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Più Uno (canale YouTube), Minimalismo come iniziare - documentario minimalismo Parte 2

Minimalismo come iniziare - documentario minimalismo Parte 2

Minimalismo e felicità. In questo video vi spiego quando ho effettivamente scoperto che il minimalismo può donare felicità

e di come, ad avermelo insegnato, è stato un parente molto alla lontana che proveniva dalla Grecia.

Mi raccomando, guarda il video fino alla fine perché negli ultimi minuti ci sono parecchie risposte e pensieri

che ti possono far capire perché il minimalismo è così potente.

Ok, da dove incominciare? Ecco.

Partiamo da 5 anni fa, quando passavo ore intere davanti ad Amazon a mettere nel carrello da padelle antiaderenti

per i miei pancake low fat a dalle lampade che effettivamente non ho mai utilizzato in vita mia.

Passavo letteralmente ore a mettere nelle liste d'acquisto questi oggetti.

Insomma facevo delle vere e proprie maratone. Questo, più o meno, era il ragionamento che andava avanti nel mio cervello.

Eh ma questo oggetto mi serve. Ecco perché non riuscivo.

Beh dai me lo merito anche se lo userò 4 volte l'anno. Mi serve.

Ok ogni tanto ne dovrò pur coccolare no?

Eh ecco, sì sì sì, è questo il motivo per cui ancora non riesco a fare X.

Insomma mi raccontavo una marea di cazzate che si propagavano come onde in un mare in burrasca.

E indovina un po' quando iniziavano queste maratone?

Sì, quando ero stanco, magari demoralizzato, triste, un po' depresso.

Era come se l'acquisto fosse l'iniezione di un surrogato di droga che potesse farmi sentire un po' meno uno schifo

in questa complessità di mondo in cui ci troviamo.

Difatti, come ci dice qualche cervello nel campo delle neuroscienze,

quando acquistiamo qualcosa i livelli delle sostanze che ci fanno sentire bene nel cervello vanno alle stelle.

Ok, ecco uno schema.

Questo è il livello di soddisfazione normale nella vita.

Ci sono alti e ci sono bassi. Alti e bassi, alti e bassi.

Invece di accettare che questo è normale, avere appunto queste montagne russe,

cerchiamo tramite un acquisto di mantenerli sempre alti, soprattutto dopo un momento no.

E questo in piccola è il meccanismo fisiologico che sottende qualsiasi tipo di dipendenza.

Ma torniamo a me.

Il fondo l'ho toccato quando un po' ..., stando un po' triste, sono andato su Amazon

e ho pensato bene di comprare una macchina del fumo perché mi sembrava la cosa giusta da fare.

Conseguentemente, ad aver acquistato questi oggetti dopo un flusso iniziale di dopamina,

sembrava che i livelli tornassero alla normalità.

Cioè tutti quegli oggetti che avevo non solo non erano più fonte di gioia,

ma aumentavano il grado di complessità nella mia vita, facendomi sentire peggio.

E questo è un concetto ben noto che va sotto il nome di sopraffazione materiale.

Ok, lo ammetto, me lo sono appena inventato questo termine.

Ma diavolo, esistono milioni di persone online che descrivono questa sensazione,

ovvero quella di sentirsi posseduti dai propri oggetti,

e non trovare un nome a questo concetto dopo 20 minuti di ricerca per questo video

mi dava un nervoso pazzesco.

Quindi mi sono detto, ok, inventiamocelo.

Sopraffazione materiale.

Uno, suona bene.

Due, descrive perfettamente la condizione.

E tre, posso raccontarlo nel video?

Essere magari un po' più divertente?

Andata.

Insomma, il concetto di base del minimalismo

è che ogni oggetto che possediamo introduce un grado di complessità nelle nostre vite.

Arriviamo ad un punto in cui abbiamo un sacco di cose che in realtà non possediamo,

ma sono loro a possedere noi.

Prendiamo ad esempio i vostri indumenti.

Questo è un esempio molto utilizzato nel minimalismo.

Facciamo una scommessa.

Commetto che più o meno avete utilizzato solo il 20% di tutti gli indumenti,

ovvero quelli che vi stanno meglio.

Tornando al concetto generale,

quante delle cose che possedete utilizzate davvero?

La triste risposta nella maggior parte dei casi è il triste 20%.

La maggior parte delle cose che possedevo non solo non venivano utilizzate,

ma mi creavano effettivamente un peso.

Perché quando riordinavo la mia camera o il mio studio,

perché magari avevo bisogno di un ambiente pulito e ordinato per lavorare e creare meglio,

vedevo un sacco di oggetti, li osservavo e mi dicevo,

mh, questo dove lo metto? Lo butto?

E subito, ma che sei matto che lo butti?

Ma dai, dai, ti potrà servire.

Dove lo metto? Dove lo metto?

E grazie a questo pensiero, ogni volta che riordinavo,

c'era ancora più confusione di prima,

dovuto a questo processo mentale che mi faceva consumare energie cognitive ed emozionali.

Quello che non capivo era uno dei pilastri del minimalismo.

Quindi, se volete diventare minimalisti, aprite bene le orecchie.

Decidere di non buttare un oggetto che non crea valore,

significa togliere importanza ad un oggetto che effettivamente lo crea.

Il famoso valore.

Se in studio avete 100 libri, alcuni comprati, alcuni regalati, alcuni presi in giro per casa,

ma sapete che quelli che leggerete o avete intenzione di leggere sono 20,

cosa stanno a fare gli altri 80? Ve lo dico io.

A creare confusione e togliere spazio e attenzione ad altre cose di valore.

Ma torniamo alla mia storia.

Alla storia di un ragazzo che falliva ripetutamente nel trovare un equilibrio interiore

e un equilibrio esteriore per stare meglio con se stesso.

Come è riuscito questo ragazzo a sbarazzarsi da queste scomode sensazioni?

Ricordo ancora il pomeriggio in cui ebbe un surrogato di illuminazione proveniente da un mio parente greco.

Ero a fare una passeggiata in campagna, ascoltando uno dei miei podcast americani preferiti.

Ricordo che mentre lo ascoltavo sentivo nell'aria l'odore dell'erba appena tagliata.

Ad un tratto mi fermai perché avevo ascoltato quel tipo di frase che ti fa dire dentro di te

perché c*o non ci ho pensato prima.

La frase era questa.

Il segreto della felicità non consiste nel ricercare di più, ma nello sviluppare la capacità di godere di poco.

Socrate.

Questa frase ha letteralmente fatto esplodere la mia mente.

Questa era la frase che confermava tutte le mie paure, era la frase che dava risposte alle mie paure,

era la frase che metteva fine alle mie paure.

Non penso che Socrate avesse visto il documentario sul minimalismo su Netflix,

però aveva colto in pieno uno dei principi cardine del minimalismo.

È facile, no, nella vita cadere nella trappola che ho spiegato prima,

ovvero nel momento in cui ci sentiamo poco soddisfatti della nostra vita,

acquistiamo non intenzionalmente un oggetto per tirarci sul morale,

per poi sentire poco dopo il peso del possedere un altro oggetto che effettivamente non crea valore nella nostra vita.

Però ecco qua, questo è il concetto fondamentale, sentitelo perché questa veramente è una chicca.

È poco intuitivo, tra l'altro.

L'acquisto non solo crea un'ulteriore complicità, ma ci distrae dalla causa che ci ha creato il disagio nella nostra vita.

Non ci lascia a tu per tu con i nostri timori, le nostre paure, i nostri momenti bui.

Nella vita, la fame nervosa, il fumo, i videogame, il porno, gli acquisti, la droga e tante altre cose

possono essere dei modi per fuggire da una realtà che non si vuole affrontare.

Se si incominciasse invece ad accettare questi momenti, no, e a indagare sul perché vi sono,

quali sono le loro origini, riusciremo ad acquisire conoscenza per averne sempre di meno oppure saperle gestire meglio.

Questo è un beneficio del minimalismo che mi ha letteralmente cambiato la vita.

Quindi ripetiamo, il segreto della felicità non consiste nel ricercare di più, ma nello sviluppare la capacità di godere di poco.

Ed è proprio così che il minimalismo può donare felicità alla tua vita.

Se il video ti è piaciuto è importantissimo per me che tu ti iscrivi al canale, attivi le notifiche, lascia un commento, metti un like.

Questi sono segnali che mi fanno capire effettivamente se quello che sto facendo ha un valore o meno.

Con affetto e speranza, ciao.


Minimalismo come iniziare - documentario minimalismo Parte 2 Minimalism how to get started - documentary minimalism Part 2 Minimalisme : comment commencer - Documentaire sur le minimalisme, partie 2 Minimalizm jak zacząć - dokument o minimalizmie cz. 2 Minimalismo Como Começar - Documentário sobre o Minimalismo Parte 2 Минимализм как начать - Документальный фильм о минимализме Часть 2 极简主义入门-极简主义纪录片第2部分

Minimalismo e felicità. In questo video vi spiego quando ho effettivamente scoperto che il minimalismo può donare felicità

e di come, ad avermelo insegnato, è stato un parente molto alla lontana che proveniva dalla Grecia.

Mi raccomando, guarda il video fino alla fine perché negli ultimi minuti ci sono parecchie risposte e pensieri

che ti possono far capire perché il minimalismo è così potente.

Ok, da dove incominciare? Ecco.

Partiamo da 5 anni fa, quando passavo ore intere davanti ad Amazon a mettere nel carrello da padelle antiaderenti

per i miei pancake low fat a dalle lampade che effettivamente non ho mai utilizzato in vita mia.

Passavo letteralmente ore a mettere nelle liste d'acquisto questi oggetti.

Insomma facevo delle vere e proprie maratone. Questo, più o meno, era il ragionamento che andava avanti nel mio cervello.

Eh ma questo oggetto mi serve. Ecco perché non riuscivo.

Beh dai me lo merito anche se lo userò 4 volte l'anno. Mi serve.

Ok ogni tanto ne dovrò pur coccolare no?

Eh ecco, sì sì sì, è questo il motivo per cui ancora non riesco a fare X.

Insomma mi raccontavo una marea di cazzate che si propagavano come onde in un mare in burrasca.

E indovina un po' quando iniziavano queste maratone?

Sì, quando ero stanco, magari demoralizzato, triste, un po' depresso.

Era come se l'acquisto fosse l'iniezione di un surrogato di droga che potesse farmi sentire un po' meno uno schifo

in questa complessità di mondo in cui ci troviamo.

Difatti, come ci dice qualche cervello nel campo delle neuroscienze,

quando acquistiamo qualcosa i livelli delle sostanze che ci fanno sentire bene nel cervello vanno alle stelle.

Ok, ecco uno schema.

Questo è il livello di soddisfazione normale nella vita.

Ci sono alti e ci sono bassi. Alti e bassi, alti e bassi.

Invece di accettare che questo è normale, avere appunto queste montagne russe,

cerchiamo tramite un acquisto di mantenerli sempre alti, soprattutto dopo un momento no.

E questo in piccola è il meccanismo fisiologico che sottende qualsiasi tipo di dipendenza.

Ma torniamo a me.

Il fondo l'ho toccato quando un po' ..., stando un po' triste, sono andato su Amazon

e ho pensato bene di comprare una macchina del fumo perché mi sembrava la cosa giusta da fare.

Conseguentemente, ad aver acquistato questi oggetti dopo un flusso iniziale di dopamina,

sembrava che i livelli tornassero alla normalità.

Cioè tutti quegli oggetti che avevo non solo non erano più fonte di gioia,

ma aumentavano il grado di complessità nella mia vita, facendomi sentire peggio.

E questo è un concetto ben noto che va sotto il nome di sopraffazione materiale.

Ok, lo ammetto, me lo sono appena inventato questo termine.

Ma diavolo, esistono milioni di persone online che descrivono questa sensazione,

ovvero quella di sentirsi posseduti dai propri oggetti,

e non trovare un nome a questo concetto dopo 20 minuti di ricerca per questo video

mi dava un nervoso pazzesco.

Quindi mi sono detto, ok, inventiamocelo.

Sopraffazione materiale.

Uno, suona bene.

Due, descrive perfettamente la condizione.

E tre, posso raccontarlo nel video?

Essere magari un po' più divertente?

Andata.

Insomma, il concetto di base del minimalismo

è che ogni oggetto che possediamo introduce un grado di complessità nelle nostre vite.

Arriviamo ad un punto in cui abbiamo un sacco di cose che in realtà non possediamo,

ma sono loro a possedere noi.

Prendiamo ad esempio i vostri indumenti.

Questo è un esempio molto utilizzato nel minimalismo.

Facciamo una scommessa.

Commetto che più o meno avete utilizzato solo il 20% di tutti gli indumenti,

ovvero quelli che vi stanno meglio.

Tornando al concetto generale,

quante delle cose che possedete utilizzate davvero?

La triste risposta nella maggior parte dei casi è il triste 20%.

La maggior parte delle cose che possedevo non solo non venivano utilizzate,

ma mi creavano effettivamente un peso.

Perché quando riordinavo la mia camera o il mio studio,

perché magari avevo bisogno di un ambiente pulito e ordinato per lavorare e creare meglio,

vedevo un sacco di oggetti, li osservavo e mi dicevo,

mh, questo dove lo metto? Lo butto?

E subito, ma che sei matto che lo butti?

Ma dai, dai, ti potrà servire.

Dove lo metto? Dove lo metto?

E grazie a questo pensiero, ogni volta che riordinavo,

c'era ancora più confusione di prima,

dovuto a questo processo mentale che mi faceva consumare energie cognitive ed emozionali.

Quello che non capivo era uno dei pilastri del minimalismo.

Quindi, se volete diventare minimalisti, aprite bene le orecchie.

Decidere di non buttare un oggetto che non crea valore,

significa togliere importanza ad un oggetto che effettivamente lo crea.

Il famoso valore.

Se in studio avete 100 libri, alcuni comprati, alcuni regalati, alcuni presi in giro per casa,

ma sapete che quelli che leggerete o avete intenzione di leggere sono 20,

cosa stanno a fare gli altri 80? Ve lo dico io.

A creare confusione e togliere spazio e attenzione ad altre cose di valore.

Ma torniamo alla mia storia.

Alla storia di un ragazzo che falliva ripetutamente nel trovare un equilibrio interiore

e un equilibrio esteriore per stare meglio con se stesso.

Come è riuscito questo ragazzo a sbarazzarsi da queste scomode sensazioni?

Ricordo ancora il pomeriggio in cui ebbe un surrogato di illuminazione proveniente da un mio parente greco.

Ero a fare una passeggiata in campagna, ascoltando uno dei miei podcast americani preferiti.

Ricordo che mentre lo ascoltavo sentivo nell'aria l'odore dell'erba appena tagliata.

Ad un tratto mi fermai perché avevo ascoltato quel tipo di frase che ti fa dire dentro di te

perché c***o non ci ho pensato prima.

La frase era questa.

Il segreto della felicità non consiste nel ricercare di più, ma nello sviluppare la capacità di godere di poco.

Socrate.

Questa frase ha letteralmente fatto esplodere la mia mente.

Questa era la frase che confermava tutte le mie paure, era la frase che dava risposte alle mie paure,

era la frase che metteva fine alle mie paure.

Non penso che Socrate avesse visto il documentario sul minimalismo su Netflix,

però aveva colto in pieno uno dei principi cardine del minimalismo.

È facile, no, nella vita cadere nella trappola che ho spiegato prima,

ovvero nel momento in cui ci sentiamo poco soddisfatti della nostra vita,

acquistiamo non intenzionalmente un oggetto per tirarci sul morale,

per poi sentire poco dopo il peso del possedere un altro oggetto che effettivamente non crea valore nella nostra vita.

Però ecco qua, questo è il concetto fondamentale, sentitelo perché questa veramente è una chicca.

È poco intuitivo, tra l'altro.

L'acquisto non solo crea un'ulteriore complicità, ma ci distrae dalla causa che ci ha creato il disagio nella nostra vita.

Non ci lascia a tu per tu con i nostri timori, le nostre paure, i nostri momenti bui.

Nella vita, la fame nervosa, il fumo, i videogame, il porno, gli acquisti, la droga e tante altre cose

possono essere dei modi per fuggire da una realtà che non si vuole affrontare.

Se si incominciasse invece ad accettare questi momenti, no, e a indagare sul perché vi sono,

quali sono le loro origini, riusciremo ad acquisire conoscenza per averne sempre di meno oppure saperle gestire meglio.

Questo è un beneficio del minimalismo che mi ha letteralmente cambiato la vita.

Quindi ripetiamo, il segreto della felicità non consiste nel ricercare di più, ma nello sviluppare la capacità di godere di poco.

Ed è proprio così che il minimalismo può donare felicità alla tua vita.

Se il video ti è piaciuto è importantissimo per me che tu ti iscrivi al canale, attivi le notifiche, lascia un commento, metti un like.

Questi sono segnali che mi fanno capire effettivamente se quello che sto facendo ha un valore o meno.

Con affetto e speranza, ciao.