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Uno, nessuno e centomila - Pirandello, LIBRO PRIMO (1)

LIBRO PRIMO (1)

I. Mia moglie e il mio naso.

«Che fai?» mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.

«Niente,» le risposi, «mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino.»

Mia moglie sorrise e disse:

«Credevo ti guardassi da che parte ti pende.»

Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:

«Mi pende? A me? Il naso?»

E mia moglie, placidamente:

«Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra.»

Avevo ventotto anni e sempre ho allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente, come insieme tutte le altre parti della mia persona. Per cui m'era stato facile ammettere e sostenere quel che di solito ammettono e sostengono tutti coloro che non hanno avuto la sciagura di sortire un corpo deforme: che in altre parole sia da sciocchi invanire per le proprie fattezze. La scoperta improvvisa e inattesa di quel difetto perciò mi stizzì come un immeritato castigo.

Vide forse mia moglie molto più addentro di me in quella mia stizza e aggiunse subito che, se riposavo nella certezza d'essere in tutto senza mende, me ne levassi pure, perché, come il naso mi pendeva verso destra, così... «Che altro?»

Eh, altro! Altro! Le mie sopracciglia parevano sugli occhi due accenti circonflessi, le mie orecchie erano attaccate male, una più sporgente dell'altra; e altri difetti... «Ancora?»

Eh sì, ancora: nelle mani, al dito mignolo; e nelle gambe (no, storte no! ), la destra, un pochino più arcuata dell'altra, verso il ginocchio, un pochino. Dopo un attento esame dovetti riconoscere veri tutti questi difetti. E solo allora, scambiando certo per dolore e avvilimento, la maraviglia che ne provai subito dopo la stizza, mia moglie per consolarmi m'esortò a non affliggermene poi tanto, ché anche con essi, tutto sommato, rimanevo un bell'uomo. Sfido a non irritarsi, ricevendo come generosa concessione ciò che come diritto c'è stato prima negato. Schizzai un velenosissimo "grazie" e, sicuro di non aver motivo né d'addolorarmi né d'avvilirmi, non diedi alcuna importanza a quei lievi difetti, ma una grandissima e straordinaria al fatto che tant'anni ero vissuto senza mai cambiar di naso, sempre con quello, e con quelle sopracciglia e quelle orecchie, quelle mani e quelle gambe; e dovevo aspettare di prender moglie per aver conto che li avevo difettosi. «Uh che maraviglia! E non si sa, le mogli? Fatte apposta per scoprire i difetti del marito.»

Ecco, già - le mogli, non nego. Ma anch'io, se permettete, di quei tempi ero fatto per sprofondare, ad ogni parola che mi fosse detta, o mosca che vedessi volare, in abissi di riflessioni e considerazioni che mi scavavano dentro e bucheravano giù per torto e su per traverso lo spirito, come una tana di talpa; senza che di fuori ne paresse nulla. «Si vede» - voi dite, «che avevate molto tempo da perdere.»

No, ecco. Per l'animo in cui mi trovavo. Ma del resto si, anche per l'ozio, non nego. Ricco, due fidati amici, Sebastiano Quantorzo e Stefano Firbo, badavano ai miei affari dopo la morte di mio padre; il quale, per quanto ci si fosse adoperato con le buone e con le cattive, non era riuscito a farmi concludere mai nulla; tranne di prender moglie, questo si, giovanissimo; forse con la speranza che almeno avessi presto un figliuolo che non mi somigliasse punto; e, pover'uomo, neppur questo aveva potuto ottenere da me. E non già, badiamo, ch'io opponessi volontà a prendere la via per cui mio padre m'incamminava. Tutte le prendevo. Ma camminarci, non ci camminavo. Mi fermavo ad ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre più da vicino a girare attorno ad ogni sassolino che incontravo, e mi meravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso di quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni d'una montagna insormontabile, anzi d'un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi. Ero rimasto così, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini, che fa lo stesso. Ma non mi pareva affatto che quelli che m'erano passati avanti e avevano percorso tutta la via, ne sapessero in sostanza più di me. M'erano passati avanti, non si mette in dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi, in fondo alla via, avevano trovato un carro: il loro carro; vi erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se lo tiravano dietro. Non tiravo nessun carro, io; e non avevo perciò né briglie né paraocchi; vedevo certamente più di loro; ma andare, non sapevo dove andare.

Ora, ritornando alla scoperta di quei lievi difetti, sprofondai tutto, subito, nella riflessione che dunque possibile? Non conoscevo bene neppure il mio stesso corpo, le cose mie che più intimamente m'appartenevano: il naso, le orecchie, le mani, le gambe. E tornavo a guardarmele per rifarne l'esame. Cominciò da questo il mio male. Quel male che doveva ridurmi in breve in condizioni di spirito e di corpo cosi misere e disperate che certo ne sarei morto o impazzito, ove in esso medesimo non avessi trovato (come dirò) il rimedio che doveva guarirmene.

II. E il vostro naso?

Già subito mi figurai che tutti, avendone fatta mia moglie la scoperta, dovessero accorgersi di quei miei difetti corporali e altro non notare in me.

«Mi guardi il naso?» domandai tutt'ad un tratto quel giorno stesso ad un amico che mi s'era accostato per parlarmi di non so che affare che forse gli stava a cuore. «No, perché?» mi disse quello.

E io, sorridendo nervosamente:

«Mi pende verso destra, non vedi? E glielo imposi ad una ferma e attenta osservazione, come quel difetto del mio naso fosse un irreparabile guasto sopravvenuto al congegno dell'universo. L'amico mi guardò in prima un po' stordito; poi, certo sospettando che avessi così all'improvviso e fuor di luogo cacciato fuori il discorso del mio naso perché non stimavo degno né d'attenzione, né di risposta l'affare di cui mi parlava, diede una spallata e si mosse per lasciarmi in asso. Lo acchiappai per un braccio, e:

«No, sai,» gli dissi, «sono disposto a trattare con te codest'affare. Ma in questo momento tu devi scusarmi.»

«Pensi al tuo naso?»

«Non m'ero mai accorto che mi pendesse verso desta. Me n'ha fatto accorgere, questa mattina, mia moglie.» «Ah, davvero?» mi domandò allora l'amico; e gli occhi gli risero d'una incredulità ch'era anche derisione. Restai a guardarlo come già mia moglie la mattina, cioè con un misto d'avvilimento, di stizza e di maraviglia. Anche lui dunque da un pezzo se n'era accorto? E chi sa quant'altri con lui! E io non lo sapevo e, non sapendolo, credevo d'essere per tutti un Moscarda col naso dritto, mentr'ero invece per tutti un Moscarda col naso storto; e chi sa quante volte m'era avvenuto di parlare, senz'alcun sospetto, del naso difettoso di Tizio o di Caio e quante volte perciò non avevo fatto ridere di me e pensare: «Ma guarda un po' questo pover'uomo che parla dei difetti del naso altrui!» Avrei potuto, è vero, consolarmi con la riflessione che, alla fin fine, era ovvio e comune il mio caso, il quale provava ancora una volta un fatto risaputissimo, cioè che notiamo facilmente i difetti altrui e non ci accorgiamo dei nostri. Ma il primo germe del male aveva cominciato a metter radice nel mio spirito e non potei consolarmi con questa riflessione.

Mi si fissò invece il pensiero ch'io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m'ero figurato d'essere. Per il momento pensai al corpo soltanto e, siccome quel mio amico seguitava a starmi davanti con quell'aria d'incredulità derisoria, per vendicarmi gli domandai se egli, dal canto suo, sapesse d'aver nel mento una fossetta che glielo divideva in due parti non del tutto eguali: una più rilevata di qua, una più scempia di là. «Io? Ma che!» esclamò l'amico. «Ci ho la fossetta, lo so, ma non come tu dici.»

«Entriamo là da quel barbiere, e vedrai,» gli proposi subito.

Quando l'amico, entrato dal barbiere, s'accorse con maraviglia del difetto e riconobbe ch'era vero, non volle mostrarne stizza; disse che, in fin dei conti, era una piccolezza. Eh si, senza dubbio, una piccolezza; vidi però, seguendolo da lontano, che si fermò una prima volta a una vetrina di bottega, e poi una seconda volta, più là, davanti a un'altra; e più là ancora e più a lungo, una terza volta, allo specchio d'uno sporto per osservarsi il mento; e son sicuro che, appena rincasato, sarà corso all'armadio per far con più agio a quell'altro specchio la nuova conoscenza di sé con quel difetto. E non ho il minimo dubbio che, per vendicarsi a sua volta, o per seguitare uno scherzo che gli parve meritasse una larga diffusione in paese, dopo aver domandato a qualche suo amico (come già io a lui) se mai avesse notato quel suo difetto al mento, qualche altro difetto avrà scoperto lui o nella fronte o nella bocca di questo suo amico, il quale, a sua volta... - ma si! Ma si! - potrei giurare che per parecchi giorni di fila nella nobile città di Richieri io vidi (se non fu proprio tutta mia immaginazione) un numero considerevolissimo di miei concittadini passare da una vetrina di bottega all'altra e fermarsi davanti a ciascuna a osservarsi nella faccia chi uno zigomo e chi la coda d'un occhio, chi un lobo d'orecchio e chi una pinna di naso. E ancora dopo una settimana un certo tale mi s'accostò con aria smarrita per domandarmi se era vero che, ogni qual volta si metteva a parlare, contraeva inavvertitamente la palpebra dell'occhio sinistro. «Si, caro,» gli dissi a precipizio. «E io, vedi? Il naso mi pende verso destra; ma lo so da me; non c'è bisogno che me lo dica tu; e le sopracciglia? Ad accento circonflesso! Le orecchie, qua, guarda, una più sporgente dell'altra; e qua, le mani: piatte, eh? E la giuntura storpia di questo mignolo; e le gambe? Qua, questa qua, ti pare che sia come quest'altra? No, eh? Ma lo so da me e non c'è bisogno che me lo dica tu. Statti bene.»

Lo piantai li, e via. Fatti pochi passi, mi sentii richiamare.

«Ps!»

Placido placido, col dito, colui m'attirava a sé per domandarmi: «Scusa, dopo di te, tua madre non partorì altri figliuoli?

«No: né prima né dopo,» gli risposi. «Figlio unico. Perché?»

«Perché,» mi disse, «se tua madre avesse partorito un'altra volta, avrebbe avuto di certo un altro maschio.» «Ah si? Come lo sai?»

«Ecco: dicono le donne del popolo che quando a un nato i capelli terminano sulla nuca in un codiniccio come codesto che tu hai costí, sarà maschio il nato appresso.»

Mi portai una mano alla nuca e con un sogghignetto frigido gli domandai:

«Ah, ci ho un... com'hai detto?» E lui:

«Codiniccio, caro, lo chiamano a Richieri.»

«Oh, ma quest'è niente!» esclamai. «Me lo posso ritagliare.

Negò prima col dito, poi disse:

«Ti resta sempre il segno, caro, anche se te lo fai radere.»

E questa volta mi piantò lui.

III. Bel modo di essere soli

Desiderai da quel giorno ardentissimamente d'esser solo, almeno per un'ora. Ma veramente, più che desiderio, era bisogno: bisogno acuto urgente smanioso, che la presenza o la vicinanza di mia moglie esasperavano fino alla rabbia.

«Hai sentito, Gengè, che ha detto ieri Michelina? Quantorzo ha da parlarti d'urgenza.» «Guarda, Gengè, se a tenermi cosi la veste mi paiono le gambe.»

«S'è fermata la pendola, Gengè.» «Gengè, e la cagnolina non la porti più fuori? Poi ti sporca i tappeti e la sgridi. Ma dovrà pure, povera bestiolina... dico... non pretenderai che... Non esce da iersera.»

«Non temi, Gengè, che Anna Rosa possa esser malata? Non si fa più vedere da tre giorni, e l'ultima volta le faceva male la gola.» «È venuto il signor Firbo, Gengè. Dice che ritornerà più tardi. Non potresti vederlo fuori?

Dio, che noioso!»

Oppure la sentivo cantare:

E se mi dici di no,

Caro il mio bene, domàn non verrò;

Domàn non verrò

...

Domàn non verrò....

Ma perché non vi chiudevate in camera, magari con due turaccioli negli orecchi?

Signori, vuol dire che non capite come volevo esser solo.

Chiudermi potevo soltanto nel mio scrittoio, ma anche li senza poterci mettere il paletto, per non far nascere tristi sospetti in mia moglie ch'era, non dirò trista, ma sospettosissima. E se, aprendo l'uscio all'improvviso, m'avesse scoperto? No. E poi, sarebbe stato inutile. Nel mio scrittoio non c'erano specchi. Io avevo bisogno d'uno specchio. D'altra parte, il solo pensiero che mia moglie era in casa bastava a tenermi presente a me stesso, e proprio questo io non volevo. Per voi, esser soli, che vuol dire?

Restare in compagnia di voi stessi, senza alcun estraneo attorno.

Ah si, v'assicuro ch'è un bel modo, codesto, d'esser soli. Vi s'apre nella memoria una cara finestrella, da cui s'affaccia sorridente, tra un vaso di garofani e un altro di gelsomini, la Titti che lavora all'uncinetto una fascia rossa di lana, oh Dio, come quella che ha al collo quel vecchio insopportabile signor Giacomino, a cui ancora non avete fatto il biglietto di raccomandazione per il presidente della Congregazione di carità, vostro buon amico, ma seccantissimo anche lui, specie se si mette a parlare delle marachelle del suo segretario particolare, il quale ieri... no, quando fu? L'altro ieri che pioveva e pareva un lago la piazza con tutto quel brillio di stille a un allegro sprazzo di sole, e nella corsa, Dio che guazzabuglio di cose, la vasca, quel chiosco da giornali, il tram che infilava lo scambio e strideva spietatamente alla girata, quel cane che scappava: basta, vi ficcaste in una sala di bigliardo, dove c'era lui, il segretario del presidente della Congregazione di carità; e che risatine si faceva sotto i baffoni pelosi per la vostra disdetta allorché vi siete messo a giocare con l'amico Carlino detto Quintadecima. E poi? Che avvenne poi, uscendo dalla sala del bigliardo? Sotto un languido fanale, nella via umida deserta, un povero ubriaco malinconico tentava di cantare una vecchia canzonetta di Napoli, che tant'anni fa, quasi tutte le sere udivate cantare in quel borgo montano tra i castagni, ov'eravate andato a villeggiare per star vicino a quella cara Mimí, che poi sposò il vecchio commendator Della Venera, e morì un anno dopo. Oh, cara Mimí! Eccola, eccola a un'altra finestra che vi s'apre nella memoria... Si, si, cari miei, v'assicuro che è un bel modo d'esser soli, codesto! IV. Com'io volevo esser solo Io volevo esser solo in un modo affatto insolito, nuovo. Tutt'al contrario di quel che pensate voi: cioè senza me e appunto con un estraneo attorno. Vi sembra già questo un primo segno di pazzia?

Forse perché non riflettete bene.

Poteva già essere in me la pazzia, non nego, ma vi prego di credere che l'unico modo d'esser soli veramente è questo che vi dico io. La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, è soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, cosi che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un'incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l'intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi. Cosi volevo io esser solo. Senza me. Voglio dire senza quel me ch'io già conoscevo, o che credevo di conoscere. Solo con un certo estraneo, che già sentivo oscuramente di non poter più levarmi di torno e ch'ero io stesso: estraneo inseparabile da me. Ne avvertivo uno solo, allora! E già quest'uno, o il bisogno che sentivo di restar solo con esso, di mettermelo davanti per conoscerlo bene e conversare un po' con lui, mi turbava tanto, con un senso tra di ribrezzo e di sgomento. Se per gli altri non ero quel che ora avevo creduto d'essere per me, chi ero io? Vivendo, non avevo mai pensato alla forma del mio naso; al taglio, se piccolo o grande, o al colore dei miei occhi; all'angustia o all'ampiezza della mia fronte, e via dicendo. Quello era il mio naso, quelli i miei occhi, quella la mia fronte: cose inseparabili da me, a cui, dedito ai miei affari, preso dalle mie idee, abbandonato ai miei sentimenti, non potevo pensare.

Ma ora pensavo:

"E gli altri? Gli altri non sono mica dentro di me. Per gli altri che guardano da fuori, le mie idee, i miei sentimenti hanno un naso. Il mio naso. E hanno un paio d'occhi, i miei occhi, ch'io non vedo e ch'essi vedono. Che relazione c'è tra le mie idee e il mio naso? Per me, nessuna. Io non penso col naso, né bado al mio naso, pensando. Ma gli altri? Gli altri che non possono vedere dentro di me le mie idee e vedono da fuori il mio naso? Per gli altri le mie idee e il mio naso hanno tanta relazione, che se quelle, poniamo, fossero molto serie e questo per la sua forma molto buffo, si metterebbero a ridere."


LIBRO PRIMO (1) BOOK ONE (1) LIVRO UM (1)

I. Mia moglie e il mio naso. I. My wife and my nose.

«Che fai?» mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio. "What are you doing?" my wife asked me, seeing me unusually linger in front of the mirror.

«Niente,» le risposi, «mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. "Nothing," I replied, "I look here, inside the nose, in this nostril. Premendo, avverto un certo dolorino.» Pressing, I feel a certain pain. "

Mia moglie sorrise e disse: My wife smiled and said:

«Credevo ti guardassi da che parte ti pende.» "I thought you were watching which way you hang."

Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda: I turned around like a dog someone had stepped on its tail:

«Mi pende? "Does it hang on me? A me? To me? Il naso?» The nose?"

E mia moglie, placidamente: And my wife, placidly:

«Ma sì, caro. "But yes, dear. Guardatelo bene: ti pende verso destra.» Take a good look at it: it hangs to the right. "

Avevo ventotto anni e sempre ho allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente, come insieme tutte le altre parti della mia persona. I was twenty-eight and at that time I always considered my nose, if not really beautiful, at least very decent, like all the other parts of my person together. Per cui m'era stato facile ammettere e sostenere quel che di solito ammettono e sostengono tutti coloro che non hanno avuto la sciagura di sortire un corpo deforme: che in altre parole sia da sciocchi invanire per le proprie fattezze. So it was easy for me to admit and support what usually admit and support all those who have not had the misfortune of having a deformed body: that in other words it is foolish to be in vain for their own features. La scoperta improvvisa e inattesa di quel difetto perciò mi stizzì come un immeritato castigo. The sudden and unexpected discovery of that defect therefore angered me like an undeserved punishment.

Vide forse mia moglie molto più addentro di me in quella mia stizza e aggiunse subito che, se riposavo nella certezza d'essere in tutto senza mende, me ne levassi pure, perché, come il naso mi pendeva verso destra, così... Perhaps he saw my wife much deeper than me in that anger of mine and immediately added that, if I rested in the certainty of being in everything without mendas, I would also get out of it, because, as my nose hung to the right, so ... «Che altro?» "What else?"

Eh, altro! Eh, more! Altro! Other! Le mie sopracciglia parevano sugli occhi due accenti circonflessi, le mie orecchie erano attaccate male, una più sporgente dell'altra; e altri difetti... My eyebrows looked like two circumflex accents on my eyes, my ears were badly set, one more protruding than the other; and other defects ... «Ancora?» "Yet?"

Eh sì, ancora: nelle mani, al dito mignolo; e nelle gambe (no, storte no! Oh yes, again: in the hands, on the little finger; and in the legs (no, crooked no! ), la destra, un pochino più arcuata dell'altra, verso il ginocchio, un pochino. ), the right, a little more arched than the other, towards the knee, a little. Dopo un attento esame dovetti riconoscere veri tutti questi difetti. After careful examination, I had to recognize all these faults as true. E solo allora, scambiando certo per dolore e avvilimento, la maraviglia che ne provai subito dopo la stizza, mia moglie per consolarmi m'esortò a non affliggermene poi tanto, ché anche con essi, tutto sommato, rimanevo un bell'uomo. And only then, certainly mistaking the astonishment I felt immediately after the annoyance for pain and dejection, my wife urged me to console me not to grieve so much, because even with them, after all, I remained a handsome man. Sfido a non irritarsi, ricevendo come generosa concessione ciò che come diritto c'è stato prima negato. I challenge you not to get irritated, receiving as a generous concession what was previously denied as a right. Schizzai un velenosissimo "grazie" e, sicuro di non aver motivo né d'addolorarmi né d'avvilirmi, non diedi alcuna importanza a quei lievi difetti, ma una grandissima e straordinaria al fatto che tant'anni ero vissuto senza mai cambiar di naso, sempre con quello, e con quelle sopracciglia e quelle orecchie, quelle mani e quelle gambe; e dovevo aspettare di prender moglie per aver conto che li avevo difettosi. I squirted a very poisonous "thank you" and, sure I had no reason to grieve or dishearten me, I did not give any importance to those slight defects, but a very great and extraordinary to the fact that I had lived so many years without ever changing my nose, always with that, and with those eyebrows and those ears, those hands and those legs; and I had to wait to get married to realize that I had them defective. «Uh che maraviglia! E non si sa, le mogli? And you don't know, the wives? Fatte apposta per scoprire i difetti del marito.» Made on purpose to discover the defects of the husband. "

Ecco, già - le mogli, non nego. Here, already - wives, I do not deny. Ma anch'io, se permettete, di quei tempi ero fatto per sprofondare, ad ogni parola che mi fosse detta, o mosca che vedessi volare, in abissi di riflessioni e considerazioni che mi scavavano dentro e bucheravano giù per torto e su per traverso lo spirito, come una tana di talpa; senza che di fuori ne paresse nulla. But I too, if you will allow it, in those days I was made to sink, at every word that was said to me, or fly that I saw flying, into abysses of reflections and considerations that dug inside me and pierced down wrongly and upwardly. spirit, like a mole's lair; without it appearing on the outside. «Si vede» - voi dite, «che avevate molto tempo da perdere.» "You can see" - you say, "that you had a lot of time to waste."

No, ecco. No, here it is. Per l'animo in cui mi trovavo. For the soul in which I was. Ma del resto si, anche per l'ozio, non nego. But then again, yes, even for idleness, I don't deny. Ricco, due fidati amici, Sebastiano Quantorzo e Stefano Firbo, badavano ai miei affari dopo la morte di mio padre; il quale, per quanto ci si fosse adoperato con le buone e con le cattive, non era riuscito a farmi concludere mai nulla; tranne di prender moglie, questo si, giovanissimo; forse con la speranza che almeno avessi presto un figliuolo che non mi somigliasse punto; e, pover'uomo, neppur questo aveva potuto ottenere da me. Ricco, two trusted friends, Sebastiano Quantorzo and Stefano Firbo, looked after my business after my father's death; who, no matter how much he had worked with hook and loop, had never managed to get me to conclude anything; except to take a wife, yes, very young; perhaps with the hope that at least I would soon have a son who didn't look like me at all; and, poor man, he could not get that from me. E non già, badiamo, ch'io opponessi volontà a prendere la via per cui mio padre m'incamminava. And not, mind you, that I opposed my will to take the way my father was walking. Tutte le prendevo. I took all of them. Ma camminarci, non ci camminavo. But walking on it, I didn't walk on it. Mi fermavo ad ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre più da vicino a girare attorno ad ogni sassolino che incontravo, e mi meravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso di quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni d'una montagna insormontabile, anzi d'un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi. I stopped at every step; first I put myself at a distance, then more and more closely to go around every pebble I met, and I was very surprised that the others could pass me on without paying any attention to that pebble which for me had in the meantime assumed the proportions of an insurmountable mountain indeed, of a world in which I could certainly have resided. Ero rimasto così, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini, che fa lo stesso. I had remained like this, still at the first steps of many routes, with a spirit full of worlds, or pebbles, which does the same. Ma non mi pareva affatto che quelli che m'erano passati avanti e avevano percorso tutta la via, ne sapessero in sostanza più di me. But it did not seem to me at all that those who had passed me and had walked all the way, knew substantially more than I did. M'erano passati avanti, non si mette in dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi, in fondo alla via, avevano trovato un carro: il loro carro; vi erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se lo tiravano dietro. They had passed me by, there is no doubt about it, and all of them bravely like so many little horses; but then, at the end of the street, they had found a chariot: their chariot; they had been attacked with great patience, and now they were pulling it after them. Non tiravo nessun carro, io; e non avevo perciò né briglie né paraocchi; vedevo certamente più di loro; ma andare, non sapevo dove andare. I didn't pull any wagons, me; and therefore I had neither bridle nor blinders; I certainly saw more of them; but to go, I didn't know where to go.

Ora, ritornando alla scoperta di quei lievi difetti, sprofondai tutto, subito, nella riflessione che dunque possibile? Now, returning to the discovery of those slight defects, did I immediately sink everything into the reflection that is therefore possible? Non conoscevo bene neppure il mio stesso corpo, le cose mie che più intimamente m'appartenevano: il naso, le orecchie, le mani, le gambe. I did not even know my own body well, my things that most intimately belonged to me: my nose, ears, hands, legs. E tornavo a guardarmele per rifarne l'esame. And I went back to look at them to re-examine them. Cominciò da questo il mio male. My evil began from this. Quel male che doveva ridurmi in breve in condizioni di spirito e di corpo cosi misere e disperate che certo ne sarei morto o impazzito, ove in esso medesimo non avessi trovato (come dirò) il rimedio che doveva guarirmene. That evil that was to reduce me in a short time into conditions of spirit and body so miserable and desperate that I would certainly have died or gone mad, if I had not found in it (as I will say) the remedy that had to cure me of it.

II. E il vostro naso?

Già subito mi figurai che tutti, avendone fatta mia moglie la scoperta, dovessero accorgersi di quei miei difetti corporali e altro non notare in me. Already immediately I figured that everyone, my wife having made the discovery, should notice my bodily defects and not notice anything else in me.

«Mi guardi il naso?» domandai tutt'ad un tratto quel giorno stesso ad un amico che mi s'era accostato per parlarmi di non so che affare che forse gli stava a cuore. "Are you looking at my nose?" I asked all of a sudden that same day to a friend who had approached me to talk to me about I don't know what business that perhaps was close to his heart. «No, perché?» mi disse quello. "No because?" that told me.

E io, sorridendo nervosamente: And I, smiling nervously:

«Mi pende verso destra, non vedi? «It hangs to the right, don't you see? E glielo imposi ad una ferma e attenta osservazione, come quel difetto del mio naso fosse un irreparabile guasto sopravvenuto al congegno dell'universo. And I forced him to a firm and careful observation, as that defect in my nose was an irreparable failure that occurred to the device of the universe. L'amico mi guardò in prima un po' stordito; poi, certo sospettando che avessi così all'improvviso e fuor di luogo cacciato fuori il discorso del mio naso perché non stimavo degno né d'attenzione, né di risposta l'affare di cui mi parlava, diede una spallata e si mosse per lasciarmi in asso. The friend looked at me a little dazed at first; then, certainly suspecting that I had so suddenly and out of place thrown out the speech of my nose because I did not consider the business he was talking about worthy of attention or answer, he gave a shoulder and moved to leave me in ace. Lo acchiappai per un braccio, e: I caught him by the arm, and:

«No, sai,» gli dissi, «sono disposto a trattare con te codest'affare. 'No, you know,' I told him, 'I am willing to negotiate this business with you. Ma in questo momento tu devi scusarmi.» But right now you have to excuse me. "

«Pensi al tuo naso?» "Do you think about your nose?"

«Non m'ero mai accorto che mi pendesse verso desta. “I never noticed that I was hanging to the right. Me n'ha fatto accorgere, questa mattina, mia moglie.» My wife let me know this morning. " «Ah, davvero?» mi domandò allora l'amico; e gli occhi gli risero d'una incredulità ch'era anche derisione. "Oh really?" then the friend asked me; and his eyes laughed with an incredulity that was also derision. Restai a guardarlo come già mia moglie la mattina, cioè con un misto d'avvilimento, di stizza e di maraviglia. I stood looking at him as my wife had in the morning, that is, with a mixture of discouragement, anger and amazement. Anche lui dunque da un pezzo se n'era accorto? Had he, too, been aware of this for some time? E chi sa quant'altri con lui! And who knows how many others with him! E io non lo sapevo e, non sapendolo, credevo d'essere per tutti un Moscarda col naso dritto, mentr'ero invece per tutti un Moscarda col naso storto; e chi sa quante volte m'era avvenuto di parlare, senz'alcun sospetto, del naso difettoso di Tizio o di Caio e quante volte perciò non avevo fatto ridere di me e pensare: And I did not know it and, not knowing it, I thought I was for everyone a Moscarda with a straight nose, while for everyone I was a Moscarda with a crooked nose; and who knows how many times it had happened to me to speak, without any suspicion, of the faulty nose of Tizio or of Gaius and how many times therefore I had not made people laugh at me and think: «Ma guarda un po' questo pover'uomo che parla dei difetti del naso altrui!» "But look at this poor man who talks about the defects of other people's noses!" Avrei potuto, è vero, consolarmi con la riflessione che, alla fin fine, era ovvio e comune il mio caso, il quale provava ancora una volta un fatto risaputissimo, cioè che notiamo facilmente i difetti altrui e non ci accorgiamo dei nostri. It is true that I could have consoled myself with the reflection that, in the end, my case was obvious and common, which once again proved a well-known fact, namely that we easily notice the defects of others and do not notice our own. Ma il primo germe del male aveva cominciato a metter radice nel mio spirito e non potei consolarmi con questa riflessione. But the first germ of evil had begun to take root in my spirit and I could not console myself with this reflection.

Mi si fissò invece il pensiero ch'io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m'ero figurato d'essere. Instead, the thought clung to me that I was not for others what up until now, inside of me, I had imagined myself to be. Per il momento pensai al corpo soltanto e, siccome quel mio amico seguitava a starmi davanti con quell'aria d'incredulità derisoria, per vendicarmi gli domandai se egli, dal canto suo, sapesse d'aver nel mento una fossetta che glielo divideva in due parti non del tutto eguali: una più rilevata di qua, una più scempia di là. For the moment I thought only of the body and, since that friend of mine continued to stand in front of me with that air of derisive incredulity, to avenge myself I asked him if he, for his part, knew that he had a dimple in his chin that divided him in two. parts not entirely equal: a more prominent one here, a more foolish one there. «Io? Ma che!» esclamò l'amico. What! " exclaimed his friend. «Ci ho la fossetta, lo so, ma non come tu dici.» "I have a dimple, I know, but not as you say."

«Entriamo là da quel barbiere, e vedrai,» gli proposi subito. "Let's go into that barber's there, and you'll see," I immediately suggested.

Quando l'amico, entrato dal barbiere, s'accorse con maraviglia del difetto e riconobbe ch'era vero, non volle mostrarne stizza; disse che, in fin dei conti, era una piccolezza. When his friend, having entered the barber's shop, noticed with amazement the defect and recognized that it was true, he did not want to show annoyance; he said that, after all, it was a trifle. Eh si, senza dubbio, una piccolezza; vidi però, seguendolo da lontano, che si fermò una prima volta a una vetrina di bottega, e poi una seconda volta, più là, davanti a un'altra; e più là ancora e più a lungo, una terza volta, allo specchio d'uno sporto per osservarsi il mento; e son sicuro che, appena rincasato, sarà corso all'armadio per far con più agio a quell'altro specchio la nuova conoscenza di sé con quel difetto. Oh yes, without a doubt, a little thing; I saw however, following him from afar, that he stopped a first time at a shop window, and then a second time, further on, in front of another; and further still and longer, a third time, in the mirror of a leaning one to observe his chin; and I am sure that, as soon as he got home, he would have run to the wardrobe to make that other mirror more easily acquainted with himself with that defect. E non ho il minimo dubbio che, per vendicarsi a sua volta, o per seguitare uno scherzo che gli parve meritasse una larga diffusione in paese, dopo aver domandato a qualche suo amico (come già io a lui) se mai avesse notato quel suo difetto al mento, qualche altro difetto avrà scoperto lui o nella fronte o nella bocca di questo suo amico, il quale, a sua volta... - ma si! And I have not the slightest doubt that, to take revenge in turn, or to follow a joke that seemed to him to deserve a wide circulation in the village, after having asked some of his friends (like I already him) if he had ever noticed his flaw to the chin, he will have discovered some other defect either in the forehead or in the mouth of this friend of his, who, in turn ... - but yes! Ma si! - potrei giurare che per parecchi giorni di fila nella nobile città di Richieri io vidi (se non fu proprio tutta mia immaginazione) un numero considerevolissimo di miei concittadini passare da una vetrina di bottega all'altra e fermarsi davanti a ciascuna a osservarsi nella faccia chi uno zigomo e chi la coda d'un occhio, chi un lobo d'orecchio e chi una pinna di naso. - I could swear that for several days in a row in the noble city of Richieri I saw (if it wasn't all my imagination) a very considerable number of my fellow citizens pass from one shop window to another and stop in front of each one to look at each other in the face a cheekbone and some the tail of an eye, some an ear lobe and some a nose fin. E ancora dopo una settimana un certo tale mi s'accostò con aria smarrita per domandarmi se era vero che, ogni qual volta si metteva a parlare, contraeva inavvertitamente la palpebra dell'occhio sinistro. And again after a week a certain man approached me with a bewildered air to ask me if it was true that, whenever he began to speak, he inadvertently contracted the lid of his left eye. «Si, caro,» gli dissi a precipizio. "Yes, dear," I said hastily. «E io, vedi? "And me, do you see? Il naso mi pende verso destra; ma lo so da me; non c'è bisogno che me lo dica tu; e le sopracciglia? My nose hangs to the right; but I know it from myself; you don't need to tell me; and the eyebrows? Ad accento circonflesso! With circumflex accent! Le orecchie, qua, guarda, una più sporgente dell'altra; e qua, le mani: piatte, eh? The ears, here, look, one more protruding than the other; and here, the hands: flat, huh? E la giuntura storpia di questo mignolo; e le gambe? And the crippled joint of this little finger; and the legs? Qua, questa qua, ti pare che sia come quest'altra? Here, this one, do you think it's like this one? No, eh? Ma lo so da me e non c'è bisogno che me lo dica tu. But I know from myself and you don't need to tell me. Statti bene.» Feel good. "

Lo piantai li, e via. I planted it there, and away. Fatti pochi passi, mi sentii richiamare. After a few steps, I felt called back.

«Ps!»

Placido placido, col dito, colui m'attirava a sé per domandarmi: Placid placid, with his finger, he drew me to him to ask me: «Scusa, dopo di te, tua madre non partorì altri figliuoli? "Excuse me, after you, your mother did not give birth to other children?"

«No: né prima né dopo,» gli risposi. "No: neither before nor after," I replied. «Figlio unico. Perché?»

«Perché,» mi disse, «se tua madre avesse partorito un'altra volta, avrebbe avuto di certo un altro maschio.» "Because," she told me, "if your mother had given birth again, she would certainly have had another boy." «Ah si? Come lo sai?» How do you know it?"

«Ecco: dicono le donne del popolo che quando a un nato i capelli terminano sulla nuca in un codiniccio come codesto che tu hai costí, sarà maschio il nato appresso.» "Here: the women of the people say that when a child's hair ends on the nape of the neck in a little tail like that you have there, the next born will be male."

Mi portai una mano alla nuca e con un sogghignetto frigido gli domandai: I put a hand to the back of my neck and with a frigid grin asked him

«Ah, ci ho un... com'hai detto?» "Ah, I have a ... how did you say?" E lui:

«Codiniccio, caro, lo chiamano a Richieri.» "Codiniccio, dear, they call him in Richieri."

«Oh, ma quest'è niente!» esclamai. "Oh, that's nothing!" I exclaimed. «Me lo posso ritagliare. “I can cut it out.

Negò prima col dito, poi disse: He denied first with his finger, then said:

«Ti resta sempre il segno, caro, anche se te lo fai radere.» "You always have the sign, dear, even if you have it shaved."

E questa volta mi piantò lui. And this time he left me.

III. Bel modo di essere soli Nice way to be alone

Desiderai da quel giorno ardentissimamente d'esser solo, almeno per un'ora. From that day on I ardently desired to be alone, at least for an hour. Ma veramente, più che desiderio, era bisogno: bisogno acuto urgente smanioso, che la presenza o la vicinanza di mia moglie esasperavano fino alla rabbia. But really, more than desire, it was need: an acute urgent need, which my wife's presence or proximity exasperated to anger.

«Hai sentito, Gengè, che ha detto ieri Michelina? «Did you hear, Gengè, what Michelina said yesterday? Quantorzo ha da parlarti d'urgenza.» Quantorzo has to speak to you urgently. " «Guarda, Gengè, se a tenermi cosi la veste mi paiono le gambe.» "Look, Gengè, if my legs seem to me to keep my dress like this."

«S'è fermata la pendola, Gengè.» "The clock has stopped, Gengè." «Gengè, e la cagnolina non la porti più fuori? "Gengè, and won't you take the dog out anymore?" Poi ti sporca i tappeti e la sgridi. Then you dirty the carpets and you scold her. Ma dovrà pure, povera bestiolina... dico... non pretenderai che... Non esce da iersera.» But he will have to, poor little animal ... I say ... you will not expect that ... He has not come out last night. "

«Non temi, Gengè, che Anna Rosa possa esser malata? "Aren't you afraid, Gengè, that Anna Rosa may be ill? Non si fa più vedere da tre giorni, e l'ultima volta le faceva male la gola.» She hasn't been seen for three days, and last time her throat hurt. " «È venuto il signor Firbo, Gengè. «Mr. Firbo has come, Gengè. Dice che ritornerà più tardi. He says he will come back later. Non potresti vederlo fuori? Couldn't you see it outside?

Dio, che noioso!» God, how boring! "

Oppure la sentivo cantare: Or I heard her sing:

E se mi dici di no, And if you tell me no,

Caro il mio bene, domàn non verrò; My dear good, I will not come domàn;

Domàn non verrò I will not come domàn

...

Domàn non verrò.... I will not come domàn ....

Ma perché non vi chiudevate in camera, magari con due turaccioli negli orecchi? But why didn't you lock yourself in your room, perhaps with two corks in your ears?

Signori, vuol dire che non capite come volevo esser solo. Gentlemen, it means you don't understand how I wanted to be alone.

Chiudermi potevo soltanto nel mio scrittoio, ma anche li senza poterci mettere il paletto, per non far nascere tristi sospetti in mia moglie ch'era, non dirò trista, ma sospettosissima. I could only lock myself in my desk, but even there without being able to put the stake, so as not to give rise to sad suspicions in my wife who was, I will not say sad, but very suspicious. E se, aprendo l'uscio all'improvviso, m'avesse scoperto? What if, suddenly opening the door, he discovered me? No. E poi, sarebbe stato inutile. Besides, it would have been useless. Nel mio scrittoio non c'erano specchi. There were no mirrors in my desk. Io avevo bisogno d'uno specchio. I needed a mirror. D'altra parte, il solo pensiero che mia moglie era in casa bastava a tenermi presente a me stesso, e proprio questo io non volevo. On the other hand, the very thought that my wife was at home was enough to keep me present to myself, and that is exactly what I did not want. Per voi, esser soli, che vuol dire? For you, being alone, what does it mean?

Restare in compagnia di voi stessi, senza alcun estraneo attorno. Stay in the company of yourself, without any strangers around.

Ah si, v'assicuro ch'è un bel modo, codesto, d'esser soli. Ah yes, I assure you that there is a nice way, this, to be alone. Vi s'apre nella memoria una cara finestrella, da cui s'affaccia sorridente, tra un vaso di garofani e un altro di gelsomini, la Titti che lavora all'uncinetto una fascia rossa di lana, oh Dio, come quella che ha al collo quel vecchio insopportabile signor Giacomino, a cui ancora non avete fatto il biglietto di raccomandazione per il presidente della Congregazione di carità, vostro buon amico, ma seccantissimo anche lui, specie se si mette a parlare delle marachelle del suo segretario particolare, il quale ieri... no, quando fu? A dear little window opens in your memory, from which, between a vase of carnations and another of jasmine, Titti looks out smiling, crocheting a red sash of wool, oh God, like the one she has around her neck. that unbearable old Signor Giacomino, to whom you have not yet made the note of recommendation for the president of the Congregation of Charity, your good friend, but very annoying too, especially if he starts talking about the pranks of his private secretary, who yesterday. .. no, when was it? L'altro ieri che pioveva e pareva un lago la piazza con tutto quel brillio di stille a un allegro sprazzo di sole, e nella corsa, Dio che guazzabuglio di cose, la vasca, quel chiosco da giornali, il tram che infilava lo scambio e strideva spietatamente alla girata, quel cane che scappava: basta, vi ficcaste in una sala di bigliardo, dove c'era lui, il segretario del presidente della Congregazione di carità; e che risatine si faceva sotto i baffoni pelosi per la vostra disdetta allorché vi siete messo a giocare con l'amico Carlino detto Quintadecima. The day before yesterday when it was raining and the square looked like a lake with all that sparkle of drops in a cheerful splash of sun, and in the run, God what a jumble of things, the tub, that newspaper kiosk, the tram that entered the exchange and screeched mercilessly at the turn, that dog that ran away: enough, you stuck in a billiard room, where he was, the secretary of the president of the Congregation of Charity; and what giggles was made under your hairy mustache for your dismissal when you started playing with your friend Carlino called Quintadecima. E poi? Che avvenne poi, uscendo dalla sala del bigliardo? What happened then, leaving the billiard room? Sotto un languido fanale, nella via umida deserta, un povero ubriaco malinconico tentava di cantare una vecchia canzonetta di Napoli, che tant'anni fa, quasi tutte le sere udivate cantare in quel borgo montano tra i castagni, ov'eravate andato a villeggiare per star vicino a quella cara Mimí, che poi sposò il vecchio commendator Della Venera, e morì un anno dopo. Under a languid lantern, in the deserted humid street, a poor melancholy drunkard was trying to sing an old song from Naples, which many years ago, almost every evening you heard singing in that mountain village among the chestnut trees, where you had gone to vacation for to be close to that dear Mimi, who then married the old Commendatore Della Venera, and died a year later. Oh, cara Mimí! Eccola, eccola a un'altra finestra che vi s'apre nella memoria... Here it is, here it is at another window that opens in your memory ... Si, si, cari miei, v'assicuro che è un bel modo d'esser soli, codesto! Yes, yes, my dears, I assure you it's a nice way to be alone, that! IV. Com'io volevo esser solo How I wanted to be alone Io volevo esser solo in un modo affatto insolito, nuovo. I wanted to be alone in a completely unusual, new way. Tutt'al contrario di quel che pensate voi: cioè senza me e appunto con un estraneo attorno. Quite the opposite of what you think: that is, without me and precisely with a stranger around. Vi sembra già questo un primo segno di pazzia? Does this already seem a first sign of madness?

Forse perché non riflettete bene. Maybe because you don't think well.

Poteva già essere in me la pazzia, non nego, ma vi prego di credere che l'unico modo d'esser soli veramente è questo che vi dico io. Madness could already be in me, I do not deny, but please believe that the only way to be truly alone is what I am telling you. La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, è soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, cosi che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un'incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l'intimità stessa della vostra coscienza. Loneliness is never with you; it is always without you, it is only possible with a stranger around you: place or person who is completely ignorant of you, who you are completely ignorant of, so that your will and your feeling remain suspended and lost in a distressing uncertainty and by ceasing all affirmation of you, the very intimacy of your conscience ceases. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi. True solitude is in a place that lives for itself and that has no trace or voice for you, and where therefore you are the stranger. Cosi volevo io esser solo. So I wanted to be alone. Senza me. Without me. Voglio dire senza quel me ch'io già conoscevo, o che credevo di conoscere. I mean without that me that I already knew, or that I thought I knew. Solo con un certo estraneo, che già sentivo oscuramente di non poter più levarmi di torno e ch'ero io stesso: estraneo inseparabile da me. Only with a certain stranger, who already darkly felt that I could no longer get out of my way and that I was myself: an inseparable stranger from me. Ne avvertivo uno solo, allora! I felt only one, then! E già quest'uno, o il bisogno che sentivo di restar solo con esso, di mettermelo davanti per conoscerlo bene e conversare un po' con lui, mi turbava tanto, con un senso tra di ribrezzo e di sgomento. And already this one, or the need I felt to be alone with him, to put him in front of me to get to know him well and converse with him a little, disturbed me so much, with a sense of disgust and dismay. Se per gli altri non ero quel che ora avevo creduto d'essere per me, chi ero io? If I was not to others what I now thought I was to me, who was I? Vivendo, non avevo mai pensato alla forma del mio naso; al taglio, se piccolo o grande, o al colore dei miei occhi; all'angustia o all'ampiezza della mia fronte, e via dicendo. Living, I had never thought about the shape of my nose; to the cut, whether small or large, or to the color of my eyes; the narrowness or the breadth of my forehead, and so on. Quello era il mio naso, quelli i miei occhi, quella la mia fronte: cose inseparabili da me, a cui, dedito ai miei affari, preso dalle mie idee, abbandonato ai miei sentimenti, non potevo pensare. That was my nose, those my eyes, that my forehead: inseparable things from me, about which, devoted to my business, taken up by my ideas, abandoned to my feelings, I could not think.

Ma ora pensavo: But now I thought:

"E gli altri? "And the others? Gli altri non sono mica dentro di me. The others aren't inside me. Per gli altri che guardano da fuori, le mie idee, i miei sentimenti hanno un naso. For others who look from the outside, my ideas, my feelings have a nose. Il mio naso. My nose. E hanno un paio d'occhi, i miei occhi, ch'io non vedo e ch'essi vedono. And they have a pair of eyes, my eyes, which I do not see and which they see. Che relazione c'è tra le mie idee e il mio naso? What is the relationship between my ideas and my nose? Per me, nessuna. For me, none. Io non penso col naso, né bado al mio naso, pensando. I don't think with my nose, nor do I pay attention to my nose, thinking. Ma gli altri? Gli altri che non possono vedere dentro di me le mie idee e vedono da fuori il mio naso? Others who cannot see my ideas inside me and see my nose from the outside? Per gli altri le mie idee e il mio naso hanno tanta relazione, che se quelle, poniamo, fossero molto serie e questo per la sua forma molto buffo, si metterebbero a ridere." For the others, my ideas and my nose are so closely related that if they were very serious and this, because of its very funny shape, they would laugh. "