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PODCAST ITALIAN, Finalmente maturi!

Finalmente maturi!

Pronto? Pronto? Sì, sì!

Ti sblocchie un raccord e vengo!

Allíhalo!

Matteo, bentornato!

Buongiorno, grazie, grazie. Come va?

Tutto bene, come al solito ormai in questa finta primavera.

Ancora, diciamo, non ti ha soddisfatto questa primavera?

No, o piove o fa troppo caldo.

Non c'è più la sensazione di uscire a camminare in primavera e dire

ah, che bella giornata oggi, come si sta bene!

Meno male che ci sono altre cose che ci fanno, come dire, piacere.

I nostri segreti.

Ancora per poco, però mi fa emozionare se dici così.

Di cosa dobbiamo parlare, Matteo?

Qualcosa che ci fa piacere e stavamo aspettando da un po' di tempo.

Eh sì, forse l'ho detta, pensa, in uno dei primi video che ho girato con te, Kenty,

l'anno scorso o ancora prima, ovvero il mio progetto personale,

il mio blog con i canali social, incluso il canale YouTube,

persino un podcast personale sul tema come imparare le lingue.

Oh!

Ce l'ho dovuto mettere per forza.

Per forza, eh!

Ci voleva, qui ci voleva.

Qui li accetto, ti consento di utilizzarli.

Bene, ottimo, questa cosa è fantastica.

Allora vogliamo sapere tutto.

Di cosa stiamo parlando e subito i più curiosi.

Dove posso andare a cliccare le cose per vedere?

Allora, sapete, credo tutti, che le lingue sono una delle mie passioni,

forse la passione più forte, quella sicuramente alla quale dedico più tempo

e quindi ho imparato diverse lingue nell'arco degli anni

e da anni ormai mi girava nella testa la possibilità di condividere queste mie passioni

e di condividere anche tutte le lezioni che ho imparato con chi vuole imparare le lingue.

E quindi il progetto si dividerà in più parti.

Ci sarà un blog sul quale pubblicare articoli su temi linguistici,

ci sarà un podcast, la modalità del podcast sarà particolare perché ho deciso di impostarlo su domande e risposte,

quindi avrò bisogno di domande degli ascoltatori italiani che vogliono sapere come imparare le lingue

e io farò del mio meglio per dare le risposte nel podcast di questo progetto.

E poi ci sarà il canale YouTube in cui ovviamente di nuovo si parlerà di lingue,

la storia delle lingue, una lingua specifica, le particolarità, come approcciare una lingua,

tanti e diversi temi linguistici.

Il pubblico di riferimento è un pubblico italiano che vuole imparare le lingue,

ma chiaramente sono benvenuti tutti gli studenti di italiano che abbiano un livello diciamo intermedio avanzato

e che vogliono ascoltare e che sono incuriositi dal tema.

Molto molto interessante.

Quindi diciamo che per i più avanzati che ci ascoltano sarebbe un ottimo modo per continuare a fare pratica di italiano

ma iniziare anche a dare un'occhiata alle altre lingue.

Eh sì, perché no? Non ci saranno trascrizioni nei miei podcast.

Quindi è proprio per i più hardcore.

Eh sì, però insomma se siete appassionati di questo podcast, del podcast Italian,

ad esempio nella seconda puntata del podcast di come imparare le lingue

condividerò la storia delle mie lingue, le lezioni che ho imparato da queste lingue.

Quindi è un ottimo pretesto per continuare a fare pratica di ascolto e saperne un po' di più su di me e su questa mia smodata passione.

E allora ho qualche domanda per lei, dottor Terracciano.

Dica.

Visto che mi viene da pensare che ha fatto come dire, ha ripercorso la sua, l'edo del lei ovviamente.

Addirittura.

Eh va bene, in questa situazione sì. Così facciamo anche un po' di pratica di lei.

Andiamo più sul formale.

Esatto, siamo un po' formali adesso.

Lei ha rivisto e riguardato la sua storia con le lingue.

Qual è la lingua che ti ha insegnato di più? Ecco, già ho sbagliato.

Qual è la lingua che le ha insegnato di più?

Devo dire che ogni lingua mi ha insegnato qualcosa di diverso.

Però le prime che mi vengono in mente sono il giapponese e il tedesco, perché sono relativamente difficili.

Ad esempio il tedesco mi ha insegnato che bisogna imparare le parole con gli articoli ed in contesto.

Mentre invece io all'epoca le ho imparate senza articolo e senza contesto e quindi ancora oggi faccio tanti errori di genere e coniugazione.

Ad esempio non so, il sole e la luna in tedesco non sono rispettivamente maschile e femminile come in italiano, ma è al contrario.

Se non impari questo è come dire la sole e il luna, che è un errore anche comune per agli studenti di italiano.

Quindi il mio consiglio su questo è assolutamente imparate le parole con gli articoli.

E infatti il nostro vocabel per include sempre gli articoli prima delle parole.

Il giapponese mi ha insegnato che bisogna accettare il livello a cui puoi arrivare con il tempo che dedichi a quella lingua.

Non puoi pretendere di arrivare a parlare una lingua molto complessa ad un livello molto avanzato in una forma molto rapida.

Devi essere realistico, quindi va bene anche imparare una lingua in maniera così non perfetta e che richiede del tempo.

Accettare il percorso.

Mi piace moltissimo questa cosa che hai detto perché facendo sia lezioni in italiano, comunque lavorando con Isitalian e Jove Languages

ho visto tanti, non concorrenti, ma come dire, tante persone che lavorano nell'ambito delle lingue.

Offerte alternative.

Esatto, tante offerte alternative e mi sono sempre chiesto, tutti quelli che fanno quei video

impara il X lingua in due settimane, tre settimane, due mesi, in questi tempi molto brevi, mi hanno sempre lasciato un po' non tanto sospettoso, ma non soddisfatto.

Perché ho sempre visto l'apprendimento delle lingue come un percorso da fare e non un punto dove arrivare.

Non so se mi sono spiegato. Tu che ne pensi?

Ti sei spiegato perfettamente e sono completamente d'accordo. Con te in questi casi si tratta di quello che in italiano chiamiamo specchietto per le allodole.

Interessante, questa la metto nelle show notes.

Assolutamente e nelle show notes metterai, mi auguro, anche tutti i link per poter seguire questo mio nuovo progetto.

Fatemi compagnia, fatemi l'in bocca al lupo e magari venite a seguirmi sui vari canali.

Fantastico, tutti, veniamo tutti.

Grazie e per rispondere più nello specifico voglio fare un esempio.

Si tratta di un percorso, quello dell'apprendimento delle lingue.

È come un po' un frutto che quando spunta sui primi ramoscelli di un albero è ancora acerbo e non puoi pretendere di mangiare quel frutto immediatamente.

Devi aspettare che arrivi la maturità di questo frutto per poterne assaggiare appieno il gusto.

La vita in Italia.

La maturità.

La maturità, cosa vuol dire questa parola in Italia?

Allora la maturità può essere uno stadio nella crescita, come dicevi, ma principalmente se si dice in Italia ci si riferisce agli esami che sanciscono la fine della scuola dell'obbligo.

Esatto, delle scuole superiori.

Quindi gli esami che ufficialmente si chiamano esami di stato, proprio perché è l'ultimo step della scuola dell'obbligo.

Ne parliamo adesso perché si tengono nella seconda metà di giugno più o meno e quindi vogliamo fare un grandissimo in bocca al lupo a tutti gli studenti dell'ultimo anno delle superiori che nelle prossime settimane dovranno affrontare queste prove.

Prove toste.

Eh sì, o perlomeno lo suono agli occhi degli studenti ed è un tema talmente di importanza sociale che nell'arco degli anni in Italia sono stati fatti tanti film, sono state fatte anche canzoni sul tema.

Ad esempio ti voglio ricordare Antonello Venditti nel 1984 scrisse una bellissima canzone Notte prima degli esami in cui si raccontano gli stati d'animo di questi studenti prima dell'esame di maturità che è un po' un rito di passaggio che segna la linea di confine tra l'adolescenza e l'età adulta.

Sì è sempre molto emozionante di pensarci e ogni volta che penso alla maturità per me è un po' come un cancello che si apre nel nulla ma contemporaneamente nel tutto.

Cioè fino alla maturità è tutto un percorso molto segnato poi dalla maturità in poi è come se da un piccolo torrente si arriva nell'oceano improvviso e tocca a te diciamo pensarci improvvisamente quando fino a prima della maturità insomma c'erano i professori che ti dicevano cosa fare, i genitori anche perché

coincide molto spesso con la maturità la maggiore età quindi la patente tutto e diciamo è una doccia di responsabilità.

Questa tua metafora mi piace tantissimo e mi hai fatto venire in mente un paio di cose nella mia esperienza personale quando hai detto cancelli che si aprono a me è venuta in mente esattamente la scena della prima prova scritta del mio esame di maturità nella mia scuola nelle mie superiori il liceo scientifico praticamente per arrivare all'edificio scolastico c'era una lunga strada,

e prima di questa strada c'era un cancello quindi il giorno dell'esame di maturità si aprono i cancelli tutti a correre per qualcosa come 150 metri sembravano le olimpiadi per arrivare per primi in classe perché perché chi arrivava primo in classe si andava a sedere in fondo all'aula dove è più facile copiare oppure parlare farsi aiutare degli amici.

E quindi ho questo ricordo terribile del dell'inizio del primo giorno dell'esame di maturità.

L'ultima gara.

Però allo stesso tempo hai detto coincide con la maggior età quindi la patente la possibilità di andare in macchina a scuola hai pienamente ragione l'età grosso modo in cui si fa l'esame di maturità è attorno ai 18 anni e nel mio caso all'ultima prova che era la prova orale e tra l'altro io ero l'ultimo della mia classe.

E secondo me non è tanto una coincidenza perché magari avranno scelto l'ordine alfabetico.

A noi il professore o il presidente della commissione sorteggiò la A cioè a caso tra 21 lettere uscì la A e quindi io terracciano ultimo della della classe a dover fare l'esame.

Nel tuo caso sei stato il primo perché o si è proceduti in ordine alfabetico dalla A oppure anche per te è stata sorteggiata la A non lo so.

E non ricordo però probabilmente una delle due.

E nel mio caso siccome ero l'ultimo e tutti i miei amici erano già in vacanza il mio aneddoto per la prova orale dell'esame di maturità è che io in primis sono andato a fare l'esame in macchina con la mia macchinina con la macchinina di famiglia per per me e i miei fratelli.

Ma la cosa particolare è che io sono andato in costume in costume da bagno era tipo il 5 luglio qualcosa del genere quindi proprio alla fine gli ultimi giorni possibili per fare l'esame e io ero in costume da bagno ma sopra ovviamente avevo un jeans e una t-shirt.

Ma appena finito l'esame di maturità mi sono ripiombato in macchina e siamo andati con gli amici al mare.

Fantastico.

Che ricordi che ricordi.

Sì sì sì sì ricordo io ho un ricordo simpatico che non riguarda me di preciso ma un mio compagno di classe.

Noi siamo stati l'anno in cui si passò dai sessantesimi ai centesimi.

Giusto.

Quindi la valutazione dell'esame era su centocentesimi invece che sessanta sessantesimi.

Sì e la curiosità era che prima di noi prendere 60 all'esame di maturità era il massimo dei voti.

Sì.

60 su 60.

Dopo con i centesimi 60 su 100 era il minimo era la sufficienza.

Esatto.

E ad un certo punto durante l'orale la prova orale di questo mio amico la sua fidanzata che era di qualche anno più piccola

aveva organizzato all'insaputa di tutti una pseudo diciamo non protesta ma più come un tifo si alza con un cartello con scritto 100

durante l'orale gridando 100 100.

Manco fosse Iva Zanicchi.

Ah ok il prezzo è giusto.

Ok il prezzo è giusto sì diciamo che ci ha scommolto tutti anche lui.

Non so quanto poi è continuata la storia per quanto ricordo non tantissimo però è una cosa che continua ad essere molto presente

e basta dire 100 per ricordarla a chiunque era presente in quel pomeriggio.

E come fai a dimenticare.

E no è impossibile.

Allora abbiamo parlato di prove prove le prime prove l'ultima prova la prova orale ma nello specifico come si svolge l'esame di maturità.

Allora l'esame di maturità ha prove scritte se non sbaglio di standard per tutti due prove scritte più quella speciale che riguarda di licei particolari.

Sì e no nel senso che le prove nel tempo sono cambiate.

Prima erano due poi sono diventate tre adesso sono diventate di nuovo due però in alcuni istituti specifici c'è anche la terza prova scritta però in linea di massima la prova 1 la prima prova scritta è l'italiano per tutta Italia.

Quindi si fa in genere un tema tra sette tracce proposte e sono le stesse in tutta Italia.

La seconda prova dipende dalla tua scuola se hai fatto lo scientifico la seconda prova sarà il compito di matematica.

Se hai fatto il linguistico sarà una traduzione da una lingua oppure un tema in lingua straniera se hai fatto il classico presumibilmente sarà una versione quindi una traduzione o dal greco antico o dal latino.

Poi c'era la terza prova io non ricordo se ho fatto la terza prova vediamo se tu ricordi invece la terza prova ai nostri tempi erano dei quiz a risposta multipla tra tutte le altre materie non oggetto di esame scritto.

Non ricordo però se noi abbiamo fatto questa terza prova oppure no.

Mi pare di non averla fatta però non ricordo perché abbiamo fatto l'italiano e ricordo alcune tracce poi greco la versione perché io ho fatto il classico e no la terza prova non la ricordo però può essere perché non è una come dire dire terza prova ricordi mi ricorda delle cose.

Rievoca ricordi.

Rievoca ricordi.

Eh sì anche a me più o meno lo stesso ricordo vagamente e questi quiz che poi era la prova più semplice diciamocelo perché erano risposta multipla erano 4 5 materie tutte insieme quindi c'erano tipo 5 10 domande per materia.

La prova forse che spaventava tutti e spaventa tutti forse l'orale la prova orale quella che conclude tutto perché è una prova su tutte le materie.

E quindi bisogna presentarsi con un filo conduttore quindi una se è una tesi devi avere una mappa concettuale oppure un tema e poi attorno a questo tema centrale sviluppare un approfondimento per ogni singola materia e quindi anche materie nelle quali magari non eri particolarmente forte e tu devi preparare su quel argomento ma poi i professori possono farti delle domande anche su tutti gli altri argomenti.

Oggetto di studio durante l'anno quindi una prova bella tosta.

Tu ricordi il tuo tema.

Io credo di aver portato uno dei temi più forti il romanticismo però nello specifico a me era l'estetismo.

Ricordo di aver ad esempio portato oscar wilde per la lingua inglese d'annunzio per l'italiano gustavo moro per per la storia dell'arte insomma c'era questo filone dell'edonismo e dell'estetismo e un po in tutte le materie umanistiche.

Tu invece ricordi qualcosa della tua prova orale.

Io la mia diciamo il mio tema era le nuvole e quindi passavo da magri bello nella storia dell'arte a aristofane nella commedia greca se non sbaglio mi ricordo di essermi divertito a pensarla.

Io ricordo una parte in cui mi sono divertito di meno perché avevo insomma così rapporti non ottimali con il professore di filosofia.

Ahia e vabbè capita sempre il professore con cui si scontra.

E io mi distraevo facilmente in classe durante le lezioni di filosofia e magari mi mettevo anche a ridere facendo battute con gli amici e il professore devo essere onesto me l'aveva promessa e mi diceva sempre ridi ridi che poi rido io all'esame.

Ahia.

E quindi poi quando viene il momento dell'esame il professore mi chiese qual è il tuo argomento in filosofia io adesso non ricordo però diciamo Schopenhauer.

Ah Schopenhauer allora parlami di Nietzsche.

Tutto altro filosofo ed effettivamente mi arrampicai sugli specchi per utilizzare una frase fatta quindi me la sono dovuta sudare.

Però poi alla fine ho avuto ricordo un bel voto se non sbaglio 84 su 100 quindi non male dai.

Non male non male.

Tu ricordi il tuo voto?

No ma era negli 80.

Ok perfetto promossi.

Ricordo sì sì era tipo 80 84 80 non ricordo perché poi io sono nato nell'82.

E fai confusione tra l'anno di nascita e il punteggio.

Ci sta a me 84 effettivamente punteggio e anno di nascita.

Matteo per festeggiare questa promozione quasi a pieni voti ti porto in giro in Vespa.

Lo sapevi?

Matteo ma lo sapevi che il prototipo della Vespa ovvero lo scooter italiano più famoso di sempre si chiamava Piaggio Paperino?

Piaggio Paperino?

Piaggio perché la casa produttrice della Vespa di questi scooter era la Piaggio.

Ma Paperino non sapremo perché forse perché sembrava una papera.

Che poi è strano che poi si è passati da un animale diciamo da una papera a un insetto ma perché?

È sempre dovuto a quello che sembrano quando li disegni soprattutto sulle carte dei modelli no?

E quindi mi immagino i progettisti che disegnano uno scooter innovativo sembra una papera chiamiamolo Paperino.

Purtroppo il Piaggio Paperino non è mai stato prodotto era solo un prototipo.

Non erano ancora pronti da una parte perché si era ancora durante la seconda guerra mondiale parliamo nel 1944.

D'altro lato perché effettivamente come progetto andava un po' rivisto.

Ma nel 1946 la Piaggio che fino ad allora aveva prodotto come dire acciaio per tutto quello che serviva per fare la guerra.

Dopo la guerra si deve convertire ad economia di pace e decide di rilasciare questo scooter rivoluzionario.

Che viene chiamato Vespa perché nei progetti sembrava avere un po' il profilo di una Vespa.

Con la parte di dietro bombata quindi arrotondata.

Fantastico. Mi avrebbe fatto piacere saperne di più del progettista perché insomma questo signore ha inventato praticamente l'Italia all'estero come se fosse.

Hai detto proprio bene parliamo di Corradino d'Ascanio e prima di progettare la Vespa progettava aerei.

Aerei anche da combattimento e si è un po' rifatto a questo concetto per disegnare la Vespa.

Questo nuovo scooter che è del tutto rivoluzionario perché prima della Vespa tutte le moto, tutti i veicoli a due ruote andavano cavalcati.

Cioè c'era il manubrio al centro e sopra il quale tu dovevi più o meno accomodarti.

Quindi erano un po' scomodi. Dovevi alzare la gamba per andarti a sedere.

La postura era quella di stendersi sul manubrio.

Quindi una postura molto scomoda.

Tra l'altro i motori delle moto all'epoca erano a vista e era molto facile sporcarsi i vestiti.

Quindi non era proprio una cosa comoda per le persone di tutti i giorni.

Combinando le sue conoscenze degli aerei e delle esigenze della popolazione del dopoguerra

ne venne fuori una motoretta sulla quale ti potevi accomodare, sedere come se stessi seduto al tavolo.

E che aveva i motori completamente coperti. Anzi il motore da un lato completamente coperto e dall'altro lato un ruotino di scorta.

Anche questo completamente coperto e che quindi faceva sì che tu non potessi mai sporcarti in nessun modo.

Fantastico. Quindi anche il primo mezzo di trasporto comodo per chi indossa una gonna.

È proprio questa la rivoluzione della Vespa che diventa un mezzo di trasporto per tutti.

Più accessibile, più economico di un'auto ma che possono portare tutti facilmente senza doversi sporcare o vestirsi come uno sportivo per poter scavallare e accomodarsi sulla moto.

E persino le ragazze potevano salirci in gonna.

Ecco magari se vedi foto dell'epoca le ragazze ci salivano con le due gambe da un lato.

E non dovevano preoccuparsi di sporcare i vestiti, le gonne perché il motore e la ruota di scorta erano completamente coperti.

Sarà questa la particolarità che rende italiano qualcosa forse. Renderlo più comodo.

Più comodo e che ti consente di essere alla moda senza preoccuparti troppo di tutto il resto.

Comodità ma anche eleganza.

Credo che queste due parole messe insieme rappresentino la Vespa, le Vespe e gli scooter italiani nel mondo.

Dopo 50 anni, quindi nel 1996, la Vespa viene ammodernata.

Il cambio diventa automatico e le linee diventano un po' più moderne.

Ma soprattutto viene sancita definitivamente la vittoria della Vespa della Piaggio nei confronti dello storico nemico, ovvero la Lambretta.

Ah, la Lambretta.

Ma tu lo sai perché si chiama Lambretta?

Eh, no.

Si chiama Lambretta perché era prodotta in una cittadina dalle due parti. Si chiama Lambrate.

E Lambrate a sua volta si chiama così perché ci passa un fiume, il Lambro.

Siccome era una motoretta, la motoretta costruita in riva al Lambro si chiama Lambretta.

Fantastico. Perché è molto simile alla Vespa, possiamo dire.

Si viene prodotta a partire dal 47, quindi successivamente rispetto alla Vespa, ed è stata un po' sempre la rivale storica.

E forse ha puntato su un'immagine più aerodinamica, più veloce rispetto alla comodità della Vespa.

E questo per alcuni tratti l'ha resa più appetibile per un certo pubblico.

Ma forse sul lungo termine ne ha dichiarato la sconfitta.

Infatti la Lambretta nel 72 sarà venduta totalmente al governo indiano,

che all'epoca aveva esattamente il problema del governo italiano del dopoguerra,

ovvero dare un mezzo di trasporto ad un gran numero di persone, ma un mezzo di trasporto che fosse comodo e accessibile anche economicamente.

Oggi la Lambretta non si produce più nella sua forma originale, la produzione si è arrestata nel 97,

quindi proprio dopo 50 anni, l'anno dopo l'uscita della Vespa moderna.

Interessante, fantastico, mi piace un sacco questa sezione e secondo me dobbiamo fare una serie di sezioni così sul design italiano, anche per scoprirlo un po'.

Ci sta. Poi magari in una puntata futura risponderemo alla domanda

ma perché ci sono così tante Vespa e scooter nel traffico italiano?

Eh, sì.

Facciamo così Matteo, qui il tempo è stretto, quindi correndo in Vespa andiamo nella nostra sala VIP,

dove magari cominciamo a discuterne un po' a preparare il terreno per puntate future,

quindi venite a bordo con noi se volete saperne di più sul tema, diventando membri della nostra comunità.

Per avere non solo l'accesso a tutti i nostri materiali ma anche all'area VIP dove stiamo per andare,

ma in questo momento c'è un'altra cosa più importante a ricordare.

Dove ti possiamo venire a trovare? Qual è il link? Qual è il tuo sito?

Il sito è comeimpararelelingue.com, ci saranno tutti i link anche ai vari social, nelle show notes

e nelle show notes ci sarà anche il link per diventare membri della nostra comunità di Easy Italian

per avere accesso non solo agli after show ma anche a tutti gli altri contenuti extra,

quindi trascrizione, traduzione interattiva, vocabel per e tanto altro.

Andiamo andiamo.

Andiamo di là vai.

Ciao.

Ciao.

Anzi ciao.

Ciao.

Ciao.


Finalmente maturi! Finally ripe! ¡Por fin madura! Finalmente maduro!

Pronto? Pronto? Sì, sì!

Ti sblocchie un raccord e vengo!

Allíhalo!

Matteo, bentornato!

Buongiorno, grazie, grazie. Come va?

Tutto bene, come al solito ormai in questa finta primavera.

Ancora, diciamo, non ti ha soddisfatto questa primavera?

No, o piove o fa troppo caldo.

Non c'è più la sensazione di uscire a camminare in primavera e dire

ah, che bella giornata oggi, come si sta bene!

Meno male che ci sono altre cose che ci fanno, come dire, piacere.

I nostri segreti.

Ancora per poco, però mi fa emozionare se dici così.

Di cosa dobbiamo parlare, Matteo?

Qualcosa che ci fa piacere e stavamo aspettando da un po' di tempo.

Eh sì, forse l'ho detta, pensa, in uno dei primi video che ho girato con te, Kenty,

l'anno scorso o ancora prima, ovvero il mio progetto personale,

il mio blog con i canali social, incluso il canale YouTube,

persino un podcast personale sul tema come imparare le lingue.

Oh!

Ce l'ho dovuto mettere per forza.

Per forza, eh!

Ci voleva, qui ci voleva.

Qui li accetto, ti consento di utilizzarli.

Bene, ottimo, questa cosa è fantastica.

Allora vogliamo sapere tutto.

Di cosa stiamo parlando e subito i più curiosi.

Dove posso andare a cliccare le cose per vedere?

Allora, sapete, credo tutti, che le lingue sono una delle mie passioni,

forse la passione più forte, quella sicuramente alla quale dedico più tempo

e quindi ho imparato diverse lingue nell'arco degli anni

e da anni ormai mi girava nella testa la possibilità di condividere queste mie passioni

e di condividere anche tutte le lezioni che ho imparato con chi vuole imparare le lingue.

E quindi il progetto si dividerà in più parti.

Ci sarà un blog sul quale pubblicare articoli su temi linguistici,

ci sarà un podcast, la modalità del podcast sarà particolare perché ho deciso di impostarlo su domande e risposte,

quindi avrò bisogno di domande degli ascoltatori italiani che vogliono sapere come imparare le lingue

e io farò del mio meglio per dare le risposte nel podcast di questo progetto.

E poi ci sarà il canale YouTube in cui ovviamente di nuovo si parlerà di lingue,

la storia delle lingue, una lingua specifica, le particolarità, come approcciare una lingua,

tanti e diversi temi linguistici.

Il pubblico di riferimento è un pubblico italiano che vuole imparare le lingue,

ma chiaramente sono benvenuti tutti gli studenti di italiano che abbiano un livello diciamo intermedio avanzato

e che vogliono ascoltare e che sono incuriositi dal tema.

Molto molto interessante.

Quindi diciamo che per i più avanzati che ci ascoltano sarebbe un ottimo modo per continuare a fare pratica di italiano

ma iniziare anche a dare un'occhiata alle altre lingue.

Eh sì, perché no? Non ci saranno trascrizioni nei miei podcast.

Quindi è proprio per i più hardcore.

Eh sì, però insomma se siete appassionati di questo podcast, del podcast Italian,

ad esempio nella seconda puntata del podcast di come imparare le lingue

condividerò la storia delle mie lingue, le lezioni che ho imparato da queste lingue.

Quindi è un ottimo pretesto per continuare a fare pratica di ascolto e saperne un po' di più su di me e su questa mia smodata passione.

E allora ho qualche domanda per lei, dottor Terracciano.

Dica.

Visto che mi viene da pensare che ha fatto come dire, ha ripercorso la sua, l'edo del lei ovviamente.

Addirittura.

Eh va bene, in questa situazione sì. Così facciamo anche un po' di pratica di lei.

Andiamo più sul formale.

Esatto, siamo un po' formali adesso.

Lei ha rivisto e riguardato la sua storia con le lingue.

Qual è la lingua che ti ha insegnato di più? Ecco, già ho sbagliato.

Qual è la lingua che le ha insegnato di più?

Devo dire che ogni lingua mi ha insegnato qualcosa di diverso.

Però le prime che mi vengono in mente sono il giapponese e il tedesco, perché sono relativamente difficili.

Ad esempio il tedesco mi ha insegnato che bisogna imparare le parole con gli articoli ed in contesto.

Mentre invece io all'epoca le ho imparate senza articolo e senza contesto e quindi ancora oggi faccio tanti errori di genere e coniugazione.

Ad esempio non so, il sole e la luna in tedesco non sono rispettivamente maschile e femminile come in italiano, ma è al contrario.

Se non impari questo è come dire la sole e il luna, che è un errore anche comune per agli studenti di italiano.

Quindi il mio consiglio su questo è assolutamente imparate le parole con gli articoli.

E infatti il nostro vocabel per include sempre gli articoli prima delle parole.

Il giapponese mi ha insegnato che bisogna accettare il livello a cui puoi arrivare con il tempo che dedichi a quella lingua.

Non puoi pretendere di arrivare a parlare una lingua molto complessa ad un livello molto avanzato in una forma molto rapida.

Devi essere realistico, quindi va bene anche imparare una lingua in maniera così non perfetta e che richiede del tempo.

Accettare il percorso.

Mi piace moltissimo questa cosa che hai detto perché facendo sia lezioni in italiano, comunque lavorando con Isitalian e Jove Languages

ho visto tanti, non concorrenti, ma come dire, tante persone che lavorano nell'ambito delle lingue.

Offerte alternative.

Esatto, tante offerte alternative e mi sono sempre chiesto, tutti quelli che fanno quei video

impara il X lingua in due settimane, tre settimane, due mesi, in questi tempi molto brevi, mi hanno sempre lasciato un po' non tanto sospettoso, ma non soddisfatto.

Perché ho sempre visto l'apprendimento delle lingue come un percorso da fare e non un punto dove arrivare.

Non so se mi sono spiegato. Tu che ne pensi?

Ti sei spiegato perfettamente e sono completamente d'accordo. Con te in questi casi si tratta di quello che in italiano chiamiamo specchietto per le allodole.

Interessante, questa la metto nelle show notes.

Assolutamente e nelle show notes metterai, mi auguro, anche tutti i link per poter seguire questo mio nuovo progetto.

Fatemi compagnia, fatemi l'in bocca al lupo e magari venite a seguirmi sui vari canali.

Fantastico, tutti, veniamo tutti.

Grazie e per rispondere più nello specifico voglio fare un esempio.

Si tratta di un percorso, quello dell'apprendimento delle lingue.

È come un po' un frutto che quando spunta sui primi ramoscelli di un albero è ancora acerbo e non puoi pretendere di mangiare quel frutto immediatamente.

Devi aspettare che arrivi la maturità di questo frutto per poterne assaggiare appieno il gusto.

La vita in Italia.

La maturità.

La maturità, cosa vuol dire questa parola in Italia?

Allora la maturità può essere uno stadio nella crescita, come dicevi, ma principalmente se si dice in Italia ci si riferisce agli esami che sanciscono la fine della scuola dell'obbligo.

Esatto, delle scuole superiori.

Quindi gli esami che ufficialmente si chiamano esami di stato, proprio perché è l'ultimo step della scuola dell'obbligo.

Ne parliamo adesso perché si tengono nella seconda metà di giugno più o meno e quindi vogliamo fare un grandissimo in bocca al lupo a tutti gli studenti dell'ultimo anno delle superiori che nelle prossime settimane dovranno affrontare queste prove.

Prove toste.

Eh sì, o perlomeno lo suono agli occhi degli studenti ed è un tema talmente di importanza sociale che nell'arco degli anni in Italia sono stati fatti tanti film, sono state fatte anche canzoni sul tema.

Ad esempio ti voglio ricordare Antonello Venditti nel 1984 scrisse una bellissima canzone Notte prima degli esami in cui si raccontano gli stati d'animo di questi studenti prima dell'esame di maturità che è un po' un rito di passaggio che segna la linea di confine tra l'adolescenza e l'età adulta.

Sì è sempre molto emozionante di pensarci e ogni volta che penso alla maturità per me è un po' come un cancello che si apre nel nulla ma contemporaneamente nel tutto.

Cioè fino alla maturità è tutto un percorso molto segnato poi dalla maturità in poi è come se da un piccolo torrente si arriva nell'oceano improvviso e tocca a te diciamo pensarci improvvisamente quando fino a prima della maturità insomma c'erano i professori che ti dicevano cosa fare, i genitori anche perché

coincide molto spesso con la maturità la maggiore età quindi la patente tutto e diciamo è una doccia di responsabilità.

Questa tua metafora mi piace tantissimo e mi hai fatto venire in mente un paio di cose nella mia esperienza personale quando hai detto cancelli che si aprono a me è venuta in mente esattamente la scena della prima prova scritta del mio esame di maturità nella mia scuola nelle mie superiori il liceo scientifico praticamente per arrivare all'edificio scolastico c'era una lunga strada,

e prima di questa strada c'era un cancello quindi il giorno dell'esame di maturità si aprono i cancelli tutti a correre per qualcosa come 150 metri sembravano le olimpiadi per arrivare per primi in classe perché perché chi arrivava primo in classe si andava a sedere in fondo all'aula dove è più facile copiare oppure parlare farsi aiutare degli amici.

E quindi ho questo ricordo terribile del dell'inizio del primo giorno dell'esame di maturità.

L'ultima gara.

Però allo stesso tempo hai detto coincide con la maggior età quindi la patente la possibilità di andare in macchina a scuola hai pienamente ragione l'età grosso modo in cui si fa l'esame di maturità è attorno ai 18 anni e nel mio caso all'ultima prova che era la prova orale e tra l'altro io ero l'ultimo della mia classe.

E secondo me non è tanto una coincidenza perché magari avranno scelto l'ordine alfabetico.

A noi il professore o il presidente della commissione sorteggiò la A cioè a caso tra 21 lettere uscì la A e quindi io terracciano ultimo della della classe a dover fare l'esame.

Nel tuo caso sei stato il primo perché o si è proceduti in ordine alfabetico dalla A oppure anche per te è stata sorteggiata la A non lo so.

E non ricordo però probabilmente una delle due.

E nel mio caso siccome ero l'ultimo e tutti i miei amici erano già in vacanza il mio aneddoto per la prova orale dell'esame di maturità è che io in primis sono andato a fare l'esame in macchina con la mia macchinina con la macchinina di famiglia per per me e i miei fratelli.

Ma la cosa particolare è che io sono andato in costume in costume da bagno era tipo il 5 luglio qualcosa del genere quindi proprio alla fine gli ultimi giorni possibili per fare l'esame e io ero in costume da bagno ma sopra ovviamente avevo un jeans e una t-shirt.

Ma appena finito l'esame di maturità mi sono ripiombato in macchina e siamo andati con gli amici al mare.

Fantastico.

Che ricordi che ricordi.

Sì sì sì sì ricordo io ho un ricordo simpatico che non riguarda me di preciso ma un mio compagno di classe.

Noi siamo stati l'anno in cui si passò dai sessantesimi ai centesimi.

Giusto.

Quindi la valutazione dell'esame era su centocentesimi invece che sessanta sessantesimi.

Sì e la curiosità era che prima di noi prendere 60 all'esame di maturità era il massimo dei voti.

Sì.

60 su 60.

Dopo con i centesimi 60 su 100 era il minimo era la sufficienza.

Esatto.

E ad un certo punto durante l'orale la prova orale di questo mio amico la sua fidanzata che era di qualche anno più piccola

aveva organizzato all'insaputa di tutti una pseudo diciamo non protesta ma più come un tifo si alza con un cartello con scritto 100

durante l'orale gridando 100 100.

Manco fosse Iva Zanicchi.

Ah ok il prezzo è giusto.

Ok il prezzo è giusto sì diciamo che ci ha scommolto tutti anche lui.

Non so quanto poi è continuata la storia per quanto ricordo non tantissimo però è una cosa che continua ad essere molto presente

e basta dire 100 per ricordarla a chiunque era presente in quel pomeriggio.

E come fai a dimenticare.

E no è impossibile.

Allora abbiamo parlato di prove prove le prime prove l'ultima prova la prova orale ma nello specifico come si svolge l'esame di maturità.

Allora l'esame di maturità ha prove scritte se non sbaglio di standard per tutti due prove scritte più quella speciale che riguarda di licei particolari.

Sì e no nel senso che le prove nel tempo sono cambiate.

Prima erano due poi sono diventate tre adesso sono diventate di nuovo due però in alcuni istituti specifici c'è anche la terza prova scritta però in linea di massima la prova 1 la prima prova scritta è l'italiano per tutta Italia.

Quindi si fa in genere un tema tra sette tracce proposte e sono le stesse in tutta Italia.

La seconda prova dipende dalla tua scuola se hai fatto lo scientifico la seconda prova sarà il compito di matematica.

Se hai fatto il linguistico sarà una traduzione da una lingua oppure un tema in lingua straniera se hai fatto il classico presumibilmente sarà una versione quindi una traduzione o dal greco antico o dal latino.

Poi c'era la terza prova io non ricordo se ho fatto la terza prova vediamo se tu ricordi invece la terza prova ai nostri tempi erano dei quiz a risposta multipla tra tutte le altre materie non oggetto di esame scritto.

Non ricordo però se noi abbiamo fatto questa terza prova oppure no.

Mi pare di non averla fatta però non ricordo perché abbiamo fatto l'italiano e ricordo alcune tracce poi greco la versione perché io ho fatto il classico e no la terza prova non la ricordo però può essere perché non è una come dire dire terza prova ricordi mi ricorda delle cose.

Rievoca ricordi.

Rievoca ricordi.

Eh sì anche a me più o meno lo stesso ricordo vagamente e questi quiz che poi era la prova più semplice diciamocelo perché erano risposta multipla erano 4 5 materie tutte insieme quindi c'erano tipo 5 10 domande per materia.

La prova forse che spaventava tutti e spaventa tutti forse l'orale la prova orale quella che conclude tutto perché è una prova su tutte le materie.

E quindi bisogna presentarsi con un filo conduttore quindi una se è una tesi devi avere una mappa concettuale oppure un tema e poi attorno a questo tema centrale sviluppare un approfondimento per ogni singola materia e quindi anche materie nelle quali magari non eri particolarmente forte e tu devi preparare su quel argomento ma poi i professori possono farti delle domande anche su tutti gli altri argomenti.

Oggetto di studio durante l'anno quindi una prova bella tosta.

Tu ricordi il tuo tema.

Io credo di aver portato uno dei temi più forti il romanticismo però nello specifico a me era l'estetismo.

Ricordo di aver ad esempio portato oscar wilde per la lingua inglese d'annunzio per l'italiano gustavo moro per per la storia dell'arte insomma c'era questo filone dell'edonismo e dell'estetismo e un po in tutte le materie umanistiche.

Tu invece ricordi qualcosa della tua prova orale.

Io la mia diciamo il mio tema era le nuvole e quindi passavo da magri bello nella storia dell'arte a aristofane nella commedia greca se non sbaglio mi ricordo di essermi divertito a pensarla.

Io ricordo una parte in cui mi sono divertito di meno perché avevo insomma così rapporti non ottimali con il professore di filosofia.

Ahia e vabbè capita sempre il professore con cui si scontra.

E io mi distraevo facilmente in classe durante le lezioni di filosofia e magari mi mettevo anche a ridere facendo battute con gli amici e il professore devo essere onesto me l'aveva promessa e mi diceva sempre ridi ridi che poi rido io all'esame.

Ahia.

E quindi poi quando viene il momento dell'esame il professore mi chiese qual è il tuo argomento in filosofia io adesso non ricordo però diciamo Schopenhauer.

Ah Schopenhauer allora parlami di Nietzsche.

Tutto altro filosofo ed effettivamente mi arrampicai sugli specchi per utilizzare una frase fatta quindi me la sono dovuta sudare.

Però poi alla fine ho avuto ricordo un bel voto se non sbaglio 84 su 100 quindi non male dai.

Non male non male.

Tu ricordi il tuo voto?

No ma era negli 80.

Ok perfetto promossi.

Ricordo sì sì era tipo 80 84 80 non ricordo perché poi io sono nato nell'82.

E fai confusione tra l'anno di nascita e il punteggio.

Ci sta a me 84 effettivamente punteggio e anno di nascita.

Matteo per festeggiare questa promozione quasi a pieni voti ti porto in giro in Vespa.

Lo sapevi?

Matteo ma lo sapevi che il prototipo della Vespa ovvero lo scooter italiano più famoso di sempre si chiamava Piaggio Paperino?

Piaggio Paperino?

Piaggio perché la casa produttrice della Vespa di questi scooter era la Piaggio.

Ma Paperino non sapremo perché forse perché sembrava una papera.

Che poi è strano che poi si è passati da un animale diciamo da una papera a un insetto ma perché?

È sempre dovuto a quello che sembrano quando li disegni soprattutto sulle carte dei modelli no?

E quindi mi immagino i progettisti che disegnano uno scooter innovativo sembra una papera chiamiamolo Paperino.

Purtroppo il Piaggio Paperino non è mai stato prodotto era solo un prototipo.

Non erano ancora pronti da una parte perché si era ancora durante la seconda guerra mondiale parliamo nel 1944.

D'altro lato perché effettivamente come progetto andava un po' rivisto.

Ma nel 1946 la Piaggio che fino ad allora aveva prodotto come dire acciaio per tutto quello che serviva per fare la guerra.

Dopo la guerra si deve convertire ad economia di pace e decide di rilasciare questo scooter rivoluzionario.

Che viene chiamato Vespa perché nei progetti sembrava avere un po' il profilo di una Vespa.

Con la parte di dietro bombata quindi arrotondata.

Fantastico. Mi avrebbe fatto piacere saperne di più del progettista perché insomma questo signore ha inventato praticamente l'Italia all'estero come se fosse.

Hai detto proprio bene parliamo di Corradino d'Ascanio e prima di progettare la Vespa progettava aerei.

Aerei anche da combattimento e si è un po' rifatto a questo concetto per disegnare la Vespa.

Questo nuovo scooter che è del tutto rivoluzionario perché prima della Vespa tutte le moto, tutti i veicoli a due ruote andavano cavalcati.

Cioè c'era il manubrio al centro e sopra il quale tu dovevi più o meno accomodarti.

Quindi erano un po' scomodi. Dovevi alzare la gamba per andarti a sedere.

La postura era quella di stendersi sul manubrio.

Quindi una postura molto scomoda.

Tra l'altro i motori delle moto all'epoca erano a vista e era molto facile sporcarsi i vestiti.

Quindi non era proprio una cosa comoda per le persone di tutti i giorni.

Combinando le sue conoscenze degli aerei e delle esigenze della popolazione del dopoguerra

ne venne fuori una motoretta sulla quale ti potevi accomodare, sedere come se stessi seduto al tavolo.

E che aveva i motori completamente coperti. Anzi il motore da un lato completamente coperto e dall'altro lato un ruotino di scorta.

Anche questo completamente coperto e che quindi faceva sì che tu non potessi mai sporcarti in nessun modo.

Fantastico. Quindi anche il primo mezzo di trasporto comodo per chi indossa una gonna.

È proprio questa la rivoluzione della Vespa che diventa un mezzo di trasporto per tutti.

Più accessibile, più economico di un'auto ma che possono portare tutti facilmente senza doversi sporcare o vestirsi come uno sportivo per poter scavallare e accomodarsi sulla moto.

E persino le ragazze potevano salirci in gonna.

Ecco magari se vedi foto dell'epoca le ragazze ci salivano con le due gambe da un lato.

E non dovevano preoccuparsi di sporcare i vestiti, le gonne perché il motore e la ruota di scorta erano completamente coperti.

Sarà questa la particolarità che rende italiano qualcosa forse. Renderlo più comodo.

Più comodo e che ti consente di essere alla moda senza preoccuparti troppo di tutto il resto.

Comodità ma anche eleganza.

Credo che queste due parole messe insieme rappresentino la Vespa, le Vespe e gli scooter italiani nel mondo.

Dopo 50 anni, quindi nel 1996, la Vespa viene ammodernata.

Il cambio diventa automatico e le linee diventano un po' più moderne.

Ma soprattutto viene sancita definitivamente la vittoria della Vespa della Piaggio nei confronti dello storico nemico, ovvero la Lambretta.

Ah, la Lambretta.

Ma tu lo sai perché si chiama Lambretta?

Eh, no.

Si chiama Lambretta perché era prodotta in una cittadina dalle due parti. Si chiama Lambrate.

E Lambrate a sua volta si chiama così perché ci passa un fiume, il Lambro.

Siccome era una motoretta, la motoretta costruita in riva al Lambro si chiama Lambretta.

Fantastico. Perché è molto simile alla Vespa, possiamo dire.

Si viene prodotta a partire dal 47, quindi successivamente rispetto alla Vespa, ed è stata un po' sempre la rivale storica.

E forse ha puntato su un'immagine più aerodinamica, più veloce rispetto alla comodità della Vespa.

E questo per alcuni tratti l'ha resa più appetibile per un certo pubblico.

Ma forse sul lungo termine ne ha dichiarato la sconfitta.

Infatti la Lambretta nel 72 sarà venduta totalmente al governo indiano,

che all'epoca aveva esattamente il problema del governo italiano del dopoguerra,

ovvero dare un mezzo di trasporto ad un gran numero di persone, ma un mezzo di trasporto che fosse comodo e accessibile anche economicamente.

Oggi la Lambretta non si produce più nella sua forma originale, la produzione si è arrestata nel 97,

quindi proprio dopo 50 anni, l'anno dopo l'uscita della Vespa moderna.

Interessante, fantastico, mi piace un sacco questa sezione e secondo me dobbiamo fare una serie di sezioni così sul design italiano, anche per scoprirlo un po'.

Ci sta. Poi magari in una puntata futura risponderemo alla domanda

ma perché ci sono così tante Vespa e scooter nel traffico italiano?

Eh, sì.

Facciamo così Matteo, qui il tempo è stretto, quindi correndo in Vespa andiamo nella nostra sala VIP,

dove magari cominciamo a discuterne un po' a preparare il terreno per puntate future,

quindi venite a bordo con noi se volete saperne di più sul tema, diventando membri della nostra comunità.

Per avere non solo l'accesso a tutti i nostri materiali ma anche all'area VIP dove stiamo per andare,

ma in questo momento c'è un'altra cosa più importante a ricordare.

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Andiamo andiamo.

Andiamo di là vai.

Ciao.

Ciao.

Anzi ciao.

Ciao.

Ciao.