gran brutta febbre! - Sie haben ein sehr hohes Fieber! - You have a very bad fever!

− E che tipo di febbre?

− È la febbre del somaro. - Es ist das Eselfieber. - It is donkey fever.

− Non la conosco questa febbre! - Ich kenne dieses Fieber nicht! − risponde il burattino.

− Allora te la spiego io, − aggiunge la Marmottina. - Dann erkläre ich es dir", fügt das Murmeltier hinzu. − Fra due o tre ore tu non sarai più burattino, né un ragazzo... - In zwei oder drei Stunden sind Sie weder eine Marionette noch ein Junge....

− E che cosa sarò?

− Fra due o tre ore tu diventerai un ciuchino vero e proprio, come quelli che tirano il carretto e che portano i cavoli e l'insalata al mercato. - In zwei oder drei Stunden wirst du ein richtiger Esel sein, wie die, die einen Wagen ziehen und Kohl und Salat zum Markt bringen. - In two or three hours you will become a real donkey, like those who pull the cart and bring cabbage and salad to the market.

− Oh! Povero me! Povero me! − grida Pinocchio stringendosi con le mani tutt'e due le orecchie, e tirandole rabbiosamente, come se fossero le orecchie di un altro. - schreit Pinocchio, fasst sich mit den Händen an beide Ohren und zieht wütend daran, als wären es die Ohren eines anderen.

− Caro mio, − dice la Marmottina per consolarlo, − che cosa ci vuoi fare? Ormai è destino: tutti quei ragazzi svogliati che odiano i libri, le scuole e i maestri, e passano le loro giornate a divertirsi e a giocare, prima o poi si trasformano in tanti piccoli somari. Inzwischen ist es Schicksal: All die lustlosen Kinder, die Bücher, Schulen und Lehrer hassen und ihre Tage mit Spaß und Spielen verbringen, werden früher oder später zu vielen kleinen Eseln.

− Ma davvero è proprio così? − domanda singhiozzando il burattino. - fragt die Puppe schluchzend. - the puppet asks sobbingly.

− Purtroppo è cosi! E ora piangere è inutile. Bisognava pensarci prima!

− Ma la colpa non è mia: la colpa, credimi, Marmottina mia, e tutta di Lucignolo! - Aber die Schuld liegt nicht bei mir: die Schuld, glaub mir, mein kleines Murmeltier, liegt bei Lucignolo!

− E chi è questo Lucignolo?

− Un mio compagno di scuola. Io volevo tornare a casa, io volevo essere ubbidiente, io volevo continuare a studiare... Ma Lucignolo mi ha detto: “Perché vuoi annoiarti a studiare? Ich wollte nach Hause gehen, ich wollte gehorsam sein, ich wollte weiter studieren.... Aber Lucignolo sagte mir: "Warum willst du dich mit dem Studium langweilen? Perché vuoi andare a scuola? Vieni invece con me, nel Paese dei Balocchi: lì non studieremo più, lì ci divertiremo dalla mattina alla sera e staremo sempre allegri.” Komm stattdessen mit mir ins Spielzeugland: Dort werden wir nicht mehr lernen, dort werden wir von morgens bis abends Spaß haben und immer fröhlich sein."

− E perché hai seguito il consiglio di quel falso amico?

Di quel cattivo compagno?

− Perché? Perché, Marmottina mia, io sono un burattino senza giudizio... e senza cuore. Oh! Se avessi avuto un poco di cuore non avrei mai abbandonato quella buona Fata, che mi voleva bene come una mamma e che ha fatto tanto per me! Wenn ich ein kleines Herz hätte, hätte ich diese gute Fee, die mich wie eine Mutter geliebt und so viel für mich getan hat, nie im Stich gelassen! E adesso non sarei più un burattino, ma sarei invece un ragazzino perbene, come ce ne sono tanti! Und jetzt wäre ich keine Marionette mehr, sondern ein anständiges Kind, wie so viele von ihnen!

Oh! Ma se incontro Lucignolo, guai a lui! Aber wenn ich Lucignolo treffe, wehe ihm!

E va verso la porta per uscire. Ma quando è sulla porta si ricorda di avere le orecchie d'asino e si vergogna a mostrarle in pubblico. Aber als er vor der Tür steht, fällt ihm ein, dass er Eselsohren hat und sich schämt, sie in der Öffentlichkeit zu zeigen. Allora prende un grande cappello di cotone e se lo mette in testa fino al naso. Also nimmt er einen großen Baumwollhut und setzt ihn sich bis zur Nase auf den Kopf.

Poi esce e si mette a cercare Lucignolo dappertutto. Dann geht er los und sucht überall nach Lucignolo. Lo cerca nelle strade, nelle piazze, nei teatrini, in ogni luogo: ma non lo trova. Er sucht ihn in den Straßen, auf den Plätzen, in den Theatern, überall: aber er findet ihn nicht. Chiede informazioni a chi incontra per la strada, ma nessuno l'ha visto. Er bittet Menschen, die er auf der Straße trifft, um Informationen, aber niemand hat ihn gesehen.

Allora va a cercarlo a casa sua, e arrivato alla porta, bussa. Also sucht er ihn in seinem Haus und klopft an die Tür.

− Chi è? − domanda Lucignolo da dentro.

− Sono io! − risponde il burattino.

− Aspetta un momento, e ti apro.

Dopo mezzora la porta si apre, e quando Pinocchio entra nella stanza vede il suo amico Lucignolo con un grande cappello di cotone in testa, che gli arriva fino al naso. Nach einer halben Stunde öffnet sich die Tür, und als Pinocchio das Zimmer betritt, sieht er seinen Freund Lucignolo mit einem großen Baumwollhut auf dem Kopf, der ihm bis zur Nase reicht.

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Parole difficili del capitolo 43

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Abbellire : rendere più bello, migliorare l'aspetto di qualcosa o qualcuno Verschönern: schöner machen, das Aussehen von etwas oder jemandem verbessern

Un pelo: piccoli e corti capelli sul corpo degli uomini e degli animali Ein Haar: kleine, kurze Haare auf dem Körper von Menschen und Tieren

Peloso: che ha molti peli

Una marmotta: mammifero roditore con corpo robusto e coda corta

Premuroso: pieno di attenzioni affettuose

Il vicino: persona che vive in una casa o in un appartamento vicino Nachbar: Person, die in einem benachbarten Haus oder einer benachbarten Wohnung wohnt

La febbre: aumento della temperatura del corpo per malattia

Il polso: parte del corpo umano che unisce la mano al braccio Das Handgelenk: Teil des menschlichen Körpers, der die Hand mit dem Arm verbindet

Un somaro: asino, ciuco; persona ignorante e senza intelligenza Ein Esel: Esel, Esel; unwissende Person ohne Intelligenz

Che cosa ci vuoi fare? : non c'è niente da fare; non è possibile modificare questa situazione es gibt nichts zu tun; es ist nicht möglich, diese Situation zu ändern

Senza giudizio: senza capacità di giudicare, di distinguere il bene dal male Ohne Urteilsvermögen: ohne die Fähigkeit zu urteilen, zwischen richtig und falsch zu unterscheiden