La geometria delle relazioni | Daniele Durante | TEDxMontebelluna (2)
per fare in modo di far mancare agli attentatori
tutte le informazioni, il denaro, che proveniva dagli altri.
Ecco, non so come sarebbe andata, ma quello che di certo so
è che oggi abbiamo le armi per combattere questo tipo di reti.
Non sono bombe, non sono caccia,
è matematica, statistica, analisi dei dati, probabilità,
conoscenza in generale.
E un'ultima rete.
È la rete che per me è la più importante di tutte,
ma anche la più misteriosa.
È il vostro cervello.
Ed in particolare la rete di fibre nervose
che connette le nostre diverse regioni cerebrali
e consente all'informazione di passare tra queste.
Ecco, raccogliere questo tipo di dati è oggi diventato sempre più facile
grazie ai molti sviluppi che abbiamo fatto in ambito di risonanza magnetica
e questo di fatto ha aperto un nuovo universo,
ma dentro di noi.
È un universo che per me è fatto di numeri, connessioni, forme
che si evolvono e plasmano di fatto
il nostro carattere e la nostra personalità.
E sebbene la rete cerebrale,
ne vedete un esempio in questo video,
rispetti geometrie e proprietà comuni,
in realtà ogni singolo spazio relazionale dietro ciascuno dei vostri cervelli
ha qualcosa di diverso.
È una sorta di variabilità matematica che vi rende le persone che siete.
A me piace setacciare questa variabilità matematica
per scoprire la firma e le strutture comuni
e la firma della rete in molti fenomeni che ad oggi non conosciamo
come Parkinson, Alzheimer, memoria, intelligenza, apprendimento.
Ad esempio, in una recente ricerca
abbiamo dimostrato come la chiave della creatività
non sia legata al vecchio mito dell'emisfero destro o sinistro,
quanto invece alla capacità di creare molte connessioni tra i due emisferi.
In questo modo nelle persone creative
le regioni cerebrali saranno molto più vicine
nello spazio delle connessioni
rispetto a quanto non lo siano nello spazio fisico.
Ecco, è con questo tipo di analisi
e con altre attraverso cui, spero, apriremo le porte verso nuovi sviluppi
e nella scoperta di nuovi misteri dietro il nostro cervello,
magari aprendo anche le porte per ulteriori sviluppi
nell'intelligenza artificiale.
Per quanto mi riguarda io ho un'unica certezza al momento:
e cioè che, quanto meno ad oggi,
esiste un unico super-computer
che, per capacità di apprendimento, abilità nell'elaborare l'informazione,
quando anche questa è sconosciuta,
e per tempi di reazione,
batte qualsiasi altro super-computer presente oggi sulla faccia della terra.
Secondo alcune analisi
ci vogliono mediamente nove mesi per progettarlo,
poi 18 anni per insegnargli ad apprendere
e mediamente 79 per ucciderlo.
Ed è ciascuno di voi.
È l'essere umano, e vediamo di non sprecarlo.
(Applausi)