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The Polyglot Dream, Dialects and accents of Italy

Dialects and accents of Italy

Il Bel Paese: lingue, dialetti e accenti

Unificata da poco più di un secolo e mezzo, l'Italia ha da sempre rappresentato un crocevia di popoli e culture diverse. Tale ricchezza si è riflessa anche e soprattutto in una straordinaria varietà dal punto di vista linguistico.

In un immaginario viaggio lungo lo Stivale, lo studente di italiano in visita nel nostro paese resterebbe sicuramente sorpreso: basta spostarsi di pochissimo per poter assaporare accenti e di dialetti molto diversi tra loro.

Già al tempo degli antichi romani la penisola italica era teatro di una straordinaria varietà linguistica: i suoi abitanti parlavano il latino , la lingua di Roma e dello Stato, il greco , nelle colonie greche del meridione della penisola, l'etrusco , lingua dall'origine incerta e ancora oggi non totalmente decifrata, e ancora altre lingue italiche apparentate a latino. Il latino, la lingua ufficiale, veniva così ad assumere un diverso sapore a seconda della provenienza geografica del parlante. Altri fattori hanno contribuito ad accentuare questa varietà linguistica: le invasioni della penisola da parte di popoli diversi (come i popoli germanici dell'Europa centrale, o ancora gli arabi stanziatisi in Sicilia) e il susseguirsi di varie dominazioni da parte di potenze straniere. Ciò che forse ha contribuito maggiormente a creare il mosaico linguistico italiano è stata la frammentazione del territorio in piccoli stati indipendenti , durata oltre un millennio (dalla caduta dell'Impero Romano all'unificazione avvenuta nel 1861). Questo ha fatto sì che le parlate popolari derivate dal latino – i cosiddetti volgari – potessero evolversi in maniera quasi indipendente in ciascun angolo del paese.

Il campanilismo e i dialetti

Al momento dell'unificazione, l'Italia poteva vantare una parlata distinta per ciascun borgo. L'italiano era conosciuto e parlato solo da una piccola minoranza istruita della popolazione. Il fattore linguistico rappresentava un elemento di identificazione con il posto di provenienza e, al tempo stesso, un elemento di contrasto con i borghi vicini. Dal punto di vista fisico, ogni agglomerato poteva identificarsi con il centro di riunione per eccellenza: la piazza, con la sua chiesa e il suo campanile. Da qui trae origine il fenomeno italiano del campanilismo , ossia l'attaccamento e la difesa incondizionata del dialetto, dell'accento e delle tradizioni del proprio luogo di origine, piccolo o grande che sia. La frammentazione linguistica dell'Italia è stata quindi incoraggiata e sostenuta anche da questo sentimento di attaccamento al proprio dialetto. In molte zone del paese, ancora fino alla generazione dei nostri nonni, il dialetto era l'unica lingua usata nella vita quotidiana, mentre l'italiano – spesso imparato in maniera approssimativa – rimaneva una lingua utilizzata solo in poche occasioni formali. Nel tempo, l'istruzione obbligatoria, i flussi migratori all'interno del paese e la nascita dei programmi televisivi hanno dato agli italiani una lingua comune nella quale comunicare. Al giorno d'oggi, i dialetti hanno perso parte del vigore di un tempo. Ciò non toglie che la maggior parte degli italiani conosca il dialetto della propria zona di origine almeno come lingua passiva. L'utilizzo del dialetto dipende da numerosi fattori . Viene ovviamente preferito in occasioni informali (in casa, con gli amici e conoscenti), rispetto a situazioni formali in cui l'italiano è d'obbligo. È maggiormente parlato nelle aree periferiche rispetto a quelle urbane ed è più vivo in alcune regioni (ad esempio Veneto e regioni meridionali) rispetto ad altre. Regioni come la Sardegna e il Friuli hanno fatto del proprio dialetto una vera e propria lingua legalmente riconosciuta e tutelata dallo Stato.

L'italiano e i suoi dialetti hanno un rapporto mutuo e simbiotico. Se da una parte l'italiano è presente in ogni dialetto, dall'altra ogni dialetto influenza il modo in cui l'italiano viene “vissuto” in ogni angolo dello stivale. Classificazione dei dialetti e influenza sull'italiano regionale I dialetti italiani possono essere suddivisi innanzitutto in tre macroaree: il Nord, il Centro e il Sud. La Toscana, dalle cui parlate deriva l'italiano standard , sembra sfuggire a questa classificazione e rappresentare un zona a sè stante. Queste macroaree presentano una grande differenziazione interna, ma sono comunque identificabili per la presenza di caratteristiche che le differenziano l'una dall'altra. Ad esempio, una delle caretteristiche comuni ai dialetti settentrionali è la presenza di due forme di pronomi personali, in maniera del tutto simile a quanto avviene in francese. La prima forma è la forma base del pronome personale, ed è detta forma libera perché utilizzabile liberamente nella frase (come nel caso dei pronomi francesi moi , toi , lui , etc.). La seconda forma, detta clitica , accompagna necessariamente il verbo e si usa solo con esso (come nel caso dei pronomi francesi je , tu , il , etc. Veneziano Francese

Iù, el va Lui, il va

Questo non avviene in italiano o nei dialetti centro meridionali.

Italiano Cosentino

Lui va Iddhu va

Le particolarità grammaticali dei vari dialetti possono influenzare l'italiano regionale , ossia l'italiano non standard parlato in una particolare regione o città. Accade spesso, infatti, che in contesti informali si ricorra a forme grammaticali che riproducono parola per parola quelle del proprio dialetto. Tali forme non vengono considerate corrette nella lingua standard.

Veneziano Italiano regionale Italiano standard

I me ga dito su Mi hanno detto su Mi hanno sgridato

O ancora:

Cosentino Italiano regionale Italiano standard

Trasa a seggia Entra la sedia Porta dentro la sedia

Lo studente straniero potrà forse apprezzare meglio le differenze fonetiche tra le varie regioni. Le differenze di accento tra le parlate di due centri abitati anche molto vicini possono essere sorprendentemente marcate.

Le differenze consistono sia un diverso modo in cui i suoni – consonanti e vocali – sono articolati, sia in una diversa impostazione della melodia della frase.

Uno degli esempi più conosciuti è la diversa realizzazione della <s> quando questa si trova tra due vocali. Nei dialetti e accenti settentrionali, tale suono viene sistematicamente reso come /z/, mentre in quelli centromeridionali come /s/. Nell'area toscana, invece, la realizzazione effettiva del suono non è predicibile, e va imparata parola per parola. Nord Centro-Sud Toscana

<fuso> /fuzo/ /fuso/ /fuzo/ (part. pass di “fondere”)

<fuso> /fuzo/ /fuso/ /fuso/ (strumento usato per filare) Alcune di queste paticolarità fonetiche arrivano a diventare un vero e proprio simbolo di un accento regionale: è il caso della <s> nell'accento campano, pronunciata /ʃ/ quando viene a trovarsi immediatamente prima di un'altra consonante (tranne /t/), o ancora della /r/ veneziana, pronunciata in una maniera molto caratteristica. Accento campano

Ho sbattuto un piede contro lo scoglio.

Lo scontrino è nella scatola sotto lo specchio. Accento veneto

Si è rotto il televisore grande che c'era in camera. L'importante è rimanere sereni, non ti preoccupare. Il dialetto e l'accento come veicolo di sentimenti Soppiantato nell'uso ufficiale dall'italiano, il dialetto è diventato la lingua dei sentimenti, la lingua in cui esprimere la vera essenza della propria persona e della propria cultura locale. Si parla in dialetto per rendere meglio il concetto, per arrivare a toccare le corde più profonde dell'animo dell'interlocutore. Un ruolo simile è svolto dall'italiano regionale, che è da un lato comprensibile – a volte con un po' di difficoltà – da chiunque, ma dall'altro carico di tutto il background culturale del posto di provenienza del parlante. La televisione, il cinema e il teatro hanno sfruttato pienamente tutte le possibilità offerte dal bagaglio linguistico italiano. Così sono nati personaggi stereotipati che rappresentano questa o quella città, col proprio accento e con tutti i riferimenti culturali che questo implica: il milanese totalmente preso dal proprio lavoro, il napoletano simpatico e burlone, il romano pieno di sé, etc.

Molti attori italiani hanno incentrato la propria espressione artistica sul dialetto o sull'accento. È qui d'obbligo citare il grande Massimo Troisi, col suo tipico accento dell'hinterland napoletano (più precisamente di San Giorgio a Cremano). Per il motivo opposto, l'italiano standard è la lingua in cui si esprimono normalmente i presentatori televisivi, i giornalisti della radio e della TV, etc. Ci sono situazioni e contesti in cui il dialetto o l'italiano regionale diventano indispensabili. Nel domandare un caffè al bar del proprio paese, nel salutare un amico per strada, un accento neutro – impostato artificialmente – risulterebbe fuori luogo e darebbe un'impressione di freddezza e distacco da parte di chi parla. A molti italiani sarà capitato di parlare al telefono con un familiare o un amico in presenza di estranei. In questo caso si tende ad evitare di parlare dialetto e a neutralizzare il proprio accento: l'interlocutore capirà immediamente che chi parla non si esprime liberamente. Si può quindi arrivare a dire che, in contesti particolari, la lingua standard può generare un senso di inadeguatezza, tanto in chi parla quanto in chi ascolta.

Conclusione

Nonostante la loro importanza storica, gli accenti regionali e – ancor di più – i dialetti sono spesso considerati delle forme espressive imperfette e poco eleganti.

Si tende a dimenticare che i cosidetti dialetti italiani sono forme espressive che derivano dal latino al pari dell'italiano e delle altre lingue romanze. L'uso del termine dialetto in riferimento alla realtà linguistica italiana è ambiguo e fuorviante: tale termine è infatti più appropriato per indicare varietà diverse della stessa lingua (ad esempio inglese britannico e statunitense, portoghese europeo e brasiliano, etc.). Quelli che in Italia vengono chiamati dialetti , invece, non sono varietà diverse della stessa lingua nazionale, bensì vere e proprie lingue a sé stanti, in nessun modo meno “perfette” dell'italiano. Riteniamo che la varietà linguistica del nostro paese sia un patrimonio da difendere e da promuovere.

Inoltre, essa non deve scoraggiare chi si accinge a studiare la nostra lingua. Allo studente straniero consigliamo di apprendere innanzitutto l'italiano standard: questo gli permetterà in seguito di apprezzare l'enorme espressività dei vari dialetti e accenti.


Dialects and accents of Italy Dialekte und Akzente in Italien Dialects and accents of Italy Dialectos y acentos de Italia Dialecten en accenten van Italië Dialectos e sotaques de Itália Dialekter och accenter i Italien

Il Bel Paese: lingue, dialetti e accenti The Bel Paese: languages, dialects and accents

Unificata da poco più di un secolo e mezzo, l’Italia ha da sempre rappresentato un crocevia di popoli e culture diverse. Unified for just over a century and a half, Italy has always represented a crossroads of different peoples and cultures. Tale ricchezza si è riflessa anche e soprattutto in una straordinaria varietà dal punto di vista linguistico. This wealth was reflected also and above all in an extraordinary variety from the linguistic point of view.

In un immaginario viaggio lungo lo Stivale, lo studente di italiano in visita nel nostro paese resterebbe sicuramente sorpreso: basta spostarsi di pochissimo per poter assaporare accenti e di dialetti molto diversi tra loro. In an imaginary journey along the boot, the Italian student visiting our country would certainly be surprised: just move a little to be able to savor accents and very different dialects. Dans un voyage imaginaire le long de la botte, l'étudiant italien visitant notre pays serait sûrement surpris: il suffit de bouger très peu pour pouvoir savourer des accents et des dialectes très différents.

Già al tempo degli antichi romani la penisola italica era teatro di una straordinaria varietà linguistica: i suoi abitanti parlavano  il latino , la lingua di Roma e dello Stato,  il greco , nelle colonie greche del meridione della penisola,  l’etrusco , lingua dall’origine incerta e ancora oggi non totalmente decifrata, e ancora altre  lingue italiche apparentate a latino. Already at the time of the ancient Romans, the Italian peninsula was the theater of an extraordinary linguistic variety: its inhabitants spoke Latin, the language of Rome and the State, the Greek, in the Greek colonies of the south of the peninsula, the Etruscan language from the uncertain origin and still today not totally deciphered, and still other Italic languages ​​related to Latin. Déjà à l'époque des anciens Romains, la péninsule italienne était le théâtre d'une extraordinaire variété linguistique: ses habitants parlaient le latin, la langue de Rome et l'État, le grec, dans les colonies grecques du sud de la péninsule, l'étrusque, une langue de origine incertaine et encore pas entièrement déchiffrée aujourd'hui, et encore d'autres langues italiques liées au latin. Il latino, la lingua ufficiale, veniva così ad assumere un diverso sapore a seconda della provenienza geografica del parlante. Latin, the official language, thus came to take on a different flavor depending on the geographical origin of the speaker. Le latin, langue officielle, en est donc venu à prendre une saveur différente selon l'origine géographique du locuteur. Altri fattori hanno contribuito ad accentuare questa varietà linguistica: le invasioni della penisola da parte di popoli diversi (come i popoli germanici dell’Europa centrale, o ancora gli arabi stanziatisi in Sicilia) e il susseguirsi di varie dominazioni da parte di potenze straniere. Other factors have contributed to accentuate this linguistic variety: the invasions of the peninsula by different peoples (like the Germanic peoples of central Europe, or the Arabs who settled in Sicily) and the succession of various dominations by foreign powers. D'autres facteurs ont contribué à accentuer cette diversité linguistique: les invasions de la péninsule par différents peuples (comme les peuples germaniques d'Europe centrale ou les Arabes installés en Sicile) et la succession de dominations diverses par des puissances étrangères. Ciò che forse ha contribuito maggiormente a creare il mosaico linguistico italiano è stata la  frammentazione del territorio  in  piccoli stati indipendenti , durata oltre un millennio (dalla caduta dell’Impero Romano all’unificazione avvenuta nel 1861). What perhaps contributed most to creating the Italian linguistic mosaic was the fragmentation of the territory into small independent states, which lasted over a millennium (from the fall of the Roman Empire to the unification of 1861). Ce qui a peut-être le plus contribué à la création de la mosaïque linguistique italienne est la fragmentation du territoire en petits États indépendants, qui a duré plus d'un millénaire (de la chute de l'Empire romain à l'unification en 1861). Questo ha fatto sì che le parlate popolari derivate dal latino – i cosiddetti  volgari  – potessero evolversi in maniera quasi indipendente in ciascun angolo del paese. This has meant that the popular Latin derivatives - the so-called vulgar ones - could evolve almost independently in each corner of the country.

Il campanilismo e i dialetti The parochialism and the dialects

Al momento dell’unificazione, l’Italia poteva vantare una parlata distinta per ciascun borgo. At the time of unification, Italy could boast a distinct speech for each village. L’italiano era conosciuto e parlato solo da una piccola minoranza istruita della popolazione. Italian was known and spoken only by a small, educated minority of the population. Il fattore linguistico rappresentava un elemento di identificazione con il posto di provenienza e, al tempo stesso, un elemento di contrasto con i borghi vicini. The linguistic factor represented an element of identification with the place of origin and, at the same time, an element of contrast with the neighboring villages. Dal punto di vista fisico, ogni agglomerato poteva identificarsi con il centro di riunione per eccellenza: la piazza, con la sua chiesa e il suo campanile. From a physical point of view, each agglomeration could identify itself with the meeting center par excellence: the square, with its church and its bell tower. Da qui trae origine il fenomeno italiano del  campanilismo , ossia l’attaccamento e la difesa incondizionata del dialetto, dell’accento e delle tradizioni del proprio luogo di origine, piccolo o grande che sia. From here originates the Italian phenomenon of parochialism, that is the attachment and unconditional defense of the dialect, of the accent and of the traditions of the place of origin, small or large. La frammentazione linguistica dell’Italia è stata quindi incoraggiata e sostenuta anche da questo sentimento di attaccamento al proprio dialetto. The linguistic fragmentation of Italy has therefore been encouraged and sustained also by this feeling of attachment to its own dialect. In molte zone del paese, ancora fino alla generazione dei nostri nonni, il dialetto era l’unica lingua  usata nella vita quotidiana, mentre l’italiano – spesso imparato in maniera approssimativa – rimaneva una lingua utilizzata solo in poche occasioni formali. In many areas of the country, even up to the generation of our grandparents, dialect was the only language used in everyday life, while Italian - often learned in an approximate manner - remained a language used only on a few formal occasions. Nel tempo, l’istruzione obbligatoria, i flussi migratori all’interno del paese e la nascita dei programmi televisivi hanno dato agli italiani una lingua comune nella quale comunicare. Over time, compulsory education, migration within the country and the birth of television programs have given Italians a common language in which to communicate. Al giorno d’oggi, i dialetti hanno perso parte del vigore di un tempo. Nowadays, dialects have lost some of the vigor of the past. Ciò non toglie che la maggior parte degli italiani conosca il dialetto della propria zona di origine almeno come lingua passiva. This does not mean that most Italians know the dialect of their area of ​​origin at least as passive language. L’utilizzo del dialetto dipende da  numerosi fattori . Viene ovviamente preferito in occasioni informali (in casa, con gli amici e conoscenti), rispetto a situazioni formali in cui l’italiano è d’obbligo. It is obviously preferred on informal occasions (at home, with friends and acquaintances), compared to formal situations in which Italian is a must. È maggiormente parlato nelle aree periferiche rispetto a quelle urbane ed è più vivo in alcune regioni (ad esempio Veneto e regioni meridionali) rispetto ad altre. It is more widely spoken in peripheral areas than in urban areas and is more alive in some regions (eg Veneto and southern regions) than others. Regioni come la Sardegna e il Friuli hanno fatto del proprio dialetto una vera e propria lingua legalmente riconosciuta e tutelata dallo Stato. Regions like Sardinia and Friuli have made their own dialect a true and proper language legally recognized and protected by the State.

L’italiano e i suoi dialetti hanno un rapporto mutuo e simbiotico. Italian and its dialects have a mutual and symbiotic relationship. Se da una parte l’italiano è presente in ogni dialetto, dall’altra ogni dialetto influenza il modo in cui l’italiano viene “vissuto” in ogni angolo dello stivale. If on the one hand Italian is present in every dialect, on the other every dialect influences the way in which Italian is "experienced" in every corner of the boot. Classificazione dei dialetti e influenza sull’italiano regionale Classification of dialects and influence on regional Italian I dialetti italiani possono essere suddivisi innanzitutto in tre macroaree: il Nord, il Centro e il Sud. The Italian dialects can first be divided into three macro-areas: the North, the Center and the South. La Toscana, dalle cui parlate deriva  l’italiano standard , sembra sfuggire a questa classificazione e rappresentare un zona a sè stante. Tuscany, from which you speak comes standard Italian, seems to escape this classification and represent an area in its own right. Queste macroaree presentano una grande differenziazione interna, ma sono comunque identificabili per la presenza di caratteristiche che le differenziano l’una dall’altra. These macroareas present a great internal differentiation, but they are nevertheless identifiable by the presence of characteristics that differentiate them from one another. Ad esempio, una delle caretteristiche comuni ai dialetti settentrionali è la presenza di due forme di pronomi personali, in maniera del tutto simile a quanto avviene in francese. For example, one of the common features of the northern dialects is the presence of two forms of personal pronouns, in a manner very similar to what happens in French. La prima forma è la forma base del pronome personale, ed è detta  forma libera  perché utilizzabile liberamente nella frase (come nel caso dei pronomi francesi moi ,  toi ,  lui , etc.). The first form is the basic form of the personal pronoun, and is called a free form because it can be used freely in the sentence (as in the case of the French pronouns moi, toi, lui, etc.). La seconda forma, detta  clitica , accompagna necessariamente il verbo e si usa solo con esso (come nel caso dei pronomi francesi  je ,  tu ,  il , etc. The second form, called clitica, necessarily accompanies the verb and is used only with it (as in the case of the French pronouns je, tu, il, etc. Veneziano Francese French Venetian

Iù, el va Lui, il va Iù, el va Lui, il va

Questo non avviene in italiano o nei dialetti centro meridionali. This does not happen in Italian or in central southern dialects.

Italiano Cosentino Italian Cosentino

Lui va Iddhu va He goes Iddhu va

Le particolarità grammaticali dei vari dialetti possono influenzare  l’italiano regionale , ossia l’italiano non standard parlato in una particolare regione o città. The grammatical peculiarities of the various dialects can influence regional Italian, ie non-standard Italian spoken in a particular region or city. Accade spesso, infatti, che in contesti informali si ricorra a forme grammaticali che riproducono parola per parola quelle del proprio dialetto. In fact, it often happens that in informal contexts we use grammatical forms that reproduce word by word those of their own dialect. Tali forme non vengono considerate corrette nella lingua standard. These forms are not considered correct in the standard language.

Veneziano Italiano regionale Italiano standard Venetian Italian Regional Italian Standard

I me ga dito su Mi hanno detto su Mi hanno sgridato They told me they told me they scolded me

O ancora: Or again:

Cosentino Italiano regionale Italiano standard Cosentino Italian regional Italian standard

Trasa a seggia Entra la sedia Porta dentro la sedia Trasa a seggia Enter the chair Bring the chair inside Toma la silla Entra en la silla Toma la silla adentro

Lo studente straniero potrà forse apprezzare meglio le differenze  fonetiche  tra le varie regioni. The foreign student may perhaps better appreciate the phonetic differences between the various regions. Le differenze di accento tra le parlate di due centri abitati anche molto vicini possono essere sorprendentemente marcate. The differences in accent between the spoken words of two inhabited centers also very close may be surprisingly marked.

Le differenze consistono sia un diverso modo in cui i suoni – consonanti e vocali – sono articolati, sia in una diversa impostazione della melodia della frase. The differences consist of both a different way in which the sounds - consonants and vowels - are articulated, and in a different setting of the phrase melody.

Uno degli esempi più conosciuti è la diversa realizzazione della <s> quando questa si trova tra due vocali. One of the best known examples is the different realization of ~~when it is between two vowels.~~ Nei dialetti e accenti settentrionali, tale suono viene sistematicamente reso come /z/, mentre in quelli centromeridionali come /s/. In the northern dialects and accents, this sound is systematically rendered as / z /, while in the central-southern ones as / s /. Nell’area toscana, invece, la realizzazione effettiva del suono non è predicibile, e va imparata parola per parola. In the Tuscan area, however, the actual realization of the sound is not predictable, and must be learned word by word. Nord Centro-Sud Toscana North Center-South Tuscany

<fuso> /fuzo/ /fuso/ /fuzo/ (part. / fuzo / / spindle / / fuzo / (detail pass di “fondere”) pass to "melt")

<fuso> /fuzo/ /fuso/ /fuso/ (strumento usato per filare) / fuzo / / spindle / / spindle / (tool used for spinning) Alcune di queste paticolarità fonetiche arrivano a diventare un vero e proprio simbolo di un accento regionale: è il caso della <s> nell’accento campano, pronunciata /ʃ/ quando viene a trovarsi immediatamente prima di un’altra consonante (tranne /t/), o ancora della /r/ veneziana, pronunciata in una maniera molto caratteristica. Some of these phonetic paticularities come to become a true symbol of a regional accent: it is the case of the ~~accent in Campania, pronounced / ʃ / when it is immediately before another consonant (except / t /), or still of the / r / venetian, pronounced in a very characteristic way.~~ Accento campano Campania accent

Ho sbattuto un piede contro lo scoglio. I hit my foot against the rock. Golpeé mi pie en la roca.

Lo scontrino è nella scatola sotto lo specchio. The receipt is in the box under the mirror. Accento veneto Venetian accent

Si è rotto il televisore grande che c’era in camera. The big TV in the room broke. L’importante è rimanere sereni, non ti preoccupare. The important thing is to stay calm, don't worry. Il dialetto e l’accento come veicolo di sentimenti The dialect and the accent as a vehicle of feelings Soppiantato nell’uso ufficiale dall’italiano, il dialetto è diventato la lingua dei sentimenti, la lingua in cui esprimere la vera essenza della propria persona e della propria cultura locale. Replaced in official use by Italian, the dialect has become the language of feelings, the language in which to express the true essence of one's person and local culture. Si parla in dialetto per rendere meglio il concetto, per arrivare a toccare le corde più profonde dell’animo dell’interlocutore. We speak in dialect to make the concept better, to get to touch the deepest chords of the interlocutor's soul. Un ruolo simile è svolto dall’italiano regionale, che è da un lato comprensibile – a volte con un po' di difficoltà – da chiunque, ma dall’altro carico di tutto il background culturale del posto di provenienza del parlante. A similar role is played by regional Italian, which is on the one hand understandable - sometimes with a little difficulty - by anyone, but on the other hand charged with the whole cultural background of the speaker's place of origin. La televisione, il cinema e il teatro hanno sfruttato pienamente tutte le possibilità offerte dal bagaglio linguistico italiano. Television, cinema and theater have fully exploited all the possibilities offered by the Italian linguistic background. Così sono nati personaggi stereotipati che rappresentano questa o quella città, col proprio accento e con tutti i riferimenti culturali che questo implica: il milanese totalmente preso dal proprio lavoro, il napoletano simpatico e burlone, il romano pieno di sé, etc. Thus were born stereotyped characters who represent this or that city, with their own accent and with all the cultural references that this implies: the Milanese totally taken from his work, the nice Neapolitan and prankster, the Roman full of himself, etc.

Molti attori italiani hanno incentrato la propria espressione artistica sul dialetto o sull’accento. Many Italian actors have focused their artistic expression on dialect or accent. È qui d’obbligo citare il grande Massimo Troisi, col suo tipico accento dell’hinterland napoletano (più precisamente di San Giorgio a Cremano). It is a must here to mention the great Massimo Troisi, with his typical accent of the Neapolitan hinterland (more precisely of San Giorgio a Cremano). Per il motivo opposto, l’italiano standard è la lingua in cui si esprimono normalmente i presentatori televisivi, i giornalisti della radio e della TV, etc. For the opposite reason, standard Italian is the language in which TV presenters, radio and TV journalists, etc. normally express themselves. Ci sono situazioni e contesti in cui il dialetto o l’italiano regionale diventano indispensabili. Nel domandare un caffè al bar del proprio paese, nel salutare un amico per strada, un accento neutro – impostato artificialmente – risulterebbe fuori luogo e darebbe un’impressione di freddezza e distacco da parte di chi parla. When asking for a coffee at the bar in your country, in greeting a friend on the street, a neutral accent - artificially set - would be out of place and would give an impression of coldness and detachment on the part of the speaker. A molti italiani sarà capitato di parlare al telefono con un familiare o un amico in presenza di estranei. Many Italians will have happened to speak on the phone with a family member or friend in the presence of strangers. In questo caso si tende ad evitare di parlare dialetto e a neutralizzare il proprio accento: l’interlocutore capirà immediamente che chi parla non si esprime liberamente. In this case, there is a tendency to avoid speaking dialect and to neutralize one's accent: the interlocutor will immediately understand that the speaker does not express himself freely. Si può quindi arrivare a dire che, in contesti particolari, la lingua standard può generare un senso di inadeguatezza, tanto in chi parla quanto in chi ascolta. It can therefore be said that, in particular contexts, the standard language can generate a sense of inadequacy, both in the speaker and in the listener.

Conclusione

Nonostante la loro importanza storica, gli accenti regionali e – ancor di più – i dialetti sono spesso considerati delle forme espressive imperfette e poco eleganti. Despite their historical importance, regional accents and - even more so - dialects are often considered imperfect and inelegant forms of expression.

Si tende a dimenticare che i cosidetti  dialetti  italiani sono forme espressive che derivano dal latino al pari dell’italiano e delle altre lingue romanze. L’uso del termine  dialetto  in riferimento alla realtà linguistica italiana è ambiguo e fuorviante: tale termine è infatti più appropriato per indicare varietà diverse della stessa lingua (ad esempio inglese britannico e statunitense, portoghese europeo e brasiliano, etc.). The use of the term dialect in reference to the Italian linguistic reality is ambiguous and misleading: this term is in fact more appropriate to indicate different varieties of the same language (for example British and American English, European and Brazilian Portuguese, etc.). Quelli che in Italia vengono chiamati  dialetti , invece,  non  sono varietà diverse della stessa lingua nazionale, bensì vere e proprie lingue a sé stanti, in nessun modo meno “perfette” dell’italiano. What are called dialects in Italy, however, are not different varieties of the same national language, but real languages in their own right, in no way less "perfect" than Italian. O que na Itália são chamados de dialetos, no entanto, não são variedades diferentes da mesma língua nacional, mas línguas reais por si mesmas, de modo algum menos "perfeitas" do que o italiano. Riteniamo che la varietà linguistica del nostro paese sia un patrimonio da difendere e da promuovere. We believe that the linguistic variety of our country is a heritage to be defended and promoted.

Inoltre, essa non deve scoraggiare chi si accinge a studiare la nostra lingua. Furthermore, it should not discourage anyone who is going to study our language. Allo studente straniero consigliamo di apprendere innanzitutto l’italiano standard: questo gli permetterà in seguito di apprezzare l’enorme espressività dei vari dialetti e accenti. We recommend that the foreign student first learn standard Italian: this will allow him to appreciate the enormous expressiveness of the various dialects and accents.