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Gli Indifferenti - Alberto Moravia, 4 (III)

4 (III)

Tutti capirono che la faccenda era diventata seria e che quel riso non era stato che il lampo livido che precede lo scoppio del fulmine.

"Merumeci ha assolutamente ragione" disse la madre con volto duro e con voce imperiosa, e provava contro il figliolo una crudele irritazione perché temeva che l'amante cogliesse questa occasione per rompere i loro rapporti: "la tua condotta è disgustosa... ti ordino di fargli delle scuse..."

"Ma... non capisco... perché Merumeci è un mascalzone?" domandava Lisa con l'evidente desiderio di complicare le cose; soltanto Carla non si moveva né parlava: un disgusto meschino e fastidioso l'opprimeva; aveva l'impressione che la marea angosciosa dei piccoli avvenimenti di quella giornata stesse per traboccare e per sommergere la sua pazienza; socchiudeva gli occhi e tra le ciglia spiava con sofferenza le facce stupide e irritate degli altri quattro.

"Oh, oh," fece Michele ironico, senza muoversi; "me lo ordini?... e se io non obbedissi?"

"Allora" rispose Mariagrazia non senza una certa patetica e teatrale dignità "daresti un dispiacere a tua madre."

Per un istante, senza parlare, egli la guardò: "daresti un dispiacere a tua madre," si ripeteva, e la frase gli pareva a un tempo ridicola e profonda. "Ecco" egli pensò con un disgusto superficiale; "si tratta di Leo... del suo amante... eppure ella non esita a tirare in ballo la sua qualità di madre." Ma la frase era quella: "daresti un dispiacere a tua madre," ripugnante e inconfutabile; distolse gli occhi da quella faccia sentimentale; dimenticò ad un tratto tutti i suoi propositi di sincerità e di collera: "E in fin dei conti" pensò "tutto mi è indifferente... perché non far delle scuse e risparmiarle questo famoso dispiacere?..." Alzò la testa; ma voleva dire la verità, mostrare tutta la propria ingiuriosa indifferenza:

"E voi credete" cominciò "che io non sia capace di far delle scuse a Leo?... ma se sapeste quanto tutto questo mi sia indifferente." "Belle cose a dirsi" interruppe la madre.

"Quanto tutto questo m'importi poco" continuò Michele esaltandosi, "non ve lo potete immaginare... così non aver paura mamma... se vuoi non solamente gli faccio le scuse ma gli bacio anche i piedi a Leo."

"No, non scusarti" osservò a questo punto Lisa che aveva seguito la scena con la più grande attenzione; tutti la guardarono: "Ti ringrazio tanto, Lisa" continuò la madre offesa e teatrale; "proprio tanto di aizzarmi contro mio figlio."

"Chi ti aizza tuo figlio?" rispose Lisa tranquillamente; "ma mi pare che non valga la pena..."

Leo la guardò di traverso: "Non mi piace di esser chiamato a quel modo da un ragazzo" disse con voce dura; "ho domandato delle scuse e le avrò."

"Non sarebbe meglio dimenticar tutto e riconciliarsi?" parlò Carla sporgendo quel suo volto tra attonito e candido.

"No," rispose la madre "Merumeci ha ragione: bisogna che Michele gli faccia delle scuse." Michele si alzò in piedi: "Gliele faccio, non dubitare...: dunque Leo," disse rivolgendosi verso l'uomo "ti faccio tutte le mie scuse per averti ingiuriato" egli si fermò un istante; come facilmente gli erano uscite di bocca le parole umilianti! "E ti prometto che non lo farò più" concluse con la voce tranquilla e l'indifferenza di un bimbo di sei anni.

"Va bene, va bene," disse Leo senza guardarlo. "Imbecille," avrebbe voluto gridargli Michele nel vederlo così sicuro e investito nella sua parte; ma più di tutti, la madre, illusa, era contenta: "Michele è un buon figlio" disse guardando con improvvisa tenerezza il ragazzo; "Michele ha obbedito a sua madre."

La fiamma della vergogna e dell'umiliazione che non aveva bruciato le guance di Michele mentre porgeva le sue scuse a Leo, lo scottò improvvisamente di fronte a questa incomprensione: "Ho fatto quel che avete voluto," disse bruscamente "e ora permettete che vada a dormire perché sono stanco." Girò su se stesso come una marionetta e senza salutare nessuno uscì nel corridoio.

Ma nel momento in cui passava nell'atrio s'accorse che qualcheduno gli era corso dietro; si voltò; era Lisa: "Ero venuta apposta" ella disse ansante, guardandolo con un curioso e appassionato sguardo, "per dirti che quando vuoi ti posso presentare a quel mio parente... e lui potrà trovarti qualche cosa da fare... nella sua ditta o altrove."

"Grazie tanto" disse Michele fissandola a sua volta.

"Ma bisogna per questo che tu venga a casa mia... e così potrete incontrarvi."

"Va bene": a misura che Lisa si impacciava, il ragazzo pareva diventare più calmo e attento: "Quando?"

"Domani" disse Lisa. "Vieni domani mattina, vieni presto...: lui arriverà verso mezzogiorno... ma non importa... si parlerà un poco non è vero?" Tacquero ambedue guardandosi: "E perché hai fatto quelle scuse a Leo?" domandò ad un tratto la donna arditamente; "non avresti dovuto fargliele."

"Perché?" egli domandò; "ah, era a questo" pensò " che volevi venire."

"Il perché sarebbe troppo lungo a dirtelo ora... e quei di là potrebbero pensare..." spiegò Lisa diventando ad un tratto molto misteriosa; "ma se vieni domani te lo dirò."

"Va bene, allora... a domani", e strettale la mano, egli si avviò per la scala.

Lisa tornò nel salotto; quei tre sedevano là, nell'angolo, intorno alla lampada; la madre che stava con tutti i suoi colori in piena luce, parlava di Michele: "È evidente" spiegava all'amante che rovesciato nella sua poltrona l'ascoltava con espressione del tutto abbruttita, senza batter ciglio; "che gli è costato molto far quelle scuse... Non è uno di quelli che si piegano facilmente... è fiero..." ella soggiunse con aria di sfida; "ha un'anima fiera e dritta come la mia."

"Non ne dubito," disse Leo sollevando le palpebre in un lungo sguardo verso Carla; "ma questa volta ha fatto bene a piegarsi." Tacquero tutti e tre; l'incidente era esaurito; e a passi silenziosi, con l'aspetto meno affaccendato di questo mondo, Lisa si avvicinò:

"Ha l'automobile Merumeci?" ella domandò.

I tre si voltarono: "L'automobile" ripetè l'uomo scrollandosi, "sicuro... ho l'automobile."

"Allora mi accompagnerà" disse Lisa "sempre che non la disturbi." "Si figuri, il piacere è tutto mio." Leo si alzò, si abbottonò la giacca: "Bisognerà andare" cominciò, e dentro di sé si rodeva; non solamente non era riuscito a far nulla con Carla, ma ora, ecco, gli toccava anche accompagnare Lisa.

Ma la gelosia incomprensiva della madre lo salvò; tra quei due, Leo e Lisa, c'era stata una relazione, un amore, molti anni prima, anzi dovevano sposarsi, poi era venuta lei, già vedova e aveva rubato alla sua migliore amica il promesso sposo; era una storia molto vecchia, ma... e se a quei due fosse venuto in mente di ricominciare? Si voltò verso Lisa: "No, tu non te ne vai subito..." disse: "ho da parlarti..."

"Sì, va bene," Lisa la guardò con un falso imbarazzo: "ma poi non ho più Merumeci che mi accompagna a casa."

"Oh per questo non si preoccupi..." e questa volta il piacere era veramente tutto di Leo; "io posso aspettare nel corridoio o qui... lei parli pure con la signora... io l'aspetterò... Carla" soggiunse guardando la fanciulla "mi terrà compagnia."

Indolentemente Carla si alzò e scuotendo la grossa testa si avvicinò. "Ecco" pensava "se ora resto con lui tutto è finito..."; Leo la guardava, le parve, maliziosamente, e questa complicità anticipata le sembrò odiosa; ma a cosa sarebbe servito resistere? Una dolorosa impazienza la possedeva: "Finirla" si ripeteva guardando quel salotto oscuro dove tanti giorni di fuoco si erano consumati in cenere, e il gruppo solenne e ridicolo che essi formavano intorno alla lampada: "finirla con tutto questo", e si sentiva cadere in questo suo esitante abbandono come una piuma in una tromba di scale. Per questo non protestò, non parlò.

"Ma lei non sa" si opponeva la madre, "quanto io tratterrò Lisa... Vada, vada pure... a Lisa faremo chiamare un taxi." Voce insinuante, voce di gelosia: Leo fu gentile, ma inflessibile: "Aspetterò... che importa?... un minuto più, un minuto meno... aspetterò volentieri..."

La madre capì che aveva perduto e che le sarebbe stato impossibile dividere quei due, Leo e Lisa; "è evidente... vuole aspettarla" pensò scrutando quei due volti, "per poi andare insieme a casa sua." Questa idea le parve atroce; diventò ancor più pallida e la gelosia brillò francamente nei suoi occhi. "E va bene," disse alfine "vada... vada ad aspettare di fuori... gliela rendo subito la sua Lisa, non tema, subitissimo..." Faceva con la mano un gesto di minaccia, un riso amaro e cattivo tremava su quelle sue labbra dipinte; Leo la guardò fissamente poi alzò le spalle e senza parlare, seguito da Carla, uscì.

Nel corridoio, senza parer di nulla, egli passò un braccio intorno alla vita della fanciulla; ella se ne accorse ma resistette alla tentazione di svincolarsi: "è la fine," pensò "la fine della mia vecchia vita." Gli specchi che brillavano nell'ombra riflessero al passaggio le loro due figure allacciate.

"Hai visto" ella disse ad alta voce; "mamma è gelosa a causa di Lisa..." Nessuna risposta se non una pressione del braccio che la fece aderire col fianco al fianco duro dell'uomo; entrarono così uniti nel vestibolo; mura alte, bianche, stanzetta cubica dal pavimento a losanghe.

"E chi sa," ella soggiunse con un umiliante senso di futilità, "chi sa che non sia vero." Questa volta l'uomo si fermò e senza lasciarla le si mostrò di faccia.

"E invece" disse con un sorriso goffo, stupido, ed eccitato, "sai di chi dovrebbe essere gelosa? di te... sì, proprio di te..."

"Ci siamo" ella pensò; "di me... perché?" domandò con voce chiara. Si guardarono: "Verrai da me?" chiese Leo quasi paternamente; la vide abbassare la testa senza rispondere né sì né no; "è il buon momento" pensò; e già l'attirava e già stava per chinarsi e baciarla quando un rumore di voci, là nel corridoio, l'avvertì che la madre arrivava; dalla rabbia quasi soffocò; era la seconda volta nella giornata che l'amante veniva a guastargli ogni cosa nell'istante più delicato. "Che il diavolo se la trascini" pensò; si sentiva la donna parlare, discutere nel corridoio con Lisa, e benché non accennasse a comparire, Carla ormai inquieta fece il gesto di svincolarsi: "Lasciami, ecco mamma." Furioso, Leo guardava la porta, si guardava intorno senza tuttavia decidersi a lasciare quella cintola flessibile; ed ecco, gli occhi gli caddero sopra una tenda che a destra del vestibolo dissimulava un uscio; stese un braccio, spense la luce: "Vieni" mormorò nell'oscurità tentando di trascinar Carla in quel nascondiglio; "vieni là dietro... facciamo uno scherzo a tua madre." Ella non capiva, resistette, i suoi occhi brillavano nell'ombra: "Perché... ma perché?" ripeteva; però alla fine cedette; entrarono dietro la cortina, s'appiattarono nel vano della porta; Leo rigirò il braccio intorno alla cintola della fanciulla. "Ora vedrai" le mormorò, ma Carla non vedeva nulla; dritta, rigida, chiudeva gli occhi in quella notte della tenda piena di ondeggiamenti odoranti di polvere, e lasciava che la mano di Leo errasse sulle sue guance, sul collo: "Ora vedrai" egli bisbigliò; la tenda fremette da cima a fondo, ella sentì le labbra dell'uomo posarsi sul petto, strisciare goffamente fino al mento, fermarsi alfine sulla bocca; bacio profondo ma di poca durata. Le voci si avvicinarono, Leo si drizzò di nuovo: "Eccola" egli mormorò nel buio, e quel suo braccio strinse Carla con una forza confidenziale e intima, con una sicurezza che gli erano mancate prima.

L'uscio a vetri si aprì; Carla allargò un po' la tenda e guardò: nel quadro luminoso della porta aperta, la figura della madre, piena di ombre e di rilievi, esprimeva lo stupore e l'incomprensione:

"Ma non ci sono" esclamò la voce familiare; e Lisa, invisibile, dal corridoio chiese: "E dove saranno andati?"

Domanda senza risposta; la testa della madre si tese, si affacciò come per esplorare il vestibolo; l'ombra le scavava i tratti e faceva di quella faccia molle e dipinta una maschera pietrificata in un'espressione di patetico smarrimento; ogni ruga, e la bocca semiaperta e nera di belletto, e gli occhi sbarrati, e il volto intero parevano gridare..."Leo non c'è più... Leo mi ha abbandonata... Leo è partito." Carla la guardava tra curiosa e compassionevole, intuiva la paura che tremava dietro quella maschera e le pareva di vedere il volto stesso dei giorni avvenire quando la madre avrebbe saputo del tradimento dell'amante e di sua figlia; questo spettacolo durò un istante; poi la testa si ritrasse. "È strano," si udì parlar la voce "il soprabito di Merumeci è ancora là e loro non ci sono."

"Forse sono nell'atrio" rispose Lisa; e così tra supposizioni e meraviglie si allontanarono entrambe.

"Hai visto?" mormorò ancora Leo; si chinò di nuovo e strinse al suo petto la fanciulla; "è la fine," ella ripensò tendendo la bocca; le piaceva quest'oscurità che le impediva di veder l'uomo e le lasciava tutte le sue illusioni, le piaceva questo intrigo; si separarono. "E ora usciamo," ella mormorò allargando con le mani la tenda; "usciamo Leo, che possono accorgersene."

Egli cedette a malincuore e uno dopo l'altro uscirono entrambi, come due ladri, dal loro nascondiglio; la luce brillò; si guardarono: "Sono spettinata?" Carla domandò; egli accennò di no con la testa. "E ora cosa diremo a mamma?" ella soggiunse.

Una grossolana malizia splendette sul volto rosso ed eccitato dell'uomo, egli si diede un colpo sulla coscia e rise: "Ah, ma è stata bella," esclamò "bellissima... cosa diremo loro? che siamo stati qui... naturalmente... che ci siamo stati per tutto il tempo...

"No, Leo," disse Carla dubitosa guardandolo e giungendo le mani sul ventre, "veramente?"

"Veramente" egli ripetè; "ah, eccola."

La porta si aprì, riapparve la madre: "Ma sono qui," esclamò volgendosi verso Lisa; "e noi che li abbiamo cercati per tutta la casa, dove eravate?"

Leo fece un gesto di meraviglia: "Siamo sempre stati qui." La madre lo guardò come si guarda un povero matto: "Non dica sciocchezze... sono stata io poco fa qui e non c'era nessuno ed era tutto buio."

"Allora," rispose l'uomo placidamente, staccando il soprabito dall'attaccapanni, "vuol dire che lei soffre di allucinazioni. Noi siamo sempre stati qui... Non è vero Carla?" egli soggiunse volgendosi verso la fanciulla.

"Verissimo" rispose quella dopo un'esitazione.

Seguì un minaccioso silenzio; la madre aveva l'impressione che tutti si burlassero di lei ma non le riusciva di scoprirne le cause; sospettava fini reconditi e machiavellismi tenebrosi; irresoluta, irritata, intesseva una rete di sguardi scrutatori tra Leo, Carla e Lisa.

"Lei è pazzo" disse finalmente; "cinque minuti fa qui non c'era nessuno... ne è testimone Lisa che era con me" soggiunse additando l'amica.

"È vero, non c'era nessuno" disse questa con calma.

Ancora silenzio: "E Carla è testimone che noi eravamo qui" disse Leo gettando un'occhiata allusiva alla fanciulla; "è la pura verità... non è vero Carla?"

"È vero" ella confessò confusa, colpita per la prima volta da questo fatto: che era incontestabile che quando la madre era venuta essi erano là, dentro il vestibolo.

"E va bene" disse la madre con amarezza, "va benissimo... voi avete ragione, io sono pazza e Lisa anche." Per un istante tacque.

"Che Leo si permetta questi scherzi" proruppe poi volgendosi verso Carla, "è affar suo... ma che tu ti burli di me, di questo dovresti vergognarti... bel rispetto verso tua madre..."

"Ma è la pura verità mamma" protestò Carla; ora lo scherzo le diveniva doloroso, le si affondava come una spina in quell'impazienza che la possedeva; "eravamo nel vestibolo:" avrebbe voluto soggiungere "eravamo dietro la tenda io e Leo, abbracciati"; e immaginava la scena che a queste parole sarebbe scoppiata, ma sarebbe stata l'ultima; poi tutto sarebbe finito.

Intanto Lisa, col volto di chi è annoiata, diceva: "Vogliamo andare Merumeci?..." E l'uomo pronto per uscire tendeva la mano alla madre. "Ci pensi su," egli non potè far a meno di dire sorridendo; "ci pensi tutta la notte." Al che la madre rispose con un'alzata di spalle: "lo la notte dormo." Poi abbracciò Lisa mormorandole: "Allora ricordati di quello che ti ho detto." La fanciulla aprì la porta, una folata d'aria fredda entrò nel vestibolo, e quei due uscirono, disparvero.

4 (III) 4 (III) 4 (III) 4(三)

Tutti capirono che la faccenda era diventata seria e che quel riso non era stato che il lampo livido che precede lo scoppio del fulmine. Everyone understood that the matter had become serious and that that laughter had been but the livid flash preceding the outbreak of lightning.

"Merumeci ha assolutamente ragione" disse la madre con volto duro e con voce imperiosa, e provava contro il figliolo una crudele irritazione perché temeva che l'amante cogliesse questa occasione per rompere i loro rapporti: "la tua condotta è disgustosa... ti ordino di fargli delle scuse..." "Merumeci is absolutely right," said the mother with a hard face and in an imperious voice, and felt against her son a cruel irritation because she feared her lover would take this opportunity to break their relations, "your conduct is disgusting...I order you to make an apology to him..."

"Ma... non capisco... perché Merumeci è un mascalzone?" "But ... I don't understand ... why is Merumeci a scoundrel?" domandava Lisa con l'evidente desiderio di complicare le cose; soltanto Carla non si moveva né parlava: un disgusto meschino e fastidioso l'opprimeva; aveva l'impressione che la marea angosciosa dei piccoli avvenimenti di quella giornata stesse per traboccare e per sommergere la sua pazienza; socchiudeva gli occhi e tra le ciglia spiava con sofferenza le facce stupide e irritate degli altri quattro. Lisa asked with an obvious desire to complicate things; only Carla did not move or speak: a petty and annoying disgust oppressed her; she had the impression that the distressing tide of the day's little events was about to overflow and overwhelm her patience; she squinted her eyes and between her eyelashes spied with suffering the stupid and irritated faces of the other four.

"Oh, oh," fece Michele ironico, senza muoversi; "me lo ordini?... "Oh, oh," said Michele ironically, without moving; "will you order me? e se io non obbedissi?" What if I don't obey?"

"Allora" rispose Mariagrazia non senza una certa patetica e teatrale dignità "daresti un dispiacere a tua madre." "Then," Mariagrazia replied not without a certain pathetic and theatrical dignity, "you would displease your mother."

Per un istante, senza parlare, egli la guardò: "daresti un dispiacere a tua madre," si ripeteva, e la frase gli pareva a un tempo ridicola e profonda. For a moment, without speaking, he looked at her, "You would displease your mother," he repeated himself, and the sentence seemed to him at once ridiculous and profound. "Ecco" egli pensò con un disgusto superficiale; "si tratta di Leo... del suo amante... eppure ella non esita a tirare in ballo la sua qualità di madre." "There," he thought with shallow disgust; "it's about Leo...her lover...and yet she doesn't hesitate to bring up his quality as a mother." Ma la frase era quella: "daresti un dispiacere a tua madre," ripugnante e inconfutabile; distolse gli occhi da quella faccia sentimentale; dimenticò ad un tratto tutti i suoi propositi di sincerità e di collera: "E in fin dei conti" pensò "tutto mi è indifferente... perché non far delle scuse e risparmiarle questo famoso dispiacere?..." But the sentence was that, "you would displease your mother," repulsive and irrefutable; he averted his eyes from that sentimental face; he suddenly forgot all his resolutions of sincerity and anger: "And after all," he thought, "everything is indifferent to me ... why not make an apology and spare her this famous displeasure?" Alzò la testa; ma voleva dire la verità, mostrare tutta la propria ingiuriosa indifferenza: He raised his head; but he wanted to tell the truth, to show all his insulting indifference:

"E voi credete" cominciò "che io non sia capace di far delle scuse a Leo?... "And you believe," he began, "that I am incapable of making an apology to Leo? ma se sapeste quanto tutto questo mi sia indifferente." But if you knew how indifferent all this is to me." "Belle cose a dirsi" interruppe la madre. "Nice things to say," interrupted the mother.

"Quanto tutto questo m'importi poco" continuò Michele esaltandosi, "non ve lo potete immaginare... così non aver paura mamma... se vuoi non solamente gli faccio le scuse ma gli bacio anche i piedi a Leo." "How little all this matters to me," Michele continued exaltedly, "you can't imagine...so don't be afraid mom...if you want I'll not only apologize to him but also kiss Leo's feet."

"No, non scusarti" osservò a questo punto Lisa che aveva seguito la scena con la più grande attenzione; tutti la guardarono: "Ti ringrazio tanto, Lisa" continuò la madre offesa e teatrale; "proprio tanto di aizzarmi contro mio figlio." "No, don't apologize," observed Lisa at this point, who had been following the scene with the greatest attention; everyone looked at her, "I thank you so much, Lisa," continued the offended and theatrical mother; "just so much to bait me against my son."

"Chi ti aizza tuo figlio?" "Who is stirring up your son?" rispose Lisa tranquillamente; "ma mi pare che non valga la pena..." Lisa replied quietly; "but it seems to me that it's not worth it..."

Leo la guardò di traverso: "Non mi piace di esser chiamato a quel modo da un ragazzo" disse con voce dura; "ho domandato delle scuse e le avrò." Leo looked at her sideways, "I don't like being called that by a boy," he said in a harsh voice; "I asked for an apology and I'll get it."

"Non sarebbe meglio dimenticar tutto e riconciliarsi?" "Wouldn't it be better to forget everything and reconcile?" parlò Carla sporgendo quel suo volto tra attonito e candido. spoke Carla projecting that face of hers between astonished and candid.

"No," rispose la madre "Merumeci ha ragione: bisogna che Michele gli faccia delle scuse." "No," his mother replied, "Merumeci is right: an apology must be made to him by Michele." Michele si alzò in piedi: "Gliele faccio, non dubitare...: dunque Leo," disse rivolgendosi verso l'uomo "ti faccio tutte le mie scuse per averti ingiuriato" egli si fermò un istante; come facilmente gli erano uscite di bocca le parole umilianti! Michael rose to his feet, "I'll give them to him, don't doubt...: so Leo," he said turning toward the man, "I make all my apologies to you for insulting you" he paused for a moment; how easily the humiliating words had come out of his mouth! "E ti prometto che non lo farò più" concluse con la voce tranquilla e l'indifferenza di un bimbo di sei anni. "And I promise I won't do it again," he concluded in the quiet voice and indifference of a six-year-old.

"Va bene, va bene," disse Leo senza guardarlo. "All right, all right," Leo said without looking at him. "Imbecille," avrebbe voluto gridargli Michele nel vederlo così sicuro e investito nella sua parte; ma più di tutti, la madre, illusa, era contenta: "Michele è un buon figlio" disse guardando con improvvisa tenerezza il ragazzo; "Michele ha obbedito a sua madre." "Imbecile," Michele would have liked to shout at him on seeing him so confident and invested in his part; but most of all, the deluded mother was pleased: "Michele is a good son," she said, looking with sudden tenderness at the boy; "Michele obeyed his mother."

La fiamma della vergogna e dell'umiliazione che non aveva bruciato le guance di Michele mentre porgeva le sue scuse a Leo, lo scottò improvvisamente di fronte a questa incomprensione: "Ho fatto quel che avete voluto," disse bruscamente "e ora permettete che vada a dormire perché sono stanco." The flame of shame and humiliation that had not burned Michael's cheeks as he offered an apology to Leo suddenly seared him at this misunderstanding: "I did what you wanted," he said abruptly, "and now let me go to sleep because I am tired." Girò su se stesso come una marionetta e senza salutare nessuno uscì nel corridoio. He spun around like a puppet and without greeting anyone went out into the hallway.

Ma nel momento in cui passava nell'atrio s'accorse che qualcheduno gli era corso dietro; si voltò; era Lisa: "Ero venuta apposta" ella disse ansante, guardandolo con un curioso e appassionato sguardo, "per dirti che quando vuoi ti posso presentare a quel mio parente... e lui potrà trovarti qualche cosa da fare... nella sua ditta o altrove." But the moment he passed in the hall he noticed that someone had run after him; he turned around; it was Lisa: "I had come on purpose," she said panting, looking at him with a curious and passionate gaze, "to tell you that when you want I can introduce you to that relative of mine ... and he can find you some things to do ... in his firm or elsewhere."

"Grazie tanto" disse Michele fissandola a sua volta. "Thank you so much," Michele said, staring at her in turn.

"Ma bisogna per questo che tu venga a casa mia... e così potrete incontrarvi." "But it's necessary for that that you come to my house ... and then you can meet."

"Va bene": a misura che Lisa si impacciava, il ragazzo pareva diventare più calmo e attento: "Quando?" "All right": to the extent that Lisa became self-conscious, the boy seemed to become calmer and more attentive: "When?"

"Domani" disse Lisa. "Vieni domani mattina, vieni presto...: lui arriverà verso mezzogiorno... ma non importa... si parlerà un poco non è vero?" "Come tomorrow morning, come early...: he will come around noon... but it doesn't matter... we will talk a little bit won't we?" Tacquero ambedue guardandosi: "E perché hai fatto quelle scuse a Leo?" They both grew silent as they looked at each other, "And why did you make that apology to Leo?" domandò ad un tratto la donna arditamente; "non avresti dovuto fargliele." Suddenly asked the woman boldly; "you shouldn't have done them to him."

"Perché?" egli domandò; "ah, era a questo" pensò " che volevi venire." he asked; "ah, that was what" he thought " you wanted to come to."

"Il perché sarebbe troppo lungo a dirtelo ora... e quei di là potrebbero pensare..." spiegò Lisa diventando ad un tratto molto misteriosa; "ma se vieni domani te lo dirò." "The why would be too long to tell you now ... and those over there might think ..." Lisa explained, suddenly becoming very mysterious; "but if you come tomorrow I'll tell you."

"Va bene, allora... a domani", e strettale la mano, egli si avviò per la scala. "All right, then -- see you tomorrow," and shaking her hand, he set out for the staircase.

Lisa tornò nel salotto; quei tre sedevano là, nell'angolo, intorno alla lampada; la madre che stava con tutti i suoi colori in piena luce, parlava di Michele: "È evidente" spiegava all'amante che rovesciato nella sua poltrona l'ascoltava con espressione del tutto abbruttita, senza batter ciglio; "che gli è costato molto far quelle scuse... Non è uno di quelli che si piegano facilmente... è fiero..." ella soggiunse con aria di sfida; "ha un'anima fiera e dritta come la mia." Lisa returned to the living room; the three of them sat there, in the corner, around the lamp; the mother, who stood with all her colors in full light, spoke of Michael: "It is evident," she explained to her lover, who upturned in his armchair listened to her with an utterly dejected expression, without blinking; "that it cost him a lot to make those excuses.... He is not one of those who bend easily... he is proud..." she added defiantly; "he has a soul as proud and straight as mine."

"Non ne dubito," disse Leo sollevando le palpebre in un lungo sguardo verso Carla; "ma questa volta ha fatto bene a piegarsi." "I don't doubt it," Leo said, lifting his eyelids in a long glance toward Carla; "but this time he did well to bend over." Tacquero tutti e tre; l'incidente era esaurito; e a passi silenziosi, con l'aspetto meno affaccendato di questo mondo, Lisa si avvicinò: They all three silenced; the incident was exhausted; and with silent steps, looking less busy than this world, Lisa approached:

"Ha l'automobile Merumeci?" "Do you have the Merumeci automobile?" ella domandò.

I tre si voltarono: "L'automobile" ripetè l'uomo scrollandosi, "sicuro... ho l'automobile." The three turned around, "The automobile," the man repeated, shrugging, "sure ... I have the automobile."

"Allora mi accompagnerà" disse Lisa "sempre che non la disturbi." "Then she will accompany me," Lisa said, "as long as I don't disturb her." "Si figuri, il piacere è tutto mio." "You're welcome, the pleasure is all mine." Leo si alzò, si abbottonò la giacca: "Bisognerà andare" cominciò, e dentro di sé si rodeva; non solamente non era riuscito a far nulla con Carla, ma ora, ecco, gli toccava anche accompagnare Lisa. Leo stood up, buttoned his jacket, "We'll have to go," he began, and inside he was gnawing; not only had he failed to do anything with Carla, but now, lo and behold, he also had to accompany Lisa.

Ma la gelosia incomprensiva della madre lo salvò; tra quei due, Leo e Lisa, c'era stata una relazione, un amore, molti anni prima, anzi dovevano sposarsi, poi era venuta lei, già vedova e aveva rubato alla sua migliore amica il promesso sposo; era una storia molto vecchia, ma... e se a quei due fosse venuto in mente di ricominciare? But his mother's incomprehensible jealousy saved him; between those two, Leo and Lisa, there had been a relationship, a love affair, many years before, indeed they were to be married, then she had come along, already a widow and had stolen her best friend's betrothed; it was a very old story, but ... what if those two had thought of starting again? Si voltò verso Lisa: "No, tu non te ne vai subito..." disse: "ho da parlarti..." He turned to Lisa, "No, you don't leave right away," he said, "I have to talk to you..."

"Sì, va bene," Lisa la guardò con un falso imbarazzo: "ma poi non ho più Merumeci che mi accompagna a casa." "Yes, that's fine," Lisa looked at her with false embarrassment, "but then I don't have Merumeci to drive me home anymore."

"Oh per questo non si preoccupi..." e questa volta il piacere era veramente tutto di Leo; "io posso aspettare nel corridoio o qui... lei parli pure con la signora... io l'aspetterò... Carla" soggiunse guardando la fanciulla "mi terrà compagnia." "Oh for that don't worry..." and this time the pleasure was really all Leo's; "I can wait in the hallway or here...you go ahead and talk to the lady...I will wait for you.... Carla," he sojourned, looking at the maiden, "will keep me company."

Indolentemente Carla si alzò e scuotendo la grossa testa si avvicinò. Indolently Carla stood up and shaking her big head approached. "Ecco" pensava "se ora resto con lui tutto è finito..."; Leo la guardava, le parve, maliziosamente, e questa complicità anticipata le sembrò odiosa; ma a cosa sarebbe servito resistere? "That's it," she thought, "if I stay with him now everything is over"; Leo looked at her, it seemed, mischievously, and this anticipated complicity seemed obnoxious to her; but what good would it do to resist? Una dolorosa impazienza la possedeva: "Finirla" si ripeteva guardando quel salotto oscuro dove tanti giorni di fuoco si erano consumati in cenere, e il gruppo solenne e ridicolo che essi formavano intorno alla lampada: "finirla con tutto questo", e si sentiva cadere in questo suo esitante abbandono come una piuma in una tromba di scale. A painful impatience possessed her: "Finish her off," she repeated to herself as she looked at that dark living room where so many days of fire had burned to ashes, and at the solemn and ridiculous group they formed around the lamp: "finish her off with all this," and she felt herself falling into this hesitant abandon like a feather in a stairwell. Per questo non protestò, non parlò. That is why he did not protest, did not speak.

"Ma lei non sa" si opponeva la madre, "quanto io tratterrò Lisa... Vada, vada pure... a Lisa faremo chiamare un taxi." "But she doesn't know," the mother objected, "how much I will hold Lisa back.... Go, go ahead...we'll have Lisa call a cab." Voce insinuante, voce di gelosia: Leo fu gentile, ma inflessibile: "Aspetterò... che importa?... Insinuating voice, voice of jealousy: Leo was kind, but unyielding: "I'll wait...who cares?.... un minuto più, un minuto meno... aspetterò volentieri..." One minute more, one minute less...I will gladly wait..."

La madre capì che aveva perduto e che le sarebbe stato impossibile dividere quei due, Leo e Lisa; "è evidente... vuole aspettarla" pensò scrutando quei due volti, "per poi andare insieme a casa sua." The mother realized that she had lost and that it would be impossible for her to split those two, Leo and Lisa; "it's obvious ... he wants to wait for her," she thought as she scrutinized those two faces, "and then go together to her home." Questa idea le parve atroce; diventò ancor più pallida e la gelosia brillò francamente nei suoi occhi. This idea seemed atrocious to her; she became even paler and jealousy shone frankly in her eyes. "E va bene," disse alfine "vada... vada ad aspettare di fuori... gliela rendo subito la sua Lisa, non tema, subitissimo..." Faceva con la mano un gesto di minaccia, un riso amaro e cattivo tremava su quelle sue labbra dipinte; Leo la guardò fissamente poi alzò le spalle e senza parlare, seguito da Carla, uscì. "All right," he finally said, "go ... go and wait outside... I'll give her back her Lisa right away, don't be afraid, right away..." She made a threatening gesture with her hand, a bitter, wicked laugh trembled on those painted lips of hers; Leo looked at her fixedly then shrugged his shoulders and without speaking, followed by Carla, went out.

Nel corridoio, senza parer di nulla, egli passò un braccio intorno alla vita della fanciulla; ella se ne accorse ma resistette alla tentazione di svincolarsi: "è la fine," pensò "la fine della mia vecchia vita." In the hallway, without a semblance of anything, he passed an arm around the maiden's waist; she noticed but resisted the temptation to wriggle out, "it's the end," she thought, "the end of my old life." Gli specchi che brillavano nell'ombra riflessero al passaggio le loro due figure allacciate. The mirrors that shone in the shadows reflected their two laced figures as they passed by.

"Hai visto" ella disse ad alta voce; "mamma è gelosa a causa di Lisa..." Nessuna risposta se non una pressione del braccio che la fece aderire col fianco al fianco duro dell'uomo; entrarono così uniti nel vestibolo; mura alte, bianche, stanzetta cubica dal pavimento a losanghe. "You saw," she said aloud; "mother is jealous because of Lisa..." No response except a pressure of her arm that made her cling with her hip to the man's hard side; thus they entered the vestibule together; high, white walls, cubic little room with a lozenge floor.

"E chi sa," ella soggiunse con un umiliante senso di futilità, "chi sa che non sia vero." "And who knows," she added with a humiliating sense of futility, "who knows that it is not true." Questa volta l'uomo si fermò e senza lasciarla le si mostrò di faccia. This time the man stopped and without leaving her showed his face to her.

"E invece" disse con un sorriso goffo, stupido, ed eccitato, "sai di chi dovrebbe essere gelosa? "And instead," she said with an awkward, stupid, and excited smile, "you know who she should be jealous of? di te... sì, proprio di te..." Of you--yes, of you--"

"Ci siamo" ella pensò; "di me... "This is it," she thought; "of me.... perché?" domandò con voce chiara. He asked in a clear voice. Si guardarono: "Verrai da me?" They looked at each other, "Will you come to me?" chiese Leo quasi paternamente; la vide abbassare la testa senza rispondere né sì né no; "è il buon momento" pensò; e già l'attirava e già stava per chinarsi e baciarla quando un rumore di voci, là nel corridoio, l'avvertì che la madre arrivava; dalla rabbia quasi soffocò; era la seconda volta nella giornata che l'amante veniva a guastargli ogni cosa nell'istante più delicato. Leo asked almost paternally; he saw her lower her head without answering either yes or no; "it's a good time," he thought; and already he was drawing her in and about to lean down and kiss her when a noise of voices, there in the hallway, warned him that his mother was coming; from anger he almost choked; it was the second time in the day that his lover came to spoil everything for him at the most delicate moment. "Che il diavolo se la trascini" pensò; si sentiva la donna parlare, discutere nel corridoio con Lisa, e benché non accennasse a comparire, Carla ormai inquieta fece il gesto di svincolarsi: "Lasciami, ecco mamma." "May the devil drag her," she thought; the woman could be heard talking, arguing in the hallway with Lisa, and although she did not hint at appearing, Carla now uneasy made the gesture to untangle herself, "Let go of me, here's mom." Furioso, Leo guardava la porta, si guardava intorno senza tuttavia decidersi a lasciare quella cintola flessibile; ed ecco, gli occhi gli caddero sopra una tenda che a destra del vestibolo dissimulava un uscio; stese un braccio, spense la luce: "Vieni" mormorò nell'oscurità tentando di trascinar Carla in quel nascondiglio; "vieni là dietro... facciamo uno scherzo a tua madre." Furious, Leo looked at the door, looked around without, however, deciding to let go of that flexible girdle; and lo and behold, his eyes fell upon a curtain that to the right of the vestibule disguised a doorway; he stretched out an arm, turned off the light: "Come," he murmured in the darkness, trying to drag Carla into that hiding place; "come back there ... let's play a trick on your mother." Ella non capiva, resistette, i suoi occhi brillavano nell'ombra: "Perché... ma perché?" Ella did not understand, she resisted, her eyes shining in the shadows, "Why-but why?" ripeteva; però alla fine cedette; entrarono dietro la cortina, s'appiattarono nel vano della porta; Leo rigirò il braccio intorno alla cintola della fanciulla. repeated; however, he finally relented; they entered behind the curtain, flattened themselves in the doorway; Leo twisted his arm around the maiden's girdle. "Ora vedrai" le mormorò, ma Carla non vedeva nulla; dritta, rigida, chiudeva gli occhi in quella notte della tenda piena di ondeggiamenti odoranti di polvere, e lasciava che la mano di Leo errasse sulle sue guance, sul collo: "Ora vedrai" egli bisbigliò; la tenda fremette da cima a fondo, ella sentì le labbra dell'uomo posarsi sul petto, strisciare goffamente fino al mento, fermarsi alfine sulla bocca; bacio profondo ma di poca durata. "Now you'll see," he murmured to her, but Carla saw nothing; straight, rigid, she closed her eyes in that night of the tent full of dust-smelling swaying, and let Leo's hand wander over her cheeks, over her neck: "Now you'll see," he whispered; the tent quivered from top to bottom, she felt the man's lips settle on her chest, crawl awkwardly up to her chin, finally stop on her mouth; deep kiss but short-lived. Le voci si avvicinarono, Leo si drizzò di nuovo: "Eccola" egli mormorò nel buio, e quel suo braccio strinse Carla con una forza confidenziale e intima, con una sicurezza che gli erano mancate prima. The voices came closer, Leo stood upright again, "There she is," he murmured in the darkness, and that arm of his squeezed Carla with a confidential and intimate strength, with a confidence he had lacked before.

L'uscio a vetri si aprì; Carla allargò un po' la tenda e guardò: nel quadro luminoso della porta aperta, la figura della madre, piena di ombre e di rilievi, esprimeva lo stupore e l'incomprensione: The glass door opened; Carla widened the curtain a little and looked: in the bright picture of the open door, the figure of her mother, full of shadows and relief, expressed astonishment and incomprehension:

"Ma non ci sono" esclamò la voce familiare; e Lisa, invisibile, dal corridoio chiese: "E dove saranno andati?" "But I'm not there," the familiar voice exclaimed; and Lisa, invisible, from the corridor asked: "And where did they go?"

Domanda senza risposta; la testa della madre si tese, si affacciò come per esplorare il vestibolo; l'ombra le scavava i tratti e faceva di quella faccia molle e dipinta una maschera pietrificata in un'espressione di patetico smarrimento; ogni ruga, e la bocca semiaperta e nera di belletto, e gli occhi sbarrati, e il volto intero parevano gridare..."Leo non c'è più... Leo mi ha abbandonata... Leo è partito." Unanswered question; the mother's head tensed, she lunged as if to explore the vestibule; the shadow dug into her features and made that soft, painted face a mask petrified in an expression of pathetic bewilderment; every wrinkle, and the half-open mouth black with belletto, and the barred eyes, and the whole face seemed to cry out... "Leo is no more... Leo has abandoned me... Leo has left." Carla la guardava tra curiosa e compassionevole, intuiva la paura che tremava dietro quella maschera e le pareva di vedere il volto stesso dei giorni avvenire quando la madre avrebbe saputo del tradimento dell'amante e di sua figlia; questo spettacolo durò un istante; poi la testa si ritrasse. Carla looked at her between curious and compassionate, sensed the fear trembling behind that mask, and seemed to see the very face of days to come when her mother would learn of her lover's betrayal and her daughter's betrayal; this spectacle lasted a moment; then her head recoiled. "È strano," si udì parlar la voce "il soprabito di Merumeci è ancora là e loro non ci sono." "It is strange," the voice was heard speaking, "Merumeci's overcoat is still there and they are not there."

"Forse sono nell'atrio" rispose Lisa; e così tra supposizioni e meraviglie si allontanarono entrambe. "Maybe they are in the lobby," Lisa replied; and so between guesses and wonders they both walked away.

"Hai visto?" mormorò ancora Leo; si chinò di nuovo e strinse al suo petto la fanciulla; "è la fine," ella ripensò tendendo la bocca; le piaceva quest'oscurità che le impediva di veder l'uomo e le lasciava tutte le sue illusioni, le piaceva questo intrigo; si separarono. Leo murmured again; he leaned down again and clasped the maiden to his chest; "it's the end," she thought again, tensing her mouth; she liked this darkness that prevented her from seeing the man and left her with all her illusions, she liked this intrigue; they parted. "E ora usciamo," ella mormorò allargando con le mani la tenda; "usciamo Leo, che possono accorgersene." "And now let's go out," she murmured, widening the curtain with her hands; "let's go out Leo, that they may notice."

Egli cedette a malincuore e uno dopo l'altro uscirono entrambi, come due ladri, dal loro nascondiglio; la luce brillò; si guardarono: "Sono spettinata?" He reluctantly gave in and one by one they both came out, like two thieves, from their hiding place; the light shone; they looked at each other, "Am I disheveled?" Carla domandò; egli accennò di no con la testa. Carla asked; he nodded his head no. "E ora cosa diremo a mamma?" "Now what are we going to tell Mom?" ella soggiunse. she added.

Una grossolana malizia splendette sul volto rosso ed eccitato dell'uomo, egli si diede un colpo sulla coscia e rise: "Ah, ma è stata bella," esclamò "bellissima... cosa diremo loro? A coarse mischief shone on the man's red and excited face, he smacked his thigh and laughed, "Ah, but it was beautiful," he exclaimed, "beautiful...what shall we tell them? che siamo stati qui... naturalmente... che ci siamo stati per tutto il tempo... That we have been here ... of course ... that we have been here all along ...

"No, Leo," disse Carla dubitosa guardandolo e giungendo le mani sul ventre, "veramente?" "No, Leo," Carla said doubtfully looking at him and reaching her hands on her belly, "really?"

"Veramente" egli ripetè; "ah, eccola." "Actually," he repeated; "ah, there it is."

La porta si aprì, riapparve la madre: "Ma sono qui," esclamò volgendosi verso Lisa; "e noi che li abbiamo cercati per tutta la casa, dove eravate?" The door opened, the mother reappeared, "But they are here," she exclaimed turning to Lisa; "and we who have been looking for them all over the house, where were you?"

Leo fece un gesto di meraviglia: "Siamo sempre stati qui." Leo made a gesture of wonder, "We have always been here." La madre lo guardò come si guarda un povero matto: "Non dica sciocchezze... sono stata io poco fa qui e non c'era nessuno ed era tutto buio." The mother looked at him as one looks at a poor fool: "Don't talk nonsense-I was here just now and there was no one here and it was all dark."

"Allora," rispose l'uomo placidamente, staccando il soprabito dall'attaccapanni, "vuol dire che lei soffre di allucinazioni. "So," the man replied placidly, pulling his overcoat off the coat rack, "it means you are suffering from hallucinations. Noi siamo sempre stati qui... Non è vero Carla?" We have always been here... Haven't we Carla?" egli soggiunse volgendosi verso la fanciulla. he added, turning toward the maiden.

"Verissimo" rispose quella dopo un'esitazione.

Seguì un minaccioso silenzio; la madre aveva l'impressione che tutti si burlassero di lei ma non le riusciva di scoprirne le cause; sospettava fini reconditi e machiavellismi tenebrosi; irresoluta, irritata, intesseva una rete di sguardi scrutatori tra Leo, Carla e Lisa. An ominous silence followed; her mother had the impression that everyone was mocking her but she could not find out the causes; she suspected hidden ends and dark Machiavellianism; irresolute, irritated, she wove a web of scrutinizing glances between Leo, Carla and Lisa.

"Lei è pazzo" disse finalmente; "cinque minuti fa qui non c'era nessuno... ne è testimone Lisa che era con me" soggiunse additando l'amica. "You are crazy," she finally said; "five minutes ago there was no one here ... witness Lisa who was with me," she added, pointing at her friend.

"È vero, non c'era nessuno" disse questa con calma. "That's right, there was no one there," said this one calmly.

Ancora silenzio: "E Carla è testimone che noi eravamo qui" disse Leo gettando un'occhiata allusiva alla fanciulla; "è la pura verità... non è vero Carla?" Still silence: "And Carla is a witness that we were here," said Leo casting an allusive glance at the maiden; "it's the pure truth...isn't it Carla?"

"È vero" ella confessò confusa, colpita per la prima volta da questo fatto: che era incontestabile che quando la madre era venuta essi erano là, dentro il vestibolo. "It is true," she confessed confusedly, struck for the first time by this fact: that it was indisputable that when their mother had come they were there, inside the vestibule.

"E va bene" disse la madre con amarezza, "va benissimo... voi avete ragione, io sono pazza e Lisa anche." "All right," said the mother bitterly, "it's all right-you're right, I'm crazy and so is Lisa." Per un istante tacque. For a moment he was silent.

"Che Leo si permetta questi scherzi" proruppe poi volgendosi verso Carla, "è affar suo... ma che tu ti burli di me, di questo dovresti vergognarti... bel rispetto verso tua madre..." "That Leo allows himself these jokes," he then burst out, turning to Carla, "is his business... but that you make fun of me, of that you should be ashamed.... nice respect for your mother..."

"Ma è la pura verità mamma" protestò Carla; ora lo scherzo le diveniva doloroso, le si affondava come una spina in quell'impazienza che la possedeva; "eravamo nel vestibolo:" avrebbe voluto soggiungere "eravamo dietro la tenda io e Leo, abbracciati"; e immaginava la scena che a queste parole sarebbe scoppiata, ma sarebbe stata l'ultima; poi tutto sarebbe finito. "But it's the pure truth mom," protested Carla; now the joke became painful to her, it sank like a thorn into that impatience that possessed her; "we were in the vestibule:" she would have liked to add "we were behind the curtain Leo and I, embraced"; and she imagined the scene that at these words would erupt, but it would be the last; then it would all be over.

Intanto Lisa, col volto di chi è annoiata, diceva: "Vogliamo andare Merumeci?..." Meanwhile, Lisa, with the face of one who is bored, said, "Shall we go Merumeci?..." E l'uomo pronto per uscire tendeva la mano alla madre. And the man ready to leave extended his hand to his mother. "Ci pensi su," egli non potè far a meno di dire sorridendo; "ci pensi tutta la notte." "Think about it," he could not help but say smilingly; "think about it all night long." Al che la madre rispose con un'alzata di spalle: "lo la notte dormo." To which the mother replied with a shrug, "I sleep at night." Poi abbracciò Lisa mormorandole: "Allora ricordati di quello che ti ho detto." Then he hugged Lisa, murmuring to her, "Then remember what I told you." La fanciulla aprì la porta, una folata d'aria fredda entrò nel vestibolo, e quei due uscirono, disparvero. The maiden opened the door, a gust of cold air entered the vestibule, and the two of them came out, disappeared.