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Il deserto dei Tartari - Dino Buzzati, 7. Il deserto dei Tartari (C. 10)

7. Il deserto dei Tartari (C. 10)

Così doveva accadere, e questo forse era già stabilito da molto tempo, cioè da quel giorno lontano che Drogo si affacciò per la prima volta, con Ortiz, al bordo del pianoro e la Fortezza gli apparve nel greve splendore meridiano.

Drogo ha deciso di rimanere, tenuto da un desiderio ma non solo da questo: l'eroico pensiero forse e tanto non sarebbe bastato. Per ora egli crede di aver fatto una cosa nobile e in buona fede se ne meraviglia, scoprendosi migliore di quanto avesse creduto. Solo molti mesi più tardi, guardandosi indietro, egli riconoscerà le misere cose che lo legano alla Fortezza.

Avessero pur suonato le trombe, si fossero pure udite canzoni di guerra, dal nord fossero pure giunti inquietanti messaggi, se era solo questo Drogo sarebbe ugualmente partito; ma c'era già in lui il torpore delle abitudini, la vanità militare, l'amore domestico per le quotidiane mura. Al monotono ritmo del servizio, quattro mesi erano bastati per invischiarlo.

Abitudine era diventato per lui il turno di guardia, che le prime volte pareva insopportabile peso; a poco a poco aveva imparato bene le regole, i modi di dire, le manie dei superiori, la topografia delle ridotte, i posti delle sentinelle, gli angoli dove non tirava vento, il linguaggio delle trombe. Dalla padronanza del servizio ricavava uno speciale piacere, valutando la crescente stima dei soldati e dei sottufficiali; persino Tronk si era accorto come Drogo fosse serio e scrupoloso, gli si era quasi affezionato.

Abitudine erano diventati i colleghi, oramai li conosceva così bene che anche i più sottili loro sottintesi non lo trovavano impreparato; e per lungo tempo alla sera stavano a chiacchierare insieme dei fatti della città che per la lontananza acquistavano smisurato interesse. Abitudine la mensa buona e comoda, l'accogliente camino del ritrovo ufficiali, giorno e notte sempre acceso; la premura dell'attendente, un buon diavolo di nome Geronimo, che a poco a poco aveva imparato i suoi speciali desideri.

Abitudine le gite fatte ogni tanto con Morel al paese meno lontano: due ore abbondanti di cavallo attraverso una stretta valle che oramai aveva imparato a memoria, una locanda dove si vedeva finalmente qualche faccia nuova, si preparavano pranzi sontuosi e si udivano fresche risate di ragazze con cui si poteva fare l'amore.

Abitudine le sfrenate corse a cavallo su e giù per la spianata dietro la Fortezza, in gara di bravura coi compagni nei pomeriggi di riposo, e le pazienti partite a scacchi, la sera che arrivavano ad alta voce, spesso vittoriose per Drogo (ma il capitano Ortiz gli aveva detto: "Sempre così, i nuovi arrivati dapprincipio vincono sempre. A tutti capita lo stesso, ci si illude di essere veramente bravi, invece è solo questione della novità, anche gli altri finiscono per imparare il nostro sistema e un bel giorno non si riesce più a niente"). Abitudine erano per Drogo la camera, le placide letture notturne, la fessura del soffitto, sopra il letto, che assomigliava alla testa di un turco, i tonfi della cisterna, col tempo diventati amici, la fossa scavata dal suo corpo nel materasso, le coperte nei primi giorni così inospitali ed ora docilmente pronte, il movimento, oramai eseguito istintivamente nella lunghezza esatta, per spegnere la lampada a petrolio o mettere il libro sul tavolino. Sapeva oramai come dovesse disporsi al mattino, quando si faceva la barba dinanzi allo specchio, perché la luce lo illuminasse in faccia con l'angolo giusto, come versare l'acqua della brocca nel catino senza spanderne fuori, come far scattare la serratura ribelle di un cassetto, tenendo la chiave piegata un po' in basso.

Abitudine lo scricchiolio della porta nei periodi di pioggia, il punto dove soleva battere il raggio di luna entrato dalla finestra e il suo lento spostarsi col passare delle ore, il tramestio nella stanza sotto la sua, ogni notte, alle una e mezzo in punto, quando l'antica ferita alla gamba destra del tenente colonnello Nicolosi si risvegliava misteriosamente, interrompendogli il sonno.

Tutte queste cose erano oramai diventate sue e lasciarle gli avrebbe causato pena. Drogo però non lo sapeva, non sospettava che la partenza gli sarebbe costata fatica né che la vita della Fortezza inghiottisse i giorni uno dopo l'altro, tutti simili, con velocità vertiginosa. Ieri e l'altro ieri erano eguali, egli non avrebbe più saputo distinguerli; un fatto di tre giorni prima o di venti finiva per sembrargli ugualmente lontano. Così si svolgeva alla sua insaputa la fuga del tempo.

Ma per adesso eccolo, spavaldo e spensierato, sugli spalti della quarta ridotta, in una pura e gelida notte. Per il freddo le sentinelle continuavano a camminare senza posa e i loro passi scricchiolavano sulla neve gelata. Una luna grande e bianchissima illuminava il mondo. Il forte, le rupi, la valle pietrosa al nord erano inondati di luce meravigliosa, risplendeva perfino la cortina di nebbie ristagnanti all'estremo settentrione.

Giù, nella stanza dell'ufficiale di servizio, nell'interno della ridotta, era rimasta accesa la lampada, la fiamma oscillava leggermente facendo dondolare le ombre. Drogo poco prima aveva cominciato a scrivere una lettera, doveva rispondere a Maria, la sorella di Vescovi, il suo amico, che forse un giorno sarebbe stata sua sposa. Ma dopo due righe si era alzato non sapeva neppure lui il perché, ed era salito sul tetto a guardare. Era quello il tratto più basso della fortificazione, corrispondente al massimo incavo del valico. In quel punto nella muraglia c'era la porta che metteva in comunicazione i due Stati. I massicci battenti corazzati di ferro più non si aprivano da tempo immemorabile. E la guardia per la Ridotta Nuova usciva ed entrava ogni giorno per una porticina secondaria, larga appena come un uomo e sorvegliata da una sentinella.

Per la prima volta Drogo montava di guardia alla quarta ridotta. Appena uscito all'aperto, egli guardò le rupi incombenti a destra, tutte incrostate di ghiaccio e risplendenti sotto la luna. Folate di vento cominciavano a trasportare attraverso il cielo piccole nuvole bianche e scuotevano il mantello di Drogo, il mantello nuovo che significava per lui tante cose. Immobile egli fissava le barriere di rupi dirimpetto, le impenetrabili lontananze del nord, e le ali del mantello crepitavano come bandiera, drappeggiandosi tempestosamente. Drogo sentiva di avere quella notte una fiera e militaresca bellezza, diritto sul ciglio della terrazza, con lo splendido mantello agitato dal vento. Vicino a lui Tronk, infagottato in un largo pastrano, non sembrava neppure un soldato.

"Dica un po' Tronk" chiese Giovanni con finta aria preoccupata. "È una mia impressione o la luna questa notte è molto più larga del solito?" "Non credo, signor tenente" disse Tronk. "Qui alla Fortezza fa sempre quest'impressione."

Le voci risuonavano grandemente, come se l'aria fosse di vetro. Tronk, visto che il tenente non aveva da dirgli altre cose, se n'andò lungo il ciglio della terrazza, per il suo perenne bisogno di controllare il servizio.

Drogo rimase solo e si sentì praticamente felice. Assaporava con orgoglio la sua determinazione di restare, l'amaro gusto di lasciare le piccole sicure gioie per un grande bene a lunga e incerta scadenza (e forse c'era sotto il consolante pensiero che avrebbe sempre fatto in tempo a partire). Un presentimento - o era solo speranza? - di cose nobili e grandi lo aveva fatto rimanere lassù, ma poteva anche essere soltanto un rinvio, nulla in fondo restava pregiudicato. Egli aveva tanto tempo davanti. Tutto il buono della vita pareva aspettarlo. Che bisogno c'era di affannarsi? Anche le donne, amabili e straniere creature, le prevedeva come una felicità sicura, a lui formalmente promessa dal normale ordine nella vita.

Quanto tempo davanti! Lunghissimo gli pareva anche un solo anno e gli anni buoni erano appena cominciati; sembravano formare una serie lunghissima, di cui era impossibile scorgere il fondo, un tesoro ancora intatto e così grande da potersi annoiare.

Nessuno c'era che gli dicesse: "Attento, Giovanni Drogo!". La vita gli appariva inesauribile, ostinata illusione, benché la giovinezza fosse già cominciata a sfiorire. Ma Drogo non conosceva il tempo. Anche se avesse avuto dinanzi a sé una giovinezza di cento e cento anni come gli dei, anche questo sarebbe stata una povera cosa. E lui aveva invece disponibile una semplice e normale vita, una piccola giovinezza umana, avaro dono, che le dita delle mani bastavano a contare e si sarebbe dissolto prima ancora di farsi conoscere.

Quanto tempo dinanzi, pensava. Eppure esistevano uomini - aveva sentito dire - che a un certo punto (strano a dirsi) si mettevano ad aspettare la morte, questa cosa nota ed assurda che non lo poteva riguardare. Drogo sorrideva, pensandoci, e intanto, sollecitato dal freddo, si era messo a camminare.

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Le mura in quel punto seguivano il pendio del valico, formando una complicata scala di terrazze e ballatoi. Sotto di lui, nerissime contro la neve, Drogo vedeva, alla luce di luna, le successive sentinelle, i loro passi metodici facevano cric cric sullo strato gelato.

La più vicina, in una sottostante terrazza, a una decina di metri, meno freddolosa delle altre, se ne stava immobile, con le spalle appoggiate a un muro e si sarebbe detto addormentata. Invece Drogo la udì canterellare una nenia con voce profonda.

Era una successione di parole (che Drogo non riusciva a distinguere) legate fra loro da un'aria monotona e senza fine. Parlare e, peggio, cantare in servizio era severamente proibito. Giovanni avrebbe dovuto punirlo, ma ne ebbe pietà pensando al freddo e alla solitudine di quella notte. Cominciò allora a scendere una breve scala che portava sulla terrazza e fece un piccolo colpo di tosse, per mettere sull'avviso il soldato.

La sentinella voltò la testa e come vide l'ufficiale rettificò la posizione, ma non interruppe la nenia. Drogo fu preso dalla collera: credevano quei soldati di poterlo sfottere? Gli avrebbe fatto assaggiare lui qualcosa di duro. La sentinella notò subito l'atteggiamento minaccioso di Drogo e sebbene la formalità della parola d'ordine, per muto vecchissimo accordo, non fosse praticata fra i soldati e il comandante della guardia, ebbe un eccesso di scrupolo. Imbracciato il fucile, egli chiese, con l'accento particolarissimo usato nella Fortezza: "Chi va là? chi va là? ".

Drogo si fermò di colpo, disorientato. A forse meno di cinque metri di distanza, al lume limpido della luna, egli vedeva benissimo la faccia del militare e la sua bocca era chiusa. Ma la nenia non si era interrotta. Da dove veniva allora la voce?

Pensando a questa strana cosa, poiché il soldato se ne stava sempre in attesa, Giovanni disse meccanicamente la parola d'ordine: "Miracolo". "Miseria" rispose la sentinella e rimise l'arma al piede. Subentrò un silenzio immenso, nel quale più forte di prima navigava il brontolio di parole e di canto.

Finalmente Drogo capì e un lento brivido gli camminò nella schiena. Era l'acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine. Il vento che faceva oscillare il lunghissimo getto, il misterioso gioco degli echi, il diverso suono delle pietre percosse ne facevano una voce umana, la quale parlava parlava: parole della nostra vita, che si era sempre a un filo dal capire e invece mai. Non era dunque il soldato che canterellava, non un uomo sensibile al freddo, alle punizioni e all'amore, ma la montagna ostile. Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli.

Il vento batte contro lo splendido mantello dell'ufficiale e anche l'ombra azzurra sulla neve si agita come bandiera. La sentinella sta immobile. La luna cammina cammina, lenta ma senza perdere un solo istante, impaziente dell'alba. Toc toc batte il cuore in petto a Giovanni Drogo.


7. Il deserto dei Tartari (C. 10) 7. The Desert of the Tartars (C. 10)

Così doveva accadere, e questo forse era già stabilito da molto tempo, cioè da quel giorno lontano che Drogo si affacciò per la prima volta, con Ortiz, al bordo del pianoro e la Fortezza gli apparve nel greve splendore meridiano. This was to happen, and this perhaps had already been established for a long time, that is, from that distant day that Drogo appeared for the first time, with Ortiz, at the edge of the plateau and the Fortress appeared to him in the heavy meridian splendor. Esto iba a suceder, y esto quizás ya estaba establecido desde hacía mucho tiempo, es decir, desde ese lejano día en que Drogo apareció por primera vez, con Ortiz, al borde de la meseta y la Fortaleza se le apareció en el pesado esplendor meridiano.

Drogo ha deciso di rimanere, tenuto da un desiderio ma non solo da questo: l'eroico pensiero forse e tanto non sarebbe bastato. Drogo has decided to stay, held by a desire but not only by this: the heroic thought perhaps and so much would not be enough. Per ora egli crede di aver fatto una cosa nobile e in buona fede se ne meraviglia, scoprendosi migliore di quanto avesse creduto. For now he believes he has done a noble thing and in good faith he marvels, finding himself better than he thought. Solo molti mesi più tardi, guardandosi indietro, egli riconoscerà le misere cose che lo legano alla Fortezza. Only many months later, looking back, will he recognize the miserable things that bind him to the Fort.

Avessero pur suonato le trombe, si fossero pure udite canzoni di guerra, dal nord fossero pure giunti inquietanti messaggi, se era solo questo Drogo sarebbe ugualmente partito; ma c'era già in lui il torpore delle abitudini, la vanità militare, l'amore domestico per le quotidiane mura. Had they sounded the trumpets, had they even heard war songs, had disturbing messages arrived from the north, if it was only this Drogo would have left anyway; but there was already in him the torpor of habits, the military vanity, the domestic love for the daily walls. Al monotono ritmo del servizio, quattro mesi erano bastati per invischiarlo. At the monotonous pace of the service, four months had been enough to enmesh him.

Abitudine era diventato per lui il turno di guardia, che le prime volte pareva insopportabile peso; a poco a poco aveva imparato bene le regole, i modi di dire, le manie dei superiori, la topografia delle ridotte, i posti delle sentinelle, gli angoli dove non tirava vento, il linguaggio delle trombe. It had become a habit for him to watch duty, which at first seemed an unbearable burden; little by little he had learned well the rules, the idioms, the manias of the superiors, the topography of the redoubts, the posts of the sentries, the corners where the wind did not blow, the language of the trumpets. Dalla padronanza del servizio ricavava uno speciale piacere, valutando la crescente stima dei soldati e dei sottufficiali; persino Tronk si era accorto come Drogo fosse serio e scrupoloso, gli si era quasi affezionato. From his mastery of the service he derived special pleasure, evaluating the growing esteem of the soldiers and non-commissioned officers; even Tronk had realized how serious and scrupulous Drogo was, he had almost grown fond of him.

Abitudine erano diventati i colleghi, oramai li conosceva così bene che anche i più sottili loro sottintesi non lo trovavano impreparato; e per lungo tempo alla sera stavano a chiacchierare insieme dei fatti della città che per la lontananza acquistavano smisurato interesse. His colleagues had become a habit, by now he knew them so well that even the most subtle implications of theirs did not find him unprepared; and for a long time in the evening they chatted together about the facts of the city which, due to the distance, acquired immeasurable interest. Abitudine la mensa buona e comoda, l'accogliente camino del ritrovo ufficiali, giorno e notte sempre acceso; la premura dell'attendente, un buon diavolo di nome Geronimo, che a poco a poco aveva imparato i suoi speciali desideri. Get used to the good and comfortable canteen, the welcoming fireplace of the officers' meeting, always lit day and night; the care of the attendant, a good devil named Geronimo, who had gradually learned his special wishes.

Abitudine le gite fatte ogni tanto con Morel al paese meno lontano: due ore abbondanti di cavallo attraverso una stretta valle che oramai aveva imparato a memoria, una locanda dove si vedeva finalmente qualche faccia nuova, si preparavano pranzi sontuosi e si udivano fresche risate di ragazze con cui si poteva fare l'amore. He used to take trips made every now and then to the less distant village with Morel: two abundant hours of horseback riding through a narrow valley that he had now memorized, an inn where he could finally see some new face, sumptuous lunches were prepared and fresh laughter of girls could be heard you could make love with.

Abitudine le sfrenate corse a cavallo su e giù per la spianata dietro la Fortezza, in gara di bravura coi compagni nei pomeriggi di riposo, e le pazienti partite a scacchi, la sera che arrivavano ad alta voce, spesso vittoriose per Drogo (ma il capitano Ortiz gli aveva detto: "Sempre così, i nuovi arrivati dapprincipio vincono sempre. He used to ride wild horses up and down the esplanade behind the Fortress, competing with his companions in the afternoons of rest, and patient chess games, in the evenings that arrived loudly, often victorious for Drogo (but the captain Ortiz had told him: "Always like this, newcomers always win at first. A tutti capita lo stesso, ci si illude di essere veramente bravi, invece è solo questione della novità, anche gli altri finiscono per imparare il nostro sistema e un bel giorno non si riesce più a niente"). The same happens to everyone, they delude themselves into being really good, instead it's just a matter of novelty, others end up learning our system and one day they can't do anything "). Abitudine erano per Drogo la camera, le placide letture notturne, la fessura del soffitto, sopra il letto, che assomigliava alla testa di un turco, i tonfi della cisterna, col tempo diventati amici, la fossa scavata dal suo corpo nel materasso, le coperte nei primi giorni così inospitali ed ora docilmente pronte, il movimento, oramai eseguito istintivamente nella lunghezza esatta, per spegnere la lampada a petrolio o mettere il libro sul tavolino. Habit for Drogo was the room, the placid nocturnal readings, the slit in the ceiling above the bed, which resembled a Turk's head, the thuds of the cistern, which in time became friends, the pit dug by his body in the mattress, the blankets in the first days so inhospitable and now docilely ready, the movement, now instinctively performed in the exact length, to turn off the oil lamp or put the book on the table. Sapeva oramai come dovesse disporsi al mattino, quando si faceva la barba dinanzi allo specchio, perché la luce lo illuminasse in faccia con l'angolo giusto, come versare l'acqua della brocca nel catino senza spanderne fuori, come far scattare la serratura ribelle di un cassetto, tenendo la chiave piegata un po' in basso. By now he knew how he should arrange himself in the morning, when he shaved in front of the mirror, so that the light shone in his face at the right angle, how to pour the water from the jug into the basin without spilling it out, how to release the rebellious lock of a drawer, keeping the key bent a little down.

Abitudine lo scricchiolio della porta nei periodi di pioggia, il punto dove soleva battere il raggio di luna entrato dalla finestra e il suo lento spostarsi col passare delle ore, il tramestio nella stanza sotto la sua, ogni notte, alle una e mezzo in punto, quando l'antica ferita alla gamba destra del tenente colonnello Nicolosi si risvegliava misteriosamente, interrompendogli il sonno. Habitual the creaking of the door in periods of rain, the point where the moonbeam entered through the window used to strike and its slow movement as the hours passed, the commotion in the room under his, every night, at half past one o'clock, when the ancient wound in the right leg of Lieutenant Colonel Nicolosi mysteriously woke up, interrupting his sleep.

Tutte queste cose erano oramai diventate sue e lasciarle gli avrebbe causato pena. All these things had now become his and leaving them would cause him pain. Drogo però non lo sapeva, non sospettava che la partenza gli sarebbe costata fatica né che la vita della Fortezza inghiottisse i giorni uno dopo l'altro, tutti simili, con velocità vertiginosa. Drogo, however, did not know, he did not suspect that the departure would cost him fatigue or that the life of the Fortress would swallow up the days one after the other, all alike, with dizzying speed. Ieri e l'altro ieri erano eguali, egli non avrebbe più saputo distinguerli; un fatto di tre giorni prima o di venti finiva per sembrargli ugualmente lontano. Yesterday and the day before yesterday were the same, he would no longer be able to distinguish them; an event of three days ago or twenty days ended up seeming to him equally distant. Così si svolgeva alla sua insaputa la fuga del tempo. Thus the flight of time unfolded without his knowledge.

Ma per adesso eccolo, spavaldo e spensierato, sugli spalti della quarta ridotta, in una pura e gelida notte. But for now here he is, bold and carefree, in the stands of the fourth redoubt, in a pure and cold night. Per il freddo le sentinelle continuavano a camminare senza posa e i loro passi scricchiolavano sulla neve gelata. From the cold the sentries continued to walk without rest and their footsteps creaked on the frozen snow. Una luna grande e bianchissima illuminava il mondo. A large, very white moon illuminated the world. Il forte, le rupi, la valle pietrosa al nord erano inondati di luce meravigliosa, risplendeva perfino la cortina di nebbie ristagnanti all'estremo settentrione. The fort, the cliffs, the stony valley to the north were bathed in marvelous light, even the curtain of stagnant mists in the far north shone.

Giù, nella stanza dell'ufficiale di servizio, nell'interno della ridotta, era rimasta accesa la lampada, la fiamma oscillava leggermente facendo dondolare le ombre. Down in the duty officer's room, inside the redoubt, the lamp was still on, the flame swaying slightly, making the shadows swing. Drogo poco prima aveva cominciato a scrivere una lettera, doveva rispondere a Maria, la sorella di Vescovi, il suo amico, che forse un giorno sarebbe stata sua sposa. Shortly before, Drogo had begun to write a letter, he had to reply to Maria, Vescovi's sister, his friend, who perhaps one day would be his wife. Ma dopo due righe si era alzato non sapeva neppure lui il perché, ed era salito sul tetto a guardare. But after two lines he got up he didn't even know why, and went up to the roof to look. Era quello il tratto più basso della fortificazione, corrispondente al massimo incavo del valico. That was the lowest section of the fortification, corresponding to the maximum hollow of the pass. In quel punto nella muraglia c'era la porta che metteva in comunicazione i due Stati. At that point in the wall was the door that connected the two states. I massicci battenti corazzati di ferro più non si aprivano da tempo immemorabile. The massive iron armored doors have not opened since time immemorial. E la guardia per la Ridotta Nuova usciva ed entrava ogni giorno per una porticina secondaria, larga appena come un uomo e sorvegliata da una sentinella. And the guard for the New Redoubt went out and in every day through a small secondary door, barely as wide as a man and guarded by a sentry.

Per la prima volta Drogo montava di guardia alla quarta ridotta. For the first time, Drogo stood guard at the fourth redoubt. Appena uscito all'aperto, egli guardò le rupi incombenti a destra, tutte incrostate di ghiaccio e risplendenti sotto la luna. As soon as he stepped out into the open, he looked at the looming cliffs to the right, all caked with ice and glowing under the moon. Folate di vento cominciavano a trasportare attraverso il cielo piccole nuvole bianche e scuotevano il mantello di Drogo, il mantello nuovo che significava per lui tante cose. Gusts of wind began to carry small white clouds across the sky and shook Drogo's cloak, the new cloak that meant so many things to him. Immobile egli fissava le barriere di rupi dirimpetto, le impenetrabili lontananze del nord, e le ali del mantello crepitavano come bandiera, drappeggiandosi tempestosamente. Motionless he stared at the cliff barriers opposite, the impenetrable far north, and the wings of his cloak crackled like a flag, draping stormily. Drogo sentiva di avere quella notte una fiera e militaresca bellezza, diritto sul ciglio della terrazza, con lo splendido mantello agitato dal vento. Drogo felt that that night he had a fierce and military beauty, standing right on the edge of the terrace, with his splendid cloak shaken by the wind. Vicino a lui Tronk, infagottato in un largo pastrano, non sembrava neppure un soldato. Next to him Tronk, bundled up in a large overcoat, did not even look like a soldier.

"Dica un po' Tronk" chiese Giovanni con finta aria preoccupata. "Tell me a little Tronk," Giovanni asked with a mock worried air. "È una mia impressione o la luna questa notte è molto più larga del solito?" "Is it my impression or is the moon much larger than usual tonight?" "Non credo, signor tenente" disse Tronk. "I don't think so, Lieutenant," Tronk said. "Qui alla Fortezza fa sempre quest'impressione." "Here at the Fort he always makes that impression."

Le voci risuonavano grandemente, come se l'aria fosse di vetro. The voices rang out loudly, as if the air were made of glass. Tronk, visto che il tenente non aveva da dirgli altre cose, se n'andò lungo il ciglio della terrazza, per il suo perenne bisogno di controllare il servizio. Tronk, seeing that the lieutenant had no other things to say to him, went along the edge of the terrace, for his perennial need to check the service.

Drogo rimase solo e si sentì praticamente felice. Drogo was left alone and felt practically happy. Assaporava con orgoglio la sua determinazione di restare, l'amaro gusto di lasciare le piccole sicure gioie per un grande bene a lunga e incerta scadenza (e forse c'era sotto il consolante pensiero che avrebbe sempre fatto in tempo a partire). He savored with pride his determination to stay, the bitter taste of leaving the little safe joys for a great long and uncertain good (and perhaps there was the consoling thought underneath that he would always have time to leave). Un presentimento - o era solo speranza? A premonition - or was it just hope? - di cose nobili e grandi lo aveva fatto rimanere lassù, ma poteva anche essere soltanto un rinvio, nulla in fondo restava pregiudicato. - of noble and great things he had made him stay up there, but it could also have been only a postponement, nothing was prejudiced in the end. Egli aveva tanto tempo davanti. He had a lot of time ahead. Tutto il buono della vita pareva aspettarlo. All the good in life seemed to await him. Che bisogno c'era di affannarsi? Anche le donne, amabili e straniere creature, le prevedeva come una felicità sicura, a lui formalmente promessa dal normale ordine nella vita. Even women, lovable and foreign creatures, he envisioned them as a sure happiness, formally promised to him by the normal order in life.

Quanto tempo davanti! Lunghissimo gli pareva anche un solo anno e gli anni buoni erano appena cominciati; sembravano formare una serie lunghissima, di cui era impossibile scorgere il fondo, un tesoro ancora intatto e così grande da potersi annoiare. Even a single year seemed very long to him, and the good years had just begun; they seemed to form a very long series, of which it was impossible to see the bottom, a treasure still intact and so great that it could be bored.

Nessuno c'era che gli dicesse: "Attento, Giovanni Drogo!". There was no one who said to him: "Be careful, Giovanni Drogo!". La vita gli appariva inesauribile, ostinata illusione, benché la giovinezza fosse già cominciata a sfiorire. Life seemed to him inexhaustible, obstinate illusion, although youth had already begun to fade. Ma Drogo non conosceva il tempo. But Drogo did not know the time. Anche se avesse avuto dinanzi a sé una giovinezza di cento e cento anni come gli dei, anche questo sarebbe stata una povera cosa. Even if he had before him a youth of one hundred and one hundred years like the gods, that too would have been a poor thing. E lui aveva invece disponibile una semplice e normale vita, una piccola giovinezza umana, avaro dono, che le dita delle mani bastavano a contare e si sarebbe dissolto prima ancora di farsi conoscere. And he had instead available a simple and normal life, a small human youth, a stingy gift, which the fingers of his hands were enough to count and would have dissolved before even being known. E, em vez disso, ele dispunha de uma vida simples e normal, uma pequena juventude humana, um dom avarento, que os dedos de suas mãos bastavam para contar e teria dissolvido antes mesmo de ser conhecido.

Quanto tempo dinanzi, pensava. How long before, he thought. Eppure esistevano uomini - aveva sentito dire - che a un certo punto (strano a dirsi) si mettevano ad aspettare la morte, questa cosa nota ed assurda che non lo poteva riguardare. Yet there were men - he had heard - who at a certain point (strange to say) began to wait for death, this known and absurd thing that could not concern him. Drogo sorrideva, pensandoci, e intanto, sollecitato dal freddo, si era messo a camminare.

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Le mura in quel punto seguivano il pendio del valico, formando una complicata scala di terrazze e ballatoi. The walls at that point followed the slope of the pass, forming a complicated staircase of terraces and galleries. Sotto di lui, nerissime contro la neve, Drogo vedeva, alla luce di luna, le successive sentinelle, i loro passi metodici facevano cric cric sullo strato gelato. Below him, very black against the snow, Drogo saw, in the moonlight, the successive sentries, their methodical footsteps jack-jacks on the frozen layer.

La più vicina, in una sottostante terrazza, a una decina di metri, meno freddolosa delle altre, se ne stava immobile, con le spalle appoggiate a un muro e si sarebbe detto addormentata. The closest, on a terrace below, about ten meters away, less chilly than the others, stood motionless, with her back against a wall and would have said she was asleep. A mais próxima, em um terraço abaixo, a cerca de dez metros de distância, menos fria que as outras, estava imóvel, com as costas contra a parede e ela teria dito que estava dormindo. Invece Drogo la udì canterellare una nenia con voce profonda. Instead Drogo heard her chant a dirge in a deep voice.

Era una successione di parole (che Drogo non riusciva a distinguere) legate fra loro da un'aria monotona e senza fine. Parlare e, peggio, cantare in servizio era severamente proibito. Talking and, worse, singing on duty was strictly prohibited. Giovanni avrebbe dovuto punirlo, ma ne ebbe pietà pensando al freddo e alla solitudine di quella notte. John should have punished him, but he took pity on him thinking of the cold and loneliness of that night. Cominciò allora a scendere una breve scala che portava sulla terrazza e fece un piccolo colpo di tosse, per mettere sull'avviso il soldato. Then he began to descend a short staircase that led to the terrace and gave a small cough, to put the soldier on notice.

La sentinella voltò la testa e come vide l'ufficiale rettificò la posizione, ma non interruppe la nenia. The sentry turned his head and as he saw the officer corrected his position, but did not interrupt the dirge. Drogo fu preso dalla collera: credevano quei soldati di poterlo sfottere? Drogo was seized by anger: did those soldiers think they could make fun of him? Gli avrebbe fatto assaggiare lui qualcosa di duro. He would make him taste something hard. La sentinella notò subito l'atteggiamento minaccioso di Drogo e sebbene la formalità della parola d'ordine, per muto vecchissimo accordo, non fosse praticata fra i soldati e il comandante della guardia, ebbe un eccesso di scrupolo. The sentry immediately noticed Drogo's threatening attitude and although the formality of the password, by silent very old agreement, was not practiced between the soldiers and the commander of the guard, he had an excess of scruple. Imbracciato il fucile, egli chiese, con l'accento particolarissimo usato nella Fortezza: "Chi va là? chi va là? ".

Drogo si fermò di colpo, disorientato. Drogo stopped short, bewildered. A forse meno di cinque metri di distanza, al lume limpido della luna, egli vedeva benissimo la faccia del militare e la sua bocca era chiusa. Perhaps less than five meters away, in the clear light of the moon, he could see very well the face of the soldier and his mouth was closed. Ma la nenia non si era interrotta. But the dirge had not stopped. Da dove veniva allora la voce? Where did the voice come from then?

Pensando a questa strana cosa, poiché il soldato se ne stava sempre in attesa, Giovanni disse meccanicamente la parola d'ordine: "Miracolo". "Miseria" rispose la sentinella e rimise l'arma al piede. "Misery," replied the sentry and put the weapon back to his foot. Subentrò un silenzio immenso, nel quale più forte di prima navigava il brontolio di parole e di canto. An immense silence ensued, in which the rumbling of words and song sailed louder than before.

Finalmente Drogo capì e un lento brivido gli camminò nella schiena. Finally Drogo understood and a slow shiver ran down his back. Era l'acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine. It was water, it was, a distant cascade pouring down the apexes of nearby cliffs. Era água, era uma cascata distante que descia pelos vértices dos penhascos próximos. Il vento che faceva oscillare il lunghissimo getto, il misterioso gioco degli echi, il diverso suono delle pietre percosse ne facevano una voce umana, la quale parlava parlava: parole della nostra vita, che si era sempre a un filo dal capire e invece mai. The wind that made the long jet oscillate, the mysterious play of the echoes, the different sound of the struck stones made it a human voice, which spoke spoke: words of our life, which we were always a thread from understanding and instead never. Non era dunque il soldato che canterellava, non un uomo sensibile al freddo, alle punizioni e all'amore, ma la montagna ostile. It was therefore not the soldier who was singing, not a man sensitive to cold, punishment and love, but the hostile mountain. Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli. What a sad mistake, Drogo thought, perhaps everything is like this, we believe that around there are creatures similar to us and instead there is nothing but frost, stones that speak a foreign language, we are about to greet our friend but the arm falls inert, the smile goes out, because we realize that we are completely alone. Que triste engano, pensou Drogo, talvez tudo seja assim, acreditamos que ao redor existam criaturas semelhantes a nós e em vez disso não há nada além de geada, pedras que falam uma língua estrangeira, estamos prestes a cumprimentar nosso amigo mas o braço cai inerte, o sorriso se apaga, porque percebemos que estamos completamente sozinhos.

Il vento batte contro lo splendido mantello dell'ufficiale e anche l'ombra azzurra sulla neve si agita come bandiera. The wind beats against the officer's splendid cloak, and even the blue shadow on the snow flaps like a flag. La sentinella sta immobile. The sentry stands motionless. La luna cammina cammina, lenta ma senza perdere un solo istante, impaziente dell'alba. The moon walks slowly but without losing a single moment, impatient for the dawn. Toc toc batte il cuore in petto a Giovanni Drogo.