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Memorie di Adriano - Yourcenar, 3. TELLUS STABILITA (3)

3. TELLUS STABILITA (3)

"Humanitas, Felicitas, Libertas": queste belle parole incise sulle monete del mio regno, non le ho inventate io. Qualsiasi filosofo greco, qualsiasi romano colto si propone del mondo la stessa immagine che mi propongo io. Ho sentito Traiano, messo di fronte a una legge ingiusta perché troppo rigorosa, protestare che la sua applicazione non rispondeva più allo spirito dei tempi. Ma, a questo spirito dei tempi, forse sarò stato io il primo a subordinare coscientemente tutte le mie azioni, a farne qualcosa di diverso dai sogni nebulosi del filosofo, dalle aspirazioni vaghe del buon principe. E ringraziavo gli déi per avermi concesso di vivere in un'epoca, in cui il compito che m'era toccato in sorte consisteva nel riorganizzare prudentemente un mondo già vivo, e non nell'estrarre dal caos una materia ancora informe, o nel distendermi su di un cadavere per cercar di risuscitarlo. Mi rallegravo che il nostro passato fosse antico abbastanza per fornirci esempi eccellenti, e non tanto pesante da schiacciarci con essi; che lo sviluppo della nostra tecnica fosse pervenuto al punto da facilitare l'igiene delle città e la prosperità dei popoli, ma non a quell'eccesso in cui rischierebbe di sommergere l'uomo con acquisizioni inutili; che le nostre arti, alberi un poco esausti per la gran copia dei loro doni, fossero ancora capaci di qualche frutto squisito. Mi rallegravo che le nostre religioni vaghe e venerabili, purificate da intransigenze e da riti feroci, ci associassero misteriosamente ai sogni più antichi dell'uomo e della terra, ma senza inibirci una spiegazione «laica» dei fatti, un'intuizione razionale della condotta umana. Mi piaceva infine che queste stesse parole, Umanità, Felicità, Libertà non fossero ancora avvilite da tante applicazioni ridicole.

A ogni sforzo per migliorare la condizione umana si oppone una obbiezione: forse, gli uomini non ne sono degni. Ma mi è facile eluderla: sino a che resterà irrealizzato il sogno di Caligola, e il genere umano tutt'intero non si ridurrà a una sola testa offerta alla scure, ci toccherà tollerarlo, raffrenarlo, volgerlo ai nostri fini; la cosa più vantaggiosa per noi sarà di servirlo. Questo principio si basava su una serie di osservazioni compiute da tempo su me stesso: non c'è mai stata una spiegazione chiara che non mi abbia convinto, un'amabilità che non mi abbia conquistato, una gioia che non m'abbia quasi sempre reso migliore. E ascoltavo a metà i bene intenzionati i quali affermano che la felicità snerva, che la libertà infiacchisce, che la dolcezza vizia coloro sui quali si esercita. Può darsi: ma, se consideriamo come va il mondo, seguire costoro è come rifiutarsi di nutrire a sufficienza un uomo emaciato, per paura che tra qualche anno gli capiti di diventare pletorico. Quando si saranno alleviate sempre più le schiavitù inutili, si saranno scongiurate le sventure non necessarie, resterà sempre, per tenere in esercizio le virtù eroiche dell'uomo, la lunga serie dei mali veri e propri: la morte, la vecchiaia, le malattie inguaribili, l'amore non corrisposto, l'amicizia respinta o tradita, la mediocrità d'una vita meno vasta dei nostri progetti e più opaca dei nostri sogni: tutte le sciagure provocate dalla natura divina delle cose.

Bisogna che lo confessi: credo poco alle leggi. Se troppo dure, si trasgrediscono, e con ragione. Se troppo complicate, l'ingegnosità umana riesce facilmente a insinuarsi entro le maglie di questa massa fragile, che striscia sul fondo. Il rispetto delle leggi antiche corrisponde a quel che la pietà umana ha di più profondo; e serve come guanciale per l'inerzia dei giudici. Le leggi più antiche non sono esenti da quella selvatichezza che miravano a correggere, le più venerabili rimangono ancora un prodotto della forza. La maggior parte delle nostre leggi penali - e forse è un bene - non raggiungono che un'esigua parte dei colpevoli; quelle civili non saranno mai tanto duttili da adattarsi all'immensa e fluida varietà dei fatti. Esse mutano meno rapidamente dei costumi; pericolose quando sono in ritardo, ancor più quando presumono di anticiparli. E tuttavia, da questo cumulo di innovazioni pericolose e di consuetudini antiquate emerge qua e là, come in medicina, qualche formula utile. I filosofi greci ci hanno insegnato a conoscere un po' meglio la natura umana; i nostri migliori giuristi da qualche generazione rivolgono le loro cure nella direzione del senso comune. Ho posto in atto anch'io talune di quelle riforme parziali che sono le sole durevoli. Ogni legge trasgredita troppo spesso è cattiva; spetta al legislatore abrogarla o emendarla, per impedire che il dispregio in cui è caduta quella stolta ordinanza si estenda ad altre leggi più giuste. Mi proposi d'eliminare cautamente le leggi superflue e di promulgare con fermezza un piccolo numero di saggi decreti. Sembrava giunta l'ora di riesaminare, nell'interesse dell'umanità, tutte le prescrizioni antiche.

In Spagna, nei dintorni di Tarragona, un giorno in cui visitavo da solo una miniera semiabbandonata, uno schiavo, la cui intera esistenza era trascorsa in quelle gallerie sotterranee, si scagliò su di me con un pugnale. Non mancava di logica se cercava di vendicarsi sull'imperatore dei suoi quarantatré anni di servaggio. Lo disarmai senza fatica, lo consegnai al mio medico, e il furore cadde di colpo: egli si trasformò in quel ch'era veramente, un essere non meno sensato e più fedele di molti altri. La legge, se crudelmente applicata, avrebbe fatto giustizia immediatamente, di quello sciagurato; e invece, egli divenne per me un servo eccellente. La maggior parte degli uomini somiglia a quello schiavo: troppo sottomessi, interrompono lunghi periodi di torpore con rivolte brutali quanto inutili. Volevo sperimentare se la libertà, saggiamente intesa, non avrebbe dato migliori frutti, e mi stupisco che un'esperienza simile non abbia tentato un maggior numero di principi. Quel barbaro condannato a lavorare nelle miniere divenne per me l'emblema di tutti i nostri schiavi, di tutti i nostri barbari. Non mi sembrava impossibile trattarli come avevo trattato quell'uomo, renderli inoffensivi a forza di bontà, purché sapessero anzitutto che la mano che li disarmava era ferma. Fino a oggi, tutti i popoli sono periti per mancanza di generosità: Sparta sarebbe sopravvissuta più a lungo se avesse interessato gli Iloti alla sua sopravvivenza. Viene il giorno che Atlante cessa di sostenere il peso del cielo e la sua rivolta squassa la terra. Avrei voluto allontanare il più possibile, evitarlo, se si poteva, il momento in cui i barbari dall'esterno, gli schiavi dall'interno si sarebbero avventati su un mondo che si pretende essi rispettino da lontano o servano dal basso, ma i cui benefici sono a loro interdetti. Tenevo a che la più diseredata delle creature, lo schiavo che sgombra le cloache delle città, il barbaro famelico che si aggira minaccioso alle frontiere, avessero interesse a veder durare Roma.

Non credo che alcun sistema filosofico riuscirà mai a sopprimere la schiavitù: tutt'al più, ne muterà il nome. Si possono immaginare forme di schiavitù peggiori delle nostre, perché più insidiose: sia che si riesca a trasformare gli uomini in macchine stupide e appagate, che si credono libere mentre sono asservite, sia che si imprima in loro una passione forsennata per il lavoro, divorante quanto quella della guerra presso le razze barbare, tale da escludere gli svaghi, i piaceri umani. A questa schiavitù dello spirito o dell'immaginazione umana, preferisco ancora la nostra schiavitù di fatto. Qualunque cosa avvenga, la condizione orribile che mette l'uomo alla mercé d'un altro uomo esige un'attenta regolamentazione giuridica. Ho provveduto affinché lo schiavo non sia più una mercanzia anonima che si vende senza tener conto dei legami di famiglia che si è creati, un oggetto spregevole la cui testimonianza non viene accolta dal giudice se non dopo averlo sottoposto alla tortura, invece di accettarla sotto giuramento. Ho proibito che lo si obbligasse a mestieri disonoranti o rischiosi, che lo si vendesse ai tenutari di postriboli o alle scuole per gladiatori. Coloro che si compiacciono di queste professioni, le esercitino pure: le eserciteranno meglio. Nelle fattorie, dove gli amministratori abusano delle sue forze, spesso ho rimpiazzato lo schiavo con coloni liberi. Le nostre raccolte di aneddoti rigurgitano di storie di crapuloni che gettano i domestici alle murene, ma i crimini scandalosi, facilmente punibili, son poca cosa di fronte alle mille e mille angherie oscure, perpetrate ogni giorno da persone cosiddette perbene, ma dal cuore arido, che nessuno si sogna di molestare. Si è protestato quando bandii da Roma una patrizia, facoltosa e stimata, perché maltrattava i suoi vecchi schiavi: qualsiasi ingrato che trascura i genitori infermi scuote di più la coscienza pubblica, ma io non vedo molta differenza tra queste due forme di crudeltà inumana.

La condizione della donna è determinata da strani costumi: esse sono sottoposte e protette allo tempo stesso, deboli e potenti, troppo disprezzate e troppo rispettate. In questo caos di usanze contraddittorie, i rapporti sociali si sovrappongono a quelli di natura: anzi, non è facile distinguerli. Questo stato di cose confuso è ovunque più stabile di quel che non sembri: in generale, le donne vogliono essere quel che sono, resistono ai cambiamenti o li volgono esclusivamente ai propri fini. La libertà delle donne di oggigiorno, più grande o almeno più apparente che ai tempi antichi, in fondo non è altro che uno degli aspetti della maggiore facilità della vita propria delle epoche prospere; i principi, e anche i pregiudizi d'altri tempi, in realtà non sono stati seriamente intaccati. Gli elogi tributati in sede ufficiale e le iscrizioni tombali, sincere o no, continuano ad attribuire alle nostre matrone quelle stesse virtù di operosità, di castità, di austerità che si esigevano da loro sotto la Repubblica. Le modifiche, vere o presunte, non hanno apportato il minimo cambiamento nell'eterna sregolatezza del popolo, o nella perpetua affettazione di pudore della borghesia; solo il tempo proverà se sono durature. La debolezza delle donne, come quella degli schiavi, dipende dalla loro condizione legale; la loro forza si prende la rivincita nelle piccole cose, e qui il potere che esercitano è quasi illimitato. Di rado ho visto una casa dove le donne non regnassero; spesso, vi ho visto regnare anche l'amministratore, il cuoco, il liberto. Sul terreno finanziario, esse restano sottoposte a una forma qualsiasi di tutela, ma, in pratica, in qualsiasi bottega della Suburra di solito è la pollivendola o l'erbivendola che fa da padrona, al banco. La moglie di Attiano amministrava i beni della famiglia come un eccellente uomo d'affari. Le leggi dovrebbero differire il meno possibile dalle usanze: ho accordato alla donna una maggior libertà di amministrare la propria fortuna, di far testamento o di ereditare. Ho insistito affinché nessuna fanciulla sia data in moglie senza il suo consenso: lo stupro legale è ripugnante quanto qualsiasi altro. Il matrimonio è la faccenda dominante, per loro; è troppo giusto che lo concludano solo se è di loro pieno piacimento.

Una parte dei nostri mali dipende dal fatto che troppi uomini sono oltraggiosamente ricchi, o disperatamente poveri. Per fortuna, ai nostri giorni tende a stabilirsi un equilibrio tra questi due estremi: le fortune colossali degli imperatori e dei liberti son cose del passato: sono morti Trimalcione e Nerone. Ma c'è ancora molto da fare per ridimensionare il mondo secondo criteri razionali. Assumendo il potere, ho rinunciato alle contribuzioni volontarie offerte dalle città all'imperatore; non sono che un furto mascherato. Ti consiglio di rinunciarvi a tua volta. Cancellare del tutto i debiti dei privati verso lo Stato era una misura più ardita, ma fu necessaria, per far "tabula rasa" dopo dieci anni di economia di guerra. Da un secolo in qua, la nostra moneta si è pericolosamente svalutata: tuttavia l'eternità di Roma viene valutata al tasso delle nostre monete d'oro; spetta a noi reintegrare il loro valore e il loro peso, solidamente misurati in beni. Le nostre terre sono coltivate a caso: solo qualche distretto privilegiato, l'Egitto, l'Africa, la Toscana e pochi altri, hanno saputo crearsi comunità contadine sapientemente addestrate alla cultura del grano e dei vigneti. Sostenere questa classe, trarne istruttori per le popolazioni contadine più primitive o più consuetudinarie, meno capaci, è stata una delle mie cure. Ho messo fine allo scandalo delle terre lasciate incolte dai grandi proprietari poco solleciti del bene pubblico: d'ora in avanti, ogni campo non coltivato da cinque anni apparterrà all'agricoltore che s'incaricherà di trarne buon partito.

Pressappoco lo stesso avviene per le miniere. La maggior parte dei ricchi offre donazioni ingenti allo Stato, alle istituzioni pubbliche, al sovrano; molti lo fanno per interesse, alcuni per virtù, quasi tutti, per profittarne. Ma io avrei voluto che la loro generosità prendesse forme diverse da quella della beneficenza ostentata; avrei voluto insegnare loro a incrementare saggiamente i loro beni nell'interesse della comunità, come fino a oggi hanno fatto solo al fine di arricchire i loro figli. Io stesso ho preso in mano la gestione del patrimonio imperiale con questo proposito: nessuno ha diritto di trattare la terra come l'avaro il suo gruzzolo d'oro.

I nostri mercanti, a volte, sono i nostri migliori geografi, i nostri migliori astronomi, i naturalisti più sapienti. Tra i nostri banchieri, vi sono i più abili conoscitori d'uomini. Ho utilizzato le competenze, ho lottato con tutte le mie forze contro gli usurpatori. L'appoggio prestato agli armatori ha moltiplicato i nostri scambi con le nazioni straniere; così, con poca spesa, sono riuscito a rafforzare la costosa flotta imperiale: l'Italia è un'isola, riguardo alle importazioni dall'Oriente e dall'Africa, e rimane alla mercè dei mediatori di grano per la propria sussistenza, dato che non vi sopperisce più da sola; l'unico mezzo per ovviare ai pericoli di questa situazione è di trattare alla stregua di funzionari strettamente sorvegliati questi indispensabili uomini d'affari. Negli ultimi anni, le nostre vecchie province son salite a un livello di prosperità che non è forse impossibile incrementare ancora; ma l'importante è che questa prosperità serva a tutti, e non solamente alla banca di Erode Attico o al piccolo speculatore che incetta l'olio d'un villaggio greco. Una legge non sarà mai abbastanza dura, se consente di ridurre il numero di intermediari che formicolano nelle nostre città: razza oscena e avida, che sussurra in tutte le taverne, affolla tutti i banchi di mescita, pronta a sabotare qualsiasi politica che non le frutti un profitto immediato. Una ripartizione oculata dei granai dello Stato contribuisce a frenare l'inflazione scandalosa dei prezzi, che si verifica in tempi di scarsità; ma io contavo soprattutto sull'organizzazione dei produttori, dei vignaioli di Gallia, dei pescatori del Ponto Eusino, il cui compenso vilissimo vien divorato dagli importatori di caviale e di pesce salato che prosperano sul loro lavoro e sui loro rischi. Il giorno in cui riuscii a persuadere un gruppo di marinai dell'Arcipelago ad associarsi in corporazione e a trattare direttamente con i rivenditori delle città fui davvero contento. Mai ho sentito di più l'utilità del mio principato.

Troppo spesso, per l'esercito la pace non è che un periodo di disoccupazione turbolenta tra due battaglie: l'alternativa all'inazione o al disordine è la preparazione, in vista d'una guerra determinata; poi la guerra. Ho rotto con queste consuetudini: le mie visite insistenti agli avamposti non erano che un mezzo tra tanti per tenere in una sana attività quell'esercito pacifico. Dappertutto, in pianura, tra i monti, al limitare delle foreste, in pieno deserto, la legione estende o concentra le sue costruzioni, sempre le stesse; crea i campi per le manovre, i baraccamenti destinati, a Colonia, a resistere alla neve, a Lambesia, a fronteggiare le tempeste di sabbia; i magazzini - dei quali avevo fatto vendere il materiale inutile, il circolo degli ufficiali, al quale presiede una statua del principe. Ma questa uniformità è solo apparente: questi alloggiamenti interscambiabili contengono la folla delle truppe ausiliarie, diversa ogni volta; tutte le razze apportano all'esercito le loro virtù, le loro armi particolari, la loro specie di fanti, di cavalieri, di arcieri. Vi ritrovavo, allo stato bruto, quella varietà nell'unità che fu il mio fine imperiale. Ho permesso ai soldati di usare il loro grido di guerra nazionale, di impartire e ricevere ordini nelle loro lingue; ho sanzionato le unioni dei veterani con donne barbare, ho legittimato i loro figli. Ho fatto di tutto anche per attenuare la durezza della vita al campo, per trattare quegli uomini semplici da uomini. A rischio di renderli meno mobili volli che si affezionassero a quell'angolo di terra che erano destinati a difendere; non esitai a «regionalizzare» l'esercito. Speravo di ristabilire, su scala imperiale, l'equivalente delle milizie della giovane Repubblica, quando ogni uomo difendeva il suo campo, la sua fattoria. Ho inteso, soprattutto, sviluppare l'efficienza tecnica delle legioni; volevo servirmi di quei centri militari come d'una molla di civilizzazione, d'un cuneo tanto solido da penetrare a poco a poco là dove gli strumenti più delicati della vita civile si sarebbero spuntati. L'esercito diveniva così un tramite tra le popolazioni delle selve, delle steppe, delle paludi, e i raffinati abitatori delle città; una scuola elementare per barbari, scuola di resistenza e di responsabilità per il greco letterato, o per il giovane cavaliere avvezzo agli agi di Roma. Conoscevo di persona gli aspetti penosi di quella vita, nonché le sue facilitazioni, i suoi sotterfugi. Abolii i privilegi; interdissi i congedi troppo frequenti accordati agli ufficiali; feci sbarazzare gli accampamenti delle sale di banchetti, dei padiglioni di piacere, dei costosissimi giardini. Quegli edifici inutili divennero infermerie, ospizi per i veterani. Noi reclutavamo i nostri soldati in età troppo acerba, e li trattenevamo in servizio per troppi anni; e questo era allo stesso tempo antieconomico e crudele. Ho cambiato tutto ciò. La Disciplina Augusta deve a se stessa di partecipare all'umanità del mio secolo.

Noi siamo funzionari dello Stato, non siamo Cesari. Aveva ragione quella postulante, che m'ero rifiutato un giorno di ascoltare fino alla fine, quando esclamò che se mi mancava il tempo per darle retta, mi mancava il tempo per regnare. Le scuse che le feci non erano solo formali. E, tuttavia, il tempo mi manca: più l'impero si estende, più i vari aspetti dell'autorità tendono a concentrarsi nelle mani del funzionario in capo; quest'uomo oberato necessariamente deve scaricare su altre persone una parte dei suoi compiti; il suo genio consisterà sempre più nel circondarsi di gente fidata. Il peggior crimine di Claudio e di Nerone fu di lasciare pigramente che i loro liberti o i loro schiavi s'impadronissero di queste funzioni di agenti, consiglieri, delegati del capo supremo. Ho trascorso una parte della mia vita e dei miei viaggi a scegliere i capi d'una burocrazia nuova, a esercitarli, e adeguare con il maggior fiuto possibile le capacità alle mansioni; a creare utili possibilità d'impiego per questa classe media dalla quale dipende lo Stato. Il pericolo che si cela in questi eserciti civili non mi sfugge; lo si può definire in una parola: la mentalità burocratica. Questi ingranaggi, destinati a durare per secoli, si guasteranno se non vi si bada: spetta al padrone regolarne i movimenti, senza posa, prevederne, o ripararne l'usura. Ma l'esperienza dimostra che, a onta della cura estrema che poniamo nella scelta dei successori gli imperatori mediocri saranno sempre i più frequenti, e che per ogni secolo c'è almeno un insensato sul trono. In tempi di crisi, questa burocrazia perfettamente organizzata potrà seguitare a sbrigare l'essenziale e colmare l'interregno, a volte molto lungo, tra un principe saggio e un altro. Certi imperatori si trascinano dietro cortei di barbari in catene, processioni interminabili di vinti. Ben altro è il mio seguito: è l'eletta schiera di funzionari che ho inteso formare. Il Consiglio del principe; grazie a coloro che lo compongono, ho potuto assentarmi da Roma per anni, e tornarvi solo di passaggio. Corrispondevo con i membri del Consiglio attraverso i corrieri più rapidi; in caso di pericolo, mediante i segnali dei semafori. Essi, a loro volta, hanno formato altri ausiliari egregi: la loro competenza è opera mia, la loro attività ben regolata m'ha permesso di impiegare me stesso altrove, e mi consentirà senza eccessive inquietudini di assentarmi nella morte.

Su venti anni di potere, dodici li ho trascorsi senza fissa dimora. Ho abitato di volta in volta i palazzi dei mercanti in Asia, le oneste case greche, le belle ville munite di bagni e stufe dei residenti romani in Gallia, i tuguri, le fattorie. La tenda, quella leggera architettura di tela e di corde, era ancora l'abitazione che preferivo. Non meno varie le navi delle abitazioni; ebbi la mia, provvista di un ginnasio e d'una biblioteca, ma diffidavo troppo di qualsiasi forma di stabilità per legarmi a una dimora, anche se mobile: la barca di piacere d'un ricco siriano, i vascelli d'alto bordo della nostra flotta o il caicco d'un pescatore greco andavano per me egualmente bene. L'unica mia esigenza era la velocità e tutto ciò che la seconda: i cavalli migliori, le vetture più molleggiate, i bagagli meno ingombranti, gli abiti, le suppellettili più adatte al clima. Ma la grande risorsa era, innanzi tutto, lo stato perfetto del corpo: una marcia forzata di venti leghe non era niente; una notte insonne la consideravo null'altro che un invito a pensare. Sono pochi gli uomini che amano viaggiare a lungo; è una frattura continua di tutte le abitudini, una smentita inflitta incessantemente a tutti i pregiudizi. Ma io facevo di tutto per non aver alcun pregiudizio, e pochissime abitudini. Apprezzavo la delizia d'un letto soffice, ma anche il contatto, l'odore stesso della terra nuda, le disuguaglianze di ogni segmento della circonferenza del mondo. Ero avvezzo alla varietà degli alimenti, all'orzo britannico e ai frutti africani. Un giorno, mi capitò di assaggiare perfino la selvaggina semiputrefatta, considerata una ghiottoneria presso certe tribù germaniche: la rigettai, ma l'esperienza fu tentata.

Benché nettamente deciso nelle mie preferenze in amore, persino lì paventavo la consuetudine. Il mio seguito, che si limitava a persone indispensabili o squisite, mi isolava ben poco dal resto del mondo; vigilai che i miei movimenti restassero liberi, facile l'accesso alla mia persona. Le province, quelle grandi unità ufficiali alle quali io stesso avevo scelto gli emblemi, la Britannia sul suo seggio di rocce, la Dacia con la sua scimitarra, si trasformavano per me nelle foreste di cui avevo cercato l'ombra, nei pozzi ai quali avevo bevuto, negli individui incontrati nelle soste, visi noti, a volte amati. Mi era noto ogni miglio delle nostre strade, forse sono il più bel dono che Roma abbia fatto alla terra. Ma il momento indimenticabile era quello in cui la strada cessava, sul fianco d'una montagna, e di crepaccio in crepaccio, di roccia in roccia, ci s'inerpicava per assistere all'aurora dall'alto d'una cima dei Pirenei o delle Alpi.

Già altri uomini prima di me avevano percorso la terra: Pitagora, Platone, una dozzina di saggi, e un buon numero di avventurieri. Per la prima volta, però, quel viaggiatore era al tempo stesso il padrone, libero al tempo stesso di vedere e di riformare, libero di creare. Era la mia sorte; e mi rendevo conto che forse sarebbero trascorsi secoli prima che si ristabilisse quel felice accordo di una funzione, d'un temperamento, d'un mondo. E mi accorsi quanto sia vantaggioso essere un uomo nuovo, solo, quasi esente da vincoli matrimoniali, senza figli, quasi senza avi, un Ulisse senz'altra Itaca che quella interiore. Conviene che io faccia qui una confessione che non ho fatto a nessuno: non ho mai avuto la sensazione di appartenere completamente a nessun luogo, neppure alla mia dilettissima Atene, neppure a Roma. Straniero dappertutto, non mi sentivo particolarmente isolato in nessun luogo. Cammin facendo, esercitavo le diverse professioni di cui si compone il mestiere di imperatore: indossavo la vita militare come un vestito che è diventato comodo a furia d'esser portato. Senza sforzo, ritrovavo tra le mie labbra il gergo degli accampamenti, quel latino deformato dall'incalzare delle lingue barbare, punteggiato di bestemmie rituali e di facezie scontate; mi riabituavo all'equipaggiamento ingombrante delle manovre, a quella tensione d'equilibrio che imprime su tutto il corpo il carico dello scudo massiccio al braccio sinistro. Il tedioso mestiere di contabile mi teneva, dovunque, ancor più legato, sia che si trattasse di verificare i conti delle province d'Asia o quelli d'una piccola borgata britannica indebitata per la costruzione d'uno stabilimento termale. Del mestiere di giudice ho già parlato. Mi si affacciavano alla mente analogie con altre attività: pensavo al medico ambulante che visita le persone di porta in porta, all'operaio chiamato a riparare un argine o rinsaldare una conduttura d'acqua, al sorvegliante che percorre avanti e indietro il ponte della nave, incitando i rematori, ma servendosi il meno possibile della sferza. E oggi, sulle terrazze della Villa, mentre osservo gli schiavi potare i rami o sfrondare le siepi, penso soprattutto all'onesto andirivieni del giardiniere.


3. TELLUS STABILITA (3) 3. TELLUS ESTABLISHED (3)

"Humanitas, Felicitas, Libertas": queste belle parole incise sulle monete del mio regno, non le ho inventate io. "Humanitas, Felicitas, Libertas"-these beautiful words engraved on the coins of my kingdom, I did not invent them. Qualsiasi filosofo greco, qualsiasi romano colto si propone del mondo la stessa immagine che mi propongo io. Any Greek philosopher, any educated Roman proposes the same image of the world as I do. Ho sentito Traiano, messo di fronte a una legge ingiusta perché troppo rigorosa, protestare che la sua applicazione non rispondeva più allo spirito dei tempi. I heard Trajan, confronted with a law that was unjust because it was too strict, protest that its application no longer met the spirit of the times. Ma, a questo spirito dei tempi, forse sarò stato io il primo a subordinare coscientemente tutte le mie azioni, a farne qualcosa di diverso dai sogni nebulosi del filosofo, dalle aspirazioni vaghe del buon principe. But, to this spirit of the times, I may have been the first to consciously subordinate all my actions, to make them something other than the nebulous dreams of the philosopher, the vague aspirations of the good prince. E ringraziavo gli déi per avermi concesso di vivere in un'epoca, in cui il compito che m'era toccato in sorte consisteva nel riorganizzare prudentemente un mondo già vivo, e non nell'estrarre dal caos una materia ancora informe, o nel distendermi su di un cadavere per cercar di risuscitarlo. And I thanked the gods for allowing me to live in a time, in which the task that fell to my lot consisted in prudently reorganizing a world that was already alive, and not in extracting from chaos a still formless matter, or in lying on a corpse to try to resurrect it. Mi rallegravo che il nostro passato fosse antico abbastanza per fornirci esempi eccellenti, e non tanto pesante da schiacciarci con essi; che lo sviluppo della nostra tecnica fosse pervenuto al punto da facilitare l'igiene delle città e la prosperità dei popoli, ma non a quell'eccesso in cui rischierebbe di sommergere l'uomo con acquisizioni inutili; che le nostre arti, alberi un poco esausti per la gran copia dei loro doni, fossero ancora capaci di qualche frutto squisito. I rejoiced that our past was old enough to provide us with excellent examples, and not so heavy as to crush us with them; that the development of our technology had reached the point of facilitating the hygiene of cities and the prosperity of peoples, but not to that excess in which it would risk overwhelming mankind with useless acquisitions; that our arts, trees somewhat exhausted by the great copy of their gifts, were still capable of some exquisite fruit. Mi rallegravo che le nostre religioni vaghe e venerabili, purificate da intransigenze e da riti feroci, ci associassero misteriosamente ai sogni più antichi dell'uomo e della terra, ma senza inibirci una spiegazione «laica» dei fatti, un'intuizione razionale della condotta umana. I rejoiced that our vague and venerable religions, purified of intransigence and fierce rites, mysteriously associated us with the oldest dreams of man and the earth, but without inhibiting us from a "secular" explanation of facts, a rational insight into human conduct. Me regocijé de que nuestras vagas y venerables religiones, purificadas por la intransigencia y los feroces rituales, nos asociaran misteriosamente con los sueños más antiguos del hombre y de la tierra, pero sin inhibirnos de una explicación "laica" de los hechos, una intuición racional de la conducta humana. Mi piaceva infine che queste stesse parole, Umanità, Felicità, Libertà non fossero ancora avvilite da tante applicazioni ridicole. Finally, I liked that these same words, Humanity, Happiness, Freedom were not yet demeaned by so many ridiculous applications.

**A ogni sforzo per migliorare la condizione umana si oppone una obbiezione: forse, gli uomini non ne sono degni. Every effort to improve the human condition is met with an objection: perhaps, men are not worthy of it. Ma mi è facile eluderla: sino a che resterà irrealizzato il sogno di Caligola, e il genere umano tutt'intero non si ridurrà a una sola testa offerta alla scure, ci toccherà tollerarlo, raffrenarlo, volgerlo ai nostri fini; la cosa più vantaggiosa per noi sarà di servirlo. But it is easy for me to evade it: as long as Caligula's dream remains unrealized, and mankind as a whole is not reduced to a single head offered to the axe, we will have to tolerate it, refrain from it, turn it to our own ends; the most advantageous thing for us will be to serve it. Questo principio si basava su una serie di osservazioni compiute da tempo su me stesso: non c'è mai stata una spiegazione chiara che non mi abbia convinto, un'amabilità che non mi abbia conquistato, una gioia che non m'abbia quasi sempre reso migliore. This principle was based on a series of observations made long ago about myself: there was never a clear explanation that did not convince me, a loveliness that did not win me over, a joy that did not almost always make me better. E ascoltavo a metà i bene intenzionati i quali affermano che la felicità snerva, che la libertà infiacchisce, che la dolcezza vizia coloro sui quali si esercita. And I half-listened to the well-meaning people who say that happiness enervates, that freedom enfeebles, that gentleness spoils those on whom it is exercised. Può darsi: ma, se consideriamo come va il mondo, seguire costoro è come rifiutarsi di nutrire a sufficienza un uomo emaciato, per paura che tra qualche anno gli capiti di diventare pletorico. Perhaps: but, if we consider how the world is going, following them is like refusing to feed an emaciated man sufficiently, for fear that in a few years he will happen to become plethoric. ** Quando si saranno alleviate sempre più le schiavitù inutili, si saranno scongiurate le sventure non necessarie, resterà sempre, per tenere in esercizio le virtù eroiche dell'uomo, la lunga serie dei mali veri e propri: la morte, la vecchiaia, le malattie inguaribili, l'amore non corrisposto, l'amicizia respinta o tradita, la mediocrità d'una vita meno vasta dei nostri progetti e più opaca dei nostri sogni: tutte le sciagure provocate dalla natura divina delle cose. When unnecessary bondages have been relieved more and more, unnecessary misfortunes have been averted, there will always remain, to keep the heroic virtues of man in exercise, the long series of actual evils: death, old age, incurable diseases, unrequited love, friendship rejected or betrayed, the mediocrity of a life less vast than our plans and more opaque than our dreams: all the misfortunes caused by the divine nature of things.

Bisogna che lo confessi: credo poco alle leggi. I must confess: I believe little in laws. Se troppo dure, si trasgrediscono, e con ragione. If too harsh, they transgress, and with reason. Se troppo complicate, l'ingegnosità umana riesce facilmente a insinuarsi entro le maglie di questa massa fragile, che striscia sul fondo. If overcomplicated, human ingenuity can easily creep within the meshes of this fragile, bottom-crawling mass. Il rispetto delle leggi antiche corrisponde a quel che la pietà umana ha di più profondo; e serve come guanciale per l'inerzia dei giudici. Respect for ancient laws corresponds to that which human piety has deepest; and serves as a pillow for the inertia of judges. Le leggi più antiche non sono esenti da quella selvatichezza che miravano a correggere, le più venerabili rimangono ancora un prodotto della forza. The oldest laws are not free from the wildness they aimed to correct; the most venerable still remain a product of force. La maggior parte delle nostre leggi penali - e forse è un bene - non raggiungono che un'esigua parte dei colpevoli; quelle civili non saranno mai tanto duttili da adattarsi all'immensa e fluida varietà dei fatti. Most of our criminal laws--and perhaps it is a good thing--reach only a small fraction of offenders; civil ones will never be ductile enough to adapt to the immense and fluid variety of facts. Esse mutano meno rapidamente dei costumi; pericolose quando sono in ritardo, ancor più quando presumono di anticiparli. They change less rapidly than customs; dangerous when they lag behind, even more so when they presume to anticipate them. E tuttavia, da questo cumulo di innovazioni pericolose e di consuetudini antiquate emerge qua e là, come in medicina, qualche formula utile. And yet, out of this heap of dangerous innovations and antiquated customs, a few useful formulas emerge here and there, as in medicine. I filosofi greci ci hanno insegnato a conoscere un po' meglio la natura umana; i nostri migliori giuristi da qualche generazione rivolgono le loro cure nella direzione del senso comune. The Greek philosophers taught us to know human nature a little better; our best jurists have been turning their cares in the direction of common sense for a few generations now. Ho posto in atto anch'io talune di quelle riforme parziali che sono le sole durevoli. I have also put in place some of those partial reforms that are the only lasting ones. Ogni legge trasgredita troppo spesso è cattiva; spetta al legislatore abrogarla o emendarla, per impedire che il dispregio in cui è caduta quella stolta ordinanza si estenda ad altre leggi più giuste. Any law transgressed too often is bad; it is up to the legislature to repeal or amend it, to prevent the contempt into which that foolish ordinance has fallen from extending to other more just laws. Mi proposi d'eliminare cautamente le leggi superflue e di promulgare con fermezza un piccolo numero di saggi decreti. I proposed to cautiously eliminate superfluous laws and firmly enact a small number of wise decrees. Sembrava giunta l'ora di riesaminare, nell'interesse dell'umanità, tutte le prescrizioni antiche. It seemed time to reexamine, in the interest of humanity, all ancient prescriptions.

In Spagna, nei dintorni di Tarragona, un giorno in cui visitavo da solo una miniera semiabbandonata, uno schiavo, la cui intera esistenza era trascorsa in quelle gallerie sotterranee, si scagliò su di me con un pugnale. In Spain, near Tarragona, one day when I was visiting a half-abandoned mine by myself, a slave, whose entire existence had been spent in those underground tunnels, lunged at me with a dagger. Non mancava di logica se cercava di vendicarsi sull'imperatore dei suoi quarantatré anni di servaggio. He did not lack logic if he sought revenge on the emperor for his forty-three years of servitude. Lo disarmai senza fatica, lo consegnai al mio medico, e il furore cadde di colpo: egli si trasformò in quel ch'era veramente, un essere non meno sensato e più fedele di molti altri. I disarmed him effortlessly, handed him over to my doctor, and the fury fell suddenly: he turned into what he really was, a being no less sensible and more faithful than many others. La legge, se crudelmente applicata, avrebbe fatto giustizia immediatamente, di quello sciagurato; e invece, egli divenne per me un servo eccellente. The law, if cruelly applied, would have done justice immediately, of that wretch; but instead, he became an excellent servant to me. La maggior parte degli uomini somiglia a quello schiavo: troppo sottomessi, interrompono lunghi periodi di torpore con rivolte brutali quanto inutili. Most men resemble that slave: too submissive, they interrupt long periods of torpor with revolts as brutal as they are useless. Volevo sperimentare se la libertà, saggiamente intesa, non avrebbe dato migliori frutti, e mi stupisco che un'esperienza simile non abbia tentato un maggior numero di principi. I wanted to test whether freedom, wisely understood, would not bear better fruit, and I am surprised that such an experience did not tempt more principles. Quel barbaro condannato a lavorare nelle miniere divenne per me l'emblema di tutti i nostri schiavi, di tutti i nostri barbari. That barbarian condemned to work in the mines became for me the emblem of all our slaves, all our barbarians. Non mi sembrava impossibile trattarli come avevo trattato quell'uomo, renderli inoffensivi a forza di bontà, purché sapessero anzitutto che la mano che li disarmava era ferma. It did not seem impossible to me to treat them as I had treated that man, to render them harmless by dint of goodness, provided they knew first of all that the hand that disarmed them was firm. Fino a oggi, tutti i popoli sono periti per mancanza di generosità: Sparta sarebbe sopravvissuta più a lungo se avesse interessato gli Iloti alla sua sopravvivenza. To this day, all peoples have perished for lack of generosity-Sparta would have survived longer if she had interested the Iloti in her survival. Viene il giorno che Atlante cessa di sostenere il peso del cielo e la sua rivolta squassa la terra. The day comes when Atlas ceases to bear the weight of the heavens and his revolt rips the earth apart. Avrei voluto allontanare il più possibile, evitarlo, se si poteva, il momento in cui i barbari dall'esterno, gli schiavi dall'interno si sarebbero avventati su un mondo che si pretende essi rispettino da lontano o servano dal basso, ma i cui benefici sono a loro interdetti. I would have liked to push it as far away as possible, to avoid it, if one could, the moment when the barbarians from without, the slaves from within, would pounce on a world that they are expected to respect from afar or serve from below, but whose benefits are barred to them. Tenevo a che la più diseredata delle creature, lo schiavo che sgombra le cloache delle città, il barbaro famelico che si aggira minaccioso alle frontiere, avessero interesse a veder durare Roma. I cared that the most disenfranchised of creatures, the slave who clears the cloisters of cities, the ravenous barbarian who prowls threateningly at the borders, had an interest in seeing Rome endure.

Non credo che alcun sistema filosofico riuscirà mai a sopprimere la schiavitù: tutt'al più, ne muterà il nome. I do not believe that any philosophical system will ever succeed in suppressing slavery: at most, it will change its name. Si possono immaginare forme di schiavitù peggiori delle nostre, perché più insidiose: sia che si riesca a trasformare gli uomini in macchine stupide e appagate, che si credono libere mentre sono asservite, sia che si imprima in loro una passione forsennata per il lavoro, divorante quanto quella della guerra presso le razze barbare, tale da escludere gli svaghi, i piaceri umani. Worse forms of slavery can be imagined than ours, because they are more insidious: whether we succeed in transforming men into stupid, fulfilled machines who believe themselves free while enslaved, or whether we imprint in them a maddening passion for work, as devouring as that of warfare among the barbarian races, such that it excludes leisure, human pleasures. A questa schiavitù dello spirito o dell'immaginazione umana, preferisco ancora la nostra schiavitù di fatto. To this slavery of spirit or human imagination, I still prefer our slavery of fact. Qualunque cosa avvenga, la condizione orribile che mette l'uomo alla mercé d'un altro uomo esige un'attenta regolamentazione giuridica. Whatever happens, the horrible condition that puts man at the mercy of another man demands careful legal regulation. Ho provveduto affinché lo schiavo non sia più una mercanzia anonima che si vende senza tener conto dei legami di famiglia che si è creati, un oggetto spregevole la cui testimonianza non viene accolta dal giudice se non dopo averlo sottoposto alla tortura, invece di accettarla sotto giuramento. I have seen to it that the slave is no longer an anonymous commodity that is sold without regard to the family ties that have been created, a despicable object whose testimony is not accepted by the judge until after he has been subjected to torture, instead of accepting it under oath. Ho proibito che lo si obbligasse a mestieri disonoranti o rischiosi, che lo si vendesse ai tenutari di postriboli o alle scuole per gladiatori. I forbade that he be forced into dishonorable or risky trades, that he be sold to the keepers of brothels or gladiator schools. Coloro che si compiacciono di queste professioni, le esercitino pure: le eserciteranno meglio. Those who take pleasure in these professions, let them practice them: they will practice them better. Nelle fattorie, dove gli amministratori abusano delle sue forze, spesso ho rimpiazzato lo schiavo con coloni liberi. On farms, where administrators abuse his strength, I often replaced the slave with free settlers. Le nostre raccolte di aneddoti rigurgitano di storie di crapuloni che gettano i domestici alle murene, ma i crimini scandalosi, facilmente punibili, son poca cosa di fronte alle mille e mille angherie oscure, perpetrate ogni giorno da persone cosiddette perbene, ma dal cuore arido, che nessuno si sogna di molestare. Our collections of anecdotes regurgitate with stories of crapulons throwing servants to the moray eels, but the outrageous crimes, easily punishable, are little compared to the thousands and thousands of dark anguish, perpetrated every day by so-called decent, but dry-hearted people whom no one dares to harass. Si è protestato quando bandii da Roma una patrizia, facoltosa e stimata, perché maltrattava i suoi vecchi schiavi: qualsiasi ingrato che trascura i genitori infermi scuote di più la coscienza pubblica, ma io non vedo molta differenza tra queste due forme di crudeltà inumana. It was protested when I banished a wealthy and esteemed patrician woman from Rome because she mistreated her old slaves: any ingrate who neglects infirm parents shocks the public conscience more, but I do not see much difference between these two forms of inhuman cruelty. **

La condizione della donna è determinata da strani costumi: esse sono sottoposte e protette allo tempo stesso, deboli e potenti, troppo disprezzate e troppo rispettate. The condition of women is determined by strange customs: they are subjected and protected at the same time, weak and powerful, too despised and too respected. In questo caos di usanze contraddittorie, i rapporti sociali si sovrappongono a quelli di natura: anzi, non è facile distinguerli. In this chaos of contradictory customs, social relations overlap with those of nature: indeed, it is not easy to distinguish them. Questo stato di cose confuso è ovunque più stabile di quel che non sembri: in generale, le donne vogliono essere quel che sono, resistono ai cambiamenti o li volgono esclusivamente ai propri fini. This confused state of affairs is everywhere more stable than it seems: in general, women want to be what they are, resist change or turn it exclusively to their own ends. La libertà delle donne di oggigiorno, più grande o almeno più apparente che ai tempi antichi, in fondo non è altro che uno degli aspetti della maggiore facilità della vita propria delle epoche prospere; i principi, e anche i pregiudizi d'altri tempi, in realtà non sono stati seriamente intaccati. The freedom of women nowadays, which is greater or at least more apparent than in ancient times, is basically nothing more than one of the aspects of the greater ease of life proper to prosperous eras; the principles, and even the prejudices of other times, have not really been seriously affected. Gli elogi tributati in sede ufficiale e le iscrizioni tombali, sincere o no, continuano ad attribuire alle nostre matrone quelle stesse virtù di operosità, di castità, di austerità che si esigevano da loro sotto la Repubblica. The eulogies bestowed on them officially and the tomb inscriptions, sincere or not, continue to attribute to our matrons those same virtues of industriousness, chastity, and austerity that were demanded of them under the Republic. Le modifiche, vere o presunte, non hanno apportato il minimo cambiamento nell'eterna sregolatezza del popolo, o nella perpetua affettazione di pudore della borghesia; solo il tempo proverà se sono durature. The changes, real or alleged, have not made the slightest change in the eternal unruliness of the people, or in the perpetual affectation of modesty of the bourgeoisie; only time will prove whether they are lasting. La debolezza delle donne, come quella degli schiavi, dipende dalla loro condizione legale; la loro forza si prende la rivincita nelle piccole cose, e qui il potere che esercitano è quasi illimitato. Women's weakness, like that of slaves, depends on their legal status; their strength takes its revenge in small things, and here the power they wield is almost unlimited. Di rado ho visto una casa dove le donne non regnassero; spesso, vi ho visto regnare anche l'amministratore, il cuoco, il liberto. I have seldom seen a house where women did not reign; often, I have also seen the administrator, the cook, the freedman reign there. Sul terreno finanziario, esse restano sottoposte a una forma qualsiasi di tutela, ma, in pratica, in qualsiasi bottega della Suburra di solito è la pollivendola o l'erbivendola che fa da padrona, al banco. On the financial ground, they remain subject to any form of protection, but, in practice, in any store in the Suburra it is usually the poulterer or herbivore who is the boss, at the counter. La moglie di Attiano amministrava i beni della famiglia come un eccellente uomo d'affari. Attiano's wife administered the family's assets as an excellent businessman. Le leggi dovrebbero differire il meno possibile dalle usanze: ho accordato alla donna una maggior libertà di amministrare la propria fortuna, di far testamento o di ereditare. Laws should differ as little as possible from custom: I granted women greater freedom to administer their fortunes, make wills or inherit. Ho insistito affinché nessuna fanciulla sia data in moglie senza il suo consenso: lo stupro legale è ripugnante quanto qualsiasi altro. I insisted that no maiden be given in marriage without her consent: statutory rape is as repugnant as any other. Il matrimonio è la faccenda dominante, per loro; è troppo giusto che lo concludano solo se è di loro pieno piacimento. Marriage is the dominant affair for them; it is too right that they conclude it only if it is to their full liking.

Una parte dei nostri mali dipende dal fatto che troppi uomini sono oltraggiosamente ricchi, o disperatamente poveri. Part of our ills depends on the fact that too many men are outrageously rich, or desperately poor. Per fortuna, ai nostri giorni tende a stabilirsi un equilibrio tra questi due estremi: le fortune colossali degli imperatori e dei liberti son cose del passato: sono morti Trimalcione e Nerone. Fortunately, in our days a balance tends to be established between these two extremes: the colossal fortunes of emperors and freedmen are things of the past: Trimalchio and Nero are dead. Ma c'è ancora molto da fare per ridimensionare il mondo secondo criteri razionali. But there is still much to be done to rescale the world according to rational criteria. Assumendo il potere, ho rinunciato alle contribuzioni volontarie offerte dalle città all'imperatore; non sono che un furto mascherato. By assuming power, I renounced the voluntary contributions offered by the cities to the emperor; they are but theft in disguise. Ti consiglio di rinunciarvi a tua volta. I advise you to give it up in your turn. Cancellare del tutto i debiti dei privati verso lo Stato era una misura più ardita, ma fu necessaria, per far "tabula rasa" dopo dieci anni di economia di guerra. Writing off private debts to the state altogether was a bolder measure, but it was necessary, to make a "clean slate" after ten years of war economy. Da un secolo in qua, la nostra moneta si è pericolosamente svalutata: tuttavia l'eternità di Roma viene valutata al tasso delle nostre monete d'oro; spetta a noi reintegrare il loro valore e il loro peso, solidamente misurati in beni. For the past century, our currency has been dangerously devalued: yet Rome's eternity is valued at the rate of our gold coins; it is up to us to replenish their value and weight, solidly measured in assets. Le nostre terre sono coltivate a caso: solo qualche distretto privilegiato, l'Egitto, l'Africa, la Toscana e pochi altri, hanno saputo crearsi comunità contadine sapientemente addestrate alla cultura del grano e dei vigneti. Our lands are cultivated haphazardly: only a few privileged districts-Egypt, Africa, Tuscany and a few others-have been able to create peasant communities expertly trained in the culture of wheat and vineyards. Sostenere questa classe, trarne istruttori per le popolazioni contadine più primitive o più consuetudinarie, meno capaci, è stata una delle mie cure. Supporting this class, drawing from it instructors for the more primitive or more customary, less capable peasant populations, has been one of my cares. Ho messo fine allo scandalo delle terre lasciate incolte dai grandi proprietari poco solleciti del bene pubblico: d'ora in avanti, ogni campo non coltivato da cinque anni apparterrà all'agricoltore che s'incaricherà di trarne buon partito. I have put an end to the scandal of land left uncultivated by large landowners unconcerned about the public good: from now on, every field that has not been cultivated for five years will belong to the farmer who will make good use of it.

Pressappoco lo stesso avviene per le miniere. Roughly the same is true for mines. La maggior parte dei ricchi offre donazioni ingenti allo Stato, alle istituzioni pubbliche, al sovrano; molti lo fanno per interesse, alcuni per virtù, quasi tutti, per profittarne. Most wealthy people offer large donations to the state, to public institutions, to the ruler; many do so out of interest, some out of virtue, almost all, to profit. Ma io avrei voluto che la loro generosità prendesse forme diverse da quella della beneficenza ostentata; avrei voluto insegnare loro a incrementare saggiamente i loro beni nell'interesse della comunità, come fino a oggi hanno fatto solo al fine di arricchire i loro figli. But I would have liked their generosity to take forms other than that of ostentatious charity; I would have liked to teach them to wisely increase their assets in the interest of the community, as they have hitherto done only for the purpose of enriching their children. Io stesso ho preso in mano la gestione del patrimonio imperiale con questo proposito: nessuno ha diritto di trattare la terra come l'avaro il suo gruzzolo d'oro. I myself took over the management of the imperial estate with this intention: no one has the right to treat the land as the miser treats his hoard of gold.

I nostri mercanti, a volte, sono i nostri migliori geografi, i nostri migliori astronomi, i naturalisti più sapienti. Our merchants are sometimes our best geographers, our best astronomers, our most knowledgeable naturalists. Tra i nostri banchieri, vi sono i più abili conoscitori d'uomini. Among our bankers, there are the most skilled connoisseurs of men. Ho utilizzato le competenze, ho lottato con tutte le mie forze contro gli usurpatori. I used expertise, fought with all my might against usurpers. L'appoggio prestato agli armatori ha moltiplicato i nostri scambi con le nazioni straniere; così, con poca spesa, sono riuscito a rafforzare la costosa flotta imperiale: l'Italia è un'isola, riguardo alle importazioni dall'Oriente e dall'Africa, e rimane alla mercè dei mediatori di grano per la propria sussistenza, dato che non vi sopperisce più da sola; l'unico mezzo per ovviare ai pericoli di questa situazione è di trattare alla stregua di funzionari strettamente sorvegliati questi indispensabili uomini d'affari. The support given to shipowners has multiplied our exchanges with foreign nations; thus, with little expense, I have been able to strengthen the costly imperial fleet: Italy is an island, with regard to imports from the East and Africa, and remains at the mercy of grain brokers for its own subsistence, since it no longer provides for them on its own; the only means of obviating the dangers of this situation is to treat these indispensable businessmen as closely guarded officials. Negli ultimi anni, le nostre vecchie province son salite a un livello di prosperità che non è forse impossibile incrementare ancora; ma l'importante è che questa prosperità serva a tutti, e non solamente alla banca di Erode Attico o al piccolo speculatore che incetta l'olio d'un villaggio greco. In recent years, our old provinces have risen to a level of prosperity that it is perhaps not impossible to increase any more; but the important thing is that this prosperity serves everyone, and not only the bank of Herod Atticus or the small speculator who hoards the oil of a Greek village. Una legge non sarà mai abbastanza dura, se consente di ridurre il numero di intermediari che formicolano nelle nostre città: razza oscena e avida, che sussurra in tutte le taverne, affolla tutti i banchi di mescita, pronta a sabotare qualsiasi politica che non le frutti un profitto immediato. A law can never be tough enough if it allows for a reduction in the number of middlemen tingling in our cities: an obscene and greedy breed, whispering in all taverns, crowding all taproom counters, ready to sabotage any policy that does not yield them immediate profit. Una ripartizione oculata dei granai dello Stato contribuisce a frenare l'inflazione scandalosa dei prezzi, che si verifica in tempi di scarsità; ma io contavo soprattutto sull'organizzazione dei produttori, dei vignaioli di Gallia, dei pescatori del Ponto Eusino, il cui compenso vilissimo vien divorato dagli importatori di caviale e di pesce salato che prosperano sul loro lavoro e sui loro rischi. A judicious allocation of the state's granaries helps to curb the outrageous price inflation that occurs in times of scarcity; but I counted above all on the organization of producers, the vintners of Gaul, the fishermen of Pontus Eusinus, whose vilest compensation is devoured by the importers of caviar and salted fish who thrive on their labor and their risks. Il giorno in cui riuscii a persuadere un gruppo di marinai dell'Arcipelago ad associarsi in corporazione e a trattare direttamente con i rivenditori delle città fui davvero contento. The day I was able to persuade a group of sailors in the Archipelago to join as a corporation and deal directly with retailers in the cities I was really pleased. Mai ho sentito di più l'utilità del mio principato. Never have I felt the usefulness of my principality more. **

Troppo spesso, per l'esercito la pace non è che un periodo di disoccupazione turbolenta tra due battaglie: l'alternativa all'inazione o al disordine è la preparazione, in vista d'una guerra determinata; poi la guerra. Too often, for the army peace is but a period of turbulent unemployment between two battles: the alternative to inaction or disorder is preparation, with a view to a determined war; then war. Ho rotto con queste consuetudini: le mie visite insistenti agli avamposti non erano che un mezzo tra tanti per tenere in una sana attività quell'esercito pacifico. I broke with these customs: my insistent visits to the outposts were but one means among many to keep that peaceful army in a healthy activity. Dappertutto, in pianura, tra i monti, al limitare delle foreste, in pieno deserto, la legione estende o concentra le sue costruzioni, sempre le stesse; crea i campi per le manovre, i baraccamenti destinati, a Colonia, a resistere alla neve, a Lambesia, a fronteggiare le tempeste di sabbia; i magazzini - dei quali avevo fatto vendere il materiale inutile, il circolo degli ufficiali, al quale presiede una statua del principe. Everywhere, on the plains, among the mountains, on the edge of the forests, in the middle of the desert, the legion extends or concentrates its constructions, always the same; it creates the camps for maneuvers, the barracks intended, in Cologne, to withstand the snow, in Lambesia, to cope with sandstorms; the warehouses - of which I had the useless material sold, the officers' club, at which a statue of the prince presides. Ma questa uniformità è solo apparente: questi alloggiamenti interscambiabili contengono la folla delle truppe ausiliarie, diversa ogni volta; tutte le razze apportano all'esercito le loro virtù, le loro armi particolari, la loro specie di fanti, di cavalieri, di arcieri. But this uniformity is only apparent: these interchangeable bays contain the crowd of auxiliary troops, different each time; all races bring to the army their virtues, their particular weapons, their own species of foot soldiers, horsemen, and archers. Vi ritrovavo, allo stato bruto, quella varietà nell'unità che fu il mio fine imperiale. I found there, in the brute state, that variety in unity that was my imperial goal. Ho permesso ai soldati di usare il loro grido di guerra nazionale, di impartire e ricevere ordini nelle loro lingue; ho sanzionato le unioni dei veterani con donne barbare, ho legittimato i loro figli. I allowed soldiers to use their national war cry, to give and receive orders in their own languages; I sanctioned veterans' unions with barbarian women, legitimized their children. Ho fatto di tutto anche per attenuare la durezza della vita al campo, per trattare quegli uomini semplici da uomini. I also did everything to soften the harshness of camp life, to treat those simple men as men. A rischio di renderli meno mobili volli che si affezionassero a quell'angolo di terra che erano destinati a difendere; non esitai a «regionalizzare» l'esercito. At the risk of making them less mobile I wanted them to become attached to that corner of the land they were destined to defend; I did not hesitate to "regionalize" the army. Speravo di ristabilire, su scala imperiale, l'equivalente delle milizie della giovane Repubblica, quando ogni uomo difendeva il suo campo, la sua fattoria. I hoped to reestablish, on an imperial scale, the equivalent of the militia of the young Republic, when every man defended his field, his farm. Ho inteso, soprattutto, sviluppare l'efficienza tecnica delle legioni; volevo servirmi di quei centri militari come d'una molla di civilizzazione, d'un cuneo tanto solido da penetrare a poco a poco là dove gli strumenti più delicati della vita civile si sarebbero spuntati. I intended, above all, to develop the technical efficiency of the legions; I wanted to make use of those military centers as a spring of civilization, a wedge so solid that it would penetrate little by little where the most delicate instruments of civilized life would blunt. Tenía la intención, sobre todo, de desarrollar la eficiencia técnica de las legiones; Quería usar esos centros militares como un resorte de civilización, una cuña tan sólida como para penetrar poco a poco donde despuntarían las herramientas más delicadas de la vida civil. L'esercito diveniva così un tramite tra le popolazioni delle selve, delle steppe, delle paludi, e i raffinati abitatori delle città; una scuola elementare per barbari, scuola di resistenza e di responsabilità per il greco letterato, o per il giovane cavaliere avvezzo agli agi di Roma. The army thus became a conduit between the peoples of the forests, steppes, and swamps, and the refined inhabitants of the cities; an elementary school for barbarians, a school of endurance and responsibility for the literate Greek, or for the young knight accustomed to the comforts of Rome. Conoscevo di persona gli aspetti penosi di quella vita, nonché le sue facilitazioni, i suoi sotterfugi. I knew firsthand the painful aspects of that life, as well as its facilities, its subterfuges. Abolii i privilegi; interdissi i congedi troppo frequenti accordati agli ufficiali; feci sbarazzare gli accampamenti delle sale di banchetti, dei padiglioni di piacere, dei costosissimi giardini. I abolished privileges; I interdicted the too-frequent leave granted to officers; I got the camps rid of banquet halls, pleasure pavilions, and expensive gardens. Quegli edifici inutili divennero infermerie, ospizi per i veterani. Those useless buildings became infirmaries, hospices for veterans. Noi reclutavamo i nostri soldati in età troppo acerba, e li trattenevamo in servizio per troppi anni; e questo era allo stesso tempo antieconomico e crudele. We recruited our soldiers at too immature an age, and kept them in service for too many years; and this was both uneconomical and cruel. Ho cambiato tutto ciò. I changed all that. La Disciplina Augusta deve a se stessa di partecipare all'umanità del mio secolo. The Augusta Discipline owes it to itself to participate in the humanity of my century.

Noi siamo funzionari dello Stato, non siamo Cesari. We are state officials; we are not Caesars. Aveva ragione quella postulante, che m'ero rifiutato un giorno di ascoltare fino alla fine, quando esclamò che se mi mancava il tempo per darle retta, mi mancava il tempo per regnare. That postulant, whom I had refused to listen to the end one day, was right when she exclaimed that if I lacked the time to listen to her, I lacked the time to reign. Le scuse che le feci non erano solo formali. The apology I gave her was not only formal. E, tuttavia, il tempo mi manca: più l'impero si estende, più i vari aspetti dell'autorità tendono a concentrarsi nelle mani del funzionario in capo; quest'uomo oberato necessariamente deve scaricare su altre persone una parte dei suoi compiti; il suo genio consisterà sempre più nel circondarsi di gente fidata. And, yet, time is short for me: the more the empire expands, the more the various aspects of authority tend to concentrate in the hands of the official-in-chief; this overburdened man necessarily has to offload some of his tasks onto other people; his genius will consist more and more in surrounding himself with trusted people. Il peggior crimine di Claudio e di Nerone fu di lasciare pigramente che i loro liberti o i loro schiavi s'impadronissero di queste funzioni di agenti, consiglieri, delegati del capo supremo. The worst crime of Claudius and Nero was to lazily let their freedmen or slaves take over these functions of agents, advisers, delegates of the supreme leader. Ho trascorso una parte della mia vita e dei miei viaggi a scegliere i capi d'una burocrazia nuova, a esercitarli, e adeguare con il maggior fiuto possibile le capacità alle mansioni; a creare utili possibilità d'impiego per questa classe media dalla quale dipende lo Stato. I have spent part of my life and travels choosing the heads of a new bureaucracy, exercising them, and adjusting with the greatest possible flair the skills to the tasks; creating useful employment opportunities for this middle class on which the state depends. Il pericolo che si cela in questi eserciti civili non mi sfugge; lo si può definire in una parola: la mentalità burocratica. The danger that lurks in these civil armies does not escape me; it can be defined in one word: the bureaucratic mentality. ** Questi ingranaggi, destinati a durare per secoli, si guasteranno se non vi si bada: spetta al padrone regolarne i movimenti, senza posa, prevederne, o ripararne l'usura. These gears, destined to last for centuries, will fail if they are not taken care of: it is up to the master to regulate their movements, relentlessly, predict, or repair their wear and tear. Ma l'esperienza dimostra che, a onta della cura estrema che poniamo nella scelta dei successori gli imperatori mediocri saranno sempre i più frequenti, e che per ogni secolo c'è almeno un insensato sul trono. But experience shows that in spite of the extreme care we take in choosing successors mediocre emperors will always be the most frequent, and that for every century there is at least one foolish person on the throne. In tempi di crisi, questa burocrazia perfettamente organizzata potrà seguitare a sbrigare l'essenziale e colmare l'interregno, a volte molto lungo, tra un principe saggio e un altro. In times of crisis, this perfectly organized bureaucracy will be able to follow through on the essentials and fill the sometimes very long interregnum between one wise prince and another. Certi imperatori si trascinano dietro cortei di barbari in catene, processioni interminabili di vinti. Some emperors drag behind them processions of barbarians in chains, endless processions of the vanquished. Ben altro è il mio seguito: è l'eletta schiera di funzionari che ho inteso formare. Quite different is my retinue: it is the elected cadre of officials I intended to form. Il Consiglio del principe; grazie a coloro che lo compongono, ho potuto assentarmi da Roma per anni, e tornarvi solo di passaggio. The Prince's Council; thanks to those who compose it, I have been able to absent myself from Rome for years, and return only in passing. Corrispondevo con i membri del Consiglio attraverso i corrieri più rapidi; in caso di pericolo, mediante i segnali dei semafori. I corresponded with council members through the fastest couriers; in case of danger, through traffic light signals. Essi, a loro volta, hanno formato altri ausiliari egregi: la loro competenza è opera mia, la loro attività ben regolata m'ha permesso di impiegare me stesso altrove, e mi consentirà senza eccessive inquietudini di assentarmi nella morte. They, in turn, have trained other egregious auxiliaries: their competence is my work, their well-regulated activity has enabled me to employ myself elsewhere, and will enable me without undue anxiety to absent myself in death. **

Su venti anni di potere, dodici li ho trascorsi senza fissa dimora. Out of twenty years of power, twelve I spent homeless. Ho abitato di volta in volta i palazzi dei mercanti in Asia, le oneste case greche, le belle ville munite di bagni e stufe dei residenti romani in Gallia, i tuguri, le fattorie. I inhabited from time to time the palaces of merchants in Asia, the honest Greek houses, the beautiful villas equipped with baths and stoves of Roman residents in Gaul, the hovels, the farms. La tenda, quella leggera architettura di tela e di corde, era ancora l'abitazione che preferivo. The tent, that light architecture of canvas and ropes, was still my favorite dwelling. Non meno varie le navi delle abitazioni; ebbi la mia, provvista di un ginnasio e d'una biblioteca, ma diffidavo troppo di qualsiasi forma di stabilità per legarmi a una dimora, anche se mobile: la barca di piacere d'un ricco siriano, i vascelli d'alto bordo della nostra flotta o il caicco d'un pescatore greco andavano per me egualmente bene. No less varied were the ships than the dwellings; I had my own, equipped with a gymnasium and a library, but I was too wary of any form of stability to bind myself to a dwelling, even a mobile one: the pleasure boat of a wealthy Syrian, the tall ships of our fleet or the gulet of a Greek fisherman were equally good for me. L'unica mia esigenza era la velocità e tutto ciò che la seconda: i cavalli migliori, le vetture più molleggiate, i bagagli meno ingombranti, gli abiti, le suppellettili più adatte al clima. My only requirement was speed and all that the second: the best horses, the best sprung cars, the least bulky luggage, the clothes, the most climate-friendly furnishings. Ma la grande risorsa era, innanzi tutto, lo stato perfetto del corpo: una marcia forzata di venti leghe non era niente; una notte insonne la consideravo null'altro che un invito a pensare. But the great asset was, first of all, the perfect state of the body: a forced march of twenty leagues was nothing; a sleepless night I considered it nothing more than an invitation to think. Sono pochi gli uomini che amano viaggiare a lungo; è una frattura continua di tutte le abitudini, una smentita inflitta incessantemente a tutti i pregiudizi. Few men like to travel long distances; it is a continual fracturing of all habits, a denial inflicted unceasingly on all prejudices. Ma io facevo di tutto per non aver alcun pregiudizio, e pochissime abitudini. But I was doing everything to have no bias, and very few habits. Apprezzavo la delizia d'un letto soffice, ma anche il contatto, l'odore stesso della terra nuda, le disuguaglianze di ogni segmento della circonferenza del mondo. I appreciated the delight of a soft bed, but also the contact, the very smell of the bare earth, the inequalities of each segment of the circumference of the world. ** Ero avvezzo alla varietà degli alimenti, all'orzo britannico e ai frutti africani. I was accustomed to the variety of foods, British barley and African fruits. Un giorno, mi capitò di assaggiare perfino la selvaggina semiputrefatta, considerata una ghiottoneria presso certe tribù germaniche: la rigettai, ma l'esperienza fu tentata. One day, I even happened to taste semi-putrefied game, considered a delicacy among certain Germanic tribes: I rejected it, but the experience was tempting.

Benché nettamente deciso nelle mie preferenze in amore, persino lì paventavo la consuetudine. Although clearly decided in my preferences in love, even there I feared custom. Il mio seguito, che si limitava a persone indispensabili o squisite, mi isolava ben poco dal resto del mondo; vigilai che i miei movimenti restassero liberi, facile l'accesso alla mia persona. My retinue, which was limited to indispensable or exquisite people, isolated me very little from the rest of the world; I watched that my movements remained free, easy access to my person. Le province, quelle grandi unità ufficiali alle quali io stesso avevo scelto gli emblemi, la Britannia sul suo seggio di rocce, la Dacia con la sua scimitarra, si trasformavano per me nelle foreste di cui avevo cercato l'ombra, nei pozzi ai quali avevo bevuto, negli individui incontrati nelle soste, visi noti, a volte amati. The provinces, those great official units to which I myself had chosen the emblems, Britannia on her seat of rocks, Dacia with her scimitar, were transformed for me into the forests whose shadows I had sought, the wells at which I had drunk, the individuals I had met at the stops, familiar faces, sometimes beloved. ** Mi era noto ogni miglio delle nostre strade, forse sono il più bel dono che Roma abbia fatto alla terra. I was familiar with every mile of our roads, perhaps they are the most beautiful gift Rome has given the earth. Ma il momento indimenticabile era quello in cui la strada cessava, sul fianco d'una montagna, e di crepaccio in crepaccio, di roccia in roccia, ci s'inerpicava per assistere all'aurora dall'alto d'una cima dei Pirenei o delle Alpi. But the unforgettable moment was when the road ceased, on the side of a mountain, and from crevasse to crevasse, from rock to rock, we climbed to watch the sunrise from the top of a peak in the Pyrenees or the Alps.

Già altri uomini prima di me avevano percorso la terra: Pitagora, Platone, una dozzina di saggi, e un buon numero di avventurieri. Other men before me had already walked the earth: Pythagoras, Plato, a dozen wise men, and a good number of adventurers. Per la prima volta, però, quel viaggiatore era al tempo stesso il padrone, libero al tempo stesso di vedere e di riformare, libero di creare. For the first time, however, that traveler was both the master, free at the same time to see and reform, free to create. Era la mia sorte; e mi rendevo conto che forse sarebbero trascorsi secoli prima che si ristabilisse quel felice accordo di una funzione, d'un temperamento, d'un mondo. It was my lot; and I realized that perhaps centuries would pass before that happy accord of a function, of a temperament, of a world would be restored. E mi accorsi quanto sia vantaggioso essere un uomo nuovo, solo, quasi esente da vincoli matrimoniali, senza figli, quasi senza avi, un Ulisse senz'altra Itaca che quella interiore. And I realized how advantageous it is to be a new man, alone, almost free of marriage ties, without children, almost without ancestors, an Odysseus with no Ithaca other than the inner one. Conviene che io faccia qui una confessione che non ho fatto a nessuno: non ho mai avuto la sensazione di appartenere completamente a nessun luogo, neppure alla mia dilettissima Atene, neppure a Roma. It is fitting that I make a confession here that I have made to no one: I have never felt that I belonged completely anywhere, not even to my beloved Athens, not even to Rome. Straniero dappertutto, non mi sentivo particolarmente isolato in nessun luogo. Stranger everywhere, I didn't feel particularly isolated anywhere. Cammin facendo, esercitavo le diverse professioni di cui si compone il mestiere di imperatore: indossavo la vita militare come un vestito che è diventato comodo a furia d'esser portato. As I walked, I exercised the various professions of which the emperor's profession is composed: I wore military life like a suit of clothes that became comfortable by dint of being worn. Senza sforzo, ritrovavo tra le mie labbra il gergo degli accampamenti, quel latino deformato dall'incalzare delle lingue barbare, punteggiato di bestemmie rituali e di facezie scontate; mi riabituavo all'equipaggiamento ingombrante delle manovre, a quella tensione d'equilibrio che imprime su tutto il corpo il carico dello scudo massiccio al braccio sinistro. Effortlessly, I found again between my lips the jargon of the encampments, that Latin warped by the pressing of barbarian languages, punctuated with ritual blasphemies and predictable facetiousness; I got used again to the cumbersome equipment of maneuvers, to that tension of balance that imprints on the whole body the load of the massive shield to the left arm. **Il tedioso mestiere di contabile mi teneva, dovunque, ancor più legato, sia che si trattasse di verificare i conti delle province d'Asia o quelli d'una piccola borgata britannica indebitata per la costruzione d'uno stabilimento termale. The tedious business of accountancy kept me, wherever I was, even more bound, whether it was auditing the accounts of the provinces of Asia or those of a small British township indebted for the construction of a spa. ** Del mestiere di giudice ho già parlato. About the job of a judge I have already spoken. Mi si affacciavano alla mente analogie con altre attività: pensavo al medico ambulante che visita le persone di porta in porta, all'operaio chiamato a riparare un argine o rinsaldare una conduttura d'acqua, al sorvegliante che percorre avanti e indietro il ponte della nave, incitando i rematori, ma servendosi il meno possibile della sferza. Analogies with other activities came to my mind: I thought of the itinerant doctor who visits people from door to door, the laborer called upon to repair an embankment or reinforce a water main, the steward who paces back and forth across the deck of the ship, cheering the rowers on but using as little lash as possible. E oggi, sulle terrazze della Villa, mentre osservo gli schiavi potare i rami o sfrondare le siepi, penso soprattutto all'onesto andirivieni del giardiniere. And today, on the terraces of the Villa, as I watch the slaves pruning branches or trimming hedges, I think mostly of the honest comings and goings of the gardener.