Le più strane tecnologie militari della STORIA: gli ALBERI FINTI
Gli alberi finti Strane tecnologie della prima guerra mondiale
Durante la prima guerra mondiale, gli ingegneri inventarono nuovi modi per mimetizzarsi,
a volte in modi davvero creativi.
Uno di questi era camuffarsi da finti alberi che venivano impiegati come postazioni di
osservazione o di tiro per i cecchini.
Il primo albero finto fu inventato dal pittore francese Lucien-Victor Guirand de Scévola,
facente parte dei "camoufleurs" una sezione speciale mimetica dell'esercito francese.
Egli creò una torre in metallo per l'osservazione e la nascose con la corteccia di alberi e
altri materiali naturali.
Schierarono il loro primo albero artificiale durante la seconda battaglia di Artois nei
mesi di maggio e giugno 1915.
Questi alberi finti sono stati impiegati per osservare la linea tedesca e correggere il
tiro.
Tuttavia, la costruzione di questi alberi in prima linea è stata un'operazione molto
pericolosa e quindici camoufleurs furono uccisi durante l'installazione.
Poiché si dimostrò un metodo efficace per osservare il nemico, gli alberi finti attirarono
l'attenzione degli inglesi, i quali inviarono un pittore di nome Solomon Joseph Solomon
per apprendere la tecnica dai loro alleati francesi.
Solomon capì rapidamente il principio degli alberi finti e lo perfezionò.
Solomon voleva creare e nascondere gli alberi artificiali e farli apparire come veri e propri
alberi in prima linea.
Per questo motivo, prese in considerazione un vero albero della terra di nessuno, preferibilmente
morto, forse distrutto da un'esplosione, e fece uno schizzo grafico dettagliato.
Lavorando con il famoso scultore britannico Leon Underwood, Solomon creò il suo primo
"OP Tree" ossia un "albero-postazione di osservazione" Era costituito da cilindri d'acciaio sufficientemente
grandi per contenere un soldato.
All'interno di questo tubo, alto dai 3m ai 4,5m, vi era una scala che portava alla sommità
della struttura, dove il soldato poteva sedersi e osservare il nemico attraverso una fessura.
L'uomo all'interno dell'albero era in costante comunicazione con il suo comandante.
Per una mimetica perfetta, Solomon decise di coprire il suo "Albero OP" con una vera
e propria corteccia.
Per questo, scelse la corteccia di salice dalla tenuta di Re Giorgio al Castello di
Windsor.
Solomon si rivolse al re perché sapeva che avrebbe potuto assicurargli discrezione.
Sebbene realizzare questi alberi fosse un compito difficile, installarli era ancora
più complesso.
L'installazione doveva essere effettuata durante la notte e portata a termine prima della mattina
in modo che il nemico non notasse la differenza.
I soldati avrebbero abbattuto un albero vero e scavato un buco dove c'erano le radici.
L'albero finto avrebbe quindi rimpiazzato quello vero come se nulla fosse accaduto.
Inoltre sarebbe stato installato tra altri alberi per ingannare al meglio il nemico.
Una volta posizionato, l'albero finto forniva un eccellente punto di osservazione delle
trincee nemiche e un'ottima postazione di tiro per un cecchino.
Anche i tedeschi avevano un loro albero finto.
Il loro "Baumbeobachter" fu progettato in modo simile alla versione inglese ed era altrettanto
valido.
Uno tra questi era alto 7,5 metri, costruito con un tronco, e impiegato durante la battaglia
di Messines in Belgio Questo albero artificiale era così ben progettato
che i soldati britannici non lo trovarono per diversi mesi, anche dopo aver conquistato
le linee tedesche, dove erano posizionati.
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