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Più Uno (canale YouTube), MINIMALISMO: il reale VANTAGGIO del buttare cose

MINIMALISMO: il reale VANTAGGIO del buttare cose

Adesso provo il minimalismo, dai sta male, provo il minimalismo, provo a buttarvi le cose, ci sono le cose che mi fanno star male, quando in realtà...

Ti butto o non ti butto?

Questo è il problema.

Minimalismo, no?

Oggi, come al solito, voglio parlare di qualcosa di controintuitivo.

Questa conversazione è stata stimolata da Vlad, un certo Vlad che mi ha scritto su Instagram,

a seguito di aver visto i miei video sul minimalismo, e mi ha detto...

Insomma, mi ha posto le riflessioni nella sua vita, se era o non era minimalista, su quello che stava buttando.

Così abbiamo parlato a lungo, e mi ha un attimo raccontato di sé, della sua vita, di quello che fa.

E poi alla fine mi diceva sempre, guarda, questo non lo butto, questo non riesco a buttarlo, questo non riesco, ma per te devo buttarlo, non devo buttarlo.

E rispondendo a Vlad, quindi cercando di trasmettergli il mio concetto di minimalismo, sono inceppato su un'idea che si è concretizzata in maniera perfetta, in un concetto.

In questo video voglio condividere con voi l'idea che è emersa, dopo la chiacchierata, che ho portato avanti con questo misterioso Vlad.

E quindi...

Nulla.

Let's go.

Cari amici minimalisti, la questione è sempre questa.

Quando uno si approccia al minimalismo, cerca sempre di buttare via tante cose, no?

Allora uno incomincia, che bello, mi sono sbarazzato di questo, poi mi sono sbarazzato di quest'altro.

E diventa quasi patologico, se vogliamo, in una prima fase, buttar via quello che ci capita sotto mano.

Alcuni, che non interiorizzano, esposto in maniera talebana questo movimento minimalista, si ritrova a buttar via tutto, anche cose che non sono sue.

La mamma, dove hai messo il piattello buttato?

Come me lo hai buttato?

Che casino, guarda.

Questo è quello che in un altro video ho definito comportamento mini scimmiettista.

Ve lo lascio qua o qua.

E mi raccomando, non essere un mini scimmiettista.

Detto questo, il mini scimmiettista è una persona che fa le cose perché vede un'altra persona che le fa,

ah, devo buttar via questo, allora lo faccio questo, allora lo faccio...

Allora il problema è molto, molto più complesso di un semplice sbarazzarsi di ciò che non porta valore e tenere quello...

Cioè sì, alla fine è quello, però non è tanto il fatto di buttar via l'oggetto, ma un'altra cosa.

Il minimalismo ti aiuta non tanto per l'oggetto che butti, ma per la domanda che ti fai prima di buttarlo.

La ripeto, eh.

Il minimalismo non ti aiuta tanto per l'oggetto che butti, ma la domanda che ti fai per buttarlo.

Perché il minimalismo, cari mannaggia, non è altro che un processo di consapevolezza, intenzionalità.

Tu fai qualcosa solo perché hai intenzione di farlo.

E il vero vantaggio del minimalismo non è poi avere magari...

Sì, questo è un vantaggio, quello di essere più ordinati, hai meno cose, meno cose da fare, più tempo libero per te, hai più chiarezza...

Ma il vero vantaggio che io trovo che sia un vantaggio non equiparabile ad altri, è quello di farti fare le domande giuste, cose che ti portano valore.

E' quella, non tanto poi che lo butti, è il fatto che trovi intenzionalità su ciò che veramente crea valore nella tua vita.

E la cosa è ben diversa, eh.

Tante persone si concentrano sull'output.

Tante persone si concentrano su quello che accade alla fine.

Quando in realtà bisogna concentrarsi sul processo di mezzo.

Sul ragionare in modo intenzionale su ciò che effettivamente è un valore per noi.

Ed è questo, cari mannaggia, uno dei più grandi vantaggi del minimalismo.

E questo vale anche per le cose che compriamo.

Non è tanto di non comprare nuove cose, ma ogni volta che introduciamo qualcosa nella nostra vita, che sia materiale, che sia immateriale, che sia anche un pensiero...

E se non l'avete visto, vi lascio qua minimalismo applicato ai pensieri.

Ragioniamoci.

La cosa importante del minimalismo non è tanto il fatto di non comprarlo o non sposare questo pensiero.

Ma è il fatto di chiedersi, ma effettivamente ha valore nella mia vita?

E quindi dicendo ha valore nella mia vita, questa domanda scaturisce, è cascata mille altre domande.

Magari metti in dubbio il percorso professionale che stai facendo.

Magari metti in dubbio una relazione tossica.

Magari metti in dubbio dei tuoi comportamenti che non sopportano la persona che vuoi effettivamente essere.

E questo è il vantaggio segreto del minimalismo.

Perché segreto? Perché ci si concentra sempre nel buttare e fa così, ma è la domanda.

Le domande.

Allora, penso che sia stato Tony Robbins il primo ad aver detto questa cosa, che la qualità della nostra vita è direttamente proporzionale alla qualità delle nostre domande.

Io non credo che ci sia un buon coach che ti in qualche modo spari in faccia la realtà.

Il buon coach, la buona persona, il buon mentore è una persona che ti fa porre le giuste domande.

Poi siamo noi dentro a scoprire le risposte, a capirci meglio, ad essere più intenzionali e vivere con più valore.

Perché una volta che noi abbiamo più valore, riusciamo a erogare più valore.

Questo però è un concetto filosofico che esula un po' la finalità pratica e pragmatica che voleva avere questo video.

Che se vogliamo riassumiamo così, in una frase.

Quando buttiamo via delle cose, quando ci sbarazziamo di qualcosa, di qualche pensiero, di qualche oggetto materiale,

il vero valore non sta tanto nel non avere più quell'oggetto, ma la domanda che ci siamo fatti a monte dallo sbarazzarci.

È quella che crea consapevolezza, intenzionalità in noi, dentro le nostre testoline, e ci fa vivere meglio.

Ecco perché storco il naso quando vedo quei video, 100 cose che non compro più, 1000 cose che non compro più, piuttosto che 7, 5, 6, ma...

Perché in realtà non è tanto il contenuto in sé che può essere utile a persone che si avvicinano al minimalismo e danno un'idea,

ma sono le persone che magari mal interpretano un percorso, lo vedono come una cosa, come un altro hack, un'altra scorciatoia per avere di più.

Adesso provo il minimalismo, dai sto male, provo il minimalismo, provo a buttare via le cose, sì sì sono le cose che mi fanno star male.

Quando in realtà il male proviene da dentro, da un qualcosa che bisogna andare a scoprire, ad indagare, facendosi domande e essendo più intenzionali e consapevoli.

Lo so che ho abusato di queste parole.

Se avessi un euro per ogni volta che ho detto minimalismo, intenzionalità e consapevolezza in questo canale, a quest'ora sarei ricchissimo.

Detto questo, mia carina mannaggia, se questo concetto risuona con voi e volete condividere quali sono state le domande che vi siete fatti,

sono contentissimo di leggerle nei commenti perché io voglio parlare con voi, non a voi.

Quindi mi raccomando, commentate, se volete supportarmi sarebbe fantastico, iscrivetevi al canale, mettete un like, un commento, qualsiasi cosa.

Per oggi è tutto, con affetto e speranza.

Ciao mannaggia.


MINIMALISMO: il reale VANTAGGIO del buttare cose MINIMALISMUS: der wahre NUTZEN des Wegwerfens von Dingen MINIMALISM: the real BENEFIT of throwing things away. MINIMALIZM: prawdziwa KORZYŚĆ z wyrzucania rzeczy MINIMALISMO: a verdadeira VANTAGEM de deitar coisas fora МИНИМАЛИЗМ: реальная польза от выбрасывания вещей 极简主义:扔掉东西的真正优势

Adesso provo il minimalismo, dai sta male, provo il minimalismo, provo a buttarvi le cose, ci sono le cose che mi fanno star male, quando in realtà...

Ti butto o non ti butto?

Questo è il problema.

Minimalismo, no?

Oggi, come al solito, voglio parlare di qualcosa di controintuitivo.

Questa conversazione è stata stimolata da Vlad, un certo Vlad che mi ha scritto su Instagram,

a seguito di aver visto i miei video sul minimalismo, e mi ha detto...

Insomma, mi ha posto le riflessioni nella sua vita, se era o non era minimalista, su quello che stava buttando.

Così abbiamo parlato a lungo, e mi ha un attimo raccontato di sé, della sua vita, di quello che fa.

E poi alla fine mi diceva sempre, guarda, questo non lo butto, questo non riesco a buttarlo, questo non riesco, ma per te devo buttarlo, non devo buttarlo.

E rispondendo a Vlad, quindi cercando di trasmettergli il mio concetto di minimalismo, sono inceppato su un'idea che si è concretizzata in maniera perfetta, in un concetto.

In questo video voglio condividere con voi l'idea che è emersa, dopo la chiacchierata, che ho portato avanti con questo misterioso Vlad.

E quindi...

Nulla.

Let's go.

Cari amici minimalisti, la questione è sempre questa.

Quando uno si approccia al minimalismo, cerca sempre di buttare via tante cose, no?

Allora uno incomincia, che bello, mi sono sbarazzato di questo, poi mi sono sbarazzato di quest'altro.

E diventa quasi patologico, se vogliamo, in una prima fase, buttar via quello che ci capita sotto mano.

Alcuni, che non interiorizzano, esposto in maniera talebana questo movimento minimalista, si ritrova a buttar via tutto, anche cose che non sono sue.

La mamma, dove hai messo il piattello buttato?

Come me lo hai buttato?

Che casino, guarda.

Questo è quello che in un altro video ho definito comportamento mini scimmiettista.

Ve lo lascio qua o qua.

E mi raccomando, non essere un mini scimmiettista.

Detto questo, il mini scimmiettista è una persona che fa le cose perché vede un'altra persona che le fa,

ah, devo buttar via questo, allora lo faccio questo, allora lo faccio...

Allora il problema è molto, molto più complesso di un semplice sbarazzarsi di ciò che non porta valore e tenere quello...

Cioè sì, alla fine è quello, però non è tanto il fatto di buttar via l'oggetto, ma un'altra cosa.

Il minimalismo ti aiuta non tanto per l'oggetto che butti, ma per la domanda che ti fai prima di buttarlo.

La ripeto, eh.

Il minimalismo non ti aiuta tanto per l'oggetto che butti, ma la domanda che ti fai per buttarlo.

Perché il minimalismo, cari mannaggia, non è altro che un processo di consapevolezza, intenzionalità.

Tu fai qualcosa solo perché hai intenzione di farlo.

E il vero vantaggio del minimalismo non è poi avere magari...

Sì, questo è un vantaggio, quello di essere più ordinati, hai meno cose, meno cose da fare, più tempo libero per te, hai più chiarezza...

Ma il vero vantaggio che io trovo che sia un vantaggio non equiparabile ad altri, è quello di farti fare le domande giuste, cose che ti portano valore.

E' quella, non tanto poi che lo butti, è il fatto che trovi intenzionalità su ciò che veramente crea valore nella tua vita.

E la cosa è ben diversa, eh.

Tante persone si concentrano sull'output.

Tante persone si concentrano su quello che accade alla fine.

Quando in realtà bisogna concentrarsi sul processo di mezzo.

Sul ragionare in modo intenzionale su ciò che effettivamente è un valore per noi.

Ed è questo, cari mannaggia, uno dei più grandi vantaggi del minimalismo.

E questo vale anche per le cose che compriamo.

Non è tanto di non comprare nuove cose, ma ogni volta che introduciamo qualcosa nella nostra vita, che sia materiale, che sia immateriale, che sia anche un pensiero...

E se non l'avete visto, vi lascio qua minimalismo applicato ai pensieri.

Ragioniamoci.

La cosa importante del minimalismo non è tanto il fatto di non comprarlo o non sposare questo pensiero.

Ma è il fatto di chiedersi, ma effettivamente ha valore nella mia vita?

E quindi dicendo ha valore nella mia vita, questa domanda scaturisce, è cascata mille altre domande.

Magari metti in dubbio il percorso professionale che stai facendo.

Magari metti in dubbio una relazione tossica.

Magari metti in dubbio dei tuoi comportamenti che non sopportano la persona che vuoi effettivamente essere.

E questo è il vantaggio segreto del minimalismo.

Perché segreto? Perché ci si concentra sempre nel buttare e fa così, ma è la domanda.

Le domande.

Allora, penso che sia stato Tony Robbins il primo ad aver detto questa cosa, che la qualità della nostra vita è direttamente proporzionale alla qualità delle nostre domande.

Io non credo che ci sia un buon coach che ti in qualche modo spari in faccia la realtà.

Il buon coach, la buona persona, il buon mentore è una persona che ti fa porre le giuste domande.

Poi siamo noi dentro a scoprire le risposte, a capirci meglio, ad essere più intenzionali e vivere con più valore.

Perché una volta che noi abbiamo più valore, riusciamo a erogare più valore.

Questo però è un concetto filosofico che esula un po' la finalità pratica e pragmatica che voleva avere questo video.

Che se vogliamo riassumiamo così, in una frase.

Quando buttiamo via delle cose, quando ci sbarazziamo di qualcosa, di qualche pensiero, di qualche oggetto materiale,

il vero valore non sta tanto nel non avere più quell'oggetto, ma la domanda che ci siamo fatti a monte dallo sbarazzarci.

È quella che crea consapevolezza, intenzionalità in noi, dentro le nostre testoline, e ci fa vivere meglio.

Ecco perché storco il naso quando vedo quei video, 100 cose che non compro più, 1000 cose che non compro più, piuttosto che 7, 5, 6, ma...

Perché in realtà non è tanto il contenuto in sé che può essere utile a persone che si avvicinano al minimalismo e danno un'idea,

ma sono le persone che magari mal interpretano un percorso, lo vedono come una cosa, come un altro hack, un'altra scorciatoia per avere di più.

Adesso provo il minimalismo, dai sto male, provo il minimalismo, provo a buttare via le cose, sì sì sono le cose che mi fanno star male.

Quando in realtà il male proviene da dentro, da un qualcosa che bisogna andare a scoprire, ad indagare, facendosi domande e essendo più intenzionali e consapevoli.

Lo so che ho abusato di queste parole.

Se avessi un euro per ogni volta che ho detto minimalismo, intenzionalità e consapevolezza in questo canale, a quest'ora sarei ricchissimo.

Detto questo, mia carina mannaggia, se questo concetto risuona con voi e volete condividere quali sono state le domande che vi siete fatti,

sono contentissimo di leggerle nei commenti perché io voglio parlare con voi, non a voi.

Quindi mi raccomando, commentate, se volete supportarmi sarebbe fantastico, iscrivetevi al canale, mettete un like, un commento, qualsiasi cosa.

Per oggi è tutto, con affetto e speranza.

Ciao mannaggia.