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Bartebly, lo Scrivano - Herman Melville, Bartleby (3)

Bartleby (3)

Trascorsero alcuni giorni che videro lo scrivano impegnato in un altro lunghissimo lavoro. La stranezza del suo comportamento da un po' di tempo a quella parte mi portò a osservare da vicino i suoi modi. Notai che non andava mai a pranzo, anzi che non andava mai da nessuna parte. Per quanto ne sapessi, non mi risaltava che fosse mai uscito dall'ufficio: eterna sentinella nel suo angolo. Osservai che verso le undici del mattino Zenzero avanzava verso il pertugio nel paravento di Bartleby, quasi fosse stato convocato da un cenno invisibile da dove ero seduto io. Il ragazzo allora usciva, facendo tintinnare qualche moneta, e riappariva con una manciata di focaccine che depositava nell'eremo, ricevendo due dolcetti per il fastidio.

"Vive di focaccine, allora", pensai. "Non fa mai un vero e proprio pranzo; sarà vegetariano. Macché, non mangia mai verdure, mangia soltanto focaccine allo zenzero". Cominciai allora a rincorrere con il pensiero fantasie sui presumibili effetti che avrebbe potuto produrre sull'organismo umano un nutrimento esclusivamente a base di focaccine allo zenzero. Si chiamano così perché uno dei principali ingredienti, e quello che dà il sapore, è lo zenzero. Ora che cos'è lo zenzero? Una cosa piccante, speziata. Bartleby era piccante e speziato? Nient'affatto. Lo zenzero quindi non aveva alcun effetto su Bartleby. Probabilmente egli preferiva che non ne avesse.

Nulla esaspera una persona seria quanto la resistenza passiva. Se l'individuo cui si resiste non è di temperamento disumano e chi gli resiste è una persona innocua nella sua passività, allora, il primo, quando è di buon umore, si sforza, nella sua immaginazione, di capire con la carità quanto si dimostra impossibile da spiegare con la ragione. Così, per lo più, consideravo Bartleby e le sue maniere. "Poveraccio", pensavo. "Non ha intenzioni malvagie; è chiaro che non vuole essere insolente; basta guardarlo per capire che le sue eccentricità - sono involontarie; Mi è utile. Riesco ad andarci d'accordo. Se lo mando via, è probabile che capiti con un principale meno indulgente; sarà trattato male, rischia addirittura di morir di fame. Sì. Ecco che, a basso prezzo, posso crogiolarmi nell'autocompiacimento. Mostrarmi amico di Bartleby, assecondarlo nella sua ostinazione mi costerà poco o niente, mentre io accumulo nell'animo quello che finirà per dimostrarsi un dolce bocconcino per la mia coscienza". Ma non sempre ero di questo umore. La passività di Bartleby a volte mi irritava. Mi sentivo stranamente pungolato a venire ai ferri corti con lui in un nuovo contrasto - a far scattare una qualche scintilla di rabbia che rispondesse alla mia. Ma tanto valeva che cercassi di accendere il fuoco strofinando le nocche contro un pezzo di sapone Windsor. Ma un pomeriggio in me prevalse l'impulso malvagio, e ne seguì questa breve scena:

"Bartleby", dissi, "quando quei documenti saranno stati copiati tutti, li confronterò insieme a lei".

"Preferirei di no".

"Come? Non vorrà incaponirsi in quel suo ostinato capriccio? ".

Nessuna risposta.

Spalancando le porte pieghevoli lì vicino, esclamai, rivolto a Tacchino e Pince-Nez:

"Bartleby, per la seconda volta, dichiara di non voler esaminare le sue copie. Che ne pensa, Tacchino? ".

Era di pomeriggio, ricordatevene. Tacchino se ne stava seduto irradiando luce e calore come una pentola di rame; la testa calva fumava; le mani turbinavano fra le carte macchiate.

"Che ne penso? ", ruggì Tacchino. "Ecco che cosa penso: vado dietro a quel paravento a fargli due occhi neri! ".

Così dicendo, Tacchino, alzatosi in piedi, assunse una posizione da pugile. Stava per slanciarsi a mantenere la promessa, quando lo trattenni, allarmato per aver incautamente suscitato la sua combattività postprandiale.

"Si sieda, Tacchino", dissi, "e ascolti quello che ha da dire Pince-Nez. Che ne pensa, Pince-Nez? Non avrei buone ragioni per licenziare Bartleby su due piedi?"

"Con sua licenza, signore, è lei che deve decidere. Ritengo che la sua condotta sia assai inconsueta e, invero, ingiusta nei confronti miei e di Tacchino. Ma forse si tratta di un capriccio momentaneo".

"Ah! ", esclamai. "Strano, lei ha cambiato idea allora… ne parla con molta indulgenza".

"Tutto merito della birra", intervenne Tacchino. "La comprensione è effetto della birra… io e Pince-Nez abbiamo pranzato insieme oggi. Guardi quanto sono comprensivo io, signore. Devo andare a fargli due occhi neri?"

"A Bartleby, immagino. No, non oggi, Tacchino", risposi. "Giù quei pugni, la prego".

Chiusi le porte e di nuovo mi avvicinai a Bartleby. Mi sentivo ancora più pungolato a sfidare la sorte. Ardevo dalla voglia che mi si rivoltasse di nuovo contro. Ricordai che Bartleby non usciva mai dall'ufficio.

"Bartleby", dissi, "Zenzero è fuori; le spiace fare un salto all'ufficio postale?" (Erano tre minuti di strada). "Veda se c'è qualcosa per me".

"Preferirei di no".

"Non vuole andare?"

"Preferisco di no".

Barcollando andai alla scrivania e mi sedetti in profonda riflessione. Rispuntò in me un'animosità cieca. Potevo espormi a un altro ignominioso rifiuto da parte di quel disgraziato macilento e squattrinato? Dal mio dipendente? Che altra richiesta assolutamente ragionevole di sicuro rifiuterà ancora?

"Bartleby! ".

Nessuna risposta.

"Bartleby", a voce più alta.

Nessuna risposta.

"Bartleby", con un ruggito.

Proprio come gli spettri obbediscono alle leggi delle invocazioni magiche, al terzo appello Bartleby sulla soglia del suo eremo.

"Vada di là e dica a Pince-Nez di venire da me".

"Preferisco di no", disse piano con voce rispettosa, e lieve sparì.

"Molto bene, Bartleby", dissi nel tono tranquillo, serenamente severo e controllato che annuncia l'irremovibile decisione di un incombente terribile castigo. In quel momento avevo una mezza intenzione del genere. Ma, dopo tutto, avvicinandosi l'ora di cena, pensai che fosse meglio prendere il cappello e ritornare a casa per quel giorno, assai combattuto, perplesso e turbato.

Devo confessarlo? La conclusione di tutta la faccenda fu questa: divenne ben presto un dato di fatto nel mio ufficio che lì aveva la sua scrivania uno scrivano giovane e pallido di nome Bartleby; che egli copiava per me alla tariffa normale di quattro centesimi al foglio (cento parole), che era in permanenza esentato dal controllare il proprio lavoro e che tale incombenza era trasferita a Tacchino e Pince-Nez, in omaggio, senza dubbio, alla loro superiore perspicacia; inoltre che mai, per nessuna ragione, il detto Bartleby doveva essere spedito a sbrigare neanche il più banale incarico e che, per quanto lo si supplicasse di svolgerlo, era scontato che "avrebbe preferito di no" - in altre parole che avrebbe rifiutato di punto in bianco.

Con il passare delle giornate mi riconciliai con Bartleby. La sua perseveranza, l'indipendenza da ogni vizio, la sua industriosità indefessa (tranne quando, in piedi, dietro il paravento, sceglieva di sprofondarsi in fantasticherie), l'immobilità, l'inalterabile compostezza in ogni circostanza, facevano di lui un acquisto prezioso. Ed ecco una cosa fondamentale: era sempre lì, il primo al mattino, ininterrottamente durante la giornata, l'ultimo alla sera. Avevo nella sua onestà una fiducia assoluta. I più preziosi documenti li sentivo perfettamente al sicuro in mano sua. Talvolta - senza dubbio - non riuscivo con tutta la buona volontà a non andare in escandescenze contro di lui. Era, infatti, oltremodo difficile tenere sempre a mente quelle strane abitudini, quei privilegi, quegli inauditi esoneri, che costituivano il tacito patto in base al quale Bartleby rimaneva nel mio ufficio. Di tanto in tanto, nella fretta di sbrigare un affare urgente, senza pensarci chiamavo Bartleby in tono secco e spiccio a mettere il dito su un pezzo di nastro rosso che ero in procinto di annodare per tenere insieme certi documenti. Superfluo dire, naturalmente, che da dietro il paravento veniva la sua consueta risposta: "Preferirei di no", e allora come avrebbe potuto un essere umano, con le comuni debolezze insite nella nostra natura, trattenersi dall'imprecare amaramente davanti a tanta caparbietà… tanta irragionevolezza? Comunque, a ogni successivo rifiuto che ricevevo, le probabilità che ripetessi l'inavvertenza tendevano a diminuire.

Va detto a questo punto che, secondo l'abitudine di quasi tutti gli avvocati con lo studio in stabili densamente popolati, destinati a uffici, molte persone avevano la chiave della mia porta. Una l'aveva una donna che viveva in soffitta, e ogni settimana ripuliva da cima a fondo i miei locali e ogni giorno li scopava e spolverava. Un'altra la teneva Tacchino per comodità. La terza la portavo a volte io in tasca. La quarta non sapevo chi l'avesse.

Ora, una domenica mattina, capitandomi di andare alla chiesa della Santissima Trinità per ascoltare un famoso predicatore e trovandomi in zona piuttosto in anticipo, pensai di fare un salto in ufficio. Per fortuna avevo la chiave con me, ma, nell'infilarla nella toppa, mi stupii di non riuscirci perché qualcosa vi si opponeva dall'interno. Alquanto sorpreso, chiamai ad alta voce, quando, con mia costernazione, una chiave girò all'interno e, nella fessura della porta socchiusa, mi trovai di fronte Bartleby che, con il viso smunto, in maniche di camicia e in una tenuta deshabillè stranamente lacera, mi diceva con tutta calma di rammaricarsene, ma in quel momento aveva molto da fare e preferiva non ammettermi. Aggiunse, quindi, poche parole per consigliarmi di fare il giro dell'isolato due o tre volte, perché in capo a quell'intervallo avrebbe probabilmente concluso le sue faccende.

Ora l'apparizione assolutamente inattesa di Bartleby che occupava il mio studio la domenica mattina, con la sua signorile nonchalance cadaverica, ma nello stesso tempo risoluta e controllata, ebbe un tale effetto su di me che di slancio sgattaiolai via dalla mia porta e feci come desiderava. Ma non senza vari fremiti di ribellione impotente contro la mite sfrontatezza di quell'indecifrabile scrivano. Era infatti soprattutto la sua stupefacente docilità che non soltanto mi disarmava, ma; per così dire, mi rendeva impotente. Ritengo, infatti, una sorta di impotenza l'atteggiamento di chi tranquillamente permette al suo impiegato di dargli degli ordini e di mandano via dai suoi locali. Senza contare che mi sentivo molto inquieto: che cosa poteva fare Bartleby nel mio ufficio, in maniche di camicia e per il resto impresentabile, la mattina di una domenica? C'era qualcosa che non quadrava? No, era fuori questione. Neppure per un momento si poteva pensare che Bartleby fosse una persona immorale. Ma che cosa ci faceva lì? Copiare? No, neppure questo; quali che fossero le sue eccentricità, Bartleby era una persona eminentemente decorosa. Sarebbe stato l'ultimo uomo a sedersi alla scrivania in uno stato prossimo alla nudità. Inoltre era domenica, e qualcosa in Bartleby vietava di supporre che potesse trasgredire, con un'occupazione secolare, la dignità della giornata.


Bartleby (3) Bartleby (3) Bartleby (3)

Trascorsero alcuni giorni che videro lo scrivano impegnato in un altro lunghissimo lavoro. La stranezza del suo comportamento da un po' di tempo a quella parte mi portò a osservare da vicino i suoi modi. The strangeness of his behavior for some time now led me to take a closer look at his ways. Notai che non andava mai a pranzo, anzi che non andava mai da nessuna parte. Per quanto ne sapessi, non mi risaltava che fosse mai uscito dall'ufficio: eterna sentinella nel suo angolo. As far as I knew, it did not stand out to me that he had ever left the office: eternal sentinel in his corner. Osservai che verso le undici del mattino Zenzero avanzava verso il pertugio nel paravento di Bartleby, quasi fosse stato convocato da un cenno invisibile da dove ero seduto io. I observed that around eleven o'clock in the morning Ginger was advancing toward the pertugio in Bartleby's screen, as if summoned by an invisible nod from where I was sitting. Il ragazzo allora usciva, facendo tintinnare qualche moneta, e riappariva con una manciata di focaccine che depositava nell'eremo, ricevendo due dolcetti per il fastidio. The boy then went out, jingling a few coins, and reappeared with a handful of scones which he deposited in the hermitage, receiving two treats for his trouble.

"Vive di focaccine, allora", pensai. "He lives on scones, then," I thought. "Non fa mai un vero e proprio pranzo; sarà vegetariano. Macché, non mangia mai verdure, mangia soltanto focaccine allo zenzero". Cominciai allora a rincorrere con il pensiero fantasie sui presumibili effetti che avrebbe potuto produrre sull'organismo umano un nutrimento esclusivamente a base di focaccine allo zenzero. I then began to chase after fantasies in my mind about the presumable effects on the human organism of feeding exclusively on ginger scones. Si chiamano così perché uno dei principali ingredienti, e quello che dà il sapore, è lo zenzero. They are so called because one of the main ingredients, and the one that gives the flavor, is ginger. Ora che cos'è lo zenzero? Una cosa piccante, speziata. Bartleby era piccante e speziato? Nient'affatto. Lo zenzero quindi non aveva alcun effetto su Bartleby. Ginger therefore had no effect on Bartleby. Probabilmente egli preferiva che non ne avesse. He probably preferred that she had none.

Nulla esaspera una persona seria quanto la resistenza passiva. Nothing exasperates a serious person as much as passive resistance. Se l'individuo cui si resiste non è di temperamento disumano e chi gli resiste è una persona innocua nella sua passività, allora, il primo, quando è di buon umore, si sforza, nella sua immaginazione, di capire con la carità quanto si dimostra impossibile da spiegare con la ragione. If the individual being resisted is not of inhuman temperament and the one resisting him is a person harmless in his passivity, then, the former, when in a good mood, strives in his imagination to understand by charity what proves impossible to explain by reason. Così, per lo più, consideravo Bartleby e le sue maniere. So, for the most part, I considered Bartleby and his manners. "Poveraccio", pensavo. "Non ha intenzioni malvagie; è chiaro che non vuole essere insolente; basta guardarlo per capire che le sue eccentricità - sono involontarie; Mi è utile. "He has no evil intentions; it's clear that he doesn't want to be insolent; one only has to look at him to see that his eccentricities-are unintentional; He is useful to me. Riesco ad andarci d'accordo. Se lo mando via, è probabile che capiti con un principale meno indulgente; sarà trattato male, rischia addirittura di morir di fame. If I send him away, he is likely to happen upon a less forgiving principal; he will be treated badly, even risk starvation. Sì. Ecco che, a basso prezzo, posso crogiolarmi nell'autocompiacimento. Mostrarmi amico di Bartleby, assecondarlo nella sua ostinazione mi costerà poco o niente, mentre io accumulo nell'animo quello che finirà per dimostrarsi un dolce bocconcino per la mia coscienza". Showing myself a friend to Bartleby, indulging him in his obstinacy will cost me little or nothing, while I hoard in my soul what will eventually prove to be a sweet morsel for my conscience." Ma non sempre ero di questo umore. La passività di Bartleby a volte mi irritava. Mi sentivo stranamente pungolato a venire ai ferri corti con lui in un nuovo contrasto - a far scattare una qualche scintilla di rabbia che rispondesse alla mia. I felt strangely goaded to come to blows with him in a new contrast - to set off some spark of anger that would answer my own. Ma tanto valeva che cercassi di accendere il fuoco strofinando le nocche contro un pezzo di sapone Windsor. But I might as well have tried to start a fire by rubbing my knuckles against a piece of Windsor soap. Ma un pomeriggio in me prevalse l'impulso malvagio, e ne seguì questa breve scena:

"Bartleby", dissi, "quando quei documenti saranno stati copiati tutti, li confronterò insieme a lei". "Bartleby," I said, "when those documents have all been copied, I will compare them with you."

"Preferirei di no".

"Come? Non vorrà incaponirsi in quel suo ostinato capriccio? Wouldn't he want to incapacitate himself in that stubborn whim of his? ".

Nessuna risposta.

Spalancando le porte pieghevoli lì vicino, esclamai, rivolto a Tacchino e Pince-Nez: Throwing open the folding doors nearby, I exclaimed, turning to Turkey and Pince-Nez:

"Bartleby, per la seconda volta, dichiara di non voler esaminare le sue copie. "Bartleby, for the second time, declares that he will not examine his copies. Che ne pensa, Tacchino? ".

Era di pomeriggio, ricordatevene. It was in the afternoon, remember. Tacchino se ne stava seduto irradiando luce e calore come una pentola di rame; la testa calva fumava; le mani turbinavano fra le carte macchiate. Turkey sat radiating light and heat like a copper pot; his bald head smoked; his hands swirled among the stained papers.

"Che ne penso? ", ruggì Tacchino. "Ecco che cosa penso: vado dietro a quel paravento a fargli due occhi neri! ".

Così dicendo, Tacchino, alzatosi in piedi, assunse una posizione da pugile. So saying, Turkey, standing up, assumed a boxing stance. Stava per slanciarsi a mantenere la promessa, quando lo trattenni, allarmato per aver incautamente suscitato la sua combattività postprandiale. He was about to sprint to fulfill his promise when I held him back, alarmed at having unwisely aroused his postprandial pugnacity.

"Si sieda, Tacchino", dissi, "e ascolti quello che ha da dire Pince-Nez. Che ne pensa, Pince-Nez? What do you think, Pince-Nez? Non avrei buone ragioni per licenziare Bartleby su due piedi?" Wouldn't I have good reason to fire Bartleby on the spot?"

"Con sua licenza, signore, è lei che deve decidere. Ritengo che la sua condotta sia assai inconsueta e, invero, ingiusta nei confronti miei e di Tacchino. I consider his conduct to be highly unusual and, indeed, unfair to me and to Turkey. Ma forse si tratta di un capriccio momentaneo". But perhaps this is a momentary whim."

"Ah! ", esclamai. "Strano, lei ha cambiato idea allora… ne parla con molta indulgenza". "Strange, she changed her mind then--she talks about it very leniently."

"Tutto merito della birra", intervenne Tacchino. "All thanks to the beer," Turkey intervened. "La comprensione è effetto della birra… io e Pince-Nez abbiamo pranzato insieme oggi. "Understanding is the effect of beer...Pince-Nez and I had lunch together today. Guardi quanto sono comprensivo io, signore. Devo andare a fargli due occhi neri?" Should I go and give him two black eyes?"

"A Bartleby, immagino. No, non oggi, Tacchino", risposi. "Giù quei pugni, la prego". "Put those fists down, please."

Chiusi le porte e di nuovo mi avvicinai a Bartleby. Mi sentivo ancora più pungolato a sfidare la sorte. I felt even more goaded to tempt fate. Ardevo dalla voglia che mi si rivoltasse di nuovo contro. I was burning with longing for him to turn on me again. Ricordai che Bartleby non usciva mai dall'ufficio.

"Bartleby", dissi, "Zenzero è fuori; le spiace fare un salto all'ufficio postale?" "Bartleby," I said, "Ginger is out; would you mind dropping by the post office?" (Erano tre minuti di strada). "Veda se c'è qualcosa per me".

"Preferirei di no".

"Non vuole andare?"

"Preferisco di no".

Barcollando andai alla scrivania e mi sedetti in profonda riflessione. I staggered to my desk and sat in deep thought. Rispuntò in me un'animosità cieca. A blind animosity resurfaced in me. Potevo espormi a un altro ignominioso rifiuto da parte di quel disgraziato macilento e squattrinato? Could I have exposed myself to another ignominious rejection by that scrawny, penniless wretch? Dal mio dipendente? Che altra richiesta assolutamente ragionevole di sicuro rifiuterà ancora? What other completely reasonable request will he surely still refuse?

"Bartleby! ".

Nessuna risposta.

"Bartleby", a voce più alta. "Bartleby," in a louder voice.

Nessuna risposta.

"Bartleby", con un ruggito.

Proprio come gli spettri obbediscono alle leggi delle invocazioni magiche, al terzo appello Bartleby sulla soglia del suo eremo. Just as ghosts obey the laws of magical invocations, on the third call Bartleby on the threshold of his hermitage.

"Vada di là e dica a Pince-Nez di venire da me". "Go that way and tell Pince-Nez to come to me."

"Preferisco di no", disse piano con voce rispettosa, e lieve sparì.

"Molto bene, Bartleby", dissi nel tono tranquillo, serenamente severo e controllato che annuncia l'irremovibile decisione di un incombente terribile castigo. "Very well, Bartleby," I said in the calm, serenely stern, controlled tone that announces the unshakable decision of impending terrible retribution. In quel momento avevo una mezza intenzione del genere. At that time I had half an intention like that. Ma, dopo tutto, avvicinandosi l'ora di cena, pensai che fosse meglio prendere il cappello e ritornare a casa per quel giorno, assai combattuto, perplesso e turbato. But, after all, as dinner time approached, I thought it best to take my hat and return home for the day, very conflicted, perplexed and upset.

Devo confessarlo? La conclusione di tutta la faccenda fu questa: divenne ben presto un dato di fatto nel mio ufficio che lì aveva la sua scrivania uno scrivano giovane e pallido di nome Bartleby; che egli copiava per me alla tariffa normale di quattro centesimi al foglio (cento parole), che era in permanenza esentato dal controllare il proprio lavoro e che tale incombenza era trasferita a Tacchino e Pince-Nez, in omaggio, senza dubbio, alla loro superiore perspicacia; inoltre che mai, per nessuna ragione, il detto Bartleby doveva essere spedito a sbrigare neanche il più banale incarico e che, per quanto lo si supplicasse di svolgerlo, era scontato che "avrebbe preferito di no" - in altre parole che avrebbe rifiutato di punto in bianco. The conclusion of the whole affair was this: it soon became a fact in my office that a pale young scribe named Bartleby had his desk there; that he copied for me at the normal rate of four cents a sheet (one hundred words), that he was permanently exempted from checking his own work, and that this task was transferred to Turkey and Pince-Nez, in tribute, no doubt, to their superior perspicacity; further that never, under any circumstances, was the said Bartleby to be dispatched to perform even the most trivial task, and that no matter how much he was begged to perform it, it was a foregone conclusion that he "would rather not"-in other words, that he would refuse out of the blue.

Con il passare delle giornate mi riconciliai con Bartleby. La sua perseveranza, l'indipendenza da ogni vizio, la sua industriosità indefessa (tranne quando, in piedi, dietro il paravento, sceglieva di sprofondarsi in fantasticherie), l'immobilità, l'inalterabile compostezza in ogni circostanza, facevano di lui un acquisto prezioso. His perseverance, his independence from all vices, his indefatigable industriousness (except when, standing behind the screen, he chose to sink into reverie), his immobility, his unalterable composure under all circumstances, made him a valuable acquisition. Ed ecco una cosa fondamentale: era sempre lì, il primo al mattino, ininterrottamente durante la giornata, l'ultimo alla sera. And here's a key thing: he was always there, the first one in the morning, continuously throughout the day, the last one in the evening. Avevo nella sua onestà una fiducia assoluta. I più preziosi documenti li sentivo perfettamente al sicuro in mano sua. Talvolta - senza dubbio - non riuscivo con tutta la buona volontà a non andare in escandescenze contro di lui. Sometimes - without a doubt - I could not with all good will not go off the deep end against him. Era, infatti, oltremodo difficile tenere sempre a mente quelle strane abitudini, quei privilegi, quegli inauditi esoneri, che costituivano il tacito patto in base al quale Bartleby rimaneva nel mio ufficio. It was, in fact, exceedingly difficult to keep in mind at all times those strange habits, those privileges, those unheard-of dispensations, which constituted the tacit covenant under which Bartleby remained in my office. Di tanto in tanto, nella fretta di sbrigare un affare urgente, senza pensarci chiamavo Bartleby in tono secco e spiccio a mettere il dito su un pezzo di nastro rosso che ero in procinto di annodare per tenere insieme certi documenti. From time to time, in my haste to take care of some urgent business, without thinking about it I would call Bartleby in a dry, blunt tone to put my finger on a piece of red ribbon I was in the process of tying to hold certain documents together. Superfluo dire, naturalmente, che da dietro il paravento veniva la sua consueta risposta: "Preferirei di no", e allora come avrebbe potuto un essere umano, con le comuni debolezze insite nella nostra natura, trattenersi dall'imprecare amaramente davanti a tanta caparbietà… tanta irragionevolezza? Needless to say, of course, from behind the screen came his usual reply, "I'd rather not," and then how could a human being, with the common weaknesses inherent in our nature, refrain from bitterly cursing in the face of such stubbornness--such unreasonableness? Comunque, a ogni successivo rifiuto che ricevevo, le probabilità che ripetessi l'inavvertenza tendevano a diminuire. However, with each successive rejection I received, the likelihood of my repeating the inadvertence tended to decrease.

Va detto a questo punto che, secondo l'abitudine di quasi tutti gli avvocati con lo studio in stabili densamente popolati, destinati a uffici, molte persone avevano la chiave della mia porta. It should be mentioned at this point that, according to the habit of almost all lawyers with offices in densely populated buildings meant for offices, many people had keys to my door. Una l'aveva una donna che viveva in soffitta, e ogni settimana ripuliva da cima a fondo i miei locali e ogni giorno li scopava e spolverava. One was had by a woman who lived in the attic, and every week she cleaned my premises from top to bottom and every day she fucked and dusted them. Un'altra la teneva Tacchino per comodità. La terza la portavo a volte io in tasca. La quarta non sapevo chi l'avesse.

Ora, una domenica mattina, capitandomi di andare alla chiesa della Santissima Trinità per ascoltare un famoso predicatore e trovandomi in zona piuttosto in anticipo, pensai di fare un salto in ufficio. Per fortuna avevo la chiave con me, ma, nell'infilarla nella toppa, mi stupii di non riuscirci perché qualcosa vi si opponeva dall'interno. Fortunately, I had the key with me, but in slipping it into the keyhole, I was surprised that I could not do it because something was opposing it from the inside. Alquanto sorpreso, chiamai ad alta voce, quando, con mia costernazione, una chiave girò all'interno e, nella fessura della porta socchiusa, mi trovai di fronte Bartleby che, con il viso smunto, in maniche di camicia e in una tenuta deshabillè stranamente lacera, mi diceva con tutta calma di rammaricarsene, ma in quel momento aveva molto da fare e preferiva non ammettermi. Somewhat surprised, I called out loudly, when, to my consternation, a key turned inside and, in the crack of the door ajar, I was confronted by Bartleby who, with a gaunt face, in shirtsleeves and a strangely ragged deshabille outfit, calmly told me he regretted it, but he had a lot to do at that moment and preferred not to admit me. Aggiunse, quindi, poche parole per consigliarmi di fare il giro dell'isolato due o tre volte, perché in capo a quell'intervallo avrebbe probabilmente concluso le sue faccende. He added, then, a few words to advise me to go around the block two or three times, because at the head of that interval he would probably conclude his chores.

Ora l'apparizione assolutamente inattesa di Bartleby che occupava il mio studio la domenica mattina, con la sua signorile nonchalance cadaverica, ma nello stesso tempo risoluta e controllata, ebbe un tale effetto su di me che di slancio sgattaiolai via dalla mia porta e feci come desiderava. Now the totally unexpected appearance of Bartleby occupying my study on Sunday morning, with his stately, cadaverous nonchalance, but at the same time resolute and controlled, had such an effect on me that with a rush I slipped out my door and did as he wished. Ma non senza vari fremiti di ribellione impotente contro la mite sfrontatezza di quell'indecifrabile scrivano. But not without several quivers of helpless rebellion against the mild effrontery of that indecipherable scribe. Era infatti soprattutto la sua stupefacente docilità che non soltanto mi disarmava, ma; per così dire, mi rendeva impotente. In fact, it was mainly his astonishing docility that not only disarmed me, but; as it were, rendered me powerless. Ritengo, infatti, una sorta di impotenza l'atteggiamento di chi tranquillamente permette al suo impiegato di dargli degli ordini e di mandano via dai suoi locali. I consider, in fact, a kind of helplessness the attitude of those who quietly allow their employee to give them orders and send them away from their premises. Senza contare che mi sentivo molto inquieto: che cosa poteva fare Bartleby nel mio ufficio, in maniche di camicia e per il resto impresentabile, la mattina di una domenica? Not to mention that I felt very uneasy: what could Bartleby be doing in my office, in shirtsleeves and otherwise unpresentable, on a Sunday morning? C'era qualcosa che non quadrava? Υπήρχε κάτι λάθος; No, era fuori questione. Neppure per un momento si poteva pensare che Bartleby fosse una persona immorale. Ma che cosa ci faceva lì? Copiare? No, neppure questo; quali che fossero le sue eccentricità, Bartleby era una persona eminentemente decorosa. Sarebbe stato l'ultimo uomo a sedersi alla scrivania in uno stato prossimo alla nudità. He would be the last man to sit at the desk in a state close to nudity. Inoltre era domenica, e qualcosa in Bartleby vietava di supporre che potesse trasgredire, con un'occupazione secolare, la dignità della giornata. Moreover, it was Sunday, and something in Bartleby forbade the assumption that he could transgress, by secular occupation, the dignity of the day.