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Learn Italian with Lucrezia 2020, Italian conversation about music with Tia Taylor (ita audio + subs)

Italian conversation about music with Tia Taylor (ita audio + subs)

Ciao a tutti e bentornati sul mio canale! Oggi ho un'ospite con me, c'è Tia da Milano!

Ciao! Come va? Tutto bene, tu?

Abbastanza bene, dai. Si tira avanti.

Eh sì, l'unica cosa che si può fare a questo punto.

Allora, oggi volevo parlare con te di musica. Inizierei chiedendoti qual è il genere di

musica che ascolti o quali sono i generi - ovviamente se ne hai più di uno che ti piace?

Banalmente ora dire pop, solo perché "pop" copre tante cose. Ovviamente se una canzone

va negli Stati Uniti, la sento e mi piace, la ascolto. Però sono anche molto dentro

il mondo dell'afrobeat, che sostanzialmente è il pop di diversi paesi del continente

africano. Poi, ovviamente, se c'è una canzone che va in Italia, mi piace. Sono tutti generi

diversi, però alla fine è musica pop di diverse popolazioni, diciamo. Poi ogni tanto

vado ad ascoltare vecchie playlist degli anni '70, '80, però se ci pensi anche quelle erano

le canzoni pop dell'epoca. Io dico che ascolto tutto e mi piacciono tanti generi diversi,

però secondo me è soprattutto pop, meno pop commerciale, però la musica popolare

del momento. Da quando vivi in Italia, ma forse dovremmo

dire a Milano - perché secondo me il fatto di essere a Milano influenza un po' i gusti

musicali, non so - i tuoi gusti sono cambiati oppure sono pressoché uguali a quando vivevi

negli Stati Uniti? Sono quasi uguali, ma gli artisti che ascolto

sono diversi, sia per quanto riguarda la musica italiana che americana. Quando ero piccola,

prima di venire qua, ascoltavo gli artisti molto commerciali tipo Kanye West, Rihanna,

Beyoncé, ascoltavo anche tanto Fedez. Avevo una playlist completa, dipendeva anche da

come sono venuta a conoscenza delle canzoni italiane, tramite YouTube - ascoltavo la musica

che aveva più visualizzazioni, quindi Fedez - o tramite diversi film. Il che ti porta

a conoscere questo o quell'altro artista. Prima di venire in Italia ascoltavo gli artisti

italiani super commerciali, poi quando sono venuta qua il mio artista preferito italiano

è Mahmood, e qualcuno direbbe che è commerciale, però per me i testi sono abbastanza diversi

e che sia più profondo di Fedez. Però, boh. Più che ad artisti, vado a canzoni, perché

c'era una canzone di Achille Lauro con un'altra ragazza, non mi ricordo il nome in questo

momento, che andava tanto settimane fa. Sì, ho capito quale. Non mi ricordo il titolo.

Carillon? Qualcosa del genere, mi piaceva tantissimo.

C'era una canzone dei thegiornalisti, quella che fa "ti mando un vocale", per due anni

di fila! Quindi è la stessa cosa, ascolta gli artisti

più commerciali in Italia, però sto più attenta al contenuto della canzone, perché

ovviamente ora riesco a capire, mentre prima no.

Per chi non mi conosce, io ho studiato italiano al liceo e poi ho fatto due settimane di scambio

in Italia nelle Marche, a Fano, ed era in quel periodo che sono diventata un po' più

attiva nella mia ricerca di musica italiana, per capire un po' la cultura italiana. Mi

mancava la lingua, questa è una parte fondamentale ovviamente, se ascolti una canzone senza conoscere

la lingua, vai solo sui suoni, e i suoni commerciali sono i suoni commerciali. Però quando capisci

un po' di più la cultura e la lingua, cambia un po'.

C'è anche da dire, che sarà un dispiacere per tanti italiani, lo so, che quando sono

arrivata qui ho iniziato ad ascoltare la musica neomelodica, anche questo per via delle cose

che guardavo, sono una grande amante di Gomorra, anche se non ho visto l'ultima stagione, le

ultime due stagioni... Vabbè, dettagli!

Esatto! Però quella serie mi aveva aperto un mondo, perché quella è una realtà italiana

che non vedi mai da fuori, è brutto, però è anche una realtà. Inoltre, essendo anche

afroamericana, da un mondo un po' simile, però non simile, potevo capire un po' il

punto di vista degli argomenti, in più i suoni per me erano interessanti.

Quando parliamo, per esempio, di trap qua a Milano, io noto che le persone che cantano

le canzoni trap seguono tutti questi temi che non esistono qui

Che non ci sono, sì. Copiano quello che dicono gli artisti americani,

che è un po' strano, anche se non sono una grande amante della trap americana, è comunque

gente che racconta la propria realtà, le loro esperienze, mentre qua è più un costume

e non sembra autentico. Ok, cantiamo la trap, ma qualcosa che racconta

quello che succede in Italia, a te come giovane italiano.

Quindi anche per questo ero attratta dal neomelodico, è completamente napoletano, è quella realtà.

Esatto, sì. Infatti, diciamo... Eh, allora c'è, come dire, un sentimento molto forte

in negativo nei confronti della musica neomelodica, perché innanzitutto è considerata da tutti

musica di Napoli (non musica italiana), i neomelodici possono essere solo napoletani,

non è che un milanese si mette a fare il neomelodico e purtroppo, spesso, questi cantanti

neomelodici sono legati a una realtà brutta. Di criminalità.

E per questo motivo secondo me è molto difficile esportarla al di fuori di Napoli. E non piace

al di fuori di Napoli. L'unico cantante che ha iniziato come neomelodico, ma vent'anni

fa, e che ha raggiunto il successo in tutta Italia è Gigi D'Alessio, lui è l'unico che

è riuscito a oltrepassare questa linea invalicabile del neomelodico ed è entrato nella musica

pop italiana. È un discorso interessante, perché poi la

musica neomelodica che ho sentito mi ha aperto un mondo sulla musica napoletana in generale,

perché non fanno solo quello. Anche loro hanno un rap che è proprio loro, dove raccontano

le loro storie e hanno Liberato, che non so neanche bene come descriverlo in un genere,

però diciamo pop con dei suoni molto nuovi. E quindi, almeno per me, Napoli è una delle

scene musicali più dinamiche in Italia e più autentiche, come ho detto già.

Ho avuto una discussione con alcuni dei miei followers sul fatto che agli italiani non

piace questo tipo di musica, che secondo me è interessante, perché se io penso alla

musica popolare di diversi paesi, è sempre così.

Se io penso al tipico intellettuale americano se ascolta, io ti dico che non lo ascolto,

non mi identifico con quella musica, però è quella la musica che va.

Per la musica popolare in America è sempre stato così, se tu pensi al rythm and blues

non era la musica mainstream, perché lo erano le canzoni religiose o le canzoni country

o quelle patriottiche, però questa cosa che cantavano i neri era una cosa che era molto

underground. Però poi è diventata popolare. Quindi penso che inizia sempre così e una

cosa molto simile alla neomelodica napoletana è la dancehall giamaicana, che è molto popolare

e famosa. Ma io da ragazza con una madre giamaicana, io non potevo mai ascoltare quella musica

in casa, perché i testi sono super volgari e grafici. Un giamaicano medio, sì, l'ascolta,

ma in modo diverso da come si ascolta all'estero e gli artisti giamaicani che sono più famosi

in questo genere sono quelli più volgari in assoluto. È interessante!

Io parlavo più del fatto che può essere esportato fuori dall'Italia, può essere interessante

per Napoli, considerare la musica come un prodotto. Come i coreani considerano la loro

musica. Tanti coreani conoscono il k-pop, lo ascoltano, però anche lì, non è che

i coreani ascoltano k-pop allo stesso modo degli stranieri. E penso che con tutto l'interesse

per l'Italia, soprattutto in America per l'Italia del sud, perché tanti degli italoamericani

vengono dal sud, può essere interessante dal punto di vista economico, del prodotto.

Stessa cosa con il Volo, che sono che non sono amatissimi in Italia, forse di più dopo

l'Eurovision e Sanremo, però quando a me piacevano nel 2012 e li mostravo ai miei amici

italiani, alla mia insegnante d'italiano, mi hanno detto: "Ma cos'è?", perché ascolti

questo? Sai che cosa c'è secondo me? Ovviamente loro

sono bravissimi e hanno un seguito anche qui in Italia. Però il problema, anche con l'esportare

la musica neomelodica, dal mio punto di vista, potrei dire una cavolata, però, reiteriamo

sempre gli stessi stereotipi all'estero sull'Italia. Alla fine i giovani di adesso non si identificano,

non è che tutti gli italiani si identificano con la musica classica, l'Opera e la musica

neomelodica, no? Quindi esportare questi due prodotti secondo me darebbe (un'idea costruita)

- che vabbè poi sono già esportati, con tutti i telefilm, eccetera.

E questa è l'ironia, non so se influirebbe sulla reputazione dell'Italia tanto quanto

gli italiani pensano, perché anche il mio fidanzato ha detto: "Io la neomelodica no,

non la epsorterei, non voglio che la gente pensa così dell'Italia", però quello che

dico io è: 1) la gente non capirebbe quello che dicono, 2) non penserebbero mai così

profondamente, non è che quando penso al raggaeton ho questi pensieri così profondi

sul Sud America, non penso che quando le persone sentono le canzoni dancehall hanno un'immagine

in testa della Giamaica. Forse un po' di più per hip hop e trap riguardo agli afroamericani,

però penso che ci sono più fattori che entrano in gioco quando parliamo degli stereotipi

e come si sono sviluppati, non penso che sia tutta colpa della musica hip hop che è diventata

virale all'estero. Più che altro dico che è un punto interessante

per motivi di soldi e per far sì che l'Italia rimanga rilevante in un certo senso, esportando

una musica che è contemporanea, perché è anche questo che se tu chiedi ad un americano,

a meno che non studino italiano e non abbiano rapporti più profondi con la cultura, diranno

che conoscono forse Andrea Bocelli. Mia madre ascoltava Andrea Bocelli!

È interessante anche il fatto che ci sono popolazioni a cui non interessa, però ci

sono altre popolazioni che sono tipo "no, no, dobbiamo proteggere a tutti i costi l'immagine

del Paese"! Sai perché secondo me? Perché alla fine

sì, parliamo di Italia come unico Paese, ma in realtà siamo venti teste, ogni regione

ha una testa pensante e ogni regione ha anche la sua identità, quindi magari a un italiano,

appunto, come il tuo ragazzo, delle Marche o della Lombardia non va di essere associato

o rappresentato da un certo tipo di musica che non lo rappresenta affatto. Quindi forse

è questo il motivo di tutto questo. Sarebbe interessante anche vedere se i napoletani

sono disposti ad esportare questa cosa, perché non so, vedo il mondo del neomelodico come

un mondo molto chiuso, però forse mi sbaglio, non lo so.

Io non saprei in assoluto, però trovo sempre molto interessante il feedback che ricevo

dal mio seguito, perché certo c'erano dei napoletani che dicevano che non ascoltano

il neomelodico, parla di criminalità e la malavita e mi mette in imbarazzo, poi c'erano

gli altri che dicevano che in realtà è una musica come tante altre, ci sono canzoni belle

e canzoni brutte e se non piace in Italia è perché è del sud. C'erano varie opinioni,

che secondo me è normale. Cerco sempre di entrare in queste discussioni

che mettono alla prova il pensiero comune, perché...

Perché no? E poi io nel mio cuore sono economista e quindi

guardo sempre queste cose. Soprattutto in questo momento, in cui vediamo tutti arrangiarsi

e reinventarsi, speriamo di viaggiare di nuovo presto, però il fatto che non possiamo dipendere

dal turismo e i settori tipici dell'Italia, dobbiamo iniziare ad essere un po' più creativi

e capire quali sono altri modi per far soldi, creare lavori, l'esportazione delle culture

l'ho sempre trovato molto interessante. In Italia, con anni e anni di storia, già

si esporta la cultura, però vedo sempre un pericolo nel focalizzarsi solo sul passato.

Penso che ogni cultura e ogni popolo deve sempre pensare a come può andare avanti.

Anche in generale nella cultura italiana io vedo questo grande orgoglio del passato, però

non vediamo nessun futuro, soprattutto la nostra generazione.

Questo pessimismo che c'è dilagante, ci sono degli italiani che dicono "che fa tutto schifo",

"all'estero è sempre meglio". Ecco, io non sono d'accordo con questa visione del mondo,

perché è ovvio che l'Italia è un paese come tanti altri paesi in cui ci sono cose

positive e cose negative, cioè, è innegabile, no? Non è che è tuto bello, no. È ovvio

che ci sono anche delle situazioni che vanno cambiate. L'italiano medio è profondamente

pessimista, non reagisce alla situazione che gli si presenta davanti. Quindi più che scappare,

bisognerebbe restare qui e cambiare le cose. Io sono d'accordo, non sarei qua se facesse

tutto schifo. Anzi, è interessante perché in America il pensiero è opposto, ovviamente

anche noi abbiamo tantissimi problemi e altre cose che vanno bene, però il primo pensiero

non è di evitare o scappare. Prima di venire in Italia per la prima volta, io pensavo che

l'America fosse tutto, che non c'era un fuori, se è così qua è peggio in tutti gli altri

posti. È stato quando sono uscita che ho visto che

ci sono diverse realtà, diversi contesti. Mentre qua in Italia io vedo che già i genitori

dicono ai figli di studiare o lavorare all'estero, è un approccio diverso. Però io sono completamente

d'accordo con te quando dici che ogni paese ha i punti di debolezza e i punti di forza,

non è assolutamente impossibile fare in Italia, perché se io sono riuscita a venire da fuori,

donna (l'Italia non è così ospitale a tutte le donne), nera (l'Italia non è un paese

che ama così tanto i neri), non ero ricca, non avevo raccomandazioni, però son riuscita

perché usavo la mia creatività per adattarmi alla situazione. E quindi penso che dobbiamo

spingere la gente ad avere una mentalità più sul fare, ed è quello che cerco di mettere

in tutti i miei contenuti. La vedo così, ovunque.

Sì, sono molto d'accordo, bisogna smettere di lamentarsi e cominciare a fare, avere un

po' più di spirito di iniziativa, forse. Che manca un po' a molti giovani, no? Che

aspettano il posto fisso. Anche se sto notando un cambiamento. Molti giovani che hanno passato

periodi lunghi all'estero, sono voluti andare fuori, hanno fatto la loro esperienza all'estero

e poi sentono un po' il bisogno di riportare le loro competenze qui in Italia. E queste

sono le due facce del Paese secondo me oggi. Ci sono quelli che sono pessimisti nell'animo,

non è che si può fare tanto in quel caso, alcuni si possono salvare, altri no. Altri

invece che tornano, anche quelli che restano qui, ci sono tanti giovani che vogliono fare,

dobbiamo solamente metterci insieme. Poca roba, un lavoro piccolo.

Beh se ci pensi alla fine il futuro dell'Italia siamo noi, quindi chi altro può farlo se

non noi? Penso tanto alle diverse culture, alla globalizzazione,

al passato, al futuro e per me la musica italiana è una grande spunto di pensiero, perché

mostra tutte le cose che abbiamo detto, il regionalismo, il racconto del passato rispetto

al futuro, però è anche interessante se parliamo delle influenze estere rispetto alla

musica locale. Tocca tanti argomenti interessanti diversi.

Io ti ringrazio tanto per aver accettato di fare questa chiacchierata con me. Anche per

dare un punto di vista diverso sulla situazione musicale in Italia.

Ovviamente lascerò tutti i link di Tia nella descrizione del video qui sotto, così voi

potete andare a guardare i suoi video, che sono molto interessanti e molto attuali.

Grazie ancora! Grazie!

Ciao!


Italian conversation about music with Tia Taylor (ita audio + subs) Italienisches Gespräch über Musik mit Tia Taylor (ita audio + subs) Italian conversation about music with Tia Taylor (ita audio + subs)

Ciao a tutti e bentornati sul mio canale! Oggi ho un'ospite con me, c'è Tia da Milano!

Ciao! Come va? Tutto bene, tu?

Abbastanza bene, dai. Si tira avanti.

Eh sì, l'unica cosa che si può fare a questo punto.

Allora, oggi volevo parlare con te di musica. Inizierei chiedendoti qual è il genere di Entonces, hoy quería hablarte de música. Empezaría preguntándote qué tipo de

musica che ascolti o quali sono i generi - ovviamente se ne hai più di uno che ti piace? música que escuchas o cuáles son los géneros, obviamente si tienes más de uno que te guste?

Banalmente ora dire pop, solo perché "pop" copre tante cose. Ovviamente se una canzone

va negli Stati Uniti, la sento e mi piace, la ascolto. Però sono anche molto dentro va a Estados Unidos, lo escucho y me gusta, lo escucho. Pero también me gusta mucho

il mondo dell'afrobeat, che sostanzialmente è il pop di diversi paesi del continente el mundo del afrobeat, que es básicamente el pop de diferentes países del continente

africano. Poi, ovviamente, se c'è una canzone che va in Italia, mi piace. Sono tutti generi Africano. Entonces, por supuesto, si hay una canción que va a Italia, me gusta. Son todos los géneros

diversi, però alla fine è musica pop di diverse popolazioni, diciamo. Poi ogni tanto

vado ad ascoltare vecchie playlist degli anni '70, '80, però se ci pensi anche quelle erano

le canzoni pop dell'epoca. Io dico che ascolto tutto e mi piacciono tanti generi diversi,

però secondo me è soprattutto pop, meno pop commerciale, però la musica popolare

del momento. Da quando vivi in Italia, ma forse dovremmo

dire a Milano - perché secondo me il fatto di essere a Milano influenza un po' i gusti

musicali, non so - i tuoi gusti sono cambiati oppure sono pressoché uguali a quando vivevi musical, no sé, tus gustos han cambiado o son casi los mismos que cuando vivías

negli Stati Uniti? Sono quasi uguali, ma gli artisti che ascolto

sono diversi, sia per quanto riguarda la musica italiana che americana. Quando ero piccola,

prima di venire qua, ascoltavo gli artisti molto commerciali tipo Kanye West, Rihanna,

Beyoncé, ascoltavo anche tanto Fedez. Avevo una playlist completa, dipendeva anche da

come sono venuta a conoscenza delle canzoni italiane, tramite YouTube - ascoltavo la musica

che aveva più visualizzazioni, quindi Fedez - o tramite diversi film. Il che ti porta

a conoscere questo o quell'altro artista. Prima di venire in Italia ascoltavo gli artisti

italiani super commerciali, poi quando sono venuta qua il mio artista preferito italiano

è Mahmood, e qualcuno direbbe che è commerciale, però per me i testi sono abbastanza diversi

e che sia più profondo di Fedez. Però, boh. Più che ad artisti, vado a canzoni, perché

c'era una canzone di Achille Lauro con un'altra ragazza, non mi ricordo il nome in questo

momento, che andava tanto settimane fa. Sì, ho capito quale. Non mi ricordo il titolo.

Carillon? Qualcosa del genere, mi piaceva tantissimo.

C'era una canzone dei thegiornalisti, quella che fa "ti mando un vocale", per due anni

di fila! Quindi è la stessa cosa, ascolta gli artisti

più commerciali in Italia, però sto più attenta al contenuto della canzone, perché

ovviamente ora riesco a capire, mentre prima no.

Per chi non mi conosce, io ho studiato italiano al liceo e poi ho fatto due settimane di scambio

in Italia nelle Marche, a Fano, ed era in quel periodo che sono diventata un po' più

attiva nella mia ricerca di musica italiana, per capire un po' la cultura italiana. Mi activo en mi investigación de la música italiana, para entender un poco la cultura italiana. Me

mancava la lingua, questa è una parte fondamentale ovviamente, se ascolti una canzone senza conoscere

la lingua, vai solo sui suoni, e i suoni commerciali sono i suoni commerciali. Però quando capisci

un po' di più la cultura e la lingua, cambia un po'.

C'è anche da dire, che sarà un dispiacere per tanti italiani, lo so, che quando sono También hay que decir que será una decepción para muchos italianos, lo sé, cuando estén

arrivata qui ho iniziato ad ascoltare la musica neomelodica, anche questo per via delle cose

che guardavo, sono una grande amante di Gomorra, anche se non ho visto l'ultima stagione, le

ultime due stagioni... Vabbè, dettagli!

Esatto! Però quella serie mi aveva aperto un mondo, perché quella è una realtà italiana

che non vedi mai da fuori, è brutto, però è anche una realtà. Inoltre, essendo anche que nunca se ve desde afuera, es feo, pero también es una realidad. Además, siendo también

afroamericana, da un mondo un po' simile, però non simile, potevo capire un po' il Afroamericano, de un mundo algo parecido, pero no parecido, pude entender el

punto di vista degli argomenti, in più i suoni per me erano interessanti.

Quando parliamo, per esempio, di trap qua a Milano, io noto che le persone che cantano Cuando hablamos, por ejemplo, de trap aquí en Milán, noto que la gente canta

le canzoni trap seguono tutti questi temi che non esistono qui

Che non ci sono, sì. Copiano quello che dicono gli artisti americani,

che è un po' strano, anche se non sono una grande amante della trap americana, è comunque

gente che racconta la propria realtà, le loro esperienze, mentre qua è più un costume

e non sembra autentico. Ok, cantiamo la trap, ma qualcosa che racconta

quello che succede in Italia, a te come giovane italiano.

Quindi anche per questo ero attratta dal neomelodico, è completamente napoletano, è quella realtà.

Esatto, sì. Infatti, diciamo... Eh, allora c'è, come dire, un sentimento molto forte

in negativo nei confronti della musica neomelodica, perché innanzitutto è considerata da tutti

musica di Napoli (non musica italiana), i neomelodici possono essere solo napoletani,

non è che un milanese si mette a fare il neomelodico e purtroppo, spesso, questi cantanti

neomelodici sono legati a una realtà brutta. Di criminalità. Los neomelódicos están ligados a una fea realidad. Crimen.

E per questo motivo secondo me è molto difficile esportarla al di fuori di Napoli. E non piace Y por eso, en mi opinión, es muy difícil exportarlo fuera de Nápoles. Y no les gusta

al di fuori di Napoli. L'unico cantante che ha iniziato come neomelodico, ma vent'anni fuera de Nápoles. El único cantante que comenzó como neomelódico, pero con veinte años.

fa, e che ha raggiunto il successo in tutta Italia è Gigi D'Alessio, lui è l'unico che hace, y quien ha logrado el éxito en toda Italia es Gigi D'Alessio, él es el único que

è riuscito a oltrepassare questa linea invalicabile del neomelodico ed è entrato nella musica

pop italiana. È un discorso interessante, perché poi la Pop italiano. Es un discurso interesante, porque entonces el

musica neomelodica che ho sentito mi ha aperto un mondo sulla musica napoletana in generale,

perché non fanno solo quello. Anche loro hanno un rap che è proprio loro, dove raccontano

le loro storie e hanno Liberato, che non so neanche bene come descriverlo in un genere, sus historias y tienen Liberato, que ni siquiera sé bien cómo describirlo en un género,

però diciamo pop con dei suoni molto nuovi. E quindi, almeno per me, Napoli è una delle

scene musicali più dinamiche in Italia e più autentiche, come ho detto già.

Ho avuto una discussione con alcuni dei miei followers sul fatto che agli italiani non

piace questo tipo di musica, che secondo me è interessante, perché se io penso alla

musica popolare di diversi paesi, è sempre così.

Se io penso al tipico intellettuale americano se ascolta, io ti dico che non lo ascolto, Si pienso en el típico intelectual estadounidense si escucha, les digo que no lo escucho,

non mi identifico con quella musica, però è quella la musica che va.

Per la musica popolare in America è sempre stato così, se tu pensi al rythm and blues

non era la musica mainstream, perché lo erano le canzoni religiose o le canzoni country

o quelle patriottiche, però questa cosa che cantavano i neri era una cosa che era molto

underground. Però poi è diventata popolare. Quindi penso che inizia sempre così e una

cosa molto simile alla neomelodica napoletana è la dancehall giamaicana, che è molto popolare

e famosa. Ma io da ragazza con una madre giamaicana, io non potevo mai ascoltare quella musica

in casa, perché i testi sono super volgari e grafici. Un giamaicano medio, sì, l'ascolta,

ma in modo diverso da come si ascolta all'estero e gli artisti giamaicani che sono più famosi

in questo genere sono quelli più volgari in assoluto. È interessante!

Io parlavo più del fatto che può essere esportato fuori dall'Italia, può essere interessante

per Napoli, considerare la musica come un prodotto. Come i coreani considerano la loro

musica. Tanti coreani conoscono il k-pop, lo ascoltano, però anche lì, non è che

i coreani ascoltano k-pop allo stesso modo degli stranieri. E penso che con tutto l'interesse

per l'Italia, soprattutto in America per l'Italia del sud, perché tanti degli italoamericani

vengono dal sud, può essere interessante dal punto di vista economico, del prodotto.

Stessa cosa con il Volo, che sono che non sono amatissimi in Italia, forse di più dopo Lo mismo con Il Volo, que es que no son muy populares en Italia, quizás más después.

l'Eurovision e Sanremo, però quando a me piacevano nel 2012 e li mostravo ai miei amici

italiani, alla mia insegnante d'italiano, mi hanno detto: "Ma cos'è?", perché ascolti

questo? Sai che cosa c'è secondo me? Ovviamente loro

sono bravissimi e hanno un seguito anche qui in Italia. Però il problema, anche con l'esportare

la musica neomelodica, dal mio punto di vista, potrei dire una cavolata, però, reiteriamo musique néomélodique, de mon point de vue, je pourrais dire des conneries, pourtant, on répète

sempre gli stessi stereotipi all'estero sull'Italia. Alla fine i giovani di adesso non si identificano,

non è che tutti gli italiani si identificano con la musica classica, l'Opera e la musica

neomelodica, no? Quindi esportare questi due prodotti secondo me darebbe (un'idea costruita)

- che vabbè poi sono già esportati, con tutti i telefilm, eccetera.

E questa è l'ironia, non so se influirebbe sulla reputazione dell'Italia tanto quanto Et c'est l'ironie, je ne sais pas si cela affecterait autant la réputation de l'Italie

gli italiani pensano, perché anche il mio fidanzato ha detto: "Io la neomelodica no,

non la epsorterei, non voglio che la gente pensa così dell'Italia", però quello che

dico io è: 1) la gente non capirebbe quello che dicono, 2) non penserebbero mai così

profondamente, non è che quando penso al raggaeton ho questi pensieri così profondi

sul Sud America, non penso che quando le persone sentono le canzoni dancehall hanno un'immagine

in testa della Giamaica. Forse un po' di più per hip hop e trap riguardo agli afroamericani,

però penso che ci sono più fattori che entrano in gioco quando parliamo degli stereotipi

e come si sono sviluppati, non penso che sia tutta colpa della musica hip hop che è diventata

virale all'estero. Più che altro dico che è un punto interessante

per motivi di soldi e per far sì che l'Italia rimanga rilevante in un certo senso, esportando

una musica che è contemporanea, perché è anche questo che se tu chiedi ad un americano,

a meno che non studino italiano e non abbiano rapporti più profondi con la cultura, diranno

che conoscono forse Andrea Bocelli. Mia madre ascoltava Andrea Bocelli!

È interessante anche il fatto che ci sono popolazioni a cui non interessa, però ci También es interesante que hay poblaciones a las que no les importa, pero hay

sono altre popolazioni che sono tipo "no, no, dobbiamo proteggere a tutti i costi l'immagine

del Paese"! Sai perché secondo me? Perché alla fine

sì, parliamo di Italia come unico Paese, ma in realtà siamo venti teste, ogni regione sí, estamos hablando de Italia como un solo país, pero en realidad somos veinte cabezas, cada región oui, nous parlons de l'Italie comme d'un seul pays, mais en réalité nous sommes vingt têtes, chaque région

ha una testa pensante e ogni regione ha anche la sua identità, quindi magari a un italiano, a une tête pensante et chaque région a aussi sa propre identité, alors peut-être pour un Italien,

appunto, come il tuo ragazzo, delle Marche o della Lombardia non va di essere associato

o rappresentato da un certo tipo di musica che non lo rappresenta affatto. Quindi forse

è questo il motivo di tutto questo. Sarebbe interessante anche vedere se i napoletani

sono disposti ad esportare questa cosa, perché non so, vedo il mondo del neomelodico come

un mondo molto chiuso, però forse mi sbaglio, non lo so.

Io non saprei in assoluto, però trovo sempre molto interessante il feedback che ricevo

dal mio seguito, perché certo c'erano dei napoletani che dicevano che non ascoltano

il neomelodico, parla di criminalità e la malavita e mi mette in imbarazzo, poi c'erano

gli altri che dicevano che in realtà è una musica come tante altre, ci sono canzoni belle

e canzoni brutte e se non piace in Italia è perché è del sud. C'erano varie opinioni,

che secondo me è normale. Cerco sempre di entrare in queste discussioni

che mettono alla prova il pensiero comune, perché...

Perché no? E poi io nel mio cuore sono economista e quindi

guardo sempre queste cose. Soprattutto in questo momento, in cui vediamo tutti arrangiarsi

e reinventarsi, speriamo di viaggiare di nuovo presto, però il fatto che non possiamo dipendere

dal turismo e i settori tipici dell'Italia, dobbiamo iniziare ad essere un po' più creativi

e capire quali sono altri modi per far soldi, creare lavori, l'esportazione delle culture

l'ho sempre trovato molto interessante. In Italia, con anni e anni di storia, già

si esporta la cultura, però vedo sempre un pericolo nel focalizzarsi solo sul passato.

Penso che ogni cultura e ogni popolo deve sempre pensare a come può andare avanti.

Anche in generale nella cultura italiana io vedo questo grande orgoglio del passato, però

non vediamo nessun futuro, soprattutto la nostra generazione.

Questo pessimismo che c'è dilagante, ci sono degli italiani che dicono "che fa tutto schifo",

"all'estero è sempre meglio". Ecco, io non sono d'accordo con questa visione del mondo,

perché è ovvio che l'Italia è un paese come tanti altri paesi in cui ci sono cose

positive e cose negative, cioè, è innegabile, no? Non è che è tuto bello, no. È ovvio des choses positives et négatives, c'est indéniable, non ? Ce n'est pas que tout est beau, non. C'est évident

che ci sono anche delle situazioni che vanno cambiate. L'italiano medio è profondamente

pessimista, non reagisce alla situazione che gli si presenta davanti. Quindi più che scappare, pessimistic, he does not react to the situation that presents itself to him. So more than running away,

bisognerebbe restare qui e cambiare le cose. Io sono d'accordo, non sarei qua se facesse

tutto schifo. Anzi, è interessante perché in America il pensiero è opposto, ovviamente

anche noi abbiamo tantissimi problemi e altre cose che vanno bene, però il primo pensiero

non è di evitare o scappare. Prima di venire in Italia per la prima volta, io pensavo che

l'America fosse tutto, che non c'era un fuori, se è così qua è peggio in tutti gli altri

posti. È stato quando sono uscita che ho visto che

ci sono diverse realtà, diversi contesti. Mentre qua in Italia io vedo che già i genitori

dicono ai figli di studiare o lavorare all'estero, è un approccio diverso. Però io sono completamente

d'accordo con te quando dici che ogni paese ha i punti di debolezza e i punti di forza,

non è assolutamente impossibile fare in Italia, perché se io sono riuscita a venire da fuori,

donna (l'Italia non è così ospitale a tutte le donne), nera (l'Italia non è un paese

che ama così tanto i neri), non ero ricca, non avevo raccomandazioni, però son riuscita

perché usavo la mia creatività per adattarmi alla situazione. E quindi penso che dobbiamo

spingere la gente ad avere una mentalità più sul fare, ed è quello che cerco di mettere

in tutti i miei contenuti. La vedo così, ovunque. in all my content. I see it like this, everywhere. en todo mi contenido. Lo veo así, en todas partes.

Sì, sono molto d'accordo, bisogna smettere di lamentarsi e cominciare a fare, avere un Sí, estoy muy de acuerdo, hay que dejar de quejarse y empezar a hacer, tener un

po' più di spirito di iniziativa, forse. Che manca un po' a molti giovani, no? Che

aspettano il posto fisso. Anche se sto notando un cambiamento. Molti giovani che hanno passato

periodi lunghi all'estero, sono voluti andare fuori, hanno fatto la loro esperienza all'estero

e poi sentono un po' il bisogno di riportare le loro competenze qui in Italia. E queste

sono le due facce del Paese secondo me oggi. Ci sono quelli che sono pessimisti nell'animo, son las dos caras del país en mi opinión hoy. Hay quienes son pesimistas de corazón,

non è che si può fare tanto in quel caso, alcuni si possono salvare, altri no. Altri

invece che tornano, anche quelli che restano qui, ci sono tanti giovani che vogliono fare,

dobbiamo solamente metterci insieme. Poca roba, un lavoro piccolo. we just have to get together. Little stuff, a little job.

Beh se ci pensi alla fine il futuro dell'Italia siamo noi, quindi chi altro può farlo se Well if you think about it in the end, the future of Italy is us, so who else can do it if

non noi? Penso tanto alle diverse culture, alla globalizzazione,

al passato, al futuro e per me la musica italiana è una grande spunto di pensiero, perché

mostra tutte le cose che abbiamo detto, il regionalismo, il racconto del passato rispetto

al futuro, però è anche interessante se parliamo delle influenze estere rispetto alla

musica locale. Tocca tanti argomenti interessanti diversi.

Io ti ringrazio tanto per aver accettato di fare questa chiacchierata con me. Anche per

dare un punto di vista diverso sulla situazione musicale in Italia.

Ovviamente lascerò tutti i link di Tia nella descrizione del video qui sotto, così voi

potete andare a guardare i suoi video, che sono molto interessanti e molto attuali.

Grazie ancora! Grazie!

Ciao!