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Tempo di caffè, Tempo di caffè 3: Giornata nera, problemi giudiziari e cane pestifero

Tempo di caffè 3: Giornata nera, problemi giudiziari e cane pestifero

Buongiorno a tutti care ascoltatrici e cari ascoltatori.

Io sono Laura e oggi 8 aprile vi do un caldo benvenuto a questa terza puntata di Tempo di Caffè. Oggi come prima cosa voglio raccontarvi della mia giornata nera. Capitano anche a voi quelle giornate dove niente va come vorreste? A me è successo lo scorso giovedì e credetemi, non è stato per niente divertente. Poi vi parlerò dell'ultimo scandalo che ha coinvolto il Presidente del Consiglio Italiano e infine del cane pestifero [1] della Signora Vinciguerra. Giovedì scorso mi è andato tutto storto, non poteva andare peggio.

La mattina mi alzo dal letto, comincio a preparare la colazione, ma la macchinetta del caffè si rompe. Se non inizio la giornata con una gigantesca tazza di caffè non c'è niente da fare: divento di pessimo umore. Bevo del tè, ma non è la stessa cosa. Mi vesto e mi trucco per andare ad un appuntamento di lavoro.

Dopo nemmeno dieci minuti però inizia a piovere a dirotto [2]. Ovviamente non ho l'ombrello e non c'è posto dove ripararsi. Arrivo bagnata fradicia [3] sotto l'ufficio del mio cliente, ma lui mi telefona e mi dice che è in ritardo. Fantastico! Dovrò aspettarlo per un'ora. Sconsolata [4] vado in un bar, ma ho lasciato a casa il computer e non posso nemmeno lavorare. Dopo aver incontrato il cliente mi rilasso.

Meno male! Per qualche ora tutto fila liscio [5]. Sono perfino contenta: è tornato il sole. La sera prendo la macchina per uscire a cena con degli amici. Sono un po' distratta e ad un semaforo, mentre sono ferma, non mi accorgo che la strada è leggermente in discesa e tampono [6] l'auto che mi sta davanti. La sfioro appena, ma il conducente si arrabbia moltissimo. Scende dall'auto e si avvicina urlando al mio finestrino. Ha una faccia davvero poco raccomandabile [7]. Aspetto che si calmi senza osare dire una parola. Una volta stabilito che non ci sono danni riprendo la mia strada. Quel tipo però mi ha davvero innervosita. Fortunatamente trovo subito parcheggio fuori dal locale, ma mentre accosto al marciapiedi urto la fiancata di un'altra macchina.

Non mi ero proprio accorta che fosse lì. Dopo più di mezz'ora finalmente entro al ristorante, ma mi è passata la fame. Mangio solo un'insalata. Al rientro per non rischiare lascio la macchina e un amico mi accompagna a casa. Sono stanchissima, non vedo l'ora di andarmene a letto. Cerco di aprire l'armadio per prendere della biancheria pulita e indovinate cosa succede? L'anta scorrevole si blocca! Non c'è proprio modo di aprirla. Sconsolata vado a dormire. Meglio lasciar perdere. E' proprio una giornata da buttare. Ovviamente la mattina dopo l'anta si apre da sola. Senza il minimo sforzo. *

Bene miei cari ascoltatori, ora parliamo un po' di politica italiana.

Come tutti sapranno, il nostro Presidente del Consiglio è al centro di un grande scandalo a sfondo [8] sessuale. Si è da poco aperto un processo che lo accusa di aver avuto ben 13 incontri sessuali con Ruby, una minorenne marocchina, tra il settembre 2009 (data in cui la ragazza aveva ancora 16 anni) e il maggio 2010. Secondo i giudici, il nostro Presidente passava piacevolmente il suo tempo non solo con lei, ma anche con altre 32 giovani e bellissime donne! Prima cenavano insieme nelle sue lussuose ville e poi le ragazze si esibivano in balletti erotici, vestite da infermiere sexy. La serata si concludeva con la scelta della preferita. A lei l'onore di tener compagnia al Premier durante le notte. Come si può vedere c'è abbastanza materiale per poter girare un film pieno di intrighi di palazzo [9], con colpi di scena [10] a non finire. Ma nel nostro caso, se le accuse si dimostrassero vere, la realtà supererebbe la fantasia. Si parla di centinaia di intercettazioni telefoniche [11], dove non sempre le ragazze parlano bene del Presidente. Anzi. Spesso si lamentano di non aver ricevuto abbastanza soldi o di non aver ottenuto questo o quel favore. Si invidiano fra loro e farebbero di tutto per essere le prescelte. E' chiaro che tutto questo dovrà essere provato in tribunale, ma che cosa pensano gli Italiani di Berlusconi? Per avere un'idea, basta andare a fare un giro in tram per le vie di Milano.

Non si parla d'altro. C'è chi si vergogna di essere rappresentato da un personaggio del genere e c'è chi come la Signora Vinciguerra, non crede ad una sola parola di quello che è stato detto e scritto. Per lei Berlusconi è un buon padre di famiglia, tutto dedito [12] al lavoro. Forse ha dato dei soldi a quelle ragazze, ma solo per aiutarle. Niente di più. La verità però è che la maggior parte dei maschi italiani lo invidia. Molti miei amici vorrebbero essere al suo posto, con tutto quel denaro, il potere e una moltitudine di bellissime donne pronte a tutto. Intanto il nostro Premier si difende a spada tratta [13] sia in televisione che sui giornali.

Su La Repubblica, quotidiano di centro-sinistra, il 16 marzo ha dichiarato che queste ragazze "hanno avuto solo il torto [14] di partecipare a cene con il presidente del Consiglio in cui c'erano tre musicisti e sei camerieri... Le ragazze facevano quattro salti in discoteca. Da sole, perché a me non è mai piaciuto ballare. Niente di più. E ora vedo queste cose allucinanti [15]". Mah!

Con tutti gli impegni che ha, che cosa ci faceva a cena con tutte quelle bellissime e giovanissime donne? Solo quattro salti in discoteca? La cosa insospettisce... E poi, la storia della minorenne... Forse gli si perdona troppo. Intanto alcune di queste ragazze sono diventate famose.

Una di loro, Raffaella Fico, partecipa ad uno dei reality show più seguiti del nostro Paese. Ruby, la ragazza allora minorenne è stata addirittura invitata a partecipare al ballo delle debuttanti a Vienna. Lascio a voi ogni possibile e immaginabile commento. *

Ed ora vi voglio raccontare di un cane davvero pestifero.

Un giorno la Signora Vinciguerra bussa alla mia porta. E' agitatissima. Il suo dog sitter le ha appena dato forfait [16] e lei non sa proprio come fare. Nel pomeriggio ha l'aereo per Londra e rischia di dover rimanere a casa. "Accidenti!" - penso io - "Non mi vorrà mica affibbiare [17] quella peste del suo cane..." Proprio così.

La Signora mi fissa con occhi imploranti, se ne sta ferma davanti a me e non accenna minimamente ad andarsene. Ovviamente non posso fare a meno di offrirmi di tenerglielo io. Impossibile tirarsi indietro. Lei è felicissima. Non sa più come ringraziarmi e dopo nemmeno dieci minuti mi ritrovo in casa il cane, la cuccia ed una borsa piena zeppa di mangime. Poi prima di andarsene mi dice: "Vedrà che si troverà benissimo con il mio cane. Proverò comunque ad anticipare il mio rientro, così non avrà troppo da fare. Ma non appena la saluto il cane fa la pipì sotto il tavolo della sala.

Io non dico niente. Per una volta lo si può anche scusare. Pulisco in silenzio e mi metto a leggere un libro. Dopo un quarto d'ora però, mi alzo per andare a rispondere al telefono e senza accorgermi metto un piede sopra un altro caro ricordo del cane. "Oh no! Ha fatto ancora la pipì! Lui mi guarda con lo sguardo allegro e scodinzola. Probabilmente avrà bisogno di uscire. Sarà sicuramente questo. Prendo il guinzaglio e lo porto a fare una lunga passeggiata.

Ma quando torno, non faccio in tempo ad appendere il cappotto che il cane sporca di nuovo e mi osserva con aria di sfida. Lo sapevo io. L'ho sempre odiato questo cane. Fin dalla prima volta che l'ho visto. Inizia così una vera e propria guerra tra me e lui. Tanto per iniziare disciplina ferrea: vietato uscire dalla cuccia. Mi basta minacciarlo con un dito, che lui si mette fermo come se fosse una statua. Ma non appena mi volto comincia a correre di qua e di là e riprende a fare tutto quello che gli pare. Me lo ritrovo perfino sul divano che dorme con la pancia per aria. Devo ammettere che così è proprio carino, però guai a commuoversi. Se ne approfitterebbe subito. Intanto la storia della pipì va avanti per tutto il giorno. Non c'è niente da fare. La mattina dopo, esasperata [18] decido di telefonare alla Signora Vinciguerra.

Vorrei proprio dirgliene quattro [19]. Ma non faccio in tempo a finire di comporre il suo numero, che incrocio un tizio che sta uscendo dal portone di fianco al mio, anche lui con un bassotto [20] al guinzaglio. "Però! Che bel tipo... Non l'avevo mai notato...", penso, "e mi sta pure sorridendo!!" Improvvisamente la pipì sul pavimento diventa un ricordo lontano. L'avevo detto io che il cane è il migliore amico dell'uomo. Intanto all'altro capo del telefono sento la voce della Signora Vinciguerra che dice: - "Pronto? Signorina Laura? Tutto bene?" - "Certo Signora, l'avevo chiamata apposta per dirle che il suo cane è proprio delizioso. Non c'è più bisogno che lei anticipi il suo rientro. Glielo tengo volentieri. Si goda la vacanza." E mi avvicino sempre più al tipo con il cane... *

Bene, care ascoltatrici e cari ascoltatori, siamo arrivati alla fine di questa puntata.

Ci risentiamo fra due settimane. Vi parlerò di cuori infranti, della Pasqua e naturalmente della Signora Vinciguerra. Vi aspetto con i vostri commenti sul sito www.podclub.ch. Ciao e a presto.

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